ilTorinese

Magliano: Baby gang, ora è vera emergenza

Il fenomeno, esploso con la pandemia, non può più essere ignorato: sul tema, discuterò un’interpellanza in Consiglio Regionale.

Aggressioni fisiche, minacce, furti, rapine, atti di bullismo: non si contano gli articoli giornalistici che hanno riportato, negli ultimi mesi, notizie di simili azioni a opera di bande giovanili, soprattutto nei centri urbani. Spesso questi atti di violenza sono organizzati tramite social network e talvolta ripresi con fotocamere e pubblicati in rete.

La Giunta Cirio ha recentemente annunciato interventi volti a contrastare il fenomeno delle baby gang, quale misura parallela alla sperimentazione del Servizio Civile Regionale. Per questa finalità sono stati allocati, ha riferito l’Assessore in Commissione, 117 mila euro per il 2022 e 228 mila euro per il biennio 2023-2024.

Riteniamo che le sole dichiarazioni di intenti non siano sufficienti, pertanto chiederemo alla Giunta in Consiglio Regionale, con un’interpellanza già presentata, quali siano esattamente gli interventi previsti e quali azioni concrete intenda porre in essere la Giunta.

Se spetta alle Forze dell’Ordine l’attività repressiva, è compito e dovere della Regione esercitare un’azione preventiva, in sinergia con le Amministrazioni locali, nei confronti di un fenomeno cresciuto in maniera preoccupante nella nostra regione, per proporzioni e gravità, negli ultimi due anni di emergenza pandemica.

Le aggregazioni giovanili violente rappresentano non soltanto una minaccia alla sicurezza dei cittadini, ma anche un danno all’immagine del territorio regionale, in particolare per le aree a interesse turistico.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Controlli movida torinese Due persone denunciate

 

Nella notte fra sabato e domenica, personale della Polizia di Stato ha coordinato un servizio straordinario interforze disposto con ordinanza del Questore nelle zone del centro cittadino maggiormente interessate dalla movida, in particolare nell’area di Piazza Santa Giulia, San Salvario, Piazza Vittorio Veneto e Piazza Valdo Fusi.

Nel corso dell’attività di controllo di un locale di piazza Vittorio Veneto, un avventore ha esibito un green pass di una terza persona, motivo per il quale oltre ad essere sanzionato amministrativamente è stato anche denunciato in stato di libertà per sostituzione di persona.

Un’altra sanzione, in questo caso di 6666 euro, è stata elevata nei confronti di un esercizio commerciale di via Borgaro per la vendita di una bevanda alcolica oltre l’orario consentito.

Intorno alla mezzanotte, gli agenti della Divisione PAS ha effettuato un controllo presso un circolo privato di via Stradella ove era in corso una festa a pagamento. Al loro arrivo, i poliziotti hanno riscontrato che il circolo era stato adibito a locale di pubblico spettacolo con l’esibizione di due cantanti alla presenza di 212 persone. Nel locale era anche presente un banco bar dove venivano somministrate bevande.

L’organizzatore dell’evento, un cittadino peruviano che ha riferito di aver affittato la struttura per un giorno, è risultato sprovvisto delle licenze di pubblico spettacolo e di somministrazione. Per tale ragione, è stato denunciato in stato di libertà per apertura abusiva di luoghi di spettacolo o trattenimento e sanzionato per le violazioni amministrative.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Isabelle Allende “Violeta” -Feltrinelli- euro
Affascina e coinvolge -quasi come “La casa degli spiriti” (che resta un capolavoro assoluto e ineguagliabile)-l’ultimo romanzo della scrittrice Cilena, “Violeta”.
Un libro epico, in cui la protagonista centenaria racconta al nipote Camilo la storia della sua vita lunga un secolo. Sono pagine che racchiudono un mondo intero, in cui le vicende private, passioni, amicizie, avventure intersecano la storia e i suoi sconvolgimenti. Una fitta trama che ci fa incontrare personaggi indimenticabili, nel bene e nel male, e avviluppa noi lettori in una narrazione che non vorremmo finisse mai, tanto è magnifica e travolgente.
C’è una simmetria che promette un racconto geniale, emozionante come l’Allende sa fare in modo sublime.
«Sono nata nel 1920, durante l’epidemia della spagnola, e morirò nel 2020, durante la pandemia da coronavirus».
Così Violeta scrive mentre si sta addentrando nel terreno della morte, lasciando al nipote testimonianza del suo passaggio sulla terra in oltre 70 diari e migliaia di lettere; dove scorrono momenti difficilissimi, passioni anche devastanti, nascite e morti, in sostanza, “una vita interessante”. Ed emerge il ritratto intimo di una donna che è stata bambina coraggiosa e ribelle, amante, moglie, madre e imprenditrice di successo che ha saputo veleggiare, sempre a testa alta, tra i marosi di un’esistenza complicata.
Violeta del Valle, prima femmina dopo un’orda di 5 maschi, nasce in una famiglia benestante, nella Casa delle Camelie, in Cile. Una sorta di universo chiuso dove la bambina cresce circondata pure dall’affetto delle zie, Pia e Pilar. In casa arriva poi l’istitutrice inglese Miss Josephine Taylor che avrà un ruolo importantissimo anche nella vita del fratello maggiore di Violeta, José Antonio, braccio destro del padre negli affari di famiglia.
Però il destino incombe e i del Valle subiscono il rovescio della fortuna. La crisi economica internazionale e la Grande Depressione mandano a fondo Arsenio del Valle che, di fronte alla rovina, sceglie una via d’uscita traumatica, e sarà proprio la figlia a scoprire per prima quale. La perdita di tutto e lo scandalo spingono la famiglia all’Esilio nel sud del paese, a Nahuel, zona quasi disabitata “dove finisce la civiltà e inizia il territorio degli indios”.
Anni di adattamento, rudimentali occupazioni della vita di campagna, letture e tanto altro modella l’adolescenza di Violeta, che ricorderà quel periodo come il più limpido della sua vita.

Crescendo si rivela abilissima negli affari e insieme al fratello mette su una fiorente impresa che fa fortuna con la costruzione di case prefabbricate. Poi un matrimonio insignificante; mentre a segnare buona parte della vita di Violeta sarà invece la passione travolgente per Julián Bravo.
Un avventuriero dagli affari poco limpidi, amante del rischio, abile pilota “che danzava con la morte”, intrallazzato con mafia, traffico d’armi, poteri forti e occulti.
E’ un uomo irresistibile ma spietato, pericoloso ed egoista; violento e manesco, la tradisce continuamente e la picchia spesso per un nonnulla.
Non la sposerà mai nonostante abbia messo al mondo i suoi due figli. Il dolce, sensibile e delicato Juan Martín; che il padre trova debole ed effemminato. I due non si capiranno mai e Juan starà bene solo lontano da Julián.
Ben diverso invece il rapporto con la bellissima figlia Nieves che il padre adora, vizia a dismisura, rendendola egoista e aprendole un futuro di autodistruzione. Lei taglierà i ponti con la famiglia, in fuga dal padre, strafatta di droghe, espedienti e perdizione. A nulla servirà la disperazione di Julian che le mette alle costole l’investigatore Roy Cooper. Personaggio che si rivelerà fondamentale nella vita di Violeta, di Nieves e di suo figlio Camilo. Poi mille altre svolte che non vi anticipo, ma che rendono indimenticabile questo romanzo.

 

Ian Williams “Riproduzione” -Keller- euro 20,00
Ian Williams è poeta e scrittore nato a Trinidad, cresciuto in Canada, professore di Letteratura Inglese alla University di Toronto e questo è il suo romanzo di esordio, con il quale ha vinto lo Scotiabank Giller Price.
689 pagine in cui l’autore parla di legami di sangue, riproduzione, concetto di famiglia e la sua evoluzione, ma anche dell’incontro tra culture diverse.

Siamo a Toronto negli anni Settanta e la 19enne Felicia, che arriva da una minuscola isola dei Caraibi, assiste la mamma malata in ospedale. Nella stessa stanza c’è Edgar, 40 anni, rampollo viziato di una ricca famiglia tedesca, che tiene compagnia alla madre ricoverata.
Inizia così la relazione tra un uomo bianco e una ragazza di colore, che innesca una serie di conseguenze attraverso 4 decadi di storia narrata da Williams.
Due personalità agli antipodi, anche se entrambi degli immigrati; lei è religiosa e matura per la sua età; lui impreparato emotivamente, superficiale e a tratti irresponsabile.
La madre di Felicia muore lasciandola sola al mondo, quella di Edgar invece viene dimessa e torna a casa.
La giovane dovrebbe studiare e trovare la sua strada nel mondo, ma Edgar le chiede di occuparsi della sua Mutter, e addio scuola frequentata con regolarità.

La relazione tra i due deraglia quando Edgar seduce goffamente Felicia e la mette incinta. Il loro rapporto si strappa perché lui a diventare genitore neanche ci pensa.
Frutto di questa breve unione sarà Armistizio, meglio conosciuto come Army, che cresce con la madre, ma segnato dall’abbandono del padre.
I due però condividono una bella fetta del patrimonio genetico e pur non avendo mai conosciuto Edgar, Army gli assomiglia parecchio, soprattutto in una serie di comportamenti e nell’attrazione per il denaro e le avventure galanti.

Gli anni scorrono, Army cresce mantenuto solo dalla madre, la quale a un certo punto si trasferisce nel seminterrato della casa di Oliver. Lui è di origini portoghesi, divorziato e padre di Heather ed Endrix.
Ed ecco che ritorna il concetto di riproduzione che contiene molteplici temi: il corpo femminile, la genitorialità (accettata, rifiutata, subita), la famiglia e le sue varie declinazioni.
40 anni dopo lo strappo che li ha allontanati, Felicia ed Edgar si incontrano di nuovo, le loro vite nel frattempo sono andate avanti e scopriremo in che direzione.

 

Daria Bignardi “Libri che mi hanno rovinato la vita ..e altri amori malinconici”
-Einaudi- euro 16,50
Questo libro della giornalista, scrittrice e conduttrice può essere visto anche come una sorta di testo matriowska, nel senso che include tanti altri libri che per l’occasione possiamo leggere per la prima volta oppure rileggere, ma con lo sguardo nuovo suggerito dalla Bignardi.
In poco meno di 150 pagine ha raccolto il risultato di uno scavo nella sua memoria con il quale è risalita alle radici di alcune sue emozioni e suggestioni letterarie. Più che rovinarle davvero la vita, le opere che cita hanno contribuito a dare una direzione, un senso alla sua esistenza e crescita.
E’ una sorta di memoir di formazione che in definitiva individua soprattutto 3 libri strategici. In pool position c’è il romanzo cupo di Djuna Barnes “La foresta della notte”, poi viene “Il demone meschino” di Fëdor Sologub, la cui vita fu segnata da gravi lutti che lo indussero a ritirarsi dal mondo e chiudersi in un silenzio assoluto. L’altro testo è “Così parlò Zarathustra” di Friederich Nietzsche del quale la Bignardi imparò brani a memoria, intrigata dal suo amore tormentato per Lou Salomé.

Ma di autori la Bignardi ne annovera tanti altri…tra i quali una grande scrittrice, Pearl S.Buck che scoprì grazie al libro usato “La buona terra” nella mitica collana Medusa Mondadori, scovato su una bancarella.
Oggi la Buck sembra accantonata, ed è un peccato perché fu una maestra nel raccontare saghe cinesi, vinse il Premio Pulitzer nel 1932, il Nobel per la letteratura nel 1938.
Ebbe una vita spettacolare, fuori dagli schemi e scrisse più di 80 libri.
“La buona terra” non rientra nel novero dei libri maledetti della Bignardi, ma la segnò con l’idea che l’amore potesse essere anche terribile. E nel romanzo che la Buck ambientò in America e non in Cina “Questo indomito cuore”, la Bignardi ha ritrovato una citazione che l’aveva colpita «Soffrirai perché niente dura, ecco tutto. E’ la dannazione finale alla quale cerchiamo di sfuggire per tutta la vita».

 

Perché non prendere spunto dal libro della Bignardi per leggere o rileggere
Djuna Barnes “La foresta della notte” pubblicato nel 1936, libro di cui si innamorò lo scrittore T. S. Eliot che scrisse la prefazione. Testo dalla trama esile, scandito da capitoli non lineari che conducono il lettore da una città all’altra –tra Parigi e New York- , in tempi e situazioni diverse, in una sorta di viaggio onirico.
All’epoca fece scandalo perché mise a fuoco travestiti, prostitute e soprattutto le relazioni tra donne.
L’amore lesbico era tabù e la Barnes sapeva di cosa stava parlando, perché a 29 anni si innamorò per la prima volta di Thelma Wood, giovane aspirante pittrice e scultrice di mediocre talento. Le due donne vissero insieme per 8 anni, segnati da viaggi, bevute, litigi e continui tradimenti.
Thelma –sensuale e magnetica- tradì la Barnes con uomini e donne; quando poi si legò alla ricca divorziata
Henriette McCrea-Metcalf, Djuna la lasciò definitivamente.
Fu allora che iniziò a scrivere “Nightwood” decisamente vendicativo. La bambola perversa Robin Vote del libro sarebbe ispirata da Thelma, mentre la ridicola Jenny sarebbe Henriette.

“La passione” raccoglie 9 racconti di storie poco appariscenti, ma dal significato profondo. Parlano di passioni, sentimenti, e narrano -tra l’altro- di una madre che fa visita alla figlia che non vedeva da anni; della morte di un proprietario terriero; di un sarto armeno a New York vittima di una giovane perfida. O ancora, dei pensieri deliranti di un’aristocratica anziana, e dei dottori Katrina e Otto giunti in America negli anni Venti

 

Antonio Manzini “Le ossa parlano” -Sellerio- euro 15,00
E’ il nuovo capitolo delle indagini di Rocco Schiavone, vicequestore romano spedito ad Aosta, che questa volta indaga sul ritrovamento delle povere ossa di un bambino sepolte in un bosco. Chissà chi era, perché aveva con se una spilletta con lo scudo Capitan America, nelle tasche dei jeans a brandelli. Il caso è inquietante e Schiavone ci si butta con il suo cinismo, la sua profonda disillusione e una personale idea della giustizia che spesso salta le regole stabilite. Affiora una realtà malata, deviata e crudele che ha a che fare con l’immondo sommerso della pedofilia.
In parallelo alle indagini, seguiamo anche le vicende private di Rocco che viene chiamato a testimoniare contro il corrotto dirigente di polizia Mastrodomenico; l’uomo che era a capo della banda armata sulla quale anni prima aveva indagato Schiavone e che gli era costata l’assassinio dell’adorata giovane moglie Marina. La raffica era destinata a Rocco ma aveva colpito la donna della sua vita e da quella perdita non si è mai più ripreso.
Forse un taglio più netto col passato potrebbe derivare dalla vendita dell’attico romano in cui era stato felice con la moglie….che non sembra essersene andata del tutto, visto che Schiavone continua a parlare con il suo “fantasma”.

Il Piemonte si promuove alla Bit di Milano

Dal 10 al 12 aprile la Regione Piemonte torna all’importante appuntamento B2B italiano con l’industria turistica globale

Da domenica 10 a martedì 12 aprile la Regione Piemonte, in collaborazione con VisitPiemonte –
Regional Marketing and Promotion (la società in house della Regione e di Unioncamere che si
occupa della valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio) conferma la sua presenza a BIT
– Borsa Internazionale del Turismo, tra i più rilevanti marketplace di promozione e
commercializzazione dell’offerta turistica italiana sui mercati internazionali.

L’edizione 2022, allestita negli spazi di Fiera Milano City, si apre con una giornata inaugurale
destinata al pubblico, seguita dalla tre-giorni dedicata a media e professionisti del settore.
Nello stand C67 G64 G66 (Padiglione 3) la Regione Piemonte presenta il territorio insieme alle 7
Agenzie Turistiche Locali e a una delegazione di operatori turistici, con l’obiettivo di incrementare il
bacino incoming nazionale ed estero.

In linea con l’invito dell’edizione 2022 – Step into a new journey – il Piemonte porta a BIT un’offerta
turistica altamente diversificata, ad iniziare dal patrimonio agro-alimentare, con prodotti inimitabili
come il Tartufo Bianco d’Alba, vini da primato con 18 DOCG e 41 DOC, e ben 340 Prodotti Alimentari
Tipici, reinterpretati con creatività nei 46 ristoranti stella Michelin come in trattorie ed agriturismi
ad alto livello di accoglienza. Si parla di un universo del gusto da scoprire in abbinamento ad un
circuito artistico e culturale di assoluto prestigio, che – accanto a città d’arte di grande fascino, a 40
Comuni Bandiera Arancione e 17 “Borghi più belli d’Italia” – conta importanti siti UNESCO: dalle
Residenze Reali Sabaude ai Sacri Monti e i Paesaggi Vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato. Con
95 aree naturali protette, il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Nazionale della Val Grande,
20.000 chilometri di percorsi ciclo-turistici e un’incredibile rete di cammini storici il Piemonte offre
un approccio aperto a un’esperienza di viaggio personalizzata nel segno di un turismo sostenibile di
alta qualità.

Un patrimonio sfaccettato che è ulteriormente arricchito da segmenti di particolare valenza
turistica: dal turismo MICE & Incentives alle proposte di turismo accessibile, dal wedding a itinerary
LGBTQI friendly, accanto alla vacanza attiva per l’outdoor “4 stagioni”.

“La partecipazione a BIT riveste una particolare importanza per la promozione del sistema turistico
del Piemonte nelle sue diverse componenti. Oggi la Regione Piemonte presenta in Fiera una serie di
grandi eventi a carattere culturale, sportivo ed enogastronomico che sono cassa di risonanza
dell’intero territorio regionale ed offrono un’eccezionale opportunità di visibilità e promozione del
Piemonte nel mondo. I grandi eventi sono motori fondamentali per il marketing del territorio e per lo
sviluppo economico della nostra regione – dichiara l’Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio
della Regione Piemonte, Vittoria Poggio – Le straordinarie potenzialità del Piemonte ci consentono
di offrire ai viaggiatori e agli operatori italiani ed esteri una destinazione di forte richiamo
internazionale. Un’opportunità che è resa possibile grazie al coinvolgimento attivo di tutto il
territorio, dalle ATL – Agenzie Turistiche Locali, ai Consorzi e alla rete dei nostri operatori turistici. Un
grazie doveroso va a tutti coloro che lavorano a questo obiettivo comune».

E il Piemonte sceglie BIT per svelare i suoi grandi assi con una serie di eventi di caratura
internazionale in programma nei prossimi mesi, a cominciare da EUROVISION Song Contest, che dal
10 al 14 maggio vedrà 40 nazioni in lizza a Torino, confermando il capoluogo subalpino set di
riferimento della scena musicale ed artistica mondiale. Ancora a Torino, appuntamento con
l’avanguardia culturale al Salone del Libro, con un irresistibile calendario di incontri ed iniziative dal
19 al 23 maggio, mentre dal 31 maggio al 1° giugno è la volta del Festival internazionale del
giornalismo alimentare e dal 31 maggio al 4 giugno del Festival internazionale dell’Economia.
Protagonista dell’autunno sarà invece Artissima Fair, la più importante fiera italiana dedicata
esclusivamente alle espressioni artistiche contemporanee che dal 4 al 6 novembre trasforma Torino
in magnetico laboratorio internazionale. Anche in ambito sportivo il Piemonte, prima regione
italiana ad aggiudicarsi il prestigioso titolo di Regione europea dello sport 2022 – ha in serbo un
nutrito palinsesto di eventi per un anno all’insegna dello sport come strumento di salute,
integrazione, educazione e rispetto. E dal 13 al 20 novembre secondo appuntamento in Piemonte
con ATP Finals, il più importante torneo di fine stagione del tennis maschile che fino al 2025 riunirà
ogni anno a Torino il gotha del tennis mondiale. Sul versante enogastronomico, sempre a Torino dal
22 al 26 settembre Terra Madre Salone del Gusto richiama gli estimatori della miglior produzione
mondiale. Ancora in settembre saranno le Langhe Monferrato Roero e la Città di Alba ad ospitare
la VI edizione di Global Conference in Wine Forum, il più importante forum mondiale sul turismo
enologico, a riconferma della storica vocazione e cultura enologica del Piemonte. E da ottobre a
dicembre Alba e le Langhe saranno il fulcro della 92° edizione della Fiera Internazionale del Tartufo
bianco d’Alba, con il correlato Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba.

“BIT Milano è un appuntamento importante per la Regione Piemonte e per gli operatori turistici
piemontesi, un’occasione strategica di valorizzazione delle tante e diverse risorse del nostro territorio
– afferma Paola Casagrande, Direttore Coordinamento politiche e fondi europei – Turismo e Sport –
Un’attività essenziale per promuovere la ricchezza e varietà che rendono il Piemonte una destinazione
unica. Dai siti UNESCO ai musei e le città d’arte, dalle colline ai laghi, dai parchi nazionali alle
montagne, il Piemonte presenta un’offerta turistica d’eccellenza che unisce armoniosamente cultura,
paesaggio ed enogastronomia e assicura un’esperienza di viaggio, di svago e di conoscenza
all’insegna dell’accessibilità e sostenibilità”.

«La Borsa Internazionale del Turismo di Milano è un appuntamento assolutamente imperdibile, che
negli anni ha dato grande visibilità ai nostri prodotti turistici, consentendo agli operatori piemontesi
contatti importanti – sottolinea il Presidente del Consiglio di Amministrazione di VisitPiemonte,
Beppe Carlevaris – Soprattutto ora, dopo il lungo periodo di assenza delle fiere turistiche in
presenza, è davvero importante esserci: innanzitutto con la presentazione dei grandi eventi di
respiro internazionale del 2022, con le proposte delle nostre ATL e dei consorzi turistici, nello spirito
di un lavoro in sinergia tra i diversi territori del Piemonte e in un’ottica di destagionalizzazione del
turismo»

Muro Toro! Torino-Milan 0-0

32esima giornata serie A

Un Toro solido e cinico ferma sul pari la capolista Milan al termine di una gara veemente e combattuta in ogni angolo del campo.Diversamente dal solito i granata di Juric non hanno aggredito gli avversari sin dalle prime battute della partita ma li hanno aspettati a centrocampo per poi controbattere con folate offensive veloci.
La sfida tra Juric e Pioli è stata una vera  partita a scacchi, con i granata che hanno chiuso tutti gli spazi con il grande   pressing uomo contro uomo e i rossoneri che hanno provato a portare fuori zona gli avversari, riuscendoci solo a tratti.Nel primo tempo un’occasione a testa con belle parate dei portieri Maignan e Berisha.Nel secondo tempo Toro che spinge di più e costringe il Milan nella propria metà campo.Grande occasione per il terzino granata Vojovoda che sfiora il gol con un gran tiro neutralizzato dal portiere rossonero
Maignan che risponde a sua volta da grande campione.
Pareggio giusto e granata che al termine della sfida raccolgono meritatamente gli applausi del proprio pubblico.

Enzo Grassano

Gabiano, LibrInValle 2022 entra nel vivo

LibrInValle 2022 è entrata nel vivo con la conferenza a Gabiano di Dante Paolo Ferraris sabato pomeriggio al centro polifunzionale.

L’autore, seguendo una tradizione ormai consolidata, ha presentato la sua ultima fatica, ‘Girovagando per il Piemonte – volume 3’ viaggio nei borghi minori della regione subalpina. Questa volta Ferraris, rispettando un impegno che aveva preso due anni fa, ha dedicato un capitolo proprio a Gabiano.

Gli altri sono dedicati ad Alice Castello, Argentera, Azeglio, Balzola, Bra, Candia Canavese; Cannero Riviera, Carentino, Caresanablot, Francavilla Bisio, Galliate, Larizzate, Neive, Nizza Monferrato, Passerato Marmorito, Sagliano Micca, Traregio Viggiona, Verrone, Viverone, Volpedo, Volpiano, Voltaggio. Un capitolo è dedicato alla farinata e il tutto è corredato da un’ampia ed esauriente sitografia e bibliografia.

Ad introdurre è stato il sindaco di Gabiano, Domenico Priora, che ha ricordato la sua lunga conoscenza ed amicizia con l’autore, poi Ferraris ha dialogato con Massimo Iaretti, consigliere delegato alla cultura dell’Unione dei Comuni della Valcerrina che ha ricordato che il prossimo appuntamento con LibrInValle è previsto sabato 23 aprile, alle ore 17 a Cerrina Monferrato nel salone parrocchiale, in collaborazione con il Circolo culturale I Marchesi del Monferrato e il Comune di Cerrina, dedicato alla figura di Beppe Fenoglio, con l’intervento di Sergio Favretto e letture di Fulvia Maldini.

L’evento è stato ripreso da una troupe di monferratowebtv.it e telemoranopo.it che lo manderà in onda sui propri canali.

Reale Mutua Basket Torino – Casale 96 – 73: una vittoria di carattere!

Il basket visto da vicino

Vince Torino e vince veramente bene. E non era una partita facile. Sotto di 14 punti a quasi metà terzo quarto Torino dà una vera lezione ai giovani e meno giovani giocatori di Casale con un parziale di 21 a 2 per poi chiudere il totale del secondo tempo 56 a 24!!!
Giocano oltre i limiti nei primi due tempi i giocatori di Casale e Torino contiene con il 40 – 49 dell’intervallo.
Poi Torino va di carattere e subisce molti falli e scorrettezze oltre i limiti da parte degli avversari che hanno il “pregio” di risvegliare l’orgoglio di tutti i giocatori della Reale Mutua.
Segna e gioca (anche se un po’ caotico) meglio Konè. Si svela “agitatore del tifo” anche Oboe dopo due canestri di ottima fattura.
De Vico nella ripresa gioca come ci si aspetta e Landi lotta contro tutta la squadra avversaria in difesa e ne esce vincitore.
Migliori in campo Alibegovic con punti e intensità sia in attacco che in difesa e Davon Scott (26 punti), molto migliorato in questa fase finale, sia come realizzatore che come difensore del canestro con stoppate e rimbalzi e devastanti schiacciate in attacco. Pagani un po’ neutro ma contribuisce alla vittoria.
Ci voleva una vittoria vera prima della fase ad orologio che comincerà la prossima settimana. In attesa del ritorno di Trey Davies e sperando in un rinforzo decisivo per i playoff, la Reale Mutua chiude al quinto posto, il più basso di sempre da quando Torino è in A2… quindi… incrociamo le dita e andiamo avanti.

Paolo Michieletto

La Corsa dei Record, Tempo fantasmagorico della Tegegn

Miglior ritorno, la Corsa dei Record non poteva festeggiare.

Dopo due anni di stop per il Covid, la mezza maratona che congiunge Lanzo Torinese e Caselle Torinese si è riappropriata del proprio posto nel calendario nazionale della Fidal e lo ha fatto regalando agli appassionati una prestazione monstre, quella dell’etiope Addisalem Belay Tegegn, portacolori della Atletica Saluzzo, che ha sbriciolato il primato femminile della corsa facendo fermare i cronometri sul tempo di 1h10’39”. La gara della rappresentante etiope è stata straordinaria, considerando anche che veniva da altre due mezze maratone nelle due ultime domeniche in Polonia corse sempre sugli stessi ritmi, che a Caselle Torinese le sono valsi la quinta posizione assoluta. Letteralmente frantumata la resistenza della sua connazionale Asmerawork Bekele Workeba (Pod.Torino), staccata di oltre 10 minuti in 1h21’19”, terza posizione per la bulgara Bilserin Syuleyman (Skla Novi Pazar) in 1h25’40”. Quarta la prima delle italiane, Anna Caporusso (Gs Avis Ivrea) in 1h26’00”.
Record caduto anche al maschile, per merito del kenyano Rodgers Maiyo (Pod.Torino) che ha fermato i cronometri sul tempo di 1h03’09”, alle sue spalle una coppia dell’Atl.Saluzzo, ma stupisce la prestazione di Marco Moletto, capace d’inserirsi al secondo posto in 1h03’27” davanti all’altro kenyano Eric Muthomi Riungu in 1h05’29”.
Il ritorno de La Corsa dei Record va così in archivio con grandi risultati cronometrici. Al traguardo sono giunti in 249 corridori, un numero destinato indubbiamente a crescere nelle prossime edizioni, considerando anche l’estrema scorrevolezza del tracciato. La gara ha goduto ancora una volta dell’appoggio e sostegno delle amministrazioni locali coinvolte lungo il percorso, come anche delle varie associazioni del territorio che hanno supportato l’Asd Filmar nella riproposizione di quella che ormai è una classica dei 21,097 km.

“Noi siamo con voi per la pace e la giustizia”

Il prossimo martedì 12 aprile si terrà un incontro intitolato “Noi siamo con voi per la pace e la giustizia”.

Sulla locandina pubblicata sotto,  sono annunciati e illustrati sia il programma, sia i relatori, sia i soggetti che hanno organizzato e patrocinato l’evento. Come potere vedere, dunque, l’iniziativa è stata voluta e condivisa da un amplissimo arco di “Soggetti”, tanto religiosi, quanto sociali, quanto istituzionali, il che la rende – almeno in parte – abbastanza unica e significativa.

Giampiero Leo a nome degli organizzatori
Noi credenti non possiamo mai accettare la guerra, anche se per ogni giorno che passa ci sembra di poter far poco. Non possiamo accettare questa guerra fratricida che coinvolge due nazioni che hanno tanto in comune, a partire dalle radici cristiane e proprio per questo sentiamo con ancor maggiore partecipazione il dramma del popolo ucraino invaso, costretto all’esilio, sottoposto ai bombardamenti e alle violenze di ogni genere. La guerra è terribile, perché spesso sfugge a chi l’ha dichiarata e – come un fuoco – si allarga in modo incontrollabile. Non accettare la guerra – e ancor di più abituarci alla guerra – ci impegna a pregare e agire per la pace e per la giustizia. Sottolineiamo infatti che la pace senza giustizia non solo è di per se stessa precaria, ma può costituire anche una terribile mortificazione della stessa dignità umana. La preghiera, questa nostra preghiera, è anche una protesta per la violenza del conflitto e verso chi lo ha ultimamente scatenato per brama di potere e indifferenza alla legalità e alle regole di convivenza internazionali, ma soprattutto vuole essere la richiesta ai nostri Padri che ci diano il grande dono della pace. Non ci si può rassegnare al fatto che la guerra si incancrenisca per mesi o per anni in Ucraina, come in altre parti del mondo, mentre muoiono tanti uomini, donne e bambini. In questo nostro incontro pregheremo tutti insieme per quella pace a cui non rinunceremo mai, certi che la pace è il nostro ideale supremo, perché la pace è la ragione stessa dell’essere credenti.

Tutti nel bunker: “Così impariamo cosa significa la guerra”

DAL PIEMONTE/ Questo weekend le visite guidate ai rifugi antiaerei di Vercelli, nell’ambito del progetto ‘Tracce di guerra 2002’ promosse  da La Rete, consulta per la promozione del territorio vercellese hanno avuto un grande successo. In centinaia hanno potuto scoprire i segreti del tunnel in piazza Cavour a Vercelli, che poteva contenere  250 persone. “Così si capisce cosa significa l’orrore della guerra”, hanno detto alcuni visitatori. Per la prima volta è stato anche aperto rifugio in piazza Zumaglini,  nei sotterranei della Borsa Risi, ospitava fino a 600 persone. Domani in  programma  una visita dedicata alle scuole.