ilTorinese

Festa di compleanno in appartamento, sanzionati i partecipanti

Agenti intervenuti per i rumori molesti

I rumori erano molesti visto anche che era l’una di notte, così in condomini di un stabile di corso Lombardia martedì chiamano la Polizia.

Al loro arrivo nello stabile, gli agenti del Commissariato Madonna di Campagna odono un gran vociare provenire da un alloggio ubicato al quarto piano. A questo si associa un inteso odore di sostanza stupefacente provenire dall’interno dell’appartamento.

Un volta all’interno i poliziotti riscontrano la presenza di una decina di ragazzi, tutti sulla ventina, intenti a consumare alcolici mentre festeggiano un compleanno, evento per il quale l’alloggio era stato affittato su una piattaforma online.

Su un tavolo i poliziotti trovano anche dell’hashish per il possesso del quale vengono sanzionate amministrativamente tre dei ragazzi presenti. Tutti, invece, verranno sanzionati per le violazioni delle norme per il contenimento della diffusione del Covid 19.

Mense scolastiche in crisi: il Piemonte chiede aiuto a Roma

“L’assessorato del Piemonte ha già sollecitato il Governo affinché metta in campo ulteriori misure rivolte alle attività di somministrazione di cibi e bevande: lo scorso mese di gennaio ha infatti inviato una formale nota specifica con la domanda di abbuono dei costi fissi ai rispettivi ministeri competenti, comprese le spese di affitto per questa tipologia di attività”, ha chiarito l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano per conto dell’assessore al Commercio Vittoria Poggio, rispondendo all’interrogazione presentata da Alessandra Biletta (Fi).

L’atto ispettivo chiedeva alla Giunta regionale se fosse a conoscenza di solleciti di pagamento di quanto dovuto dai gestori dei punti ristoro all’interno delle scuole, colpiti dall’emergenza Covid.
“L’ufficio scolastico regionale non ha alcun potere di intervento sul servizio mensa nelle scuole, a causa dell’esclusività dei rapporti di natura concessoria che intercorrono tra gestori dei punti ristori ed Enti locali o con singoli istituti scolastici”, è stato risposto.

Biletta aveva chiesto anche se la Regione intenda attivarsi nei confronti degli enti locali interessati per consentire una proroga dei termini di pagamento temporali delle concessioni, in modo da consentire ai gestori di queste attività un parziale recupero delle perdite e di ammortizzarne le spese; se si intendano assumere iniziative utili per sollecitare il Governo a prevedere ulteriori misure per le attività dei punti ristoro all’interno degli istituti scolastici, quali un ampliamento dei contributi e lo slittamento del pagamento dei tributi.

Nel corso delle interrogazioni e interpellanze è stata fornita risposta agli atti ispettivi del consigliere Domenico Rossi (Pd) su quale sia lo stato dell’arte della realizzazione dell’opera Pedemontana; del consigliere Alberto Avetta (Pd) sui patti territoriali del Piemonte, a che punto è la rimodulazione delle risorse?; della consigliera Francesca Frediani (M4o) sui servizi distrettuali per i pazienti affetti da tumori della mammella.

Dal furto alla rapina Arrestata una coppia di giovani

E’ entrata  in un esercizio commerciale di via Madama Cristina.

La giovane, cittadina rumena di appena 19 anni,  si è diretta agli scaffali ove sono posizionati i vini e i liquori, trafficava con delle bottiglie ma notato il sopraggiungere della proprietaria riappoggiava sullo scaffale  un liquore dicendo che era troppo caro e non l’avrebbe acquistato. L’esercente, però, notava un rigonfiamento all’altezza di un tascone della sua felpa e intuiva che la giovane nascondesse qualcosa di voluminoso all’interno.  Pertanto, le chiedeva di lasciare immediatamente quello che aveva preso. Per tutta risposta, la ragazza fuggiva correndo. Interveniva un dipendente del negozio, che la inseguiva, ma fuori sul marciapiede ad attenderla vi era un complice, un connazionale di 23 anni,  il quale,  vedendosi braccato, fermava la corsa e minacciava l’uomo brandendo delle pinze che aveva in mano.  A quel punto i due complici continuavano a fuggire, senza essere più seguiti, in direzione del Comprensorio Ebraico di via Primo Levi.  Probabilmente, non sapevano che avrebbero incontrato personale dell’E.I. in servizio di vigilanza. Uno dei militari bloccava i ragazzi proprio mentre stavano tentando di nascondere la refurtiva, due bottiglie di superalcolici, dietro dei bidoni dell’immondizia.  Una pattuglia della Squadra Volante in transito notava la scena e interveniva per prendere in consegna la coppia. Dagli accertamenti svolti, sono emersi numerosissimi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio a carico dei due rumeni. Sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso.

Governo Draghi, la duplice sfida dei partiti

L’avvio della esperienza del governo Draghi segna un punto di non ritorno e pone i partiti ( tutti nessuno escluso) di fronte a una duplice sfida.

Essi infatti dovranno innanzitutto dimostrare di voler garantire al nuovo governo un sostegno leale.
Che questo avvenga non è  affatto scontato stante l’eteregeonita’ delle forze che compongono la maggioranza. Per questo la sua navigazione non sarà facile.Nel suo discorso programmatico il premier ha indicato alcune discriminanti di fondo: la scelta europeista, l’irreversibilità dell’euro, il rifiuto del sovranismo, un riforme del fisco che si fondi sul principio di progressività ( chi ha di più deve pagare pagare di più ) e  la centralita’ che nel suo programma assumono  l’ ambiente, la scuola e la sanità. Infine, la pandemia come nemico di tutti e, quindi, da affrontare insieme, evitando di trasformarlo in un argomento di lotta politica come è avvenuto finora. Mentre scrivo le tv e giornali danno notizia dell’ennesimo attacco di Salvini all’infettologo prof. Galli accusato di voler fare dell’allarmismo per aver dichiarato sulla base dei dati a sua disposizione che nei prossimi 15 giorni le  varianti del virus mieteranno nuove vittime e determineranno un aggravamento della situazione. E’ l’ennesima conferma di come Salvini voglia continuare a recitare le due parti in commedia.
Nei prossimi giorni  le priorità indicate dal premier ( lotta alla pandemia- vaccinazioni, proroga del blocco dei licenziamenti,riscrittura o integrazione del Recovery plan, riforma del fisco, della PA e della giustizia civile) si dovranno tradurre  in decisioni operative e provvedimenti di legge. Nessuno piu di Draghi è in grado di affrontare la partita dei Recovery Fund, trattandosi di argomenti su cui la sua competenza e la sua credibilità sono fuori discussione, cosi come finora nessuno più dell’attuale premier aveva posto con questa chiarezza la questione del futuro delle giovani generazioni.
Ma è su questo che si misurera’ la capacità di tenuta della maggioranza e si capirà se l’unità tra forze tanto diverse continuerà ad essere percepita come un dovere.
La seconda sfida che i partiti dovranno affrontare riguarda loro stessi. Nonostante il premier abbia tenuto a sottolineare come  il suo governo non sia espressione di un fallimento della politica è del tutto evidente come sia fuorviante e illusorio ritenere che la situazione possa tornare quella di prima.
La sua formazione ha aperto discussione e divisioni all”interno dei vari partiti, sia destra che a sinistra. E di queste ore la notizia di una spaccatura non ricomponibile all’interno del M5S che sta pagando un prezzo altissimo alla decisione di non  sottrarsi alla responsabilità di sostenere il governo Draghi. Ma discussioni e divisioni esistono anche all’interno del centro- destra, che si è diviso sul sostegno a Draghi, del Pd e di Leu. Renzi e Italia Viva, che hanno riportato la Lega al governo dopo aver voluto la formazione del Conte bis per la ragione esattamente opposta, avranno invece un ruolo del tutto marginale, essendo venuto meno il loro potere di ricatto.
A sinistra la priorità è rappresentata dell’urgenza di costruire, a partire  dalla alleanza tra pd/5 Stelle e Leu, un ampio fronte progressista  che sappia ri- motivare e ri- coinvolgere attorno ad una nuova ” idea di Paese” tutti coloro ( e sono tanti)  che sentono la responsabilità di dover costruire una alternativa alla destra e ritengono non più rinviabile una riforma del modo di essere dei Partiti e della politica.
Wilmer Ronzani 

Le prove di qualificazione al Palazzo del Nuoto

A Torino, Palazzo del Nuoto, via Filadelfia 89, domenica 21 febbraio, prova di qualificazione assoluti di nuoto.

Inizio riscaldamento del mattino alle ore 8, inizio gare alle ore 9.40, inizio del riscaldamento del pomeriggio ore 14.30 e inizio gare alle ore 16.10. La manifestazione, al solito, è a porte chiuse. Tutte le info qui: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?menu=agonismo&id_info=20210218152157&area=1&read=nuoto 

La Buona Destra e la crisi balcanica

Rimaniamo sconcertati nell’apprendere che nell’ultima seduta del Consiglio Regionale, la maggioranza di centro destra, abbia votato all’unanimità contro una proposta a tema Diritti Umanitari, concernente la grave crisi che si sta vivendo nel corridoio balcanico.

La proposta chiedeva la creazione di un corridoio umanitario per le persone in grave difficoltà e per i nuclei famigliari con figli minori, chiedendo al contempo un supporto per le tante Associazioni Umanitarie della nostra Regione, operative da tempo nell’area.

A seguito delle dichiarazioni dell’Assessore Marrone, tutte le forze politiche di centrodestra hanno votato contro la proposta, nonostante le posizioni recentemente assunte a livello nazionale. Nè da Forza Italia nè, tantomeno, dalla Lega si è levata alcuna obiezione, anche se una votazione simile risulti in piena contraddizione con quanto espresso a livello Parlamentare.

Evidentemente, nella nostra Regione, non sono arrivate le recenti posizioni europeiste e liberali che gli stessi partiti hanno assunto in Parlamento, e nemmeno sono state recepite le parole del Presidente Draghi in tema di rispetto dei diritti umani, nonostante gli scroscianti applausi elargiti dalle loro posizioni.

Come Buona Destra Piemonte rimaniamo basiti che da parte della Giunta Regionale ci sia così poca attenzione al tema e crediamo che per essere coerenti con quanto espresso a Roma, anche a livello territoriale le posizioni europeiste, liberali ed umanitarie di questi partiti dovrebbero essere seguite.

La nostra Regione ha una grande tradizione in tema di liberalismo, accoglienza e rispetto dei diritti di tutti e come Buona Destra auspichiamo che tali tradizioni vengano portate avanti anche dalle attuali forze politiche alla guida dell’Istituzione.

Claudio Desirò

Buona Destra Piemonte

Parcheggiatore abusivo a Porta Nuova

Denunciato in quanto già colpito da “DASPO” urbano

I poliziotti del Commissariato Centro sono intervenuti lo scorso sabato pomeriggio in via Nizza, nei pressi dei parcheggi GTT della Stazione Ferroviaria Porta Nuova, perchè un cittadino italiano di 73 anni segnalava di essere in difficoltà con un soggetto straniero, divenuto molesto a seguito della pretesa di denaro. L’uomo aveva in realtà già dato una moneta da 1 € al parcheggiatore abusivo, ma questi non si era accontentato e inveiva contro di lui chiedeva altro denaro. All’arrivo della pattuglia di Polizia, il soggetto, un trentacinquenne di nazionalità somala, era sprovvisto dei documenti d’identificazione, pertanto è stato accompagnato in Questura per accertamenti sull’identità personale. Emergevano a suo carico numerosi precedenti per reati contro la P.A. e contro il patrimonio. Inoltre, risultava colpito dal DIVIETO DI ACCESSO ALLE AREE URBANE  emesso il 5 Febbraio u.s. dalla Questura di Torino, che gli vieta l’accesso ai parcheggi GTT siti in questa  stazione Porta Nuova, nonché l’accesso all’interno della stazione e delle sue pertinenze. Pertanto, è stato denunciato in merito.

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Smog, Legambiente: “Nulla di risolto”

Inchiesta smog a Torino, Legambiente: “Numeri e impatti dell’inquinamento atmosferico su salute pubblica e Sistema Paese confermano come la situazione sia ben lungi dall’essere risolta. Basta deroghe, sì a provvedimenti più coraggiosi in tema di traffico, patrimonio infrastrutturale e utilizzo dello spazio pubblico. Serve un piano organico”

 

L’associazione diffonde  i nuovi dati sul superamento dei limiti giornalieri di Pm10 nel capoluogo piemontese: nel 2021 registrati già 20 giorni di sforamento (su 35 annuali) dalla centralina Torino (Grassi)

 

“L’inchiesta avviata dalla procura di Torino per inquinamento ambientale iscrive nel registro degli indagati vertici e amministratori a più livelli e contesta una situazione da noi denunciata da tempo, suffragata da numeri via via più allarmanti: ossia la mancata adozione di misure sufficienti e adeguate a contrastare i livelli di smog che ogni giorno nel capoluogo piemontese compromettono la qualità dell’aria e la salute dei cittadini, tanto che Torino si è confermata maglia nera assoluta nelle classifiche stilate nel nostro rapporto Mal’Aria di Città 2021 – spiega il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani –  L’inquinamento atmosferico è una questione complessa legata a molteplici fattori, pertanto non può essere affrontato in maniera estemporanea o emergenziale. Uscire da questa logica significa anzitutto richiamare alla loro responsabilità gli amministratori locali: il problema va affrontato in maniera strutturale e con una pianificazione organica, senza ricorrere sistematicamente alle deroghe, come fatto finora. In città è fondamentale, inoltre, incrociare due temi quali la mobilità e l’utilizzo dello spazio pubblico, da porre al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e intervenire nell’immediato sull’abbattimento degli inquinanti atmosferici, a partire dalle polveri sottili che hanno impatti a catena anche sul sistema sanitario, sociale e produttivo del nostro Paese”.

Così l’associazione ambientalista commenta la notifica dei nove avvisi di garanzia ad amministratori ed ex amministratori piemontesi che dal 2015 a oggi si sono trovati a gestire il problema smog: tra loro sindaci, assessori all’ambiente, presidenti di Regione. Un’indagine per “inquinamento ambientale” (illecito entrato in vigore soltanto grazie alla legge sugli ecoreati 68/2015) aperta su impulso dell’esposto presentato nel 2017 dal Comitato Torino Respira, con cui Legambiente, a livello locale, da sempre dialoga. Nella denuncia, in particolare, si elencavano i dati sull’inquinamento atmosferico registrati dalle centraline dell’Arpa, nonché le disposizioni che altrove erano state messe in atto per combattere lo smog. E dalle consulenze effettuate in seguito all’apertura del fascicolo, era emerso che gli alti livelli di Pm10 e biossido di azoto a Torino “provocano 900 morti all’anno e riducono la speranza di vita dei cittadini di 22,4 mesi”.

Numeri e storie che emergono chiaramente anche dall’ultimo rapporto Mal’Aria di Città 2021 di Legambiente: nel 2020, infatti, Torino è stato il primo capoluogo d’Italia per superamento dei limiti giornalieri previsti per le polveri sottili (Pm10), ma anche maglia nera tra le città che hanno superato il valore medio annuale per le polveri sottili (Pm10) suggerito dalle Linee guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), con una media di 35 microgrammi/mc per tutte le centraline urbane del capoluogo. E anche nel 2021, Torino conferma le cattive performance, come rivelano i dati diffusi oggi da Legambiente: nei primi 50 giorni dell’anno, la centralina Torino (Grassi) ha infatti già registrato 20 giorni di superamento del limite giornaliero (su 35 annuali), con una media di periodo di 49 microgrammi/metro cubo. Numeri negativi sono stati registrati anche da Torino (Consolata), con 18 giorni di sforamenti e una media di 43 microgrammi/metrocubo, e da Torino (Rebaudengo), con 16 giorni di sforamenti e 43 di media.

“I dati sull’inquinamento atmosferico e sull’impatto dello stesso sulla salute pubblica sono lì a dimostrare che la situazione torinese e piemontese è ben lungi dall’essere risolta – dichiara Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Torino, in particolare, si conferma da troppi anni la città italiana più gravata dal peso delle polveri sottili: anche la centralina “migliore” (Rubino), nel 2020 ha fatto registrare 66 giorni di sforamenti, la peggiore addirittura 98. Qualcosa di apprezzabile sulla mobilità cittadina è stato fatto. Tanto, troppo resta da fare. Si arrivi velocemente alla chiusura della ZTL e al rilancio del TPL, partendo proprio del patrimonio infrastrutturale tramviario. È inoltre veramente scoraggiante – sottolinea Prino – vedere come a livello regionale si sia iniziato, finalmente, un percorso di presa di coscienza della politica sul tema dell’inquinamento atmosferico, solo a seguito della notifica delle infrazioni. E se su alcuni temi, come quello relativo alle biomasse, si stanno intraprendendo dei percorsi nella giusta direzione, benché insufficienti, sul tema del traffico si continua ad essere quantomeno timidi, come dimostrano il rinvio dei blocchi euro4 e il progetto Move In, nato per salvare le auto “fuorilegge” dalla rottamazione. Next Generation EU è alle porte, ma è necessario imboccare la strada giusta ed essere coerenti anche su questi temi. Lanciare un “tour” per raccogliere idee e proposte da inserire nella progettazione per il Recovery Fund annunciando una nuova strada a scorrimento veloce sulla tratta Novara -Vercelli, dopo aver negato la riapertura delle linee ferroviarie sospese, non ci sembra un buon punto di partenza!”.

Allarme varianti Covid, la Regione aumenta i controlli per chi rientra da paesi a rischio

Da lunedì obbligo di autodichiarazione per chi rientra con qualsiasi mezzo

Marnati: «Tracciamento e vaccinazione, attività fondamentali per il contenimento del contagio». Icardi: «Importante anche il senso di responsabilità dei cittadini»

Allarme diffusione varianti Covid, la Regione Piemonte aumenta i controlli sui viaggiatori che rientrano dai paesi a rischio anche per via non aerea o indiretta.

Per limitare la diffusione dei contagi del virus e delle sue varianti inglese, sudafricana e brasiliana, la Regione infatti, sulla scorta del parere del gruppo di lavoro dei propri epidemiologi, rafforza e intensifica la sorveglianza sanitaria, attraverso il controllo e il tracciamento di quei viaggiatori che rientrano in Piemonte dai Paesi a rischio (Regno Unito, Irlanda del Nord, Brasile e Sudafrica) anche con mezzi diversi dall’aereo, quindi auto, treni, autobus, navette, o con voli nazionali.

Chiunque rientri, anche con questi mezzi, da lunedì avrà l’obbligo di dichiarare se abbia soggiornato nei 14 giorni precedenti in uno dei paesi citati.

La dichiarazione potrà essere effettuata telefonando al numero verde della centrale operativa del Dirmei-Regione Piemonte, 800 95 77 95, oppure compilando il modulo on line sul sito www.regione.piemonte.it.

Per loro sarà possibile sottoporsi gratuitamente a tampone molecolare presso la propria Asl di appartenenza sia al momento del rientro, sia dopo 7-10 giorni.

«L’attività di tracciamento, parallelamente alla vaccinazione, rimane un’attività fondamentale per il contenimento del contagio – dichiara l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati – Pertanto abbiamo ritenuto opportuno innalzare il livello di sorveglianza, rispetto alle disposizioni governative, per evitare l’importazione di persone infette con varianti che rendono il virus più contagioso, rendendo gratuito il test del tampone per chi avrà quest’obbligo».

«Il sistema di tracciamento dei contagi in Piemonte – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è pienamente in grado di far fronte alle nuove sfide dell’emergenza, come ha già dimostrato nel contenimento della pandemia all’origine della seconda fase, l’estate scorsa. Nel caso delle varianti, la sostanza non cambia, determinante rimane la tempestività dell’azione del sistema, per la quale gioca una parte non secondaria anche il senso di responsabilità dei cittadini. Sappiamo che il Covid19 si può sconfiggere, ma occorre che tutti facciano la loro parte».

“Ritratti d’oro e d’argento” Reliquiari medievali in mostra

A Torino in Palazzo Madama. Fino al 12 luglio

In lamina d’argento sbalzata  e  cesellata, posta nella vetrina centrale della “Sala Atelier” di Palazzo Madama e proveniente dal “Museo Archeologico Regionale di Aosta” è la prima chicca – da cui partire –nell’itinerario espositivo proposto dalla suggestivarassegna curata da Simonetta Castronovo e dedicata ai “reliquiari” dal Trecento al primo Cinquecento provenienti da tutte le diocesi del Piemonte, ma anche dalla Svizzera e dall’Alta Savoia. Sitratta del “busto in argento di Giove” (II – III sec. d. C.), ritrovato in uno scavo archeologico al Piccolo San Bernardo e uno fra i tanti realizzati in metallo in età romana (raffiguranti divinità o imperatori), cui guardarono come primi “modelli” propri gli orafi medievali per eseguire i loro ritratti dei Santi. Quei “busti reliquiari” che oggi, e fino al 12 luglio, troviamo per l’appunto esposti in buon numero a Palazzo Madama. Busti preziosi, dalla doppia valenza: autentiche e indiscutibili opere d’arte e manufatti adibiti alla protezione e all’esposizione dei “resti sacri” (in particolare crani) dei Santi, legati alle devozioni del territorio e alle titolazioni di determinate chiese locali. Documentati già dall’XI secolo e presenti in gran numero, dal 1100 al 1500, proprio in Piemonte e nell’area alpina, essi rappresentano attraverso una complessità stilistica in cui convivono esemplarmente gusto classico e narrazione specificamente medievale –dei veri e propri “ritratti in oreficeria”, solitamente in rame o in argento dorato, spesso arricchiti da pietre preziose, vetri colorati e smalti.

Cronologico l’ordine seguito dalla mostra: si va dal busto più antico, la “Santa Felicola” dell’abbazia di Sainte-Marie d’Aulps (Haute-Savoie) – una santa gotica e sorridente, che guarda alla scultura delle cattedrali, tra Parigi e la Francia settentrionale, negli anni di regno di Filippo il Bello- fino alla “Santa Margherita” del Musée d’art et d’histoire di Ginevra, un busto ligneo del 1500 circa,proveniente dalla Bottega di Peter e Mattelin Vuarser eimprontato al nuovo realismo di radice fiamminga. In mezzo, possiamo ammirare una ricca galleria di volti che mostrano le più svariate sfaccettature interpretative, passando dal gotico al tardogotico, fino al pieno naturalismo della seconda metà del Quattrocento. E sotto i riflettori, come personaggi di una storia devozionale immutata d’intensità nei secoli, i Santi nati e vissuti in Piemonte, patroni di alcune delle principali cattedrali della regione, come San Teobaldo d’Alba, San Giovenale di Fossano, Sant’Evasio di Casale, San Secondo d’Asti e San Venanzio di Sarezzano, accanto a santi più “internazionali”, come San Giorgio e San Maurizio, peraltro centrali nella devozione della dinastia sabauda, o Sant’Orsola, con un busto ligneo intagliato e dipinto, realizzato a Colonia e arrivato inPiemonte come dono di Manfredi di Montafia, uno dei tanti mercanti “lombardi” attivi nel nord Europa nel Medioevo. Organizzata in partnership con il “Museo della Cattedrale” di Aosta e con laSoprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle d’Aosta, in collaborazione con la Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici Piemonte e Valle d’Aosta,l’esposizione nasce da un’iniziativa condivisa con imusei facenti parte della rete internazionale Art Médiéval dans les Alpes” e si lega a una serie di esposizioni che apriranno nello stesso periodo sui due versanti delle Alpi: tutte ruotano attorno al tema delle arti preziose nel ducato di Savoia nel Medioevo sotto iltitolo comprensivo di Artistes et artisans dans les États de Savoie au Moyen Âge. De l’or au bout des doigts.

Nello specifico, Palazzo Madama di Torino e il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta (dal 27 marzo al 2giugno) approfondiranno nelle rispettive esposizioni il tema dell’oreficeria medievale, mentre in concomitanza ( dal 5 febbraio al 5 aprile) il Museo Diocesano d’ArteSacra di Susa espone, con il titolo La Cassa di Sant’Eldrado: nuove scoperte, gli oggetti rinvenuti all’interno della preziosa Cassa, capolavoro dell’arte romanica custodito nella Parrocchiale della Novalesa, con una ricostruzione dell’urna.

Gianni Milani

“Ritratti d’oro e d’argento”

“Palazzo Madama – Sala Atelier”, piazza Castello, Torino; tel. 011/5211788 o www.palazzomadamatorino.it

Fino al 12 luglio

Orari: merc. e giov. 11/19; ven. 11/20

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Nelle foto
-Arte romana: “Busto di Giove Delicheno”, lamina d’argento sbalzata e cesellata, fine II inizio III sec. d. C.
– Particolare dell’allestimento; Ph. Perottino
– Orafo franco-settentrionale: “Busto di Santa Felicola”, rame sbalzato e dorato con pietre e vetri “encabouchon”, 1300-1330 ca.
– Ginevra, Bottega di Peter e Mattelin Vuarser: Busto reliquiario di Santa Margherita”, legno di noce intagliato con alcune tracce di policromia e doratura, 1500 ca.; Ph. Jean Marc Yersin