ilTorinese

Lo shopping viaggia in treno: collegamenti combinati con i bus verso gli outlet dei saldi

TRENITALIA, PIEMONTE: SERVIZI INTERMODALI

  • collegamenti combinati (treno + bus) per raggiungere i principali outlet

  • partono i saldi estivi anche in Piemonte

Inizia sabato 2 luglio la stagione dei saldi estivi e il polo Passeggeri del gruppo FS offre ai piemontesi la possibilità di fare shopping in tutta comodità.

servizi intermodali di Trenitalia regionale, infatti, mettono a disposizione dei viaggiatori collegamenti combinati treno + bus e con un solo biglietto per raggiungere i più famosi centri commerciali della regione.

Arrivare al Serravalle Outlet Designer, il più grande d’Italia, è facile e veloce: con uno dei 28 treni regionali veloci della linea Torino-Genova si raggiungono le stazioni di Arquata Scrivia, Serravalle Scrivia e Novi Ligure; da qui autobus dedicati viaggiano tra le stazioni ferroviarie e il centro commerciale. Dal piazzale della stazione di Serravalle, partono 11 bus per raggiungere il centro outlet e altrettanti 11 per riportare i passeggeri in stazione. Da Arquata Scrivia sono disponibili 22 bus da e per il centro dello shopping, mentre 11 collegamenti sono attivi tra la stazione di Novi Ligure e l’outlet.

Il servizio treno + bus permette di raggiungere anche Mondovicino Outlet Village. Con i treni regionali veloci della linea Torino-Savona, si arriva a Mondovì e da qui 24 autobus faranno la spola tra la stazione e il centro commerciale.

Chi preferisce l’outlet di Vicolungo (Novara) può usufruire delle navette gratuite in partenza dal piazzale delle stazioni di Milano Centrale e Torino Porta Nuova e uno sconto del 10%- in alcuni periodi dell’anno – sugli acquisti a chi mostrerà un biglietto o abbonamento regionale.

Per viaggiare con un unico titolo di viaggio, è sufficiente scegliere come destinazione la località “Mondovicino Outlet” o “Serravalle Outlet” sui canali di vendita di Trenitalia.

Cosa succede quando il cervello non è in grado di registrare gli stimoli dolorosi?

 

Fra le varie tipologie di neuropatie sensoriali è nota una forma ereditaria rara, caratterizzata da perdita sensoriale profonda e generalizzata, che interessa le fibre nervose piccole e grandi, nota con la sigla HSAN 2 (neuropatie ereditarie sensorie autonome).

Si tratta di una malattia genetica assai rara in grado di colpire i nervi sensoriali, causando un danno particolarmente insidioso, la cui caratteristica principale è quella di un mancato sviluppo delle fibre nervose che rilevano la temperatura e il dolore.

Di solito la malattia esordisce nella prima infanzia e non è progressiva; presenta un esordio caratterizzato dall’assenza di pianto, nel caso di traumi anche di una certa importanza, e forme di automutilazione involontaria, particolarmente evidenti a carico delle labbra e della lingua.

A questi sintomi si associano la difficoltà alla lacrimazione, alla deglutizione e, di conseguenza, all’insorgenza di stati di denutrizione non essendo possibile a questi pazienti, l’alimentarsi normalmente.

Sovente questi pazienti, in cui la forza muscolare è conservata, si causano lesioni involontarie, in particolare bruciature e varie lesioni cutanee fino ad arrivare a causarsi fratture agli arti, che possono restare misconosciute ed esitare in forme infiammatorie e necrotiche dell’osso che si trova nelle condizioni di non poter consolidare normalmente. Alcuni pazienti presentano sordità. L’interessamento del sistema autonomo è limitato alla riduzione della lacrimazione.

Un caso, ben documentato e noto in tutto il mondo, riguarda Gabby Gingras, una bimba che, all’epoca in cui fu girato un documentario su di lei, era una bimba di sette anni.

Il documentario, dal titolo “Una vita senza dolore” di Melody Gilbert, presentava una bimba che, all’apparenza, conduceva una vita normale, infatti andava a scuola, giocava con le amiche e con la sorellina Katie, faceva ginnastica, ma per lei erano tutte attività che, anche se svolte con la massima precauzione, potevano rivelarsi mortali.

Fino a quando non ha cominciato ad essere autonoma, la vita per Gabby scorreva tranquilla, ma poi via via che cresceva, i genitori cominciarono a notare che nel suo comportamento vi era qualcosa di anomalo: i traumi a cui tutti i bambini sono sottoposti, non la spaventavano, né le causavano dolore.

Racconta il papà che un giorno, mentre stava massaggiando le gengive della figlia, lei lo morse con tale violenza che faticò ad estrarre il dito, serrato fra i dentini e poté notare che la bimba non soffriva affatto, ma continuava tranquilla a sorridere felice come se non fosse successo nulla.

I genitori si resero conto che la piccola non avvertiva alcuna sensazione dolorosa e, ben presto, si resero conto di essere solo all’inizio: Gabby, come tutte le bimbe della sua età, mordeva di tutto, giocattoli di plastica, le copertine dei libri che le venivano mostrato, ma si mordeva anche la lingua, le labbra e le dita, fino a farle sanguinare, danneggiando i tessuti in maniera assaigrave, tanto che il padre paragonò le lesioni delle dita a carne macinata.

I controlli medici a cui la sottoposero i genitori, ma per lungo tempo non ricevettero risposte utili a comprendere di quale affezione si trattasse.

Dapprima i medici sottoposero la piccola a test relativi alla scoperta di malattie metaboliche, escludendo una malattia dopo l’altra e, dopo sette mesi di studio del caso, fu finalmente evidenziata una forma di neuropatia in grado di colpire il sistema nervoso periferico, che collega il cervello e il midollo spinale ai muscoli e alle cellule che rilevano sensazioni come il tatto, l’olfatto ed anche il dolore.

La degenerazione delle fibre nervose fa sì che, fin dalla nascita, gli individui affetti da questa patologia non avvertano mai il dolore in nessuna parte del corpo in caso di ferite. Le persone affette da questa patologia non possono percepire, ad esempio, che una bevanda calda sta bruciando la loro lingua. Tali lesioni ripetute spesso portano a una riduzione dell’aspettativa di vita nelle persone con insensibilità congenita al dolore. È caratteristico di questa malattia che molte persone con insensibilità congenita al dolore presentino anche una perdita completa dell’olfatto (anosmia). Gli effetti dell’HSAN2 sul sistema nervoso autonomo presentano aspetti assai variabili. Alcuni bambini affetti da HSAN2 presentano problemi digestivi, come il reflusso gastroesofageo o un rallentamento dei riflessi oculari o gastrici. I soggetti affetti possono anche avere riflessi tendinei profondi deboli, particolarmente evidente nel riflesso rotuleo.

Alcune persone affette da HSAN2 perdono un tipo di papilla gustativa sulla punta della lingua, chiamata papilla fungiforme linguale, e hanno una diminuzione del senso del gusto.

Esistono diversi tipi della malattia HSAN2, dipendenti da cause genetiche.

Sebbene siano coinvolti geni diversi, tutti i tipi di HSAN2 presentano segni e sintomatologia simile.

L’HSAN2A è causata da mutazioni che colpiscono una particolare proteina che si trova nelle cellule del sistema nervoso, compresi i neuroni sensoriali che nei soggetti interessati, risulta essere più corta del normale. Sebbene la funzione di questa proteina non sia ben compresa, è probabile che la versione anormalmente corta non sia in grado di funzionare correttamente o venga scomposta.

La diagnosi di HSAN2 si basa sull’anamnesi scrupolosa del paziente, sullo studio dei sintomi, su una valutazione clinica approfondita e su una varietà di test specializzati. 

È una malattia ereditaria, autosomica recessiva; l’insorgenza congenita o precoce di deficit sensoriali e una storia familiare coerente con l’ereditarietà autosomica recessiva sono indicativi di HSAN2.

La terapia è prevalentemente sintomatica e richiede l’impiego di un team polispecialistico composto da pediatri, chirurghi ortopedici, specialisti in chirurgia degli arti a causa della necessità di dover talvolta amputare segmenti ossei delle estremità che non possono più essere recuperati.

Si rivelerà fondamentale, per lo studio di questa affezione la consulenza di un gruppo di consulenti genetici per lo studio e la trasmissibilità che, ancora oggi, presenta grandi difficoltà nella cura.

Rodolfo Alessandro Neri

Se l’“Imbarchino” diventa “Imbarkino”

Al Valentino torna, anche quest’estate, il cinema sotto le stelle nel pratone dell’anfiteatro naturale fra le rive del Po

Dal 3 luglio al 7 agosto

Cinema en plein air. E al chiar di luna. Per il quarto anno, torna infatti anche quest’estate, dal 3 luglio al 7 agosto (tutte le domeniche), “Imbarkino”, la rassegna di cinema all’aperto tenuta nel quasi omonimo locale “Imbarchino” nel cuore del Valentino (viale Umberto Cagni 37, tel. 011/0461895), trasformando il pratone – anfiteatro naturale – antistante il fiume, in una sala cinematografica open-air sotto le stelle. Semplicemente una “k” al posto del “ch”. Ed ecco spiegato il titolo della rassegna, organizzata da “Banda Larga APS” (una delle associazioni concessionarie di “Imbarchino”), in collaborazione con “Lights On” (casa di distribuzione di cortometraggi) e “Associazione Zampanò” per il supporto tecnico. Titolo che nasce dal gioco di parole fra il nome del luogo ospitante e “Kino”, in tedesco, per l’appunto, “Cinema”. Ben duemila gli spettatori intervenuti nelle precedenti edizioni, dedicate in particolare al sodalizio fra cinema e musica. Ora, alla sua quarta edizione, “Imbarkino” si concentra su un’eclettica selezione di sei film d’autore,  “accomunati – dicono gli organizzatori –  da storie in grado di emozionare e far riflettere attraverso il racconto di luoghi, vite e imprese straordinarie”. Dal film di apertura della rassegna “Jodorowky’s Dune” (Frank Pavich) dedicato al più grande film di fantascienza mai realizzato, sogno e ambizione del visionario cineasta Alejandro Jodorowsky, passando dalla storia del sedicenne Youri, protagonista della pellicola francese “Gagarine – Proteggi Ciò Che Ami” (Fanny Liatard e Jérémy Trouilh), che non vuole rassegnarsi all’imminente demolizione del proprio complesso abitativo nella periferia di Parigi, fino  alla storia di “Martin Eden”, unico film italiano della rassegna, diretto da Pietro Marcello, giovane marinaio che si innamora di una giovane dell’alta borghesia napoletana e alle misteriose e criptiche vicende degli agenti 223 e 663 nell’iconico capolavoro di Wong Kar-Wai “Hong Kong Express”.

Come per ogni edizione, si confermano anche quest’anno le collaborazioni con i festival cinematografici torinesi “Cinemambiente” e “Seeyousound”Il primo presenta “La Donna Elettrica” di Benedikt Erlingsson, il racconto di una donna che decide di sabotare gli impianti siderurgici che compromettono la vita degli abitanti della verde Islanda scagliando frecce sulle loro linee elettriche; il secondo propone “Solo Gli Amanti Sopravvivono” (“Only Lovers Left Alive”) – onirico film del cineasta americano Jim Jarmusch uscito nel 2013 e diventato subito un’opera di culto tra i cinefili.

Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, a eccezione di “Martin Eden”, proiettato in lingua italiana con sottotitoli in inglese.

L’appuntamento per il pubblico è alle ore 21. Le proiezioni inizieranno alle ore 21.30.

È anche attivo un “form online” a cui è possibile registrarsi per ricevere aggiornamenti sulla programmazione di “ImbarKino”bit.ly/Imbarkino_2022

g.m.

Violento nubifragio su Volpiano, con grandine e forti raffiche di vento


Il sindaco Panichelli: “Un evento che a mia memoria non ha precedenti”

Nella tarda serata di giovedì 30 giugno, durante lo svolgimento della festa patronale, un violento nubifragio si è abbattuto su Volpiano, con grandine e forti raffiche di vento che hanno causato numerosi danni; in paese sono caduti alcuni alberi e si sono verificati allagamenti.

Commenta il sindaco Giovanni Panichelli: «Una tromba d’aria mista a grandine si è abbattuta su Volpiano con una violenza che a mia memoria non ha precedenti, causando danni sparsi sul territorio. Un ringraziamento particolare lo voglio fare alla Protezione civile e alla Polizia Municipale che, insieme agli operai reperibili del Comune, ai Carabinieri e ai Vigili del fuoco e a tutti coloro che hanno collaborato, sono riusciti prontamente a ripristinare la viabilità su tutto il territorio. Questa mattina gli uffici del Comune, che parimenti ringrazio, si sono prontamente attivati per controllare tutto il territorio al fine di permettere la valutazione dei danni e le attività da farsi per ritornare quanto prima alla normalità. Il maltempo si è abbattuto anche sulla festa patronale causando molti danni. La Pro loco insieme ai coscritti e agli operatori sta facendo un enorme sforzo per permettere la continuazione della festa già da questa sera; anche a loro va tutto il nostro sostegno, ringraziandoli per il loro impegno».

Zucchero “Sugar” Fornaciari al Sonic Park Stupinigi

È quasi sold out lo straordinario concerto che arricchisce il cartellone di un festival sempre più al centro della musica sabato 2 luglio al Sonic Park Stupinigi si aprirà infatti la serie di concerti estivi in Italia per Zucchero “Sugar” Fornaciari, reduce dal grande successo nel Regno Unito per il World Wild Tour e i quattordici entusiasmanti concerti all’Arena di Verona dal 25 aprile all’11 maggio.
A questo link il comunicato stampa completo

Achille Lauro farà tappa nel Parco della Palazzina di Caccia di Stupinigi il giorno dopo, domenica 3 luglio: l’artista romano sarà accompagnato da una orchestra di 52 elementi, oltre ai 5 componenti della band, e metterà in scena uno show tutto nuovo, dagli arrangiamenti ai costumi, evoluzione di tutto ciò che ha mostrato finora.
A questo link il comunicato stampa aggiornato

Incendi: dal Piemonte due colonne mobili in Calabria e Sicilia

In vista di un’estate che si annuncia rovente, la Regione Piemonte risponde prontamente alla richiesta di supporto alla campagna estiva antincendi boschivi nel Sud Italia inviando in Calabria e in Sicilia due colonne mobili del Corpo Volontari AIB Antincendi Boschivi del Piemonte.

La prima delle due colonne mobili della Regione Piemonte partirà questa sera alle 21,30 dal porto di Genova alla volta di Palermo, per poi arrivare a Torrenova in provincia di Messina domani pomeriggio. Sarà composta da 4 equipaggi di 3 volontari ognuno con un automezzo operativo con modulo AIB da 550 litri, su cui saranno disponibili attrezzature manuali, motosoffiatori, motoseghe e un’elettropompa da travaso da 150m litri al minuto. Fanno parte della colonna anche un automezzo adibito a officina mobile e logistica, su cui è disponibile anche una vasca mobile da 2500 litri, e un automezzo di coordinamento e trasporto persone.

«Il Piemonte è sempre pronto – afferma l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – a rispondere alle richieste di aiuto dalle altre Regioni. La propensione al soccorso è nel nostro dna e siamo sempre onorati di portare la nostra esperienza in altri territori. Da anni sosteniamo le regioni più a rischio con uomini e mezzi, come l’invio estivo di speciali mezzi AIB in Sardegna, con la quale abbiamo una convenzione specifica, e la destinazione di intere colonne di soccorso di Protezione civile in momenti di emergenza in tutta Italia. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i volontari che donano il loro tempo, sottraendolo spesso anche alle loro famiglie, per dedicarlo a chi si trova in difficoltà».

L’invio delle colonne mobili fa parte della campagna promossa dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile finalizzata ad un’azione preventiva nei confronti dei territori del Sud Italia che la scorsa estate sono stati pesantemente colpiti dall’emergenza incendi boschivi. Tra luglio ed agosto 2021 infatti, si sono registrati, nelle regioni del Sud, migliaia di incendi boschivi con diverse decine di migliaia di ettari di bosco bruciati e danni incalcolabili all’intero ecosistema del territorio, comprese le colture agricole, gli allevamenti, gli insediamenti civili, rurali ed industriali.  Per tale ragione venne dichiarato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri lo stato di mobilitazione nazionale e richiesto l’intervento in emergenza, da parte delle colonne mobili delle Regioni del Nord Italia. Pertanto, attraverso la Cabina di regia AIB – istituita tra le componenti statali e regionali che si occupano della materia –, è stato deciso di dare corso ad attività di gemellaggi preventivi, tra le Regioni del Sud Italia e quelle del Nord, più interessate da emergenze incendi in altri periodi dell’anno, con l’obiettivo di rafforzare le attività di prevenzione e lotta attiva.

Beinasco capitale del Gospel

CONCERTO SOTTO LE STELLE …

Sabato 2 e domenica 3 luglio, in occasione dei 25 anni dell’Associazione Voci Libere e del suo Free Voices Gospel Choir, il Comune a sud-ovest nell’area metropolitana di Torino ospiterà “Gospel sotto le stelle”, evento nazionale di riferimento per gli appassionati di musica gospel che richiama ogni anno oltre 3.500 partecipanti con un programma di laboratori corali e coreografici e un grande concerto con star internazionali nella piazza principale

 

Oltre 700 concerti realizzati, 80 coristi, 15 solisti, 4 musicisti, un corpo coreografico di 6 ballerini guidati dalla direttrice Laura Robuschi, 7 compact-disk autoprodotti, centinaia di spettacoli organizzati a tema con laboratori di canto e laboratori di coreografia, corsi di black music nelle scuole di tutto il Piemonte e molteplici partecipazioni presso le maggiori rassegne nazionali di musica gospel. A questo si aggiungono innumerevoli collaborazioni artistiche con docenti di fama internazionale e altrettante collaborazioni con associazioni di volontariato sociale, istituti religiosi, enti pubblici e privati (tra cui: Emergency, AISLA, Altro Domani, AIDO, AIRCC di Candiolo, AVIS, Rainbow for Africa, Sermig, Oltre i Confini, Casa UGI, Fondazione Magnetto, FCA Italy, AC Milan e Juventus FC).

Sono i numeri che ben rappresentano i 25 anni di attività dell’Associazione Voci Libere, no-profit nata allo scopo di divulgare la cultura afro americana e i valori di libertà e solidarietà propri della musica Gospel, che nel 1997 a Beinasco ha dato vita al Free Voices Gospel Choir, tante voci libere e diverse come diverse sono le esperienze, la storia e il sentimento religioso di ogni corista, che confluiscono in un unico canto animato dalla passione comune per un modo di fare musica e lanciare un messaggio di fede e di speranza.

Dal 2000 il Free Voices Gospel Choir è promotore di “Gospel sotto le stelle”, tra le più importanti manifestazioni a carattere nazionale, giunta quest’anno alla 22° edizione, che ha saputo richiamare nel tempo migliaia di cantanti, appassionati e professionisti della musica gospel sotto la guida esperta di artisti internazionali, tra cui: Cheryl Porter, Bob Singleton, Bazil Meade, Daniel Stenbaek, Anthony Morgan, Nehemiah H.Brown, Karen Gibson, Malcolm Chambers, Chris Harris, Rose Harper, Vaughan Phoenix, Wendell Simpksin.

 

L’edizione 2022 di Gospel Sotto le Stelle vedrà la partecipazione eccezionale del Reverendo Calvin Bridges (considerato una “leggenda della musica gospel“, nato a Chicago, erede dei pionieri della musica Gospel e Soul della città culla del Gospel) e del Maestro Rudy Fantin (forte delle collaborazioni con molti artisti di caratura mondiale come Stevie Wonder, Cheryl Porter, Noa, Ian Paice, Swingle Singers, Donald Lawrence, Myron Butler, Michael Stuckey, Michelle John e Karima) che insieme alla Direttrice Laura Robuschi condurranno il coro e gli ospiti partecipanti in un laboratorio corale che abbina studio e formazione ad allegria, spirito di comunità e ricerca delle migliori sonorità che confluiranno nei concerti di sabato 2 (tenuto da ’’Al Ritmo dello Spirito’’ e da Bru.Co) e domenica 3 luglio (Concerto Finale Edition 25° Anniversario Free Voices Gospel Choir) alle 21.30 in Piazza Vittorio Alfieri. La partecipazione ai concerti è libera e gratuita fino a esaurimento posti. Per maggiori informazioni: freevoicesgospel.com

Talento e sogno sono due doni preziosi che non potevo tenere solo per me. Da questo connubio è nato 25 anni fa il Free Voices. Coltivato con amore, dedizione e passione oggi  il sogno è diventato una grande realtà che semina la speranza e i valori della libertà attraverso la musica in pubblico, nelle piazze, nelle chiese, nei  teatri, nelle carceri, nei festival di paese o nei grandi eventi internazionali.

Laura Robuschi, Direttrice e Founder di Free Voices Gospel Choir

 

“Questa del 2022 è per noi un’edizione speciale di Gospel sotto le stelle. Non sono tante le associazioni che con costanza e visione affrontano 25 anni di strada rafforzandosi e ingrandendosi col passare del tempo. Io sento forte l’emozione di condividere questa esperienza con gli amici che da tutta Italia si stanno unendo a noi per una quattro giorni di canto e spiritualità e ringrazio il Comune di Beinasco e tutti i partner che ci sostengono e incoraggiano”.

Sergio Rofi Pallone, Presidente dell’Associazione Voci Libere

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Unito apre una sezione nella casa di reclusione di Saluzzo

 

Il progetto, dedicato agli studenti detenuti iscritti ai corsi di laurea e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, fa parte del Polo Universitario per Detenuti dell’Università di Torino, attivo da tempo nella Casa Circondariale di Torino 

Ieri giovedì 30 giugno, nella Sala Polivalente della Casa di Reclusione Rodolfo Morandi” di Saluzzo, è stata inaugurata la Sezione dedicata agli studenti detenuti iscritti all’Università degli Studi di Torino. La nuova Sezione fa parte del Polo Universitario per Detenuti di UniTo, già attiva nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.

L’impegno dell’Università di Torino, sostenuto dal contributo della Compagnia di San Paolo, ha consentito, in accordo con la Direzione dell’Istituto e il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria (PRAP), di realizzare e dotare di idonee attrezzature, anche informatiche, una Sezione interamente dedicata agli studenti universitari. Qui è garantita la presenza di docenti, borsisti, tutor che tengono lezioni e seminari e seguono i percorsi di studio e le relative prove di esame e di laurea.

All’evento di inaugurazione hanno preso parte il delegato del Rettore UniTo per il Polo studenti detenuti Franco Prina, la Vice-Rettrice per la ricerca delle scienze economiche, giuridiche e sociali Laura ScomparinFrancesco Profumo Presidente della Compagnia di San Paolo, che da anni supporta l’Università nelle sue attività di garanzia del diritto allo studio per le persone private della libertà, l’Ufficio Pio e la Fondazione Musy, impegnati in un progetto di sviluppo e supporto al reinserimento lavorativo degli studenti detenuti che si siano laureati, e il vicesindaco di Saluzzo Franco Demaria. Presenti, oltre alla dirigenza del PRAP e dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna di Cuneo (UEPE), i Garanti per i Diritti dei detenuti: il Garante regionale Bruno Mellano e quello della Città di Saluzzo Paolo Allemano.

Negli anni l’Università di Torino – dichiara il Rettore Stefano Geuna – ha maturato esperienze e ‘buone pratiche’ altamente qualificate nel campo della formazione avanzata alle persone detenute, ottenendo risultati eccellenti. Risultati testimoniati anche dal ruolo guida che UniTo svolge a livello nazionale per lo sviluppo di politiche volte a valorizzare il carattere rieducativo della pena mediante il recupero delle vocazioni e delle aspirazioni del singolo. L’apertura oggi di un nuovo Polo all’interno del carcere di Saluzzo rappresenta quindi il consolidamento di un’idea perfettamente in linea con la missione principale dell’università: offrire opportunità alle persone, migliorare le prospettive di esistenza della collettività, attraverso l’acquisizione dei più qualificati strumenti che i saperi scientifici mettono a disposizione”.

Il Polo Universitario per Detenuti dell’Università degli Studi di Torino è una realtà operativa da molti anni nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino. Dal 2019, sono state attivate le iscrizioni anche presso la Casa di Reclusione di Saluzzo, destinata completamente a detenuti in regime di Alta Sicurezza.

Attualmente sono iscritti all’Università di Torino 66 studenti, dei quali 24 a Saluzzo. I Dipartimenti coinvolti sono: Culture Politica e SocietàGiurisprudenzaStudi UmanisticiMatematica, per un totale di 7 corsi di laurea triennali e 5 corsi di laurea magistrali, oltre al Ciclo unico di Giurisprudenza.

Il progetto del Polo per studenti detenuti a Saluzzo ha visto un’adesione iniziale di 8 studenti che nel corso dei 3 anni di attività, nonostante le notevoli difficoltà correlate con l’emergenza sanitaria, si è man mano ampliata, arrivando ai 24 attuali e con prospettive di crescita nel prossimo anno accademico.

Presso la Casa di Reclusione di Saluzzo nello specifico vi sono iscritti: 8 studenti al Corso di Laurea in Discipline dell’Arte della Musica e dello Spettacolo (DAMS); 7 studenti al CdL in Diritto per le imprese e le istituzioni; 4 studenti al CdL in Scienze Politiche e sociali; 1 studente al CdL magistrale in Comunicazione ICT e Media; 4 studenti iscritti, prima del trasferimento a Saluzzo, a CdL di altre Università, che vengono comunque seguiti dai tutor del progetto Polo.

Sottolinea il Delegato del Rettore Franco Prina: “Per le persone che stanno scontando una pena – a volte, come a Saluzzo, molto lunga – lo studio in generale e quello universitario in particolare, oltre all’esercizio di un diritto, rappresenta una grande opportunità di dare un senso al tempo altrimenti spesso vuoto, mantenere una finestra sul mondo, acquisire strumenti culturali, parte essenziale del capitale sociale di una persona, riacquistare dignità, garantirsi possibilità di riscatto per il futuro. Per questo è importante che le Università avvertano questo come un impegno altamente significativo”.

L’Università di Torino è impegnata, insieme ad altri 40 Atenei in tutta Italia, riuniti nella CNUPP (Conferenza nazionale Universitaria Poli Penitenziari) organo della CRUI, a garantire il diritto allo studio universitario a persone private della libertà personale. Sono attualmente 1.250 i detenuti iscritti in 91 Istituti carcerari.

Il Polo Universitario per Detenuti, che abbiamo il piacere e l’onore di inaugurare oggi, conferma – conclude Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo – l’impegno della Compagnia a sostenere iniziative che, attraverso un approccio olistico alla persona e ai suoi bisogni, propongano interventi multidimensionali e di sistema, in coerenza con il rinnovato disegno politico nazionale e di ispirazione europea. Contribuiamo così a promuovere cambiamento, per guardare con maggiore serenità al futuro delle persone detenute e delle nostre comunità, in un percorso di costruzione di società più coese e più inclusive”.

 

 

* In allegato foto dell’evento: da sx Franco Prina (Delegato del Rettore UniTo per il Polo universitario per studenti detenuti), Bruno Mellano (Garante persone sottoposte a misure restrittive di libertà personale – Regione Piemonte), Franco Demaria (Vicesindaco Città di Saluzzo), Laura Scomparin (Vice-Rettrice per la ricerca UniTo) , Francesco Profumo (Presidente Compagnia di San Paolo), Elena Boranga (Responsabile Area affari generali UEPE Cuneo), Giuseppina Piscioneri (Direttrice Casa di Reclusione di Saluzzo), Catia Taraschi (Direttrice Ufficio Detenuti Provveditorato Regionale Amministrazione penitenziaria Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta)

Torino e Chambery: città gemelle da 65 anni

Sono due città i cui destini si sono incrociati numerose volte nel corso della storia. Lontano nel tempo, come nel 1563, quando Emanuele Filiberto portò il cuore amministrativo dell’allora ducato di Savoia proprio da Chambery a Torino e, poco più tardi, nel 1578, quando uno degli oggetti più cari al mondo cristiano, la Sindone, il lenzuolo che secondo la tradizione avrebbe avvolto il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla croce, fu portata dalla città d’oltralpe nella nuova capitale del ducato. Un legame antico, dunque, che in anni più recenti ha visto le due città promuovere numerose iniziative comuni e dar vita a una collaborazione che si è fatta via via sempre più stretta.

Dal 1957, infatti, Torino e Chambery sono anche città gemelle, cioè da quando, 65 anni fa, hanno sottoscritto il patto di amicizia celebrato e rinnovato nel corso di una cerimonia organizzata nella Sala Rossa di Palazzo di Città.

“È il patto di amicizia e collaborazione più antico che la storia dell’istituzione comunale torinese abbia mai conosciuto – ha sottolineato la presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, aprendo la cerimonia – frutto della lungimiranza dei sindaci Amedeo Peyron e Paul Chavalier, che già nel 1957 riconobbero le identità distinte delle due città, ma unite nel riconoscimento di valori comuni.”

Ai valori ha fatto riferimento nel suo intervento anche il sindaco Stefano Lo Russo. “In questo periodo difficile – ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo piemontese – il nostro incontro assume un significato ancora più forte e anche simbolico, poiché riaffermiamo i valori che portò alla nascita dell’odierna Unione Europea, avvenuta a seguito di un conflitto che incendiò l’Europa e causò milioni di morti. Questi stessi valori sono stati ribaditi anche dai nostri governi, poco prima dello scoppio del conflitto in Ucraina, con la firma del Trattato del Quirinale tra Italia e Francia”.

Nelle parole del sindaco di Chambery, Thierry Repentin, il ricordo del profondo legame tra le due città e i rispettivi territori e di quanto di positivo questo legame ha prodotto negli anni: “un patto di gemellaggio tra Chambery e Torino che – ha evidenziato Repentin – va oltre il rapporto di relazioni internazionali”.

Nel pomeriggio la delegazione francese, divisa per competenze, si dividerà per visite, incontri e tavoli di lavoro a Palazzo Madama, Circolo dei Lettori, OGR, Torino City Lab, Urban Lab, Orti Generali a Mirafiori. Allo Juventus Stadium una maglia con il numero 65, realizzata per l’occasione da Juventus F.C., sarà consegnata al Sindaco di Chambery.

Già il 18 giugno scorso, nell’ambito delle iniziative per la celebrazione dell’anniversario del gemellaggio si era svolta a Chambéry la partita amichevole tra le giovanili di Savoye F.C. e Juventus F.C.

Un festival a cura della Fondazione Circolo dei Lettori si terrà invece a settembre, culminante nella settimana dal 13 al 18, con iniziative tra Italia e Francia.

di Roberto Rossi

Azienda Zero, il commento di Magliano

Sarà da oggi operativa l’Azienda Zero, con una lunga serie di compiti e funzioni:

 

non abbiamo mai nascosto, in Consiglio Regionale, le nostre perplessità relative a questa nuova struttura. L’Azienda Zero sarà utile per ridurre le liste d’attesa? Aiuterà a valorizzare finalmente le tante eccellenze della Sanità piemontese? Rappresenterà un miglioramento – in termini di efficacia e accessibilità dei servizi – per chi ha una malattia rara o una fragilità psichica? Varrà a ridurre i flussi del turismo sanitario, attualmente rilevantissimi dal Piemonte verso altre Regioni? Riuscirà a valorizzare l’apporto convenzionato del Settore Privato? Su questi parametri e sui risultati ottenuti valuteremo questa novità. L’attenzione dei Moderati sarà massima e valuteremo costantemente l’andamento del nuovo modello di organizzazione, pronti a chiedere conto alla Giunta delle eventuali criticità.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.