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Torino e il museo Pietro Micca celebrano la liberazione dall’assedio del 1706

316^ RIEVOCAZIONE STORICA 

29 agosto – 10 settembre 2022

Da lunedì 29 agosto a sabato 10 settembre, Torino e il museo Pietro Micca celebrano la liberazione dall’assedio del 1706 con novità, appuntamenti e opportunità per tutti

Come da tradizione, la Città di Torino, in collaborazione con il museo civico Pietro Micca e il Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino, integrato dai Dragoni Rossi di Revello e dal Coordinamento Rievocazioni Storiche 1600-1700, celebra annualmente la liberazione della Città dall’assedio del 1706 nel primo sabato successivo alla battaglia conclusiva del 7 settembre, che quest’anno sarà il 10 settembre.
Per il 316° anniversario un programma innovativo rispetto al passato con interessanti motivazioni storiche, didattiche e sociali per favorire il coinvolgimento più ampio possibile, una ambientazione più legata agli eventi storici e anche una più diretta partecipazione di giovani e famiglie a giochi storici.
Nel 2022, infatti, cadono anche appuntamenti significativi per le fortificazioni di Torino: il 445° di completamento della Cittadella e anche del Mastio nella sua funzione di collegamento città-cittadella e il 450° anniversario di inizio costruzione della Casamatta del Pastiss in rinforzo alla Cittadella.
Pertanto, l’anno è dedicato alle “fortezze alla moderna” delle quali la cinquecentesca e pentagonale cittadella di Torino è stata uno dei più innovativi e seguiti esempi in tutta Europa.
E le celebrazioni avranno sviluppo quasi esclusivamente nella sua area storica e in particolare si concluderanno al Maschio, unica fortificazione rimasta a testimonianza sua storica possanza.

Il programma complessivo riserva moltissime occasioni di coinvolgimento e divertimento.

Si inizia il lunedì 29 agosto con l’apertura straordinaria del museo dalle ore 10,30 fino a mezzanotte con visite guidate e gratuite, ultimo ingresso ore 23.
È la notte di Pietro Micca che ricorda il suo gesto di primo eroe della storia d’Italia venuto dal popolo.
Sarà anche la speciale occasione per il ritorno dove sono state trovate nel 1958 le testimonianze dell’ignoto soldato, probabilmente francese, tornato alla luce con la riscoperta della scala di Pietro Micca.

Il secondo importante evento avrà luogo al Circolo dell’Esercito di corso Vinzaglio 6, che nel 1706 era l’area della Porta del Soccorso della Cittadella, su cui si concentrarono le azioni offensive degli assedianti.
Una travolgente conferenza-spettacolo a cura del Generale Fulvio Poli dello Stato Maggiore dell’Esercito e di Michele D’andrea del Museo Nazionale del Risorgimento sull’interessante tema “1706 e dintorni: caratteristiche e curiosità militari sabaude, tradizioni dell’Esercito di oggi”. Necessario prenotare.

La giornata dedicata alla celebrazione storica è sabato 10 settembre con una serie di appuntamenti simpatici e coinvolgenti.

Al mattino si potrà assistere ai cambi della Guardia d’Onore a cura dei rievocatori del Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino all’ingresso di Palazzo di Città, già nel 1706 sede dell’Amministrazione comunale. Dalle ore 9 alle 12, ogni quanto d’ora sembrerà di essere a Buckingham Palace, con il suono dei tamburi, gli ordini in piemontese antico, le uniformi storiche del 1706. Si terminerà a mezzogiorno con gli onori al Principe Eugenio di Savoia, liberatore di Torino a capo dell’esercito imperiale di soccorso.

Al pomeriggio si potrà perfino scegliere:
⦁ Si inizia alle ore 14 al Maschio della Cittadella (incrocio tra Corso Galileo Ferraris e via Cernaia) con attività fino alle 16 per visitare il grandioso salone a pian terreno e anche partecipare al gioco dell’oca a tema militare, organizzato su quattro tavolieri storici adatti ai giovanissimi, giovani e meno giovani. Partecipazione gratuita ma bisogna iscriversi entro il 5 settembre nel sito ⦁ www.museopietromicca.it
Al termine premi ai vincitori e un ricordo per tutti.
⦁ In contemporanea, dalle ore 15 appuntamento al museo Pietro Micca in via Guicciardini 7/A per i tradizionali onori a soldati sabaudi e francesi sul luogo degli scontri del 1706 per continuare con la sfilata rievocativa all’interno del perimetro dell’antica Cittadella che farà tre tappe storiche commentate davanti ai sito del Pozzo Grande o Cisternone (via Valfrè 8), della fortezza sotterranea del Pastiss (via Papacino 1) e del Rivellino degli Invalidi in corso Galileo Ferraris 14, per concludersi ai Giardini del Maschio.
⦁ Alle ore 16 circa inizierà la coinvolgente rievocazione dinamica dell’assedio e della liberazione di Torino nei Giardini del Maschio a cura dei Gruppi storici già citati, con colpi a salve di cannone, fucileria e artifizi pirotecnici.
⦁ Concluderà con inizio circa alle 17 la tradizionale cerimonia istituzionale con la partecipazione di Gonfaloni, autorità e gruppi storici, con saluti del Sindaco e della Regione Piemonte, che premieranno anche i vincitori dei gioghi storici prima della deposizione finale della corona d’alloro al monumento a Pietro Micca

Non perdete gli appuntamenti da lunedì 29 agosto a sabato 10 settembre per immedesimarsi nella storia e nelle tradizioni di Torino ma anche in gioioso divertimento e tutto in completa GRATUITA’

INFORMAZIONI, ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI
⦁ Informazioni e prenotazioni per visita GRATUITA al museo del 29 agosto. Tel. 01101167580 e ⦁ info@museopietromicca.it

⦁ Prenotazione obbligatoria per la conferenza del 7 settembre ore 18 al Circolo Esercito di corso Vinzaglio 4: ⦁ eventi@museopietromicca.it

⦁ Iscrizione GRATUITA per il gioco dell’oca storico, ⦁ eventi@museopietromicca.it oppure ⦁ www.museopietromicca.it entro 5 settembre

Arrestato in centro un evaso È anche indiziato di tentato furto aggravato

Nei giorni scorsi , personale del Commissariato Centro in servizio di volante ha arrestato in corso Vittorio Emanuele II un uomo per tentato furto aggravato e per evasione.

Tutto nasce quando un poliziotto del Commissariato di P.S. Barriera di Milano libero dal servizio, transitando in quella via, ha notato un soggetto armeggiare vicino ad un’autovettura riuscendo ad entrarvi e a rovistare al suo interno.

L’uomo, accortosi che qualcuno lo stava guardando, si è allontanato in direzione della stazione di Porta Nuova a bordo della sua bicicletta, ma è stato raggiunto e fermato dall’operatore che si qualificava come agente di Polizia di Stato.

Giunta sul posto la volante del Commissariato Centro, dai controlli è emerso che il cinquantatreenne, cittadino italiano con numerosi precedenti di Polizia per reati specifici, risultava sottoposto da maggio 2022 al regime della detenzione domiciliare. I poliziotti hanno così provveduto al suo arresto per tentato furto aggravato e per evasione.

L’ippodromo di Vinovo riparte

Lo stop è stato breve, esattamente come aveva promesso Hippogroup Torinese, e per la pista di Vinovo sabato 27 agosto è già tempo di riaprire i cancelli. Da qui a metà dicembre un calendario fitto, arricchito da Gran Premi di lusso come l’Orsi Mangelli in programma il 1° novembre. Intanto si ricomincia con otto corse, al via dalle 18.55, 64 cavalli in pista e il sottofondo musicale di  Franco Fassi, amico dell’impianto torinese, che intratterrà il pubblico.
Al centro del programma il Premio Perù che presenta una bella novità: Showmar, grazie all’assenza di Andrea Guzzinati impegnato a Follonica, sarà affidato questa volta a Marco Smorgon. Avrò concorrenti importanti, come Ugolinast allieva di Santo Mollo reduce dalla vittorie nel Quinté di luglio, oppure ancora Bacco Del Ronco che avrà alle guide Flavio Martinelli.
Interessante anche la seconda corsa del programma che vedrà in pista i due anni. Favorito d’obbligo Emerson, pupillo di Salvatore De Lorenzo che fa mostrando spunti interessanti. Al debutto invece Eveline Bar, sorella di  Zaccaria Bar e Corazon Bar, al via con il numero 1 e affidata a Santino Mollo. Accanto a lei Ebano Degli Dei, ma attenzione come sempre al debuttante di Marco Smorgon, Efrem.
Spazio come al solito anche per i Gentleman in apertura di programma: su tutti Graziano Reggiani e il suo Tacabanda Fi che dovranno però guardarsi da Anzon e Bijoux Ferm. Ingresso al solito libero per tutti e sempre a disposizione l’Hippo-Ristora che permette di guardare le corse cenando comodamente seduti dalla terrazza affacciata sulla pista. Il trotto a Vinovo tornerà poi mercoledì 31 agosto.

A Monteu Da Po una “giornata sui binari della storia con il ferrociclo”

Con visite al sito archeologico di Industria

“La stazione ferroviaria di Monteu Da Po, e così questa tratta della linea Chivasso-Asti, sabato 3 settembre riprenderà vita con l’esperienza del ferrociclo per grandi e piccini, sulle rotaie rimesse a nuovo da RFI e su iniziativa della Fondazione FS Italiane – commenta Gianluca Gavazza, consigliere regionale del Piemonte -. La stessa iniziativa era stata organizzata nel settembre dello scorso anno a Cavagnolo con un successo in termini di partecipazione davvero straordinario, che aveva dato un segnale forte a tutte le Istituzioni”.

Sabato 3 settembre alla stazione di Monteu Da Po si ritorna a un primo utilizzo della ferrovia con le corse sui ferrocicli, mezzi su rotaia utilizzati sulle ferrovie turistiche di tutta Europa, attrazione per bambini e famiglie proposta dal Museo Ferroviario Piemontese, con il patrocinio del Consiglio regionale del Piemonte e del Comune di Monteu Da Po, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei Piemonte, l’Associazione Culturale Athena, Co.M.I.S. – Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile, Pro Loco Monteu Da Po, Circolo La Nostra Collina, grazie alla disponibilità di RFI – Rete Ferroviaria Italiana.

“Sarà un’occasione per provare sui binari della linea Chivasso – Asti, attualmente sospesa, il ferrociclo, mezzo di locomozione realizzato dai volontari del Museo Ferroviario Piemontese utilizzato per fini turistici e ambientali – spiega nel dettaglio il consigliere regionale del territorio Gianluca Gavazza -. Si tratta di un carrello con ruote ferroviarie, struttura in tubi metallici e propulsione a pedali o a pedalata assistita, in grado di trasportare due o più persone, che prende spunto dalle vecchie “draisine a pedali”, un tempo utilizzate per la manutenzione lungo le linee ferroviarie e soprannominate dai ferrovieri “biciclette”.

L’appuntamento con i ferrocicli è dalle ore 10 alle 12.30, e nel pomeriggio dalle ore 15 alle 18 presso la stazione ferroviaria di Monteu Da Po e l’iniziativa è a titolo gratuito.

Nel contempo dalle ore 10 alle 16 sarà possibile effettuare visite guidate al sito archeologico di Industria, adiacente alla stazione. Si tratta di una città romana sorta in posizione strategica sulla riva destra del Po, quasi alla confluenza con la Dora Baltea, tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C., in seguito alla romanizzazione dell’area che in precedenza era abitata da popolazioni celto – liguri.

Industria deve la sua importanza alla funzione di polo commerciale sulle rive del Po e, a partire dalla seconda metà del I secolo d.C., al santuario dedicato alle divinità orientali di Iside e Serapide, motivo di ricchezza e di fama.

Per info e prenotazioni visite a Industria tel. 379/1592724 mail: athena.as.culturale@gmail.com.

Stalking, un fenomeno diffuso nella società

Quasi quotidianamente leggiamo sui giornali o ascoltiamo al TG notizie di stalking, di qualcuno seguito o minacciato nella propria privacy da un ex, da un innamorato respinto o da chi, comunque, impone la propria presenza non gradita in modo assillante.

Nell’ordinamento italiano, lo stalking è stato introdotto come reato dalla legge 23 aprile 2009, n. 38 che ha introdotto sostanziali novità in tema di sicurezza, in particolare aggiungendo al nostro codice penale l’articolo 612-bis dal quale si evince come lo stalking non sia, come spesso si intende, l’appostarsi sotto casa della vittima, tempestarla di messaggi e telefonate o controllare chi frequenti, ma molto più in generale “[..] chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.

E’ evidente, quindi, come si possa parlare di stalking ogni qualvolta un soggetto sia costretto a modificare la propria vita, le proprie abitudini per effetto del comportamento altrui.

Possiamo parlare, quindi, di una vera e propria violenza psicologica, se non addirittura fisica, commessa da parte degli uomini sulle donne e, da parte delle donne, quasi sempre nei confronti di altre donne.

Lo stalking, al pari del mobbing e del bossing, rientra fra le forme di violenza psicologica, forma che è la più difficile da riconoscere, gestire e denunciare.

I giornali riportano, purtroppo, spesso notizie di vittime di stalking lesionate o uccise dal partner o dall’ex, perché la mania di controllo sfocia talvolta in atti violenti per punire la vittima anche quando non vi è un motivo reale (gelosia patologica, ad esempio); negli ultimi anni anche in Europa si assiste al vetriolage, cioè la deturpazione del viso commessa usando acidi, per distruggere l’identità della persona, l’immagine e la bellezza.

Complice una legislazione che spesso ha buchi, alcune vittime pur avendo presentato numerose querele non vedono assicurato alla giustizia lo (o la) stalker.

Al di là delle motivazioni psicologiche, secondo le quali almeno metà degli stalkers sono stati a loro volta vittime di abbandono o hanno vissuto un lutto, non dobbiamo pensare allo stalking unicamente tra ex partners o tra vicini di casa: a fronte di un 50 % circa di casi legati alla coppia, almeno un quarto si verifica nel condominio, un 15% sul luogo di lavoro o di studio ed un 5% in famiglia (fratelli, cognati, genitori, figli).

La vittima sperimenta una situazione costante di ansia, paura, rabbia, sensi di colpa insieme ad una sensazione di impotenza e perdita di fiducia sia nelle proprie capacità di far fronte e risolvere situazioni critiche sia nei confronti dei rapporti sociali in genere.

Quando lo stalker appartiene alla cerchia famigliare o delle amicizie, chi subisce questo genere di violenza tende a colpevolizzarsi e a cercare in sé stesso le cause del comportamento dell’aggressore e tende a ritardare contromosse difensive.

I molestatori sono spesso ex partner della vittima che non riescono ad accettare la fine della relazione, corteggiatori con difficoltà di interazione e comunicazione incapaci di avviare rapporti interpersonali in modo convenzionale o anche pazienti psichiatrici che travisano la relazione terapeutica interpretando l’aiuto fornito come una dimostrazione di interesse affettivo.

Lo stalker che può rivelarsi particolarmente pericoloso è il cosiddetto “predatore” il cui scopo è quello di riuscire ad avere rapporti sessuali con la vittima che viene quindi pedinata,inseguita, spaventata così da sentirsi costantemente in situazione di pericolo, mentre il persecutore si sente esaltato ed eccitato dal potere che esercita sull’altro. Si tratta in genere di presone affette da disturbi psicopatologici che riguardano la sfera sessuale (erotomani, pedofili, feticisti).

Per la vittima di azioni di stalking è essenziale dare il giusto peso a comportamenti assillanti o fuori luogo e non sottovalutare il rischio, così da mettere in atto immediatamente strategie difensive. E’ buona norma essere sempre estremamente chiari rispetto ai propri sentimenti nei confronti del potenziale stalker poiché qualsiasi tentennamento viene percepito non come “semplice comportamento dettato dall’educazione” bensì come interesse nei suoi confronti e quindi come incentivo ad intensificare i tentativi di avvicinamento. Importante anche reagire con indifferenza ai comportamenti messi in atto per spaventare o suscitare collera, così da scoraggiare la reiterazione di questi comportamenti poiché, se non genera sentimenti sgradevoli lo stalker non raggiunge il suo scopo.

Ovviamente, se ci si sente minacciati ci si deve rivolgere alle autorità competenti e in questo caso è consigliabile avere preventivamente preso nota/registrato comportamenti, mail, telefonate ecc. da esibire al momento della querela.

C’è da dire però che non sempre i comportamenti difensivi sono sufficienti a disincentivare lo stalker che può arrivare ad agire in maniera molto aggressiva anche ignorando i provvedimenti emessi dalle Autorità.

Per questo è utile riflettere sul fatto che siamo abituati a dare indicazioni alle vittime perché imparino a difendersi, quando sarebbe probabilmente più efficace, anche se più complesso, agire a livello dell’educazione di base e impiegare risorse economiche, tempo e competenze professionali nella formazione e nel sostegno degli educatori (genitori ed insegnanti) e delle nuove generazioni, così da promuovere una crescita equilibrata nel rispetto di ciascun individuo.

Sergio Motta

Cristiana Francesia

 

Sergio Motta nel suo libro “Ventiquattro sfumature di vita” invita proprio le persone, donne in primis, a non sottovalutare i primi cenni di violenza psicologica, le prime richieste immotivate (“perché vai sempre da tua madre?”, “che bisogno hai di vedere le amiche?”) ed adottare le opportune strategie difensive.

Una legge per rilanciare i piccoli Comuni

Una nuova legge per rilanciare i piccoli Comuni piemontesi e le forme associative degli stessi. Ne hanno discusso nei giorni scorsi  il Presidente e il Vicepresidente della Regione Piemonte con la Presidente nazionale di ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia) ed i componenti del direttivo regionale piemontese.

L’idea proposta da ANPCI è quella di finanziare tutti i piccoli Comuni che costituiscono l’ossatura dell’apparato amministrativo regionale piemontese. Il Vicepresidente della Regione ha proposto di rimettere mano alla legge sull’associazionismo comunale, che aveva stravolto in passato l’assetto delle Comunità montane e collinari e che oggi appare come un modello non più adeguato. Le Unioni dovrebbero tornare a svolgere un ruolo effettivo come erano in passato proprio le Comunità collinari e montane.

Secondo ANPCI, infatti, lo Stato fino ad oggi, a seguito della riforma Del Rio, ha sostenuto eccessivamente i processi di fusione a discapito di altre forme che permettono ai Comuni di collaborare efficacemente insieme ma che per questo non ricevono alcun contributo. La Pesidente dell’associazione ha chiesto risorse libere mediante una legge apposita che riconosca l’importanza fondamentale del ruolo dei piccoli Comuni per il Piemonte.

Il Presidente della Regione ha ricordato come l’attuale Amministrazione regionale ha sempre avuto un occhio di riguardo per i piccoli Comuni. Molti Assessori e Consiglieri regionali provengono e abitano in piccoli centri, conoscono bene queste realtà amministrative e sono vicini alle istanze e alle politiche che consentano di esprimerne le potenzialità, le buone pratiche di gestione e di esaltare la qualità della vita e dell’ambiente che li caratterizza. Per questo motivo Regione e Anpci sono fianco a fianco nelle scelte politiche e amministrative che riguardano i piccoli Comuni piemontesi.

Mai trascurare lo stato infiammatorio

Lo stato infiammatorio, in qualunque parte dell’organismo si verifichi, non deve mai essere trascurato perché, diventando cronico, aumenta di molto il rischio di cancro

In condizioni normali, l’infiammazione risulta essere una potente arma del nostro sistema immunitario ed è la risposta rapida e non specifica rivolta ad eliminare tutto ciò che di estraneo penetra nel nostro organismo.
I tessuti interessati dal processo infiammatorio sono dolenti e risultano assai ispessiti, presentando un gonfiore localizzato nell’area interessata dall’infiammazione il cui scopo è quello di isolare l’agente estraneo e distruggerlo rapidamente, cercando di evitare danni ai tessuti sani e iniziare nel tempo più rapido possibile, il processo riparativo-cicatriziale.
Se l’infiammazione resiste alle cure, o è trascurata, si ha la condizione della infiammazione cronica, che può durare per settimane o mesi, o addirittura anni e, sua prerogativa caratteristica è rappresentata dalla contemporanea riparazione e distruzione dei tessuti e, uno stato simile, L’infiammazione persistente è alla base di molte malattie croniche, come la psoriasi o l’artrite reumatoide e, in seguito al perdurare di tale stato, possono verificarsi le premesse per il verificarsi di gravi danni, sia localmente, che a distanza dalla zona interessata dal processo infiammatorio.
Rudolf Virchow (1821-1902), fu il primo a intuire un possibile legame tra infiammazione e cancro e spese buona parte della sua vita a indagare il comportamento dei globuli bianchi nei tessuti infiammati, descrivendo come fosse molto facile lo sviluppo di neoplasie nelle flogosi croniche.
La sua intuizione è stata successivamente suffragata dalle sperimentazioni degli studiosi di comunità scientifiche di tutto il mondo ed oggi è universalmente accettata. È stato infatti osservato come in pazienti in cui sono state diagnosticate malattie infiammatorie oggi ben conosciute, come le epatiti, le pancreatiti croniche o il morbo di Crohn, presentano un rischio notevolmente elevato di sviluppare una neoplasia.
Solo nel 2008 che la relazione diretta tra infiammazione e cancro è stata confermata per la prima volta; gli studiosi sono giunti a tale conclusione valutando il comportamento delle citochine, proteine fondamentali per controllare la crescita e l’attività di altre cellule del sistema immunitario e delle cellule del sangue.
Quando vengono rilasciate, la loro presenza in circolo, fa si che si attivi il sistema immunitario per evitare che l’infiammazione cronica causi danni al DNA una condizione patologica che, se viene trascurata senza applicare le cure opportune, si sviluppa il cancro.
È nota, dunque, la correlazione fra citochine e cancro, anche se sfugge ancora l’esatto meccanismo con cui avvengano le varie reazioni che terminano con la comparsa della neoplasia.
L’ipotesi più accreditata e che le cellule tumorali riescano ad utilizzare la risposta infiammatoria per crescere indiscriminatamente, una condizione che termina con la comparsa del tumore
Se si verificano lesioni o danni di qualsiasi natura ai filamenti del delicato meccanismo del DNA, il nostro organismo ha le risorse per poterli riparare, ma solo entro certi limiti. Se il danno è di una certa entità può succedere che, le cellule danneggiate, non possano essere più riparate. Il fallimento del tentativo di riparazione cellulare può far si che possa iniziare a svilupparsi un tumore composto da un aggregato di poche cellule che però, si accrescono e si dividono, aumentano velocemente di numero e richiedono quantità via via maggiori di ossigeno e di sostanze nutritive, necessarie al loro sostentamento
Queste cellule crescendo e separandosi, richiedono quantità sempre maggiori di ossigeno e sostanze nutritive e il processo continua fino a che le cellule tumorali cominciano a rilasciare composti chimici , veri e propri segnali in grado di richiamare macrofagi e granulociti , cellule del sistema immunitario coinvolte nella risposta infiammatoria, facendo si che il processo infiammatorio, si cronicizzi, promuovendo in tale modo la risposta anomala ed eccessive delle cellule che conduce allo sviluppo del tumore.
L’attività infiammatoria cronica facilita inoltre la formazione di metastasi e questo avviene perché nei tessuti infiammati, le cellule tumorali possono staccarsi più facilmente dall’aggregato cellulare, potendo così raggiungere altri tessuti attraverso il flusso sanguigno e stabilirvisi, potendo venire trasportate in altri organi.
Durante l’infiammazione cronica, le cellule infiammatorie potrebbero dunque agire come promotori del tumore influenzando la sopravvivenza cellulare, la proliferazione, l’invasione dei tessuti adiacenti ed è questa la ragione per cui, alla luce delle attuali conoscenze, è doveroso evitare di trascurare qualsivoglia infiammazione nell’organismo, ma attuare tutto quel che suggerirà lo specialista, per evitare la degenerazione di una patologia che può essere risolta facilmente, evitando così di incorrere in guai ben più seri e pericolosi per la salute.

Rodolfo Alessandro Neri

Nel giardino di Casa Lajolo, a Piossasco, presentazione dell’ultimo libro di Enrico Camanni

“La discesa infinita”

Domenica 28 agosto

Piossasco (Torino)

Un noir decisamente intrigante. E la montagna. Colta e raccontata (sempre protagonista, mai comprimaria) in quei sussurri, in quei sentori, in quelle ombre, misteri e silenzi che segnano il tempo di mezzo – affascinante e perfino poetico – fra l’estate pronta ad andarsene e l’autunno ormai quasi ai nastri di partenza. “In autunno la montagna scivola in una stasi tutta sua, tra l’estate ormai ricordo e la neve da aspettare”. Nasce qui e in questo tempo “La discesa infinita” (Mondadori), l’ultimo romanzo di Enrico Camanni – scrittore, giornalista e alpinista torinese, classe ’57 – che sarà presentato domenica prossima 28 agosto (ore 18) nel sontuoso giardino all’italiana (articolato su tre livelli) di “Casa Lajolo”, settecentesca dimora storica, dal 1850 proprietà dei conti Lajolo di Cossano, situata nell’antico Borgo di San Vito sulla collina di Piossasco, alle pendici del monte San Giorgio. L’incontro con Camanni si inserisce nell’agenda di “Bellezza tra le righe”, la rassegna promossa da  “Fondazione Casa Lajolo” “Fondazione Cosso”, realizzata con il contributo della Regione Piemonte. Nella chiacchierata e nel volume Camanni offrirà la sua personale e affascinante commistione tra mistero noir e romanzo di montagna, capace di dar vita ad avvincenti pagine “in cui spicca l’analisi attenta e curata degli animi di chi, tra le vette, ritrova se stesso e la libertà, tema al centro di ‘Bellezza tra le righe 2022’”.

L’appuntamento, per chi lo desidera, sarà seguito da aperitivo nel prato, su prenotazione, con omaggio dall’orto.

L’incontro con Camanni è compreso nel biglietto di ingresso alla Casa e al giardino: 8 euro. Aperitivo su prenotazione 10 euroPrenotazione obbligatoria333/327 0586info@casalajolo.it

Enrico Camanni è approdato alla scrittura ed al giornalismo di montagna, attraverso la passione e la pratica dell’alpinismo. Molto attivo sulle Alpi, come alpinista ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa ottocento itinerari di roccia e ghiaccio. E’ stato inoltre membro del “Gruppo Alta Montagna”, istruttore della Scuola Nazionale di Alpinismo “Giusto Gervasutti” e direttore della Scuola Nazionale di Scialpinismo della “Sucai” di Torino. Come giornalista collabora con numerosi quotidiani e periodici, da “La Stampa” a “L’Unità” al “Sole 24 Ore” a “Meridiani” e a “L’Indice dei libri del mese”. Nel 1985 ha fondato il mensile “ALP”, che ha diretto per tredici anni. Ha affrontato, fra l’altro, anche il problema della museografia alpina contemporanea, curando la progettazione scientifica del “Museo Nazionale della Montagna” di Torino, del “Museo delle Alpi” nell’Opera Carlo Alberto e de “Le Alpi dei ragazzi” nell’Opera Vittorio al valdostano Forte di Bard. Nel giugno 2012 ha fondato con un gruppo di torinesi e l’appoggio esterno di Carlo Petrini la rivista “Turin, storia e storie della città”. Si è dedicato contemporaneamente alla Narrativa, pubblicando vari romanzi ambientati in diversi periodi storici.

  1. m.

Sorpresa, crescono i consumi nei settori ristorazione e abbigliamento

Dati luglio 2022 vs luglio 2021

LA SITUAZIONE NAZIONALE E PIEMONTESE

L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e retail non food elaborato da Confimprese-EY evidenzia l’andamento positivo delle vendite nel mese di luglio 2022, che chiude a +5,1% rispetto a luglio 2021.

Andamento particolarmente positivo per la ristorazione +9,7% e per abbigliamento-accessori +6%, che spingono i consumi. Ancora in sofferenza il retail non food che chiude a4,6%.

Ancora in forte recupero il travel che raggiunge +39,7%.

Tra le aree geografiche il Centro-Nord registra trend migliori rispetto al Sud Italia che chiude a +0,9%


 L’Osservatorio Confimprese-EYsui consumi analizza i dati di luglio 2022 sullo stesso mese del 2021 e mostra segni in ripresa, con il totale mercato che chiude a +5,1% e mostra un avvicinamento ai livelli di consumi pre-pandemia.

Nei settori merceologici corre la ristorazione che nel mese di luglio 2022 raggiunge +9,7% rispetto a luglio 2021. Insofferenza il retail non food che chiude a 4,6%: la battuta di arresto del retail non food, dopo i buoni andamenti durante la pandemia, si lega al ritorno a un consumo fuori casa più ampio con la riduzione dell’acquisto di beni legati all’arredamento e alla cultura.   

Nei canali di vendita il mese di luglio 2022 mostra la continua ripresa del travel che chiude a +39,7% rispetto allo stesso mese del 2021, ma rimane ancora distante dai livelli prepandemia.

Continua la ripresa anche delle vie dello shopping delle grandi città, con il settore high street che chiude il mese di luglio 2022 a +5,7% rispetto allo stesso mese del 2021.

Nelle aree geografiche il Nord-ovest consolida i consumidi luglio 2022 a +7,3% rispetto a luglio 2021, seguito dal Nord-est a +3,3%. Il Centro chiude luglio 2022 a +7,9%rispetto a luglio 2021, mentre al Sud i consumi si fermano a+0,9%.

«Continua la ripresa dei consumi con la ristorazione che si consolida e sfiora il double digit verso il 2021 – chiarisce Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese . Buono anche l’andamento di abbigliamento-accessori, che pur non beneficiando del favore dei saldi, raggiunge una maggiore stabilità. I dati del mese di luglio inducono a sperare che anche nei prossimi mesi possa continuare la ripresa, benchè l’incertezza causata dai rincari record di gased elettricità stia iniziando a pesare fortemente sui conti economici dei retailer, soprattutto quelli della ristorazione, che hanno costi altissimi. Senza ovviamente dimenticare l’impatto sul potere di spesa e sulle aspettative dei consumatori. È necessario procedere con cautela e valutare gli andamenti dei prossimi mesi, soprattutto se l’inflazione continuerà a salire».

Massimo rigore, dunque, nel tracciare le linee del prossimo futuro. Occorre seguire l’indice dei prezzi mese su mese che rischia di erodere il leggero recupero dei consumi registrato negli ultimi due mesi.

Paolo Lobetti Bodoni, EY consulting market leader in Italia, commenta: «L’andamento dei consumi di luglio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021 segnala una ripresa particolare soprattutto nella ristorazione e nell’abbigliamento. Nei mesi estivi gli italiani tornano a consumare secondo le abitudini pre-pandemia e dedicano parte del proprio paniere di spesa al proprio tempo libero e alle attività fuori casa. In questo periodo notiamo una buona ripresa anche delle aree del Centro e Nord Italia, che superano il +7% rispetto al mese di luglio del 2021, mentre i consumi per le località del Sud, che avevano sofferto in maniera inferiore durante i mesi di emergenza sanitaria, si fermano a +0,9%».

 

Analisi Regione Piemonte

In Piemonte il mese di luglio 2022 chiude a +5% rispetto a luglio 2021, con la provincia di Torino che registra +10% e la città di Torino che raggiunge +17,3%, mentre la provincia di Novara chiude in negativo a 1,4%.

Iren Luce Gas e Servizi contro la crisi energetica internazionale

Una campagna di contatto commerciale a tutela clienti a mercato libero

Genova, 24 agosto 2022 Parte a inizio settembre una nuova campagna di contatto commerciale verso i clientia mercato libero di Iren Luce Gas e Servizi: lobiettivo è offrire a ciascun cliente lofferta migliore, soprattutto alla luce dei rincari del costo delle materie prime dovuti alla crisi energetica internazionale.

Nei prossimi giorni una parte dei clienti Iren Luce Gas e Servizi con contratto a prezzo fisso in scadenzariceverà, tramite lettera, una comunicazione con i nuovi prezzi in vigore dal 1° dicembre, coerentemente conquanto previsto dal Decreto Legge Aiuti Bis del 9 Agosto 2022, che ha bloccato qualsiasi adeguamentodurante il precedente periodo contrattuale. La conseguenza non prevista dalle norme è che però, alla scadenza dei contratti (in gran parte dall1 dicembre 2022) tali prezzi risentiranno di molto, e in un unico stacco di fatto nel pieno periodo invernale del riscaldamento, dellincremento dei costi delle materieprime di queste ultime settimane.

Proprio per evitare ciò e dare supporto alle persone e alle famiglie, gli operatori commerciali di Iren Luce Gas e Servizi già da inizio settembre contatteranno i clienti interessati per proporre, in alternativa ai nuovi prezzi in vigore da dicembre 2022 illustrati via lettera, anche offerte per lenergia elettrica e il gas che possano garantire, come finora realizzato, costi ancor più bassi rispetto ai prezzi applicati nei contratti in regime di maggior tutela.

I prezzi fissi offerti da Iren Luce Gas e Servizi, infatti,nonostante i rincari dovuti alla crisi energetica che perdura da oltre un anno, si sono sempre dimostrati piùvantaggiosi (con risparmi di circa il 30%) rispetto alle tariffe del regime a maggior tutela, fissati dallAutorità diRegolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Dal prossimo ottobre 2022, inoltre, i prezzi tutela gas saranno variabili mese per mese e quindi maggiormente esposti ai repentini aumenti che stiamo osservando in questo periodo.

Con questa azione di politica commerciale, Iren intende dimostrare ancora una volta la propria vicinanza ai clienti e ai territori, mettendo in campo nuove risorse e strategie che possano mitigare le sfavorevoli ricadute che la crisi geopolitica internazionale ha portato al mercato dellenergia.

In un contesto energetico critico come quello attuale dichiara lAmministratore Delegato di Iren Luce Gas e Servizi Gianluca Bufo rimane tuttavia fondamentale un uso responsabile dellenergia e la sensibilità dei cittadini verso una riduzione dei consumi a vantaggio dellambiente e dellequilibrio economico complessivo