ilTorinese

Patrizia Polliotto oggi ospite in radio e in tv a ‘Radio Radio’

A partire dalle 13.35 il noto legale torinese protagonista in diretta anche sul canale 253 del digitale terrestre.

Patrizia Polliotto, stimato legale d’affari e d’impresa specializzata anche in diritto bancario, societario, prevenzione del contenzioso e consumerismo torna per il consueto appuntamento mensile sulle frequenze della più ascoltata e seguita talk-radioitaliana fondata e diretta dal valente Fabio Duranti.

Oggi, infatti, a partire dalle 13.35 in poi è ospite di Francesco Vergovich ai microfoni di ‘Un Giorno Speciale’ insieme al giornalista radiotelevisivo e saggista cattolico Maurizio Scandurra.

Patrizia Polliotto, che dialoga abitualmente con le maggiori agenzie di stampa italiane tra cui in primis ‘Ansa’ e ‘Askanews’ sui più svariati temi di attualità fornendo sempre studi precisi e spunti altrettanto interessanti per la comprensione dei fenomeni socioeconomici del cambiamento in atto, è anche Presidente dei rinomati ospedali milanesi ‘San Siro’, ‘Sant’Ambrogio’ e ‘Galeazzi’ – quello in cui lavora il virologo Fabrizio Pregliasco – tutti in capo al ‘Gruppo San Donato’, prima realtà sanitaria privata italiana con un fatturato superiore al miliardo e 600 milioni di euro.

Annovera altresì in curriculum vitae importanti incarichi al vertice in primarie companies private e pubbliche quali ‘Zucchi’, ‘NB Aurora’, ‘Juventus’, ‘Reply’, ‘Engineering’ e molte altre.

​Oltre che in Fm, la trasmissione è disponibile in tutta Italia sul canale 253 del digitale terrestre, e in streaming sul sito www.radioradio.it.

“Poliziotti degli Uffici Passaporti allo stremo e cittadini esasperati”

Lo avevamo già scritto, lo avevamo già segnalato in tutti modi: la situazione relativa al rilascio dei passaporti è impressionante.

I cittadini devono attende tempi biblici di oltre 5 mesi di attesa, solo per la prenotazione e almeno altri 30 giorni per il rilascio: in pratica 6 mesi. Una lunga esasperante attesa per poter godere del diritto di andare in quei paesi dove il passaporto è indispensabile; un diritto, tra l’altro, dal costo non proprio irrilevante di circa 100 euro a persona.

Lunghe code davanti agli Uffici di polizia, nonostante il grande sforzo organizzativo dei poliziotti che, oltre alle pratiche dei passaporti, durante la settimana devono svolgere anche altri servizi di istituto, tra i quali quelli di OP. Un impiego extra ufficio che impedisce di fatto, nonostante il massimo impegno, la trattazione delle esorbitanti pratiche dei passaporti in corso. Un lavoro estenuante a cura di pochi poliziotti che devono sopperire a migliaia di richieste per passaporti, pratiche amministrative e porti d’arma. Quest’ultimo, poi, uso caccia, con costi pari a circa 300 euro ciascuno.

Non è pensabile garantire servizi ai cittadini in questo modo e non è concepibile sfruttare i lavoratori di polizia a causa di una poca lungimiranza di chi, negli ultimi decenni, non si è preoccupato minimamente di rimpolpare gli organici dalla polizia di Stato. Questo prezzo lo pagano adesso sulla loro pelle i poliziotti bersagli, in alcuni casi, degli sfoghi e delle preoccupazioni dei cittadini.

Nulla possono i poliziotti su questi ritardi, men che meno l’autorità’ di P.S.; la responsabilità di queste lungaggini è da addebitare ad una politica miope e sorda alle istanze più volte addotte dal SIULP e che, solo negli ultimi anni, sta cercando di recuperare il tempo

perduto con nuove assunzioni, per quanto purtroppo ancora insufficienti.

Poliziotti allo stremo per l’iper lavoro e cittadini preoccupati e legittimamente incavolati: naturalmente i responsabili per quanto noti sono già dimenticati…

Il Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo

Costanzo (Alt): “appoggio petizione detenuti per utilizzo frigo”

“L’UFFICIO COMANDO CARCERE SI PRONUNCI”
“Appoggio la richiesta di alcuni detenuti del carcere Torino, che hanno firmato una petizione per chiedere di utilizzare il frigorifero per conservare beni commestibili e deperibili visto l’avvicinarsi del periodo estivo e la necessità di utilizzare i propri cibi freschi, senza doverli consumare di fretta per paura che gli stessi vadano a male. Avevo già ascoltato questa richiesta nel corso di una visita al carcere qualche giorno fa. La appoggio e chiedo all’ufficio comando e all’ispettorato del Blocco B della casa circondariale di esprimersi in merito”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo, di Alternativa.

Bimbo di due anni muore schiacciato da trattore

Un bambino di due anni, ferito gravemente dopo essere stato travolto da un trattore  è stato portato dai familiari al Pronto Soccorso dell’ospedale di Saluzzo. Inutile  il tentativo dei medici di salvargli la vita. I carabinieri  stanno indagando sull’accaduto. L’ipotesi, in fase di accertamento, indicherebbe la causa della morte come incidente all’interno dell’azienda agricola di famiglia.

Focus Covid in Piemonte: martedì 19 aprile

Martedì 19 aprile

Situazione epidemiologica

Positivi: 3.579 (di cui 3.238 a test antigenico)
Positivi/tamponi: 14,2%
Tamponi: 25.166 (di cui 23.387 test antigenici)
Ricoveri ordinari: 771 (+39 rispetto a ieri)
Ricoveri Terapia Intensiva: 24 (+1 rispetto a ieri)
Decessi: 3

Vitali e Astore espongono da Mazzoleni

Le fotografie di Massimo Vitali e le sculture di Salvatore Astore in mostra alla galleria d’arte torinese

Si aprono al pubblico  martedì  12 aprile, dalle 17 alle 22.30, due personali presso la galleria d’arte torinese Mazzoleni, in piazza Solferino 2, dal titolo “Massimo Vitali. Ti ho visto” e “Salvatore Astore. Gli occhi della scultura”.

Nell’estate del ’94 Massimo Vitali scattò la sua prima fotografia in spiaggia a Marina di Pietrasanta; fu l’inizio di una fortunata serie che, nel corso dei decenni, lo avrebbe consacrato come uno dei maggiori fotografi nella scena internazionale. L’artista individua la spiaggia  come luogo privilegiato per compilare un manuale socio-antropologico dell’identità italiana, mosso da un intento sociologico e da spirito voyeuristico.

La visione frontale da lui scelta, la posizione sopraelevata, il cosiddetto “punto di vista del principe” gli avrebbero consentito di cogliere ampi scorci paesaggistici, riuscendo, nel contempo, a addentrarsi nell’intimità delle interazioni umane. Vitali, dopo ore di attenta osservazione, sceglie il momento in cui apparentemente non pare succedere nulla di decisivo, ma nel quale convergono molte microstorie. La luce fredda e biancastra riesce a fermare nel tempo e nello spazio cose, luoghi e persone. Ne emerge un ritratto impietoso della quotidianità, in cui sfera pubblica, dimensione privata e elemento naturale riescono a intrecciarsi in modo sapiente. Il punto di vista di Massimo Vitali è  sempre un po’ in alto, quasi a voler prendere le distanze, in modo da allontanarsi, ma non più  di tanto, dalla realtà che sta osservando, per poter vedere meglio, leggere in modo nitido i dettagli e le vite anonime dei soggetti che affollano l’obiettivo, in una sorta di indagine sociologica e antropologica di massa, intesa come gruppo eterogeneo di individui che si muovono nella stessa direzione.

Il percorso espositivo si snoda attraverso tre decenni di attività, spaziando dalle fotografie storiche a quelle più recenti, risalenti al 2020, comprendendo paesaggi urbani, naturali, selvaggi e incontaminati.

Il progetto della mostra di Salvatore Astore si iscrive, invece, nella dialettica di continuità  con “Anatomia umana”, il monumentale gruppo site specific, realizzato in acciaio inox e donato lo scorso novembre dalla galleria alla Città di Torino.

La pratica artistica di Astore, fin dagli anni Ottanta, si potrebbe definire quale “minimalismo organico”. Al centro della sua ricerca è, infatti, presente lo studio di problematiche quali la materia, il peso, la forma, il vuoto e, di conseguenza, il pieno. Ne emerge un’atmosfera ancestrale, ricca di suggestioni che vanno dai reperti fossili ai megaliti preistorici, da forme organiche legate all’uomo o al mondo animale, fino all’universo connesso alla Torino industriale e preindustriale dei metalli, nel caso specifico di Astore del ferro, dell’acciaio e, per la prima volta in questa mostra, del bronzo.

I suoi lavori parlano profondamente della natura dell’Uomo nel senso più ampio e profondo del termine, comprendendo anche la relazione tra l’uomo e il mondo. Non a caso l’opera “Anatomia umana” rappresenta un omaggio a Leonardo da Vinci.  Quelle di Salvatore Astore sono presenze che germogliano e evolvono nella mente, forme latenti nnela nostra memoria genetica.

Questa esposizione rappresenta l’occasione per fare esperienza di nuove sculture prodotte appositamente per la mostra.

L’esposizione rimarrà aperta fino  al 30 giugno 2022.

Orari: martedì-sabato 10-13; 15.30-19.00.

MARA MARTELLOTTA

Muore pedone investito da camion

Nel primo pomeriggio di oggi, in Via Madonna delle Rose, per cause ancora da accertare, un uomo è stato investito da un mezzo pesante in manovra in prossimità di un supermercato.
Sul posto sono immediatamente intervenuti la Polizia Locale e l’autoambulanza del 118, ma per l’anziano di nazionalità italiana non c’è stato nulla da fare. I soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Michele Chicco

Maggio: a Rivoli è tempo di Carnevale!

Con grande entusiasmo sono lieta di comunicarvi il ritorno dello storico Carnevale di Rivoli!

Il Carnevale ha da sempre rappresentato una grande fonte di gioia, spensieratezza e divertimento per tutti i cittadini rivolesi, una tradizione che purtroppo è stata interrotta per ben due anni a causa dell’emergenza sanitaria con le conseguenti restrizioni.
La pandemia ha negato alla Città i sorrisi, lo stupore, l’allegria soprattutto dei bambini che in genere attendono con impazienza questo evento perché dà loro la possibilità di dare sfogo alla fantasia con i travestimenti, le maschere, i coriandoli.
Ed è proprio per sopperire a questa mancanza che quest’anno abbiamo deciso di apportare delle incredibili novità, proponendo una grande manifestazione che si estenderà su tre giorni: il 6-7-8 maggio 2022!

Laura Adduce

Vicesindaco di Rivoli

Il « Carnevale delle due province, Rivoli & Saluzzo » offrirà alla cittadinanza:

• 06.05.2022 – Piazza Aldo Moro

– Ore 17.00: inaugurazione « Carnevale in Piazza »;
– Ore 18.00: apertura Street Food e intrattenimento bambini con mini Luna Park;
– Concerto alla sera.

• 07.05.2022 – Piazza Aldo Moro

– Ore 09.00: apertura mercato artigianale;
– Ore 12.00 e 17.00: apertura Street Food e intrattenimento bambini con mini Luna Park;
– Carnevale bambini;
– Mongolfiera;
– Concerto alla sera.

• 08.05.2022 – Piazza Aldo Moro

– Ore 09.00: apertura mercato artigianale;
– Ore 12.00 e 17.00: apertura Street Food e intrattenimento bambini con mini Luna Park;
– Mongolfiera panoramica;
– Ore 15.00: Sfilata dei carri con partenza da Via Nizza e arrivo in Piazza Aldo Moro.
– Concerto di chiusura con fontane luminose.

Che dire, non mi resta che augurarvi buon divertimento!

Rifondazione comunista e il 25 Aprile

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Alberto Deambrogio, segretario regionale del PRC di Piemonte e Valle d’Aosta, in vista dell’approssimarsi del 25 aprile, data periodizzante all’interno delle vicende collettive del nostro Paese.

Il 25 aprile è oggi più che mai una ricorrenza decisiva per la memoria pubblica del nostro Paese, è la data spartiacque tra l’opzione aperta alla giustizia, alla libertà, alla pace e quella ripiegata su un profilo antidemocratico, razzista e militarista. L’unicità della nostra Resistenza, anche rispetto a quella francese o norvegese per esempio, sta nel fatto che fu il punto di congiunzione tra una guerra di liberazione nazionale, una guerra civile e, per una parte del movimento partigiano, anche una guerra di classe contro il padronato agricolo e industriale che aveva sostenuto dall’inizio il fascismo. Il punto fermo della Liberazione, con i suoi valori e i suoi sacrifici, ci aiuta a orientarci in una incredibile, continua, sovversione dei fatti storici a uso politico.

Sono questi i giorni sciagurati in cui la quasi totalità della nostra classe politica ci ha detto che occorre ricordare ogni anno l’eroismo e il sacrificio degli alpini a Nikolajewka, dimenticando tranquillamente da che parte stavamo. D’altro canto, nel recente passato, abbiamo pure sancito il dovere di ricordare le foibe per dimenticare i massacri e gli stermini compiuti dagli italiani in Jugoslavia. Il triste paradosso sta nel fatto che, oggi, le forze che richiamano i fatti della Resistenza a copertura dell’invio di armi a Kiev, del riarmo europeo e dell’aumento vergognoso delle spese militari, sono le stesse che hanno istituito una giornata di commemorazione delle truppe fasciste che invasero l’Ucraina. L’aggressione militare della Russia di Putin contro quest’ultima, il massacro della sua popolazione civile, avrebbero bisogno di tutt’altra risposta sul piano diplomatico.

L’eredità della resistenza diede vita a concrete realizzazioni, basti pensare, ad esempio, ai diritti fondamentali alla salute e al lavoro. Questi ultimi ebbero una traduzione materiale attraverso leggi della Repubblica legate a figure partigiane come quelle di Tina Anselmi e Bruno Trentin. In spregio a questa eredità fondamentale, le attuali forze di governo nel mentre si apprestano ad aumentare le spese militari fino al 2% del PIL, riducono di un miliardo all’anno per i prossimi tre anni il finanziamento al Servizio Sanitario Nazionale. Rinunciano a qualsiasi intervento diretto per l’aumento dei posti di lavoro, soprattutto nella sanità, nella scuola e nella conversione ecologica, a dispetto di tutti i buoni propositi enunciati durante la pandemia.

Chi, come l’ANPI e il suo presidente, chiede con fermezza e autonomia di far rispettare l’art. 11 della Costituzione è sottoposto a un’ordalìa permanente. Oggi mantenere spirito critico e capacità di analisi complessa è qualcosa di molto difficile. Eppure è esattamente questo atteggiamento che garantisce che l’ANPI sia percepita come un patrimonio nazionale, ed è in forza di ciò che mi sento di esprimere all’Associazione Nazionale Partigiani la mia piena solidarietà. Non sfuggirà a nessuno, infatti, che il bersaglio grosso dietro Pagliarulo e la sua associazione sia ormai la nostra Carta costituzionale.

Alberto Deambrogio
Partito della Rifondazione Comunista

Pasqua: visite record nei musei torinesi

Torinesi e turisti hanno apprezzato la proposta culturale dei Musei di Torino

Musei Reali di Torino che nel weekend di Pasqua hanno accolto  oltre 12 mila visitatori.

Sono stati infatti 10587 gli ingressi ai Musei Reali mentre in 1539 hanno scelto di visitare A tu per tu con Leonardo la mostra che racconta e documenta l’attività del grande maestro del Rinascimento italiano dagli esordi della sua carriera a Firenze fino agli studi milanesi dedicati alle macchine, all’anatomia, alle proporzioni e alle espressioni del volto umano, per arrivare al sogno del volo.

 

Sono oltre 14.000 le persone che hanno visitato il Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana  da venerdì 15 aprile a oggi, lunedì 18 aprile, giorno di Pasquetta. Sold-out la biglietteria online, impossibile da giorni provare ad acquistare un biglietto via internet. Tutte esaurite anche le visite guidate a disposizione.
“Sono numeri che ci riportano al periodo pre pandemia – sottolinea Enzo Ghigo presidente del Museo Nazionale del Cinema -, con un turismo prevalentemente italiano e una buona presenza di stranieri. Noi saremo aperti anche domani e ci aspettiamo un altro tutto esaurito. È bello rivedere la città piena di turisti, un altro segnale del ritorno alla normalità. La mostra “Dario Argento. The Exhibit” sta riscuotendo un grande successo e siamo molto soddisfatti dei risultati, segno che la politica di aggiornamento che stiamo portando avanti con le nostre proposte sta andando nella direzione giusta. E proprio nell’ottica del turismo, ci stiamo anche preparando all’appuntamento con Eurovision, proponendo ogni giorno una visita guidata in inglese, acquistabile direttamente online”.

Sono 5.888 le persone che hanno visitato le collezioni permanenti e le mostre in corso della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, del MAO Museo d’Arte Orientale e di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Dopo due anni di chiusura durante le festività pasquali a causa dell’emergenza sanitaria, il 2022 segna il ritorno del pubblico, che ha risposto con entusiasmo alle proposte espositive dei musei della Fondazione.

Sono stati circa 1.500 i visitatori, tra i quali numerosi turisti, che hanno scelto di scoprire la mostra di CAMERA “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York” in questo fine settimana pasquale.

Dall’apertura, il 3 marzo, ad oggi sono già stati circa 18.000 i curiosi, gli appassionati, gli amici che hanno apprezzato questa straordinaria selezione, presentata a CAMERA per la prima volta in Italia, di oltre 230 opere fotografiche della prima metà del XX secolocapolavori assoluti della storia della fotografia realizzati dai grandi maestri dell’obiettivo, le cui immagini appaiono innovative ancora oggi. Come i contemporanei Matisse, Picasso e Duchamp hanno saputo rivoluzionare linguaggi delle arti plastiche, così gli autori in mostra, ben 121 tra nomi leggendari e sorprendenti scoperte, hanno ridefinito i canoni della fotografia facendole assumere un ruolo assolutamente centrale nello sviluppo delle avanguardie di inizio secolo.

 

Un fermento creativo che prende avvio in Europa subito dopo la Prima Guerra Mondiale per arrivare poi negli Stati Uniti, che accolgono in misura sempre maggiore gli intellettuali in fuga dall’Europa delle dittature, arrivando a diventare negli anni Quaranta il principale centro di produzione artistica mondiale.

Oltre alla mostra, CAMERA propone al proprio pubblico incontri, visite guidate, attività didattiche per le scuole e laboratori pratici per adulti e ragazzi del nuovo programma “La Fabbrica delle Immagini”.