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Bonus teleriscaldamento Iren, al via le domande

È online dal 12 febbraio sul sito di Iren Luce, Gas e Servizi, il form per richiedere il Bonus Teleriscaldamento Iren 2025, lo sconto in bolletta a carico totale del gruppo Iren messo in campo per dare un sostegno concreto ai propri clienti, con un’attenzione particolare ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di vulnerabilità economica.

La domanda potrà essere fatta online e direttamente attraverso i canali Iren; per procedere occorre avere l’attestazione ISEE oltre al numero cliente e al codice contratto ( indicati in bolletta) e copia di un documento di identità in corso di validità. Peri clienti che hanno già ottenuto il bonus per la stagione termica 2023/24 è stata predisposta una procedura semplificata con una apposita comunicazione.

Restano attivi tutti i punti di contatto tradizionali a disposizione dei cittadini: oltre al numero verde 800969696 e Whatsapp 3771227905 per ricevere informazioni e supporto ai clienti i cittadini possono recarsi agli sportelli territoriali Iren, dove gli operatori sono attrezzati per supportare i clienti per la compilazione della domanda.

Per accedere al bonus Teleriscaldamento 2025, calcolato in linea con i parametri attualmente in vigore e stabiliti dall’ARERA per il settore del gas, sono previsti i seguenti valori di soglia ISEE e di importi economici ( Iva 10% compresa):

Per i nuclei familiari con indicatore ISEE non superiore a 9530 euro sarà riconosciuto un bonus pari a 149 euro per famiglie fino a 4 componenti oppure di 168 euro per le famiglie con oltre 4 componenti

Peri nuclei familiari con indicatore ISEE compreso tra 9530 e15 mila euro sarà riconosciuto un bonus pari a 119 euro per le famiglie fino a 4 componenti oppure di 134 euro per le famiglie con oltre 4 componenti

Peri nuclei familiari con almeno 4 figli a carico ( famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20 mila euro sarà riconosciuto un bonus pari a168 euro.

Il bonus può essere richiesto entro il 31 marzo 2025 da tutti i clienti domestici che abbiano la residenza anagrafica in uno dei Comuni dove Iren gestisce la rete di teleriscaldamento e che ne utilizzano il servizio ad uso riscaldamento o riscaldamento promiscuo per la propria abitazione tra il 15 ottobre 2024 e il 30 aprile 2025.

Per i cittadini che dovessero risultare idonei, il bonus sarà corrisposto a partire dai 3 mesi successivi alla presentazione della domanda direttamente in bolletta come sconto commerciale sui consumi effettuati. Per i clienti con contratto condominiale centralizzato, verranno inviate apposite comunicazioni anche agli amministratori di condominio che riceveranno tutte le informazioni necessarie per riconoscere autonomamente il bonus ai cittadini interessati.

 

Mara Martellotta

Rivoli raddoppia gli aiuti ai commercianti per lavori Metro

Un aiuto concreto per i commercianti di Corso Francia penalizzati dal cantiere della metropolitana. La Giunta comunale di Rivoli ha approvato un pacchetto di agevolazioni fiscali potenziate, raddoppiando le misure adottate in passato per sostenere le attività in difficoltà.

Con la delibera n. 311 del 19 dicembre 2024, è stato introdotto uno sgravio del 60% sulla TARI e sul Canone Unico Patrimoniale, una percentuale doppia rispetto al 30% stabilito dalla precedente Amministrazione.

Abbiamo voluto un intervento forte e immediato – spiegano l’Assessore al Commercio Marco Tilelli e l’Assessore al Bilancio Carlo Garrone – per dare un sostegno concreto ai commercianti, che vedranno i lavori protrarsi fino al 2026. Ma non ci siamo fermati ai numeri: abbiamo incontrato personalmente le attività coinvolte, ascoltato le loro difficoltà e spiegato le misure messe in campo“.

Chi può beneficiarne
Gli sgravi sono destinati ai titolari di attività economiche su Corso Francia, tra via Tagliamento e il confine con Collegno, che abbiano registrato un calo di fatturato tra il 2022 e il 2023 e siano in regola con i tributi comunali.

Scadenza e modalità di richiesta
Le domande devono essere presentate entro il 28 febbraio 2025 al Servizio Tributi del Comune.

Un’opportunità da non perdere per chi sta affrontando mesi complessi a causa del cantiere.

Croce Verde Pinerolo, accompagnamento con relazioni d’aiuto

La Pubblica Assistenza Anpas Croce verde di Pinerolo lunedì 24 febbraio, alle 20.45, presso la sede di via Saluzzo 68, presenterà un nuovo corso gratuito, “Sara”: informazione per Servizi di Accompagnamento con Relazione d’Aiuto, che svolge servizi di accompagnamento a visite, terapie, dialisi con ambulanze, auto e pullmini anche attrezzati per trasporto di persone con disabilità. Il corso si svolgerà nella sede della Croce Verde di Pinerolo a partire dal 10 marzo con cadenza bisettimanale il lunedì e il mercoledì in orario serale, dalle 19 alle 23, per una durata complessiva di 44 ore.

La formazione, che prevede una certificazione finale da parte della Regione Piemonte, è rivolta a tutti i cittadini e le cittadine interessati a diventare volontari dell’Associazione per dare assistenza ad anziani e malati. Il programma formativo prevede una serie di moduli teorici e pratici che permetteranno ai partecipanti di  acquisire competenze fondamentali per assistere e accompagnare persone con diverse esigenze sanitarie e relazionali. Tra i principali temi trattati il sistema di emergenza sanitaria, la chiamata di soccorso, le comunicazioni radio, il supporto di base alle funzioni vitali, la mobilizzazione e il trasferimento della persona, la comunicazione, la relazione d’aiuto e l’insegnamento del modo di assistere le persone e del modi rapportarsi e comunicare efficacemente con loro. I servizi di accompagnamento, detti anche “trasporti ordinari non di emergenza”, comprendono attività socio-sanitarie rivolte a persone che necessitano di assistenza per gli spostamenti, anche dal punto di vista relazionale. Si tratta di servizi e trasporti a carattere socio-sanitario come quelli interospedalieri per terapie, dialisi e visite mediche, oppure dimissioni da ospedali o case di cura, accompagnamenti in centri diurni, di riabilitazione e socializzazione, assistenza ad anziani e disabili. Questi servizi non si limitano al solo supporto logistico, ma si distinguono per l’importante componente relazionale di ascolto attivo, essenziale per creare un rapporto di fiducia e offrire un sostegno completo alla persona.

La Croce Verde di Pinerolo associata Anpas può contare sull’impegno di 166 volontari, di cui 72 donne e 22 dipendenti che svolgono ogni anni circa 15 mila servizi, con circa 380 mila km percorsi.

Mara Martellotta

Vette di eleganza: Chardonnay e Pinot Nero dell’Alto Adige

Venerdì 7 febbraio in via Modena 23 alle ore 21,00 abbiamo degustato Chardonnay e Pinot Nero dell’Alto Adige attraverso un percorso tra le varie zone più vocate della regione.
La serata, promossa da AIS Piemonte delegazione di Torino in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige, è stata guidata da André Senoner, attualmente Wine & Beverage Consultant, con alle spalle un palmares ricco di vittorie nei principali concorsi della sommellerie italiana tra cui il titolo di Master Pinot Noir 2021 e Professionista dell’ anno 2022.
Le sue origini, le Dolomiti, gli consentono di raccontarci la vera natura del vino altoatesino.
Alcune notizie tecniche:
Il Pinot nero è forse considerato il più regale fra i rossi dell’Alto Adige. Il suo profumo intenso di bacche rosse e scure, le note olfattive di chiodi di garofano e violetta, l’eleganza piena con cui avvolge il palato, ne fanno un vino di grande classe e presenza. Assai apprezzato è quello prodotto a Mazon vicino a Egna come anche a Gleno e Pinzano vicino a Montagna, ma anche il Pinot nero della Val Venosta sta ottenendo ottimi apprezzamenti grazie ai suoi risvolti particolari.
Pinot Noir deriva dall’incrocio tra una forma selvatica di vitis vinifera (sottospecie sylvestris) e una vite coltivata che potrebbe essere arrivata in Borgogna importata dagli antichi Greci o Romani.
Gli Allobrogi (ceppo celtico )si stabilirono fra i fiumi Rodano e Isere. In Borgogna il vitigno era chiamato Noirien (“nero”), ma nel 884 vite sembra che fosse sul Lago di Costanza col nome di “Clävner” poi XIV secolo fosse coltivata sulla sponda destra del Reno con la
denominazione di “Klebroth”.
Diversi territori diversi nomi :
1894 in Francia diventò “Pinot noir”, mentre in Germania dal Novecento diventò “Blauer Spätburgunder” (“Pinot tardivo nero”).
In Alto Adige, come pure in Austria, si è imposta la denominazione “Blauburgunder” dove le prime coltivazioni risalgono al 1835 . La
coltivazione si concentra nell’Oltradige, e più precisamente nei comuni di Appiano e
Caldaro, ma è presente anche sui versanti
occidentali della Bassa Atesina, soprattutto a Montagna, Egna, Saloerno e Val Venosta .
I grappoli, di colore blu scuro o viola, sono da piccoli a medi, di forma cilindrica e a maturazione piuttosto precoce. Essendo serrati e con acini a buccia sottile, sono sensibili al marciume, e proprio per ovviare a questo problema si cerca di impiantare il Pinot nero in zone ventilate, utilizzando cloni con grappoli spargoli. In Germania e in Francia ci sono cloni più resistenti. Questa varietà si presta per le zone collinari oltre 400 mt fino a 800 mt
Quindi le numerose attenzioni, Il tipo di terreno incidono molto sul Pinot Noir (temperature alte – terreno pesante mentre con temperature fresche meglio una struttura pedologica più leggera con scheletro e pietra calcarea – che rendono i vini più espressivi.
Pinot nero non deve essere troppo esposto al sole per conservare gli aromi freschi .
frazione di Mazzon, sopra Egna, a circa 400 metri di quota e’ una zona interessante.
Il Pinot nero è un vino che affascina per la sua eleganza, i suoi aromi complessi di piccoli frutti (lampone, mora e marmellata di ciliegie) e frutti di bosco (mirtillo rosso e nero), con note di prugna, violetta e chiodi di garofano. Il rosso rubino intenso può assumere leggere tonalità di marrone, soprattutto se il vino è prodotto con uve molto mature o invecchiato a lungo, e per le selezioni di maggiore qualità è ormai generalizzato l’affinamento in legno. I Pinot neri prodotti in Alto Adige sono imbottigliati con un tenore zuccherino residuo non superiore a tre grammi.
CHARDONNAY
Questo vitigno si sviluppò da un incrocio fortuito tra un Pinot e un Heunisch bianco, e siccome anche un villaggio nel distretto di Màcon (Borgogna) porta il nome di Chardonnay, si presume che quella sia la culla di questa varietà, menzionata per la prima volta in un documento del 1685. Soltanto nel 1872 a Lione ottenne la differenziazione ufficiale Chardonnay . La fama dei bianchi di Borgogna, compresi i gran cru della Côte de Beaune (Montrachet) e di Chablis, è dovuta proprio a questo vitigno.
In Alto Adige arrivo in incognito come“Pinot bianco giallo”.
Nella Stiria (A) lo Chardonnay si chiama Morillon dove l’arciduca Giovanni portò le prime piante per i suoi vigneti distribuiti nell’odierno Alto Adige.
In Alto Adige il vitigno è presente ufficialmente dal 1985 coltivata a fondovalle, soprattutto nei comuni di Salorno, Magre, Termeno, Cortacci, Cortina s.S.d.V. ed Egna.
Un’altra zona è l’Oltradige ad Appiano e Andriano e a Caldaro ed a Terlano .
Lo Chardonnay può prosperare in condizioni pedoclimatiche dalle zone più calde a quelle più fresche (come in Champagne). La struttura a grappolo spargolo di alcuni cloni riduce il rischio del marciume. I grappoli, di dimensione media o grande e di colorazione che oscilla tra il giallo e il giallo oro, hanno una maturazione abbastanza precoce. Quando l’uva è perfettamente matura, sugli acini compaiono dei puntini rosso ruggine, ma da quel momento occorre vendemmiarli in fretta, altrimenti i grappoli si disgregano. Alle quote più elevate questo vitigno ha maggiori rischi di acinellatura , per questo si cerca di coltivarlo sui versanti più bassi o a fondovalle, mentre alle quote più alte gli si preferisce il Pinot bianco.
Tanti cloni diversi stili di Chardonnay. Si va dagli aromi che ricordano il Pinot bianco (mela e pera) fino a quelli più intensi tipici del Moscato.
Spesso note di ananas, banana e melone. Se coltivate in alta quota, si ricavano spesso dei vini dal bouquet di erbe (camomilla e citronella). La colorazione va dal giallo limone al giallo oro. Se affinato in piccoli fusti di legno, emergono anche aromi di fumo e note di vaniglia.
In questo territorio prevale un profilo caratterizzato da aromi poliedrici, pienezza al palato e persistenza nel retrogusto.
In degustazione
 

Chardonnay Kreuth Alto Adige Terlano DOC 2023

Cantina Terlano

Vitigno: Chardonnay
Zona di produzione: Alto Adige, Terlano
Altitudine: 260-350 m
Terreno: porfido quarzifero
Vinificazione: Vendemmia e selezione delle uve manuali.
Pigiatura delicata e sfecciatura per sedimentazione naturale.
Fermentazione lenta a temperatura controllata in botti di rovere grandi (30 hl). Fermentazione malolattica parziale e affinamento per 10 mesi sui lieviti, in parte in fusti d’acciaio inox (50%) e in parte in botti di legno grandi (50%).
Alcool: 13,5% vol.
Acidità totale: 6,0 g/
Zuccheri residui: 0,6 g/l
Bottiglie prodotte: 65.000
Website: www.cantina-terlano.com
Al naso: acidità frutto maturo tropicale, mango, papaya e note di erbe aromatiche.
In bocca: secco ,fresco con una buona sapidità e acidità che sicompensano in morbidezza, corpo medio.

Chardonnay Goldegg Alto Adige DOC 2022

Cantina Merano

Vitigno: Chardonnay
Zona di produzione: Scena
Altitudine: 400-550 m
Terreno: leggeri, permeabili e di origine morenica
Vinificazione: La fermentazione alcolica avviene in serbatoi d’acciaio inox, grandi botti di rovere e tonneaux; segue la maturazione sui lieviti per circa 8 mesi con una fermentazione malolattica parziale.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 5,5 g/
Zuccheri residui: 2,6 g/l
Bottiglie prodotte: 6.000
Website: www.cantinamerano.it
Al naso: frutta esotica matura, spezie appassite, aromi sciroppati, legno, vaniglia
In bocca: ananas, frutti tropicali intensi, avvolgente e fresco con note di legno e una minore persistenza in bocca nel finale.

Chardonnay Lafòa Alto Adige DOC 2022

Cantina Colterenzio

Vitigno: Chardonnay
Zona di produzione: Alto Adige
Altitudine: 400-550 m
Terreno: Zona secca, terreni morenici, sabbiosi, ghiaiosi, di media struttura; microclima fresco con forti escursioni termiche giornaliere.
Vinificazione: Pigiatura soffice del grappolo intero. Fermentazione del mosto in barriques nuove ed usate e parzialmente fermentazione maiolattica in legno; segue un periodo di 1o mesi di affinamento sui lieviti fini, accompagnato da regolare batonage.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 5,54 g/l
Zuccheri residui: 1,0 g/
Bottiglie prodotte: 57.000
Website: www.colterenzio.it
Al naso: fresco, dolce e note di vaniglia.
In bocca: cremoso, burro, un vino che esprime calore dato dall’alcol armonico dove però l’acidità fa fatica a uscire.

Chardonnay Vigna Crivelli Alto Adige DOC 2022

Cantina Peter Zemmer

Vitigno: Chardonnay
Zona di produzione: Questo vino cresce nella Vigna Crivelli in zona Punggl a Magrè s.S.d.V. nella piana della Bassa Atesina.
Altitudine: 260 m
Terreno: alluvionale di sabbie fini con sedimenti di limo e argille
Vinificazione: I grappoli vengono riversati nel torchio pneumatico già schiacciati e diraspati. Le uve vengono fatte brevemente macerare a freddo prima della spremitura al fine di favorire un’accentuazione del profumo fruttato del vino. Le uve vengono poi spremute con cura, mentre i depositi vengono lasciati decantare naturalmente.
La fermentazione alcolica avviene in piccole botti di rovere francese (12 mesi) e in botti d’acciaio (6 mesi) che conferiscono a questa riserva armonia e longevità. Prima di emettere sul mercato questo vino unico nel suo genere e presentato in bottiglie modernissime, è necessario un periodo di altri mesi di affinatura in bottiglia.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 6,13 g/l
Zuccheri residui: 0,8 g/l
Bottiglie prodotte: 5.000
Website: www.peterzemmer.com
Al naso: floreale, fragranza fresca, note di vaniglia, frutto della pressione, pietra focaia
In bocca: caldo, sapidità vibrante, elegante e nel finale sentori di frutti nel retro nasale .

Pinot Nero Alto Adige DOC 2022

Franz Haas

Vitigno: Pinot Nero
Zona di produzione: Egna – Montagna – Aldino
Altitudine: 350-900 m
Terreno: sabbioso, calcareo e ghiaioso
Vinificazione: La vinificazione delle uve avviene in vasche aperte nelle quali il mosto in fermentazione entra in contatto con le bucce tramite frequenti rimontaggi e follature. Grazie a queste tecniche le sostanze coloranti e gli aromi contenuti nella buccia vengono estratti e passano al vino. In seguito il vino matura per un anno in barrique e dopo l’imbottigliamento affina ulteriormente per qualche mese in bottiglia.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 6,14 g/l
Zuccheri residui: 1,0 g/
Bottiglie prodotte: 90.000
Website: www.franz-haas.it
Al naso: frutti rossi, lampone, viola sentori floreali, erbe officinali e mediterranee
In bocca: secco, alcol e acidità pronunciata con un tannino giovane ,sentori di candies, easy wine.

Pinot Nero Glen Alto Adige DOC 2022

Castelfeder

Vitigno: Pinot Nero
Zona di produzione: Glen, Bassa Atesina
Altitudine: 450-790 m
Terreno: argilloso con calce e porfido
Vinificazione: Raccolta manuale, diraspatura, 10-14 giorni di macerazione in acciaio, 12 mesi di maturazione in piccole botti usate, min. 3 mesi di affinamento in bottiglia.
Alcool: 13,5% vol.
Acidità totale: 5,1 g/
Zuccheri residui: 0,8 g/l
Bottiglie prodotte: 35.000
Website: www.castelfeder.it
Al naso: mirtillo, rosa, fragolina, garofano
In bocca: fragoline, mirtillo, secco, caldo, morbido, sapidità media, tannini setosi un’eleganza e corpo medio

Pinot Nero Mazzon Alto Adige DOC 2021

Cantina Kurtatsch

Vitigno: Pinot Nero
Zona di produzione: Mazon (Comune di Egna);
sud-ovest, in pendenza
Altitudine: 350-450 m
Terreno: sabbia e argilla rosso-marroncina con minerali argillosi e ossidi
Vinificazione: macerazione a freddo per 5 giorni, prima fermentazione in vasche di rovere francese, affinamento in barrique francesi per 12 mesi, almeno 1 anno di affinamento in bottiglia.
Alcool: 14,0% vol.
Acidità totale: 5,7 g/
Zuccheri residui: 2,0 g/
Bottiglie prodotte: 6.900
Website: www.cantina-kurtatsch.it
Al naso: un frutto croccante, alcool , more , Wild Noise
In bocca: frutto , floreale intenso , caldo, morbidezza media e tannino che asciuga

Pinot Nero Riserva Alto Adige DOC 2020

Stroblhof

Vitigno: Appiano
Zona di produzione: Appiano
Altitudine: 500-550 m
Terreno: argilloso a contenuto calcareo e porfirico (pietra vulcanica) con strati rocciosi nel sottosuolo
Vinificazione: Vendemmia dal 16 al 19 settembre. Macerazione e fermentazione in tini di rovere per 23 giorni con tre rimontaggi al giorno nella prima settimana. Dodici mesi di invecchiamento in barrique francesi, in parte nuove e in parte di primo e secondo passaggio. Poi stagionamento per 8 mesi in botti di rovere da 30 e 40 hl prima dell’imbottigliamento. Oltre un anno di affinamento in bottiglia. Messa in vendita a giugno 2024.
Alcool: 13,5% vol.
Acidità totale: 5,6 g/l
Zuccheri residui: 1,3 g/l
Bottiglie prodotte: 4.000
Website: www.stroblhof-weingut.com
Al naso: deciso, frutti rossi, frutta sciroppata sottospirito, rosa, balsamico
In bocca: Rosa vegetale, spezie, balsamico rotondo, tannino elegante , sapido e ben amalgamato.
Alla prossima.
LUCA GANDIN

SWIM-TO 2025, torna il grande nuoto

Si accendono i riflettori su SWIM-TO 2025, l’evento natatorio che anno dopo anno continua a consolidare il proprio prestigio nel panorama italiano. Nella giornata di oggi la conferenza stampa di presentazione.

Il primo intervento è stato quello del direttore e ideatore della manifestazione, Cristiano Guerra, che ha sottolineato l’importanza del trofeo, che vedrà la partecipazione di alcuni dei migliori atleti del panorama nazionale con la presenza di più di 1560 atleti in rappresentanza di 108 società.

A prendere la parola è stato poi Luca Vergnano, direttore generale del Centro Nuoto Torino e vicepresidente del Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta della FIN, che ha portato i saluti del presidente del comitato FIN Gianluca Albonico ed ha elogiato il lavoro del comitato organizzatore. Quest’ultimo, composto da ex atleti della società e guidato da Guerra insieme ai tecnici Marco Fognini e Jessica Fasan, ha lavorato per più di 3 mesi per rendere l’evento sempre più ambizioso e attrattivo. La forza del gruppo di lavoro è stata anche la creazione di una sinergia col comitato FIN che da sempre garantisce un’elevata qualità del servizio di organizzazione gare sul territorio.

A intervenire è stato poi il tecnico Antonio Satta che ha evidenziato il valore strategico di SWIM-TO nel calendario agonistico, posizionandosi nel momento ideale per la preparazione agli Assoluti Primaverili, offrendo agli atleti la possibilità di competere sia in vasca lunga che in vasca corta.

Tra i protagonisti della conferenza anche alcuni dei volti più noti del nuoto italiano. I due atleti olimpici di casa Centro Nuoto Torino, Alessandro Miressi e Ludovico Blu Art Viberti, che hanno espresso la loro soddisfazione nel poter prendere parte alla competizione, dopo aver saltato l’edizione precedente a causa dell’impegno ai Mondiali di Doha. Presente anche Benedetta Pilato, tesserata per il CC Aniene, ma ormai torinese d’adozione, che purtroppo non potrà gareggiare a causa di un piccolo problema fisico ma che ha espresso il suo entusiasmo per il trofeo e che ha e  comunque confermato la sua presenza sul piano vasca durante i pomeriggi di finali.

Citato e ringraziato anche il direttore del Palazzo del Nuoto, Luca Peyronel, impossibilitato a essere presente per l’impegno con l’allestimento della vasca in vista dell’ottava edizione del trofeo.

Ringraziamenti anche per il partner logistico Sisport, che supporterà la manifestazione ospitando le qualificazioni nelle mattinate del Sabato e della Domenica.

L’edizione 2025 si preannuncia imponente, con cifre da record:

  • 17 regioni rappresentate
  • 2 rappresentative regionali FIN
  • 1 rappresentativa nazionale FIN
  • 1 team francese
  • 108 società partecipanti
  • 1.560 atleti in gara
  • 4.500 presenze gara
  • 24 formazioni di staffette
  • 116 finali previste
  • 2 campi gara
  • 124 primati da battere

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Foto LC Zone Fotografia&Comunicazione

L’addio alla vita di Mahler diretto da Robert Treviño all’Auditorium  Rai 

Giovedì 13 febbraio 2025 l’Orchestra Sinfonica della RAI di Torino propone all’Auditorium RAI Arturo Toscanini il poderoso e struggente addio alla vita di Gustav Mahler , la sua Sinfonia n.9 in re maggiore, affidata alla bacchetta del Direttore ospite principale Robert Treviño.

Replica venerdì 14 febbraio alle ore 20.

La Sinfonia n. 9 in re maggiore di Mahler venne composta tra il 1909 e il 1910, è suddivisa in quattro movimenti ed è l’ultima che il compositore boemo riuscì a completare, in quanto il lavoro sulla successiva decima Sinfonia rimase interrotto dalla sua morte.

Nell’autunno del 1912 Alan Berg , che aveva intuito tutto dalla sola lettura della partitura manoscritta, scriveva alla moglie “di aver suonato di nuovo la Nona di Mahler e che il primo movimento era la cosa più splendida che Mahler avesse scritto, l’espressione di un amore inaudito per questa terra, del desiderio di vivere in pace con la natura e di poterla godere fino in fondo, in tutta la sua profondità, prima che giungesse la morte, perché essa arriva senza scampo.

L’intero movimento della Sinfonia è permeato dal presentimento della morte, che si presenta in continuazione e ogni sogno terreno culmina in quel passo in cui il presentimento si fa certezza”. “ Lontano da ogni fastidio, Mahler vuole mettere casa nell’aria libera e puramente Semmering .. affinché il suo cuore, il più splendido che abbia mia pulsato tra gli uomini, possa espaglire sempre di più, prima di dover cessare di battere”.

A interpretarla è stato chiamato il direttore musicale dell’Orchestra Nazionale Basca e consulente artistico dell’orchestra Sinfonica di Malmö, Robert Treviño. Nativo del Texas si è imposto all’attenzione internazionale per un direzione al teatro Bolshoj di Mosca nel 2013, sostituendo Vassily Sinaisky sul podio del Don Carlo di Verdi.

I biglietti del concerto sono in vendita presso la biglietteria dell’auditorium RAI di Torino e online sul sito dell’OSN RAI.

Auditorium RAI Arturo Toscanini

Piazza Rossaro Torino

Tour gratuito, “Torino il bello nel brutto” tra i cantieri torinesi

 

Promosso da Caus per la mattina di sabato 15 febbraio prossimo

Nuovo tour gratuito “Torino il bello nel brutto”, in programma sabato 15 febbraio prossimo. Il tour è stato ideato da Raffaele Palma per il Caus Centro arti umoristiche e satiriche, programmato per sabato prossimo dalle 9 alle 11.30, e si snoda tra i cantieri della Torino che cambia, in attesa di gustare al più presto la nuova città che verrà. Il percorso parte dai cantieri stradali di via Po per proseguire alla Cavallerizza, poi in Piazza Castello, Valentino e Borgo medievale. Il tour terminerà in corso Massimo D’Azeglio, a Torino Esposizioni. Tra uno scavo e l’altro, si ripercorrerà in breve la storia dei vari siti visitati, con la possibilità per i partecipanti di valutare dall’esterno, nell’area cantieri, il prosieguo dei lavori in corso, nonché per suggerire ai tecnici alternative più efficienti per velocizzare e ottimizzare le opere. Il tour è particolarmente indicato per gli umarell e i pensionati, sempre attenti ai vari restauri cittadini. Durante il tour si avrà la possibilità di osservare e approfondire delle cancellate iconiche presenti sui palazzi del centro storico: quella del Teatro Regio in piazza Castello, opera di Umberto Mastroianni, la RAI in via Verdi, su progetto di Franco Garelli, e Lagrange 12, nella via omonima, con la cancellata futurista ideata da Richi Ferrero.

Prenotazione a info@caus.it entro la mattina di giovedì 13 febbraio, indicando nome, cognome, cellulare e avvenuta iscrizione a Caus 2025 (registrazione gratuita dal sito www.caus.it – Caus Centro arti umoristiche e satiriche).

Mara Martellotta

Via libera ai lavori per il nuovo pronto soccorso delle Molinette

La cabina di regia approva la proposta di effettuare gli interventi senza realizzare una struttura esterna

Il Politecnico di Torino ha completato la relazione tecnica per la rifunzionalizzazione del pronto soccorso dell’Ospedale Molinette per fasi, soluzione che eviterà lo spostamento in strutture provvisorie.

La relazionepredisposta in collaborazione con l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino (a cui afferisce l’ospedale Molinette), ha definito le soluzioni tecniche che dal punto di vista edilizio, impiantistico e della cantierizzazione con le quali SCR (Società di Committenza Regionale) può completare la progettazione.

La Regione ha quindi dato mandato all’AOU e a SCR di avviare il completamento del progetto secondo le indicazioni contenute nella relazione per così procedere, entro l’estate, ad approvare un nuovo quadro economico. Prima dell’approvazione definitiva sarà poi presentato agli operatori e alle parti coinvolte per una condivisione approfondita di tutte le fasi del cantiere.

La soluzione prospettata, frutto di iter di confronto, anche con il personale, garantisce da un lato l’esigenza di mettere in sicurezza i locali, dall’altro la funzionalità  del pronto per pazienti e lavoratori, e prevede tre fasi di lavori: una preliminare, che permetterà di liberare spazi da ristrutturare con i lotti successivi, una “fase uno”, che prevede lavori di miglioramento funzionale e adeguamento dell’area corrispondente all’attuale radiologia interventistica (Angiologia), dell’attuale Pronto Soccorso di chirurgia (sale visita e sale di degenza) e dei locali al piano superiore, dove è attualmente presente la chirurgia vascolare, e una “fase due”, .che vedrà l’adeguamento architettonico ed impiantistico dell’area corrispondente all’attuale Pronto Soccorso (le cui funzioni vengono trasferite nei locali già ristrutturati in “fase uno”).

L’accesso al Pronto Soccorso verrà mantenuto dalle rampe esistenti così come l’accesso pedonale, mentre quello al triage avverrà tramite un nuovo box posizionato in camera calda.

Un’ipotesi che, questa mattina, è stata accolta favorevolmente dalla cabina di regia istituita all’interno della Direzione Sanità della Regione Piemonte e che vede al tavolo, oltre alla Regione stessa, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino (a cui afferisce l’ospedale Molinette), Politecnico di Torino, Scr (società di committenza regionale) e Azienda Zero e che ora potrà procedere con la modifica del progetto attuale per poter avviare i lavori già entro il 2025, per concludersi indicativamente nel giro di due anni.

Il Politecnico ha anche messo a punto delle procedure per il controllo e monitoraggio della sicurezza dell’attuale struttura fino al completamento dei lavori, mentre a garantire l’operatività del Pronto Soccorso dal punto di vista sanitario, lavoreranno in stretta collaborazione Regione Piemonte, AOU Città della Salute e Azienda Zero.

Nelle prossime settimane saranno anche quantificati nel dettaglio i costi totali che, da una prima valutazione, dovrebbero aggirarsi intorno ai 12 milioni di euro, che saranno coperti dallo stanziamento di 32 milioni (di cui 22 a carico dello Stato e 9,5 a carico delle Regione) previsti per realizzare 14 «interventi urgenti e prioritari finalizzati al mantenimento in sicurezza dei propri presidi ospedalieri».

Finanziati progetti contro bullismo nelle scuole

Sono 49 le scuole piemontesi statali e paritarie che riceveranno dalla Regione un contributo fino a 5.000 euro ciascuna per realizzare azioni di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.

“La scuola deve essere un luogo sicuro e sereno, dove ogni studente possa sentirsi accolto, rispettato e parte integrante di un contesto. Il fenomeno del bullismo, oggi soprattutto nella sua forma digitale, rappresenta una delle principali minacce al benessere dei nostri ragazzi, e per questo la Regione è in prima linea nel contrastarlo – afferma Elena Chiorino, vicepresidente e assessore regionale all’Istruzione e Merito – Abbiamo voluto offrire alle scuole del nostro territorio strumenti concreti per affrontare una sfida complessa e spesso drammatica. Questi fondi sosterranno progetti mirati a promuovere l’educazione civica digitale, il rispetto della persona e la cultura della legalità, valorizzando le diversità e contrastando ogni forma di discriminazione”.

I progetti

La suddivisione su base provinciale dei progetti finanziati, 39 provenienti da scuole statali e 10 da paritarie, è la seguente: Alessandria 1 progetto (statale), Asti 3 (statali), Biella 5 (statali), Cuneo 5 (statali), Novara 3 (2 statali, 1 paritaria), Torino 28 (19 statali, 9 paritarie), Verbano Cusio Ossola 2 (statali), Vercelli 2 (statali). L’elenco

L’obiettivo è favorire lo sviluppo della personalità e del benessere scolastico, anche attraverso la promozione delle relazioni tra pari. Tra gli aspetti da focalizzare: l’educazione affettiva e al rispetto; focus su ogni forma di violenza, inclusa quella di genere; responsabilizzare sul linguaggio da utilizzare in rete. In ambito didattico si vuole creare un ambiente di confronto, dove emerga la consapevolezza del fare parte di una comunità in cui è possibile trovare figure professionali pronte a sostenere gli studenti che vivono una situazione di disagio. Altra finalità è favorire la conoscenza del protocollo di gestione delle situazioni che si possono manifestare all’interno della scuola, prevedendo adeguate modalità informative nei confronti dei docenti, degli studenti e delle famiglie.

Altre azioni della Regione

La Giunta regionale ha approvato lo schema di protocollo d’intesa tra Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, Regione Piemonte, Comando Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Questure, Polizia Postale e Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni per attuare azioni comuni per l’educazione alla legalità, la prevenzione dei comportamenti a rischio, il contrasto ai bullismi e a tutte le forme di violenza.
Inoltre, ha lavorato in questi mesi alla definizione del nuovo Piano triennale, di prossima discussione in Consiglio regionale, che intende mappare le attività di tutte le istituzioni in campo.