ilTorinese

L’abbraccio dei farmacisti al carabiniere ferito dai rapinatori

“I farmacisti, i dipendenti e i manager delle oltre 1.600 Farmacie Comunali Italiane abbracciano con affetto il brigadiere Maurizio Sabbatino, ferito durante una rapina ad una delle Farmacie Comunali di Torino, e sono grati ancora una volta all’Arma dei Carabinieri per l’impegno profuso quotidianamente”, questo il commento del presidente di Assofarm Venanzio Gizzi alla notizia del grave fatto di cronaca avvenuto questa mattina nel capoluogo piemontese.

Il militare era fuori servizio e presente nella farmacia di corso Vercelli per motivi personali quando nel presidio sono entrati due malviventi armati di coltelli. La rapina è stata sventata grazie all’intervento del brigadiere che però è stato colpito e per questo successivamente ricoverato in gravi condizioni in un ospedale cittadino.

“Siamo felici di apprendere dalle ultime note d’agenzia che le condizioni del brigadiere Sabbatino sono migliorate ed attualmente non è più in pericolo di vita – continua Gizzi – Purtroppo le rapine in farmacia non sono un fatto raro ed è per questo che recentemente la nostra Federazione ha sottoscritto una convenzione con un importante istituto privato di sicurezza e che molte nostre associate, tra le quali anche Farmacie Comunali Torino S.p.A., hanno formato il proprio personale a comportamenti adeguati e sicuri in caso di rapina”.

Contro la caccia in elicottero: settemila firme

Oltre 7000 firme in 3 giorni: sono questi i numeri registrati dalla petizione online contro la caccia in elicottero in Piemonte, “lanciata dal Centro Recupero Ricci La Ninna e dal Rifugio Miletta su Change.org e diretta al Consiglio Regionale oltre che allo stesso Presidente Cirio”, dicono i promotori 

 

“Nel testo unificato delle proposte di legge regionale n. 66 e n. 72, che dovrebbero adeguare la normativa regionale vigente alla nuova legge nazionale in materia di sicurezza nella pratica degli sport montani invernali ed estivi e disciplina dell’attività di volo in zone di montagna […] è stata inserita alla lettera “e” del comma 14 dell’Articolo 22 la concessione di poter trasportare a valle i cadaveri dei cervi ammazzati dai cacciatori con l’elicottero”, spiega l’incipit del testo. “I cervi si rifugiano in alta quota proprio per scappare dai cacciatori e, quando questa legge verrà approvata, non avranno più scampo”.

 

“Chiediamo al Consiglio Regionale di cancellare immediatamente questo paragrafo. Sono già milioni gli animali selvatici uccisi ogni anno dai cacciatori, vogliamo lasciare tranquilli almeno quelli che trovano rifugio in alta quota?”, esortano gli autori della petizione. Che concludono il loro appello affermando che “permettere ad elicotteri di sorvolare boschi montani per recuperare i corpi degli animali uccisi, e non esclusivamente per portare soccorso a individui in difficoltà, è un errore che non ci possiamo permettere”, anche perché “sorvolare insistentemente il territorio alla ricerca dei corpi dei cervi ammazzati disturberebbe la tranquillità anche di tutti gli altri animali selvatici.”


LINK ALLA PETIZIONE: www.change.org/p/piemonte-no-alla-caccia-in-elicottero-per-trasportare-i-cervi-uccisi

Assegnati i Piemonte Food Awards 2021

Patrocinati dal Ministero delle Politiche Agricole

“Anche per questa edizione” dichiara Donato Ala Giordano ideatore e organizzatore dei Piemonte Food Awards gli Oscar delle Eccellenze Agroalimentari, abbiamo dovuto rinunciare, visto il protrarsi delle limitazioni dovute alla pandemia, al nostro galà di premiazione, un vero peccato perché è un momento di confronto e integrazione tra le svariate aziende che producono eccellenza. Non abbiamo però rinunciato ad assegnare tra le 168 aziende iscritti i preziosi attestati e bollini che caratterizzano il nostro splendido progetto, ma siamo fiduciosi che nel 2022 riusciremo a organizzare al meglio la quinta edizione.

Questo straordinario evento si prefigge di valorizzare ulteriormente le aziende che producono eccellenza, anche quelle di piccole dimensioni che possono confrontarsi finalmente anche con le grandi realtà.

Ecco i premiati:

CATEGORIA PRODOTTI DA FORNO

 

VINCITORE

PANIFICIO PIANTANIDA

 

MENZIONE SPECIALE

 

PANIFICIO TANZI MATTIA

PANETTERIA DE MARTINI

PANETTERIA MARCARINO RODDINO

GRISSINIFICIO RATTO MORALES

 

PREMIO SPECIALE FARINE E BONTA’ NATURALI

MOLINO BONGIOVANNI

 

 

CATEGORIA DOLCI

 

 

VINCITORE

MAINERO GABRIELE

 

MENZIONI SPECIALI

 

BISCOTTIFICIO MOMO

BISCOTTIFICIO ROERO

MORIONDO VIRGINIO

PRIMOPAN

PASTICCERIA GIORCELLI

 

CATEGORIA CIOCCOLATO

 

VINCITORE

BODRATO

 

MENZIONI SPECIALI

 

BOELLA

GIORDANO CIOCCOLATO

GUIDO GOBBINO

ANTICA CIOCCOLATERIA CROCI DAL 1930

 

CATEGORIA VINI

 

VINCITORE

UGO BALOCCO

 

MENZIONI SPECIALI

 

CANTINA CASORZO

ARIONE

CANTINA PRODUTTORI NEBBIOLO DI CAREMA

AZIENDA AGRICOLA GOZZELLINO SERGIO

TENUTA SANTA CATERINA

PODERI GIANNI GAGLIARDO

TENUTE DONNALIA

 

CATEGORIA SPECIALE SPUMANTI

 

VINCITORE

TOSTI 1820

 

MENZIONE SPECIALE

 

ARIONE

 

CATEGORIA SALUMI

 

VINCITORI

QUADRO CARNI E SALUMI

 

MENZIONE SPECIALE

 

SALUMERIA GASPRIN

AGRISALUMERIA LUISET

LA GRANDA

SALUMI MIGLIETTA

 

CATEGORIA DISTILLATI

 

VINCITORE

DISTILLERIA BECCARIS

 

MENZIONE SPECIALE

 

ANTICA DISTILLERIA SIBONA

DISTILLERIA MAZZETTI

DISTILLERIA SAN CARLO

 

CATEGORIA FORMAGGI

 

VINCITORE

CASEIFICIO VALLE MACRA

 

MENZIONE SPECIALE

 

CASEIFICIO FOPPA

CASEIFICIO LA FISSELLO DOC

CASEIFICIO FERRERO FULVIO

CASEIFICIO CEIRANO E VILLOSIO

 

 

CATEGORIA RISO

 

VINCITORE

 

TERRE ALTE VILLARBOIT

 

MENZIONE SPECIALE

 

PRINCIPATO DI LUCEDIO

IL RE DEL RISO

RISO IN FIORE

RISO GUERRINI

RISO GOIO 1929

 

CATEGORIA NOCCIOLE

 

VINCITORE

LA REVELLA SOCIETA’ AGRICOLA

 

MENZIONI SPECIALI

 

AGRICOLA TARABLE

GIANOGLIO EMANUELA

L’ERA DELLA NOCCIOLA

PORELLO NOCCIOLE

 

CATEGORIA CONSERVE

VINCITORE

AZIENDA AGRICOLA SCAGLIONE

 

MENZIONE

AZIENDA AGRICOLA DELIZIE ANDRE’

AZIENDA GHIBAUDO

FONTEROSA CONSERVE

AZIENDA BREZZO

 

CATEGORIA SPECIALE TARTUFI

VINCITORE

INAUDI

 

 

Perché i Piemonte Food Awards? La manifestazione nasce con l’obiettivo di individuare, gratificare e premiare le eccellenze enogastronomiche del territorio regionale. I Piemonte Food Awards vogliono essere un’occasione per riunire tutti i protagonisti del mondo agroalimentare che contribuiscono a tenere alto il nome del Piemonte nel mondo, portando sulle tavole prodotti di altissima qualità.

La giuria e il premio I giudici e i presidenti della giuria – uno per categoria – sono selezionati tra i massimi esperti nel mondo dell’agroalimentare: giornalisti di settore, addetti ai lavori, rappresentanti delle associazioni di categoria, ristoratori e lo faranno attraverso una degustazione alla cieca per garantire il massimo della trasparenza e dell’imparzialità, il compito della giuria sarà quello di premiare le migliori aziende Piemontesi, dando loro la possibilità di farsi conoscere ai consumatori e ai buyer.

Il premio Piemonte Food Awards, nasce per celebrare l’impegno e la competenza nel settore agroalimentare, in questo momento in grande ascesa e con forti prospettive di sviluppo nel mercato estero.

Niente più alcol da asporto a partire dalle 21

E’ vietata la vendita di bevande alcoliche per l’asporto a partire dalle ore 21.

Lo prevede l’ordinanza firmata  dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, con riferimento alle zone maggiormente interessate dalla cosiddetta movida ‘selvaggia’.

L’intento è quello di “superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riguardo all’esigenza di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti e in definitiva a tutela della loro salute”.

La Torino inesplorata raccontata nel nuovo libro di Sarah Scaparone

Il racconto degli aneddoti più nascosti della  prima capitale d’Italia.

Un viaggio alla scoperta di una ” Torino magica” , come è stata spesso raccontata, ma allo stesso modo non raccontata. Un territorio multiforme, dalle tante capacità e da piccole perle destinate ad una rinnovata identità . Una narrazione fatta con occhi diversi della città sabauda ad opera della giornalista eno gastronomica, esperta di turismo e viaggi – Sarah Scaparone – che col suo ultimo libro ” LUOGHI SEGRETI DA VISITARE A TORINO E DINTORNI” edito da New Compton e acquistabile su Amazon e in libreria,  ci illustra una città che non è proprio così ” bogia nen” .

 

1. Qual è stata la ” molla” che ti ha fatto pensare alla stesura di un libro che parlasse di Torino da un punto di vista culturale e sociale e non solo gastronomico? 

L’editore con cui avevo già scritto un libro sul Piemonte, mi ha coinvolto in questo progetto dedicato alla città e ho deciso di accettare subito perché “non solo di cibo vive l’uomo”.

Se è pur vero che il mondo dell’enogastronomia fa parte della mia vita da diversi anni, la cultura, l’arte, la storia, la bellezza di una città come Torino non possono che affascinare. Questo libro è stato in primis per me un modo  nuovo di vedere e conoscere la mia città, scoprirne luoghi e persone, storie e leggende, viverla in modo più completo e consapevole. E’ stato un viaggio all’interno di una realtà che credevo già di conoscere e che invece si è rivelata piena di sorprese, anche dal punto di vista umano.

2. Ti sei recata personalmente sui luoghi che racconti o hai fatto delle ricerche? 

Entrambi, ma sì, recarsi nel luoghi descritti è stata sicuramente l’esperienza più totalizzante anche perché mi ha permesso di conoscere, nella maggior parte dei casi, il mondo dei volontari che dispensano saperi con grande competenza e orgoglio e che rappresentano, per me, una delle più belle scoperte legate alla stesura di questo libro

3. Se dovessi fare la promoter per la città di Torino, qual è la parte sulla quale ti sentiresti di essere più convincente? 

Sul fatto che Torino sia uno scrigno che ha bisogno di essere scoperto: non è una città scontata. Sono innegabili la sua bellezza e il suo legame con l’arte e con la storia, ma Torino è una città che non si dona a tutti: bisogna aver voglia di scoprirla e di conoscerla e soprattutto di non fermarsi all’evidenza. Solo così si arriva a conoscerla nel profondo

4. Nel libro parli di luoghi magici e segreti di cui Torino stessa è costituita fin dalla sua nascita , tant’è che ,  nella letteratura esoterica , la città è raccontata come ” magica” . 

 Qual è quindi il luogo magico e segreto dove ti rifugi e al quale sei affezionata? 

Nel libro ho accennato a questo aspetto della città perché è indiscutibilmente connesso alla sua immagine, ma esistono già tanti libri in commercio dedicati ai suoi aspetti esoterici e non ho voluto soffermarmi più di tanto. Posso dirti i luoghi che per me simboleggiano qualcosa in città, o quelli in cui mi piace “rifugiarmi”: la mia Cit Turin, Porta Palazzo, il parco della Pellerina, la Cappella dei Banchieri e dei Mercanti, il Cimitero Monumentale, il colle della Maddalena e piazza Bodoni che resta, per me, una delle piazze più affascinanti di Torino.

Chiara Vannini

Politica e ispirazione cristiana. La lezione di Carlo Donat-Cattin

Di Giorgio Merlo

Il libro scritto da Giorgio Aimetti pubblicato recentemente da Rubbettino, “Carlo Donat-Cattin, la vita e le idee di un democristiano scomodo”,

non ripercorre soltanto il magistero politico, culturale, sociale ed istituzionale – e privato – del leader democristiano piemontese e di un importante e qualificato statista della prima repubblica, ma ha il merito di rileggere anche le costanti che hanno caratterizzato la politica italiana per quasi 50 anni.
Certo, sono molti gli aspetti che si potrebbero trarre da una vasta ed interessante pubblicazione come questa. Ma c’è un aspetto che a volte viene dimenticato, o volutamente sottovalutato, e che invece merita di essere ripreso e approfondito perchè non ha una scadenza temporale nè può essere banalmente storicizzato. Parlo del rapporto tra i cattolici e l’impegno politico, o meglio il ruolo dei cattolici democratici, popolari e sociali nella cittadella politica italiana nelle diverse fasi storiche e che resta un tema di grande attualità. Moderno e contemporaneo. E nell’epoca storica che ha visto protagonista Carlo Donat-Cattin – cioè dall’inizio degli anni ‘50 sino all’inizio degli anni ‘90 – il rapporto dei cattolici con la politica e soprattutto con la gerarchia ecclesiastica e i suoi insegnamenti è stato un elemento costitutivo per lo stesso impegno nella società e nelle istituzioni democratiche.
Un rapporto che è stato comune e simile per molti leader democratici cristiani ma non per tutti. In sintesi, per uomini come Donat-Cattin essere un cattolico impegnato nel pubblico – nell’Azione cattolica come nel sindacato, nella politica come nelle istituzioni – è sempre stato ispirato a 3 criteri di fondo che rispondono anche alla sua concreta esperienza nelle varie fasi della sua vita.
Innanzitutto un rigoroso rispetto della laicità dell’azione politica e sindacale. Differenza dei ruoli e dei “piani”, come si diceva un tempo, ma sempre ispirati ad una concezione che affondava le sue radici nell’umanesimo cristiano e, per quanto lo riguardava, nel filone del cattolicesimo sociale. Per questi motivi la dottrina sociale della Chiesa, nella sua diversa e continua evoluzione, ha sempre avuto un’importanza centrale per tutto il suo magistero pubblico. E coniugare la laicità dell’azione temporale con una coerente aderenza all’insegnamento della Chiesa è sempre stato il faro che ha illuminato la sua militanza concreta.
In secondo luogo nessun cedimento al clericalismo e al confessionalismo. Atteggiamenti, invece, che hanno contraddistinto, nella lunga stagione politica democristiana, il comportamento politico di molti altri esponenti che a volte confondevano l’aderenza all’insegnamento della Chiesa e, nello specifico, di alcuni settori della gerarchia, con il condizionamento della concreta azione politica. Una sorta di clericalismo strisciante che era apprezzato nelle segrete stanze delle varie Curie disseminate in tutto il paese ma che non incrociava gli interrogativi e le domande che una società, sempre più laica e secolarizzata, poneva ai politici. Anche e soprattutto cattolici. E Donat-Cattin, su questo versante, ha sempre privilegiato i contenuti e il progetto politico di cui si faceva portatore rispetto a indicazioni che provenivano da altri settori. Qualsiasi essi fossero.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, la rettitudine morale e personale di Donat-Cattin senza mai scivolare nel moralismo sciatto e avaloriale. Di qui la celebre distinzione tra i “moralisti” che indicano un problema e individuano se stessi e il proprio clan come gli unici titolari ad affrontarlo e risolverlo, e i “moralizzatori” che, al contrario, si battono per la soluzione del problema senza anteporre mai la propria persona e il proprio cerchio di amici coma la via miracolistica e salvifica da perseguire. Sotto questo aspetto, la lunga, complessa e difficile militanza politica di Donat-Cattin ha sempre concentrato la sua attenzione sui contenuti dell’azione politica e sindacale senza mai farsi affascinare o condizionare dai richiami moralistici frutto di una sub cultura che ha caratterizzato, al contrario, alcune esperienze riconducibili al mondo cattolico tradizionale.
Mi sono soffermato solo su tre aspetti, tra i tanti, che si potevano ricordare attorno a questo tema. Ma, comunque sia, anche per intraprendere oggi una nuova e rinnovata azione politica da parte dei cattolici italiani non possiamo – e non dobbiamo, a mio parere – dimenticare lo straordinario magistero politico e culturale di uomini come Carlo Donat-Cattin. Che hanno anche pagato personalmente un duro prezzo per aver sempre conservato nella loro vita una coerenza esemplare e cristallina nell’ azione sindacale, politica e istituzionale.

L’attività di volontariato Pro. Civi. Co. S.

Settimane intense per i volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. OdV coinvolti su più fronti:

dal servizio di assistenza e informazione alla cittadinanza per superare l’emergenza covid-19, al presidio in occasione della recente Maratona di Torino; dai corsi di aggiornamento sull’uso delle idrovore, utili in caso di alluvione, all’appuntamento settimanale con la tutela e la protezione dell’ambiente che ogni settimana si ripete in Borgo Vittoria, ma anche in altre aree delle periferie.

I libri più commentati di Novembre

Eccoci al consueto appuntamento mensile con i lettori del gruppo FB Un libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri.

Tra i titoli più commentati, questo mese troviamo uno dei più celebri titoli del compianto Terry Pratchett, Streghe All’Estero (Salani, 2009); segue Il Cane Nero, di Rebecca Hunt (Ponte alle Grazie, 2011), delicata storia sul dramma della depressione; infine il più recente Bill, di Helen Humphreys (Playground, 2020), tenero racconto di amicizia e malattia.

Speciale Lulu Che Fa Storie, letture etiche nel nome di Louise Brooks!

Questo mese conosciamo meglio le edizioni curate dal collettivo letterario Lulu Che fa Storie, originale iniziativa promossa da Cristiana Danila Formetta (potete leggere l’intervista alla fondatrice del gruppo sul nostro sito) che raggruppa alcuni degli autori e autrici più interessanti del panorama della narrativa italiana contemporanea. Il collettivo si propone come una scelta editoriale etica, pubblicando in digitale senza contratti vincolanti e dove tutti guadagnano dal proprio lavoro, in percentuale all’impegno profuso; specializzato nella narrativa erotica e sentimentale, Lulu Che Fa Storie ha fatto conoscere al grande pubblico autori come Tinta e Antonio Cretella e sta diventando, sempre di più, un marchio di riferimento in questo specifico campo della narrativa.

Incontri con gli autori: le interviste, in collaborazione con Novità in libreria.

La nostra redazione ha incontrato lo scrittore Pierangelo Colombo, da poco tornato in libreria con Come Un Temporale Estivo (Porto Seguro, 2021). L’autore di Bucefalo e altre storie (2017) torna con un libro pensato per gli adolescenti ma che non mancherà di coinvolgere anche il lettore adulto.

Il Passaparola Dei Libri ha intervistato Paolo Mirti, direttore artistico della manifestazione Ventimila Righe Sotto i Mari In Giallo, che si tiene ogni anno a Senigallia, e appassionato lettore.

Questo mese abbiamo incontrato anche: Paola D’Ambrosio, autrice della saga L’Eterea Mente, che avrà presto un terzo capitolo e Roberta Meo vincitrice del Premio per la Microeditoria di Qualità, con il romanzo Tre Padri (Brè Edizioni) .

Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che, se volete partecipare alle nostre discussioni, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Buone letture!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Scoperta evasione di una società nel settore alberghiero

Guardia di Finanza di Torino Eseguiti sequestri di beni per oltre un milione di euro. Occultati e distrutti i documenti contabili.

Guardia di Finanza di Torino: scoperta una milionaria evasione fiscale perpetrata da un’impresa attiva, nell’alta Val Susa, nel settore alberghiero.

 

I Finanzieri della Tenenza Bardonecchia, che hanno condotto le indagini, nel corso di un’azione ispettiva condotta nei confronti di un albergo operante nella zona, hanno constatato numerose irregolarità afferenti agli adempimenti tributari, commesse dai due amministratori “formali” cc.dd. teste di legno, avvicendatisi nel tempo, e dal reale dominus, i quali sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria per i reati di omessa dichiarazione e occultamento/distruzione di scritture contabili.   

 

Infatti, gli indagati sono risultati aver gestito, per anni, la struttura ricettizia in totale evasione delle imposte, conseguendo ingenti vantaggi fiscali che hanno tentato di celare attraverso il nascondimento della contabilità, finalizzato a non consentire la reale ricostruzione dei redditi conseguiti e non dichiarati.

 

Le successive indagini, condotte dalle Fiamme Gialle e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, si sono sviluppate attraverso l’audizione di alcuni tour operator dell’albergo e l’esecuzione di penetranti indagini patrimoniali e finanziarie sui conti correnti societari e nei confronti dei soggetti coinvolti, che hanno consentito di corroborare le risultanze emerse in sede di verifica tributaria. All’esito degli approfondimenti esperiti dai militari il magistrato inquirente ha richiesto ed ottenuto dal competente G.I.P. l’emissione di un sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca dell’importo delle imposte evase, pari ad oltre un milione di euro.

 

In esecuzione del provvedimento, i Finanzieri hanno sequestrato disponibilità finanziarie depositate sui conti correnti intestati alla società e ai soggetti indagati nonché beni a questi ultimi riconducibili.

Il bollettino Covid di mercoledì 1 dicembre

                         COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 902 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 419dopo test antigenico), pari all’1,8% di 51.348 tamponi eseguiti, di cui 42.848 antigenici. Dei 902 nuovi casi gli asintomatici sono530 (58,8%).

I casi sono così ripartiti: 447 screening, 344 contatti di caso, 111 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 404.218, così suddivisi su base provinciale: 33.144 Alessandria, 19.524 Asti, 12.743 Biella, 57.988 Cuneo, 31.379 Novara, 215.116 Torino, 14.955 Vercelli, 14.493 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.674 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.202sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 33 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 376 (7 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.530

I tamponi diagnostici finora processati sono 9.929.844 (+51.348 rispetto a ieri), di cui 2.510.411 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.893

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.893 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.593 Alessandria, 726 Asti, 439Biella, 1.469 Cuneo, 954 Novara, 5.680 Torino, 547 Vercelli, 377Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 108 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

381.386 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 381.386 (+419rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.917Alessandria, 18.269 Asti, 12.028 Biella, 54.953 Cuneo, 29.721Novara, 203.636 Torino, 14.107 Vercelli, 13.632 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.539 extraregione e 2.584 in fase di definizione.