ilTorinese

Ivg, Grimaldi (LUV): “accesso all’aborto farmacologico anche nei consultori”

 

“Rispetto a qualche mese fa, quando ancora alcuni esponenti della Giunta paventavano ricorsi contro le Linee di indirizzo ministeriale, quello di oggi è certamente un passo avanti: la Regione dichiara di volerle rispettare e anzi di averle già attuate in modo diffuso sul territorio le Linee per quanto riguarda l’aborto farmacologico in Day Hospital.  Tuttavia occorre sapere quali sono i tempi, i modi e i contenuti dell’indagine condotta insieme alle ASL: quante e dove sono le strutture di territorio (consultori) in cui si garantisce la pratica? In quanto non ci risulta che nei consultori sia mai stata attivata” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che ha presentato in Aula un question time in merito alla diffida notificata alla Regione il 26 novembre 2021 da parte di 27 associazioni aderenti alla “Rete Più di 194 voci” di Torino e di Laiga (Libera associazione italiana ginecologi), poiché la Regione non si è ancora adeguata alle nuove Linee di indirizzo delle autorità sanitarie nazionali.

“L’aborto farmacologico è in uso nella gran parte degli altri Paesi europei e garantisce maggiormente il principio di autodeterminazione delle donne, oltre a favorire un importante risparmio per il Sistema sanitario pubblico” – prosegue Grimaldi. – “Ecco perché anche in Piemonte deve essere consentito a tutte le donne scegliere il metodo (farmacologico o chirurgico) con il quale effettuare l’interruzione della gravidanza e il luogo ove effettuarla (ospedale o consultorio)”.

Auto fuori strada, conducente intrappolato tra le lamiere

DAL PIEMONTE Sulla strada provinciale tra Casale ed Asti, in territorio casalese, questa mattina un’auto è finita fuori strada per cause  da verificare. Il conducente è rimasto incastrato tra le lamiere, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sono intervenuti  i Vigili del Fuoco di Casale Monferrato e il 118.

Monferrato – Fuma che ‘nduma a Parlaconme

Puntata in onda  Mercoledì 16 marzo ore 18.00 – 19.00

 

Andrea Cerrato Presidente Consorzio Sistema Monferrato Asti e Alessandria

​​   Presidente della Federazione Consorzi Turistici del Piemonte e

               Founder del Progetto Via(E)

Monferrato – Fuma che ‘nduma

Parla Con Me, con la puntata che andrà in onda domani sera, porta a “termine” una fase importante della trasmissione dedicata all’importanza di fare scoprire il territorio a chi non lo conosce, ma anche a chi pensa di conoscerlo e lo fa non solo attraverso il racconto delle attività tradizionali fino ad ora utilizzate, ma anche attraverso il racconto di metodi diversi, non da meno il gaming.

Simona Riccio – Founder di Parla Con Me e Social Media Marketing Manager del Caatne parla a lungo proprio con Andra Cerrato Presidente Consorzio Sistema Monferrato Asti e Alessandria – Presidente della Federazione Consorzi Turistici del Piemonte e Founder del Progetto Via(E)

In questa puntata si farà emergere, attraverso un percorso ben preciso, quanto il settore agricolo è fortemente legato al turismo a tutto tondo soprattutto in ottica dei nuovi cambiamenti delle persone che viaggiano. Ma viaggiare non significa solo turismo, viaggiare significa anche spostare i nuovi professionisti che sempre di più hanno possibilità di lavorare da luoghi diversi da quelli attuali e sfruttare location come nuovi luoghi di lavoro.

Certo le opportunità valgono anche come sfide da chi fino ad ora non era pronto alla ricezione. Siamo in un momento di forte cambiamento dove però ancora una volta il nostro settore agroalimentare viene legato al turismo ed all’enogastronomia. Ma a Simona piace sempre fare emergere e proporre realtà diverse maricche di opportunità da cogliere soprattutto per andare a confermare quanto ancora all’interno della nostra stessa Nazione, sono molte le regioni che non sfruttano il territorio e non colgono le giuste opportunità che generano interesse e sviluppo economico. Tra le varie realtà che sono state raccontate, di estremo interesse è il progetto (attuato realmente) che si chiama:

Monferrato – Fuma che ‘nduma

Rivolto ai residenti, agli appassionati e ai turisti “Monferrato, fuma che ‘nduma!” è un modo divertente per viaggiare attraverso l’epico e il poetico Monferrato, tra le provincie di Alessandria e di Asti passando per Grazzano Badoglio, Portacomaro, Cocconato, Moncalvo, Canelli, Vignale Monferrato, Cella Monte, Casale Monferrato, Tortona, Gavi, Novi Ligure, Valenza, Ovada, Acqui Terme, Bistagno e il Sacro Monte di Crea, Fontanile, Nizza Monferrato, Agliano Terme, Costigliole d’Asti e Montiglio Monferrato.

L’obiettivo del gioco è accumulare più soldi di tutti gli avversari grazie ai giusti investimenti: dai paesi sulle colline con vigne e castelli alle cattedrali sotterranee, dal Sacro Monte di Crea alla valle del Tanaro, il vincitore diventa il nuovo Marchese del Monferrato!

Le carte “Fà che t’nabi” e “Va ben parei” contengono dinamiche che ogni persona monferrina conosce: storie della tradizione, espressioni popolari, modi di dire.

I soldi di “Monferrato, fuma che ‘nduma!” si chiamano Alerami in omaggio al mitico Aleramo da cui ebbe origine il Monferrato e le banconote portano l’effige di Giovanni Gerbi il “Diavolo Rosso”, i campionissimi Costante Girardengo e Fausto Coppi, e Luigi Malabrocca, la storica maglia nera del Giro d’Italia, atleti che hanno fatto la storia del ciclismo.

Casa editrice Demoela – Progetto ViA(E) per Viaggiare – Autrice: Liana Pastorin

La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.it

Turin Palace Hotel e Les Petites Madeleines: una primavera di altissima qualità

Il coraggio di non osare.

Può sembrare paradossale, ma Giuseppe Lisciotto – chef del ristorante Les Petites Madeleines all’interno del Turin Palace Hotel del capoluogo subalpino – ha deciso che il menu di primavera deve prevedere meno sperimentazioni e più ricerca dell’identità di ogni singolo prodotto, sino ad arrivare in qualche caso al mono ingrediente. Serve coraggio, serve la capacità di rivalutare esperienze e tradizioni per arrivare a proposte più delicate.

Di Augusto Grandi

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Liste d’attesa, la Regione prova a ridurle del 30 per cento entro giugno

Il presidente Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi:  “Investiremo 50 milioni e monitoreremo gli obiettivi  ogni settimana come fatto con i vaccini”

Recupero del 30 per cento entro giugno delle liste d’attesa sulle prestazioni ambulatoriali di primo accesso, presa in carico attiva di tutte le prescrizioni di primo accesso previste dal piano nazionale entro settembre e a dicembre, prima della fine del 2022, recupero di tutte le visite, prestazioni ed interventi rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid.
Sono gli obiettivi del Piano straordinario per il recupero delle liste d’attesa  in Piemonte presentato oggi dal presidente della Regione, Alberto Cirio, e dall’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, insieme al Direttore dell’Assessorato regionale alla Sanità Mario Minola e il consulente strategico Pietro Presti.
Per mettere in atto il cronoprogramma verrà investito un budget di 50 milioni di euro e si procederà con un monitoraggio settimanale degli obiettivi assegnati alle Aziende sanitarie del territorio, attraverso il metodo del “cruscotto” già sperimentato con efficacia per la campagna vaccinale contro il Covid, che vede ancora oggi il Piemonte in testa alle Regioni italiane per terze dosi già somministrate ai propri cittadini.
«Quello delle liste d’attesa non è un tema che nasce oggi, si trascina da quasi 10 anni, ma è fondamentale risolverlo ed è ciò che ci impegniamo a fare, consapevoli anche delle conseguenze provocate da due anni di pandemia – sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio –Lo faremo con un approccio innovativo che si basa sull’esperienza della nostra campagna vaccinale, attraverso il potenziamento dell’offerta pubblica e la collaborazione con il privato. Il tutto all’insegna della trasparenza e della condivisione dell’obiettivo fondamentale che è quello di garantire cure tempestive ed efficaci ai cittadini piemontesi, valorizzando i professionisti che lavorano nella nostra sanità».
«Sul recupero delle liste di attesa delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, ricovero e screening oncologici, stiamo agendo con metodo e concretezza – aggiunge l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi –Abbiamo un piano operativo messo a punto da una Commissione di specialisti costituita ad hoc, con un impegno aggiuntivo di spesa di 50 milioni di euro. I dati dimostrano che nei soli quattro mesi del 2021 “liberi” dal Covid, la Sanità regionale ha saputo tornare ai livelli degli screening oncologici pre-pandemia, così come è riuscita a contenere la forbice degli interventi programmati a meno del 20 per cento di quelli eseguiti nel 2019. Uno sforzo enorme, che dimostra la capacità di lavoro di tutto il personale sanitario regionale, trovatosi a passare dall’emergenza della pandemia a quella delle liste d’attesa, senza soluzione di continuità».
Rispetto ai ricoveri programmati in particolare il 2021 ha visto già un recupero sul 2020 del 13%L’obiettivo della Regione per il 2022 è di tornare ai numeri del 2019 e superarli. Lo stesso per quanto riguarda le visite e le prestazioni ambulatoriali, già recuperate del 10% rispetto al 2020, e gli screening oncologici dove il recupero è stato del 45% sul 2020 tornando quasi al livello pre-covid. In particolare gli screening per il tumore al seno nel 2021, nonostante la pandemia, hanno perfino superato del 5,2% quelli eseguiti nel 2019 prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria.
Il Piano per il recupero delle liste d’attesa messo in campo dalla Giunta regionale prevede numerose azioni, tra le quali l’efficientamento delle agende con una maggiore integrazione, anche informatica, tra quelle pubbliche e private, l’ottimizzazione del CUP e della presa in carico delle prescrizioni.
In particolare, entro settembre, l’obiettivo è fare in modo che chiunque chiami per prenotare venga preso in carico dal sistema, anche in assenza di una disponibilità immediata. Sarà il sistema stesso a ricontattare il cittadino a breve, ad esempio attraverso un sms, inviando data e luogo dell’appuntamento ed evitando che si debba telefonare più volte per ottenere la prenotazione.
Si inizierà da alcune delle prestazioni di primo accesso previste come prioritarie dal Piano nazionale di recupero delle liste d’attesa.
«Di fatto è una vera e propria rivoluzione nella gestione della nostra sanità – concludono il presidente Cirio e l’assessore Icardi –. Non può più accadere che il cittadino chiami il Sovracup regionale, non abbia un appuntamento e sia costretto a richiamare. Da settembre, l’impegno è di definire una data utilizzando lo stesso metodo dei vaccini che si è rivelato efficiente. Per evitare che le disdette creino problemi al sistema, introdurremo il meccanismo della “panchina”  già utilizzato nella campagna vaccinale, che consente di ottimizzare le risorse. Sulle liste d’attesa si dimostra l’attenzione verso i cittadini più deboli, le persone che hanno bisogno di essere curate. Abbiamo ereditato una situazione complicata che con il Covid sicuramente non è migliorata, ma oggi è l’occasione per farlo e all’origine. Chi ha il diritto alla salute deve averlo anche in fretta. Ed è l’obiettivo che già ora stiamo realizzando».

Torino Allianz Stadium: Juventus-Villarreal

16 marzo ore 21

Gara di ritorno
Ottavi di finale Champions League
andata 1-1

Juve in gran forma ed in piena corsa vincente in tutte e 3 le competizioni in cui è impegnata:campionato, coppa Italia e Champions League.I bianconeri di Max Allegri scenderanno in campo con il 4-4-2 per cercare di andare avanti in Champions League, ed eliminare il Villarreal nella gara di ritorno degli ottavi di finale del torneo:rientra Chiellini  al centro della difesa con De Ligt, mentre, in attacco,ci sarà dal primo minuto Dusan Vlahovic. A far coppia con il bomber serbo sarà Alvaro Morata, visto in ottima forma contro la Samp nell’ultima giornata di campionato disputata.Da questa stagione ricordiamo che in caso di risultato di parità i gol fuori casa non valgono più doppio,quindi avanti con i 2 tempi supplementari e se permane il risultato di parità 5 rigori a testa,ad oltranza in caso di ulteriore parità.Questa la formazione della Juve contro il Villarreal:

Juventus (4-4-2): Szczesny, Danilo, Chiellini, De Ligt, Pellegrini, Cuadrado, Locatelli, Arthur, Rabiot, Morata, Vlahovic. Allenatore: Allegri.

Enzo Grassano

Il bollettino Covid di martedì 15 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.206 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,5% di 33.851 tamponi eseguiti, di cui 28.827 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.010.702, così suddivisi su base provinciale: 84.754 Alessandria, 46.375 Asti, 38.997 Biella, 133.783 Cuneo, 76.352 Novara, 537.170 Torino, 36.005 Vercelli, 36.533 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.001 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.732 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (-4 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 615 (-6 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 43.735

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.058.390 (+ 33.851 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.134

Sono 7, 1 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.134 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.763 Alessandria, 786 Asti, 500 Biella, 1.597 Cuneo, 1.055 Novara, 6.268 Torino, 606 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

953.195 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 953.195 (+2.309 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 79.388 Alessandria, 44.117 Asti, 37.252 Biella, 127.615 Cuneo, 73.270 Novara, 510.459 Torino, 33.848 Vercelli, 34.311 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.864 extraregione e 9.071 in fase di definizione.

Banco Alimentare del Piemonte al lavoro per aiutare i profughi ucraini

CI SCRIVE IL BANCO ALIMENTARE

Insieme alla Federazione Europea dei Banchi Alimentari, per portare aiuto sul posto. Con la nostra rete territoriale di Strutture caritative, per dare sostegno alimentare ai profughi in Piemonte

Caro Direttore, visto il particolare momento storico da un lato e dall’altro il ruolo che da sempre abbiamo nell’aiuto alimentare alle persone in difficoltà, ci sembra importante raccontare in poche righe ciò che stiamo facendo rispetto all’emergenza ucraina.

Come Banco Alimentare, facciamo parte della FEBA (Federazione Europea dei Banchi Alimentari, che opera in 29 Paesi. Per l’emergenza Ucraina la FEBA ha organizzato l’invio di aiuti di emergenza sul posto. Parallelamente il Banco Alimentare in ogni regione italiana sta proseguendo e rafforzando l’attività ordinaria, attraverso un incremento del sostegno alle organizzazioni caritative sul territorio che assistono i profughi.

Qui di seguito alcuni dettagli sull’attività che portiamo avanti sul posto e quella in Piemonte.

Il nostro impegno in Europa

In seguito all’attacco della Russia all’Ucraina, il 28 febbraio 2022 la Federazione Europea dei Banchi Alimentari, di cui fa parte anche il Banco Alimentare in Italia, ha convocato una riunione con tutti i presidenti dei suoi membri in 29 paesi europei e un rappresentante del Global FoodBanking Network dagli USA. La priorità individuata è stata quella di assistere la Kyiv City Charity Foundation “Food Bank” e i banchi alimentari nei paesi vicini, come Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania e Slovacchia.
Per questo il 1marzo è stata lanciata la campagna #AllTogether4Ukraine che ad oggi ha permesso di raccogliere 1,8 milioni € da aziende, fondazioni, organizzazioni, membri FEBA e privati. Questo importo è stato destinato a sostenere i membri FEBA colpiti dalla crisi per un mese con consegne settimanali di alimenti per garantire cibo sufficiente, ma senza gravare sulla gestione logistica del cibo ricevuto. 435.000 € sono stati destinati alla consegna di cibo al membro FEBA in Romania, Federația Băncilor pentru Alimente din România (FBAR). FBAR fungerà da hub per FEBA per ridistribuire il cibo agli ucraini a Chișinău in Moldavia, dove le stime prevedono l’arrivo di 200.000 rifugiati.
Il cibo sarà ridistribuito inoltre, alla Banca pentru Alimente a Bucarest, Cluj, Brasov, Oradea e Roman in Romania, dove sono presenti 95.000 rifugiati dei 285.000 entrati nel paese. 190.000 rifugiati, invece, hanno già proseguito verso altri paesi dell’Europa occidentale. Il cibo raggiungerà anche Chernivsti, Leopoli e Odessa in Ucraina. FEBA sta anche sostenendo l’acquisto urgente di attrezzature per la movimentazione del cibo e il finanziamento di altri costi logistici (un magazzino a Chișinău – Moldovia, 6 furgoni, 6 attrezzature elettriche di movimentazione, personale temporaneo), in Moldavia e Romania per garantire una logistica efficiente di questi sforzi inaspettati per aiutare i rifugiati e le loro normali attività quotidiane.
FEBA ha mobilitato inoltre, le imprese alimentari partner per ottenere aiuti e consegnare cibo ai suoi membri in Ucraina, Moldova, Romania e Polonia.
Per sostenere il popolo ucraino dona su: www.eurofoodbank.org/feba-supports-ukraine

Il nostro impegno in Piemonte

Come Banco Alimentare del Piemonte insieme ai 4 magazzini provinciali di Asti, Biella, Cuneo e Novara ci siamo attivati sul territorio per rendere concreto l’aiuto verso i profughi ucraini che stanno arrivando, puntato su ciò che abbiamo di più solido e capillare: la nostra rete.
In questa situazione infatti operare con 600 Strutture caritative dislocate in tutto il Piemonte, ci permette di unire velocemente il bisogno e l’aiuto. Abbiamo attivato un numero di telefono (interno al nostro centralino) e una a mail a cui poter fare riferimento per conoscere la Struttura Caritativa più vicina a cui rivolgersi per richiedere aiuto alimentare. La comunicazione è stata diffusa attraverso un pdf e un video, in italiano e ucraino, anche tramite whatsapp e social, ed è stata condivisa con il consolato ucraino, in modo che possa essere diffusa il più velocemente possibile tra i profughi in Piemonte.

Il nostro obiettivo ora è fare il possibile per mettere nelle condizioni di operare le Associazioni che collaborano con noi: potenziando i mezzi, il recupero di cibo, la gestione logistica.

Anche per noi, infatti, si tratta di una nuova sfida, che arriva dopo un periodo non facile. Siamo sicuri però che, grazie al sostegno e al senso di condivisione che ci unisce a chi collabora con noi sul territorio, potremo agire, anche in questa occasione, per il bene e a favore della solidarietà, portando risultati efficaci e concreti.

Russia, dal Pd 13 domande a Cirio e Marrone

 SU RUSSIA E DONETSK

Il Pd del Piemonte chiede al Presidente Cirio e all’assessore Marrone di fare chiarezza: “ La Giunta regionale non può continuare a barcamenarsi tra ambiguità e assordanti silenzi che minano la credibilità del Piemonte”

«I rapporti dell’assessore Maurizio Marrone con l’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk non sono semplicemente fonte di imbarazzo per la Regione Piemonte, ma minano la credibilità stessa dell’istituzione regionale, che non può essere sacrificata sull’altare dei traballanti equilibri della maggioranza, tanto più in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, di fronte ad un conflitto che potrebbe allargarsi anche all’Europa. Anche alla luce della recente trasmissione “Piazza Pulita”, è necessario che Cirio e Marrone facciano chiarezza e spieghino ai piemontesi da che parte sta la Giunta e chi ne fa parte. Davvero al Presidente Cirio può bastare che Marrone, che ha tra le sue deleghe quella alla Cooperazione internazionale, abbia firmato l’ordine del giorno di condanna dell’aggressione russa? La Giunta può permettersi di essere rappresentata da chi, come Marrone, ha fatto propria e diffusa la propaganda di Putin e portato avanti iniziative contrastanti con le scelte del Governo e dell’Ue anche da assessore? Per Cirio, per la Lega e per FdI è tutto a posto? A fronte delle posizioni sempre più chiare espresse dalla comunità internazionale e dalle Organizzazioni internazionali, nonché dal nostro Governo, la Giunta regionale piemontese non può continuare a barcamenarsi tra ambiguità e assordanti silenzi ma ha il dovere di fare chiarezza». Queste alcune delle molte domande (a partire da quelle legate alle pubblicazioni sulle pagine dell’autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk) cui si attende una risposta inequivocabile raccolte in un report  presentato dal Partito Democratico del Piemonte in occasione della conferenza stampa sul caso “Marrone-Repubblica popolare di Donetsk”, a cui hanno preso parte il Segretario regionale Paolo Furia, la vice Segretaria regionale Monica Canalis, il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle ed i consiglieri regionali Domenico Rossi e Diego Sarno.

LE 13 DOMANDE A CIRIO E MARRONE

«Le pagine social dell’autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk, mai riconosciuta da Italia e UE, e al centro di un conflitto delicato, riportano più volte eventi istituzionali e dichiarazioni dell’assessore Maurizio Marrone a sostegno della loro causa e in contrapposizione a quella del governo italiano.

L’assessore Maurizio MARRONE

1) ne è a conoscenza?

2) sa dirci se c’è o c’è stata una corrispondenza tra lui stesso o i suoi collaboratori o l’ufficio stampa della Giunta Regionale e i gestori di queste pagine?

3) si riconosce nelle dichiarazioni che gli vengono attribuite su queste pagine?

E il presidente Alberto CIRIO

4) era a conoscenza della presenza e delle dichiarazioni dell’assessore Marrone su queste pagine e le condivide?

In alcuni dei post social dell’autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk, l’assessore Marrone viene indicato come co-presidente del Centro di Rappresentanza DPR di Torino. L’ultimo post risale ad ottobre 2021. Il capogruppo di FdI, Paolo Bongioanni, a “Piazza Pulita” afferma che “il sostegno è del 2017”. Anche il Presidente Cirio ci ha più volte detto che “si tratta di cose del passato, del 2019”. La Repubblica scrive che è stato presidente del Centro fino al 2019. In “Piazza Pulita” troviamo un video del 2020 in cui Marrone stesso ancora si definisce in inglese “capo della Rappresentanza della Repubblica di Donetsk in Italia” e sul sito del ministero degli Esteri della Repubblica del Donetsk troviamo questa definizione fino ad ottobre 2021.

Crediamo sia necessario fare chiarezza con un intervento pubblico e con dei documenti ufficiali.

L’assessore Maurizio MARRONE dovrebbe, quindi, farci sapere:

5) È disponibile lo Statuto e l’atto costitutivo dell’associazione?

6) Quali cariche ha ricoperto nell’associazione l’assessore Marrone e in quale periodo e con chi?

7) Oggi chi è il legale rappresentante del Centro di Rappresentanza DPR?

8) La Regione Piemonte e il Consiglio Regionale hanno mai intrattenuto rapporti ufficiali con questa associazione (patrocini, contributi, protocolli di intesa, corrispondenza)?

L’assessore Marrone è subentrato in Giunta a Roberto Rosso nell’aprile del 2022, assumendone tutte le deleghe e, in aggiunta, la delega alla Cooperazione internazionale, che prima era affidata all’assessore Fabrizio Ricca.

Vorremmo sapere dal presidente Alberto CIRIO

9) Per quale ragione ha inteso sottrarre la delega all’assessore Fabrizio Ricca per affidarla a una forza politica che, diciamo così, non era certo nella condizione in quel momento di rivendicare ulteriori deleghe?

10) C’è stata una esplicita richiesta di Fratelli d’Italia in questo senso, vista anche l’attività consolare di Fabrizio Comba, coordinatore regionale del partito?

11) Era a conoscenza dei legami e degli incarichi dell’assessore Maurizio Marrone nel momento in cui gli ha assegnato la delega alla Cooperazione internazionale?

 12) L’assessore Maurizio Marrone intende prendere una posizione pubblica, sulla scia di quanto fatto dalla Presidente del suo partito Giorgia Meloni, e da altri leader politici che, se pure in passato avessero esibito simpatie filo-russe, dopo l’invasione hanno preso una posizione pubblica di condanna dell’aggressione e di sostegno all’Ucraina?

13) A fronte del contesto geopolitico attuale, e considerati sia i rapporti dell’assessore Maurizio Marrone con la Repubblica del Donetsk riportati sulle pagine ufficiali della stessa sia il silenzio, peraltro inusuale, dell’assessore Marrone sulla vicenda Ucraina, il presidente Alberto Cirio ritiene opportuno che la delega alla Cooperazione Internazionale resti in capo a Marrone? Ritiene che sia sufficiente il voto ad un ordine del giorno insieme alla decisione di estrometterlo dalla gestione dell’accoglienza dei profughi per tutelare la credibilità e la reputazione internazionale della Regione Piemonte?».

 

Il PD del Piemonte

Per il caro bollette Torino si illumina di meno: tagli all’accensione dei lampioni

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L’assessora all’Ambiente, Chiara Foglietta, ha risposto in Consiglio Comunale, ad una richiesta di comunicazioni avanzata dal consigliere Silvio Viale, relativa al provvedimento di riduzione della temperatura di due gradi negli edifici comunali e di proposta a Iren di contenimento della spesa elettrica.

Ci troviamo in una situazione di emergenza per la quale non riusciamo a dare risposte immediate, ha esordito Foglietta. Da ieri la temperatura degli edifici comunali è stata abbassata di un paio di gradi, da oggi negli edifici di proprietà comunale ad uso scolastico e per ricettività di persone anziane e disabili verranno abbassate di un grado.

Questi interventi, ha evidenziato, dovrebbero garantire un risparmio di circa il 10%”.

Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, invece, Foglietta ha affermato che si sta valutando di ridurne l’accensione di 10/20 minuti. Secondo Iren, ha dichiarato, il risparmio per 10 minuti di riduzione all’accensione o allo spegnimento potrebbe garantire un risparmio di circa 500 euro al giorno.

Ha aggiunto che le luci natalizie sono spente da fine febbraio, così come sono spente le fontane e i monumenti sono accesi solo nel fine settimana.

Infine ha sottolineato come l’Energy manager della Città, insieme a quelli delle altre città, chiederà al Governo, attraverso Anci, di abbattere l’Iva sul teleriscaldamento e come si stia infine cercando di capire come contenere il costo delle bollette già emesse.

Nel dibattito è intervenuto Silvio Viale (Lista Civica per Torino) che ha sottolineato come la richiesta di comunicazione abbia avuto il duplice scopo di sensibilizzare, da un lato, la necessità del risparmio energetico, dall’altro di evidenziare la difficoltà nell’abbassare la temperatura e ritiene utili appelli alla cittadinanza per contenere la temperatura.

Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha evidenziato come non si tratti solo di questioni di costi di energia ma di come occorra entrare nell’ottica di una situazione condizionata dalla guerra. Occorre, ha affermato, proporre sanzioni serie anche se ci producono sofferenze bloccando tutte le forniture energetiche da parte della Russia.