ilTorinese

Piemonte: Gariglio (Pd), dal Cipess 6,3 miliardi di euro per le infrastrutture

“In arrivo nuove risorse per le infrastrutture del Piemonte: il Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha infatti approvato una serie di interventi complessivi per 6,3 miliardi di euro, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione”: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.

“Entrando nel dettaglio segnaliamo che è stato finanziato, con 25 milioni di euro, il collegamento stradale Lombardore-Salassa e con 20 milioni di euro il terzo ponte di Alba. Rimangono per ora in stand by, in attesa del progetto di fattibilità tecnica e economica, l’intervento sulla statale 11 Padana superiore (Vercelli-Novara), per cui era stato richiesto un investimento di 50 milioni, nonché il completamento della tangenziale di Asti. Per quest’ultima infrastruttura, la somma richiesta dalla Regione era di 40 milioni, sufficiente per un primo lotto del sistema tangenziale, mentre per il completamento occorrerà far inserire l’opera all’interno del nuovo contratto di programma tra Stato e Anas”: conclude Davide Gariglio.

Ivrea Capitale del Libro, il plauso della Regione

«La notizia dell’assegnazione ad Ivrea di Città Capitale del Libro deve riempire di orgoglio non soltanto la comunità eporediese ma tutti i piemontesi, un riconoscimento che premia la cultura umanistica del lavoro nella terra di Adriano Olivetti, un imprenditore ispirato dalla lettura e dallo studio in cui tutti gli italiani si riconoscono nel segno del lavoro e dell’ingegno. Con Ivrea il Piemonte diventa a tutti gli effetti un territorio Faro nel campo della Cultura».

Così il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura Turismo e Commercio Vittoria Poggio dopo l’assegnazione a Ivrea di Capitale Italiana del Libro 2022.

«La Regione – hanno sottolineato il Presidente e l’Assessore – ha sempre creduto nella candidatura nazionale della città, ed è oggi più che mai al fianco dell’amministrazione che si aggiunge a Torino e al Piemonte come territorio trainante nel campo librario e della lettura».

Chinese Beauties: lo Spazio Musa di Torino ospita il SuperMao sorridente di Xu De Qi

/

Dopo la personale di Zhang Hong Mei, prosegue il progetto del polo museale che approfondisce le personalità della nuova scena artistica cinese contemporanea

 

Fino al 20 marzo 2022, lo Spazio Musa di Torino (Via della Consolata, 11) ospita Chinese Beauties, la mostra personale dell’artista cinese Xu De Qi, uno dei maestri indiscussi della Nuova Pop Art Cinese.

 

Con questa mostra, il polo museale torinese, che aveva già ospitato la personale di Zhang Hong Mei, prosegue il suo progetto di approfondimento delle più importanti personalità della nuova scena artistica cinese contemporanea, che si stanno affermando sempre di più come veri e propri talenti a livello mondiale.  

 

Tra le opere esposte, anche SuperMao, un’opera iconica ed emblematica della nuova Cina di Xi Jinping, proiettata verso la conquista non solo del mondo, ma anche dell’universo, che ritrae un Mao sorridente che sovrasta la Terra, sfrecciando verso il cielo. 

 

Si tratta della prima mostra personale dell’artista a Torino, organizzata da Diffusione Italia e curata da Vincenzo Sanfo, che mostrerà l’evoluzione della sua arte e del suo punto di vista sul mondo. Un piacevole viaggio in grado di far scoprire la particolarità di un artista originale, ma anche uno spazio espositivo del tutto particolare, che trasuda la storia di una città costruita su reperti di epoca romana stratificati tra medioevo e settecento, un luogo unico e fortemente impressivo.

 

Nato nel 1964, a cavallo tra la fine dell’epopea maoista e il boom economico cinese di questo millennio, Xu De Qi è una sorta di caposcuola di quello spirito nuovo e critico verso un modo vecchio e stantio di fare arte in Cina. Un modo ancora irrimediabilmente legato a schemi ormai superati dal tempo, e spesso ancorati a riletture pedisseque di temi antichi, ripetuti infinitamente.

 

Il suo lavoro è ludico, gioioso, colorato e di chiara matrice Pop, ma privo, per ragioni generazionali, di quelle rivendicazioni di tipo politico che hanno caratterizzato, anche in maniera commercialmente cinica, i lavori della generazione a lui di poco precedente.

 

La sua visione ottimista è quella di nuova Cina irrimediabilmente proiettata verso un futuro, irreversibile, nonostante le brusche frenate di una classe politica che fatica ad adeguarsi ai cambiamenti. Un approccio che rende l’arte di Xu DeQi un vento fresco e rilassante, pieno di grandi speranze, in un futuro da lui rappresentato da giovani ragazze che oscillano tra tradizione e innovazione .

 

Le sue immagini, divenute elementi iconici, sono spesso utilizzate in Cina o negli Stati Uniti dai media per raccontare la Cina contemporanea, vista attraverso le sue opere con un sottile velo di ironica provocazione verso modi e metodi di vita presi a modello dalle nuove generazioni cinesi.

 

Noto e apprezzato a livello internazionale, ha esposto in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, prendendo parte anche ad esposizioni presso i più prestigiosi spazi espositivi, come la Biennale di Venezia, il Centre Pompidou, il Coral Spring Museum, il Barbican Center for thé Arts. 

 

MUSA è un luogo magico e ricco di storia nel centro storico della città millenaria, al crocevia di sotterranei che univano tra di loro i palazzi nobiliari del tempo.

Il recupero architettonico è avvenuto vivendo e respirando i muri e i pavimenti che venivano alla luce e che facevano apparire nuovamente la propria anima solenne, dopo essere rimasti nascosti nei secoli sotto fredde coperture cementizie. Un luogo intriso di sacralità ai piedi della Madonnina Consolatrice, a cui i torinesi hanno sempre affidato i loro voti, ma anche dolcemente romantico per le storie ricche di passione e tormenti vissute nel sottosuolo.

Il design, curato interamente dal proprietario, ha rafforzato la naturale bellezza di ciò che rappresenta l’immenso patrimonio storico, culturale ed artistico che è conservato nei nostri palazzi, diventandone un luogo di profonda ispirazione.

 

La mostra di Xu Deqi sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito sino alla fine di marzo. 

 

Informazioni sulla mostra

Dove

Spazio Musa

Torino, Via della Consolata, 11, (TO)

 

Quando

Fino al 20 marzo 2022

 

Orario di apertura

Da martedì a sabato 15:00 – 19:00 

Lunedì e domenica chiuso

 

Costo

Ingresso libero

 

Sito web: https://spaziomusa.net

Covid, il bollettino di giovedì 17 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30


LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.059 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2.458 a test antigenico), pari al 6,8% di 44.662 tamponi eseguiti, di cui 38.267 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 959.967, così suddivisi su base provinciale: 78.677 Alessandria, 43.997 Asti, 37.207 Biella, 129.421 Cuneo, 73.066 Novara, 509.726 Torino, 34.091 Vercelli, 34.178 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.689 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.915 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 56 (-10 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.414 (-63 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 57.675

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.265.634 (+ 44.662 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.920

Sono 17, tra i quali 2 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 12.920 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.722 Alessandria, 777 Asti, 493 Biella, 1.584 Cuneo, 1.039 Novara, 6.161 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

887.902 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 887.902 (+4.859 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 73.038 Alessandria, 41.313 Asti, 34.449 Biella, 121.437 Cuneo, 69.446 Novara, 473.233 Torino, 31.592 Vercelli, 31.949 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.496 extraregione e 7.949 in fase di definizione.

Auto finisce contro due camion, muore una donna

Un tragico incidente è avvenuto questa sera ad Albiano di Ivrea, sulla bretella di collegamento tra l’A4 e l’A5.  È morta una donna di  80 anni, di Ivrea, che viaggiava in auto  con il marito, rimasto ferito lievemente. La vettura si è scontrata con due mezzi pesanti. La polizia stradale sta verificando la dinamica dell’incidente.

Ivrea è la Capitale italiana del libro 2022

Ivrea è la Capitale italiana del libro 2022. L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio dal Ministro della cultura Dario Franceschini in diretta streaming, su indicazione della Commissione composta da Gerardo Casale, Stefano Eco, Cristina Loglio, Valentina Sonzini, e presieduta da Marino Sinibaldi. Ivrea è risultata la migliore candidatura tra le sedici che sono state presentate, di cui otto giunte in finale.

 

Un traguardo importante che segna l’avvio di una nuova fase per la Città che potrà aggiungere un significativo tassello alla sua storia millenaria: da prima capitale d’Italia con Re Arduino, fino a divenire capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro grazie alla straordinaria esperienza di Camillo e Adriano Olivetti.

 

La visione comunitaria che ha caratterizzato il periodo olivettiano è stato il tema scelto per il dossier di candidatura, che ha coinvolto nella sua elaborazione oltre 50 persone e 7 community del mondo del libro. Inevitabile il richiamo a un oggetto-simbolo: la Lettera 22, la mitica macchina da scrivere portatile ideata dalla Olivetti, divenuta un’icona mondiale.

 

Stefano Sertoli, Sindaco di Ivrea: “Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro, in cui abbiamo profondamente creduto. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo. Il mio grazie va a tutti coloro che ci hanno sostenuto, dai cittadini agli addetti ai lavori fino ai partner pubblici e privati”.

 

Costanza Casali, Assessore alla Cultura di Ivrea: “Ivrea Capitale del libro è un bellissimo successo e sono felice che la mia città possa fregiarsi di questo titolo così prestigioso. Ho sempre cercato di tenere fisso davanti a me l’obiettivo, per quanto ambizioso fosse, mettendoci il cuore. Il gruppo di lavoro, che ringrazio, non si è mai perso d’animo. La prima soddisfazione l’abbiamo avuta pochi giorni fa nell’audizione con la Commissione, che ha elogiato il nostro lavoro, i progetti contenuti e l’entusiasmo che si respirava intorno alla candidatura. Un grazie speciale va a tutto il mondo Olivetti, che si è messo a disposizione per questo progetto. Adesso non abbiamo un minuto da perdere perché l’anno è già incominciato. Ci metteremo al lavoro sin da subito con il team che ha realizzato la candidatura per partire quanto prima con il programma presentato nel dossier”.

 

Paolo Verri, coordinatore probono della candidatura: “Ho accolto l’invito di lavorare a questo progetto perché amo Ivrea e sono legato profondamente alla cultura olivettiana. Credo che sia importante mettere a disposizione le proprie competenze per il futuro dei territori, per questo ho accettato l’incarico portando le mie esperienze di direttore del Salone del Libro, di responsabile della comunicazione dell’AIE e di direttore di Matera 2019. Ora, con questo titolo, credo che Ivrea abbia una chance importante, che deve giocarsi al meglio realizzando un programma che a partire dal libro possa creare un volano di attrattività culturale e turistica per l’intero territorio”.

 

Ivrea, la romana Eporedia, centro nevralgico del Canavese, è attraversata dal fiume Dora Baltea, proveniente dalla vicina Valle d’Aosta, e circondata da un Anfiteatro Morenico, fra i più noti e meglio conservati al mondo, tra le cui colline sono incastonati cinque piccoli laghi.

Prima capitale del Regno d’Italia con Re Arduino nel 1002 d.C., la Città mantiene tuttora le tracce del suo passato antico evocato, nella parte più alta della Città, dal Castello “dalle rosse torri”, dal Duomo di Santa Maria Assunta e dal Palazzo del Vescovado, un passato che si respira per le vie del centro storico e in molti palazzi della Città.

Ivrea è celebre in tutto il mondo per il suo Storico carnevale, che culmina con la spettacolare battaglia delle arance. Una festa antica e coinvolgente, con sentite e radicate tradizioni, a cui tutta la Città partecipa ripercorrendone la storia e i rituali attraverso i personaggi della Mugnaia, del Generale e le altre tantissime figure che prendono parte alla manifestazione.

Nei primi decenni del Novecento la Città è stata investita da un processo industriale che ha raggiunto l’apice con l’Olivetti e il progetto industriale e socio-culturale di Adriano Olivetti. Riconoscibile nel tessuto urbano, la città industriale è stata progettata dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento. “Ivrea città industriale del XX secolo” è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2018.

 

Scadenze fiscali di febbraio 2022, ecco il riepilogo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Come ogni mese, l’Agenzia delle Entrate riassume le scadenze fiscali sul proprio sito ufficiale. Ecco quali sono quelle relative a febbraio 2022, dai benefici del Superbonus all’Iva: tutte le voci più importanti e le tempistiche relative.
Entro il 15 febbraio si deve procedere con l’emissione e la registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente (gennaio 2022) e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti tra i quali è effettuata l’operazione.
Nella stessa data è prevista l’emissione e la registrazione delle fatture riferite alle prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione effettuate nel mese solare precedente (gennaio 2022).
Il 16 febbraio sono previsti la liquidazione e il versamento dell’Iva relativa al mese precedente (gennaio 2022): è possibile effettuare il pagamento attraverso il Modello F24 con modalità telematiche, direttamente oppure tramite intermediario.
Sempre il 16 febbraio, i datori di lavori sono tenuti al versamento delle ritenute Irpef sui redditi di lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese precedente (gennaio 2022). Inoltre, devono occuparsi del versamento delle ritenute effettuate sui redditi da lavoro autonomo corrisposti nel mese di dicembre 2021.
Nello stesso giorno, mercoledì 16 febbraio, si dovrà adempiere a tutti i versamenti dell’imposta sulle transazioni finanziarie, istituita dalla legge 228/2012 e dovuta sulle operazioni su strumenti finanziari derivati e su valori mobiliari effettuate nel mese precedente (gennaio 2022).
Di seguito invece quelle cui adempiere al 28 del mese: Ecco le principali: pagamento, in unica soluzione, dell’imposta di bollo relativa alle fatture elettroniche emesse nel quarto trimestre dell’anno 2021 (ottobre, novembre e dicembre).
È possibile pagare sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate; primo versamento del 2022 per chi ha aderito al piano di rateizzazione previsto dal decreto Rottamazione ter: per mantenere il beneficio è necessario saldare la rata entro il 28 febbraio, anche se sono comunque ammessi 5 giorni di tolleranza; chi è titolare di una partita IVA a regime forfettario, e solo chi è iscritto alle categorie INPS di artigiani e commercianti, può richiedere la riduzione contributiva del 35%.
La domanda può essere presentata tramite l’apposita funzione nel cassetto contributivo.

 

Il bollettino Covid di mercoledì 16 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17


LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.142 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2.522 a test antigenico), pari al 7,6% di 41.268 tamponi eseguiti, di cui 34.557 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 956.908, così suddivisi su base provinciale: 78.438 Alessandria, 43.865 Asti, 37.056 Biella, 129.148 Cuneo, 72.856 Novara, 507.974 Torino, 33.976 Vercelli, 34.047 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.669 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.879 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 66 (-8 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.477 (-89 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 59.419

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.220.972 (+ 41.268 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.903

Sono 27, tra i quali 3 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 12.903 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.719 Alessandria, 776 Asti, 493 Biella, 1.583 Cuneo, 1.039 Novara, 6.149 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

883.043 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 883.043 (+5.242 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 72.663 Alessandria, 41.130 Asti, 34.172 Biella, 120.886 Cuneo, 69.149 Novara, 470.476 Torino, 31.444 Vercelli, 31.792 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.465 extraregione e 7.866 in fase di definizione.

OGR Torino presenta NextEdu

OGR Torino presenta NextEdu, l’innovativo programma europeo di accelerazione per le startup del mondo EduTech. L’obiettivo è sviluppare prodotti, servizi e tecnologie all’avanguardia per la didattica e la formazione ad ampio raggio, rivolta a tutte le fasce di età in diversi ambiti: studenti sin dai primi anni di scuola fino all’università, professionisti, dipendenti e clienti delle aziende, cittadini.

 

Grazie all’utilizzo dei big data e alle analisi predittive degli algoritmi di intelligenza artificiale, gli strumenti EduTech svolgeranno un ruolo sempre più importante nella valutazione e nel miglioramento delle prestazioni lavorative, nell’online learning e nello skill development e upskilling delle persone, favorendo lo sviluppo di applicazioni su misura in base alle capacità e alla velocità di apprendimento di ogni singolo individuo.

 

L’EduTech è la nuova frontiera della formazione del capitale umano, da sempre al centro della mission di Fondazione CRT, che oggi rilancia il proprio investimento in questo ambito strategico per il presente e il futuro della next generation – dichiara Massimo Lapucci, CEO di OGR Torino e Segretario Generale di Fondazione CRT -. L’innovativo programma in partenza oggi grazie alla collaborazione tra OGR Torino, xEdu e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, è una risposta concreta a una delle principali sfide della contemporaneità: fare leva sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale, della realtà virtuale e, più in generale, delle tecnologie digitali, per ottimizzare i processi di knowledge transfer e garantire un accesso equo e inclusivo alla ‘good education’, in linea con un obiettivo fondamentale dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite“.

 

NextEdu nasce dall’alleanza tra OGR Torino, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e xEdu, il più importante acceleratore europeo del settore con sede ad Helsinki, in Finlandia, e attivo dal 2016, e si rivolge a startup italiane ed europee interessate a sviluppare la propria idea di business in Italia, puntando complessivamente a 10 start up ogni anno, che offrano soluzioni digitali, programmi innovativi e tecnologie all’avanguardia per la didattica e la formazione digitale dedicata a tutte le fasce d’età, dai bambini agli adulti, dalla scuola al mondo del lavoro, fino alla formazione continua.

 

La dimensione globale del mercato dell’EduTech è stata valutata 89,49 miliardi di dollari nel 2020 e si prevede di assistere a un tasso di crescita annuale composto del 19,9% dal 2021 al 2028. Le soluzioni tecnologiche applicate alla formazione scientifica e professionale si evolveranno infatti nelle previsioni in linea con i progressi emersi nell’ambito dell’Internet of Things (IoT), dell’intelligenza artificiale (AI), della realtà aumentata (AR) e della realtà virtuale (VR), e contribuiranno significativamente alla crescita del mercato. L’integrazione di AR e VR nelle soluzioni EduTech aiuterà a offrire un’esperienza interattiva a studenti e corporate nei processi di knowledge transfer.

 

Il programma si svolgerà in OGR Tech da maggio a ottobre 2022 con il supporto operativo di xEdu, che accompagnerà le startup dallo sviluppo all’ingresso nel mercato, fino all’internazionalizzazione delle soluzioni di apprendimento con impatto in ambito scolastico, pedagogico e professionale. Un altro importante tassello per l’ecosistema di OGR Torino che aggiunge al suo network un ulteriore attore e fattore di unicità.

 

Da oggi fino al 18 marzo 2022, le startup di tutta Europa potranno inviare la propria candidatura per partecipare al programma – www.xedu.co/apply

L’acceso colorismo di Georgij Moroz, tra nevi e girasoli

Nelle sale della Galleria Pirra

Di Georgij Moroz, uno dei maggiori rappresentanti del postimpressionismo russo, la torinese Galleria Pirra (corso Vittorio Emanuele II 82) presenta nelle sue sale una serie di oli di medie e grandi dimensioni, poetiche nevi e coloratissimi fiori, ad esaltazione della natura che circondava l’artista, angoli presi dal giardino di casa o distese bianche poco lontane, nell’immagine esatta di quei fiocchi appena caduti o del disgelo, di inverni freddissimi che non accennano a finire o di un cielo azzurro che timidamente, a poco a poco, tenta di imporsi all’orizzonte.

Moroz nasce in Ucraina, a Dneprodzerzinsk, nel 1937, passa attraverso gli insegnamenti della scuola d’arte della città d’origine e quelli della scuola di belle arte di Kiev, per portare a termine il ciclo di studi dell’Accademia di San Pietroburgo (dove morirà nel 2015) all’inizio degli anni Sessanta. L’attività espositiva inizia un decennio più tardi e s’intensifica a partire dal 1980 con numerose mostre anche all’estero (passò anche a Torino, in queste stesse sale instaurò non solo un rapporto tra gallerista e artista ma una vera occasione d’amicizia), con varie personali di spiccato successo. Nel 2002 espone alla mostra per i 70 anni dell’Unione dei Pittori di San Pietroburgo e l’anno successivo è presente alla rassegna per celebrare i trecento anni della fondazione della città. Lontano dai soggetti “alti”, dagli schemi celebrativi di regime che al contrario occupano le opere di altri artisti suoi contemporanei, Moroz si affida alla natura che lo circonda, ne cattura tutta la poesia, continua, quotidiana, attraverso un colorismo estremamente squillante, acceso e reso ancor più “presente”, tangibile, dalle pennellate che depone – ti verrebbe da dire, per alcuni casi, quasi con ostinazione e rabbia – sulla tela. Sono grumi biancastri o gialli o violacei, prepotenti, aree massicce, stesi a volte direttamente dal tubetto, a riempire la tela. Si imbatte felicemente e rende con una verità davvero concreta, immerso in un favolistico en plein air, i pini ancora circondati dalla coltre bianca (“La gazza ladra” del 2007 e la staccionata e il covone ricoperti di “Appena nevicato” del 2004) e le apparizioni di piccoli laghi ghiacciati, come ricostruisce le tante suggestioni personali che gli suggeriscono una panca di legno più o meno nascosta tra gli alti girasoli, a ridosso di una finestra della casa (“Pioggia con il sole”, 2003), o le vaste distese di glicini (“Viola vellutato”, 2005), forse i suoi fiori preferiti che dipinge con più gioia, o i piccoli vasi di fiori poggiati su un tavolo, all’aperto, sotto la luce di un sole che preannuncia la primavera.

O ancora quel panorama che suddivide cielo e terra, questa percorsa da un torrente intensamente azzurro, con le mucche al pascolo e le basse erbe battute dal vento, quello percorso da nuvole cariche e copiose, nell’immagine affettuosa che Moroz offre della sua terra. Soggetti immediati e semplici, la realtà di ogni giorno, ripetuti in piccole varianti più e più volte ma sempre capaci di raccontare una storia propria.

Sempre, in ogni soggetto, nasce una sorprendente luminosità, dentro una natura dolce e prepotente al tempo stesso, un omaggio a quanto circonda l’autore: soltanto un paio sono in mostra gli esempi di personaggi ad occupare la tela, il bimbo intento a leggere all’interno della casa (“Lettura”, 2001) e “La ragazza col cappellino rosso” (2001), dai tratti nervosi ma felice rappresentazione di un momento di tranquillità. La mostra rimarrà aperta sino al 27 marzo. Da vedere.

Elio Rabbione

Nelle immagini:

Georgij Moroz, “Pioggia con il sole” (2003); “La gazza ladra” (2007); “Vicino al fiume” (1998)