ilTorinese

Finti sordomuti chiedono soldi ai passanti

Un uomo e una donna, fuori da un centro commerciale di Novara  con fare sospetto fermavano i passanti per chiedere  un contributo  I due, 30enni di nazionalità rumena con precedenti commessi in varie parti d’Italia, sono stati fermati e controllati dalla polizia. È stata riscontrata l’ipotesi del reato di truffa e sono stati  denunciati.

Avvertono  dalla Questura: le vittime di questo tipo di truffa sono cittadini anziani, avvicinati da persone che fingono di essere sordomuti e, dopo aver mostrato loro un falso modulo da sottorscrivere, li convincono al pagamento di una somma di denaro, mai inferiore a 30 euro.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Siccità, dibattito al Parlamento Europeo

Il presente della Delegazione italiana del Comitato delle Regioni Alberto Cirio:
“L’Europa ha riconosciuto la gravità della situazione. Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà internazionale”

“Dopo il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo italiano, oggi anche l’Europa ha preso atto della grave situazione in corso nel nostro territorio”: lo dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che stamattina, nel suo ruolo di presidente della Delegazione italiana del Comitato delle Regioni presso l’Ue, ha preso parte al dibattito sulla siccità svoltosi al Parlamento europeo in occasione della plenaria a Strasburgo.

“Abbiamo chiesto e ottenuto questo dibattito affinché le istituzioni europee prendessero atto dell’emergenza che sta colpendo l’Italia e che non può restare un problema solo nazionale – sottolinea il presidente Cirio -. L’Europarlamento con la discussione di oggi ha di fatto riconosciuto l’urgenza della situazione e questo è già un risultato importante, perché rappresenta il presupposto per la richiesta di accesso al fondo di solidarietà internazionale. Inoltre l’Ue e il Governo italiano si sono impegnati a inserire uno strumento nell’Fsc, il Fondo per lo sviluppo e la coesione, sia per destinare risorse all’ammodernamento delle reti idriche urbane, ormai datate e bisognose di interventi che evitino lo spreco e la dispersione dell’acqua, ma anche per i nostri agricoltori affinché possano finalmente essere realizzati dei mini invasi in grado di prevenire e tamponare in futuro emergenze come quella che stiamo vivendo, con danni enormi alle nostre colture. Ringrazio il ministro Carfagna per essersi attivata su questo fronte e il presidente Tajani per averci supportato nell’ottenere l’attenzione dell’Europa”.

Partito il tour “Candiolo-Roma In memoria di Claudia Dentis Lodi”

Un progetto su due ruote a sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro

 Candiolo, 7 luglio 2022 – Alle 8 di stamani dal piazzale antistante l’ Istituto di Candiolo – IRCCS sono partiti i giovani ciclisti che hanno lanciato il progetto “Candiolo-Roma. In bici per la ricerca”, una raccolta fondi in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Auto rubata, inseguimento da film: la corsa finisce contro la fermata del bus

Un inseguimento da film  è finito con un duplice fermo, a Vercelli in via Valter Manzone. Sono finiti in manette, dopo una fuga iniziata a Biella, due persone  a bordo di una Fiat bianca, che sarebbe stata rubata nella città della lana. La vettura viaggiava a elevata velocità verso il centro: inseguita dalle forze dell’ordine è finita contro la palina della fermata del bus.

Rubavano acqua dall’idrante per riempire le cisterne

Sottraevano  l’acqua dall’ idrante per le emergenze. Ma i carabinieri forestali nell’ambito dell’attività repressiva interregionale contro gli sprechi idrici hanno scoperto il furto.  I militari di Novara e Torino hanno eseguito il decreto di perquisizione e sequestro per reati di furto aggravato di bene pubblico in concorso nei confronti di alcune ditte nel settore della gestione dei rifiuti liquidi. In particolare le perquisizioni hanno toccato  otto sedi operative a Torino, Novara, Vercelli e Monza Brianza, relative a quattro aziende. Al centro delle indagini,  un idrante per le pubbliche emergenze  nella zona industriale di San Pietro Mosezzo (Novara) , utilizzato abusivamente per riempire automezzi cisterna.

7 luglio 1974: Beckenbauer alza la coppa al cielo

Accadde oggi…

Torniamo indietro nel tempo.. esattamente 48 anni fa, era il 7 luglio del 1974: Gerd Muller regala il secondo dei quattro Mondiali di calcio alla Germania Ovest!
La finale è Olanda–Germania 1-2 con la mitica squadra orange del grande Cruijff e l’avvio di gara fa presagire un finale migliore per l’Olanda: la Germania Ovest non tocca il pallone dal calcio d’inizio fino al rigore per fallo di Hoeness su Cruijff. Tira Neeskens, potente e centrale: Maier si butta sulla sua destra e la palla finisce in rete. Sembrava l’inizio del trionfo. Non sarà così. Breitner su rigore al 25’ e Gerd Mueller al 43’ ribaltano il risultato. Nel secondo tempo l’Olanda è nervosa,stanca. La forza atletica dei tedeschi, il tifo sfrenato del pubblico. Finisce 2-1 e Beckenbauer alza la coppa al cielo. La Germania Ovest chiude il Mondiale con 6 vittorie e una sconfitta (nel girone eliminatorio, contro la Germania Est, qualificandosi lo stesso come seconda), 13 gol segnati e 4 subiti.Un trionfo senza brillare ma meritato.

Enzo Grassano

Quella multa sulle strisce invisibili coperte di foglie

LETTERA AL GIORNALE 


Caro direttore, qualche giorno fa trovo una multa per divieto di sosta, allego le foto della strada scattate in quel momento che vi prego di guardare con attenzione.

La situazione è questa:

  1. Il Comune di Torino lascia che le strisce lungo le strade sbiadiscano fino a scomparire
  2. Il Comune di Torino NON pulisce le strade dalle foglie
  3. Mi trovo una sanzione da 42 euro per non aver visto una striscia bianca invisibile
  4. Scrivo alla pec della Polizia Municipale di Torino chiedendo che la sanzione mi sia tolta con una semplice autotutela, procedura semplice e veloce per tutti
  5. La Polizia Municipale di Torino, gentilmente, mi risponde che non accetta l’autotutela, ma devo fare ricorso
  6. Il ricorso, solo di marche da bollo, costa più della multa stessa.

Ditemi voi, cosa ne pensate??? Cosa posso e cosa dovrei fare???

Io, come tanti, finirò per pagare perché costa meno in termini di denaro, ma soprattutto in termini di tempo perso, ritengo però che le istituzioni dovrebbero essere di aiuto e sostegno al cittadino e non “burlarsi” del cittadino nascondendosi dietro procedure formalmente ineccepibili, ma che nella realtà dei fatti portano solo astio tra cittadini e istituzioni.

Dario Concato

Gtt, finanziamento di 50 mln di euro per 300 nuovi bus a Torino

Il Consiglio di Amministrazione GTT ha approvato il contratto di Finanziamento per 50 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking), UniCredit e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) assistito da Garanzia Italia di SACE e sono state sottoscritte le convenzioni tra GTT e le banche.

 

Nell’ambito dell’operazione Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno agito come Mandated Lead Arranger e Sustainability Coordinator. Intesa Sanpaolo è anche Banca Agente e SACE Agent.

L’erogazione di questo finanziamento è la condizione necessaria per proseguire nel rinnovo della flotta prevista dal Piano Industriale 2021-2023 e va a integrare i fondi disposti dal Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS) e quelli previsti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Piano Industriale, approvato a luglio 2021 e aggiornato a febbraio 2022, prevede l’introduzione in servizio lungo il suo orizzonte, di 292 nuovi mezzi così ripartiti:

  • 120 bus elettrici (equamente divisi tra i produttori BYD e YUTONG; 50 bus BYD già in servizio da settembre).
  • 122 bus urbani a metano CNG della IIA – Industria Italiana Autobus.
  • 50 bus extraurbani ad alimentazione tradizionale euro 6 STEP E prodotti da Iveco Orecchia.

Maulini, il sindaco-maestro della città di Gianni Rodari

L’8 marzo del 1991 a Omegna si spegneva Pasquale Maulini, uno dei protagonisti più importanti delle vicende politiche e culturali del capoluogo cusiano nel secondo dopoguerra.

Era nato il 1° dicembre del 1925 e la sua biografia, nonostante la morte prematura a soli sessantacinque anni, rappresenta l’immagine riflessa di una vita pubblica molto intensa. Dall’età di 14 anni e per vent’anni operaio al laminatoio della Cobianchi, la ferriera nel cuore della città; antifascista, staffetta e partigiano combattente nelle Brigate Garibaldi; protagonista nell’immediato dopoguerra della costruzione dei Convitti Scuola della “Rinascita” (prima a Milano e poi a Torino); a 35 anni diventò insegnante elementare, sindaco di Omegna per cinque mandati, deputato al Parlamento per due legislature (la IV° e la V°), a lungo capogruppo del Pci in Consiglio provinciale a Novara. Negli annali dei resoconti parlamentari della Camera dei Deputati si possono leggere gli appassionati interventi a sostegno delle lotte dei lavoratori della Cobianchi e della Rhodiatoce di Pallanza. Memorabile fu il suo intervento in occasione del 25° anniversario della Repubblica dell’Ossola durante la seduta antimeridiana del 28 ottobre 1969 a Montecitorio quando, a nome del gruppo comunista, prese la parola per quella celebrazione che gli ricordava i suoi “diciotto anni, vissuti nelle Brigate garibaldine di Moscatelli e Gastone, operanti in Valsesia e nell’Ossola, insieme con molti altri giovani, in mezzo a fatti più grandi di noi. E la Repubblica dell’Ossola, le battaglie che la precedettero e la seguirono furono veramente cose grandi”. Come molti che lo conobbero e frequentarono conservo del “Pasqualino”, com’è ancora oggi chiamato con affetto dagli omegnesi, molti ricordi personali per aver condiviso impegno e passione politica negli anni ‘70 e ‘80. Autodidatta tenace e intelligente, uomo colto che amava citare i classici da Victor Hugo a Émile Zola, profondamente legato alla sua formazione umanistica tanto che nei passaggi più difficili della lotta politica teorizzava con concretezza come fossero “gli uomini a fare le bandiere e non le bandiere a fare gli uomini”, Pasquale Maulini ha intrecciato gran parte della sua vita con quella della città attraversata dalla Nigoglia. Un corso d’acqua “ribelle”, l’unico emissario dei grandi laghi prealpini che scorre verso Nord, orgoglio degli omegnesi che le hanno dedicato persino un motto: “la Nigoeuja la va in su; e la legg la fèm nu!”, ovvero: “La Nigoglia scorre in su; e la legge la facciamo noi!”. Accanto all’impegno e alla passione per la politica, Maulini ha sempre coltivato l’ amore per il sapere, la conoscenza, l’istruzione. Animatore e fondatore con Mario Bonfantini, Mario Soldati e Cino Moscatelli del “Premio letterario della resistenza Città di Omegna” fece di questo appuntamento sulle rive del lago d’Orta un momento alto della cultura italiana e internazionale con la presenza di Jean Paul Sartre, Oriana Fallaci, Panagulis, Camilla Cederna e tanti altri. “Pasqualino” scrisse anche dei libri importanti come Omegna Cara, La ferriera e Memoria. Gianni Rodari (nella foto accanto al titolo), suo grande amico e concittadino (nacque nel capoluogo cusiano il 23 ottobre del 1920), curò la presentazione di Omegna Cara. Le parole del più grande scrittore italiano per l’infanzia del ‘900 offrono un’immagine nitida del legame tra Maulini e la sua città. Scrisse, Rodari: “Maulini ama Omegna. Ama il paesaggio in cui è immersa, il sipario di montagne in cui splende, unico spazio aperto, uno dei più bei laghi italiani. Di gran lunga il più bello, per chi è nato sulle sue rive. Ama la gente di Omegna, la sua schiettezza, la sua concretezza, la sua fantasia. Ama i muri di Omegna, compresi quelli delle fabbriche, che non vede come monumenti del profitto ma come monumenti del lavoro: ciò che resta e dura è sempre ciò che ha fatto il lavoro dell’uomo. Ama la città di ieri e quella di oggi, ha fiducia nella città di domani”. Gianni Rodari era ben consapevole che quest’amore era nutrito da una grande passione civile. Di quella passione che “Pasqualino” aveva nel sangue oggi vi sarebbe un gran bisogno ma purtroppo è diventata più che mai una merce rara.

Marco Travaglini

Sanità; Grimaldi (LUV): “Tele Cirio mente sapendo di mentire”

Dietro le buone apparenze solo tagli e riduzione dei servizi. Con lui il personale sanitario è diminuito drasticamente».

“Se i dati presentati oggi saranno confermati, direi che il bluff di Tele Cirio è finito. È riuscito a fermare un’inversione di tendenza che durava dal governo Chiamparino, nonostante il piano di rientro imposto da Roma, quando il personale sanitario aumentò di 728 unità” – attacca Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, a margine della conferenza stampa tenutasi questa mattina in Consiglio regionale. – “Da nostre analisi risulta che nel 2021, oltre alle 300 persone andate in pensione, più di 300 si sono dimesse volontariamente per passare al privato: qualcuno può confermare questo dato o smentirlo? Quante di queste figure sono state sostituite? Da troppo tempo l’unica fonte sulla situazione sanitaria è la propaganda di Cirio, che si scontra però con la quotidianità delle persone che hanno a che fare con la Sanità pubblica piemontese: invece che dover cercare i dati a colpi di accessi agli atti, sarebbe meglio affidare a IRES Piemonte studi specifici utili per fotografare la situazione attuale e per tracciare gli spostamenti del personale sanitario in fuga dal pubblico”.

“In questo scenario apocalittico il lavoro negli ospedali è aumentato ed è diventato molto più complicato, le liste di attesa sono esplose e la lotta al Covid ha consumato le energie di tutto il personale sanitario, che oggi preferisce uscire dalle strutture pubbliche per lavorare nella sanità privata. Occorre creare le condizioni affinché nessuno voglia più scappare dagli ospedali, rendendo quei luoghi di nuovo centrali nella gestione dei pazienti. Il primo passo sarebbe quello di smettere di negare la realtà, svestire il vestito buono e l’alito profumato del televenditore e rimettere al centro la Sanità pubblica nella nostra Regione, cominciando dalla stabilizzazione degli amministrativi precari e dalla proroga di tutti i tempi determinati non stabilizzati” – conclude Grimaldi.