Il presidente di Exor e di Stellantis, John Elkann, ha accompagnato il capo di Facebook Mark Zuckerberg e la moglie Priscilla in visita al laboratorio dell’azienda Peyrano fondata nel 1915, dove hanno degustato le famose praline torinesi. La visita è rimasta riservata finché lo chef del Cambio Matteo Baronetto ha postato una foto presso il celebre ristorante. Zuckerberg, invitato da Elkann a Torino, ha fatto anche una visita lampo al Museo Egizio.
Puntata in onda Mercoledì 4 maggio 2022 – ore 18.00 – 19.00
Giorgio De Ponti – Product Strategy Manager di EPTA GROUP
Emanuela Di Costa – Sales & Marketing Manager di EPTA GROUP
Dal 4 al 6 maggio prossimo avrà inizio la Kermesse Macfrut – la fiera internazionale dell’ortofrutta organizzata da Cesena Fiera presso il Rimini Expo Centre e Simona Riccio, Founder e Social Medial Manager del Caat, Centro Agroalimentare di Torino, insieme al suo Team, non mancheranno di partecipare in quanto sarà l’occasione di incontrare molti dei relatori che sono passati ai loro microfono, ma soprattutto, tra le tante novità, non mancherà la parte dedicata all’innovazione ed alla tecnologica di cui tanto si parla nella trasmissione.
La digitalizzazione e l’agricoltura 4.0 saranno i temi chiave dell’edizione di Macfrut 2022 e proprio nell’area dinamica saranno presentate dalle aziende leader le ultime novità in tema di agricoltura di precisione: droni, sensori, intelligenza artificiale, robot e apparati tecnologici specifici per l’agricoltura.
All’interno dei padiglioni sarà allestito un campo prova che nei tre giorni di fiera ospiterà le dimostrazioni di queste tecnologie per l’orticoltura.
Nell’area dinamica si parlerà di agricoltura di precisione concentrandosi su tecnologie come sensori, droni e robot applicati al mondo della produzione ortofrutticola, che si alterneranno sul campo per mostrare quanto è possibile già fare da oggi.
Decisamente in linea con la trasmissione e soprattutto con i temi trattati nella puntata di domani mercoledì 4 maggio prossimo, in onda sulla web Radio Radiovidanetwork dalle 18 alle 19. Saranno ospiti
>> Giorgio De Ponti – Product Strategy Manager di EPTA GROUP
>> Emanuela Di Costa – Sales & Marketing Manager di EPTA GROUP
Vengono affrontati i temi e spiegati quali sono i bisogni delle start up, quali sono i preziosi contribuiti che le giovani generazioni possono dare al nostro settore dell’agricoltura, del ruolo importante che gioca il marketing e la comunicazione e di come il retail e la grande distribuzione organizzata dovranno adattarsi per accogliere questa nuova innovazione
La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.
Dal giorno dopo è possibile seguire la puntata senza interruzioni sul sito www.parlaconmeofficial.it
Uomo trovato morto nel suo appartamento
Era ormai in stato di decomposizione il cadavere di un italiano di 52 anni. Era morto alcuni giorni prima per cause naturali, ma è stato trovato solo nel pomeriggio di ieri nel suo alloggio a Chivasso. I vicini di casa sentivano cattivi odori provenire dall’interno e hanno dato l’allarme. Il medico legale ha accertato che sul corpo non c’erano segno di violenza.
È ai domiciliari ma se ne va a spasso con un amico
Hanno cercato di evitare il controllo ma sono finiti su un’auto parcheggiata
Il maldestro tentativo di evitare il controllo non ha avuto l’esito desiderato e così un 47enne di origini Albanesi è stato arrestato e l’amico che era con lui alla guida, denunciato, dagli agenti delle Pegaso dell’U.P.G.S.C.
Una volante che sabato mattina transitava in C.so Giulio Cesare, ha notato un’auto che ha improvvisamente sbandato, impattando contro un’altra auto parcheggiata. L’uomo seduto al lato passeggero, sapendo che stava per essere scoperto, ha così tentato la fuga a piedi ma è stato raggiunto e fermato dagli agenti ai quali non ha potuto far altro che confessare la sua situazione.
Da successivi controlli, è emerso che l’uomo, oltre a non essere nella propria abitazione perché ai domiciliari, era anche in possesso di un coltello lungo 12 cm. Per l’uomo alla guida, invece, veniva constatato un elevato
tasso alcolemico elevato, motivo per cui è stato denunciato per guida in stato d’ebrezza e la sua patente ritirata
3 maggio 1949 l’ultima partita del Grande Torino
Accadde oggi
Sono trascorsi 73 anni dall’ultima partita degli Angeli di Superga del Grande Torino, prima che diventasse leggenda. Infatti il 3 maggio del 1949, la formazione granata sfidò in una gara amichevole il Benfica, a Lisbona. la gara fu fortemente voluta dal Capitano Valentino Mazzola, per una bellissima causa: aiutare il suo grande e fraterno amico Francisco Ferreira, soprattutto dal punto di vista economico.
La partita terminò 4-3 in favore dei lusitani che riuscirono a sconfiggere gli Invincibili, il cui destino era già scritto. Infatti quel Grande Torino non tornò mai più, visto che nel viaggio di ritorno dal Portogallo, l’aereo con a bordo la squadra granata si schiantò sulla basilica di Superga: dall’impatto nessun giocatore e dirigente riuscì a salvarsi.Nacquero così il mito e la leggenda di una squadra mai dimenticata nel cuore di tutti gli sportivi amanti del calcio in ogni angolo del mondo.
Enzo Grassano
Pochi rovesci di pioggia, tra martedì e giovedì, ma subito dopo torna l’alta pressione, e le temperature saranno in aumento dalla prossima settimana.
Il mese di maggio non porterà le piogge assenti per tutto l’inverno e nella prima parte della primavera, se non per brevi parentesi.
Giovedì sera e venerdì la pressione atmosferica aumenterà con correnti più asciutte da nord-ovest.
Tale quadro meteorologico associato ai maggiori consumi d’acqua, per usi domestici e soprattutto in agricoltura, fa sì che la portata dei fiumi si impoverisca ulteriormente.
Il mese più crudele
IL PUNTASPILLI di Luca Martina
Il 2022 è, secondo il calendario cinese l’anno della tigre, un segno caratterizzato da un segno da grande innovazione, cambiamento e rinnovamento ma anche impulsività e azione.
Per il mondo e per i mercati finanziari però i primi quattro mesi sono trascorsi sotto il segno dell’orso (che è utilizzato per rappresentare i periodi negativi mentre per quelli favorevoli è utilizzato il Toro).
L’orso russo si è rumorosamente destato dal proprio letargo, dal quale aveva già dato da tempo segnali di un sonno agitato da progetti bellicosi, scatenando una guerra dalle conseguenze e dalla durata imprevedibile.
Anche sulle piazze internazionali l’orso è imperversato: si è trattato infatti del peggior inizio d’anno da quarant’anni a questa parte per i mercati obbligazionari (deputati storicamente a rendere stabili i portafogli degli investitori) mentre per quelli azionari, prendendo come riferimento quello statunitense, bisogna ritornare ai primi quattro mesi del 1939 per assistere a un esordio d’anno più negativo.
La Terra ci appare da un qualche di tempo davvero desolata, proprio come la descriveva, pochi anni dopo la fine della Prima guerra mondiale, Thomas Stearns Eliot nel suo poema “Wasteland”, ferita com’è da malattie (la pandemia) e da un conflitto che pensavamo non più possibile nel nostro continente.
Possiamo allora ben dire che aprile è stato, per parafrasare il poeta americano, il mese più crudele avendo assistito ad una discesa del 10% dell’indice Standard and Poor e del 15% del Nasdaq.
Non mancano certo gli argomenti che possono aiutarci a comprendere meglio quanto avvenuto.
L’inflazione, risuscitata dopo molti anni dalla ripresa seguita alla prima ondata pandemica e resa più pervicace dall’aumento delle materie prime provocato dalla guerra in Ucraina, ha provocato l’aumento dei tassi di interesse (la cui funzione è quella di proteggere il potere di acquisto delle somme prestate fino al momento della loro restituzione) e questo, per la nota relazione inversa, si è tradotto in pesanti perdite per i titoli obbligazionari.
L’aumento dei prezzi si sta riflettendo nel rallentamento della crescita (così ben avviata nel 2021) e, conseguentemente, degli utili futuri delle società quotate in borsa ed in particolare di quelle che, grazie alle loro promettenti prospettive, godevano di valutazioni molto elevate e che sono perciò state punite con pesantissimi ribassi.
Ne sono un esempio il poker di titoli più amati, almeno sino a poco tempo fa, dagli investitori, i cosiddetti FANG (Facebook/Meta, Amazon, Netflix e Google/Alphabet), che hanno lasciato sul terreno negli ultimi sei mesi circa il 70% del loro valore.
Come se non bastasse, la pandemia non è stata ancora debellata, sebbene si manifesti ora fortunatamente con minore gravità, e la Cina, con la sua tolleranza zero, sta trascinando la propria economia in una fase di pericoloso (anche per il resto del mondo) stallo.
Il rischio che tutto ciò ci stia conducendo ad una severa recessione è ora quantomai reale.
Le banche centrali sono impegnate nella missione di spegnere le scintille (ormai tramutatesi in incendi) inflazionistiche a costo di fare annegare la ormai fragilissima crescita economica; il Fondo Monetario Internazionale prevede ancora per il 2022 uno scenario positivo per il PIL americano, +3,7%, ed europeo, intorno al +2% ma presto verrà quasi certamente rivista ulteriormente al ribasso.
Oggi e domani i signori del denaro della Federal Reserve si riuniranno a Washington per decidere il prossimo aumento dei tassi di interesse; l’opinione più diffusa è che sarà dello 0,5% ma l’attenzione sarà in gran parte rivolta al messaggio del governatore Jerome Powell che, come d’uso, accompagnerà la decisione per cogliere, dall’analisi attenta del testo, quali pensieri si aggirano nella sua preoccupatissima mente e le sue intenzioni sulle mosse future.
Le preoccupazioni sono state rafforzate anche dai dati pubblicati la scorsa settimana sul PIL statunitense: la discesa dell’1,4% ha rappresentato uno shock ma occorre considerare che la discesa (evento piuttosto raro e spesso anticamera di una recessione) è da attribuire al peggioramento degli scambi commerciali con l’estero (che ha un andamento molto erratico) e quello dell’accumulo delle scorte (salite tantissimo l’anno scorso, per il riapprovvigionamento delle aziende dopo le chiusure dovute alla pandemia).
Il “cuore” dell’economia americana nel primo trimestre, escludendo le esportazioni nette e le scorte, è cresciuto invece di un non disprezzabile 3%.
La situazione è quantomai in bilico ma potrebbe ancora tradursi in un rallentamento che, non appena lo stato di emergenza cinese sarà stato rimosso (come avvenuto nel 2020), la crisi Ucraina stabilizzata (si spera con un cessate il fuoco ed un accordo equilibrato tra le parti in causa) e le banche centrali più caute sulle future restrizioni monetarie, non degeneri in una pesante stagflazione (situazione ben più grave, dove l’inflazione si accompagna ad un forte aumento della disoccupazione ed alla recessione).
Qualche speranza viene proprio dal gigante asiatico dove il Presidente Xi Jinping ha annunciato al Politburo, tenutosi venerdì scorso, la volontà di sostenere l’obiettivo di una robusta crescita, pari al 5,5%, per quest’anno (al momento pare piuttosto ambizioso e per essere raggiunto sarà necessario riaprire presto tutte le città e le attività economiche attualmente in quarantena).
Con i se ed i con ma non si fa certo la storia ma quello che è certo è che concentrarsi eccessivamente sugli avvenimenti, giorno per giorno, può fare perdere la prospettiva (e la lucidità) complessiva.
L’orso potrebbe presto stancarsi e prendersi una pausa, soddisfatto dello scompiglio che ha portato in pochi mesi (il rallentamento della crescita potrebbe essere sufficiente ad interrompere la spirale innescata dalla salita delle materie prime), oppure continuare ad aggirarsi famelico e nervoso ancora per qualche tempo.
Ci conforta ricordare che il maestoso plantigrado non resta mai troppo lontano dalla sua tana (le recessioni sono relativamente rare e di durata più breve delle fasi economiche positive) e che reagire in modo scomposto, arrivati a questo punto, non sembrerebbe la scelta migliore.
L’anno che sembrava iniziare sotto i migliori auspici, con la pandemia che stava riducendo la sua pericolosità ed ampi piani di rilancio economico, è stato sinora avarissimo di soddisfazioni.
Quanto è successo ci ricorda come le previsioni non sono per nulla difficili: la cosa complicata è, piuttosto, azzeccarle.
Prevedo che i prossimi mesi saranno molto, molto interessanti.
Prosciutto DOP e salame IGP a Cibus
Dal 3 al 6 maggio, il Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo D.O.P. e il Consorzio di Tutela del Salame Piemonte I.G.P. parteciperanno congiuntamente a Parma alla 21° edizione di Cibus, una delle più importanti manifestazioni fieristiche al mondo nel campo del food. La scelta dei due Consorzi è stata quella di promuoversi congiuntamente con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare il grande e diversificato patrimonio della salumeria piemontese. I due Consorzi di Tutela saranno presenti a Cibus, nell’ambito di uno stand comune, nel padiglione 02, stand I 037, dove racconteranno e presenteranno i prodotti e li proporranno in degustazione. “La nostra presenza congiunta a Cibus ha un valore particolare – spiegano Chiara Astesana e Daniele Veglio – rispettivamente presidente del Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo e presidente del Consorzio di Tutela del Salame Piemonte – In primis, in un momento di congiuntura particolarmente difficile, vogliamo fare squadra, unire le forze per valorizzare le nostre produzioni. In secondo luogo, si vuole proporre i due salumi piemontesi, che vogliono farsi conoscere sempre più, in un ambito nazionale e internazionale superando la logica dei localismi e delle divisioni ma cercando di fare sistema per uscire dall’isolamento che spesso il Piemonte patisce”. |
Isabella Pezzoli, 21 anni di Torino e Giovane Ambasciatrice dell’organizzazione anti-povertà ONE, si è recata a Roma per rivolgere un messaggio ai rappresentanti politici in occasione della settimana mondiale dell’Immunizzazione.
Pezzoli e gli altri Giovani Ambasciatori, hanno esortato alcuni dei rappresentanti alla Camera e al Senato, tra cui l’On. Ettore Rosato e la Sen. Maria Domenica Castellone, ad aumentare il contributo dell’Italia al Fondo Globale, un’organizzazione internazionale per la lotta all’AIDS, tubercolosi e malaria che ha salvato 44 milioni di vite fino ad oggi.
“Come giovane attivista di ONE – ha sottolineato Pezzoli – mi batto affinché tutte le persone, in qualsiasi parte del mondo, possano condurre una vita dignitosa e avere accesso a pari opportunità. Con la campagna di rifinanziamento del Fondo Globale si presenta all’Italia l’opportunità di rinnovare in modo ambizioso il proprio impegno sul fronte della salute globale, per proteggere tutti, ovunque dalle malattie più letali. Ma la pandemia ha reso la lotta contro queste malattie più dura, e per la prima volta in una generazione abbiamo visto la minaccia di AIDS, TBC e malaria aumentare.”
Nel febbraio 2022 il Fondo Globale, infatti, ha lanciato la sua settima campagna di rifinanziamento per il periodo 2024-2026, annunciando la necessità di almeno $18 miliardi, per potere porre fine a HIV, TBC e malaria e costruire sistemi sanitari resilienti e sostenibili in preparazione a minacce pandemiche future.
Pezzoli ha aggiunto: “sono entusiasta del supporto ricevuto dai rappresentanti politici italiani. Noi Giovani Ambasciatori ci auguriamo che ora il Governo italiano dia seguito a un maggiore investimento di 208 milioni per contribuire a garantire che il Fondo Globale sia pienamente finanziato e possa continuare il suo lavoro salvavita.”
Martina Nuti, Responsabile advocacy e politiche per ONE Italia, ha dichiarato: “Nonostante tutte le sfide che dobbiamo affrontare – siamo all’apice di una delle più grandi conquiste della storia umana. La scienza ci ha dato gli strumenti per sconfiggere finalmente le malattie più pericolose della storia dell’uomo – e due decenni di progresso ci hanno dato le conoscenze e le abilità per portare questi strumenti dove sono più necessari. È fondamentale che l’Italia e gli altri leader mondiali, si impegnino affinché sia garantito il diritto alla salute ovunque.
Noi di ONE non siamo i soli a sostenere questa necessità: da un sondaggio condotto con YouGov sulla salute globale abbiamo rilevato che 2 italiani su 3 ritengono che il governo italiano debba investire di più in organizzazioni internazionali che rafforzano sistemi sanitari dei paesi più poveri e contribuire in maniera decisiva alla lotta contro le malattie prevenibili. Chiediamo al governo italiano di rispondere agli appelli dei nostri Giovani Ambasciatori e Ambasciatrici, e si impegni ad aumentare il contributo al Fondo Globale.”
Il futuro dell’auto
IL FUTURO DELL’AUTO
Difendiamo il lavoro, difendiamo Torino
Collegio Artigianelli – Sala delle Idee
Corso Palestro, 14 – Torino
Miriam Sala Responsabile Area Studi e Statistiche di ANFIA