ilTorinese

Ultimi giorni e grande successo a“CAMERA” per Martin Parr

E intanto si aspettano i capolavori dal “MoMA” di New York

Fino al 13 febbraio

Inaugurata nell’ottobre del 2021, resta poco meno di una settimana, fino a domenica 13 febbraio, per visitare la mostra “Martin Parr. We Love Sports”, dedicata da “CAMERA-Centro  Italiano per la Fotografia” di via delle Rosine 18 a Torino, al grande fotografo inglese e ai suoi scatti (150 le immagini presenti in mostra) di spietata e divertita e divertente ironia, capaci di cristallizzare immagini del sociale in vere e proprie icone del nostro tempo. Quelle soprattutto dedicate al mondo dello sport. Un mondo visto da spettatore e fotografo assai curioso e originale. Con l’obiettivo attratto in particolare (come nell’esplorazione dell’umana quotidianità) da chi si accalca sulle tribune o a bordo campo, dall’universo della tifoseria più che dal gesto atletico, “capovolgendo così l’immaginario visivo dello sportivo- divo”. Il fotografo come spettatore narrante di spettatori. E come dimenticare allora le sue piccole e grandi folle vocianti a più non posso sugli spalti, i gadget vistosi e goliardici, le parrucche colorate in tinta con le divise della squadra del cuore, i travestimenti grotteschi, gli abiti eleganti e un po’ snob di chi assiste alle corse dei cavalli, così come alle parures kitsch sfoggiate con la naturalezza di una sana incoscienza fino a quella piacevole teoria di cappelli candidi a larghe tese, all’apparenza immobili come statue di gesso, al “Roland Garros” del 2016”? Mostra altamente apprezzata dal pubblico torinese, fors’anche per la concomitanza con le “Nitto ATP Finals”, che da ottobre a novembre scorsi hanno fatto di Torino la capitale internazionale del tennis. Fatto sta, fanno sapere da “CAMERA”, che la grande mostra dell’autunno-inverno 2021-2022 ha, fino ad oggi, conteggiato la presenza di oltre 10mila persone. Alti, benedetti numeri, cui altri se ne aggiungeranno, incrociando le dita, nei prossimi giorni. In una volata di grande euforia, se si pensa che il Centro di via delle Rosine ha già pronto un altro bell’ asso nella manica, di quelli destinati a sbaragliare il tavolo e per davvero a “fare storia”. In un passaparola New York-Torino che porterà a “CAMERA” la grande fotografia nientemeno che del “MoMA” newyorkese. L’appuntamento, su cui – com’è ben comprensibile – è notevole l’attesa, è dal 3 marzo fino al 26 giugno prossimi. Titolo, “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York”, la mostra – curata da Sarah Hermanson Meister e da Quentin Bajac con il coordinamento di Monica Poggi e Carlo Spinelli– verrà presentata per la prima volta in Italia e ciò inorgoglisce la città e ovviamente i responsabili di “CAMERA” che sottolineano: “L’esposizione è una straordinaria selezione di oltre 230 opere fotografiche della prima metà del XX secolo, capolavori assoluti della storia della fotografia realizzati dai grandi maestri dell’obiettivo, le cui immagini appaiono innovative ancora oggi. Come i contemporanei Matisse, Picasso e Duchamp hanno saputo rivoluzionare il linguaggio delle arti plastiche, così gli autori in mostra, ben 121 tra nomi leggendari e sorprendenti scoperte, hanno ridefinito i canoni della fotografia facendole assumere un ruolo centrale nello sviluppo delle avanguardie di inizio secolo”. Accanto ad immagini iconiche di fotografi americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston e europei come Max Burchartz, Karl Blossfeldt, Brassaï, Henri Cartier- Bresson, André Kertész e August Sander, la collezione “Walther” valorizza il ruolo centrale delle donne nella prima fotografia moderna, con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jocobi, Lee Miller, Tina Modotti, Germaine Krull, Lucia Moholy, Leni Riefenstahl e molte altre. Inoltre, accanto ai capolavori della fotografia del Bauhaus (László Moholy-Nagy, Iwao Yamawaki), del costruttivismo (El Lissitzky, Aleksandr Rodčenko, Gustav Klutsis) e del surrealismo (Man Ray, Maurice Tabard, Raoul Ubac) troveremo anche le sperimentazioni futuriste di Anton Giulio Bragaglia e le composizioni astratte di Luigi Veronesi, due fra gli italiani presenti in mostra insieme a Wanda Wulz e Tina Modotti.

Gianni Milani

“Martin Parr. We Love Sports”

CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia, via delle Rosine 18, Torino, tel. 011/0881150 o www.camera.to

Fino al 13 febbraio

Orari: lun. merc. ven. sab. e dom. 11/19 – giov. 11/21

Stellantis, Fratoianni e Grimaldi (SI): Ritardo mostruoso sulla transizione all’elettrico

 Il Governo Draghi dia un segnale

“Se si teme che Stellantis possa essere al centro di uno squilibrio tra Italia e Francia nel settore dell’automotive, il sostegno di Governo e Parlamento non potrà non passare dalla presenza dello Stato attraverso l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti e – come chiedono i sindacati – dal coinvolgimento di lavoratori e lavoratrici nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione” – dichiarano il Segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, e il Responsabile transizione ecologica, Marco Grimaldi.

“Ma c’è di più: il ritardo dell’Italia verso la creazione di infrastrutture elettriche è mostruoso” – proseguono Fratoianni e Grimaldi – “Ci ricordiamo bene che l’ex amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, di elettrico non ne voleva sapere. Sarebbe bene che il Governo Draghi mostrasse finalmente l’intenzione di avviare questa transizione e prendere in carico il destino di tutti i lavoratori oggi costretti alla cassa integrazione”.

Exclusive Brands Torino si racconta all’Expo Dubai

La Rete di aziende di alta gamma Made in Italy dedica un talk show al tema della sostenibilità

Exclusive Brands Torino, la prima rete di aziende di alta gamma Made in Italy nata nel 2011 e promossa dall’Unione Industriali Torino, nell’ambito della collaborazione in essere con il Pavillon de Monaco, di cui è Partenaire Officiel a Expo 2020 Dubai, ha scelto di essere presente seppur non fisicamente con un appuntamento online calendarizzato nella giornata di giovedì 17 febbraio.

In particolare è stata organizzata una Conferenza Stampa istituzionale che verrà trasmessa sul canale YouTube della Rete alle ore 15 del 17 febbraio, durante la quale il Presidente di Exclusive Brands Torino Paolo Pininfarina e il Vicepresidente Paola Bertoldo illustreranno la mission e le peculiarità della Rete e racconteranno i termini della collaborazione con il Pavillon de Monaco. Presenzierà in collegamento per un breve saluto anche Albert Croesi, Commissario Generale Pavillon de Monaco.

Modera l’incontro Giulia Pescara dell’Unione Industriali Torino.

A seguire sarà trasmesso un Talk Show durante il quale alcuni dei membri della Rete converseranno sull’argomento “sostenibilità” – introdotto da Dario Casalini di Oscalito, autore del libro “Vestire buono, pulito e giusto. Per tornare a una moda sostenibile” – e su come questo tema possa rappresentare un elemento unificante anche per attività produttive diverse e apparentemente distanti, quali food, design e tecnologia e fashion.

I partecipanti del Talk saranno per il settore food Umberto Trombetta di Costadoro e Stefano Borromeo di Galup, per il settore tecnologia e design Paolo Pininfarina di Pininfarina, Alberto Parini di Arti Grafiche Parini, per il settore fashion Alessandra Girardi di Vanni Occhiali e Paola Bertoldo de l’Opificio.

All’interno del Pavillon de Monaco, dove Exclusive Brands Torino è presente dal 1° ottobre 2021 fino al 31 marzo 2022, l’evento verrà trasmesso in real time sui monitor dedicati. Continuerà inoltre fino alla fine della fiera l’esposizione della Limited Edition composta da 14 prodotti, creata appositamente per celebrare questa partnership a seguito della sigla dell’accordo avvenuta nel 2019.

Appuntamento a giovedì 17 febbraio alle ore 15 (ora italiana) sul canale YT:

https://www.youtube.com/channel/UCaa8m8TyxgnS75_VQqpwejA

I contenuti della Conferenza Stampa e del Talk Show saranno anche disponibili on demand dopo la première su:

https://www.exclusivebrandstorino.com/it/

https://www.instagram.com/exclusive_brands_torino/

https://www.facebook.com/exclusivebrandstorino

Invecchiamento di successo: mito o realtà?

L’Università della Terza Età, sede di Cuneo, organizza lunedì 21 febbraio alle ore 15, presso il cinema Monviso (via XX settembre 14), una conferenza sul tema: “Invecchiamento di successo: mito o realtà?”. Interverrà Giancarlo Isaia, Professore di Medicina Interna e Geriatria, Università di Torino e Presidente dell’Accademia di Medicina di Torino.

Un soggetto anziano, ma ancora molto attivo e capace di interagire in maniera partecipativa con la rete sociale, di mantenere normali o accettabili capacità intellettive, un soddisfacente grado di autosufficienza e discrete capacità di spostamento autonomo, può essere definito come “invecchiato con successo”.

Certamente la genetica è di fondamentale importanza per condizionare lo stato di salute degli individui: in particolare negli anziani, determinando una variabile risposta agli eventi stressanti, è in grado di condizionare la qualità dell’invecchiamento. Occorre tuttavia precisare che è possibile influenzare in senso positivo questa evoluzione, adottando stili di vita virtuosi, con particolare riferimento all’astensione dal fumo, dall’alcol e dagli eccessi alimentari, ad una regolare attività fisica, alla prevenzione dell’obesità, del diabete, delle carenze nutrizionali e di patologie che influenzano la qualità della nostra esistenza.

Il relatore è autore del libro “Invecchiare senza invecchiare”, Pacini Editore, 2018.

Merlo: Caro bollette, subito sostegni per i piccoli Comuni

A rischio i bilanci.

“Sui rincari delle bollette, dall’energia elettrica al riscaldamento al carburante, è indispensabile varare al più presto misure che garantiscano al sistema delle autonomie locali la possibilità di poter continuare a fare investimenti e garantire l’ordinaria amministrazione. Due elementi, questi, che rischiano di mettere in ginocchio irreversibilmente i piccoli comuni, in particolare quelli montani a forte vocazione turistica. Il Governo Draghi si è dimostrato, al riguardo, sensibile al richiamo dell’Anci nazionale. Ma, sotto questo versante, è indispensabile prestare particolare attenzione all’intero sistema delle autonomie locali. Perchè, di fronte a questi aumenti spropositati ed ingenti, il problema principale è quello che i bilanci dei Comuni montani non riescano più a coprire neanche il costo della cosiddetta ordinaria amministrazione.

Una preoccupazione, questa, di cui non può non farsi carico anche la Regione Piemonte e la stessa Città metropolitana di Torino. Perchè, come tutti sanno, buona parte dei territori che compongono la Città metropolitana torinese sono Comuni al di sotto dei 1000 abitanti e in larga parte montani o collinari.

Ecco perchè, adesso, servono misure urgenti – sostegni o ristori – che siano in grado di rassicurare la stesura dei futuri bilanci di queste amministrazioni comunali da un lato e, soprattutto, che non si faccia pesare ancora una volta questo aggravio sul reddito dei cittadini dall’altro”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Luminosa polvere d’oro, l’ultimo libro di Giovanni Cordero

Il punto di vista / Le interviste di Maria La Barbera

Lo scrittore ci parla del suo ultimo romanzo e dei suoi progetti futuri

Ascoltare Giovanni Cordero parlare delle sue esperienze e della sua vita, vissuta tra arte, storia, psicologia e biologia (la sua prima laurea) è stato davvero interessante e piacevole così come leggere il suo libro “L’impronta di cioccolato”, primo premio al concorso Nazionale “Mario Soldati” nel 2020.
Sono convinta che questi siano incontri importanti per arricchire le propria biografia, allargare lo spettro delle proprie conoscenze e immergersi in storie che, tra la realtà e la narrazione, sono capaci di rapirti e di sospendere il tempo.
Consigliere del Ministro Urbani per il settore arte contemporanea, membro del Comitato per la nuova Fondazione del Museo Egizio e della Fondazione De Fornaris presso la Gam di Torino, funzionario della Soprintendenza per Beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte, Giovanni Cordero ha un curriculum professionale fitto di esperienze ed incarichi prestigiosi nell’ambito della cultura e dell’arte.
Ideatore di importanti eventi scientifici come “Esperimenta” e co-curatore di mostre e festival d’arte a Torino, dirige, inoltre, l’Istituto di Ricerca e documentazione europeo: arte, tecnoscienza e cultura.

La passione per scrittura è stata sublimata dalla pubblicazione di saggi, articoli e monografie artistiche in catalogo e, nel 2011, dal primo romanzo “Silenzi. Il destino alle 18”, Libreria editrice Psiche di Torino. Nel 2017 esce “ L’Albergo dei gatti” Editore Albatros e nel 2021 scrive il romanzo, “Luminosa polvere d’oro”, edito da Castelvecchi, una storia travagliata di un artista che dipingendo sfugge la sofferenza del mondo violento del riformatorio e del manicomio, come afferma l’autore, istituzioni totali, luoghi di ottusi rituali e obbedienza cieca. L’arte costituirà, per il protagonista del romanzo, un modo per salvarsi la vita, per sopravvivere ad un periodo funesto.

 

Professor Cordero cosa l’ha portata a scrivere il romanzo “Luminosa polvere d’oro”?

Sono stato contattato da un collezionista per una mostra antologica su Pietro Augusto Cassina, il protagonista del libro nato nel 1913 a Torino, il quale mi ha convinto ad esporre 40 dei suoi quadri al Museo Diocesano. Sono rimasto colpito dalla sensibilità che traspare dai suoi dipinti, dal suo stile e dalla sua capacità di imprimere una cifra personale molto forte. Mi hanno raccontato la sua storia e ho letto i suoi diari, scritti in calligrafia, che mi hanno rivelato il suo animo complesso e fragile, frutto della sua vita difficile e complicata. Attirato dalla sua biografia e dal suo riscatto sociale, grazie all’arte che gli ha fatto ritrovare anche uno spessore ed un equilibrio psicologico ed emotivo, ho deciso di scrivere la sua storia cercando di ritrarre gli avvenimenti di un artista autodidatta, di un uomo anticonformista segnato drammaticamente dagli eventi.

 

Cosa rappresenta per lei la scrittura?

Scrivere è stata una attività e una passione centrali nella mia vita, dai saggi agli articoli e i cataloghi d’arte, fino alle poesie. I romanzi sono arrivati dopo completando così un percorso che mi sta dando molte soddisfazioni, sapere di essere letto e apprezzato è un grande piacere.

 

Ci vuole parlare dei suoi progetti futuri?

“Luminosa polvere d’oro” si ferma ad un certo punto della vita del protagonista, io sono in possesso di diverso materiale che mi permetterebbe di continuare a parlare del suo percorso esistenziale. Sarebbe bello sviluppare la narrazione aprendo un altro capitolo della vita di Cassina, concentrandosi sull’aspetto storico, approfondendo vicende che ci rimandano all’epoca della seconda guerra mondiale e al fascismo.
Un altro progetto editoriale che intendo perseguire riguarda una casa che mio figlio ha ereditato ad Aglié dove ha vissuto Guido Gozzano; mi piacerebbe scrivere di questa dimora e del famoso poeta che l’ha visitata come ospite in quanto amico fraterno del proprietario, un’altra storia dedicata alla cultura del nostro paese, ad un personaggio che ne ha fatto parte.

 

 

Comedians made in Torino. Due talenti emergenti, un microfono, mezz’ora ciascuno e una location inedita

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TORINO COMEDY LOUNGE presenta ComEDIT: UNO + UNO Comedians made in Torino”

 

Il nuovo progetto ospitato presso

EDIT Torino

 

Mercoledì 16 febbraio

Piazza Teresa Noce 15/A

Ore 20.30

SOLD OUT

 

Due talenti emergenti, un microfono, mezz’ora ciascuno e una location inedita. Il collettivo Torino Comedy Lounge inaugurerà, mercoledì 16 febbraio 2022, “ComEDIT: UNO + UNO. Comedians made in Torino”, il nuovo progetto ospitato nella suggestiva realtà di Edit Torino, il più grande birrificio artigianale della città.

Gli spazi di piazza Teresa Noce si trasformeranno, così, in un nuovo punto di riferimento per la stand up comedy locale, accogliendo, ogni mese, talenti emergenti della scena sabauda, nell’ambito della quale hanno avuto l’opportunità di formarsi e affinare le proprie capacità.

A impreziosire il primo appuntamento vi saranno, infatti, Giulia Cerruti e Angelo Amaro, due tra i nomi maggiormente noti del panorama comico torinese. Già avvezzi ai palchi più importanti della città (e non solo), Cerruti e Amaro avranno l’onore di alzare il sipario del nuovo format con i loro monologhi taglienti e corrosivi, primi di una serie di ospiti che porteranno in scena il meglio della stand up comedy sabauda.

«In questi cinque anni – commenta Antonio Piazza, fondatore del Torino Comedy Lounge e ideatore di “ComEDIT” – ci siamo dedicati a portare la scena nazionale della stand up comedy a Torino, cercando di creare un “hub della comicità” che fosse di riferimento per l’Italia. Quest’anno, però, abbiamo deciso che è arrivato il momento di valorizzare anche le eccellenze del territorio, perciò siamo molto orgogliosi di presentare il nostro nuovo appuntamento mensile, interamente dedicato ai comedian che si sono formati sul campo (e anche ai nostri open mic) e che porteranno 30 minuti del proprio repertorio migliore presso la bellissima cornice di EDIT Torino.»

Giulia Cerruti, classe 1993, dopo aver frequentato il Corso propedeutico del Teatro Stabile di Genova nel 2015, si è diplomata, due anni dopo, alla Scuola di perfezionamento per attori Shakespeare School di Jurij Ferrini. Nel 2017 ha, inoltre, dato vita, in qualità di organizzatrice, al Festival “L’arte nel pagliaio” della Cascina Duc di Grugliasco, mentre nel 2018 ha fondato la compagnia Crack24 e nel 2021 lo Spazio Cristina.

Angelo Amaro, classe 1989, è diplomato in Sceneggiatura alla Scuola Holden di Alessandro Baricco. Alla carriera di copywriter ha affiancato, nel corso degli anni, la composizione di articoli satirici, sketch comici e cortometraggi. Nel 2020 ha vinto la menzione speciale al Premio Sonego grazie al corto Fuori luogo, ora in fase di produzione.

Informazioni:

Lo show inizierà alle ore 20.30. Ingresso gratuito e uscita a cappello a sostegno delle attività dell’associazione.

BiIancio Regione: nel 2022 entrate minori per 120 milioni di euro

Nel 2022 il bilancio di previsione della Regione Piemonte sconterà minori entrate extratributarie per circa 120 milioni di euro. Lo ha comunicato l’assessore regionale Andrea Tronzano alla prima Commissione, presieduta da Carlo Riva Vercellotti.

Le minori entrate, ha spiegato Tronzano, “derivano da rientri da FinPiemonte ridotti rispetto agli anni passati, e dal fatto che il recupero Irpef e Irap da parte della Agenzia dell’entrate segna una diminuzione sull’anno precedente di circa 30 milioni di euro”.

Tronzano ha anche annunciato che il preconsuntivo del 2021 è stato approvato entro il 31 gennaio e che è stato rispettato il rientro del disavanzo.

In precedenza la Commissione aveva rinviato alla prossima settimana il parere sulla norma finanziaria del testo unificato sui disturbi alimentari, per verificare la possibilità di integrare le risorse sulla base della spesa storica e degli spazi di bilancio.

Durante la seduta sono intervenuti i consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi e Maurizio Marello (Pd), Sara Zambaia (Lega), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv). I relatori del bilancio di previsione 2022-24 sono per ora Federico Perugini (Lega), Maurizio Marello (Pd), Sean Sacco (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Silvio Magliano (Moderati).

Sarta e imprenditrice, addio a una donna speciale

DAL PIEMONTE / È morta a 79 anni Eider Drocco, di Cigliano. Era titolare del laboratorio di sartoria e maglieria Fashion Time, che eseguiva molte  lavorazioni: tute, capi d’intimo e  maglieria in genere. Appassionata della vita del  suo paese fu anche Fagiolaia del carnevale. Molto conosciuta, la sua morte ha suscitato un vasto cordoglio, in particolare tra le tante sue dipendenti succedutesi negli anni.

Percorsi formativi a chi assiste carcerati psichiatrici

L’audizione della Commissione Sanità regionale  (presieduta da Alessandro Stecco) sulla sanità in carcere è stata dedicata  alla salute psichiatrica dei detenuti. Durante gli interventi tutti gli esperti intervenuti sono stati concordi sull’esigenza di costruire percorsi specifici di formazione professionale sia per i medici e gli infermieri che operano dentro il carcere, sia per gli agenti di polizia penitenziaria che si trovano a contatto con i detenuti psichiatrici.

Il garante regionale dei detenuti, Bruno Mellano, ha tracciato una panoramica della situazione generale che vede la Regione (responsabile della sanità anche in carcere) rapportarsi necessariamente con le istituzioni deputate alla sorveglianza dei detenuti: “Ci sono circa quattromila detenuti nelle tredici carceri piemontesi che vengono trattati in maniera differente perché le situazioni strutturali sono molto diverse nei vari istituti. Mancano i medici specialisti interni e quindi spesso è necessario trasferire i detenuti in ospedale per le visite, con notevole impiego di scorte. Dovremmo puntare su un adeguamento tecnologico che permetta per esempio la telemedicina”.
Il dottor Roberto Testi, medico legale responsabile della Sanità penitenziaria dell’Asl di Torino (a cui fa riferimento il carcere delle Vallette), ha parlato del SAI (struttura per l’assistenza intensiva) e del Sestante (reparto psichiatrico) all’interno del carcere di Torino. “Il Sai dovrebbe essere un piccolo ospedale all’interno del carcere ma non è così. Spesso si ricorre a ricoveri esterni perché non ci sono le strumentazioni necessarie per le diagnosi, inoltre i concorsi per i medici che servirebbero vanno deserti. Il Sestante – nato come progetto di eccellenza – adesso è chiuso perché deve essere ristrutturato”. Anche la dottoressa Patrizia Vaschetto ha parlato del Sestante (struttura di cui è la responsabile): “Alcuni detenuti-pazienti non hanno la diagnosi psichiatrica e il reparto dovrebbe servire proprio come punto di osservazione in vista della diagnosi, ma non si sono abbastanza medici disponibili”.
Nel suo intervento la dottoressa Adele Starita, magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Vercelli, ha messo l’accento sulle difficoltà di comunicazione tra le Asl e le strutture della Giustizia, la necessità di aumentare le strutture specifiche che si occupano di psichiatria dentro il carcere e le ore di presenza dei medici specialisti: “La sola struttura del Sestante di Torino non basta per tutto il territorio piemontese, ce ne vorrebbe almeno un’altra. I detenuti psichiatrici stanno aumentando ma c’è una carenza cronica di strutture terapeutiche sul territorio per cui non si possono fare uscire dal carcere i detenuti psichiatrici che ne avrebbero bisogno. Non ci sono infatti strutture che possano seguirli con le dovute misure di sicurezza”. Infine, ha presentato una breve panoramica della situazione dei detenuti psichiatrici in Piemonte: “A Fossano non sono segnalate criticità. A Cuneo i soggetti psichiatrici sono gestiti da due medici ma mancano specialisti interni e quindi sono necessarie le visite esterne. Il carcere di Saluzzo (struttura di alta sicurezza) per lo stesso motivo ha bisogno di scorte aggiuntive: ci vogliono sei agenti per ogni scorta. Inoltre negli ospedali spesso non ci sono sale di attesa separate per i detenuti”.
Al termine dell’audizione sono intervenuti per chiedere chiarimenti i consiglieri: Sara Zambaia (Lega), Marco Grimaldi (Luv), Domenico Rossi (Pd), Francesca Frediani (M4o).