ilTorinese

Nuovo Comitato per la Buona Destra a Chieri

In un momento di notevole incertezza politica e di grande fermento nel campo liberale, prosegue la crescita della Buona Destra Piemontese che tra nuove adesioni di amministratori locali ed un crescente interesse da parte dei cittadini, continua il proprio percorso di radicamento territoriale attraverso l’apertura di nuovi comitati locali.

“Annunciamo oggi l’apertura del nuovo Comitato per la Buona Destra di Chieri, affidando ad Alexandro Berra il ruolo di Referente Locale”, così Claudio Desirò, Segretario Regionale della Buona Destra del Piemonte.

“Conosco Alex da tempo e sono sicuro che, insieme al Delegato di zona, Avv. Alberto Del Noce, farà un grande lavoro, sviluppando il nostro progetto in funzione delle Elezioni Amministrative del 2024”, continua Desirò.

“Il nostro obiettivo è quello di proseguire nella creazione di un’alternativa concreta al bipopulismo attuale, ridando fiato e rappresentanza ai valori liberali, moderati, europeisti ed a tutti coloro che in questi si riconoscono”, conclude Desirò, “in queste settimane stiamo registrando l’adesione di amministratori locali, membri di progetti civici, politici in cerca di una casa liberale in grado di poter gettare le basi di un percorso credibile e concreto. Questi sono i risultati che ci confortano e chi confermano di essere sulla strada giusta”.

Secondo Berra, “l’obbiettivo della Buona Destra di Chieri, sarà quello principalmente di riportare la Città al centro delle proposte, lasciando da parte gli individualismi che hanno portato in questi anni ad avere una destra ormai frazionata e inesistente. 

Si cercherà anche di dare finalmente una casa a quelle persone che ormai non si riconoscono più negli slogan che puntano alla pancia delle persone: il motto principale non devi essere w il partito ma w Chieri e i Chieresi.”

“Ringrazio Claudio e l’Avvocato Del Noce per la fiducia che mi hanno dimostrato”, conclude Berra, “e sono pronto a far crescere la squadra della Buona Destra piemontese lavorando per il rilancio del nostro territorio”.

Attraverso in politica “altra ed alta”, fatta di proposte concrete ed in linea con i reali bisogni del Paese, distanti dagli slogan “mordi e fuggi” lanciati in cerca di facile consenso, la Buona Destra diventa sempre più realtà affermandosi come punto di riferimento del campo liberale.

Il Direttivo della Buona Destra del Piemonte ricorda di essere a disposizione per tutti coloro che, incuriositi dalla nuova realtà politica, volessero approfondire la proposta, sia attraverso i canali social sia attraverso i Comitati Locali ed i propri organi dirigenziali.

Buona Destra Piemonte

Identificato il ciclista morto investito dalla volante

Aveva 33 anni ed era originario  della provincia di Bari il ciclista morto investito ieri in corso Regina Margherita da una volante della polizia. Era stato soccorso dagli stessi agenti che non sono riusciti a salvarlo. Sembrava sprovvisto di documenti che poi invece sono stati ritrovati nello zainetto che l’uomo portava con se’. L’associazione bike Pride dice che l’uomo era regolarmente su un attraversamento ciclopedonale.

Toro, le novità del calciomercato

Tante trattative per i granata di Juric, con il ds Vagnati impegnato su vari fronti per consegnare al tecnico croato i giocatori utili al progetto Europa che partirà il 4 luglio,giorno del raduno al Filadelfia che segnerà l’inizio della stagione calcistica 2022/23.

Al momento si registrano una cessione in prestito di Warming al Darmstadt,squadra tedesca di serie B e gli acquisti del portiere Gabriel a parametro zero ed il riscatto dell’attaccante Pellegri dal Monaco.
Con la cessione di Bremer all’Inter si finanzierà gran parte del mercato torinista.Il centrale brasiliano andrà all’Inter in cambio di 30 milioni ed il prestito biennale,con diritto di riscatto,del giovane centrocampista centrale Casadei,una vera promessa calcistica nazionale,capitano scudettato della squadra primavera interista.
Vicino il riscatto di Praet, più complicato quello di Mandragora,che probabilmente andrà alla Fiorentina.I granata si  cauteleranno con l’acquisto del centrocampista Maggiore dello Spezia.
Sul fronte trequartisti ne arriveranno 2:Luis Enrique,brasiliano che gioca nel Marsiglia ed il croato Vlasic.

Enzo Grassano

 

Torna l’incubo dei cassonetti bruciati dai piromani

Dopo il caso dei giorni scorsi ieri ignoti hanno dato fuoco ai cassonetti in  via Torino a Nichelino. Alcuni  passanti hanno impiegato  gli estintori di un negozio vicino per spegnere le fiamme. Si cercano i piromani autori di questo atto incivile.

San Giovanni 2022: misure di sicurezza, modalità di accesso alla piazza e modifiche alla viabilità

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Migliaia di persone sono attese nelle vie e nelle piazze del centro in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni, nelle giornate del 23 e 24 giugno. Per questo motivo l’Amministrazione comunale ha adottato – di concerto con la Prefettura e la Questura di Torino – una serie di misure finalizzate a garantire elevati standard di sicurezza prima, durante e dopo gli eventi.

 

Giovedì 23 giugno, come da tradizione, avrà luogo la sfilata del corteo storico in costume d’epoca lungo le vie del centro cittadino. Il corteo partirà da piazza Carlo Felice alle 18.30 e percorrerà via Roma, piazza Castello, via Palazzo di Città, via XX Settembre, via IV Marzo, via Milano, piazza Palazzo di Città, via San Francesco d’Assisi e via Pietro Micca, giungendo in piazza Castello, dove alle ore 22 è in programma l’accensione del Farò.

Lungo tutto il percorso del corteo, dalle ore 18 e fino a cessate esigenze, sarà vietata la circolazione veicolare.

Già dalle ore 12 sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata nelle seguenti zone: piazza Carlo Felice; via Roma (tratto compreso tra piazza CLN e piazza Castello); piazza CLN; piazza San Carlo; piazza Castello; via Palazzo di Città (tratto compreso tra piazza Castello e XX Settembre); via XX Settembre (tratto compreso tra via Garibaldi e Piazza San Giovanni); piazza San Giovanni; via IV Marzo; via Milano (tratto compreso tra via IV Marzo e piazza Palazzo di Città); piazza Palazzo di Città; via San Francesco d’Assisi (tratto compreso tra piazza Palazzo di Città e via Pietro Micca); via Bertola e via (tratto compreso tra via San Francesco d’Assisi e via Pietro Micca); via Pietro Micca (tratto compreso tra via San Francesco d’Assisi e piazza Castello).

Venerdì 24 giugno l’accesso a piazza Vittorio Veneto per lo spettacolo pirotecnico sarà consentito ad un massimo di 62.700 persone.

REGOLE D’ACCESSO ALLO SPETTACOLO PIROTECNICO

Il pubblico potrà accedere alla piazza a partire dalle ore 18, attraverso una serie di varchi controllati da personale specializzato e posizionati su tutte le vie che portano in piazza. I 20 varchi d’accesso all’area saranno ubicati in:

– via Po / via San Francesco da Paola – via Vasco
– via Rossini / via Verdi
– via Montebello / via Verdi
– via Sant’Ottavio altezza civico 7
– via Giulia di Barolo / via Matteo Pescatore
– via Vanchiglia / via Matteo Pescatore
– via Bava / via Matteo Pescatore (accesso per persone con disabilità)
– lungo Po Cadorna / via Matteo Pescatore
– via Maria Vittoria / via Bonafous
– via della Rocca / via Maria Vittoria
– via Plana / via Maria Vittoria
– piazza Vittorio / via Principe Amedeo
– via della Rosine / via Principe Amedeo
– via San Massimo / via Principe Amedeo
– via Accademia Albertina /via Principe Amedeo
– via Giolitti / via della Rocca
– via Cavour / via della Rocca
– via dei Mille / via della Rocca
– via Mazzini / via della Rocca
– corso Cairoli / corso Vittorio Emanuele II

In piazza Vittorio Veneto è prevista un’area dedicata alle persone con disabilità, con accesso riservato dal varco via Bava / via Matteo Pescatore.

All’ingresso delle aree presidiate saranno predisposti controlli di sicurezza per impedire l’ingresso di oggetti vietati quali bottiglie di vetro, lattine, materiale ingombrante e oggetti potenzialmente pericolosi come ad esempio bombolette spray, aste o bastone (esclusi presidi sanitari e ombrelli). Si consiglia, per accelerare i tempi di controllo, di non portare zaini o borse di grandi dimensioni e di utilizzare contenitori trasparenti.

Si invitano i cittadini a utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per raggiungere il centro città e, per evitare code ai punti di ingresso alle aree presidiate, ad attenersi alle indicazioni e ai consigli degli organizzatori sulle modalità di accesso alla piazza, lasciando a casa e non portando con sé ciò che è espressamente vietato introdurre.

RESTRIZIONI AL TRAFFICO E DIVIETI DI SOSTA

Venerdì 24 giugno saranno istituite diverse aree con restrizioni al traffico, veicolare e pedonale, e alla sosta.

Divieto di circolazione dalle ore 09
Il Ponte Vittorio Emanuele I sarà interdetto alla circolazione (ad eccezione dei mezzi di Soccorso, della Forza Pubblica e per i veicoli muniti di contrassegno della manifestazione) dalle ore 09 (traffico veicolare) e dalle ore 12 (traffico pedonale) sino a cessate esigenze. GTT ha predisposto un servizio navetta di collegamento tra piazza Vittorio Veneto e piazza Gran Madre (dalle ore 9 alle ore 14.45) con partenza ogni 15 minuti.

Divieto di circolazione dalle ore 15
Dalle ore 15 e sino a cessate esigenze sarà vietato il transito veicolare (ad eccezione dei veicoli dei residenti, dei mezzi di Soccorso, della Forza Pubblica e per i veicoli muniti di contrassegno della manifestazione) in: corso Vittorio Emanuele II (da corso Massimo d’Azeglio a ponte Umberto I); ponte Umberto I; corso Cairoli; via Mazzini, via dei Mille e via Cavour (da via Calandra a corso Cairoli); via Giolitti (da via Calandra a lungo Po Diaz); via Maria Vittoria (da via San Massimo a lungo Po Diaz); via Bonafous; via della Rocca; via Plana; piazza Maria Teresa; via Rolando; via Principe Amedeo, via San Francesco da Paola e via Accademia Albertina (da via San Francesco a piazza Vittorio); via Ozanam; via San Massimo e via delle Rosine (da via Maria Vittoria a via Po); via Po (da via San Francesco da Paola a piazza Vittorio), via Rossini, via Montebello e via Sant’Ottavio (da corso San Maurizio a via Po); via Gaudenzio Ferrari; via Benevello; via Riberi; via Roero di Cortanze; via Giulia di Barolo, via Vanchiglia, via Bava e lungo Po Cadorna (da corso San Maurizio a piazza Vittorio); piazza Vittorio; Murazzi del Po Buscaglione; Murazzi del Po Farassino.

Divieto di circolazione dalle ore 19.30
L’area interessata dallo spettacolo pirotecnico sarà chiusa al traffico, sia veicolare che pedonale, dalle ore 19.30 e fino a cessate esigenze. Nel dettaglio saranno chiusi: piazza Gran Madre; corso Casale (tra piazza Gran Madre e via Santorre di Santarosa, compresa la sottostante pista ciclabile lato fiume Po); corso Moncalieri (tratto compreso tra piazza Gran Madre e il civico 13); via Maresciallo Giardino (tratto compreso tra corso Moncalieri e via Bezzecca); ponte Umberto I; Murazzi del Po Buscaglione e Farassino; salita al CAI Torino e piazzale del Monte dei Cappuccini.

Sempre dalle ore 19.30 di venerdì 24 giugno, e sino a cessate esigenze, sarà inoltre vietato il transito veicolare in: via Santorre di Santarosa (da corso Casale a via Cosmo); via Mancini; via Vittozzi; via Cosmo (da piazza Gran Madre di Dio a via Santorre di Santarosa); via Villa della Regina (nel tratto corso Casale – via Martiri della Libertà); via Lanfranchi (nel tratto via Vittozzi – via Mancini); corso San Maurizio (carreggiata laterale sud e semicarreggiata centrale sud nel tratto compreso tra Rondò Rivella e lungo Po Cadorna).

Divieto di sosta dalle ore 08
Dalle ore 08, e sino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata nelle seguenti vie: piazza Vittorio Veneto; lungo Po Armando Diaz (tratto tra piazza Vittorio Veneto e via Giolitti); lungo Po Cadorna (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e corso San Maurizio; via Bava e via Giulia di Barolo (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore); via Matteo Pescatore; via Bonafus (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Giolitti); via della Rocca (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Maria Vittoria); via Plana (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Maria Vittoria); via Principe Amedeo (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via delle Rosine); via Po; via delle Rosine, via San Massimo, via Accademia Albertina e via San Francesco da Paola (tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Principe Amedeo); via Vasco; via Rossini, via Montebello e via Sant’Ottavio (tratto compreso tra via Po e via Verdi); via Maria Vittoria (tratto compreso tra lungo Po Diaz e via Plana); via Giolitti (tratto compreso tra lungo Po Diaz e via della Rocca); corso Cairoli; via Cavour, via dei Mille e via Mazzini (tratto compreso tra corso Cairoli e via della Rocca); piazza Gran Madre; corso Casale (tratto compreso tra piazza gran Madre e via Santorre di Santarosa); corso Moncalieri (tratto compreso tra piazza Gran Madre e il civico 13), via Marescialo Giardino (tratto compreso tra corso Moncalieri e via Bezzecca).

Ulteriori divieti di sosta e di transito interesseranno alcune vie e piazze (via IV Marzo, piazza Lagrange, corso Vittorio Emanuele II, viale Partigiani Rivella, piazzetta Maria Teresa) con diverse modalità e orari.

Trasporto pubblico: deviazioni, orario prolungato metro e navette
Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno alcune deviazioni, sia giovedì 23 che venerdì 24 giugno.
Il giorno di San Giovanni la metro sarà in servizio con un orario speciale, estendendo l’orario di chiusura alle ore 1.30. Sarà inoltre predisposto un servizio navetta di collegamento tra piazza Vittorio Veneto e piazza Gran Madre, dalle ore 9 alle ore 14.45, con partenza ogni 15 minuti.
I dettagli con tutte le linee deviate sono disponibili sul sito GTT (www.gtt.to.it).

Piazza Vittorio Veneto: chiusura parcheggio sotterraneo, sospensione servizio TAXI, bike sharing e noleggio monopattini
Il parcheggio sotterraneo di Piazza Vittorio Veneto resterà chiuso a partire dalle ore 09 di venerdì 24 giugno. Gli abbonati del parcheggio potranno lasciare il posteggio entro e non oltre le ore 15.
Dalle ore 06 del 24 giugno alle ore 05 del 25 giugno sarà sospesa l’area destinata ai TAXI nell’esedra sud di piazza Vittorio Veneto. Entro le ore 12 di venerdì 24 giugno e sino a cessate esigenze verrà inoltre effettuata la rimozione temporanea dei mezzi di bike sharing e noleggio monopattini elettrici presenti in piazza.

SOMMINISTRAZIONE BEVANDE

Dalle ore 12 di giovedì 23 giugno alle ore 2 di venerdì 24 giugno, e comunque sino a quando sarà rilevata presenza di pubblico, sarà vietata la somministrazione, la vendita e la detenzione per asporto di bevande con contenitori idonei all’offesa della persona all’interno dell’area perimetrale delimitata dalle vie parallele, su entrambi i lati, delle strade percorse dal corteo storico e in Piazza Castello.

Dalle ore 15 di venerdì 24 giugno e sino a cessate esigenze, e comunque sino a quando sarà rilevata presenza di pubblico, sarà vietata la somministrazione, la vendita e la detenzione per asporto di bevande con contenitori idonei all’offesa della persona nelle vie racchiuse all’interno dell’area perimetrata dalle seguenti vie: lungo Po Cadorna; lungo Po Diaz; corso Cairoli; corso Vittorio Emanuele II (tratto compreso tra corso Cairoli e via della Rocca); via della Rocca (tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Maria Vittoria); via Maria Vittoria (tratto compreso tra via della Rocca e piazza Carlo Emanuele II); piazza Carlo Emanuele II; via Maria Vittoria (tratto compreso tra piazza Carlo Emanuele II e via San Francesco da Paola); via San Francesco da Paola (tratto compreso tra via Maria Vittoria e via Po); via Po (tratto compreso tra le vie San Francesco da Paola / Vasco e piazza Castello); via Verdi; corso San Maurizio (tratto compreso tra via Verdi e lungo Po Cadorna).

Un aperitivo lungo il fiume per combattere omofobia e criminalità

Sono comparse in pieno giorno, il 21 giugno, sui muretti che arginano il Lungo Dora Napoli,

scritte omofobe contro coloro che gestiscono e frequentano il bar Pausa Caffè, che nei fine settimana organizza la serata Senza Fronzoli.

La scritta fatta con bombolette spray non solo deturpa il bene pubblico ma si aggiunge a una lunga serie di atti intimidatori e violenti contro chi liberamente esprime le proprie preferenze sessuali.

Nel 2022, amare da ancor fastidio ed è davvero ironico che il gesto arrivi qualche ora dopo la manifestazione del Pride LGBTQ+.

Se pensate che questo gesto non vi riguardi, sappiate che le attività del Pausa Caffè si inseriscono in un progetto cittadino che mira a dar fastidio alla malavita con eventi ricreativi e culturali. Il dehors del bar, infatti, fa parte di Sponde Sicure, patto di intesa nato in seno alla circoscrizione 7 e fortemente voluto dai suoi abitanti.

In poche parole, là dove ci sono spaccio alla luce del sole e microcriminalità, gli abitanti del quartiere hanno pensato di mettere tavolini e sedie e di organizzare pranzi con musica jazz, aperitivi con dj e rassegne culturali. Ad essere coinvolti sono anche i locali accanto.

A quanto pare, non tutti sono d’accordo. Un paio di ragazzi, che sono stati immediatamente identificati e denunciati, si sono presentati davanti al locale e hanno iniziato a fare quelle scritte. La situazione non è nuova per i gestori che hanno subito molti atti di questo genere e di cui rimangono testimonianza ancora le scritte sul muretto.

Gianluca Deri, presidente della Circoscrizione 7, ci ha dichiarato: “In questi anni ne ho viste di tutti i colori ma non mi sarei mai aspettato la componente anarchico omofoba. Quello di ieri é l’ennesimo atto di ostilità contro il protocollo d’intesa Sponde Sicure sottoscritto da Bonsignore, proprietario del Pausa caffè, e la Circoscrizione 7 per migliorare quel tratto di lungo Dora Napoli con attività culturali commerciali e ambientali.”

Possiamo fare qualcosa? Istituzioni e forze dell’ordine potrebbero presidiare la zona e ripulirla da chi conduce azioni illecite. Possibile che con Lungo Dora Napoli non si riesca?

Noi invece possiamo andare lungo la Dora per un aperitivo. Aumentiamo l’affluenza e lanciamo un segnale. Usiamo queste scritte per fare pubblicità e per sostenere Sponde Sicure. Che poi, in questo periodo, il lungo Dora di sera è stupendo e come ho già scritto altre volte, l’aperitivo al Pausa Caffè è ottimo. Al netto di criminali e imbecilli.

Lori Barozzino

Oggi l’anniversario delle Fiamme Gialle

Oggi 23 giugno 2022 sarà celebrato a Torino, nella Caserma “Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta” di Corso IV Novembre 40, il 248° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, alla presenza del Comandante Regionale Piemonte – Valle d’Aosta, Generale di Divisione Benedetto Lipari e delle massime Autorità locali.

La ricorrenza, molto sentita dalle Fiamme Gialle in servizio e da quelle in congedo, rappresentata dall’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I. – Sezioni di Torino e di Aosta), vedrà la partecipazione, nella piazza d’Armi della Caserma, di tutti i Comandanti Provinciali e del Comandante Territoriale di Aosta, dei Comandanti  dei Reparti alla sede, di una rappresentanza di militari in servizio nel capoluogo piemontese nonché della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito Italiano, che fornirà il proprio prezioso apporto per l’accompagnamento musicale.

Nel corso della cerimonia, anticipata da un momento di raccoglimento dedicato alla deposizione di una corona d’alloro ai piedi della Bandiera nazionale, in onore dei militari del Corpo caduti in servizio e nell’adempimento del dovere, sarà data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza, per proseguire poi con la consegna di alcune ricompense di ordine morale ai militari particolarmente distintisi in servizio.

L’evento costituisce, da sempre, anche l’occasione per effettuare un bilancio sulle attività svolte dalle Fiamme Gialle nel decorso 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, nei vari settori strategici affidati al Corpo dall’Autorità di Governo, finalizzate ad assicurare massima efficacia nel contrasto di tutte le forme di illegalità economica e finanziaria, per la tutela dell’economia legale, a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.

GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO”

CONTRO LA CRIMINALITÀ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE

Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, i Reparti del Comando Regionale Piemonte – Valle d’Aosta della Guardia di finanza hanno eseguito 39.394 interventi ispettivi 3.433 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE

Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta hanno permesso di accertare indebite compensazioni per oltre 15 milioni di euro, con sequestri già eseguiti, anche nella forma per equivalente, per 10,5 milioni di euro.

Sono stati individuati 598 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 480 lavoratori in nero o irregolari.

Scoperti, inoltre, 72 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.

I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.017, di cui 34 tratti in arresto, avanzando proposte di sequestro di beni, quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per quasi 850 milioni di euro.

I 140 interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti hanno permesso di sequestrare 28 tonnellate di prodotti energetici.

586 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di verbalizzare 217 soggetti, di cui 5 denunciati all’Autorità giudiziaria nonché di scoprire 7 agenzie clandestine.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di quasi 1000 controlli, che hanno portato alla denuncia di più di 149 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 74 milioni di euro.

Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 4.147, cui si aggiungono 5.448 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO): 2.642 soggetti sono stati denunciati e 1.260 segnalati alla Corte dei Conti per danni erariali pari a oltre 306 milioni di eurooltre 20 milioni dei quali in danno alle risorse destinate al sistema sanitario, mentre sono state accertate frodi in materia di spesa previdenziale e assistenziale per circa 1,5 milioni di euro.

I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per oltre 25,5 milioni – di cui 10,5 milioni indebitamente percepiti e quasi 15 milioni fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi – e sono state denunciate 3.231 persone.

Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti.

Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 148, di cui 2 tratte in arresto.

Il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari, in quanto interessate da condotte penalmente rilevanti, è stato di quasi 100 milioni di euro, di cui oltre 75 milioni in materia di spesa sanitaria.

CONTRASTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA  ED ECONOMICO-FINANZIARIA

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 104 interventi, che hanno portato alla denuncia di 245 persone, di cui 64 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 46,5 milioni di euro, mentre 3 sono i soggetti tratti in arresto per usura.

Sono state analizzate quasi 4 mila segnalazioni di operazioni sospette, di cui 19 attinenti al finanziamento del terrorismo.

Ai confini terrestri e aeroportuali sono stati eseguiti 1.775 controlli sulla circolazione della valuta, per movimentazioni transfrontaliere relative ad oltre 7,5 milioni di euro, accertando 279 violazioni e operando sequestri per oltre 520 mila euro.

Ammontano a circa 300 mila euro i sequestri di valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti eseguiti nei confronti di 19 soggetti, di cui 3 tratti in arresto.

In materia di reati fallimentari i beni sequestrati ammontano a 13,9 milioni, su un totale di patrimoni distratti di circa 465 milioni di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 515 soggetti, con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per circa 31,3 milioni di euro.

Ulteriori 5.357 accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia.

Il contrasto al narcotraffico ha portato all’arresto di 52 soggetti e al sequestro di oltre 1.300 chilogrammi di sostanze stupefacenti e di 11 mezzi.

Sul versante della contraffazione sono stati eseguiti 543 interventi 168 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 48 milioni di prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere. Denunciati 144 soggetti.

In particolare, sono state sequestrate oltre 500 tonnellate di prodotti agroalimentari, oggetto di contraffazione e frode commerciale.

L’attività del Corpo a tutela dei consumatori è stata orientata anche al contrasto dell’illecita commercializzazione dei dispositivi di prevenzione del contagio, con il sequestro di quasi 12 milioni di mascherine e dispositivi di protezione individuale e la denuncia di 41 soggetti per frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, contraffazione, ricettazione e truffa.

OPERAZIONI DI SOCCORSO E

CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Il S.A.G.F. della Guardia di finanza, attraverso le proprie 6 Stazioni site sull’arco alpino piemontese e valdostano, ha eseguito 392 interventi di soccorso in montagna che hanno permesso di portare in salvo 413 persone.

Nel periodo dell’emergenza sanitaria, unitamente alle altre Forze di Polizia, è stata assicurata l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 104 mila controlli, all’esito dei quali 343 soggetti sono stati sanzionati 2 denunciati.

Da ultimo, attraverso l’impiego del contingente Antiterrorismo e Pronto Impiego di Torino e di Aosta – di cui ricorrono quest’anno i 50 anni dall’istituzione – sono stati eseguiti oltre 3.400 servizi di ordine pubblico.

Muore da solo. Il corpo scoperto in casa dopo giorni

I familiari non avevano sue notizie da alcuni giorni e hanno chiesto l’intervento  dei vigili del fuoco: nel suo appartamento a Nichelino  è stato trovato il corpo senza vita di un anziano di 87 anni che abitava in un  appartamento. E’ morto per cause naturali. Secondo il medico legale la morte è avvenuta alcuni giorni fa.

Frode in commercio da 30 milioni Sequestrati accessori di telefonia e capi di abbigliamento “taroccati”

5,3 MILIONI DI ARTICOLI E ACCESSORI DI TELEFONIA E 51.000 CAPI DI ABBIGLIAMENTO E IMBALLI FALSAMENTE ETICHETTATI IN SETA MA COMPOSTI, IN REALTA’, IN ACRILICO.

La Guardia di Finanza del capoluogo piemontese, nel corso di due vaste operazioni finalizzate al contrasto degli illeciti in materia di contraffazione e falso Made in Italy, ha eseguito un sequestro di oltre 5,3 milioni di articoli presso tre depositi ubicati, rispettivamente, a Milano e nella provincia di Novara.

Il primo intervento si inquadra in un più ampio contesto investigativo, condotto dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino, che ha preso le mosse da un precedente sequestro, effettuato nelle settimane precedenti presso alcuni store del capoluogo piemontese, quando i Baschi verdi, insospettiti dai prezzi troppo convenienti praticati su alcuni capi di abbigliamento presentati come di alta qualità, hanno intrapreso mirati accertamenti, supportati dalle analisi scientifiche effettuate dal Laboratorio Chimico del CNR di Biella, i cui esiti hanno confermato i sospetti delle Fiamme Gialle, disvelando la reale composizione dei tessuti contrassegnati come seta ma, di fatto, risultati essere composti in acrilico.

Le successive indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di risalire a tutte le fasi della filiera degli approvvigionamenti e di individuare, a Milano, all’interno del quartiere “Sarpi”, due depositi, gestiti da un imprenditore di origine asiatica, operante nel settore del commercio all’ingrosso di abbigliamento, ove sono stati rinvenuti oltre 51 mila capi di abbigliamento falsamente venduti come abito di pregio e riportanti noti marchi della moda del lusso (“Louis Vuitton” e “Fendi”) che venivano sottoposti a provvedimento cautelare poiché recanti mendaci indicazioni, apposte sia sulle etichettature sia sui relativi imballi, circa la loro effettiva composizione. L’esame dei tessuti, infatti, ha inequivocabilmente rivelato come gli articoli fossero composti in acrilico e non di seta come reclamizzati e posti in vendita. L’imprenditore, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di frode in commercio, contraffazione marchi e ricettazione. I capi di abbigliamento contraffatti, se posti in vendita, avrebbero fruttato un illecito guadagno per oltre 1 milione di euro.

Oltre 5 milioni di accessori di telefonia (power bank, cavi carica batterie, cover, cuffie, auricolari, casse stereo) riportanti segni e simboli tipici del “Made in Italy”, ma in realtà interamente prodotti e successivamente importati dalla Cina, sono stati, invece, sequestrati in due depositi siti nel novarese. In questo caso, i Finanzieri sono risaliti alla catena distributiva della merce illecita a seguito di un intervento precedentemente effettuato a Torino presso alcuni punti vendita ove erano stati rinvenuti, e successivamente sequestrati, centinaia di articoli similari, pubblicizzati come di origine italiana ancorché fossero stati prodotti ed importati dalla Cina.

L’ingente quantitativo di accessori per la telefonia, che sarebbe stato commercializzato attraverso la grande distribuzione organizzata, è stato, quindi, sequestrato nel corso delle perquisizioni disposte dall’Autorità giudiziaria nei confronti di un imprenditore italiano, il quale, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, dovrà rispondere dei reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. La merce cautelata, se immessa in commercio, avrebbe fruttato un illecito guadagno di circa 28 milioni di euro.

Di Maio, la conversione e la scelta politica

Vabbè, si potrebbe dire senza farla lunga, che la festa è finita, è stato bello, cala il sipario. Ciao 5 stelle.

Però, c’è un però. Certo, ascoltare uno che ha fatto la fortuna personale con un partito
ripetendo all’infinito slogan, accuse infamanti contro gli avversari politici, criminalizzare tutti quelli
che c’erano prima, sostenere teorie sulla superiorità morale nei confronti di tutti gli altri
interlocutori politici, esaltare l’incompetenza e l’improvvisazione al potere, ridicolizzare altri partiti
e le rispettive culture politiche e poi, una bella sera, rinnegare tutto ciò e liquidare la precedente
esperienza come se fosse tutte merce avariata… beh, fa ancora un certo effetto. Anche nella
società contemporanea, dove la politica, di fatto, è scomparsa.
Ora, tutti sappiamo che siamo in un contesto dominato dal trasformismo politico più spietato e
dall’opportunismo personale e parlamentare – e dove il capitolo del “terzo mandato”, come tutti
sanno, è centrale e determinante da quelle parti… – ma anche quando si rinnega radicalmente
tutto ciò che si è predicato per circa 15 anni anche i palati politici più addestrati e collaudati
provano tuttavia un certo brivido.
Detto questo, che effettivamente non si può negare come se nulla fosse, non possiamo non
cogliere anche un dato politico inequivocabile. E cioè, Di Maio dopo aver rinnegato e sconfessato
radicalmente tutto quello che ha teorizzato, detto e praticato per 5 lustri e sino a qualche
settimana fa, adesso ha scoperto che è arrivato il momento della “scelta”. Politica e forse anche
culturale, nonchè comportamentale, archiviando – almeno speriamo definitivamente – la sequela
di insulti, attacchi personali, contumelie e semi diffamazioni rivolte agli avversari/nemici politici in
tutti questi anni. E la “scelta” politica è quella, che personalmente condivido, di contribuire a
rafforzare e a consolidare un progetto politico di Centro nel nostro paese attraverso la
declinazione concreta di una “politica di centro”. Certo, non può essere Di Maio – per ragioni
persin troppo evidenti da spiegare – il perno attorno al quale si costruisce un simile progetto. Ma,
comunque sia, la presa di distanza di Di Maio e della sua corrente, seppur estemporanee e
dettata da evidenti ragioni legate alla tagliola del “secondo mandato”, aiuta ad isolare sempre di
più il populismo giustizialista, manettaro e demagogico di ciò che resta del partito dei 5 stelle. Un
segnale che non può non essere colto da tutti coloro che lavorano per dar vita a questo progetto
distinto e distante dal “bipolarismo selvaggio”che ha caratterizzato la politica italiana in questi
ultimi lustri e che si è ulteriormente rafforzato in questi ultimi tempi con l’assenza della politica e il
trionfo del trasformismo e della spregiudicatezza.
Ecco perchè il nostro compito politico e il nostro ruolo in questo progetto specifico, anche e
soprattutto dopo le scelte dell’ex pentastellato Di Maio, si rafforza sempre di più. Adesso si tratta
di consolidare questo soggetto plurale e di affinare, al contempo, un “pensiero” politico che sia in
grado di dare robustezza ideale e programmatica a questa sfida che sarà decisiva anche per
garantire la qualità e l’efficacia nell’azione di governo dopo le prossime elezioni politiche. Ognuno
con la propria storia, la propria cultura e la propria sensibilità politica.

Giorgio Merlo