ilTorinese

Assalto di febbraio alla sede degli industriali, 11 misure cautelari

A seguito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, la Polizia di Stato della Questura di Torino, nella mattinata odierna ha eseguito 11 misure cautelari nei confronti di militanti di Askatasuna ed appartenenti a collettivi studenteschi per il reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

I fatti risalgono alla manifestazione studentesca svoltasi a Torino il 18 febbraio 2022, nell’ambito della mobilitazione nazionale contro l’alternanza scuola-lavoro, allorquando una ventina di manifestanti violenti ha perpetrato una violenta aggressione, anche con bastoni, ad un contingente delle forze dell’ordine dislocato a protezione dell’ingresso della sede dell’Unione Industriale.

Si fa presente che tutti i predetti indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.

 

Il Piemonte vuole più autonomia e tratta con il Governo

PARTITA LA NEGOZIAZIONE 
Incontro a Roma con il Ministro per gli Affari Regionali

 Trasferire alla Regione oltre 100 funzioni attualmente in capo allo Stato : è la richiesta del Piemonte per ottenere maggiore autonomia differenziata su tutte le 23 competenze previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione. Martedì  a Roma il Presidente della Regione Cirio ha voluto incontrare il Ministro degli Affari regionali Gelmini  , insieme al Presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale , per dare il via alla Fase 2 del percorso già avviato, prima della pandemia . È iniziata quindi lanegoziazione con il Governo sul dossier trasmesso a Roma a fine 2019 . Il prossimo passo sarà l’approvazione della Legge cornice nazionale , che il Ministro intende portare all’approvazione del Consiglio dei Ministri già entro l’estate , e in cui poi verranno incardinate le richieste di autonomia delle singole Regioni.

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Il cambio del Governo e soprattutto l’emergenza sanitaria hanno frenato a livello nazionale l’iter, che adesso però riparte e vede il Piemonte in prima linea su questo tema insieme a Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, spiega il Presidente della Regione . Inizia quindi il dialogo diretto fra le strutture della Regione e quelle dei vari Ministeri per definire nel dettaglio la suddivisone delle competenze e anche i risparmi di risorse che si possono ottenere. L’orientamento del Governo è di riconoscere interamente alle Regioni le risorse spese attualmente sulle funzioni che passerebbero alla gestione regionale. Significa, ad esempio, che se lo Stato spende 100 e la Regione 80 per gestire la stessa materia, il risparmio generato resterà nelle disponibilità del territorio e potrà essere reinvestito per migliorare il servizio o abbassarne i costi per la collettività.

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Il Presidente della Commissione Autonomia ha espresso soddisfazione per la grande intesa che si è venuta a creare con il Ministro affinché il Piemonte possa allinearsi con l’iter di Autonomia delle altre Regioni italiane. Appena il Parlamento avrà approvato la legge Quadro, il Piemonte potrà concretizzare la sua proposta. Una proposta già formulata in competenze e funzioni per poter lavorare in modo concreto in tempi brevi. Il presidente della Commissione ha ribadito quanto sia fondamentale riportare l’attenzione sulla cosiddetta questione settentrionale per un federalismo fiscale che permetta alle Regioni virtuose di utilizzare i propri risparmi fiscali sul proprio territorio.

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La delibera approvata nel dicembre 2019 dal Consiglio regionale del Piemonte, ha ampliato la richiesta presentata dalla precedente amministrazione e chiede in particolare maggiore autonomia differenziata su:
  • Governo del territorio
  • Beni paesaggistici e culturali
  • Protezione civile e infrastrutture
  • Tutela e sicurezza del lavoro, istruzione tecnica e professionale, >

    istruzione e formazione professionale e istruzione universitaria

  • Politiche sanitarie
  • Coordinamento della finanza pubblica e governance istituzionale
  • Ambiente
  • Fondi sanitari integrativi
  • Rapporti internazionali e con l’Unione Europea >
Avere più autonomia ci consentirà di snellire la burocrazia, di avere più risorse, ma soprattutto di gestirle meglio perché più vicini al territorio e alle esigenze reali e concrete dei cittadini che lo vivono ogni giorno, sottolineano il Governatore del Piemonte e il Presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale. Ad esempio sull’ offerta formativa e scolastica che potrà vedere programmi personalizzati a livello regionale sulle competenze richieste dalle realtà imprenditoriali locali, in modo da facilitare, finiti gli studi, la possibilità di trovare un lavoro sul proprio territorio. Sarà possibile anche una gestione diretta regionale di beni culturali di proprietà statale , su una realtà ad esempio come il Castello di Racconigi significherebbe maggiore autonomia per valorizzarla nel circuito delle eccellenze storiche, architettoniche e turistiche regionali. Ma pensiamo anche allo snellimento burocratico, ad esempio sui pareri preventivi da parte dei Beni culturali per le autorizzazioni paesaggistiche : li potremo eliminare per tutti i comuni che si sono già allineati al Piano paesaggistico regionale.

Coppa Italia all’Inter!

Finale Coppa Italia a Roma Juventus-Inter 2-4 Alex Sandro e Vlahovic (J) Barella Chalanoglou Perisic 2 (I). l’Inter vince la sua ottava Coppa Italia, dopo aver vinto anche la Supercoppa Italiana a gennaio sempre contro la Juve,al termine di una gara caparbia ed avvincente. Una bella partita che ha visto i nerazzurri passare in vantaggio con Barella, poi il ritorno dei bianconeri che, prima, pareggiano con Alex Sandro,vanno in vantaggio con Vlahovic e subiscono il feroce ritorno dell’Inter che pareggia con un rigore perfetto di Chalanoglou,altro vantaggio sempre su rigore realizzato da Perisic che chiude la gara col quarto bellissimo gol e doppietta personale.Entrambi i rigori assegnati ai nerazzurri sono stati evidenti.La gara di stasera ha evidenziato la chiusura definitiva del ciclo juventino durato un decennio:per la prima volta la squadra bianconera chiude la stagione senza aver vinto un trofeo.Bene l’Inter ancora in corsa anche per vincere lo scudetto a 2 giornate dalla fine.

Enzo Grassano

L’Enoteca regionale dell’Albugnano

Sono salite a quindici le enoteche regionali del Piemonte. L’ultima è nata in questi giorni ad Albugnano sulle colline del basso Monferrato astigiano, in una terra ricca di vigneti, storia, leggende, arte romanica e Santi sociali.

È l’Enoteca regionale dell’Albugnano, inaugurata nell’ex scuola elementare del piccolo paese di 500 abitanti della provincia di Asti. Siamo ad Albugnano, il “balcone del Monferrato”, come viene chiamato per la sua altitudine, 550 metri, e per lo splendido panorama che nelle giornate limpide si ammira dal suo belvedere sulle colline tra il torinese e il basso Monferrato. Nella nuova Enoteca, diretta da Giancarlo Montaldo, si può apprezzare l’Albugnano Doc che nasce da 40 ettari di vigneto contro i quindici di tre-quattro anni fa. Una produzione che si aggira intorno a 250.000 bottiglie all’anno. “I soci sono inizialmente venticinque ma, assicura Montaldo, entreranno presto nella nostra famiglia tante altre realtà vitivinicole e agroalimentari che vogliono farsi conoscere”. Nella nuova Enoteca, oltre ad apprezzare l’Albugnano, è possibile degustare gli altri grandi vini del territorio come il Freisa d’Asti e quello di Chieri, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco e la Barbera d’Asti insieme ad una lunga serie di prodotti agroalimentari, dalle nocciole alle verdure sottovetro, dalla frutta alle confetture e al miele. L’enoteca diventerà un luogo d’incontro non solo per produttori e amanti del buon vino ma anche per chi è interessato a vedere le bellezze artistiche e i tesori culturali della zona, come la storica Abbazia di Vezzolano e la chiesa di San Pietro ad Albugnano, dell’anno Mille, un tempo parrocchia e oggi all’interno del cimitero, tutta in arenaria e ristrutturata nel corso dei secoli. L’enoteca sarà quindi una tappa importante anche per turisti e visitatori che nei locali dell’edificio troveranno le informazioni necessarie per gite, escursioni e visite a musei e chiese. L’Enoteca regionale dell’Albugnano, messa a disposizione dal Comune e ristrutturata con il contributo della Regione Piemonte, è aperta dal venerdì al lunedì dalle 10,30 alle 18,30.
Filippo Re

Caro energia, ecco il bonus Iren per le famiglie svantaggiate

FINO A 747 EURO DI SCONTO IN BOLLETTA

 

Il bonus integra le misure già prese da Iren contro rincari gas e luce: in questi mesi prezzi Iren inferiori del 30% rispetto alla media di mercato

 

Parte il Bonus Teleriscaldamento 2022, uno sconto sulla bolletta riconosciuto da IREN per la stagione termica in corso, per dare un sostegno concreto alle famiglie economicamente svantaggiate a causa dell’eccezionale aumento subito dal costo del gas nel 2022.

La misura è a totale carico di IREN ed è stata sviluppata in collaborazione con le amministrazioni comunali delle città servite dal teleriscaldamento e le principali associazioni degli amministratori di condominio e dei consumatori.

Il bonus è stato messo in campo per sopperire all’esclusione del teleriscaldamento dalle agevolazioni governative, rivolte in modo esclusivo ai rincari dei costi di energia elettrica e gas naturale, nonostante i significativi benefici ambientali che il teleriscaldamento genera in termini di riduzione delle emissioni rispetto alle caldaie tradizionali.

Il “Bonus Teleriscaldamento 2022” può essere richiesto da tutti i Clienti domestici che dispongono di un contratto di teleriscaldamento per la propria abitazione, attivo tra il 1° ottobre 2021 e il 31 maggio 2022 e con ISEE non superiore a 12.000 euro, estendibile a 20.000 euro in caso di almeno 4 figli a carico.

Gli importi dello sconto sono i seguenti:

  • 487 euro (pari ad un risparmio di 536 euro con IVA 10% inclusa) per le famiglie sino a 4 componenti;
  • 679 euro (pari ad un risparmio di 747 euro IVA 10% inclusa) per le famiglie con più di 4 componenti.

L’iniziativa prenderà il via nei prossimi giorni sia a Torino che nei comuni della cintura torinese in cui Iren è presente con la rete di teleriscaldamento: per conoscere la data di avvio nel comune di residenza è necessario consultare le indicazioni sul sito di IREN (https://www.irenlucegas.it/bonus-teleriscaldamento), dove è anche disponibile un’area dedicata che riporta tutte le indicazioni su come procedere per la richiesta dell’agevolazione.

Il Bonus integra le misure già avviate dal Gruppo Iren a fronte degli aumenti delle bollette di luce e gas a supporto dei propri clienti. Iren in questi mesi ha offerto ai propri clienti prezzi del gas e dell’energia elettrica inferiori in media del 30% rispetto a quelli di mercato.

In particolare, Iren ha previsto un piano straordinario di rateizzazione senza interessi per le bollette emesse nel primo quadrimestre 2022: i clienti che ne facciano richiesta – già oltre ventunomila – hanno la possibilità di concordare una durata del piano di pagamento fino a 12-14 mesi, nonché di ottenere una prima rata flessibile tra il 30%-50% e di rimodulare i piani di pagamento.

Infine, dopo il successo dell’offerta Iren Luce Fisso&Basso Verde dedicata ai clienti energia elettrica in tutela, l’azienda ha lanciato in questi giorni un’ulteriore offerta gas / luce, Irendì, che permette di ricevere un giorno di gas / luce gratis ogni settimana (pari a uno sconto del 14,25%): una tariffa a prezzo fisso, 100% green sulla luce, che mira a tutelare i clienti sia a mercato libero sia a mercato di tutela in questa fase di particolare volatilità dei mercati.

Torino: tenta il colpo nel cantiere di Palazzo Reale

 

Colto in flagranza e arrestato

Martedì notte, gli agenti della Squadra Volante intervengono in piazza San Giovanni per la presenza di una persona incappucciata nei pressi di un’area di cantiere. I rumori, infatti, hanno insospettito un residente che ha allertato la Polizia. Al loro arrivo, gli agenti del Commissariato Centro sorprendono il ragazzo, impegnato, con una mazzetta da muratore, nel tentativo di accedere ai locali del cantiere, in particolare a uno spogliatoio.

Cercando di approfittare dell’ora tarda il ragazzo, 26enne di origine marocchina, aveva cercato di forzare l’ingresso dello spogliatoio a disposizione degli operai che si occupano del rifacimento della facciata del Palazzo Reale. Il soggetto, che intanto non si era accorto dell’arrivo degli agenti, era stato colto sul fatto e aveva subito abbandonato il grosso martello e gli altri attrezzi utilizzati per scardinare la porta per poi essere arrestato per tentato furto.

La sfida a braccio di ferro non finisce come previsto…

Arrestato per detenzione di sostanza stupefacente un cittadino rumeno

Erano da poco passate le ore undici quando, domenica sera, le volanti si sono dirette in piazza Bengasi in seguito alla segnalazione di una rissa tra quattro persone. In realtà sul posto, gli agenti si sono trovati difronte a un diverbio che coinvolgeva due soggetti intenti litigare animatamente. Motivo del contendere la somma di 20 euro non corrisposta da uno dei due all’altro dopo una sfida a braccio di ferro. Uno dei due, un trentasettenne rumeno, il presunto vincitore, si è palesato agli agenti agitato e in stato di alterazione e ha continuato nel suo atteggiamenti di sfida, rivendicando il denaro dalla controparte che, invece, asseriva di non dover riconoscere nulla all’avversario in quanto la sfida l’aveva vinta e non persa.

Esito della sfida a parte, nelle fasi successive all’intervento, gli agenti della Squadra Volante hanno, però, scoperto che il trentasettenne, era in possesso di una ventina di involucri contenenti cocaina ed eroina, motivo per il quale è stato arrestato dai poliziotti intervenuti.

 

Magliano: Bonus “dei 200 euro”, paradosso all’italiana

“Al massimo dell’emergenza demografica corrisponde il minimo di attenzione per le famiglie con figli”

Perché il nostro Paese non prende esempio da nazioni come la Germania? Lo stato tedesco eroga alle famiglie 100 euro in più per ogni figlio. In Italia invece, dove la popolazione è scesa per la prima volta da anni sotto i 59 milioni, l’unico criterio continua a essere il guadagno mensile. E nel frattempo «il lago della popolazione si prosciuga», con conseguenze sociali tremende: il problema è culturale.

La guerra grava sulle bollette degli italiani: di fronte ai rincari, il Governo ha deciso di erogare un bonus pari a 200 euro a tutti i cittadini. Unica condizione: avere un reddito inferiore ai 35mila euro lordi annui. Non ci sono altre discriminanti: il contributo andrà ai lavoratori dipendenti come agli autonomi, ai disoccupati come ai pensionati, a chi vive in una famiglia numerosa come ai single.

Composizione del nucleo familiare, zona di residenza con relativo costo della vita, consumi e altre variabili? Non pervenute, non considerate. Si traccia, idealmente, una riga: sopra il bonus non c’è, sotto è per tutti uguale.
Che cosa ci impedisce, da sempre o quasi, di adottare, come Paese, una soglia di reddito che non prescinda, anche, da un’analisi fondata della realtà? Una mentalità vecchia, che oggi ha bisogno come non mai di un cambiamento culturale.

Che altre impostazioni e altri sguardi sulla famiglia siano possibili è dimostrato dalla casistica: in Germania, per esempio, è previsto un ulteriore bonus da 100 euro per ogni figlio quale integrazione dell’erogazione base (che è in terra tedesca pari a 300 euro). Il calo della popolazione nel 2021 – certifica Istat – ha riguardato tutte le zone italiane: nel Nord Ovest la popolazione è calata dello 0,3% (0,7% nel 2020), nel Nord Est dello 0,2% (0,4% nel 2020), al Centro dello 0,4% (0,6% nel 2020), al Sud dello 0,6% (0,7% nel 2020) e nelle Isole dello 0,7% (come nel 2020). Davvero, di fronte a questi numeri, non pensiamo che la natalità andrebbe sostenuta? La stessa Germania fa registrare numeri molto diversi.

Il malessere demografico del nostro Paese non è senza conseguenze, in termini di tensioni sociali oltre che di sostenibilità dei sistemi sanitari e previdenziali. «Il lago della popolazione si sta prosciugando» è la metafora utilizzata dall’attuale presidente dell’Istat, il demografo Gian Carlo Blangiardo. È arrivato il momento di cambiare le cose, di smettere di penalizzare chi desidera mettere al mondo dei figli.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Schianto violento, motociclista muore contro un’auto

Un 49enne è deceduto ieri sulla statale 29 di Pralormo in un un grave  incidente stradale davanti all’hotel Lo scoiattolo di Chieri . Coinvolte una moto Ducati su cui viaggiava e una Lancia Ypsilon. La vittima è Igor Meola, parrucchiere che viveva a Chieri. La vettura era guidata da una ragazza, e stava svoltando a sinistra al momento dell’impatto. In corso le indagini dei carabinieri.