Con l’inverno alle porte e il drastico calo delle temperature il Corpo Italiano di Soccorso dell’ordine di Malta – CISOM attiva il Piano Freddo per portare soccorso a senza fissa dimora e persone che vivono in condizioni di fragilità.
Nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio da Covid-19, il CISOM con i suoi volontari, offre un servizio costante di assistenza agli “invisibili” attraverso la distribuzione di coperte, giacconi e indumenti pesanti, prodotti per l’igiene del corpo, cibi e bevande e garantisce cure e assistenza sanitaria.
A Torino, dai primi di novembre, è attivo il servizio del CISOM – realizzato in coordinamento con il servizio Adulti in difficoltà del Comune di Torino – per monitorare e assistere le persone che una dimora non ce l’hanno. Ogni martedì dalle 20.00 alle 24.00, i baschi rossi del CISOM pattugliano le strade del centro partendo da Corso Regina Margherita passando per Via Roma fino alla Stazione di Porta Nuova per rispondere ai loro bisogni e dare calore e sostegno. Oltre alla distribuzione di generi di conforto, bevande calde, coperte e vestiti più pesanti, viene offerta loro anche un’assistenza sanitaria grazie alla presenza dei medici e infermieri volontari e vengono date indicazioni sui punti di accoglienza distribuiti per la città.
“Oltre che del cibo o di una coperta calda, ciò di cui queste persone sentono veramente la mancanza è il calore umano, un po’ di vicinanza, il sentirsi meno soli ed emarginati – dichiara Gerardo Solaro del Borgo, Presidente del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM – Instaurare un rapporto di fiducia con loro è veramente importante, richiede una certa costanza in quanto il più delle volte si mostrano diffidenti e soprattutto provano vergogna nel chiedere aiuto. I volontari CISOM sono formati per lavorare innanzitutto sul rapporto umano, per donare dignità oltre che cure materiali. Donare loro un po’ del nostro tempo è un atto di amore e fratellanza che assume un significato ed un valore superiore, andando ben oltre la semplice assistenza prestata in strada”.
Folla di fan per Cannavacciuolo
Grande successo per il firmacopie del nuovo libro di Antonino Cannavacciuolo
a Vicolungo The Style Outlets
11 dicembre 2021. Grande successo di pubblico venerdì 10 dicembre a Vicolungo the Style Outlets – uno dei due centri gestiti in Italia da NEINVER, player leader nel settore degli outlet in Europa – per il firmacopie dello Chef Antonino Cannavacciuolo, che ha autografato il suo nuovo libro “La cucina di famiglia” (Einaudi editore) ai tantissimi fan emozionati arrivati per incontrarlo.
I presenti al punto food “Antonino, il Banco di Cannavacciuolo” hanno accolto il noto Chef con sorrisi e calore e hanno approfittato della situazione per scattare foto e per scambiare quattro chiacchiere.
ANTONINO, il Banco di Cannavacciuolo
“ANTONINO, il Banco di Cannavacciuolo” ha debuttato a Vicolungo The Style Outlets a maggio 2019. Il punto smart gourmet prende ispirazione dalla tradizione street food napoletana, che offre una ricca selezione di gastronomia gourmet in versione smart e anche “on the go”. Sul menu sfiziosità salate come pizza fritta, parmigiana di melanzane, mozzarella in carrozza, cuoppo e dolci come graffe, sfogliatelle, babà, code d’aragosta e altri prodotti iconici.
Da lunedì 13 dicembre tamponi gratuiti per gli studenti tra i 12 ed i 18 anni, dopo la prima dose, in attesa del Green pass, per salire sui mezzi di trasporto pubblici
Terapia intensiva, quasi l’80% dei pazienti non è vaccinato
Sono 34.740le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 2.403 è stata somministrata la prima dose, a 2.179 la seconda dose, a 30.158la terza dose.
Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 7.333.995dosi, di cui 3.060.249 come seconde e 869.757 come terze, corrispondenti al 96,9% di 7.569.990 finora disponibili in Piemonte.
Intanto oggi sono arrivate e sono in via di distribuzione sul territorio 55.100 dosi di Moderna.
Prenotazioni fascia di età 5-11anni, oltre 4.000 nel primo giorno
Alle 15 di oggi, primo giorno di pre-adesione sul portale ilPiemontetivaccina.it, erano oltre 4.000 le prenotazioni per le vaccinazioni nella fascia di età 5-11 anni.
Le vaccinazioni inizieranno il 16 dicembre negli hub ospedalieri specifici per i bambini, individuati dalle aziende sanitarie, o dal proprio pediatra se vaccinatore.
Nei giorni successivi alla preadesione arriverà l’sms di convocazione con data, luogo e ora dell’appuntamento.
Da lunedì 13 dicembre tamponi gratuiti per gli studenti tra i 12 ed i 18 anni, dopo la prima dose, in attesa del Green pass, per salire sui mezzi di trasporto pubblici
La Giunta regionale ha approvato oggi la delibera che prevede la possibilità di tamponi gratuiti per gli studenti tra i 12 e i 18 anni dopo la prima dose, nei 15 giorni di attesa della validazione del green pass, come avviene per i lavoratori, in modo che possano salire sui mezzi pubblici del trasporto scolastico.
«Per uno studente andare a scuola è come per un adulto lavorare – affermano il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Icardi – Abbiamo applicato a chi lavora questa misura, per analogia lo facciamo anche per i ragazzi che devono prendere i mezzi pubblici per andare a lezione e, in attesa del Green pass, hanno bisogno del certificato da tampone».
Terapia intensiva, quasi l’80% non è vaccinato
Dai dati aggiornati ad oggi in Piemonte quasi l’80% dei pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva non sono vaccinati. In particolare, dei 44 ricoveri attuali 34 riguardano pazienti non vaccinati (21 uomini e 13 donne), altri 10 sono invece pazienti vaccinati (5 uomini e 5 donne), ma con un quadro clinico serio per patologie pregresse.
“Servono pene alternative e riduzione dei numeri di tutta la struttura”
“Abbiamo visitato il Sestante , preso visione dei lavori di ristrutturazione e incontrato la ditta incaricata. Nella sezione ci sono ancora sei detenuti che attendono di uscire o essere riassegnati. Queste persone hanno diritto a un percorso detentivo che sia davvero rieducativo e capace di garantire un pieno reinserimento nella società, in percorsi di lavoro e formazione e, ogni volta che si può, a misure alternative al carcere. Il Sestante, che solo oggi ha avuto tanta eco mediatica, è – come diciamo da tempo – un problema nel problema: la ristrutturazione, che dovrebbe porre fine alla vergogna dei bagni a vista, è un passaggio necessario, ma non risolverà l’ingiustizia di tenere rinchiuse persone che avrebbero bisogno di una diversa gestione del loro disagio psichico. Come tutte e tutti noi, i detenuti hanno diritto a ogni cura sanitaria, psichiatrica e di assistenza, così come hanno diritto a mantenere i legami con il mondo fuori e a percorsi di inserimento a fine pena” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che da anni effettua sopralluoghi nelle carceri piemontesi nell’ambito del percorso “Codice a sbarre”. Grimaldi ha visionato i lavori che interesseranno le sezioni 7 e 8, ma non solo.
“Siamo qui anche per rispondere con la presenza alla lettera di Marina, Stefania, Sara, Teresina, Ylenia, Valentina, Laura Debora, Monica, Deborah, Regina, Alice, Erica, Rosa, Janette e Hindi, che ci hanno scritto tempo fa per segnalare le tante difficoltà delle detenute e dei detenuti” – prosegue Grimaldi. – “Dal 17 al 23 le detenute saranno in protesta con lo ‘sciopero del carrello’, per chiedere la liberazione anticipata di 75 giorni per tutti, perché la pandemia ha significato ancora maggiore isolamento per le persone private della libertà, interruzione di percorsi di lavoro e formazione, lontananza dagli affetti più cari”.
“Attualmente” – conclude Grimaldi – “il carcere ospita 1369 persone (più 54 in regime di semilibertà) ed è sovraffollato al 35%. Andrebbe decongestionato anche per permettere la ristrutturazione totale di interi padiglioni fatiscenti e inadeguati e per rendere più vivibili le sezioni per i detenuti e le detenute”.
Nell’ambito dei controlli volti alla verifica del rispetto delle misure di contrasto all’epidemia da coronavirus COVID-19, con particolare riferimento ai luoghi di aggregazione al chiuso, personale della Polizia di Stato, Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino, unitamente a personale del Distaccamento Polizia Stradale di Pinerolo della Polizia di Stato, ha eseguito, nella notte fra il 7 e l’8/12/2021, un controllo straordinario presso una discoteca di Pinerolo.
Dal controllo amministrativo del locale sono emerse alcune violazioni rispetto a quanto prescritto nella licenza di pubblico spettacolo e dalla Commissione Comunale di Vigilanza, per le quali il titolare è stato denunciato per non aver osservato le prescrizioni dell’Autorità a tutela della incolumità pubblica.
Poiché al termine della serata, dal conteggio effettuato tramite l’apposito strumento “contapersone”, sono risultati presenti all’interno, in totale, 932 persone (capienza massima consentita nel locale di 929 persone, ma senza considerare la riduzione alla metà della capienza per i locali di pubblico spettacolo in cui l’attività si svolge all’interno, che riduce il numero a 465 persone), è scattata la sanzione per la violazione della normativa anticovid, con contestuale sospensione dell’attività per 5 giorni.
Tutte le persone controllate sono risultate in regola con il supergreenpass, eccetto un avventore risultato sprovvisto: il titolare è stato, dunque, sanzionato anche per questa irregolarità nonché per vendita di alcolici ad un ragazzo minorenne.
All’attività ha preso parte anche personale del Distaccamento Polizia Stradale di Pinerolo della Polizia di Stato che, nei pressi della discoteca, coadiuvato anche dalla Polizia Locale di Pinerolo, ha svolto controlli sulle condizioni psicofisiche dei giovani conducenti che si apprestavano a far rientro a casa.
Sono state contestate alcune infrazioni al C. di S.; fra queste, una sola “guida in stato di ebbrezza alcolica”, ad un autista neopatentato.
Il risultato emerso dai controlli della Polizia Stradale mette in risalto, almeno in questa circostanza, che i conducenti compresi nella fascia 18-23 anni, quindi quella dei cosiddetti neopatentati, hanno comportamenti virtuosi e rispettosi delle regole sulla Sicurezza Stradale.
Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Non ‘spegnete’ le Pmi. Subito riforma della bolletta per riequilibrare oneri parafiscali e ridurre costi”.
Dal primo gennaio le bollette elettriche potrebbero segnare un rialzo tra il 17 e il 25%.
“Non ‘spegnete’ le PMI italiane! Paghiamo il prezzo dell’energia più alto d’Europa, superiore del 33,5% rispetto alla media dei Paesi Ue. A noi piccole imprese l’elettricità costa 4 volte di più rispetto a una grande industria a causa dell’assurdo meccanismo ‘meno consumi, più paghi’ applicato agli oneri parafiscali in bolletta e che gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le nostre piccole imprese”. L’allarme lo lancia Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte che propone: “una rapida e drastica revisione della struttura della bolletta per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti e legata all’effettivo consumo di energia. Si tratta di ‘estrarre’, almeno parzialmente, dalla bolletta gli oneri generali di sistema, trasferendo alla fiscalità generale le componenti tariffarie destinate a finanziare le agevolazioni per gli energivori e il bonus sociale. Serve anche la revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica. Serve anche rafforzare gli strumenti di accompagnamento delle Pmi nei processi di efficientamento e autoproduzione dell’energia”.
Da un dossier realizzato da Confartigianato Imprese emergono i pesanti squilibri nella struttura della bolletta energetica che penalizzano i piccoli imprenditori. Il peso degli oneri di sistema è distribuito in maniera sperequata tra le diverse categorie di utenti, poichè non è allineato all’effettivo consumo di energia. Le piccole aziende in bassa tensione, infatti, a fronte di una quota di consumi energetici del 32%, sono costrette a pagare il 49% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica, pari ad una somma di 4,7 miliardi di euro. In barba al principio ‘chi inquina, paga’, le Pmi devono finanziare la maggiore quota di oneri per le componenti della bolletta dedicate al sostegno delle energie rinnovabili, di categorie come le ferrovie e le imprese energivore, e i bonus sociali.
“Si tratta – continua Felici – di una iniqua distribuzione del carico contributivo sugli utenti non domestici che vede le micro e piccole imprese fortemente penalizzate a fronte di consumi energetici contenuti, mentre le utenze industriali in alta o altissima tensione pagano oneri molto bassi nonostante siano responsabili di alti consumi energetici e quindi di alti livelli di emissioni. A questi problemi strutturali si aggiungono i pesanti rincari del prezzo dell’energia che in alcuni casi hanno fatto addirittura triplicare la bolletta delle piccole imprese”.
“Occorre riequilibrare e alleggerire il costo dell’energia pagato dalle piccole imprese. Anche se nella legge di Bilancio il Governo riuscisse a reperire 2-3 miliardi di euro per calmierare i rincari – conclude Felici – bloccare il rialzo non sarà facile. Dal primo gennaio le bollette elettriche potrebbero segnare un rialzo tra il 17 e il 25%. Senza contare che in molti casi il conto dell’energia è così esoso che in questo frangente può anche capitare di non riuscire a pagarlo alla scadenza, così da rischiare il distacco della fornitura. Questo purtroppo è il risultato delle privatizzazioni di questi decenni”.
La protesta di Fratelli d’Italia
Dopo la bocciatura da parte del Consiglio della Circoscrizione 4 della mozione volta ad ottenere l’apposizione di una targa commemorativa del Milite Ignoto nei locali della sede della Circoscrizione 4, arriva la protesta ad opera di Fratelli d’Italia, tramite i consiglieri Raffaele Marascio e Luca Maggia. I Consiglieri si sono recati davanti alla sede di via Servais con due cartelli: uno rappresentante la targa che avrebbero voluto fosse posta in Circoscrizione e un altro con scritto “io non posso entrare” a rappresentare simbolicamente la contrarietà per la votazione della sinistra al ricordo dei caduti italiani.
“Dopo il vergognoso Consiglio, in cui la sinistra ha negato la possibilità di apporre una targa commemorativa del Milite Ignoto in occasione del centenario, quest’oggi ci siamo recati presso la sede della Circoscrizione 4 con la targa che avremmo voluto potesse entrare nei locali della sede della nostra Circoscrizione.” – dichiarano i Consiglieri di Fratelli d’Italia Raffaele Marascio e Luca Maggia – “Questo non sarà possibile, perché a causa di una votazione scellerata, la targa sarà costretta a stare fuori, come indicato dal cartello che simbolicamente abbiamo portato con noi.” – continuano – “Con questa azione simbolica abbiamo voluto ribadire che la scelta di bocciare la nostra mozione resta inaccettabile, perché non rende onore e rispetto a chi si è sacrificato per darci un’Italia libera e unita. Non molleremo di un centimetro e continueremo a lottare perché i nostri caduti possano avere il rispetto che meritano, nonostante qualcuno vorrebbe negarne il ricordo” – concludono.
Torino Wine Week brinda al Natale
Torino fra le mete dell’enoturismo anche a Natale: dall’11 al 19 dicembre torna Torino Wine Week, il palcoscenico diffuso del vino con oltre 70 produttori da tutta Italia accende il Natale fra le eccellenze del Piemonte e le etichette del patrimonio culturale enoico italiano. La Notte delle Bollicine dà il via al palcoscenico diffuso di degustazioni, cene e masterclass
Torino, 10 dicembre 2021 – Torino Wine Week, il festival del vino del capoluogo piemontese torna con una speciale WINTER EDITION che consacra anche a Natale, la Città di Torino quale polo d’attrazione dell’enoturismo. Da sabato 11 a domenica 19 dicembre, TWW 2021 condurrà tutti i winelovers alla scoperta delle eccellenze del patrimonio enologico del Piemonte e dell’intera penisola. Oltre 70 produttori da tutta Italia saranno protagonisti di degustazioni, masterclass, aperitivi esclusivi e cene a tema con brindisi nei locali del centro, trasformando la città in una grande cantina a cielo aperto.
Da Vanchiglia a San Salvario, fino al centro cittadino del Quadrilatero, ristoranti, osterie e cocktail bar coinvolgono tutti gli amanti del vino in un grande festival diffuso con un fitto e inebriante palinsesto di eventi che invade l’intera città. Una formula che alle eccellenze vitivinicole unisce la valorizzazione del patrimonio culturale e museale della Città, fra Residenze Sabaude e dimore storiche, a partire dal week-end del Salone del Vino in programma al Museo del Risorgimento.
A dare il via al festival diffuso sabato 11 dicembre, la Notte delle bollicine con un omaggio alla storia dello spumante del Piemonte conosciuto in tutto il mondo. Nella cornice dell’Enoteca di Eataly Lingotto, la più grande di Torino con le sue oltre 35.000 bottiglie, dalle ore 18 si potrà brindare al Natale con un aperitivo immersi fra le eccellenze gastronomiche del nostro Paese.
Al centro le storie dei produttori e delle loro etichette, per raccontare identità e tradizioni del territorio Italiano e del Piemonte, ripercorrendo gli itinerari e i percorsi storici della produzione delle bollicine senza dimenticare il tema della sostenibilità nella varietà delle uve.
Non solo l’Italia con le bollicine di Abrigo, Bel Colle, L’Autin e 366, l’edizione 2021 propone nella Notte delle Bollicine anche uno sguardo internazionale tra Francia, Spagna e Nuova Zelanda attraverso la selezione di Elemento Indigeno: Sifer Wines (Spagna), Domaine Mittnacht Frères (Francia) e Cambridge Road Vineyard (Nuova Zelanda). L’evento sarà sonorizzato dalla musica di Notte Magiche djset.
Dal 13 al 17 dicembre, il palinsesto invade la città, con possibilità di conoscere la grande varietà e l’eccellenza delle etichette selezionate all’interno di ristoranti, osterie, enoteche e cocktail bar, per
immergere i visitatori in un ricco programma di incontri, cene e degustazioni. (https://eventi.torinowineweek.it).
In un elegante connubio fra vino e patrimonio culturale e storico, l’evento culmina il week end di sabato 18 e domenica 19 dicembre per tornare al cuore della kermesse di Torino Wine Week: il Salone del Vino che ospita gli oltre 70 produttori in arrivo da tutta Italia. Sede del Salone del Vino sarà il Museo del Risorgimento, all’interno di Palazzo Carignano Residenza Sabauda della dinastia Savoia Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Masterclass e degustazioni imperdibili in occasione del Salone del Vino, a partire da sabato 18 alle ore 18, nella Sala Plebisciti, con la presentazione della nuova Guida Cantine d’Italia 2022 a cura di Go Wine attraverso la degustazione di alcuni dei produttori premiati.
Un corner dedicato, grazie alla preziosa collaborazione con Città del Gusto Torino – Gambero Rosso, presenterà le 15 cantine selezionate dalla Guida Vini d’Italia, che il pubblico potrà anche degustare corso della settimana diffusa fra cene e ristoranti in programma.
Nell’ambito del Salone del Vino sarà inoltre realizzata un’area espositiva dedicata alla presentazione dei vini della provincia di Torino, che culminerà nel pomeriggio di domenica 19, dalle 14.30 alle 16.30, con la premiazione delle aziende recentemente scelte da Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico tra i produttori delle 7 DOC e DOCG torinesi, per la selezione Torino DOC 2021-22.
Oltre alle etichette che raccontano il nostro territorio, tante anche le regioni italiane come Liguria, Sardegna, Lazio, Toscana e Lombardia, passando da una delle più importanti aree a vocazione vitivinicola del nostro paese: i vini di Bolgheri che saranno raccontati in collaborazione con La Provinciale Bolgherese. Ulteriori focus sui vitigni autoctoni saranno realizzati grazie a Go Wine, e ancora il canavese con l’Associazione dei Giovani Vignaioli Canavesani e la DOC di Torino, con l’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino.
Alla regia della settimana torinese del vino l’associazione KLUG, Bonobo Events e Orticola Piemonte – tre realtà tra le più importanti del territorio legate al mondo della valorizzazione del bere bene – in una formula rinnovata e di successo testimoniata anche dai numeri delle precedenti edizioni. Da sempre la filosofia della Torino Wine Week, è quella di avvicinarsi consapevolmente al vino, valorizzando le filiere enogastronomiche dal produttore al consumatore.
L’evento, patrocinato dalla Città di Torino, è realizzato con il supporto di Camera di Commercio di Torino, il contributo di Regione Piemonte e il sostegno del Museo del Risorgimento, Vendemmia Torino e Portici Divini.Partner della Torino Wine Week sono la Città del Gusto Torino – Gambero Rosso, Go Wine, Fisar Torino, Eataly Torino, Torino DOC, Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.
L’acquisto dei Wine Pass al costo di 5 euro permetterà uno sconto del 10/15 % su tutti gli appuntamenti di degustazione, cene, aperitivi e masterclass diffusi nella città. L’ingresso al Salone e il wine pass sono acquistabili on line e in loco durante i giorni della manifestazione. Il programma, le informazioni sui pacchetti disponibili, vantaggi e scontistiche su: www.torinowineweek.it
Tutti gli eventi e gli appuntamenti si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale e sanificazione previste dalle disposizioni per la prevenzione del Covid-19.
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