ilTorinese

Toro scatenato! Torino-Spezia

34esima giornata di serie A
23 aprile ore 15
Torino-Spezia

È un Toro incerottato ma scatenato quello che s’appresta ad affrontare e, possibilmente, battere lo Spezia ben organizzato ma in cerca di punti salvezza. I granata, già salvi, non fanno sconti a nessuno ed anzi dall’11esimo posto puntano al decimo per chiudere bene la stagione e preparare le basi per la prossima, quando i granata lotteranno per rientrare in Europa attraverso il settimo posto che qualifica in Conference League e magari provare a vincere la Coppa Italia che ti porta direttamente in Europa League, oltre a rinfrescare l’albo d’oro granata.
Ecco le formazioni

Torino (3-4-2-1): Berisha, Zima, Bremer, Rodríguez, Aina, Ricci, Mandragora, Vojvoda, Pjaca, Brekalo, Pellegri. All. Juric

Spezia (4-3-3): Provedel, Amian, Erlić, Nikolaou, Ferrer, Maggiore, Kiwior, Kovalenko, Verde, Manaj, Gyasi. All. Motta

Enzo Grassano

E’ morto Cesare Carando, pioniere delle tv private

È deceduto ieri alle Molinette  di Torino Cesare Carando, imprenditore piemontese pioniere dell’emittenza televisiva libera.

Nel garage della sua abitazione a Casale Monferrato, trasformato in stazione televisiva, dopo le prime prove tecniche con rudimentali telecamerine in bianco e nero (le stesse dei primi impianti di sorveglianza antifurto delle abitazioni)  fondò nel 1976 con Domenico Figoli lo Studio Televisivo Padano, diventato in seguito Primantenna, oggi una delle più diffuse tv private piemontesi. Dalla sede in via Cardinal Massaia 32 a Casale, Stp trasmetteva sul canale 51 programmi sportivi e di informazione, quiz, film e telefilm. Negli anni ’80 Carando aderì al circuito nazionale Supersix di Gianni Ferrauto. Nei primi anni 90, quando l’emittente già denominata Primantenna disponeva di sedi ad Alessandria, Asti, Cuneo, Vercelli e Valle d’Aosta,  avvenne il  trasferimento degli studi a Rivoli in corso Allamano, dove tuttora ha sede sotto una diversa proprietà.

Camionista altera tachigrafo: 5 mila euro di multa

Ieri pomeriggio gli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Locale, durante un servizio di controllo sui conducenti professionali, all’imbocco della tangenziale nord lato C.so Vercelli 491, hanno fermato un autoarticolato di nazionalità turca.

Dall’esame dei documenti esibiti dal conducente, anch’esso di nazionalità turca, gli agenti hanno accertato che il veicolo era impegnato in un’operazione di trasporto internazionale extra-ue in conto terzi. Il veicolo era partito da Gebze (Turchia) e via mare, a bordo del traghetto, aveva raggiunto il porto di Trieste per poi successivamente scaricare la merce nella provincia di Torino.

Dall’esame dei dati registrati dalla memoria del tachigrafo (strumento digitale che misura le attività dei conducenti professionali obbligatorio anche in ambito extra-ue) gli agenti hanno riscontrato alcune anomalie che lasciavano sospettare una probabile alterazione dello strumento al fine di occultare le attività di guida.

Per un’approfondita verifica sulla presunta manipolazione del tachigrafo, gli agenti hanno accompagnato il veicolo presso un’officina autorizzata, dove il consulente tecnico ha confermato i sospetti agenti sulla manomissione.

L’alterazione consisteva in una sofisticata modifica del “bulbo” che consentiva al conducente di interrompere il segnale di movimento mediante un telecomando, facendolo in tal modo risultare a riposo anche durante la marcia del veicolo, con gravi potenziali ripercussioni sulla sicurezza stradale.

Oltre al ritiro della patente finalizzato alla sospensione da 15 giorni a 3 mesi, con decurtazione di 10 punti, al conducente è stata comminata una sanzione di 1.732 euro ai sensi dell’art. 179 c. 2 e c.9 Codice della Strada per aver circolato con tachigrafo alterato.

Alla ditta proprietaria del veicolo sarà invece notificata una violazione ai sensi dell’art. 179 c. 3 del Codice della Strada con una sanzione fino a euro 3.328 euro.

L’officina ha provveduto a eliminare il dispositivo di alterazione e a ripristinare regolarmente l’impianto. Il sensore modificato e il telecomando sono stati sequestrati.

“La Giustizia conviene”, anche se imperfetta

Presentazione a Torino del libro di Giancarlo Caselli

La Giustizia non è è sempre perfetta, ma quale attività dell’uomo lo è? È l’intrigante tema discusso nella serata del 21 aprile scorso all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino, nel corso della presentazione del libro “La Giustizia conviene” , un testo scritto da personaggi autorevoli, Giancarlo Caselli, già Procuratore generale di Torino e poi Procuratore della Repubblica, giudice istruttore a Torino e impegnato a lungo in inchieste sul terrorismo (Brigate Rosse e Prima linea) e Guido Lo Forte, purtroppo impossibilitato a intervenire, sostituito da Gustavo Zagrebelsky, già Presidente della Corte costituzionale, Professore emerito dell’Università di Torino.

Magistrati la cui presentazione non è necessaria, figure autorevoli e carismatiche, che hanno letteralmente dato vita alla storia della Giustizia Italiana, di cui sono, da sempre, noti i suoi difetti e le sue storture , ma che si è battuta in questi anni in difesa della legalità della nostra Nazione, riuscendo a creare nuova consapevolezza nelle nuove generazioni, che devono essere consce dell’importanza del rispetto delle Regole da rispettare in una dimensione comunitaria. Ed è proprio sui più giovani che bisogna insistere nell’insegnare il tema della Giustizia; diversamente si viene a creare un gap generazionale difficilmente colmabile.

In una sala gremita la presentazione è stata ulteriormente impreziosita dalla presenza del moderatore Giampiero Leo, il cui nome è indissolubilmente legato alla Cultura cittadina e i momenti in cui sono stati citati i tratti più drammatici della nostra storia hanno potuto essere stemperati dalla sottile ironia di Bruno Gambarotta, al tavolo con gli illustri relatori. Un interminabile applauso ha concluso una serata rara e magica per i ricordi che è stata in grado di suscitare e per quanto ha saputo comunicare ai giovani, il cui compito sarà quello di mantenere e tramandare i valori su cui si basa la nostra Società.

Rodolfo Alessandro Neri

 

 

Boom di turisti previsto tra il 25 aprile e il primo maggio

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È stato positivo per il turismo il week end di Pasqua.  Nel ponte sono sono state occupate a Torino 96 camere su 100, con un prezzo medio di 135 euro a notte in albergo. Molte le presenze anche nei musei torinesi e gli acquisti nei negozi. Anche i ristoranti hanno fatto il tutto esaurito. Inoltre, secondo un’indagine di Cna Turismo, nel periodo tra il 25 aprile e l’1 maggio in Piemonte è atteso un milione di turisti. La speranza è che si possa invertire la tendenza negativa legata alle chiusure dovute alla pandemia.

Comau, tecnologie innovative per l’ambiente

 Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, data simbolica nella quale si rinnova l’impegno per promuovere la salvaguardia del pianeta. Per il 2022 aziende, istituzioni e cittadini, sono invitati ad agire e innovare: è il momento di creare una partnership per il pianeta, per preservarlo e proteggerlo. Negli ultimi decenni, insieme ai cambiamenti climatici, la domanda di risorse ha continuato a crescere, minacciando sempre più l’ambiente che ci circonda. Anche l’economia deve fare i conti con risorse finite. Alla transizione verso un’economia circolare – capace di mettere in discussione la logica dell’usa e getta tipica del modello di sviluppo lineare – si è aggiunta la necessità di raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio. Agire in modo responsabile verso le risorse del Pianeta significa intraprendere azioni per minimizzare e neutralizzare i propri impatti ambientali. Con l’economia circolare i prodotti e i loro componenti sono progettati per essere recuperati o riciclati per prolungare il loro ciclo di vita a tutto vantaggio dell’ambiente.

Proprio in quest’ottica Comau sta utilizzando la propria esperienza nei sistemi e prodotti di automazione per lo sviluppo di processi innovativi, nonché di soluzioni ingegneristiche flessibili e modulari nel campo dell’elettrificazione. Con l’aumentare del numero di veicoli elettrici, aumenterà di conseguenza il numero di batterie che raggiungeranno la fine del loro ciclo di vita. I processi per il loro smontaggio negli impianti di riciclaggio – attualmente eseguiti manualmente – richiedono il rispetto di elevati standard di sicurezza a causa dei pericoli legati alla gestione di materiali ad alta potenza elettrica. A questi, si aggiungono implicazioni dal punto di vista ergonomico: lo smontaggio manuale, infatti, richiede la movimentazione di carichi pesanti. Il problema potrebbe essere risolto con l’introduzione di apparecchiature automatiche che permettano di ridurre il tempo di ciclo per lo smontaggio delle batterie. Uno smontaggio robotizzato porterebbe anche all’estrazione di elementi più puri e preziosi dalle batterie che potranno così essere riutilizzati per nuove batterie.

Il progetto Flexible Battery Dismantling (Flex-BD) – supportato da EIT Manufacturing, comunità di innovazione finanziata dall’Unione Europea all’interno di EIT – a cui sta lavorando Comau insieme ad altri partner, ha come obiettivo l’automatizzazione di tutte le operazioni di smontaggio delle batterie, generando quindi un impatto positivo sulla salute e sicurezza delle persone. Inoltre, dal punto di vista qualitativo il processo di smontaggio sarà maggiormente ripetibile e standardizzabile, riducendo gli sprechi e ottimizzando il riutilizzo delle materie prime dei pacchi batteria.
La flessibilità dell’automazione sarà assicurata grazie all’utilizzo di metalinguaggi e approcci autoadattativi, che permetteranno l’impiego di Flex-BD in un’ampia gamma di famiglie di prodotti, garantendo il miglioramento della produttività complessiva dell’impianto di riciclaggio.

“L’automazione può essere di grande aiuto per la gestione del fine vita dei prodotti. Da sempre costruiamo e integriamo robot industriali e, le competenze sviluppate all’interno del nostro Innovation Office negli ultimi anni, si sono rivelate molto importanti. spiega Paolo Tebaldi, Business Development Comau.

Affinché la transizione energetica sia realmente sostenibile non è solo necessario produrre in modo efficiente tecnologie all’avanguardia per l’elettrificazione, ma anche gestire l’impatto ambientale collegato al fine vita delle batterie stesse. Per questo Comau, insieme ad altre otto aziende, ha firmato un Memorandum of Understanding per sviluppare una catena del valore nazionale per la gestione del fine vita delle batterie al litio provenienti dal settore automotive. In questo ambito Comau si occupa dello sviluppo di soluzioni automatizzate per il disassemblaggio e il ri-assemblaggio dei pacchi e moduli batteria nel rispetto degli standard di sicurezza, dando il proprio supporto anche alle attività di progettazione dei nuovi pacchi batteria.

Ne è un esempio il suo progetto HR-Recycler – finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 della Comunità Europea – con il quale Comau mira allo sviluppo di un impianto di riciclaggio ibrido uomo-robot per apparecchiature elettriche ed elettroniche operante in un ambiente interno. L’obiettivo fondamentale del sistema sarà quello di sostituire le attività manuali – costose, rischiose e dispendiose in termini di tempo – di pretrattamento dei materiali dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) con procedure robotizzate per la classificazione di dispositivi elettrici/elettronici, il loro smontaggio e smistamento dei componenti.

Con lo sviluppo di questi progetti, Comau contribuisce concretamente al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite 7, 9, 12 e 17 che, attraverso la realizzazione di robuste partnership e la cooperazione globale, promuovono la gestione responsabile dell’energia, la costruzione di infrastrutture resilienti, innovative e sostenibili e l’adozione di un approccio rispettoso dell’ambiente.

Un ciliegio per Beppe. Anche a Torino

 

Non solo Alba e Langhe. Torino si inserisce nell’agenda delle celebrazioni per il Centenario della nascita dello scrittore-partigiano Beppe Fenoglio

Sabato 23 e mercoledì 27 aprile

Studente alla Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, l’8 settembre del ’43, all’atto dell’armistizio di Badoglio, Beppe Fenoglio (Alba, 1922 – Torino, 1963) si trovava a Roma come allievo ufficiale dell’esercito. Tornato, con un viaggio avventuroso ad Alba, sua città natale, si unì alle “Formazioni Partigiane Autonome” di Enrico Martini Mauri, assumendo il ruolo di ufficiale di collegamento e partecipando con coraggio alla guerra di Liberazione nelle Langhe. Il 10 ottobre del ’44 fu fra i partigiani che entrarono in Alba, proclamando una “repubblica antifascista” che durò 23 giorni. Fervente partigiano fino alla Liberazione, scrittore-partigiano, autore di libri e racconti in gran parte ispirati proprio alla Resistenza: a lui è dedicata una fitta programmazione di eventi, “Beppe Fenoglio 22”, organizzata dal “Centro Studi Beppe Fenoglio” di Alba, atta a celebrarne, per tutto l’anno, il Centenario dalla nascita. Palcoscenico naturale della maggior parte delle manifestazioni, ovviamente, la sua città e le Terre di Langa. Ma non solo. Anche Torino si unisce alla macchina celebrativa, con alcune iniziative che cadono a pennello nei giorni ormai prossimi al 25 aprile e dedicati all’Anniversario della Liberazione. Due, nello specifico, gli appuntamenti subalpini. Si inizia sabato 23 aprile prossimo, data in cui l’“ANPI Torino” dedicherà a Fenoglio la piantumazione di un ciliegio al Parco del Valentino, nei pressi di “Torino Esposizioni”, alle ore 11. Un gesto simbolico, di alto valore etico e culturale, “per noi – commentano dal “Centro Studi” di Alba – un segnale che Fenoglio non è uno scrittore solamente albese, ma che le sue parole, così attuali in questi giorni drammatici, sono un patrimonio di tutti. Questo ciliegio, che ci ricorda ‘Una questione privata’, ci dice in fondo che la memoria di Fenoglio è la questione privata di tanti fra noi”. E a commemorare la figura di Fenoglio partigiano si rivolge anche l’idea dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza “Giorgio Agosti” che– insieme ad “Anpi” sezione di Alba Bra Langhe e Roero, “Associazione Colle della Resistenza”“Associazione Volontari della libertà del Piemonte”, “Istituto storico della Resistenza in provincia di Cuneo”, “Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà” e “Fondazione Circolo dei Lettori” – organizza per mercoledì 27 aprile al “Polo del 900” di Torino (corso Valdocco,4) un pomeriggio di studio dalle 15 alle 18,30. In programma “una riflessione – dicono gli organizzatori – incentrata sulla partecipazione dello scrittore alla Resistenza, sull’importanza della sua opera nella riflessione storiografica e sulla sua ricezione nel dibattito pubblico”. I lavori saranno coordinati da Chiara Colombini, storica e ricercatrice presso l’“Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea”. Ad Alba, intanto, proseguono a tutto spiano gli eventi già sulla carta. Organizzata ad hoc per il 25 aprile e per chi vorrà ripercorrere i passi del partigiano Beppe, alle 9.45 da Manera di Benevello parte l’escursione organizzata dal “Centro Studi” La Primavera sul sentiero di Johnny”. Il percorso, di circa 14 chilometri, tocca numerosi punti di grande interesse letterario dove si intrecciano le vicende della Resistenza e della vita contadina della “Malora”, realisticamente narrate dallo scrittore. Luoghi come il Rittano, il Pilone del Chiarle, il Boscasso, la chiesetta di Sant’Elena a picco sulla Valle Belbo “come una vedetta paziente”, San Bovo di Castino, il Pavaglione, sono diventati per altro luoghi di un mito, fra narrazione e realtà storica. Prenotazione obbligatoria sul sito www.terrealte.cn.it o al numero telefonico 339/6575703 o ancora info@terrealte.cn.it
Alle 10 a Valdivilla, il Comune di Santo Stefano Belbo deporrà una corona a memoria della “II Divisione Langhe”. Sempre alle 10, per chi vuole restare in Alba, il programma prevede l’edizione del 25 aprile del percorso Tra le righe di Fenoglio”: una speciale visita dei luoghi dello scrittore partendo da piazza Rossetti per tornare in piazza Risorgimento per le 11, per un momento di “celebrazione pubblica”, con i vertici della Città di Alba, l’“ANPI” e il “Centro Studi Beppe Fenoglio”.
La tradizionale Passeggiata Resistente” della “Fondazione Mirafiore” si svolgerà, eccezionalmente, al pomeriggio con partenza  alle 15 dal “Garden del Lago” a  Serralunga d’Alba. Camminando nel “Bosco dei Pensieri” si parteciperà a gruppi di lettura guidati da Oscar Farinetti, Antonio Armano e Paola Farinetti. Iscrizione obbligatoria su www.fondazionemirafiore.it La lunga giornata si concluderà a Treiso alle 20 con la Fiaccolata Antifascista” per commemorare i partigiani delle Langhe caduti per la Libertà. Calendario completo degli appuntamenti, in continuo divenire, su www.beppefenoglio22.it

g.m.

 

 

“Torino per un’Europa federale, democratica, solidale”

Venerdì 22 aprile alle 18 parliamo di Europa, durante l’incontro dal titolo
Torino per un’Europa federale, democratica, solidale“.

Questo incontro è importante perché è una naturale prosecuzione della Conferenza sul Futuro dell’Europa, l’ampia consultazione democratica che nei mesi scorsi ha permesso ai cittadini europei di esprimersi direttamente sulle loro aspettative e discutere di democrazia, libertà, diritti umani, di solidarietà.
Tutte le informazioni sono nell’evento Facebook che puoi raggiungere cliccando sul pulsante qui sotto: potrai vedere chi aderisce a questa importante occasione per parlare di un’Europa che si muove in comunità di intenti.

L’incontro si svolgerà in Sala delle Colonne a Palazzo Civico,
Piazza Palazzo di Città, 1, a Torino.
ma potrai seguirlo anche online nella pagina Facebook MFE Piemonte.

Spero vorrai essere dei nostri

Simone Fissolo 

Al teatro Astra è in scena “La stanza di Remo”

 

Prodotta dai Saveria Project e dal Teatro Piemonte Europa, una riflessione transgenerazionale sulla Resistenza

 

 

Andrà in scena da lunedì 25 a sabato 30 aprile prossimi al teatro Astra uno spettacolo di teatro civile firmato e prodotto dal collettivo artistico Saveria Project, insieme a TPE (Teatro Piemonte Europa), dal titolo “La stanza di Remo – I can’t breathe”. In questo lavoro teatrale, partendo dalle vicende di vita del partigiano Remo, si intreccia un racconto transgenerazionalesui temi della lotta e della Resistenza.

A partire dal lontano ’43 a Bologna e in Emilia Romagna molti giovani e ragazze decisero da quale parte stare, rinnegando l’inconsapevole infanzia da Balilla e entrando nelle fila della Resistenza. Tra loro ci furono anche Remo e le Staffette Lina Tinti e Germana Masi. Remo venne deportato e, come molti altri partigiani, oggi vive in una casa di riposo, un luogo di memorie e dimenticanze, uno spazio che è anche diventato simbolo di un passato che non vogliamo ricordare ma che, per fortuna, resiste alla rimozione .

“La stanza di Remo” diventa così il luogo in cui i ricordi di un partigiano, prigioniero politico nel campo di concentramento di Bolzano, si intrecciano con le esperienze di altre donne e uomini che hanno fatto la Resistenza. Ma si tratta anche di un contenitore di lotte, del passato e del presente, in cui a trovare spazio è il bisogno di giustizia dei ventenni afrodiscendenti, che si battono contro le discriminazioni razziali e di genere, esprimendo una rabbia personale, che diventa anche collettiva.

“Abbiamo  messo in scena – spiega Stefano Moretti, tra i fondatori del collettivo artistico e interprete –  in forma di drammaturgia l’incontro tra generazioni diverse, attuando un’ampia riflessione sulla memoria. Tutto parte dal desiderio di incontrare il partigiano Remo, di andarlo a trovare nella stanza in cui oggi vive, per farsi raccontare che cosa rappresentò  per lui la Resistenza. Non voleva essere semplicemente una commemorazione dei partigiani e della Resistenza ma, partendo dalla loro esperienza, ci siamo interrogati su chi siamo noi oggi. Abbiamo compreso anche alcuni di loro non avevano un’idea politica precisa, ma che aderirono alla Resistenza per seguire un desiderio di libertà, come reazione alle ingiustizie e ai soprusi. Molti di loro sono nati e cresciuti durante il regime, erano indottrinati, ma si sono ribellati. Quindi si può  essere critici e opporsi a ciò che non va bene. L’altro aspetto che ci interessava riguardava l’istruzione negli anni Trenta, durante la guerra in Etiopia, quale punto di partenza per una più  ampia riflessione sul razzismo, che pare endemico nel nostro Paese.

Tra gli attori Luca Carboni, Stefano Moretti, Giulia Valenti e Rebecah Commey, giovane attivista afrodiscendente di “Black Lives Matter Bologna”, che provano a portare questa stanza a teatro. Un rappresentante del pubblico potrà entrare in questoluogo sospeso e, con un dispositivo di realtà  aumentata, abiterà  no spazio che risulta essere non un unico luogo, ma un coacervo di memorie e storie.

Anticipa il debutto torinese dello spettacolo “Odio gli indifferenti- I can’t breathe”, l’installazione in realtà  aumentata, sempre curata dai Saveria Project, che sarà fruibile da sabato 23 aprile a venerdì  6 maggio prossimo dalle 14 alle 19.30 presso la Sala ‘900 del Polo del Novecento, in via del Carmine 14, con ingresso gratuito in occasione dell’anniversario della Liberazione, lunedì  25 aprile, dalle 9.30 alle 19.30.

La stanza del partigiano Remo, deportato nel ’45 nel campo di concentramento di Bolzano, diventa, così,  oggetto di una mostra interattiva in cui, attraverso l’ausilio di un tablet, oggetti, fotografie, libri, televisori e altri elementi si animano per narrare la vita quotidiana. Il visitatore che entra nella stanza potrà vedere comparire una realtà aumentata di altre immagini, ascoltando voci di donne e uomini che, come Remo, sono cresciuti sotto il fascismo e hanno lottato per la libertà.

La stanza raccoglie anche le testimonianze di chi ha vissuto il G8 di Genova e di chi oggi ha vent’anni ed è  nato in Italia da genitori immigrati.

L’installazione è presentata in collaborazione con il Polo del Novecento e il Museo Diffuso della Resistenza,  della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e delle Liberta, con il sostegno Comitato della Regione Piemonte.

MARA MARTELLOTTA

 

Teatro Astra

Orario spettacoli : ore 21.

Mercoledì ore 19

Info e biglietti www.fondazionetpe.it

Biglietteria Teatro Astra, Via Rosolino Pilo

Tel 011/5634352