ilTorinese

Intervento di estirpazione delle piante acquatiche nel fiume Po

Sono iniziati gli interventi di estirpazione della vegetazione acquatica sul fiume Po, nel tratto compreso tra la passerella Turin Marathon e il ponte Vittorio Emanuele I. Salvo condizioni meteo avverse le operazioni proseguiranno nei prossimi giorni, per concludersi lunedì 2 maggio.

I lavori – effettuati da una ditta specializzata con la supervisione del settore Ponti e Vie d’Acqua della Città di Torino – vengono realizzati con l’utilizzo di due apposite motobarche fresatrici, che vanno a rimuovere le radici delle piante per prevenirne la ricrescita: una novità rispetto agli interventi eseguiti gli scorsi anni, che prevedevano solo il taglio della vegetazione. Nel mese di giugno è inoltre in programma un secondo passaggio che andrà ad eliminare gli eventuali residui di vegetazione nel fiume.

Le condizioni di perdurante siccità, il caldo e le giornate soleggiate di questi mesi hanno fornito condizioni ideali per la crescita e la proliferazione della vegetazione acquatica, anticipando un fenomeno che normalmente si verifica con più evidenza nel periodo estivo.

Commenta l’assessore alle sponde fluviali Francesco Tresso: “Grazie a questo intervento libereremo il Po dalla vegetazione acquatica, che costituisce un grosso problema anche per le attività dei circoli remieri attivi sul corso d’acqua. Il periodo di siccità ha reso ancora più evidente la fragilità dell’ecosistema del fiume, che è una risorsa unica che abbiamo il dovere di tutelare e valorizzare. A questo proposito – continua Tresso – ho avviato un confronto con tutti gli attori che hanno a che fare con il fiume, per affrontare in maniera condivisa gli aspetti della sua tutela e valorizzazione, oltre alle progettualità che la Città ha in essere. Tra queste un ruolo importante riguarda il ripristino della navigabilità fluviale per scopi turistici, che verrà realizzata con criteri di sostenibilità ambientale grazie ai fondi del PNRR”.

Per garantire l’esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza, la navigazione nel tratto di fiume interessato dagli interventi sarà interdetta dalle ore 8 alle ore 17.

Open d’Italia di Calciobalilla, in arrivo 200 giocatori

Alla tre giorni promossa dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, da venerdì a domenica alla Cittadella dello Sport sono attesi più di 200 giocatori provenienti da 15 regioni

Da venerdì 22 aprile a domenica 24 aprile la Cittadella dello Sport di Leinì, in provincia di Torino, ospita gli Open d’Italia, specialità doppio volo, di calcio balilla.

La tre giorni è organizzata dalla FIGeST, la Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, tramite l’affiliata L.I.C.B., la Lega Italiana Calcio Balilla, con il patrocinio del Comune.

Oltre 200 i giocatori iscritti, provenienti da ben 15 regioni italiane, che si sfideranno nelle diverse categorie: misto, exclusive, amatori, semi pro, femminile, veterani, under 19, consolation e, appunto, open.

All’evento sportivo si affiancheranno, nella giornata di apertura, diverse attività promozionali che coinvolgeranno le scuole medie locali. Sempre nella prima delle tre giornate si disputerà anche il Trofeo di Leinì, che sarà riservato alla cittadinanza.

Questo il programma ufficiale: venerdì 22 aprile, dalle ore 20, torneo 128 “Total coppie fisse e baraonda”. Alle ore 21 Trofeo Leinì e Torneo autorità, alla mezzanotte la premiazione. Sabato 23 aprile alle ore 8 apertura e accesso all’area gioco per allenamento e conferma iscrizioni, alle ore 9 sorteggio per compilazione del tabellone di gara per tutte le competizioni. Alle 10 inizio delle gare con il doppio misto e la categoria exclusive. A seguire doppio amatori, doppio semi pro, doppio misto e finale doppio exclusive. Domenica 24 aprile alle ore 9 apertura e accesso all’area di gioco per l’allenamento. Alle 10 inizio delle gare con il doppi consolation, la finale doppio degli amatori, la finale doppio semi pro e poi le finali veterani, doppio under 19, doppio femminile. Alle 18 finale doppio open e chiusura con le premiazioni di tutte le classi e di tutte le categorie.

La manifestazione è supportata da Givova. Info e prenotazioni tel. 3348017150. La Cittadella dello Sport è ospitata presso la Palestra Maggiore in via Volpiano n. 38.

Il procedimento di gara, il programmi, gli orari e l’elenco delle strutture convenzionate sono disponibili all’indirizzo https://www.licb.it/iscrizione-open-ditalia-2022/

In Piemonte dall’Ucraina quasi 200 minori non accompagnati

In Piemonte attualmente risultano presenti 178 minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina.
Lo ha spiegato l’assessore all’Infanzia Chiara Caucino in risposta all’interrogazione del Partito Democratico per avere notizie sulla gestione dell’emergenza accoglienza profughi, in particolar modo minori e vittime di tratta.

La Regione – ha proseguito – in raccordo con le autorità competenti e con il Consolato onorario di Ucraina a Torino, ha posto la massima attenzione sulla necessità di seguire un percorso operativo adeguato alla massima tutela dei minori soli, attento ai loro bisogni e con il preciso intento di impedire il verificarsi di situazioni criminali di abuso nei loro confronti.

È stato inoltre previsto l’inserimento in piccole/medie strutture comunitarie che seguono regole e procedure che rispettano i principi e gli orientamenti stabiliti dalla Convenzione Internazionale dei Diritti dei Bambini del 1989.

Sono stati anche allertati i partner del progetto “L’Anello Forte 3 – Rete Anti-tratta del Piemonte e della Valle d’Aosta”, di cui il Piemonte è capofila, sul possibile incremento del fenomeno di sfruttamento sessuale a danno di donne provenienti dall’Ucraina.

“Valdocco vivibile 2”: via libera agli interventi di riqualificazione del quartiere

Via libera dalla Giunta comunale – su proposta dell’assessore alla Cura della città Francesco Tresso – al progetto esecutivo per la realizzazione degli interventi di riqualificazione degli spazi pubblici “Valdocco Vivibile 2”.

 

Il progetto, finanziato da fondi REACT-EU PON METRO per complessivi 3 milioni e 500 mila euro, è suddiviso in due lotti (Sud Valdocco e Nord Aurora) e interessa il territorio della circoscrizione 7 compreso tra corso Vigevano a nord, corso Regina Margherita a sud, corso Principe Oddone a ovest e via Cirio – via San Pietro in Vincoli e corso Vercelli a est. In queste aree si andranno a ridefinire i parametri di utilizzo dello spazio urbano, attuando alcune soluzioni che mirano alla riorganizzazione degli spazi viabili e che restituiscano più aree ai pedoni, con spazi pubblici aperti che favoriscano occasioni di sosta, incontro e scambio.

Nella progettazione degli spazi saranno adottate soluzioni di tipo green, con la realizzazione di aree verdi permeabili che contribuiranno allo smaltimento delle acque meteoriche, e con la messa a dimora di nuove alberate per ridurre l’effetto “isola di calore”.

Gli interventi previsti nel lotto Sud Valdocco andranno a integrare e completare la riqualificazione del quartiere nelle aree tra corso Regina Margherita e il fiume Dora, seguendo gli indirizzi e le soluzioni del progetto “Valdocco Vivibile” che è attualmente in appalto. La terza parte del progetto è invece in fase di progettazione, e riguarderà la sistemazione di piazza Maria Ausiliatrice (con fondi del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per il programma PINQuA).

Complessivamente il progetto “Valdocco Vivibile 2” vedrà la sistemazione di oltre trenta incroci. Gli interventi prevedono la ridefinizione degli attraversamenti pedonali, con l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’allargamento dello spazio riservato ai pedoni grazie alla creazione di “nasi” in prossimità degli incroci. Saranno inoltre realizzate alcune aree di sosta, dove possibile affiancate da aree verdi predisposte per raccogliere l’acqua piovana dalle strade, per mitigarne il deflusso in caso di precipitazioni intense. Un’attenzione particolare verrà posta alle riqualificazione degli spazi antistanti gli edifici scolastici.

Nel dettaglio, gli interventi previsti suddivisi per lotto sono i seguenti:

Lotto sud Valdocco: ampliamento delle banchine in corrispondenza degli accessi delle scuole e di altre attività con afflusso di pubblico, con inserimento di spazi verdi, transenne di protezione, portabici e sedute; lungo corso Principe Oddone interventi di raccordo con la pista ciclabile esistente; riqualificazione degli incroci delle vie con la realizzazione di nasi, inserimento di segnalazioni tattili e pavimentazione in continuità con l’esistente parte pietra e parte asfalto; completamento delle geometrie del giardino Marino Ferraro secondo le definizioni dei percorsi viabili; rifacimento dell’impianto semaforico di via Cigna – corso Ciriè; completamento del viale alberato di strada del Fortino dall’incrocio con via Cirio fino al parcheggio di San Pietro in Vincoli comprendendo un nuovo percorso pedonale.

Lotto nord Aurora: riqualificazione di corso Emilia con inserimento di un’alberata integrata al parcheggio a spina, pavimentazione drenante per i parcheggi, riqualificazione delle fermate del mezzo pubblico; integrazione con intervento di ampliamento dello spazio della scuola Chagall; ampliamento del marciapiede e delle banchine in via Cecchi in particolare in corrispondenza degli accessi alle scuole, alla piscina, e alla sede del Cecchi Point. Su Lungo Dora Napoli realizzazione dei nasi per gli attraversamenti pedonali e collegamento con la ciclabile; realizzazione di uno spazio pedonale in corrispondenza dell’incrocio tra le vie Giaveno e Beinasco di fronte alla scuola d’infanzia; ridisegno dello spazio di largo Cigna con la creazione di due ampie banchine pedonali e verdi e ridisegno della viabilità locale. Anche per questi interventi è previsto per i marciapiedi l’utilizzo delle pavimentazioni in coerenza con quelle esistenti, l’introduzione di pavimentazioni drenanti e filtranti negli spazi più ampi e l’inserimento delle aree verdi con funzione di mitigazione dello smaltimento delle acque meteoriche. Verranno inoltre collocati arredi, panche porta bici e transenne secondo le funzioni dei vari spazi.

Leggere al futuro. Il Maggio dei Libri 2022

A Ivrea, “Capitale italiana del libro 2022”, inaugurazione della XII edizione

Sabato 23 aprile, ore 11

Dove mai, se non a Ivrea, dal 16 febbraio scorso “Capitale italiana del libro 2022”, poteva tenersi la “prima” della Giornata Mondiale Unesco del libro e del diritto d’autore? Domanda retorica. E, infatti, sabato 23 aprile, alle ore 11, al “Teatro Giacosa” (piazza Teatro, 1) di Ivrea, prende ufficialmente il via la XII edizione de “Il Maggio dei Libri”, la campagna del “CEPELL – Centro per il libro e la lettura” (Istituto autonomo del Ministero della Cultura dipendente dalla Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore) che, fino al 31 maggio, invita gli appassionati di libri e lettura ad organizzare iniziative in presenza e in digitale ispirate al tema istituzionale “ContemporaneaMente. Leggere per comprendere”. Particolarmente soddisfatta, Costanza Casali, assessore eporediese alla Cultura: “La partenza del ‘Maggio dei libri’ da Ivrea è un segnale importante per la Città e segna una tappa importante dell’anno da Capitale. Vogliamo coinvolgere il ‘Cepell’ nella costruzione del ‘Manifesto per il futuro del libro’, il nostro grande obiettivo. L’avvio dei lavori coinciderà con il ‘Salone del Libro’, dove saremo presenti e faremo il passaggio di consegne con l’attuale Capitale, Vibo Valentia”.

Particolarmente allettante e ricco di grandi aspettative è il titolo che porterà sul palco al “Giacosa” di Ivrea, l’evento inaugurale di quest’anno: “Leggere al futuro”. Titolo che ben esprime “lo spirito – dicono gli organizzatori – di una campagna che oggi, come da oltre un decennio, semina e insieme raccoglie passione e buone pratiche nel nome della promozione della lettura”. E proprio guardando all’avvenire si apre questo appuntamento, con l’esibizione del “Coro dei bambini del Circolo Didattico di Zafferana Etnea”, diretto dal maestro Ata Pappalardo (in collegamento da remoto). Dopo i saluti di Stefano Sertoli, Sindaco del Comune di Ivrea, e Costanza Casali, Assessore alla Cultura, sono attesi gli interventi di Marino Sinibaldi, presidente del “Centro per il libro e la lettura”, Paolo Verri, coordinatore di “Ivrea 2022”, Gaetano Di Tondo, presidente dell’“Associazione Archivio Storico Olivetti” (in collegamento da remoto), e degli scrittori Alessandro Perissinotto e Donatella Di Pietrantonio (in collegamento, sempre, da remoto). A loro il compito di presentare i contenuti di questa edizione della campagna e il rapporto speciale con la “Capitale italiana del libro 2022”, nonché di offrire un incipit letterario attraverso la testimonianza di un’importante autrice del panorama narrativo contemporaneo. In chiusura, l’attrice e regista Laura Curino darà voce alla figura poliedrica di Adriano Olivetti: nella lettura di passi da sue memorie e scritti, in collaborazione con l’omonima “Fondazione”, rivivranno l’entusiasmo e l’energia progettuale di un imprenditore illuminato che il futuro seppe non solo sognarlo ma anche crearlo. E farlo vivere nel tempo. Attraverso esempi e prassi singolari, oggi purtroppo lasciate cadere, non di rado, nell’oblio.

g.m.

Nelle foto:

–       Ivrea, piazza Ottinetti

–       Costanza Casali, assessore alla Cultura Città di Ivrea

Piemonte, Liguria e Lombardia: un futuro nella logistica

Una Comunicazione Congiunta delle Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte per il consolidamento del partenariato della Cabina di regia e per l’ampliamento delle tematiche da approfondire, in coerenza con le indicazioni dei tavoli di confronto con i portatori di interesse, ha concluso gli Stati generali della logistica del Nord-Ovest, svoltisi ad Alessandria nell’aula magna dell’Università del Piemonte orientale.

A sottoscrivere il documento sono stati il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e gli Assessori alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile delle Regioni Piemonte, Liguria e Lombardia.

Il punto saliente della Comunicazione delle tre Regioni è la conferma della volontà di procedere con la collaborazione e con le iniziative della Cabina di Regia per la Logistica del Nord-Ovest, con il costante coinvolgimento del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, e con l’indizione periodica di tavoli di confronto con i portatori di interesse.

In questo modo sarà possibile approfondire ed ampliare gli ambiti di attenzione alle seguenti tematiche: trasporto delle merci su strada (sviluppo e manutenzione della rete infrastrutturale autostradale e stradale anche attraverso il monitoraggio degli interventi e dei cantieri, trasporti eccezionali, servizi al sistema dell’autotrasporto, parcheggi, sistemi ancillari ai terminali intermodali, concorrenza e competitività, rispetto delle regole, digitalizzazione); logistica “green” (mezzi, carburanti, sistemi organizzativi), nell’ottica di garantire la sostenibilità per il settore e la sua compartecipazione agli obiettivi del Green New Deal europeo; evoluzione del sistema anche mediante l’incentivazione del trasporto intermodale, la digitalizzazione e l’automazione, da armonizzare con il quadro di riferimento nazionale; l’inserimento della logistica nell’ambito della pianificazione territoriale e urbanistica tramite l’estensione del confronto interregionale dal tema strettamente infrastrutturale a quello del governo del territorio; l’avvio di un percorso per valutare la possibilità di promuovere forme di collaborazione territoriale per il Corridoio Mediterraneo.

Il Presidente della Regione Piemonte: “Il Piemonte è centrale nel futuro del Nord Ovest. Lo abbiamo ribadito oggi ad Alessandria, rafforzando le nostre sinergie con Lombardia e Liguria su un settore che rappresenta una opportunità straordinaria. Perché sviluppare la logistica significa creare posti di lavoro. Nel giro di qualche anno tutte le merci movimentate in Europa, da Lisbona a Kiev con la Tav e da Genova a Rotterdam con il Terzo Valico, avranno un preciso punto di incontro e sarà in Piemonte”.

Il Presidente della Regione Liguria: “Il protocollo che abbiamo firmato oggi e la collaborazione con il Piemonte e la Lombardia diventano essenziali per i porti liguri e per le imprese di questi territori. Più si ingrandiscono i porti, più abbiamo bisogno di terreno alle nostre spalle per tutta la filiera della logistica. La nuova Diga del porto di Genova, il nuovo porto di Vado Ligure, la capacità di carico che stiamo mettendo nei nostri terminal necessita di una filiera logistica adeguata. Dobbiamo costruire al più presto un’infrastruttura di terra che sia competitiva come l’infrastruttura a mare. Su quest’ultima siamo già partiti, molti terminal stanno aumentando la propria capacità e i numeri ci dicono che il mondo e il mercato sono ripartiti. Dobbiamo correre anche a terra per costruire lo spazio necessario, sempre con un occhio alla compatibilità”.

Il Presidente della Regione Lombardia: “Il nostro ruolo è creare le basi per incentivare il traffico intermodale in un territorio che considera strategici gli investimenti via terra e sui porti e trovare il giusto equilibrio tra le necessità del sistema produttivo e il consumo del suolo. La logistica è un processo decisionale che deve coinvolgere vari livelli e il confronto tra tutti i soggetti interessati, che sono convinto proseguirà nella massima collaborazione, costituisce la base indispensabile per attuare strategie unitarie e sovraregionali in un settore fondamentale per l’economia”.

L’Assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte: “Il nostro territorio non è mai stato davvero fermo, ma ora ha voglia di ripartire e di guardare al futuro. Noi amministratori dobbiamo affrontare un tema complicato come la logistica stando bene attenti alle decisioni che prenderemo, perché condizioneranno il futuro delle nostre imprese e della nostra economia. Dovremo essere bravi e ci sarà spazio per tutti, in quanto c’è grande condivisione e unità di intenti tra i soggetti interessati dell’intero Nord-Ovest”.

L’Assessore allo Sviluppo economico, ai Porti e alla Logistica della Regione Liguria: “La logistica è strumento chiave di coesione del territorio, di movimento e interscambio delle merci. Dopo due anni di pausa, a causa dell’emergenza sanitaria, era importante ripartire con gli Stati generali per un coordinamento del sistema logistico del Nord-Ovest condiviso tra Liguria, Lombardia e Piemonte, con uno sguardo anche verso il Veneto, per una strategia sovraregionale condivisa che orienti lo sviluppo logistico, intermodale e trasportistico delle merci. L’incontro è stato occasione anche per un aggiornamento da parte del Governo sullo stato di avanzamento della Zone Logistiche Semplificate, per cui l’esecutivo si è impegnato a emanare uno specifico Dpcm che finalmente farà chiarezza sulla normativa, definendo le procedure di istituzione, le modalità di funzionamento e la governance, oltreché le condizioni per l’applicazione delle misure di semplificazione previste. Una buona notizia, che fa il paio a quella della nomina di Massimiliano Bianco quale rappresentante della Presidenza del Consiglio nel comitato d’indirizzo della ZLS  Porto e retroporto di Genova’. Passaggio che accelera il percorso per concludere la fase istruttoria e dare finalmente piena operatività ai regimi autorizzativi burocratici semplificati e alle potenziali agevolazioni fiscali, a cui potranno accedere le imprese rientranti nella area istituita da decreto Genova”.

L’Assessore alle Infrastrutture, ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della Regione Lombardia: “Il nostro obiettivo è programmare le azioni in maniera coordinata e sinergica in un territorio che vanta grandi numeri nella logistica. Lavorare insieme è l’unico modo per andare avanti in maniera efficace con interventi che devono tenere conto dell’intermodalità e del passaggio dalla strada al ferro”.

Tenta un furto e ne sfumano due. La bici con cui cerca di fuggire anch’essa rubata

 

Il personale della vigilanza lo teneva sottocchio sin dal suo ingresso all’interno del supermercato di via Sant’Ambrogio. Infatti  l’uomo ha cercato di sottrarre alcune bottiglie di alcolici, per poi cercare di darsi alla fuga una volta capito di esser stato scoperto.

L’uomo  aveva già messo al sicuro il bottino oltre la barriera antitaccheggio, ma vistosi pedinato dal vigilante, è salito a bordo della bici per fuggire, ma è stato bloccato.

Ad aggravare la sua situazione è stato l’arrivo degli agenti del Commissariato San Paolo che hanno riconosciuto la bicicletta usata dall’uomo come oggetto di un furto denunciato in precedenza da una signora presso il loro commissariato.

L’uomo, un italiano di 38 anni, è stato arrestato per tentato furto aggravato per la vicenda del supermercato e denunciato per il furto della bicicletta che gli agenti hanno poi restituito alla legittima proprietaria.

“Centro”, dall’analisi all’azione

Crescono nella periferia italiana gli inviti alla mobilitazione, all’unità e ad una nuova assunzione di responsabilità per ricomporre e rafforzare l’area di “centro” nel nostro paese.

Una esigenza e una domanda politica che si fanno sempre più insistenti soprattutto di fronte all’inadeguatezza dei due poli tradizionali. È di tutta evidenza, del resto, che la cultura “degli opposti estremismi”, seppur declinata in forma diversa rispetto al passato, non può essere la regola che orienta e disciplina il comportamento dei partiti nella cittadella politica italiana contemporanea. È giunto il momento in cui serve un “di più” di politica e meno trasformismo politico, opportunismo parlamentare e relativo e conseguente decadimento etico collettivo. Una esigenza, questa, che si può contrastare solo con il ritorno di una autentica e credibile “politica di centro” e che si traduce, com’è altrettanto ovvio, con un vero e credibile “partito di centro”.
Ma, al di là di questa esigenza, è indubbio che questa domanda politica, culturale ed organizzativa attraversa soprattutto la nostra area culturale di riferimento, quella cattolico popolare e cattolico sociale. Al riguardo, si moltiplicano le iniziative in tutta Italia di spezzoni di questi mondi vitali che pongono il problema, reale e non retorico, di una nuova rappresentanza politica ed organizzativa. A fronte, soprattutto, della insufficienza degli attuali attori in campo. L’interessante iniziativa di Viterbo dei giorni scorsi che si è conclusa con un documento significativamente intitolato “Boardin-card, idee ricostruttive oggi” teso a riscoprire, rileggere e riattualizzare il magistero politico e di governo di Alcide De Gasperi è uno dei tanti segnali che sono emersi dalla galassia di questo mondo culturale. Ma le iniziative, appunto, si moltiplicano. Mi è capitato di presentare recentemente il mio ultimo libro su “Franco Marini, il Popolare” a Bergamo in una iniziativa organizzata dall’amico Giovanni Sanga a cui hanno partecipato centinaia di persone che fanno ancora riferimento a quel patrimonio culturale ed ideale. Ma si potrebbero citare molti altri esempi. Ebbene, la domanda di fondo che emerge è pressochè sempre la stessa. Ovvero, e sintetizzo, ma come è possibile disperdere un patrimonio politico, culturale, sociale che conserva ancora un forte e significativo radicamento territoriale disseminato in tutto il paese? In sostanza, come è possibile continuare a non dar voce ad un mondo che richiede solo e soltanto una rappresentanza politica ed organizzativa?
Attorno a queste domande, semplici ma profonde, si gioca la partita decisiva per il futuro del “centro”, per la prospettiva della “politica di centro” e, soprattutto, per la presenza e l’efficacia della tradizione cattolico popolare e cattolico sociale. Perchè delle due l’una. O c’è la consapevolezza che, in vista della prossima e decisiva consultazione elettorale, una forza di centro – non statica e che non vive di mera rendita di posizione ma dinamica e profondamente innovativa – si impone aggregando i vari spezzoni che compongono quest’area superando personalismi e difficoltà di relazione, oppure ci dovremo rassegnare alla progressiva ma irreversibile dispersione di un filone importante e di qualità della stessa cultura politica italiana. Detto in altre parole, sarebbe da irresponsabili essere accusati di involontaria, e forse anche inconsapevole, complicità nel dissolvere un patrimonio di idee, di valori e di politiche che erano e restano di una bruciante attualità e modernità.
Il tempo stringe e, come capita in queste occasioni, non bastano più nè le evocazioni, gli auspici, le attese e le semplici analisi. In altre parole, non è più sufficiente la sola testimonianza. Come ci hanno insegnato i nostri “maestri”, la politica ha un senso ed è credibile quando “sa unire il pensiero e l’azione”. E quello che stiamo vivendo è uno di quei momenti. Come diceva Donat- Cattin nella storica rubrica che scriveva su “Tersa Fase”, il “nostromo”, si tratta di un “avviso ai naviganti”.

Giorgio Merlo

Curiosità dal mondo del calcio. Il cartellino rosso

Il mondo del calcio riserva,sempre,tante sorprese e curiosità a qualsiasi latitudine ed in tutto il mondo.Il nostro campionato italiano non fa eccezione! 

Oggi soddisfiamo due curiosità che riguardano le espulsioni,il momento in cui l’arbitro mostra al calciatore, colpevole di un comportamento non corretto,il fatidico cartellino rosso. Cartellini rossi ricevuti!
Il giocatore che detiene il maggior numero di cartellini rossi in Serie A è un nome molto conosciuto: con 16 espulsioniPaolo Montero guida la classifica dei “cattivi” del nostro campionato. Alle spalle del difensore uruguaiano della Juventus, un quintetto composta da Di Biagio, Pinzi, Ledesma, Muntari e Falcone ,giocatori di grande temperamento,che in carriera hanno rimediato 12 cartellini rossi a testa.
Invece la partita più scorretta del nostro campionato,intesa come gara con il maggior numero di espulsioni inflitte dal direttore di gara, non ha però riguardato nessuno di questi 3 giocatori e si è giocata a Genova durante la sesta giornata del campionato 1997/98 tra Sampdoria e Piacenza. In quell’occasione l’arbitro si è trovato nell’incredibile condizione di dover allontanare dal rettangolo di gioco ben 5 giocatori: Balleri, Dieng e Franceschetti per i padroni di casa e Piovani e Rossi tra le fila degli emiliani.

Enzo Grassano

Messer Tulipano, 25 aprile: artisti nel parco e picnic nei prati

 

XXII EDIZIONE DAL 2 APRILE AL 1 MAGGIO 2022

 

C’è sempre qualche bella sorpresa da scoprire a Messer Tulipano, la manifestazione nel parco del castello di Pralormo, che annuncia da 22 anni la primavera con la straordinaria fioritura di oltre 100.000 tulipani e narcisi.

Ogni settimana la natura regala nuove fioriture, anche di tante varietà curiose come la collezione di tulipani neri, i tulipani pappagallo, i viridiflora, i tulipani fior di giglio ed i frills dalle punte sfrangiate. “La novità di quest’anno è il ”geranio tulipano” – dice Consolata Pralormo- una “chicca” anche per gli appassionati di floricultura.  Si tratta di una varietà particolare di geranio che a differenza dei fiori che vediamo abitualmente fiorisce a mazzetti di piccoli tulipani, si può ammirare nella serra antica francese”

Il parco e il giardino, durante il mese si rinnovano, giorno per giorno, e Messer Tulipano è sempre meta di artisti e fotografi che ritraggono l’evolversi continuo del paesaggio.

Il 25 aprile sarà possibile vedere al lavoro nel parco, la  pittrice carmagnolese Mariarosa Gaude, nota  per acquerelli raffiguranti le peonie, i fiori che lei ama di più: arancioni, rosse, rosa, arricchite da sfumature e ombreggiature.

Ci sarà anche il pittore naturalista e fotografo Dario Cornero: i suoi acquerelli  nascono dall’attenta osservazione effettuata en plein air. Volontà dell’artista è quella di indagare ed esaltare il mondo della natura, raffigurando varietà di piante, di farfalle e di volatili.

Oltre ad osservare l’arte i visitatori potranno godere di un momento picnic sui prati attorno al Castello, a fianco dei tulipani spontanei fioriti nella collina dell’Azienda Agricola. Il pasto all’aria aperta può essere acquistato in loco, dai molti produttori artigianali presenti.