ilTorinese

Piccole e medie imprese alla canna del gas

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’Ufficio Studi di API Torino mostra una situazione drammaticamente negativa: in tre mesi crollo della fiducia di 40 punti (minimo storico), il 52% delle imprese prevede un calo produttivo, il 47% rinuncia a nuovi investimenti, il 19% prevede riduzione dell’ occupazione. Cellino, presidente Api Torino: “Subito una nuova politica industriale. Responsabilità del futuro Governo e del nuovo Parlamento”

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L’arte poliedrica di Sara Lisanti in mostra alla libreria torinese Belgravia

Sara Lisanti, protagonista di una personale che si inaugura alla libreria Belgravia il 3 ottobre prossimo, salernitana di nascita, risulta un’artista poliedrica, che affianca alle sue opere una specializzazione come trapezista, avendo frequentato la scuola torinese Flic.

L’artista, che ha realizzato opere utilizzando materiali quali il calco di gesso, non si sente totalmente consapevole in merito alle origini della sua arte e non è neanche del tutto convinta che si tratti di vera e propria arte. La considera, piuttosto, un residuo di emozioni che percorrono l’anima e si depositano in una sorta di scrigno. La sua espressione artistica rappresenta, per lei, una cicatrice dell’anima, analogamente a quando il corpo umano viene trapassato da una freccia.

“Suppongo – afferma Sara Lisanti – che questo residuo di emozioni si sia iniziato a sviluppare già al momento della nascita della mia anima quando essa, vergine, ha iniziato a sporcarsi, spaccarsi, ritirarsi, darsi, sporcarsi, spaccarsi, darsi, ritirarsi. Indurirsi.

Le mie opere sono la voce del mio malcontento e rappresentano il racconto della componente che in me  “muore” piuttosto che quella che in me vive”.

L’artista ritiene che sia sempre presente un’orma, un’ombra di cordoglio ogni volta che ci si racconta attraverso l’arte”.

In modo originale Sara Lisanti definisce l’essere umano come una “teca di souvenir”, con il passato che, per non essere opprimente, richiede di venire metabolizzato.

La sua attività di artista contemporanea risulta fortemente legata alla sua arte quale trapezista; infatti Sara Lisanti esprime nelle sue opere una concezione del corpo che ella definisce quale “dimora dell’anima cui sono appesi i due occhi che rappresentano lo specchio della spiritualità dell’artista”.

Corpo e anima paiono costituire un tutt’uno, in cui il primo divora la seconda e questa, a sua volta, diventa una sorta di tempio. E, come in tutti i templi, ci si immola e si offrono sacrifici.

Tra le opere più significative dell’artista figura quella intitolata “Clown destino”, che rappresenta una sorta di riconoscimento ironico e, al tempo stesso, doloroso che l’artista riversa nella sua creazione. La lampadina rossa ricorda il naso del clown e il bianco il caso che è presente all’interno del destino, ineluttabile e illeggibile. È un’opera ironica anche nel nome ma,contemporaneamente, capace di denunciare una grande inquietudine da parte dell’artista nei confronti del futuro.

Sprigiona un’energia malinconica simboleggiata dal colore rosso acceso del naso.

Si tratta dello stesso naso rosso che, all’interno di un’altra opera concettualmente compresa in “Clown destino”, si trasforma sia in una sorta di energia solare votata al rispetto e alla protezione dei sentimenti più puri e della propria interiore fragilità, che emerge nel momento in cui ci si libera della propria maschera.

Molto evocative sono le opere comprese all’interno di un concetto chiamato dall’artista “amoreux”. Attraverso lo scotch, utilizzato per creare queste forme antropomorfe, simili a piccoli infantibisognosi di protezione, si ricerca un modo per mantenersi sempre integri, di fronte, comunque, all’inevitabilità del destino umano.

È  inoltre una dichiarazione d’amore verso l’intima fragilità, concetto simile all’opera a tutto corpo dell’artista, con un cuore che si mostra al pubblico all’esterno del corpo stesso e, quindi, esposto a possibili ferimenti.

Mara Martellotta

Il suo nome è Jasmine… ma tutti la chiamano Jaz

Un nuovo romanzo è  stato presentato ai Ronchiverdi di Torino, il primo di Giorgio Mortara

È stato presentato ai Ronchiverdi a Torino il primo romanzo di Giorgio Mortara, dal titolo  “Il suo nome è  Jasmine”… ma tutti la chiamano Jazz.

Giorgio Mortara, nato a Torino, vive e lavora quale allenatore di Triathlon presso il centro sportivo Ronchiverdi e ha già pubblicato opere di carattere sportivo, quali “Malato di sport” del 2011 e “Ti allenerai mica anche oggi” del 2012. Qui è  alla sua prima prova narrativa. L’amore può essere una trappola, ma al tempo stesso un sentimento appassionato. Protagonista è Riccardo, un medico di base rassegnato e intrigato dalla vita, che viene sconfitto nel momento in cui Claudia, la moglie, lo lascia per Luca, un avvocato mondano, brillante e sorridente.

Riccardo è  un soggetto poco sorridente che cura i suoi pazienti più  con le parole che con i farmaci. Si consola con la corsa e le cene con i suoi due amici di sempre. Poi giunge in studio Jasmine, che tutti chiamano Jazz.

L’amore tra Riccardo e Jazz scoppia fulmineo e istantaneo, quasi come un uragano dei sensi, che scoperchia passione e ardori, lasciando affiorare qualche corpo estraneo. Leggendo il romanzo ci si potrebbe chiedere se quell’amore così  profondo non nasconda un doppio fondo. Jazz appare sincera o è  forse parte di un progetto che potrebbe portare a fondo lo stesso Riccardo? Il dubbio diventa tormentoso, spasmodico e non consente all’amore di essere sufficiente, in assenza di una verità totale, assoluta, capace di cambiare la vita di tutti.

Il libro affascina per il suo incontro inaspettato, un grande amore e un grande dubbio, la lotta tra razionalità  e sentimento. Si tratta di una vita ordinaria che entra in una nuova dimensione.

Mara Martellotta 

La soddisfazione di Forza Italia per i risultati elettorali

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per gli importanti risultati che abbiamo ottenuto alle elezioni politiche in provincia di Torino. Grazie al lavoro delle decine di militanti e dirigenti di Forza Italia siamo riusciti a portare il viceministro uscente al Mise, Gilberto Pichetto, a riconquistare un seggio a Montecitorio; una presenza importante che garantirà continuità all’azione già avviata da Gilberto nel Governo Draghi ma con la spinta propulsiva di un esecutivo di centrodestra. Abbiamo poi ottenuto una grandissima vittoria nel Collegio uninominale di Moncalieri dove potremo contare sul nostro Roberto Pella, già vicepresidente vicario nazionale dell’Anci. Una vittoria che tanti davano in salita, ma quando presenti persone capaci e competenti, e lavori come una squadra coesa, i risultati arrivano. Da oggi possiamo contare quindi su due deputati che saranno un punto di riferimento per la nostra provincia, per tutti i sindaci e amministratori della zona”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris Paolo Ruzzola.

Doppio appuntamento ravvicinato con il trotto questa settimana all’Ippodromo di Vinovo

La prima data utile è quella di venerdì 30 settembre che sarà seguita a stretto giro da un’altra riunione domenica 2 ottobre, giorno anche del ritorno sulla pista di HippoRun, Mezza Maratona di Vinovo.
Andando con ordine, saranno sette le corse in programma venerdì e quella più importante è il Premio Colombia dedicato ai quattro anni, al via fra i nastri sul doppio km. I favoriti, tutti nel secondo nastro a partire da Cristallo Arc con Andrea Farolfi ma anche da Ciel Joyeuse con Walter Lagorio. Sorprese di giornata potrebbero essere Capitano Pi, alla prima uscita con il team di Fausto Barelli e Pietro Gubellini, e Camelot Grif con Antonio Di Nardo.
La novità della giornata saranno le due corse di preparazione ai Criteria Torinesi dell’8 ottobre per i 2 anni, una riservata alle femmine e una ai maschi. Difficile fare un pronostico anche perché nei maschi tanti saranno alla prima uscita. Sette invece al via nella corsa gentleman. In pole position All About Bi con Michele Bechis. Mancherà invece sulla sua pista di casa Andrea Guzzinati, impegnato a Vincennes con Callmethebreeze nella batterie per il Grand Prix de l’UET per 4 anni (finale il 14 ottobre). Come sempre ingresso gratuito e possibilità di pranzare presso il nostro ristorante. Inizio corse alle 14:50.
Sarà invece una lunga giornata, quella di domenica 2 ottobre, aperta al mattino dal gemellaggio con il podismo. Perché dopo tre anni torna Hipporun Mezza Maratona internazionale (quinta edizione) e Hippoten 10 km internazionale (quarta edizione) organizzate dall’Asd Podistica Torino. Partenza per entrambe alle 9.15 dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi e arrivo sulla pista dell’Ippodromo. Poi al pomeriggio le corse di trotto ma anche il tifo per Vernissage Grif impegnato nel GP Lotteria ad Agnano con Alessandro Gocciadoro.

Al Palavillage una giornata con Maurizia Cacciatori

VOLLEY E FOLLOWERSHIP

Venerdì 30 settembre | Viale Lucio Battisti 10, Grugliasco (Torino)

 

Una giornata di workshop e condivisione sui campi da beach volley per riflettere sul concetto di followership, guidati dalla campionessa di pallavolo Maurizia Cacciatori.

Venerdì 30 settembre il Palavillage di Grugliasco (TO) ospiterà, in collaborazione con Key Experience, l’evento “La followership in campo”.

Una giornata all’insegna di sport e condivisione in cui i partecipanti potranno imparare “sul campo” i rapporti che si instaurano tra i vari membri di un team di lavoro e in una squadra sportiva. Il tutto attraverso la metafora e l’insegnamento dei fondamentali di pallavolo, sotto la guida di Maurizia Cacciatori, ex campionessa di volley e ora Inspirational speaker, insieme a Marco Saponaro, Game_Based Workshop Designer e Roberto Ceschina, Senior TEAM Coach che daranno gli strumenti e gli elementi per mettere in pratica l’esperienza formativa.

Dopo la mattinata pratica sui campi da beach volley di Palavillage, seguirà un pomeriggio di confronto e condivisione nell’area meeting della struttura di Grugliasco.

Una giornata di sport e incontro rivolta a tutti coloro che disiderano approfondire il tema di leadership e followership, in una struttura – il Palavillage – che ha fatto di sport e condivisione il cuore della sua attività.

Per informazioni e iscrizioni: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-la-followership-in-campo-con-maurizia-cacciatori-382836974697?keep_tld=1

 

PALAVILLAGE

Viale Lucio Battisti 10, 10095 Grugliasco (TO)

www.palavillage.com

Nuovi parlamentari: chi pensa alla tutela degli animali?

ANCHE GLI ANIMALI VOTANO: IL BILANCIO DELL’INIZIATIVA DELLE TREDICI ASSOCIAZIONI PER LE ELEZIONI

 

9 deputati e senatori eletti hanno aderito al programma, mentre altri 8 sensibili al tema si faranno portavoci della tutela degli animali nel nuovo Parlamento

 

Roma, 29 settembre 2022 – I punti programmatici delle tredici associazioni promotrici del manifesto “Anche gli Animali Votano” (www.ancheglianimalivotano.it) – sottoscritti interamente da cinque forze politiche fra le quali M5S e Alleanza Verdi-Sinistra e ripresi in parte e per singoli obiettivi dagli altri partiti – saranno portati nel Parlamento che si insedierà il prossimo 13 ottobre da un gruppo di nove deputati e senatori che lo hanno sottoscritto personalmente (Bellucci-FdI, Bonelli-Verdi, Brambilla-Fi, Evi-Verdi, Lacarra-Pd, Rando-Pd, Zan-Pd, Zanella-Verdi, Zaratti-Verdi), al quale si aggiungeranno almeno altri otto parlamentari sensibili ai temi animalisti (Biancofiore-Noi Moderati, Costa-M5S, Dalla Chiesa-Fi, Di Lauro-M5S, Frassinetti-FdI, Maiorino-M5S, Rizzetto-FdI, Unterberger-Svp).

A loro vanno i complimenti e le speranze di Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals, con l’auspicio che si creino su ogni tema ampie maggioranze trasversali – come quelle che si registrano nel Paese fra i cittadini sulla tutela degli animali – a partire dai temi che hanno visto in campagna elettorale la convergenza degli impegni programmatici della maggior parte dei partiti: l’inasprimento e la maggiore efficacia delle sanzioni contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali, la prevenzione del randagismo e il sostegno alle adozioni responsabili di cani e gatti, la riduzione dell’IVA su cibo e prestazioni veterinarie oggi soggetti a tassazione come beni di lusso, l’istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali, la realizzazione di campagne di formazione e informazione sul rispetto degli animali e l’educazione ambientale. Le associazioni animaliste chiedono quindi che quindi questi temi si concretizzino al più presto in nuove ed efficaci Leggi.

Sono invece fortemente preoccupate per gli animali selvatici, “stretti” nel programma di Governo del centrodestra fra “la necessità della salvaguardia della biodiversità anche attraverso l’istituzione di riserve naturali” e la promessa di “interventi di contrasto alla proliferazione della fauna” come possibilità di estendere ancora di più la caccia – tanto più perché in contrasto con il nuovo articolo 9 della Costituzione che ha inserito tra i principi fondamentali della Repubblica la tutela della biodiversità, dell’ambiente e degli animali – nonché per l’impegno di questi partiti a incentivare i sistemi intensivi d’allevamento degli animali.

Già nelle prossime settimane e mesi, Governo e Parlamento dovranno comunque affrontare delle scadenze molto importanti su tutela degli animali e salute pubblica, sulle quali le associazioni richiamano l’attenzione della politica. Dalla scadenza per l’emanazione del Decreto Legislativo attuativo del Ministero della Cultura per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti ai Decreti ministeriali attuativi sulla Legge per la tutela degli animali esotici, dal divieto di triturazione dei pulcini maschi negli allevamenti avicoli al sostegno in sede europea alla prossima proposta della Commissione di Bruxelles per l’eliminazione progressiva delle gabbie negli allevamenti zootecnici, così come la sorte dei quasi 6000 visoni riproduttori chiusi negli aboliti allevamenti per pellicce.

Le associazioni firmatarie dell’appello #ancheglianimalivotano monitoreranno l’attività politica per rappresentare richieste legislative alle Istituzioni, verificare il rispetto degli impegni presi, contrastare eventuali minacce alla fauna selvatica e al benessere degli animali e continueranno con sempre più forza nelle attività che coinvolgono tutta la cittadinanza, per gli animali.

*Le associazioni firmatarie del manifesto #ancheglianimalivotano sono: Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals

Tutti gli appuntamenti in programma alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO

 L’agenda della settimana dal 30 settembre al 6 ottobre 2022.

 

Venerdì 30 settembre ore 17

I RONDONI PALLIDI DI PALAZZO MADAMA: BIODIVERSITÀ, RICERCA E TUTELA

Palazzo Madama – incontro in occasione della Notte dei Ricercatori (cs in allegato)

Sabato 1 ottobre ore 16

IL PRIMO INCONTRO CON LA CINA. Andrea Cavazzuti e Olivo Barbieri in dialogo.

MAO – incontro nell’ambito della mostra 稍息 Riposo! Cina 1981-84

Modera Stefania Stafutti, Università degli Studi di Torino

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

 

Domenica 2 ottobre

稍息 RIPOSO! CINA 1981-84. Fotografie di Andrea Cavazzuti

MAO – chiude la mostra

 

Lunedì 3 ottobre ore 18

GIÙ I MONUMENTI? UNA QUESTIONE APERTA

Palazzo Madama – presentazione del volume di Lisa Parola (cs in allegato)

Martedì 4 ottobre ore 16

CORSO DI FORMAZIONE DI CULTURA MATERIALE DELL’ASIA

MAO – progetto di collaborazione fra il MAO e StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino (cs in allegato)

 

A Chieri un Giardino dedicato a “Falcone e Borsellino”

L’inaugurazione a Chieri nell’area verde di fronte all’ex-Mattatoio – via Papa Giovanni XXIII. Sarà presente don Luigi Ciotti

Lunedì 3 ottobre, ore 18

Chieri (Torino)

A trent’anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, Chieri intitolerà, lunedì 3 ottobre(ore 18), l’area verde adiacente all’ex-Mattatoio di via Papa Giovanni XXIII, ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vittime del terrorismo stragista mafioso. Il 23 maggio 1992, sull’Autostrada A29, presso lo svincolo di Capaci – Isola delle Femmine in un terribile attentato dinamitardo persero la vita, oltre a Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicilio ed Antonio Montinaro. Con Borsellino, invece, al civico 21 di via D’Amelio a Palermo, a neanche due mesi di distanza da Capaci, il 19 luglio 1992, furono uccisi  cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Eroi al servizio dello Stato, fino all’atto estremo del perdere la vita. Tutti saranno ricordati, in occasione dell’inaugurazione del “Giardino Falcone e Borsellino”, cui interverrà, insieme al sindaco e alle autorità chieresi (civili e militari) e al Presidio “Rita Atria”, anche don Luigi Ciotti, fondatore del “Gruppo Abele” e dell’Associazione “Libera”, contro i soprusi delle mafie in tutt’Italia. Nell’occasione saranno anche inaugurate 15 “panchine della legalità”, decorate dallo street artist Emanuele Mannisi con animali e citazioni da Falcone, Borsellino e Peppino Impastato, giornalista ucciso a Cinisi (Palermo) da Cosa Nostra il 9 maggio 1978.

Sempre lunedì 3 ottobre, alle 20,30, presso l’“Auditorium” del Liceo Monti di Chieri, intitolato al “giudice ragazzino” Rosario Livatino (venerato come Beato e Martire della Chiesa Cattolica assassinato dalla “Stidda” agrigentina nel settembre del 1990), andrà in scena lo spettacolo teatrale “Rita e il Giudice – Storie di scelte, padri e mafia”. Lo spettacolo, a ingresso gratuito e a cura di “R.C.M. – Rinascita Cooperativa Musicale”, sarà introdotto da don Ciotti e racconta la storia di Rita Atria, testimone di giustizia, le cui deposizioni consentirono a Paolo Borsellino di arrestare numerosi mafiosi e che si tolse la vita pochi giorni dopo la strage di via D’Amelio. Spiega il sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero: “Abbiamo voluto organizzare questo evento commemorativo in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e di via d’Amelio, dei quarant’anni dell’assassinio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che ricordiamo nel giardino del nostro Municipio, e dei settant’anni della nascita di Rosario Livatino, a cui è stato intitolato l’‘Auditorium’ del Liceo Monti. Quattro simboli della cultura della legalità e della lotta alle mafie. L’obiettivo è quello di sensibilizzare e coinvolgere cittadini, studenti, giovani e famiglie, sui principi e i valori della legalità, che non è solo scelta individuale, ma responsabilità collettiva. Al tempo stesso, riqualifichiamo e valorizziamo un’area verde periferica, rendendola più attrattiva e fruibile attraverso la realizzazione di un percorso urbano e artistico, ovvero le 15 ‘panchine della legalità’, ma non solo”. “Entro la fine dell’anno, infatti, sarà installato – prosegue – un ‘percorso benessere outdoor’ per favorire le attività di fitness a contatto con la natura e un ‘percorso di ‘agility dog’ dedicato agli amici a quattro zampe”.

In entrambi gli accessi del “Giardino Falcone e Borsellino” (via Papa Giovanni XXIII e via Lombroso) saranno apposti cartelli commemorativi con un QR Code per raccontare la storia degli anni insanguinati dalle stragi di mafia. Inoltre, nel mese di novembre, sarà ospite a Chieri la magistrata Annamaria Frustaci per una serie di incontri con gli studenti del territorio.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Il giardino

–       Alessandro Sicchiero

La Cina come non te l’aspettavi negli scatti di Andrea Cavazzuti in mostra al “MAO” di Torino

稍息 Riposo! Cina 1981-84”

Fino al 2 ottobre

“Figlio dei miei tempi e allenato com’ero a cercare oltre gli stereotipi anche in patria, fotografavo una Cina non vista e, quel che è peggio, nemmeno immaginata, quindi invisibile…La Cina mi si presentava come uno straordinario bazar di oggetti, scene e comportamenti non omologati tra i nostri cliché culturali. Per me era irresistibile: gli oggetti in vista, la totale mancanza di privacy, le attività umane messe in scena su un palcoscenico sempre aperto, il paradiso del fotografo”: le parole sono di Andrea Cavazzuti, fotografo  filmaker e sinologo milanese, residente in Cina dai primi anni Ottanta e, fino al 2 ottobre prossimo, ospitato al “MAO-Museo d’Arte Orientale” di Torino con una settantina di immagini in bianco e nero, scattate nella Cina degli anni compresi fra l’’81 e l’’84, dialoganti per l’occasione con alcune opere delle collezioni museali. Una Cina in attesa. Paese del dopo Mao e del fallimento della sua “Rivoluzione Culturale”, la Cina dalla “politica delle porte aperte” di Deng Xiaoping “capo architetto” della riforma economica cinese. La Cina della speranza. Di un futuro di passaggio dall’estrema povertà e dai profondi conflitti sociali ad una delle economie dalla più rapida crescita al mondo, senza che il Partito perdesse il controllo sul Paese. Ancora relativamente lontane la protesta ed il massacro di piazza Tienanmen. Con il termine 稍息Riposo”, spiega Davide Quadrio, direttore del “MAO” e curatore della mostra, insieme a Stefania Stafutti, direttrice di parte italiana dell’“Istituto Confucio” dell’Università di Torino e docente ordinaria di “Lingua e Letteratura cinese” del Dipartimento di Studi Umanistici, “abbiamo tradotto gli ideogrammi con cui si invitano i bambini a fermarsi alla fine delle attività ma indicano anche l’attesa, l’aspettare”. Promossa dall’ “Istituto Confucio”, la mostra inaugura una nuova fase di collaborazione fra il Museo di via San Domenico e l’Ateneo torinese, che coinvolgerà in particolare le discipline di studio sull’Asia, con un ampio ventaglio di proposte culturali e formative. “La fotografia, meglio di altri strumenti – sottolinea Stefania Staffuti – restituisce il clima della Cina di quegli anni: un paese ancora povero, ma affacciato su un futuro denso di speranza e animato da un entusiasmo che fa di quel periodo uno dei momenti più interessanti e, a mio avviso, più belli della storia recente di questo complesso paese”.

Donne che rendono omaggio a una gigantesca statua nella provincia di Henan, culla della civiltà cinese, un monaco in meditazione, fanciulle che sorridono felici portando in giro, mano nella mano, abiti di foggia “occidentale d’antan”, uomini – giovani e anziani – che fanno comunella e bevono sorridenti in un pubblico locale: è una Cina “a viso aperto” quella cristallizzata negli scatti di Cavazzuti, una Cina che “mette in piazza”, anche con un’ingente dose di senso dell’umorismo da parte del fotografo, i suoi giganteschi cambiamenti, un Paese che forse non esiste più, ma che è indispensabile conoscere per comprendere la storia e la personalità del “colosso mondiale” di oggi. Lo sguardo dell’artista, affermano i curatori, “è quello di uno straniero senza arroganza: la nostalgia gratuita è messa al bando, così come la trita ricerca dell’esotico. L’occhio di Cavazzutti coglie bellezza, comicità, fascino e stranezze con la freschezza del primo incontro”.

La mostra è completata dalla proiezione di tre docufilm: “Nati a Pechino”, di Olivo Barbieri, Andrea Cavazzuti e Daria Menozzi, 1995; “Bambini” (“Fictional Kids”), di Andrea Cavazzuti, 2000 e “The Warehouse”, titolo originale 臆想仓库, di Andrea Cavazzuti, 2018.

Sabato 1 ottobre, ore 16, al “MAO”, si terrà un vis à vis fra i due fotografi d’alta scuola, Andrea Cavazzuti e Olivo Barbieri su “Il primo incontro con la Cina”. Moderatrice, Stefania Stafutti. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Gianni Milani

稍息 Riposo! Cina 1981-84”

“MAO-Museo d’Arte Orientale”, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436932 o www.maotorino.it

Fino al 2 ottobre

Orari: dal mart. alla dom.10/18

Nelle foto:

–       Qingdao, 1981

–       Suzhou, 1983