ilTorinese

Manovra, Ruffino (CI): Desolanti scelte su commercianti in aree disagiate

“Molti Comuni italiani non hanno ancora la copertura della rete mobile necessaria per l’utilizzo di telefoni e per la navigazione internet. Per questo ho presentato un Odg che impegnava il Governo a prevedere una proroga sulla applicazione delle sanzioni per gli esercizi commerciali che operano in aree disagiate e che non riescono ad utilizzare il pos per i pagamenti telematici ”. Lo afferma la deputata di Coraggio Italia Daniela Ruffino.

“Ricordo- aggiunge- che il piano 5G prevede che entro il 2026 ci sia una velocità internet di almeno 150 mb sul territorio italiano eppure ad oggi tutto questo è fantascienza. Io ho chiesto al Governo una proroga ragionevole per gli esercizi commerciali che operano in aree disagiate, dove non c’è connessione, non c’è stata neanche quando i ragazzi erano in dad. Aree insomma dove si perpetra un’ingiustizia da tempo”.

Per Ruffino “Quella dell’esecutivo è una scelta desolante: bisogna evitare di sanzionare chi vive in territori che hanno già mille difficoltà. Se i commercianti verranno sanzionati, si perpetrerà un’ingiustizia”.

A Torino c’è Agri Christmas. Fino all’Epifania

Una grande vetrina, a cura di Confagricoltura Torino con il contributo della Camera di commercio di Torino, per conoscere, degustare e acquistare i migliori prodotti del nostro territorio.

Dal 7 dicembre al 6 gennaio dalle 10 alle 18 all’Hotel Roma Rocca Cavour in Piazza Carlo Felice 60 a Torino. Ingresso libero, degustazioni su prenotazione.  

 

Si inaugura domani mattina, martedì 7 dicembre alle 10 nei saloni dell’Hotel Roma – Rocca Cavour in Piazza Carlo Felice 60 a Torino la prima edizione di Agri Christmas, vetrina natalizia delle migliori eccellenze agroalimentari del territorio. L’ingresso alla rassegna è libero, nel rispetto delle disposizioni anti Covid.

 

L’iniziativa è di Confagricoltura Torino, con il contributo della Camera di commercio di Torino: dal 7 dicembre al 6 gennaio, tutti i giorni, dalle 10 alle 18 ad Agri Christmas sarà possibile degustare e acquistare formaggi d’alpeggio, composte e succhi di frutta biologici, riso, pasta all’uovo, gallette di mais, farina per polenta, vini a denominazione d’origine, salumi e tante altre specialità del territorio.

 

Per un mese intero, escluse le giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno, sono programmati appuntamenti speciali, con ingressi riservati su prenotazione, dedicati alla carne di razza Piemontese, ai formaggi dop piemontesi, alla tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino, ai vini Caluso, Carema e Canavese; sono anche previsti incontri con il caffè, il cioccolato e il Vermouth di Torino.

 

Abbiamo deciso di allestire questa rassegna – dichiara Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torinoper dar modo ai torinesi e ai numerosi turisti che scelgono la prima capitale d’Italia come meta per le loro vacanze natalizie di assaggiare e acquistare le specialità che prendono origine dalle nostre imprese agricole: per le feste di Natale e di fine anno portiamo le nostre cascine in città per presentare ciò che di bello e di buono facciamo ogni giorno”. Il programma aggiornato delle iniziative di Agri Christmas è su www.confagricolturatorino.it

La prima degustazione in programma, su prenotazione, sarà giovedì 9 dicembre alle 11:30 con le specialità del Coalvi, il Consorzio allevatori vitelli di razza Piemontese.

 

Per riservare gli appuntamenti con le degustazioni, gratuite e fino a esaurimento dei posti, si può mandare un messaggio (solo whatsapp) al numero 389 953 9191 indicando nome e cognome e attendendo la risposta di conferma.

In mostra al “Mastio” della Cittadella dieci fotografi per cento “storie al limite dell’umanità”

“Strappi. Tra violenza e indifferenza”

Fino al 16 gennaio 2022

“Dieci fotografi si riconoscono unicamente nel fermare il tempo, documentare la colpa, chiedere giustizia. E stanarci dall’indifferenza”.

Sono parole di Domenico Quirico, giornalista e inviato di guerra de “La Stampa” (che il senso di quelle parole ha vissuto sulla propria carne e che oggi con dolore porta ancora con ogni probabilità sotto pelle) poste a introduzione della mostra “Strappi. Tra violenza e indifferenza”, promossa dall’A.N.Art.I – Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia quale primo evento dei numerosi in programma fino al 2023 per la celebrazione del Centenario dell’Associazione nata proprio a Torino il 23 giugno del 1923. Ideata e curata da Tiziana Bonomo (fondatrice della torinese “ArtPhotò”) per il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria, la  rassegna, visitabile fino al 16 gennaio del prossimo anno nel “Mastio” della Cittadella, vede esposti cento scatti tratti da dieci reportages (che spaziano dal Messico alla Siria, dal Sud America al Myanmar, fino al Congo e all’Afghanistan) accompagnati e commentati proprio dalle parole di Domenico  Quirico, prigioniero nel 2013, per ben cinque mesi, in Siria.


E che bene pone l’accento sull’obiettivo primo della mostra: “La cronaca – scrive – propone ogni giorno in varie parti del mondo conflitti e crisi a cui reagiamo, per l’assuefazione alle immagini, con l’indifferenza. Ricordare situazioni dimenticate o non conosciute – gli strappi della Storia – è invece la parola d’ordine di giovani e pluripremiati fotoreporters e lo scopo della mostra. Non la violenza o la guerra come esibizione estetica ma narrazione di come gli uomini cercano di difendersi e costruire la loro quotidiana fragile normalità”. Fotoreporters d’eccezione. Coraggiosi. Abili. Che hanno il mondo per casa. Che nella cruda e crudele realtà sanno ancora vedere, attraverso la frazione minimale di uno scatto, la possibilità di un sogno, di un arcobaleno di pace e l’impercettibile spazio di un possibile futuro. Fotoreporters come “testimoni tenaci – sottolinea Tiziana Bonomo – che, nonostante l’assuefazione paludosa della nostra civiltà, continuano a raccontare ciò di cui è capace l’uomo, a fare la Storia, la sconcertante Storia”. Dieci, dicevamo, per dieci fotografie a testa. Cento immagini messe lì davanti a noi per ricordarci di esistere. Noi e gli altri. Da non dimenticare. Da portarci addosso, non per cambiare il mondo (lo volesse il Cielo), ma  almeno noi stessi. Per trasformare l’io indifferente nell’io partecipante. In qualche maniera. Ad ognuno la propria fetta di personale quotidiano eroismo. A chiedercelo sono le foto di Ivo Saglietti che da oltre un decennio ci mostra cosa significhi convivere con le conseguenze di un genocidio attraverso il fermo immagine sulla cerimonia di riconoscimento delle vittime di Srebrenica. E con lui Derek Hudson che nei suoi drammatici bianchi e neri ci fa rivivere l’esodo inarrestabile di popoli perseguitati documentato durante la fuga degli Hutu dai Tutsi. “Estado de Guerrero” è invece il racconto visivo realizzato da Alfredo Bosco (fra il 2018 e il 2019) in Messico in cui si denunciano le nefaste ripercussioni del narcotraffico su villaggi, città, persone adulte e bambini; di femminicidi in America Latina ci parlano poi le terribili immagini di Karl Mancini, così come sui diritti delle donne s’è concentrato in questi ultimi anni il lavoro della giovane Chloe Sharrock attraverso toccanti reportages nel campo di prigionia di Al-Hawl nel nord della Siria. E il percorso espositivo prosegue con un focus sul popolo yemenita raccontato da Mattia Velati, mentre Laura Secci ci svela la sua esperienza in Afghanistan all’interno della missione ISAF – International Security Assistance Force e Francesca Tosarelli, oggi diventata video maker, ha deciso di riprendere, nella Repubblica Democratica del Congo, le donne stanche di subire violenze che combattono all’interno di gruppi ribelli.

La sofferenza procurata da anni di guerra sui civili  è infine tangibile nelle immagini in Nagorno Karaback di Roberto Travan, mentre la resistenza dei giovani ribelli che lottano per la libertà in Myanmar è una silente denuncia che il giovane umbro Fabio Polese è riuscito a documentare come unico reporter italiano. Immagini che non possono non toccare e ferire le coscienze. Con la definizione visiva di “strappi” – guerre e violenze – difficili da ricucire. Non meno che da ricordare. Ecco dunque l’importanza e il valore di una mostra come questa che “si propone – conclude Quirico – di ridare alla sofferenza la sua vita di simbolo, di riportarne la presenza nella Città”.

Gianni Milani

“Strappi. Tra violenza e indifferenza”

Museo del Mastio della Cittadella, corso Galileo Ferraris 0, Torino; tel. 335/1889451 o www.artphotobonomo.it

Fino al 16 gennaio 2022

Orari: dal mart. alla dom. 11/19; lun. chiuso, ingresso libero

–         Ivo Saglietti “Il dolore di Srebrenica”, 2009

–         Derek Hudson: “Hutu Exodus”, 1997

–         Roberto Travan: “Nagorno Karaback, la pace può attendere”, 2020

–         Fabio Polese: “In Myanmar tra i giovani ribelli armati per la libertà”, 2021

 

Due pusher arrestati degli agenti del Commissariato Barriera Milano

A casa droga e denaro

 

Domenica scorsa, gli agenti del Commissariato Barriera Milano, nel corso di un’operazione di polizia, hanno arrestato due cittadini nigeriani di 33 e 27 anni per spaccio di sostanza stupefacente in concorso.

Il più giovane dei due era stato controllato dagli agenti in Piazza Ghirlandaio per i suoi movimenti sospetti che hanno poi trovato conferma nel corso della perquisizione domiciliare quando a casa vengono rinvenuti numerosi ovuli contenenti cocaina e crack, oltre al necessario per il confezionamento delle dosi e ad oltre 2000 euro in contanti. All’interno dell’alloggio, i poliziotti trovano anche il trentatreenne che, come detto, viene arrestato anch’egli per spaccio.

Due arresti nello stesso palazzo

Gli agenti erano lì per un ordine di carcerazione

 

Mercoledì mattina, gli agenti del Commissariato Centro si recano presso uno stabile di corso Vercelli dove, da notizie ricevute, era rintracciabile un cittadino gabonese di 21 anni con un ordine di carcerazione a carico, dovendo espiare una pena di due anni di reclusione. Nel corso dell’attività, gli agenti rintracciano il cittadino straniero in uno degli alloggi del palazzo e lo traggono in arresto.

Nel corso dell’operazione, però, gli agenti vengono a sapere da alcuni residenti che in un appartamento dello stesso palazzo viene condotta attività di spaccio. Dopo aver fatto ingesso nell’abitazione in questione, i poliziotti rinvengono 15 dosi di crack, per un peso superiore ai 16 grammi e tutto il necessario per il confezionamento delle dosi. L’uomo che occupa l’alloggio, un gabonese di 19 anni, viene arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti.

La rassegna mensile dei libri: dicembre

Anno Ⅴ n. 12: dal gruppo facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri

Si conclude il 2021 e anche la nostra rassegna letteraria tira le sue somme: tra i libri più discussi, che hanno animato la nostra pagina FB, ricordiamo i titoli e gli autori che si sono guadagnati più spesso la parte alta della pagina ricordiamo: Intervista col Vampiro, libro tornato alla ribalta in seguito ala morte della scrittrice Anne Rice; stessa sorte per La Figlia Ideale, di Almudena Grandes titolo che in molti hanno scoperto di recente; tra gli autori contemporanei, invece, ha guadagno molto favore La Cucitrice (Bookness, 2021), terzo romanzo che Katia Calandra dedica alle sue amate Marche: ispirato a una storia vera, il libro offre al lettore uno spaccato di vita del secolo scorso che svela un mondo perduto da ricordare e riscoprire e ricorda la lunga battaglia per i diritti delle lavoratrici del settore tessile..

Incontri con gli autori

questo mese si sono fermati a fare quattro chiacchiere con la redazione di Novità in Libreria.it:

Piero Isgrò, giornalista e scrittore siciliano autore di romanzi quali La Bambina Francese (2013), La Sposa Del Nord (2014), Finisce La Notte (2016) tutti pubblicati con Arkadia: da poco l’editore sardo ha pubblicato l’ultimo lavoro di Isgrò, La Porta Dipinta, un romanzo che racconta l’inconciliabile amore di Nicola e Regina sullo sfondo degli eventi storici più importanti del secolo XX.

Giuseppe Bresciani ha trattato temi diversi, ricavandone altrettante pubblicazione, come L’Inferno Chiamato Afghanistan (Lampi di Stampa, 2012), nel quale racconta la sua esperienza di “cane sciolto” nell’Afghanistan in guerra; in seguito ha pubblicato i racconti Il Cantico Del Pesce Persico (Phasar Edizioni, 2013), il romanzo La Frontiera (auto-produzione) e infine Le Infinite Ragioni, il romanzo intimistico sugli ultimi di vita alla corte del re di Francia di Leonardo da Vinci (Albeggi, 2015). Noi lo abbiamo incontrato in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo, Il Cavaliere del Fiordo, pubblicato da Leone Editore.

Salvo Tosto, catanese, è l’esordiente autore dell’antologia di racconti Tempo Instabile – Si Consiglia Imprudenza, appena pubblicato da Leonida Editore: lo abbiamo intervistato in esclusiva per i nostri lettori.

Daniele Ruta è l’eclettico autore de Le Misteriose Ombre del Primiero (deComporre editore), un giallo ambientato in montagna che segue I Canti Generali Dell’Amore (Youcanprint), una raccolta di poesie molto apprezzata dai lettori. Novità in libreria l’ha intervistato per voi.

Abbiamo portato la vostra attenzione sui titoli noti, di nicchia, a volte dimenticati, da scoprire e riscopre: vi invitiamo a seguirci anche l’anno prossimo perché ogni giorno è un buon giorno per iniziare un nuovo libro; intanto la nostra redazione vi augura un buon anno nuovo, pieno di ottime letture!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

La nostalgia di quando a Capodanno si tornava a piedi in città

1973:  e’ il primo Capodanno che mi ricordo. Non era una tradizione familiare. Avevo 16 anni, beata gioventù

Si deambulava tra  scuola casa ed oratorio con annesso campo da Basket. Sarà stato il 29 dicembre ed un amico di disse: si sono liberati due  posti per il cenone, ci vieni? Presto fatto ed ho risposto di sì, e dopo il compito di convincere i miei.

 

Con mia madre una passeggiata, più difficile con il papà. Mi sbagliavo: con tutti e due fu facile. L’ eccitazione cresceva, obbiettivo Cavoretto. Manco sapevo dove era ma dovevo la sua conoscenza alle canzoni dialettali di Roberto Balocco: a ie’ na salita da Turin a Muncale’ se ti vade cun la bela cita. Per allora la lingua ufficiale era ancora il Torinese. Cose che sono capitate. Appuntamento alle 21, 30, oratorio Michele Rua. Pullman 57 fino in piazza Solferino e poi bus fino a Cavoretto. Nessuno aveva l’ auto e la relativa patente, i nostri stavano tranquilli. Verso le 23 eravamo seduti per iniziare. Tutto programmato per il panettone e spumante da stappare alle 24. L’ unica cosa che mi ricordo benissimo è la pessima qualità dello spumante. Avrei capito dopo che cosa era il vino buono. Prezzi modici e qualità così così. Carlin Petrini era da venire con il suo Slow Food. Più sfumato è il ricordo delle luci e della sala. Luci accecanti e coppie di signori attempati che aspettavano solo che arrivassero le ore danzanti. Grazie ad una grande vetrata le luci della città sono un vero spettacolo. Leggera tristezza che svanisce al rintocco delle 24. Ed anno nuovo fu. Fino all’ una per senso di dovere e per ammortizzare la spesa e poi giù verso Torino e la Barriera. Tutto rigorosamente a piedi. Taxi troppo costosi e mezzi pubblici non funzionanti. Dopo i botti il rumore di auto che si allontanavano. Insomma, diciamocela tutta tutta, nulla di eccezionale, anzi direi un po’ piatto e se si vuole banale. Ma è il primo capodanno degno di nota e di ricordo. Il primo simile a un  primo amore che non si scorda mai. Poi altri Capodanni come quello a Leinì. Singer occupata perché erano stati licenziati tutti gli operai. Non c’ era ancora la cassa integrazione ma una soluzione si trovò per tutti. O l’ anno successivo a Frattamaggiore,  in provincia di Napoli, nel giocare a Tombola con i fagioli come premio. Ci si evolve  anche nei Capodanni. E si cresce. Retorico? Forse ma è tanto bello ricordare con quel  goccio di nostalgia che non guasta mai.

 

Patrizio Tosetto

Il torinese Cassinelli convocato per i Giochi Olimpici di Pechino

Concluso il percorso di Coppa del Mondo con gli appuntamenti validi per le qualificazioni a cinque cerchi, per l’Italia dello short track è arrivato il momento di guardare allo Olimpiadi Invernali di Pechino 2022. Il neo capo allenatore Kenan Gouadec, insieme all’intero staff tecnico, ha infatti diramati i nomi dei dieci azzurri – 5 uomini e 5 donne – che dal 4 al 20 febbraio prenderanno parte ai Giochi in Cina. Tra i convocati, in particolare, spicca il nome di Andrea Cassinelli, classe 1993, cresciuto tra le file della Velocisti Ghiaccio Torino e oggi tesserato per le Fiamme Gialle. L’atleta torinese, in stagione, ha centrato il titolo italiano Overall agli Assoluti di Bormio ed è salito sul podio in Coppa del Mondo con il terzo posto della staffetta maschile proprio sul ghiaccio di Pechino.

L’Italia si presenterà in Cina forte di tutte le staffette – maschile, femminile e mista –, mentre per quanto concerne le distanze individuali gli azzurri hanno conquistato 3 card olimpiche al femminile e 2 al maschile nei 500 metri, 2 al femminile e 2 al maschile nei 1000 metri, 3 al femminile e 3 al maschile nei 1500 metri. Insieme a Cassinelli voleranno a Pechino anche Yuri Confortola, Tommaso Dotti, Pietro Sighel e Luca Spechenhauser tra gli uomini, Arianna Fontana Cynthia Mascitto, Arianna Sighel, Arianna e Martina Valcepina tra le donne. «La cancellazione degli Europei, che avrebbero dovuto rappresentare l’ultimo test prima di Pechino, ci ha convinto che fosse opportuno definire già oggi le squadre così da dare certezze ai ragazzi», la considerazione di Gouadec.

Il bollettino Covid di sabato 1 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 7.450 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5568 dopo test antigenico), pari al 12,7% di 58.437tamponi eseguiti, di cui 45.399 antigenici. Dei 7.450 nuovi casi gli asintomatici sono 5.537(74,3%).

I casi sono così ripartiti: 5409 screening, 1564 contatti di caso, 477 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 506247, così suddivisi su base provinciale: 42.283 Alessandria, 24.224 Asti, 16.947 Biella, 71.722 Cuneo, 39.478 Novara, 265003 Torino, 17.575 Vercelli, 18.467 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.293 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 8.255 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.242(+19 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 108(+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 77.190

I tamponi diagnostici finora processati sono 11.830058 (+58.437 rispetto a ieri), di cui 2.745974 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.059

Sono i decessi di persone positive al test del Covid-19, uno di oggi, comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.05deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.601 Alessandria, 731Asti, 448 Biella, 1.487 Cuneo, 966 Novara, 5.772 Torino, 555 Vercelli, 383 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

415.648  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 415.648(+1719 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 33.290 Alessandria, 20.274 Asti, 13.555 Biella, 59.059 Cuneo, 33.074 Novara, 221.072 Torino, 14.929 Vercelli, 15.557 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.624 extraregione e 3.214 in fase di definizione.

Accadde oggi: 31 dicembre, la Serie A in campo

31dicembre: la serie A in campo!

Eppure succedeva e non è passato un secolo!
Correva l’anno  1988,proprio il 31 dicembre: è l’ultima volta in cui la Serie A va in scena a San Silvestro. Tra le partite in programma spicca il derby della Mole, vinto dalla Juventus di Dino Zoff per 1-0 grazie a una rete nella ripresa di “Spillo” Altobelli. È l’anno dell’Inter di Giovanni Trapattoni, che stravonce il Lecce al “Via del Mare” per 3-0 mentre i campioni in carica del Milan si fanno bloccare sullo 0-0 dalla Sampdoria. Da segnalare anche la sentita sfida fra Roma e Napoli, vinta dai giallorossi per 1-0 con una rete a tre minuti dalla fine di Rudi Völler:sarebbe ora di tornare a quei tempi in cui la gente riempiva gli stadi all’inverosimile,proprio nelle giornate di festa.

Enzo Grassano