ilTorinese

Giachino: “Greta e i FFF  perché non dicono  SI TAV?”

 

Il trasporto su rotaia diminuisce inquinamento e incidentalità stradale

Al grande disastro ambientale contribuiscono anche i trasporti , in particolare quello su strada. Il 40% dei decessi in relazione alle polvere sottili, è generato dal traffico stradale.
Dal 2009 , quando Greta andava ancora all’asilo, con l’incentivo Ferrobonus, ideato dal Governo Berlusconi,   al trasporto su gomma a utilizzare il trasporto su rotaia ha raddoppiato la quota delle merci trasportate su strada. La TAV a consentirà di trasferire il trasporto su rotaia di merci e passeggeri diminuendo l’inquinamento e la congestione del traffico, una delle cause della incidentalità stradale.
Ecco perché è inspiegabile che i ragazzi di GRETA non dicano insieme a noi , SI alla TAV.
Mino Giachino

Moscato Wine Festival apre a Baveno

Al via il tour in Italia di eventi di degustazione Go Wine

per valorizzare i tanti volti del vitigno Moscato

 

MOSCATO WINE FESTIVAL

IN TOUR

Otto tappe fino al 19 settembre

Si inizia stasera venerdì 8 luglio a Baveno, sul Lago Maggiore

 

L’associazione Go Wine promuove nel corso dell’estate 2022 la ventunesima edizione del Moscato Wine Festival, manifestazione finalizzata a promuovere la cultura del vino Moscato in varie parti d’Italia a un pubblico vasto e diversificato di enoappassionati.

Un’iniziativa che ha sempre accompagnato l’attività dell’associazione, come occasione per comunicare attraverso il Moscato più motivi di interesse: storia e cultura di un vino, la sua diffusione in tutte le regioni italiane e in molti paesi del mondo, differenti dimensioni produttive, fra importanti denominazioni e prodotti

di nicchia.
“Il Moscato – dicono da Go Wine  – è uno tra i vitigni più antichi e diffusi al mondo e affonda le sue radici praticamente in tutte le regioni italiane, con una produzione molto diversificata. In alcuni casi segna la viticoltura di una regione, come nel caso del Moscato d’Asti, in altri rappresenta un’eccellenza in piccole produzioni, spesso legate a un virtuoso e lungimirante recupero ad opera dei viticoltori. Si presenta con volti, colori e tipologie diversi: dolce, passito, spumante, mentre intanto sono sempre più presenti le vinificazioni in secco proposte da molte cantine”.

Complessivamente il mosaico dei tanti Moscato è caratterizzato da un’estrema ricchezza, dove la nota aromatica – il comune denominatore – viene interpretata con stili ed etichette diverse.

E’ un mondo affascinante che Go Wine intende valorizzare, promuovere e diffondere: ecco dunque l’idea del “Tour” del Moscato Wine Festival, ovvero di un calendario di appuntamenti itineranti in diverse città italiane, ben 8 eventi con serata inaugurale venerdì 8 luglio a Baveno e chiusura lunedì 19 settembre a Bologna.

Il Tour nasce infatti dalla volontà di diffondere la cultura del vino Moscato, raggiungendo così un numero più significativo di persone. Sono degustazioni esclusive, mirate, dove enoappassionati e curiosi possono scoprire la complessità e diversificazione del vitigno, nelle sue tante espressioni e luoghi di produzione.

Sono circa 40 le cantine coinvolte nell’edizione 2022, per un numero complessivo di oltre 50 etichette in degustazione. Dopo prima tappa di a Baveno, sul lago Maggiore, il tour proseguirà poi con l’evento principale che, come ogni anno, si terrà nella città di Torino lunedì 11 luglio, e a seguire le tappe di Roma (mercoledì 13 luglio), Racconigi (giovedì 14 luglio), Milano (martedì 19 luglio), Savona (mercoledì 7 settembre), L’Aquila-Capestrano (sabato 20 agosto), Bologna (lunedì 19 settembre).

È morta Francesca Gentile Camerana, la signora della musica

Con profondo cordoglio De Sono Associazione per la Musica e Lingotto Musica comunicano la notizia della scomparsa di Francesca Gentile Camerana, rispettivamente Presidente e Direttore Artistico delle due realtà da lei fondate, e si uniscono con affetto al dolore della famiglia per il grave lutto che colpisce la Città di Torino e tutto il mondo della musica.

La sua storia è stata contraddistinta da un instancabile impegno in favore della cultura, raccogliendo il sostegno di tante famiglie, aziende e istituzioni piemontesi: con Lingotto Musica ha reso Torino crocevia del grande sinfonismo internazionale e al tempo stesso con la De Sono ha dato un modello originale di sostegno a giovani musicisti emergenti. Malata da tempo, ha continuato fino all’ultimo a seguire le due Associazioni con la dedizione di sempre.

Fin dal 1978, con i primi interventi nell’ambito della formazione, Francesca Gentile Camerana aveva individuato la sua missione nell’aiutare musicisti giunti alle soglie del concertismo. La nascita della De Sono, nel 1988, è stata la naturale evoluzione di un progetto destinato a consolidare le aspirazioni e le speranze dei giovani. Più di 250 borsisti possono oggi ringraziare il suo impegno e la sua attenzione alle necessità delle nuove generazioni.

A partire dal 1994, con la fondazione di Lingotto Musica, Francesca Gentile Camerana ha poi offerto l’opportunità alla Città di Torino e a tutti gli appassionati di ascoltare le migliori orchestre internazionali, mettendo la sua influenza al servizio degli artisti più illustri e apprezzati dal mondo musicale. Berliner e Wiener Philharmoniker, London Symphony, Mariinskij Orchestra, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Valery Gergiev, Daniel Harding, Martha Argerich, Yo-Yo Ma, sono solo alcuni dei nomi che testimoniano il percorso di eccellenza compiuto da Lingotto Musica sotto la sua direzione.

Al 2012 risale la nascita del progetto in collaborazione con la Fondazione Renzo Giubergia, con la missione di perseverare nel sostegno verso gli astri nascenti del sistema formativo internazionale e la valorizzazione del territorio tramite una programmazione concertistica originale e interdisciplinare.

È nata nel 2017 infine l’ultima collaborazione curata da Francesca Gentile Camerana con la Fondazione Agnelli per portare l’educazione all’ascolto nelle scole secondarie di tutta Italia. Il progetto più recente si intitola Livemotiv, è dedicato alla memoria di Gianluigi Gobetti, e ha già raggiunto circa 1200 ragazzi e ragazze, con lezioni-concerto concepite per formare il nuovo pubblico delle sale da concerto.

Polizia stradale, test antidroga: due positivi su dieci

                                                                                                                                     Continuano i controlli della Polizia di Stato sulle strade della provincia torinese

Importante il risultato ottenuto dalla Polizia Stradale di Torino nella mattinata di mercoledì 6 luglio, nei pressi dello svincolo della tangenziale di Rivalta: un quinto degli utenti controllati è risultato positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti.

Gli accertamenti sono stati effettuati attraverso l’utilizzo del tampone salivare di ultima generazione “DrugWipe 5 S”, nell’ambito di una campagna di contrasto alla guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti.

L’allarmante e diffuso utilizzo di tali sostanze da parte di soggetti che si pongono alla guida rischiando di mettere a repentaglio la vita degli utenti della strada, ha infatti reso necessario incentivare l’attività di contrasto, anche in fasce orarie diverse da quelle serali e notturne, tradizionalmente interessate dai controlli in oggetto.

Il test, grazie all’uso di un reagente, è in grado di rilevare la recente assunzione di sostanza stupefacente, specificando quale tra cannabis, oppiacei, cocaina e anfetamine/metanfetamine (compresi MDMA ed ecstasy).

Su un totale di trentaquattro persone controllate, ventiquattro sono state sottoposte ad un test di screening relativo all’assunzione di bevande alcoliche, dieci al Drug test e di queste ultime due sono risultate positive, una alla cannabis e l’altra alla cocaina. La procedura prevede poi un successivo esame del sangue presso una struttura sanitaria che dia prova dell’assunzione a livello medico-legale. In via cautelare è stato, però, immediato il ritiro della patente di guida.

Durante i controlli, sono state rilevate anche altre infrazioni, quali la guida senza cintura di sicurezza e l’uso del telefono alla guida, condotta ancora troppo diffusa e spesso causa di gravi incidenti stradali.

Altri servizi di controllo con test antidroga sono previsti per tutta la stagione estiva nel contesto di una più ampia azione di contrasto alle condotte di guida più pericolose che, dall’inizio dell’anno ha visto impegnata la Sezione Polizia Stradale di Torino   nel controllo di oltre 17 mila veicoli.

Tale attività, espletata  con una presenza costante nell’arco delle 24 ore anche e soprattutto sulla rete autostradale torinese,  ha consentito di ottenere importanti risultati: 29.000 i punti patente decurtati, 1000 le carte di circolazione ritirate, 600 le patenti, 514 gli incidenti rilevati in ambito autostradale e 60 quelli rilevati in viabilità ordinaria, 5.000 le infrazioni contestate per eccesso di velocità, 332 quelle per guida in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica da uso di sostanze stupefacenti.

Alleanze, adesso si facciano nella chiarezza. E senza furbizie

Dunque, le elezioni si avvicinano e la politica italiana cerca di uscire faticosamente dal
trasformismo politico e dall’opportunismo parlamentare che l’ha contraddistinta in quest’ultima
legislatura.

Una delle stagioni più squallide e decadenti nella lunga storia democratica del nostro
paese, caratterizzata da una profonda crisi politica, culturale e soprattutto etica.

Ora, di fronte a questo scenario, forse è arrivato anche il momento di sciogliere il nodo delle
alleanze. O meglio, delle coalizioni da ricostruire dopo la sbornia populista, demagogica e anti
populista scaturita dal voto del marzo 2018. Quella fase, fortunatamente, volge al termine e la
bolla populista si sta sciogliendo, seppur lentamente, come neve al sole e non si può, di
conseguenza, non aprire una nuova stagione.

Molto, però, dipende dalle scelte concette dei partiti. O almeno, dei principali partiti italiani. A
cominciare, appunto, dalla scelta concreta che farà il Partito democratico. E da cosa decide il Pd
dipende anche, seppur in parte, il futuro del partito di “centro” che si va configurando e
consolidando, malgrado gli atteggiamenti grotteschi se non addirittura ridicoli di chi all’interno di
quest’area politica e culturale continua a distribuire patenti di competenza, di onestà e di
presentabilità a destra e a manca. E quindi anche al centro. Nello specifico penso, com’è evidente
a tutti, a Calenda e al suo partito.

Ma, al di là di Calenda, nel merito si confrontano almeno 3 prospettive politiche all’interno del Pd,
al di là e al di fuori del sempre più misterioso “campo largo”.

C’è chi pensa di riproporre, con una versione aggiornata e rivista, l’antica e mai sopita “vocazione
maggioritaria” del partito. Una sorta di revival gramsciano che vede il Pd al centro di tutte le
operazioni politiche supportato da alcuni “satelliti” scelti dall’alto come semplice truppa di
complemento da contrapporre alla destra.

C’è chi, invece, pensa ancora in modo forte e determinato a stringere un ‘alleanza organica e
duratura con il partito populista per eccellenza, cioè il partito di Grillo e di Conte, in nome e per
conto della solita, e ormai un po’ noiosa, alleanza contro la destra illiberale, fascista, sovversiva,
sovranista e chi più ne ha più ne metta. La solita solfa che viene recitata ormai a memoria da
svariati decenni dalla sinistra post comunista alcuni mesi prima di celebrare le elezioni politiche
nazionali. Un modo questo, però, per non battere e archiviare definitivamente la mapalapianta del
populismo demagogico, anti politico, giustizialista e manettaro che continuerebbe, purtroppo, a
circolare nel sottosuolo, e non solo, della società e della politica italiana.

E c’è chi, invece, con maggior realismo e coerenza politica, punta a ricostruire dalla fondamenta
un vero e credibile centro sinistra di governo. Autenticamente riformista e democratico. Un
progetto, questo, che non contempla affatto la deriva populista e che punta, semmai, ad
archiviare definitivamente una stagione politica che sarà ricordata per i danni che ha provocato al
paese e per la distruzione di alcuni caposaldi costitutivi della nostra democrazia rappresentativa e
costituzionale.

Ecco perchè, adesso, si tratta di capire quale di queste strade sarà intrapresa. Con l’avvertenza
che ognuna delle prospettive politiche richiamate, e ben presenti nel dibattito interno al Pd, avrà
delle ricadute politiche altrettanto precise e definite all’interno della cittadella politica italiana. È
inutile richiamare l’attenzione sul fatto che il “centro” che si va costruendo in vista delle elezioni –
e che sarà presente nella consultazione della prossima primavera – opta per una prospettiva di
centro sinistra senza alcuna deriva o condizionamento massimalista, populista o anti politico. Se
così non fosse, credo, ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Come, del resto, capita
sempre in politica per le scelte concrete che un partito fa e compie.

Giorgio Merlo

Il 9-10 luglio il Movimento per la Resistenza Costituzionale a Torino

Riceviamo e pubblichiamo

“A Torino il primo Festival della Resistenza Costituzionale”. 

“Il primo Festival nazionale della Resistenza Costituzionale avrà luogo a Torino nel fine settimana di sabato e domenica 9 e 10 luglio prossimi” ha dichiarato Galgano PALAFERRI Presidente Nazionale  #UpL_UnionePerLeLibertà,  Testimonial di #ITALIA_con_TRUMP e uno dei portavoce del Coordinamento Piemonte che riunisce gruppi, movimenti e partiti di Resistenza Costituzionale, che ha continuato: “un evento di respiro nazionale che porterà sul palco da tutta Italia alcune tra le più significative personalità del vasto movimento per la verità, la giustizia e la salvaguardia dei diritti fondamentali, una realtà che sta tumultuosamente crescendo ed organizzandosi in ogni regione del nostro Paese”.
“A partire dalle ore 16 di sabato 9 luglio e ancora nel pomeriggio di domenica 10 luglio, dal palco di Piazza d’Armi si alterneranno personalità come le Dott.sse De Mari, Balanzoni, il Prof.Meluzzi,  giornalisti e scrittori come la  Perrucchietti e Mario Giordano, testimoni come Rosanna Spatari, e tanti tanti altri”  ha poi ricordato PALAFERRI, precisando che: “ognuno di loro porterà il suo personale contributo alla costruzione dell’Italia di domani, più giusta, più libera, più attenta ai lavoratori, agli ultimi, ai diritti di tutti. Restiamo convinti che il FUTURO ci appartenga, e forse questo futuro è già incominciato. Siamo una grande forza, coesa,compatta, determinata, perchè solo #UnitiSiVince. Ci vediamo in Piazza,Sabato e Domenica. A Torino,già Capitale d’Italia, anche Capitale di Disobbedienza Civile, di Ribellione, per i diritti, la Democrazia, la Difesa della Costituzione, la Pace,il diritto all’autodeterminazione dei Popoli, la LIBERTÀ.
Movimento per la Resistenza Costituzionale

Il Premio Strega edizione 2022 a Mario Desiati con il romanzo Spatriati

Al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia si è svolta la prestigiosa premiazione da poche ore conclusa

Giunto ormai alla sua settantaseiesima edizione il Premio Strega, come di consueto, viene assegnato sempre il primo giovedì del mese di luglio, serata in cui si vive questa prestigiosa premiazione con la partecipazione della RAI in diretta televisiva, nella stupenda cornice del Ninfeo di Villa Giulia, la villa rinascimentale che nella metà del 1500 fu edificata per volere di Papa Giulio III. Il premio viene annualmente assegnato  all’autore, all’autrice di un libro di narrativa tassativamente pubblicato in Italia in una data compresa tra il 1° Marzo dell’anno precedente ed il 28 Febbraio dell’anno in corso.  Vincitore di questa edizione  è il pugliese Mario Desiati con il suo romanzo “ Spatriati “, edito da Einaudi che si è assegnato il prestigioso premio con  166 voti della giuria presieduta dal vincitore della scorsa edizione, Emanuele Trevi. Il premio letterario più prestigioso d’Italia vide la luce nell’ormai lontano 1947 a Roma dalla lungimirante idea dei suoi due fondatori, l’imprenditore Guido Alberti, proprietario del marchio Strega e la scrittrice Maria Bellonci che, con un gruppo di amici, iniziarono a incontrarsi in quel difficile periodo post bellico per dissertare di poesia, d’arte, di bellezza, di rinascita culturale in un momento in cui artisti, scrittori, giornalisti, tutti vivevano la loro speranza in una ripresa fortemente compromessa dai recenti eventi.

 

Era l’Italia del dopoguerra con tutte le sue incertezze e lo strascico di timori e indecisioni, ma a dirla così, quel clima sospeso di allora non è poi tanto distante da quello che oggi sta vivendo il mondo cui apparteniamo, il nostro Paese più che mai, la nostra cultura e noi con lei. Nacque così, ben settantasei anni fa tra “ Gli amici della domenica “, come avevano scelto di chiamarsi, l’idea del premio a supporto della realtà culturale di quel momento. Da allora ogni anno una giuria composta da 400 giurati scelti tra uomini e donne di cultura, tra cui i vincitori delle edizioni passate, propone e segnala titoli tra le edizioni dell’anno precedente per i finalisti, dando vita ad una rosa di candidati da cui scaturisce il vincitore. In questi ultimi due difficili anni di chiusure e confinamenti il Premio ha continuato il suo percorso seppure non in presenza, senza la partecipazione del pubblico ma unicamente in diretta televisiva su RAI 3. L’edizione 2020 fu vinta da Sandro Veronesi con il romanzo “ Il colibrì” edizioni  La nave di Teseo,  mentre per il 2021 il prezioso riconoscimento andò a Emanuele Trevi con il romanzo “ Due vite” edito da Neri Pozza. Per la prima volta quest’anno è stata introdotta una variazione che prevede sette finalisti al posto della consueta cinquina. Ricco è l’album d’oro dei vincitori: il primo fu Ennio Flaviano con il suo romanzo del ’47 “ Tempo di uccidere “ e tra i grandi della letteratura del secondo ‘ 900 incontriamo, per citarne alcuni, Mario Soldati con “ Le lettere da Capri”, Natalia Ginzburg con il suo libro “ Lessico famigliare”, Giuseppe Dessì con ”Paese d’ombre”, Elsa Morante con “ l’isola di Arturo”, Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel ’59 con “ Il gattopardo”, Carlo Cassola con “ La ragazza di Bube”, Umberto Eco nel 1981 con il suo famoso “ Il nome della rosa “, e molti altri.

Fa da padrone di casa la Fondazione Bellonci ed il marchio Strega con quella sua bottiglia nota a tutti, carica di reminiscenze di casa, con il suo digestivo d’erbe nato a Benevento nel lontano 1860 in Casa Alberti e legato ai ricordi dell’Italia del ‘900. Auguri e lunga vita al Premio Strega ed alla cultura letteraria italiana.

                                                                                                Patrizia Foresto

GAM, MAO e Palazzo Madama gratis per i giovani della comunità di Taize’

 

 

FONDAZIONE TORINO MUSEI PER L’INCONTRO EUROPEO

DEI GIOVANI DELLA COMUNITÀ DI TAIZÉ

 

 

 

 

Dal 7 al 10 luglio, in occasione dell’incontro europeo dei Giovani della Comunità di Taizé in svolgimento a Torino, GAM, MAO e Palazzo Madama propongono ai partecipanti all’evento l’ingresso gratuito alle collezioni e, nel caso di Palazzo Madama, anche alle mostre in corso, “Da San Pietro in Vaticano. La tavola di Ugo da Carpi per l’Altare del Volto Santo” e “Invito a Pompei”.

 

Sabato 9 luglio alle ore 22.30, il direttore di Palazzo Madama, Giovanni Carlo Federico Villa, accoglierà in Museo l’Arcivescovo di Torino, Monsignor Roberto Repole, Monsignor Adam Piotr Bab, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi metropolitana di Lublin (Polonia), e Frère Alois, Priore della comunità dei monaci di Taizé, per una visita guidata speciale alla prestigiosa Pala d’altare di Ugo da Carpi con la Veronica che dispiega il velo del Volto Santo tra gli Apostoli Pietro e Paolo – un’opera di straordinaria importanza per arte e fede, proveniente dalla Fabbrica di San Pietro in Vaticano.

 

Inoltre, sempre nella serata di sabato 9 luglio dalle ore 22.30 alle 24, i giovani della Comunità di Taizé avranno l’opportunità di ammirare la pala d’altare di Ugo da Carpi guidati dal professor Villa, che illustrerà loro non solo i particolari di un’opera di formidabile interesse tecnico e artistico, ma anche i risultati di uno studio articolato e complesso, che, grazie al lavoro di figure professionali di altissimo profilo e a scrupolose ricerche, hanno permesso di svelare la storia e la tecnica d’esecuzione dell’opera.

 

La pala d’altare per l’ostensione del Volto Santo, realizzata per la Basilica vaticana in occasione del Giubileo del 1525, ha lasciato eccezionalmente la Fabbrica di San Pietro in Vaticano – dove è abitualmente collocata – per essere esposta a Palazzo Madama, dove sarà visibile fino al 29 agosto. Nel suggestivo progetto espositivo torinese, la pala di Ugo da Carpi è significativamente collocata sotto un affresco settecentesco raffigurante l’ostensione della Sacra Sindone, in un dialogo ideale fra arte e devozione che regala ai visitatori la possibilità di ammirare le due grandi reliquie della Cristianità.

 

“Carte da decifrare”: letteratura e musica dal vivo. Fra arte e natura

In una nuova veste e in luoghi inediti, la quinta edizione della rassegna promossa a Busca da “Fondazione Artea” e “Salone del Libro di Torino”

Sabato 9 e domenica 10 luglio

Busca (Cuneo)

Letteratura e musica dal vivo. Fra arte e natura, dalle “ex-Cave di alabastro rosa” al “Castello del Roccolo”, passando per la “Collezione La Gaia”, va in scena a Busca nel Cuneese, nel weekend del 9 e 10 luglio, la quinta edizione di “Carte da decifrare”, promossa, come sempre, da “Fondazione Artea” e Comune di Busca, in collaborazione con il “Salone Internazionale del Libro di Torino”. Sotto la regia di Marco Pautasso, segretario generale del “Salone” e del musicista e produttore Claudio Carboni, i giochi si aprono con due imperdibili appuntamenti, non foss’altro per la location ospitante: le antiche “Cave di alabastro rosa” ( l’“onice di Busca” o “Onice Piemonte”), cinque canyon artificiali sulla collina dell’eremo di Belmonte, attivi dal Settecento e dismessi intorno alla metà del ‘900, luogo di grande immaginifica suggestione. Qui, sabato 9 luglio, la scrittrice e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini e il clarinettista Gabriele Mirabassi si esibiranno in un reading dal titolo “I luoghi dell’incanto”, un omaggio a tre grandi autori del secolo scorso, Shirley Jackson (“L’incubo di Hill House”), Daphne Du Maurier ( “La prima moglie“) e Stephen King (“It”), perché “la letteratura fantastica si lega profondamente ai luoghi, anche a quelli in apparenza innocui, ma che possono nascondere l’incanto, o la paura”. Dopo lo spettacolo, le guide naturalistiche illustreranno le origini e la storia delle “ex Cave di alabastro rosa” e condurranno i partecipanti attraverso una breve passeggiata in collina fino alla seconda tappa dell’evento che si terrà presso la “Collezione La Gaia” (via Monte Gaudio, 13), una delle più prestigiose collezioni private (forte di oltre 2mila opere), frutto della passione per l’arte dei coniugi Matteo Viglietta e Bruna Girodengo. Qui, lo scrittore e saggista Antonio Pascale, finalista al “Premio Campiello 2022” con il suo ultimo libro “La foglia di fico” (Einaudi 2021), darà vita al talk “Breve storia del mondo e dei sentimenti attraverso le piante”, accompagnato dal jazz contemporaneo fatto di suono puro ed elettronica dell’arpista e compositrice Marcella Carboni. Uno spettacolo divertente, suggestivo ed esaustivo che aiuta a capire meglio le piante e gli umani, come siamo arrivati fin qui e cosa ci aspetta. A seguire è prevista una visita guidata ad alcune opere della “Collezione” legate al tema della letteratura e della musica. Per la partecipazione all’evento è obbligatoria l’iscrizione: saranno organizzati due gruppi con partenza da piazza F.lli Mariano, rispettivamente alle ore 17 18. Per maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione si invita a consultare il sito www.fondazioneartea.org. Biglietto unico a € 18 su www.ticket.it.

Domenica 10 luglio, invece, nella splendida cornice del Parco del “Castello del Roccolo” (strada Romantica 17), prestigioso “revival neo- medievale”, edificato a partire dal 1831 per volere della famiglia D’Azeglio, il trombettista di fama internazionale Paolo Fresu presenta, alle 18,30“Poesia dentro”, un assolo concertato in dialogo con la natura e con le voci interiori. “Quelle di chi non c’è più e di chi tesse il presente con il suono delle parole”. Il musicista interpreterà musicalmente gli interventi di alcune importanti voci della cultura e del mondo dello spettacolo del nostro paese, tra cui Mariangela Gualtieri, Lella Costa, Gianmaria Testa, Ornella Vanoni e molti altri. “Questa edizione di ‘Carte da decifrare’ si preannuncia – dichiarano Marco Pautasso e Claudio Carboni, direttori artistici della rassegna – davvero speciale. Le trame musicali e letterarie s’intrecceranno alla suggestione di luoghi davvero straordinari. Ci piace l’idea di poter offrire al pubblico la possibilità di un’esperienza non solo artistica ma anche percettiva unica e irripetibile, che si consumerà ‘uno actu’, e in cui la bellezza e la meraviglia saranno declinate in tante forme”.

Per ulteriori info“Fondazione Artea”, via Matteotti 40, Caraglio (Cuneo); tel. 392/9890490 o www.fondazionearte.org o info@fondazioneartea.org

g.m.

Nelle foto

–       Le “Ex-Cave di Alabastro rosa”, Busca (Cuneo), Ph. Marco Rostagno

–       Il “Castello del Roccolo”, Busca (Cuneo), Ph. Daniela Molineris

–       Loredana Lipperini

–       Paolo Fresu, Ph. Roberto Cifarelli

Fondi non autosufficienze. Costanzo: ritardo vergognoso!

MANCATA EROGAZIONE FONDI PER LE NON AUTOSUFFICIENZE, COSTANZO (ITALEXIT): “RITARDO VERGOGNOSO, CONSORZI NON POTRANNO EROGARE ASSEGNI A LUGLIO. PRESENTEREMO INTERROGAZIONE”
“Apprendiamo dal sindaco di Castiglione Torinese Lovera che i fondi nazionali del 2021 per le non auto-sufficienze non sono ancora stati trasferiti da Roma alla Regione Piemonte. Questo comporta conseguenze nefaste per i nostri anziani, che non potranno ricevere gli assegni di cura per carenza di fondi. È quanto emerso ad esempio in una realtà come il CISA di Gassino, che si trova nella spiacevole condizione di non poter erogare le somme per luglio. Trovo questo ritardo vergognoso e irrispettoso nei confronti di soggetti fragili che invece necessiterebbero di tutte le attenzioni. Presenteremo un’interrogazione al Ministero dell’economia e delle disabilità per chiedere conto di questo imperdonabile ritardo.” Così in una nota la deputata Jessica Costanzo (Italexit).