ilTorinese

Para ice hockey, tre piemontesi a Pechino

Pechino 2022, si (ri)comincia. Archiviata un’Olimpiade da record per l’Italia del ghiaccio, la capitale cinese dal 4 al 13 marzo ospiterà i XIII Giochi Paralimpici Invernali. La delegazione azzurra sarà composta da 32 atleti, con un incremento del 23% rispetto all’edizione di PyeongChang 2018, impegnati nelle discipline del para ice hockey, dello sci alpino, dello sci nordico e dello snowboard.

La Nazionale di para ice hockey, in particolare, presenterà sul ghiaccio ben tre alfieri piemontesi. Si tratta del portiere 47enne Gabriele Araudo, del difensore 30enne Andrea Macrì e dell’attaccante 30enne Gabriele Lanza, tutti cresciuti negli anni con la maglia della Sport Di Più – Tori Seduti. Gli azzurri, inseriti nel Gruppo B, esordiranno il 5 marzo contro la Repubblica Ceca, quindi il 6 sfideranno la Slovacchia e l’8 la Cina: l’obiettivo è quello di chiudere il quadrangolare in una delle prime due posizioni, così da incrociare la terza o la quarta del Gruppo A con in palio un biglietto per le semifinali.

Preso a pugni e calci nel parcheggio del supermercato

Un episodio di violenza assurda e’ avvenuto nel parcheggio del supermercato Conad di corso Torino a Pinerolo.

Un 60enne ha discusso animatamente con un automobilista che lo accusava di aver attraversato il piazzale  senza fare attenzione. Dopo qualche insulto il conducente  è sceso dall’auto e con dei pugni ha colpito al viso l’uomo prendendolo anche a calci. Sono arrivati i carabinieri ma l’aggressore era già fuggito. L’uomo ferito è stato medicato in ospedale.

Dal Piemonte alle navi da crociera, una lunga avventura. Addio al comandante

Questa mattina nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco di Cuneo si sono svolti i funerali di Gian Carlo Guglieri. Aveva 80 anni, e’ stato a lungo comandante di mercantili e navi da crociera. Terminato  il Liceo Nautico di Savona iniziò la sua carriera in mare, sulle petroliere e come comandante  sui mercantili e sulle navi della Costa. Lascia la moglie Vanda, il figlio Paolo, il fratello Pietro e la sorella Mariarosa.

Caro bollette, i consigli utili per risparmiare

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

rincari di questi mesi, aggravati dalla drammatica situazione ucraina, dimostrano ancora una volta quanto sia diventato necessario cercare di risparmiare in bolletta.

Servono interventi quotidiani volti ad evitare la stangata dei costi, ma anche a contribuire a diventare meno dipendenti, come Paese, dalle importazioni di gas dall’estero e contemporaneamente dare maggior impulso alla necessaria (e non più rinviabile) transizione ecologica.

Qui alcuni consigli utili sui comportamenti da adottare per risparmiare in bolletta:

1. monitorare i consumi leggendo periodicamente la lettera del proprio contatore e comparandola con  quella indicata in fattura e modificare le nostre abitudini per diventare più efficienti.
2. Imparare a confrontare le diverse offerte presenti sul mercato che meglio possono adattarsi alle nostre esigenze diffidando di promesse di risparmi eccessivi
3. Ridurre i consumi utilizzando apparecchiature moderne ed a risparmio energetico (lampadine a led, piani a induzione, pompe di calore, ecc). Mentre per il gas utilizzare al meglio il proprio impianto di riscaldamento per evitare consumi eccessivi e dispersioni.
4. Riqualificare, ove sia possibile, le nostre abitazioni o i locali ove si svolge la propria attività lavorativa come, ad esempio, la sostituzione della caldaia, l’installazione di pannelli solari, l’isolamento termico di muri e infissi, l’utilizzo di soluzioni moderne come le pompe di calore.

L’uso corretto degli elettrodomestici che siano questi moderni o no è fondamentale al fine di ridurre i consumi. Dei piccoli comportamenti virtuosi per un risparmio efficiente.

Lo scaldacqua elettrico è l’elettrodomestico che divora più corrente. Il 20% della bolletta dipende, infatti, dall’acqua calda. Ridurre la temperatura del termostato a 40-45°C durante l’estate e 55°C in inverno può limitare il consumo oltre ad eseguire una manutenzione periodica dell’impianto.

Altro elemento di consumo che ai nostri occhi potrebbe essere quasi invisibile è la spia luminosa dello Stand-by presente nelle TV, computer, registratori ecc.. Per la comodità di poter accendere il televisore con il telecomando ci siamo abituati a lasciarlo sempre in stand-by. Il consumo d’elettricità è basso, ma eliminando tutte le luci delle spie (tv, computer, videoregistratori …) si risparmia il 10-11%, pari a circa 80 euro all’anno a famiglia (ai prezzi attuali e considerando il consumatore domestico tipo come definito dall’ARERA).

Si calcola che il 55 % del consumo energetico della Tv abbia luogo nella modalità stand-by. Inoltre, si usura maggiormente il televisore e si corre il rischio che, lasciandolo in tensione, possa implodere, provocando un incendio. Inoltre, Impostare la corretta temperatura del riscaldamento e gestire le ore di accensione dell’impianto è fondamentale: 19/20 gradi al massimo sono sufficienti a garantire il comfort necessario e rispetto a temperature più alte ogni grado in meno consente un risparmio di gas.

Tenere sempre acceso il riscaldamento è uno spreco enorme, soprattutto se la nostra casa è mediamente efficiente. È importante, invece, impostare le ore di accensione quando effettivamente ci troviamo in casa, spegnere o impostare al minimo la temperatura quando siamo fuori casa.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Noi di centro in difesa dell’automotive

“La notizia che il Governo ha deciso di stanziare un miliardo al settore dell’automotive grazie
all’intervento del leader dell’associazione SI TAV SI Lavoro, Mino Giachino, è splendida. Il settore
automotive è sempre stato il motore della città e oggi è più che mai necessario difenderlo. Torino è stata la culla dell’automobilismo italiano e il legame è ancora forte. Non disperdiamo questo patrimonio industriale e ben vengano iniziative come quella di Mino Giachino. Siamo al suo fianco nel cercare di mantenere l’automotive come baluardo dell’economia piemontese”.

Guido Calleri di Sala – Segretario Provinciale  “Noi di Centro”.

Motociclista muore mentre tenta di sorpassare un’auto

Un motociclista di 44 anni è morto in un incidente con un’auto.

Viaggiava sulla sua moto a Occimiano, nel Casalese, sulla stare in direzione del capoluogo monferrino. Avrebbe tentato un sorpasso durante il quale avrebbe tamponato una Peugeot guidata da una donna. È morto sul colpo, mentre la donna è stata trasportata in ospedale con lievi ferite.

Commercialisti e Inps: come migliorare i servizi

Stipulato in Piemonte il Protocollo d’Intesa con il Coordinamento interregionale degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Piemonte e Valle d’Aosta

Nei  locali della Direzione Regionale Inps del Piemonte, è stato siglato con il Coordinamento degli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili del Piemonte e della Valle d’Aosta un protocollo quadro regionale, che fa seguito al quello stipulato il 2 settembre 2021 tra Inps e Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, finalizzato ad attivare una più incisiva collaborazione tra le parti per migliorare la fruibilità dei servizi da parte dei contribuenti.
In particolare, il protocollo sancisce l’impegno delle parti a migliorare i flussi di comunicazione, a contrastare il fenomeno dell’esercizio abusivo della professione, a migliorare le relazioni e gli scambi di conoscenze anche tramite la programmazione di incontri formativi/informativi, a collaborare per la risoluzione delle casistiche più complesse.
Emanuela Zambataro ha sottolineato l’importanza di una collaborazione paritetica e trasparente che, nel rispetto dei reciproci ruoli, agevoli la risoluzione di eventuali ostacoli, con l’auspicio che le parti sviluppino un percorso sinergico per la coprogettazione di interventi condivisi ed efficaci sul territorio regionale.
Domenico Calvelli ha espresso soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo, che si colloca in una tradizionale linea di leale collaborazione tra gli Ordini dei Commercialisti, unitamente ai propri iscritti, e la Pubblica Amministrazione, elemento sempre più indispensabile in un periodo di risorse, umane e materiali, limitate e di estrema complessità del contesto giuridico.
Il protocollo è stato firmato da Emanuela Zambataro, Direttore regionale del Piemonte, e da Domenico Calvelli, Presidente del Coordinamento degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli
Esperti contabili di Piemonte e Valle d’Aosta, in nome e per conto degli Ordini di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbania e Vercelli.
Presente alla stipula del protocollo anche Luca Asvisio, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Torino.

Grimaldi (LUV): La politica deve andare più veloce della variante criminalità

Rapporto di Libera sulla criminalità in pandemia. Un milione di questionari a tutti i commercianti.

“La variante criminalità è quella che non abbiamo considerato e che – purtroppo – sta infettando il tessuto economico e sociale del Paese più di prima grazie alla pandemia: interdittive, segnalazioni sospette, reati di usura, di estorsione e riciclaggio denaro, delitti informatici, truffe e frodi informatiche sono aumentati nel biennio pandemico. Un’emergenza che da troppo tempo cerchiamo di non vedere” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, commentando il dossier “La tempesta perfetta 2022. La variante Criminalità” presentato da Libera e Lavialibera.

“Le mafie cambiano, diventando più imprenditoriali, flessibili, e oggi cercano di aggredire anche il settore della produzione o della commercializzazione di prodotti sanitari, medicali e di dispositivi di protezione individuali, e di accedere ai fondi pubblici destinati al sostegno dell’economia” – prosegue Grimaldi. – “Il Piemonte in questa mappa drammatica si trova in ‘zona arancione’, con un incremento del numero di segnalazioni sospette del 16% rispetto al precedente biennio. Come la pandemia ci ha mostrato che dobbiamo difendere la Sanità pubblica e tornare ad assumere, anche per la criminalità c’è bisogno di più intelligence nelle prefetture e nella DIA per scandagliare le teste di legno e i legami che si possono vedere solo attraverso la marea di soldi riciclati nella lavanderia Piemonte. Anche la Regione deve affinare la sua capacità di controllo, impedire a ogni costo che il PNRR diventi una grande occasione per le mafie, per esempio distribuire un milione di questionari anonimi a tutti i commercianti del Piemonte per farci raccontare che cosa vedono. La criminalità va veloce e sa mutare come il più tenace dei virus, la politica deve essere più veloce”.

La kermesse storica automobilistica made in Torino: il Salone Internazionale dell’Automobile

L’AUTOMOTIVE A TORINO / 6


Il Salone internazionale dell’automobile di Torino è stata per diverso tempo la kermesse automobilistica più rilevante a livello italiano  e tra le più prestigiose al mondo; un vero e proprio riferimento nazionale e internazionale.

La prima edizione fu dal 21 al 24 aprile 1900 battezzata con il nome Mostra di Automobili e si tenne nella Palazzina delle Belle Arti del Parco del Valentino, su una superficie di 800 mq. Parteciparono circa 2000 persone, le quali poterono ammirare le auto di Italia, Francia e Germania; gli espositori italiani erano 11 tra cui ricordiamo la Carcano, Ceirano, Orio-Marchand, Prinetti & Stucchi e la neonata FIAT. Dopo questa prima edizione ci furono diversi tiri e molla tra Torino e Milano nell’ospitare il Salone, ma dal 1948 in avanti rimase stabile nel capoluogo piemontese. Negli anni la manifestazione vide un continuo sviluppo, tant’è che nel 1959 fu necessario trovare nuovi spazi poiché sia gli espositori che soprattutto i visitatori erano in continuo aumento. Così fu costruito il Padiglione n.5 su progetto dell’ingegnere Riccardo Morandi, collegato con la parte già esistente attraverso una galleria sotterranea lunga 150 metri dotata di tapis roulant. Ad oggi considerata una delle espressioni più significative del razionalismo italiano del Dopoguerra, per gli elementi architettonici innovativi come strutture, mensole, sbalzi, travi e telai in cemento armato articolati in forme quasi astratte che riaffermano una ricerca dell’uso dei materiali – ferro e cemento – in un linguaggio che ottimizza le qualità statiche ed economiche da un lato, esaltando le caratteristiche di espressione architettonica dall’altro.

L’edificio fu concepito per avere tre location ben distinte: le due gallerie laterali e il salone voltato dotato di lucernari. Durante queste manifestazioni furono presentate per la prima volta la FIAT 1400, la FIAT 126, la Lancia Appia e la Lancia Thema. Nel 1984 il Salone dell’Automobile di Torino si trasferì negli spazi espositivi del Lingotto dove si festeggiò anche il centenario, con la 68° edizione, nel 2000. A causa della crisi del mercato automobilistico, la 69° edizione del 2002 non si tenne: gli organizzatori, gli stessi del MotorShow di Bologna che qualche tempo prima avevano acquistato i diritti per mantenere la manifestazione, proposero a tutti gli espositori di partecipare gratuitamente al Salone – il costo includeva la partecipazione al Motorshow, ma tutte le principali case automobilistiche – esclusa FIAT – decisero di non parteciparvi, portando all’annullamento dell’edizione.


Dal 2014 al 2018 si rifece il Salone dell’Automobile sempre al Valentino ma in modalità aperta e diffusa per il parco.

Giulia De Sanctis

Al Bistrò di Off Topic tornano i “Ceneforum”

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Con Clint Eastwood alla scoperta di profumi e sapori del grande cinema d’autore

 

Per quattro serate, una al mese, il giornalista Marco Lombardi accompagnerà il pubblico alla scoperta di grandi registi, dei loro film e della loro trasposizione… in cucina. Dopo il primo appuntamento dello scorso febbraio, si continua giovedì 3 marzo a partire dalle ore 20 con la cinematografia di Clint Eastwood e le proposte culinarie “a tema” del Bistrò di Off Topic

 

Il cinema è immagine, suono e azione. Ma può essere anche sapori e profumi. Tutti noi, infatti, descriviamo determinati film con degli aggettivi emozionali che si possono legare anche al mondo del cibo: una commedia romantica, per esempio, è dolce, tenera o piccante, mentre un film drammatico può essere crudo o amaro.

È questa l’idea alla base del progetto “Ceneforum” un ciclo di quattro incontri cinematografico – gastronomici che si terranno presso il Bistrò di Off Topic, in Via Pallavicino 35 a Torino.

Ogni serata sarà dedicata a un regista di spicco e alla sua cinematografia. Ad accompagnare la proiezione di alcune scene dei suoi lungometraggi più celebri e il successivo dibattito in sala, sarà la cucina “pop” del Bistrò di Off Topic, che proporrà menù “a tema”, pensati appositamente per far vivere i film in un modo nuovo: attraverso le emozioni offerte dal cibo.

 

Giovedì 3 marzo il secondo appuntamento di “Ceneforum” porterà in tavola il cinema di Clint Eastwood, regista dal sapore agrodolce ma caratterizzato da un fastidio “acido” nei confronti delle ingiustizie.

 

Il menù della serata che combina il cinema di Clint Eastwood e la cucina del Bistrò di OFF TOPIC sarà così organizzata:

 

  1. “MILLION DOLLAR BABY” (suggestioni: floreale, elegante)

Calice di Nebbiolo cantina Marco Porello e tomino fresco con fiori freschi

  1. “GRAN TORINO” (suggestioni: agrodolce, odore muffato)

Pane carasau, peperoni agrodolci con salsa leggera al gorgonzola

  1. INVICTUS” (suggestioni: balsamico)

Malloreddus al pomodoro fresco, mentuccia e pecorino

  1. MYSTIC RIVER” (suggestioni: acido che sovrasta il dolce) gelato al limone e miele millefiori

 

 

In Aprile sarà poi la volta di Kathryn Bigelow mentre l’ultimo appuntamento di questa prima edizione di “Ceneforum” sarà un omaggio al mito di Federico Fellini, giovedì 5 maggio.

 

Durante ogni serata saranno presentati i principali film dell’autore, a cui farà seguito la proiezione di alcune delle scene più rappresentative con la degustazione dei quattro piatti del menù, preparati dalla cucina del Bistrò per raccontare le emozioni gustativo – olfattive suscitate dalla pellicola. A conclusione della cena i partecipanti al “Ceneforum” saranno coinvolti in un dibattito e potranno descrivere le sensazioni vissute e i nuovi possibili sapori e profumi che il film ha regalato loro.

 

A guidare gli spettatori in questo viaggio a tappe tra immagini, suoni e sapori sarà il giornalista e scrittore Marco Lombardi, ideatore del format delle “Ceneforum” e del progetto giornalistico – divulgativo Cinegustologia, diventato anche un format televisivo trasmesso da Gambero Rosso HD con il titolo “Come ti cucino un film” e un progetto editoriale dal nome “La cinegustologia e il media Entertainment”.