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Operazione “Basta dittatura”: la polizia sequestra balestra e acido cloridrico

Nell’ambito dell’operazione “Basta Dittatura” , riguardante elementi estremisti no vax, a cura del Compartimento della Polizia Postale del Piemonte e della Digos di Torino sono state eseguite questa mattina 17 perquisizioni in tutta Italia

Sono avvenute con il supporto degli omologhi uffici di Polizia dei diversi contesti territoriali interessati, nei riguardi di 17 soggetti denunciati a vario titolo per istigazione a delinquere  ed istigazione a disobbedire leggi.

 

Nel corso delle perquisizioni è stato rinvenuto diverso materiale che comprova la pericolosità degli indagati.

 

In particolare, è stata rinvenuta e sequestrata a Palermo una tanica da 5 litri di acido cloridrico, a Brescia una balestra, alcune baionette ed un vecchio fucile, a Cremona alcuni coltelli ed a Siena un documento storico riconducibile al nazifascismo.

 

Sono stati inoltre sequestrati diversi supporti informatici che saranno analizzati quanto prima per la prosecuzione delle indagini.

“Compagni di viaggio 2” Artisti in mostra in “Palazzo Lomellini”

Fino al 5 dicembre  Carmagnola (Torino)

Una collettiva davvero da lode. Per le opere proposte, realizzate da artisti gravitanti, chi più chi meno, nel panorama dell’arte torinese e piemontese, e per la volontà degli organizzatori di farne, in certo senso, strumento (fra i tanti) per “quel ritorno alla normalità – scrive in cataogo Alessandro Cammarata, assessore alla Cultura del Comune di Carmagnola – che tanto abbiamo atteso”.

Il titolo è “Compagni di viaggio 2” e fa seguito al primo “Compagni di viaggio”,  inventato nell’aprile del 2017 ed ospitato sempre nelle sale del seicentesco “Palazzo Lomellini”, oggi vero epicentro della cultura e dell’arte carmagnolese. Ma non solo. In mezzo alle due collettive, altre rassegne, fino allo stop dettato dall’emergenza pandemica, e quasi tutte curate con un impegno e una passione senza limiti dall’amico Elio Rabbione, presidente dell’Associazione “Amici di Palazzo Lomellini” nata sette anni fa con l’intento di organizzare eventi espositivi di qualità in collaborazione con le realtà artistiche più significative operanti sul e per il territorio.

Voluta dal Comune di Carmagnola, con il patrocinio di Regione Piemonte, la mostra raccoglie, fino al prossimo 5 dicembreoltre cento  opere, di cui 38 a firma di artisti apparteneni all’Associazione “di casa” (“Amici di Palazzo Lomellini”) e 15 realizzate nell’ambito dell’Associazone torinese “Il Labirinto Artistico” presieduta da Gianfranco Gavinelli. In totale più di cento opere, fra dipinti, disegni, grafiche e sculture. Dietro, un grande e sapiente lavoro di preparazione, la volontà “di riunire – scrive Elio Rabbione – amici pittori e scultori, scovare personaggi nuovi, proporre e scegliere, formare progetti…dare corpo ad un gruppo, ad un catalogo, ad un pubblico da interessare attorno a questo o a quel nome, a questa o a quell’opera”. Compito perfettamente riuscito. Meno semplice il mio, nel citare – gioco forza – alcuni artisti, anziché altri.

Il percorso espositivo richiede infatti buone gambe e spazi di scrittura non concessi. Ma come non soffermarci di fronte al plastico classicismo delle ragazze di Sergio Unia o ai guizzi espressionistici che sono voci dell’anima di Rita Scotellaro? Così come alla perfezione incisoria con cui Xavier de Maistre dà anima e vita a volpi e caprioli in amore, di corsa per boschi “che paiono dolcemente usciti da un mondo di fiabe”; al pari delle fanciulle rese vivide da Giacomo Gullo nella perfezione di arabeschi di segno e colore, alle prese con severi fenicotteri rosa in uno scenario di certosina onirica realtà. Imponente e frutto di non poca pazienza, accanto ad abilità scultoree non comuni, anche il tempio dorico (una parte) dedicato ai Dioscuri nella valle dei templi di Agrigento. L’opera è firmata da Pippo Leocata, in legno di pellet e acrilico, e si inserisce in quell’ormai annoso lavoro per cui l’artista, siciliano d’origine, si autodefinisce “raccoglitore di materiali degni di riutilizzo”.

Un viaggio nel tempo. In braccio alla memoria. Intrigante e di particolare raffinatezza esecutiva nelle trasparenze del gesto liberatorio, l’immagine di “Francy”, olio su tela di Dede Varetto; così come “le spirali dorate” e “i profili e i piumaggi perfetti” di Angela Betta Casale, accanto ai simbolici abbracci arborei di Antonio Presti, agli acciai e ai legni di Mario Mondino e ai colori accesi dell’informalità di Bruno Molinaro. L’iter prosegue citando (a grandi passi – e non me ne vogliano gli artisti non menzionati e pur degni d’interesse) con le opere, pagine di singolare poesia, di Daniela Bertolino, con i “labirinti circolari”  di Isidoro Cottino, i deliziosi acquerelli di Eleonora Tranfo, la “felicità affidata ai colori dei fiori” di Adelma Mapelli e di Mariarosa Gaude, fino al delicato ma intenso e di forte profondità emozionale del femminile ritratto in acrilico di Guglielmo Meltzeid. E via ancora. Con una panoramica che prosegue, in un alternarsi di opere abbondantemente ripaganti le fatiche degli organizzatori.

Gianni Milani

 

 

 

“Compagni di viaggio 2”

Palazzo Lomellini, piazza Sant’Agostino 17, Carmagnola (Torino); tel. 011/9724238 o www.palazzolomellini.com

Fino al 5 dicembre

Orari: dal giov. al sab. 15,30/18,30; dom. 10,30/12,30 – 15,30/18,30

 

Nelle foto

–         Sergio Unia: “Bagnante con cappello”, bronzo, 2017

–         Angela Betta Casale: “Vanità”

–         Dede Varetto: “Francy”, olio su tela, 2020

–         Giacomo Gullo: “Togli le scarpe dal muro”, olio su tela, 2018

–         Pippo Leocata: “Sotto il cielo di Sicilia”, legni di pallet ed acrilico, 2021

Atp Finals, Codacons valuta class action

“OLTRE A RIMBORSO BIGLIETTI, SPESE PER ALBERGHI, TRENI E AEREI VANNO RISARCITE. ESPOSTO AD ANTITRUST, CONI E SOTTOSEGRETARIO ALLO SPORT”

 Riceviamo e pubblichiamo 

Il pasticcio dei biglietti dell’Atp Finals di Torino finisce all’attenzione del Codacons che presenta un esposto ad Antitrust, Coni e al sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e sta studiando una possibile class action a tutela dei tifosi danneggiati.

Nonostante migliaia di cittadini abbiano regolarmente acquistato i biglietti per assistere al torneo, nelle ultime ore una parte di questi è stata informata che non potrà assistere agli incontri a causa della riduzione della capienza massima del Pala Alpitour – spiega il Codacons – Un danno da milioni e milioni di euro per gli utenti che avevano acquistato i titoli di ingresso mesi fa, provvedendo inoltre a prenotare e pagare anche treni, aerei, alberghi e altri servizi in vista del torneo, spese che ora dovranno essere interamente rimborsate dai responsabili di questo pasticcio.

Se infatti gli utenti che si sono visti annullare il biglietto per l’Atp Finals non otterranno, oltre al rimborso del titolo di ingresso, anche un equo indennizzo per i danni subiti, il Codacons – che sul caso presenta oggi un esposto ad Antitrust, Coni e al Sottosegretario allo Sport – si farà promotore di una class action contro i soggetti che saranno ritenuti responsabili del danno prodotto a migliaia di incolpevoli tifosi.

Altre vittorie per l’Ice Club Torino. Ad Aosta Annalisa Ursino è oro

Gli atleti dell’Ice Club Torino, storica società di pattinaggio artistico che tiene corsi e allenamenti presso lo Stadio del Ghiaccio Tazzoli, proseguono la stagione con altre vittorie.

Nella seconda prova del Campionato Italiano – Fascia Elite che si è tenuta a Aosta il 13 e 14 novembre scorsiAnnalisa Ursino, allenata da Edoardo De Bernardis, ha conquistato il primo posto nella categoria Advanced Novice. La pattinatrice torinese ha presentato in gara un programma corto sulle note di “Nothing else matters” e un programma lungo sulla musica di “Dead silence”, totalizzando un punteggio totale di 104,58. Nella categoria Advanced Novice Boys ottimo secondo posto per un altro pattinatore dell’Ice Club Torino Nikita Dossena.

Podio tutto piemontese nella categoria Junior Elite femminile. Alle spalle di Anita Gemelli (PAT) hanno conquistato, rispettivamente, l’argento e il bronzo, due pattinatrici dell’Ice Club Torino: Viola Fois e Amanda Ghezzo. La Fois, allenata da Edoardo De Bernardis e Miriam Brunero, sulle note della colonna sonora “The White Crow” ha totalizzato 138,84 punti. La giovanissima Amanda Ghezzo, di soli 11 anni, allenata da Edoardo De Bernardis e Renata Lazzaroni, ha eseguito in gara tre salti tripli, triplo loop, triplo flip e triplo lutz che le hanno consentito di totalizzare 134,94 punti e di raggiungere la terza posizione.

Ottima performance anche per gli altri pattinatori che vestono i colori dell’Ice Club Torino: Giulia Barucchi e Aiden Buttiero, quarti classificati nelle rispettive gare.

Prevenzione del disagio, al via i seminari in Costellazioni Familiari

Barbara Vigorito: “Dal 22 novembre aperte le iscrizioni per il 2022 per futuri costellatori professionisti con il metodo ufficiale Bert Hellinger”

Al tempo del Covid dilaga l’incertezza anche nelle dinamiche relazionali, rendendo necessari nuove prospettive e altrettanti approcci per superare l’impasse continente in termini di impatto col disagio diffuso crescente.
“Tra le forme di trattamento alternative utili a fronteggiare al meglio il presente rientrano anche le Costellazioni Familiari”, afferma Barbara Vigorito, stimata professionista torinese con pluriennale esperienza maturata nella gestione del lutto, del dolore cronico e nel supporto alle vittime di abuso, pronta a inaugurare a inizio 2022 un nuovo calendario di seminari dedicati alla formazione di Costellatori professionisti.
“Si tratta di una valida metodologia di presa di coscienza e risoluzione di una vasta gamma di problematiche che derivano dalla famiglia e dalla stirpe di origine e possono manifestarsi nella vita di ogni giorno sul piano del benessere individuale, delle relazioni interpersonali, del processo di autorealizzazione”.
Il fondatore delle costellazioni familiari sistemiche, lo psicoterapeuta tedesco Bert Hellinger, iniziò a esporre le sue teorie tra gli anni ’70 e ’80, partendo dall’idea “che i componenti di una famiglia – approfondisce in dettaglio l’esperta – siano in una relazione sistemica tra di loro, proprio come le stelle all’interno delle costellazioni. Aveva compreso che all’interno di tutte le famiglie esistono ruoli ben definiti in ognuno dei quali si posiziona un membro di essa, proprio come le stelle all’interno di una costellazione, in cui il movimento di una condiziona anche le altre come in un vero e proprio sistema. I nostri genitori, nonni e antenati in generale continuano a vivere dentro di noi e inconsciamente influenzano la nostra vita. Spesso siamo noi a vivere alcune delle loro emozioni irrisolte o a condividerne parte del destino e possiamo chiamare queste situazioni ‘irretimenti” che il professionista titolato può contribuire a risolvere in un’ottica di miglioramento della vita del cliente”, spiega Barbara Vigorito, Counselor di lunga data con una laurea in Scienze Infermieristiche prossima alla seconda in Psicologia, cresciuta alla ‘Hellingher Schule’ nonché docente accreditata da ‘Fac Certifica’, ente di ‘Accredia’.
“Il requisito di base per poter intraprendere questa professione è, prima di tutto, di aver lavorato con sé stessi, affrontando al meglio percorsi efficaci di crescita personale: tutti argomenti, questi, che costituiscono la base della metodica esposta durante i seminari tenuti durante un weekend intensivo al mese con al centro del discorso temi-cardine quali sistemica della famiglia, della gerarchia nella famiglia e di tutto quello che è l’inconscio collettivo della stirpe della persona che si sottopone a costellazione” racconta Barbara Vigorito, i cui corsi prevedono una parte comune, con possibilità di ulteriori approfondimenti mirati al rilascio della certificazione professionale utile all’immissione nel mondo del lavoro da parte proprio di ‘Fac Certifica’ con piena validità giuridica.
“Obiettivo e risultanza della nostra metodica è risoluzione del problema del costellante, ovvero di chi sceglie di sottoporsi a tale approccio. Portare dunque alla luce le dinamiche disfunzionali che impediscono di vivere una vita quotidiana serena e felice e in armonia. Il Costellatore opera in molteplici campi: innanzitutto sulla persona stessa, vista sia singolarmente che all’interno di un contesto familiare, lavorativo, ambientale, di coppia, genitoriale, affrontando anche temi delicati come il rapporto con la malattia e la stirpe. Può lavorare in tutti gli ambiti. Esistono anche le Costellazioni Aziendali. In Brasile addirittura le impiegano in campo giuridico, sanitario, come altresì racconto anche nella mia tesi di laurea in Psicologia”, aggiunge la Dottoressa: i cui seminari e corsi sono rivolti anche a chi volesse approfondire anche soltanto uno o più degli argomenti di studio. Ottenendo sempre il riconoscimento e validazione del monte ore effettivamente svolto, recuperabile totalmente qualora si scegliesse liberamente di intraprendere il percorso da Costellatore mediante il rilascio di un attestato di frequenza specifico indicante la materia trattata e la formazione effettivamente svolta.
Perché, osserva in ultima istanza Barbara Vigorito, “Il Costellatore è un libero professionista che lavora ovunque, e può scegliere la modalità di svolgimento della propria professione. Una figura sempre più richiesta, utile e necessaria in una società frammentata e in continua evoluzione, in cui occorre recuperare il valore dell’ascolto attivo per una migliore gestione e risoluzione del disagio personale e interrelazionale su più fronti”.
Con l’obiettivo di promuovere l’efficacia di un metodo che merita di esser ancora più conosciuto ed espanso a quanti potrebbero avvertirne l’esigenza senza ancora conoscerne l’esistenza. “E orientare così al lavoro nel sociale nuovi professionisti dell’ascolto con tutte le opportune specializzazioni nel completamento di un percorso umano e professionale che li renda capaci di inserirsi in un quadro sociale in continua evoluzione”, chiosa la professionista torinese con studio in via Davide Bertolotti 7.
L’inizio dei corsi per diventare Costellatori Familiari è fissato per Gennaio 2022. Mentre a Milano il 4 e 5 dicembre prossimi avrà luogo un seminario aperto a tutti: con in più la possibilità, per chi vi parteciperà, di vedersi riconosciute le ore svolte nel computo complessivo di quelle necessarie qualora si scegliesse di aderire al corso completo di formazione in Costellazioni Familiari conseguendo l’apposito titolo di studio.
Dal prossimo 22 novembre sono invece aperte le iscrizioni, scrivendo alla Segreteria Organizzativa all’indirizzo e-mail info@barbaravigorito.com, e richiedendo altresì, per chi fosse ulteriormente interessato, l’inserimento espresso in anagrafica per la corretta ricezione delle comunicazioni riguardanti l’intero programma di attività della Scuola accreditata di Costellazioni Familiari fondata sul metodo originale Bert Hellinger.
Tutte le informazioni sul sito www.barbaravigorito.com.

Reale Mutua Basket Torino – Piacenza 82-73: si continua a vincere

Il basket visto da vicino.

La Reale Mutua vince ancora pur non entusiasmando nel totale della partita, che viene risolta nel momento cruciale da un tiro di “fantasia” del nuovo idolo Giordano Pagani e da un paio di tiri da tre del buon Toscano che riportano a distanza una squadra discreta che senza fare nulla di che era comunque giunta in parità a pochi minuti dalla fine.

È stata una partita “sonnacchiosa” in cui il gioco è andato avanti a sprazzi con lampi di buon basket di alcuni, vedi Trey Davies nei minuti iniziali con 2 bombe da tre e un canestro e poi poco nel resto partita,  con alcuni momenti da Alibegovic e Landi, qualche tiro e passaggio buono di Zugno e forse i più costanti Davon Scott e De Vico che in campo riescono a fornire un contributo abbastanza uniforme.

Il gioco del basket attuale è quello che è in serie A, quindi siamo ormai abituati al “Non schema” della SERIE A2, che prevede giro palla, pick and roll e tiro alla bene e meglio negli ultimi secondi (vedasi il canestro segnato lanciando la palla verso canestro di Pagani allo scadere dei 24”, a titolo esplicativo…). In tutto questo comunque la Reale Mutua  continua a vincere portandosi a 6 vittorie e una sola sconfitta,  e quindi non ci si può e deve lamentare.

Stasera giocava contro di noi quel Pascolo già in quel di Trento che ci eliminò nel 2015 e il suo “fantasma” attuale mi è dispiaciuto vederlo giocare a così basso livello, dopo nazionale ed Eurolega con Milano… . Ma era un’altra epoca, dove il capitano della nazionale Italiana era con noi in A2 e il gioco era un’altra cosa… .

Ma si sa il tempo passa, e la società ora è diversa, almeno nel nome, anche se le persone che la seguono sono ancora sempre le stesse, sia come tifoseria che in alcuni ambiti direttivi. Però non è più quell’epoca. Il tifo sta lentamente tornando ma manca ancora qualcosa a questa squadra per legarsi emozionalmente alla città.

La Torino del Basket ha tifato per la Pms, poi l’Auxilium, ed ora per Basket Torino: eppure erano società diverse accomunate dai colori gialloblu e dal giocare al Parco Ruffini… ma questo gruppo gialloblù è quello ancora poco emozionante, forse per colpa del finale di stagione scorsa e della delusione di tutti per quei momenti buttati al vento per salire in A1 … tra falli effettuati in maniera assurda e decisioni incomprensibili in panca, anche se sembra che la nemesi “Derthona” sia tornata ieri proprio per l’ex allenatore di Torino a colpire sconfiggendo la sua Sassari e forse decretando un destino ineluttabile verso di lui… .

Ma torniamo a Torino: l’allenatore di quest’anno, Edoardo Casalone, ha lo stile Pozzecco, cioè amico dei giocatori, ma non ha scene di panico o da tragedia greca in panchina, è molto giovane e può solo migliorare con il tempo. Ha voglia di condividere le sue emozioni con il pubblico e si arrabatta con quello che ha. Al momento va molto bene, però per avere il grande pubblico deve trovare un alchimia giusta di tecnica e divertimento. Il mondo è cambiato: per portare qualcuno a muoversi e a spendere per uscire di casa bisogna dare di più. Al momento si vince..

Basterà questo ai tifosi del basket di Torino?

Paolo Michieletto

 

Il Regio torna al 100%: da oggi in vendita gli abbonamenti

Stagione d’Opera e di Balletto 2022

“Abbonarsi non è mai stato così conveniente” Da lunedì 15 novembre in vendita gli Abbonamenti Da sabato 27 novembre in vendita Biglietti e Card

Il 12 febbraio 2022 si aprirà il sipario sulla Stagione d’Opera e di Balletto 2022 del Teatro Regio. Una Stagione lunga dodici mesi che segna la riapertura del Regio al 100% della capienza e che restituirà un Teatro completamente rinnovato nel suo impianto scenico e tecnologicamente all’avanguardia.

A partire da lunedì 15 novembre alla Biglietteria e on line sul sito del Regio sono in vendita gli Abbonamenti a 7 e 3 spettacoli. L’offerta per gli Under 30 è straordinariamente ricca e vantaggiosa: un abbonamento a 7 prime e 3 abbonamenti a 3 spettacoli.

Il nuovo cartellone è composto da 15 titoli, con 9 opere, 4 appuntamenti con la danza, 2 appuntamenti speciali: Il diario di Anna Frank e la prima esecuzione assoluta di Falcone e Borsellino, realizzata nel 30° anniversario delle stragi di Capaci e di Via d’Amelio. Da giugno a settembre tornerà la seconda edizione del Regio Opera Festival.

I titoli in abbonamento sono i seguenti: La bohème, Norma, Turandot, La scuola de’ gelosi, Don Giovanni e i due balletti
Carmina Burana e Schiaccianoci.

L’abbonamento ai 7 spettacoli prevede uno sconto del 20% circa rispetto alla somma dei singoli biglietti; l’abbonamento a 7 spettacoli destinato agli under 30 prevede uno sconto dal 65% (7 prime) al 30%. Gli abbonamenti a 3 spettacoli sono: Weekend, Feriale e Pomeridiano, con uno sconto del 15%. Per gli under 30 gli abbonamenti Weekend e Feriale prevedono uno sconto del 30%; ancor più vantaggioso l’abbonamento Giovani, che propone uno sconto del 45%.

Da sabato 27 novembre saranno in vendita i biglietti e le card per tutti gli spettacoli della Stagione 2022, che potranno essere acquistati alla Biglietteria e sul sito del Regio o presso i punti vendita Vivaticket. Per gli under 30 è prevista una riduzione fino al 20%. Particolarmente vantaggiose le card a 2 e 4 spettacoli, che possono anche essere utilizzate da più persone per lo stesso spettacolo.

Per l’acquisto degli abbonamenti, dei biglietti e delle card è possibile utilizzare i voucher ottenuti a titolo di rimborso per gli spettacoli e i concerti della Stagione 2019-2020 annullati causa Covid-19.

BIGLIETTERIA
Piazza Castello 215 – Torino
Tel. 011.8815.241 – 011.8815.242
biglietteria@teatroregio.torino.it
Orario di apertura: da lunedì a sabato 13-18.30; domenica 10-14

INFORMAZIONI
Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it
Orario del servizio: da lunedì a venerdì 9-17.30

Per tutte le informazioni e acquisto: www.teatroregio.torino.it

La nuova politica culturale torinese nasce al Pepe. Sperando che i politici se ne accorgano

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La politica è una cosa troppo seria per lasciare che se ne occupino i politici.

Soprattutto se, per politica, non si intende solo il rattoppo delle buche per le strade o gli autovelox per far cassa. Così, convinti che anche la politica cittadina vada al di là dell’amministrazione di un immenso condominio, alcuni professionisti torinesi di differenti settori hanno iniziato a riunirsi al bar ristorante Pepe di piazza Maria Teresa ed hanno cominciato a ragionare su una diversa visione del futuro di Torino, soprattutto in ambito culturale…

Continua a leggere:

La nuova politica culturale torinese nasce al Pepe. Sperando che i politici se ne accorgano

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Karine Tuil “Le cose umane” – La nave di Teseo- euro 19,00
Karine Tuil è una scrittrice francese di origini tunisine, nata a Parigi nel 1972; ha studiato diritto, poi la
decisione di diventare scrittrice e il successo con il suo romanzo del 2015 “L’invenzione della vita”, finalista al prestigioso premio Goncourt. “Le cose umane” è il suo undicesimo romanzo: ha vinto il Prix Interallié e il Prix Goncourt des Lycéens nel 2019, ed ha ispirato il film con Charlotte Gainsbourg. La trama è notevole, la scrittura ancora di più e narra la torbida vicenda di un’accusa di stupro che rovinerà le vite dei protagonisti. Jean Farel è un uomo di successo self made man, giornalista televisivo che da 30 anni conduce un
seguitissimo programma di politica.
Sua moglie Claire è molto più giovane di lui ed ha stoppato la sua carriera per dedicarsi a marito e figlio. Poi c’è il loro rampollo Alexandre che sta costruendosi un futuro brillante frequentando ingegneria in una prestigiosa università americana. Da quando lui ha preso il volo, Claire ha reimpostato la sua vita, ha ripreso a scrivere, diventando un’intellettuale femminista di spicco, e ha iniziato una relazione con un altro uomo. E’ Adam Wizman, appartiene a una famiglia ebraica tradizionalista e ha sposato Valerie, che a un certo punto è diventata praticante esageratamente ortodossa, totalmente votata all’educazione delle due figlie secondo rigidi principi religiosi. Per 20 anni Adam accetta di vivere con questa “quasi estranea” che detta legge; poi i due prenderanno strade diverse.
Adam si innamora di Claire e i due vanno a vivere insieme. La tragedia irrompe quando la figlia 18enne di Adam, Mila, accusa di stupro Alexander che durante una festa l’avrebbe drogata e obbligata a subire una violenza brutale. Inutile dire che tra Adam e Claire si apre un baratro; mentre il giovane ragazzo perfetto, figlio irreprensibile di buona famiglia famosa, viene trascinato in tribunale e sventrato mediaticamente. Lui si professa innocente, ma Mila insiste a puntare il dito contro di lui. Karine Tuil vi conduce nei meandri delle dinamiche impietose della macchina giuridico-mediatica che non fa sconti a nessuno. E’ abilissima nel raccontare senza peli sulla lingua un tema attuale che rimanda al #Metoo,
denunciando anche l’accanimento che si verifica in Francia quando sul banco degli imputati finisce un uomo
che diventa capro espiatorio di un clima particolare. E mette a nudo pure le possibili motivazioni delle
presunte vittime.
Questa potrebbe essere l’occasione per leggere anche il precedente romanzo di successo di Karine Tuil
“L’invenzione della vita” -Frassinelli- euro 20,00
Il romanzo parla di come si può rinnegare un passato scomodo e reinventarsi una vita del tutto nuova, ma edificata sulla menzogna. Descrive la portata dell’ambizione di chi vuole eccellere nel mondo del lavoro e raggiungere il successo a tutti i costi. La storia coinvolge un triangolo amoroso tra Parigi, la banlieue, e New York dove primeggiare è possibile ma ha sempre un costo elevato. Samuel, Nina e Samir erano un trio legatissimo; i primi due stavano insieme, ma della ragazza era innamorato anche Samir. Nina ha scelto Samuel Baron (amico fraterno di Samir), figlio di una colta famiglia ebrea ed aspirante scrittore. E la sua è la vita che Samir vorrebbe vivere. 20 anni dopo, Samir Tahar è uno degli avvocati più quotati della Grande Mela, ha sposato una donna ricchissima ed ha una famiglia e una vita invidiabili. Ma per sfondare nel campo legale e nella high society ha dovuto rinnegare le sue origini arabe: ha cambiato nome, e si finge ebreo come la famiglia della consorte. La verità non deve venire a galla, però il castello di carte è sempre in bilico. Ed è costato caro. Tanto per cominciare Samir ha dovuto rinunciare all’unica donna che aveva amato, poi ha fatto della sua vita un segreto e della discrezione un modo di vivere. Ma le menzogne tendono a venire smascherate, con
conseguenze che implicano solitudine e sdegno.
Lawrence Osborne “L’estate dei fantasmi” – Adelphi- euro 19,00
E’ il penultimo romanzo di Osborne, è ambientato a Hydra -famosa isola del mar Egeo per il nome del mostro mitologico a più teste- che tra gli anni 60 e 70 del 900 è luogo di ritrovo di ricchi greci, artisti e nomi brillanti del jet set internazionale (tra i quali Onassis, Brigitte Bardot, Jacqueline Kennedy). Osborne racconta di due famiglie, un’americana e una inglese, che si ritrovano sull’isola durante un’estate. Sono gli Haldane, ricchi americani bianchi di New York, con la figlia 20enne, Sam, che non vede l’ora di ripartire. Gli altri sono gli snob britannici Codrington: Jimmie -ricco mercante d’arte-, la sua seconda moglie greca, insopportabile e perfida soprattutto nei confronti della figliastra 24enne Naomi, avvocato disoccupato. Le due giovani rampolle si conoscono e legano. Naomi è l’elemento trainante; fin da piccola habitué dell’isola di cui conosce tutto, compresi i metodi per sfuggire alla noia con rifornimento di spinelli e cocktail ad alto tasso alcolico. La trama fa un balzo quando le due fanciulle trovano un rifugiato in fuga, Faoud, stremato dalla stanchezza del naufragio e semi-svenuto sugli scogli. Che fare? E’ Naomi che studia un rocambolesco piano per aiutare il giovane a raggiungere l’Italia…..ma nulla sarà semplice. L’autore mette in campo più temi: la critica della società perbenista borghese e bianca, il problema dell’immigrazione e le sorti dei rifugiati; tutto in un thriller che valica i confini di Hydra e vi porterà nel Sussex, in Toscana e a New York.
Erica Jong “Senza cerniera. La mia vita” -Bompiani- euro 18,00
Erica Jong è la famosa autrice americana di “Paura di volare” – libro best sellers che nel 1973 ha segnato l’epoca in cui le donne hanno vinto la ritrosia nel parlare delle loro fantasie sessuali- ed ora, all’alba degli 80 anni ci regala la sua autobiografia. Senza nascondere nulla.
L’ha scritta per cercare di capirsi meglio e mettere insieme i pezzi sparsi della sua persona; lei con il suo bagaglio di attacchi di panico, paura della solitudine, dipendenza da psicologi e dagli uomini. E’ nata raccontastorie in una famiglia ebrea newyorkese di artisti, colta e decisamente stravagante. I genitori innamoratissimi, sono stati più che altro amici delle figlie.
Erica è cresciuta con 3 sorelle ed è sempre stata molto attenta ai diritti delle donne. Alle superiori si diletta con la pittura, salvo diventare poi una scrittrice perché in famiglia nessuno lo era. Senza remore racconta le sue passioni –per i cani, i viaggi e i bambini meno fortunati-, i suoi 4 matrimoni, l’amore incondizionato per la figlia Molly. Sciorina pensieri, momenti, successi, fatiche, errori… e tutto quello che ha movimentato la sua vita, mettendosi a nudo con forti pennellate di ironia e schiettezza. Un libro che fa i conti pure con il tempo che passa e la fregatura dell’invecchiare, cosa per niente divertente. A suggerirle l’idea di queste pagine è stata anche l’autobiografia di Lillian Hellman, altra donna notevole.
Ed ecco l’occasione giusta per scoprire l’ autobiografia della commediografa
Lillian Hellman “Pentimento e il tempo dei furfanti” -Adelphi-
La Hellman, nata a New Orleans nel 1905, è morta nel 1984. Cresciuta a New York, fin da piccola rivelò grandi doti nella scrittura e si laureò alla Columbia University.
Sposa lo sceneggiatore Arthur Kober che a Los Angeles lavorava nel mondo del cinema.
Ma nel 1932 si innamora del famoso e tormentato scrittore Dashiell Hammett, genio che avviò il genere letterario “hard boiled” e inventò l’investigatore Sam Spade.
La loro relazione -non sempre facile- durerà fino alla morte di lui.
La Hellmann divenne famosa con la commedia “Le piccole volpi” rappresentata con successo a Broadway nel 1939; da allora scrisse alcune delle più acclamate pièces americane a partire dagli Anni Trenta. Nella sua autobiografia offre una caleidoscopica serie di ritratti di persone che per lei hanno rappresentato molto. Descrive con enorme bravura il clima della sua famiglia del Sud, sullo sfondo di un epoca gravata da
forti contrasti sociali.
Poi narra il legame con la ricchissima, coraggiosa e generosa amica Julia che, nell’Europa sconvolta
dall’ascesa del nazismo, lottò in prima persona contro la barbarie, fino a rimetterci la vita.
Personaggio magnificamente interpretato da Vanessa Redgrave nel film “Julia” di Fred Zinnemann,, del
1977, dove il ruolo di Lillian è affidato ad un’intensa Jane Fonda.
Ma c’è anche il racconto degli anni difficili e bui del Maccartismo nelle cui spire finirono la Hellmann e
Dashiel Hammet. Entrambi vennero duramente perseguitati per le loro idee liberali, privati di ogni possibilità
di lavoro e braccati fino all’arresto di Hammet.