ilTorinese

Bullismo e cyberbullismo: impatto su salute, socialità e legalità

Secondo un’indagine a risposta multipla, svolta in 48 istituti nelle 8 province piemontesi (mille studenti, trecento docenti e cento esponenti del personale Ata), dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazionedell’Università degli studi di Torino, il 71% degli insegnanti segnala che i principali atti di bullismo percepiti  riguardano le caratteristiche personali; il 40% segnala atti di bullismo in base all’origine straniera e di bullismo basato sull’orientamento sessuale; il 24% bullismo di genere; il 19% bullismo predatorio (ad esempio furti ricorrenti ai danni di una stessa persona), il 16% bullismo verso persone con disabilità, il 2% bullismo su base religiosa. Alla base delle singole azioni ci sarebbero rabbia e forme di insicurezza dei ragazzi.

La seconda indagine del dipartimento dell’Università di Torino “Secondo il mio punto di vista“, evidenzia invece la percezione del bullismo dopo il lockdown dal punto di vista degli studenti vittime,gli  studenti testimoni e gli  insegnanti:  tutte e tre le categorie concordano sul fatto che i principali atti di bullismo si manifestino con prese in giro per il 24,3% studenti vittime,  31,1% studenti testimoni e  40,5% degli insegnanti; con minacce fisiche per 7,0%-15,4%  e 17,2% e aggressioni fisiche per il 6,2% 15,6% 23,0%. Durante il periodo di  lockdown si evidenzia un  rallentamento delle azioni di bullismo con una tendenza di crescita ala ripresa della scuola in presenza.

“È drammaticamente lunga la lista dei giovani che sono rimasti vittime di atti di bullismo, di cyberbullismo e del sexting – Stefano Allasia, presidente Consiglio regionale del Piemonte –  azioni che possono provocare effetti devastanti sulla psiche delle vittime soprattutto quelle più giovani, spingendole addirittura a togliersi la vita.Le istituzioni hanno il dovere di occuparsi di questi fenomeni sempre, e non soltanto quando una drammatica notizia di cronaca riaccende i riflettori sulla questione. Per questo il Consiglio regionale ha approvato nel 2018 una legge per contrastare e prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo , una tra le norme più avanzate a livello nazionale,  con l’obiettivo di avere informazioni di contesto e capire gli ambiti di prevenzione e intervento. Credo che a tal proposito la prima azione preventiva debba riguardare la scuola ed il ruolo educativo degli insegnanti, dal momento che  è proprio in quell’ambiente  si manifestano maggiormente i fenomeni di bullismo

“Imparare a proteggersi dai bulli, ma anche a non diventare uno di loro – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Un rischio che in un mondo amplificato dalla forza dei social network non è così remoto purtroppo, perché la rete è spesso una prolifica fucina di “leoni da tastiera”, convinti che lo schermo di uno smartphone renda invisibili o invincibili. Per questo coltivare la consapevolezza che serve a riconoscere negli altri il disagio, e in noi stessi il sintomo di un gesto o una parola prepotente e fuori luogo, è importante. Ci aiuta a sviluppare gli anticorpi necessari a combattere un fenomeno insidioso, che non va mai sottovalutato né nutrito con leggerezza e superficialità”.

Il pugno sul viso lascia un segno che forse il mondo è in grado di vedere, mentre la prepotenza senza volto, l’intimidazione senza voce del cyber-bullo non devono rimanere “trasparenti” –  ha dichiarato Alessandro Stecco , presidente della Commissione regionale Sanità – Vogliamo costruire per i ragazzi un puntello sociale, educativo e culturale che non distingua tra molestie verbali, aggressioni fisiche, forme più o meno subdole di provocare dolore negli altri. Ogni atto offensivo consapevolmente violento va intercettato, l’allarme accolto e la soluzione condivisa. La mano tesa verso chi subisce bullismo o cyberbullismo è quella che ognuno di noi deve saper porgere. Ecco il motivo che ci ha spinti ad organizzare questo convegno: sensibilizzare e conoscere un fenomeno per individuare le più opportune strategie di confinamento”.

La nuova violenza che i ragazzi subiscono o infliggono influisce sui pensieri, facendoti sentire un eroe per la violazione dell’altro o una nullità che arriva a specchiarsi nel giudizio cui si è sottoposti – ha aggiunto il vicepresidente della Commissione Sanità Andrea Cane  –  Le istituzioni, le scuole, gli operatori sanitari, le famiglie debbono avere gli strumenti per accompagnare le vittime di bullismo, sia esso fisico sia esso psicologico, ad uscire dal giogo. Dobbiamo tagliare la rete, quella in cui si rimane impigliati, quella che fa perdere coscienza di sé a favore del mostro che l’antagonista riesce a creare. Per questo abbiamo riunito in questo convegno le diverse competenze, perché la multidisciplinarietà è l’unica risposta valida a un fenomeno che si rinnova in continuazione”.

““Occorre investire sempre di più in percorsi educativi e formativi che aiutino a tenere il passo dei cambiamenti in atto, del fatto che la nostra società è sempre più contrassegnata da relazioni digitali che impattano sui meccanismi di crescita e benessere soprattutto dei più giovani”, ha dichiarato Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità. “Un aggiornamento costante che deve interessare anche la legge regionale 2/2018 da attuare e potenziare, a partire dalla creazione di centri regionali specializzati nella cura dei disturbi derivanti da un uso distorto delle nuove tecnologie, ma anche con la messa a sistema del patentino per l’uso responsabile dello smartphone, che ha ormai superato la sua fase sperimentale e rappresenta uno straordinario strumento formativo diventato modello anche per altre regioni”.

“Questo convegno  – ha dichiarato Vincenzo Lilli, presidente del Corecom Piemonte – rappresenta un significativo momento di collaborazione ed unità delle Istituzioni presenti che a diverso titolo sono impegnate nella prevenzione e nel contrasto di un fenomeno tanto odioso quanto ancora poco noto nella sua reale dimensione. Il Corecom, in virtù anche di disposizioni normative regionali, ha acquisito un ruolo fondamentale nella sua funzione di Osservatorio e di coordinamento delle progettualità tese a fronteggiare il cyberbullismo nelle sue molteplici forme in cui si manifesta. In ambito scolastico si consumano le più mortificanti condotte della dignità umana connesse al cyber bullismo, urge per questo un intervento sinergico in termini di educazione e di crescita civica”.

La garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Ylenia Serra ha ricordato in particolare di aver sottoscritto un Protocollo d’intesa che coinvolge Corecom e Regione Piemonte, Ufficio scolastico regionale, Università di Torino e del Piemonte Orientale e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino, per attuare interventi di prevenzione e contrasto del fenomeno del cyberbullismo sottolineando l’importanza di “lavorare sulla famiglia oltre che sui singoli, perché costituisce il nucleo fondamentale della società. Credo che la partecipazione dei minori vada sempre più valorizzata: oltre a costituire un loro diritto, consente agli adulti di meglio orientare le politiche di prevenzione e contrasto”.

“Il bullismo – ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino – è un fatto devastante sia per chi lo subisce sia per chi assiste. Abbiamo stanziato 140 mila euro lo scorso anno e 100 mila quest’anno per prevenire tale fenomeno nelle scuole, senza però dimenticare che il bullismo non coinvolge solo il mondo scolastico e che le ‘ragazzate’ possono sfociare, non di rado, in reati. Nel Piano di offerta formativa abbiamo inserito da settembre un progetto in collaborazione con Apple Education destinato a tutti i docenti di tutti gli ordini scolastici per l’uso consapevole della tecnologia e per aiutare i ragazzi a non essere utenti passivi degli strumenti digitali ma a conoscerne il funzionamento e ad utilizzarli in maniera attiva e non passiva”.

L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, nell’illustrare le numerose azioni previste dalla legge regionale 2/2018 per contrastare il bullismo e il cyberbullismo, “i cui obiettivi sono tutelare e valorizzare la crescita educativa, psicologica e sociale dei minori, proteggendo i soggetti più fragili, prevenire il rischio nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza, supportare i soggetti che, a vario titolo, ricoprono un ruolo educativo con i minori”. L’assessore ha inoltre evidenziato “l’importanza di attivare il Tavolo tecnico chiamato a collaborare con la Giunta per predisporre il Piano triennale degli interventi contro il bullismo, che dovrà essere approvato dall’Assemblea legislativa”.

 

I libri dell’estate

Nel pieno dell’estate più torrida degli ultimi anni volete sapere di quali libri si parla sul gruppo facebok Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri?

La nostra redazione ha selezionato per voi Sembrava un British invece era un Merdish il diario della gatta filosofa, scritto da Olivia Ninotti, che sta spopolando in rete; secondo posto per Spatriati, ultimo romanzo di Mario Desiati vincitore del Premio Strega; infine, terzo posto per Il rosmarino non capisce l’invernodi Matteo Bussola, romanzo corale incentrato sulla nascita dei sentimenti.

 

Andar per libri

Si svolgerà dal 20 al 25 agosto, a Senigallia (An) Ventimila Righe Sotto I Mari, In Giallo, Festival del noir e del giallo civile: tra gli ospiti di quest’anno gli scrittori Giancarlo De Cataldo, Alessandro Robechi, Gabriella Genisi, mentre la mostra a tema sarà dedicata a Novant’anni di giallo italiano. Tutte le informazioni sul sito della manifestazione.

Incontri con gli autori

Anne Hamilton è l’autrice di Fuga Da Parigi, una delle ultime proposte de La Nave di Teseo: l’abbiamo intervistata.

Vittorio Sandri è lo scrittore ferrarese autore de L’Educazione Di Giulia, uno degli ultimi successi Faust Edizioni: lo abbiamo incontrato.

Giorgio Secchi, giornalista e autore televisivo e teatrale ha esordito nel campo della narrativa con Non C’è Tempo Per Un Tango (Bookabook, 2022) una storia sul tempo e sui tempi dell’amore. Novità in Libreria lo ha intervistato.

Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che se volete partecipare ai nostri confronti, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Buone letture!

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

A 51 anni muore nel sonno: lascia quattro figli

Per un arresto  cardiaco nel sonno è morto Luca Gatti di Chivasso. Autista presso l’impianto cittadino dei rifiuti, aveva 51 anni ed è stato trovato senza vita nel suo letto. Era sposato con Martina e aveva quattro figli. Lascia anche il padre  Paolo, di 91 anni e un fratello. I funerali oggi alle 15 al Tempio Crematorio di Mappano

“Il proibizionismo sulla Cannabis anche a Torino è fallito”

Cannabis a Torino ed in Piemonte: Dati dei SERD e della Relazione annuale al Parlamento sulle dipendenze per l’anno 2022, relativi all’anno 2021: Il proibizionismo è fallito

“Il proibizionismo sulla Cannabis anche a Torino, dati alla mano, è fallito” così in una nota Andrea Turi, Coordinatore dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Silvio Viale, Consigliere Comunale Radicale di Torino e Giulio Manfredi, membro di Giunta della Segreteria di Radicali Italiani. Proseguono: “grazie ad un’interpellanza del Consigliere Comunale Viale siamo venuti a conoscenza dello stato dell’arte degli utenti dei servizi per le dipendenze di Torino e i dati parlano chiaro: il proibizionismo sulla Cannabis è fallito. Infatti su un totale di 5.422 utenti attivi dei SERD (Servizi per le Dipendenze Patologiche), dati 2021, solo 385 sono utenti dipendenti da Cannabis come droga primaria, e ricordiamoci che è un prodotto ad ora gestito dalle mafie e quindi non protetto. Circa la metà, il 46,5% del totale pari a 2.524 hanno l’eroina come droga primaria, 1.143 sono dipendenti da Alcol. Seguono 59 trattati per tabacco e 209 per gioco d’azzardo.” Proseguono: “accogliamo con piacere la pubblicazione della Relazione annuale sulle dipendenze per l’anno 2022, dati 2021, della ministra cuneese Dadone. Anche qui si certifica la fine del proibizionismo in Piemonte, infatti su 987 inviti formali alla prefettura per violazione art. 75 DPR n°309/1990 solo 97 si traducono poi in segnalazioni, per un dispendio di uomini e mezzi, con risultati irrisori e così da 60 anni. Concludono: “salutiamo con favore la recente rete delle città antiproibizioniste di cui fa parte la città di Torino per il tramite dell’Assessore Rosatelli, che ricalca il manifesto delle città antiproibizioniste lanciato da Radicali Italiani, e che ci vedrà come radicali protagonisti perché sia uno strumento per passare dalle parole ai fatti. Speriamo, nell’immediato, che questa rete infonda forza e coraggio ad un Parlamento che si appresterà, previa discussione degli emendamenti, a portare in votazione per metà luglio il Ddl Magi per la depenalizzazione della coltivazione di 4 piantine. Coraggio e poca lettura dei dati scientifici che è mancata alla nostra corregionale deputata di Fratelli d’Italia Augusta Anita Laura Montaruli che nell’aula del Parlamento ha sproloquiato addosso ai partiti promotori del disegno di legge, rei di fornire la droga per strada. Signora depuata si informi, la droga è già libera, serve legalizzarla.”

Inail e Confcooperative Piemonte al dialogo su sicurezza e inserimento lavorativo

Mercoledì 29 giugno, nella Casa della Cooperazione in Corso Francia 329 a Torino, si è tenuto un
incontro tra Inail e Confcooperative Piemonte per discutere dei temi e delle sfide legate alla
sicurezza sul luogo di lavoro.
Al tavolo di lavoro hanno preso parte insieme al Presidente di Confcooperative Piemonte, Tino
Cornaglia, e ai rappresentanti delle federazioni e dei territori dell’associazione di rappresentanza,
anche il Direttore Regionale Inail Piemonte, Giovanni Asaro, e il Vicario del Direttore Regionale
Piemonte, Vita Romaniello.
Un incontro che ha posto le basi per discutere di innovazione e sicurezza, di inserimento lavorativo
e strumenti, e che dimostra l’attenzione che Confcooperative Piemonte continua a porre a questi
temi. Il lavoro, nelle sue diverse sfaccettature, è infatti alla base dell’impegno giornaliero
dell’organizzazione e si è dimostrato essere un terreno fertile e comune per sviluppare nel futuro
risposte concrete ai bisogni dei lavoratori.
Risposte che sono storicamente l’obiettivo di Confcooperative, come ricordato dal Presidente
regionale, Tino Cornaglia: “Questo incontro rappresenta per noi un primo importante passo
all’interno di un percorso di collaborazione che vedrà sempre al centro i lavoratori e le imprese. C’è
bisogno di innovazione e di confronto.
Entrambe le realtà, Inail e Confcooperative, hanno la possibilità di mettere sul piatto le proprie
competenze e conoscenze, con l’obiettivo comune di riuscire a maturare delle soluzioni alle principali
problematiche legate ai temi del lavoro e della sicurezza delle persone.
Intendiamo dare seguito all’incontro e continuare a lavorare per dare alle imprese cooperative nuovi
strumenti.”
“L’incontro di oggi testimonia l’attenzione dell’Inail al mondo della cooperazione e può essere
considerato il primo passo per impostare le linee di una proficua collaborazione” – ha commentato
al termine dei lavori il Direttore regionale Inail Piemonte Giovanni Asaro.
“Si tratta infatti di un settore importante dell’economia e della produzione regionale – ha proseguito
Asaro – all’interno del quale l’Istituto può offrire un contributo in termini di innovazione e
sperimentazione di modelli organizzativi che pongano al primo posto la prevenzione degli infortuni,
per garantire ai lavoratori più elevati livelli di sicurezza dell’ambiente lavorativo”.

Si tuffa dal trampolino di cinque metri e batte la testa

Un ragazzino di 14 anni si è tuffato dal trampolino di 5 metri nella piscina dello Sporting, di Lesa, nel Novarese. È caduto all’indietro e ha picchiato la nuca sullo stesso trampolino cadendo in acqua svenuto. E’ stato soccorso dai bagnini, e portato in elicottero all’ospedale di Novara con ferite da codice rosso, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.

“L’anima del Guerriero”, il romanzo storico di Marco Stambazzi

Informazione promozionale

I decenni a ridosso dell’anno Mille, sono lo scenario nel quale si agita il colpo di coda di una delle più crudeli ed evolute culture indoeuropee, che dalla Groenlandia alla Russia ha lasciato il suo poderoso segno.

Un seme, una discendenza di geni si potrebbe affermare, perché mentre scorribande e razzie lasciano dietro solo morte e distruzione, duecento anni circa di colonizzazione lasciano dietro di loro città, culture, razze, oltre alla scoperta di nuove terre.

L’Europa, tra il decimo e l’undicesimo secolo d.c., era attraversata da contrapposizioni cruente fra culture antiche e nuovi popoli emergenti e proprio in questi periodi nascono regni che saranno fondamentali nella storia dei secoli a venire come l’Inghilterra, il Ducato dei Rus’ di Kiev ed il Ducato di Normandia.

Nella storia s’intersecano le vite di diversi personaggi, ma la colonna portante è la storia dello Jarl Thoran Tyrkensson Lo Scaltro, figlio di Tyrken IngvarssonIl Sanguinario, al comando di una temibile schiera di combattenti, un guerriero ramingo che ci mostra con i suoi occhi le contraddizioni di quella vita, delle sue paure, del rapporto con sé stesso e con i tempi che cambiano e lo inseguono per trasformarlo in ciò che non vuol essere.

E’ lui, valoroso guerriero e astuto comandante, che sceglie con chi allearsi per onore, per vendetta e per amore.

In questo contesto il vero potere era ancora rappresentato dal timore che potevano incutere un nome, uno stendardo che garriva al vento in battaglia e le polene delle imbarcazioni che si avvicinavano ai porti.

Era l’epoca in cui i bardi cantavano le gesta e gli amori e delle guerre nelle taverne e nelle feste dei re, dalle terre del nord fino ai confini conosciuti.

L’autore

Marco Stambazzi, è nato e vive a Cesenatico, suggestiva cittadina della Romagna. Appassionato di storia, è al suo primo romanzo, un self publisher puro edito da EBS Print, infatti oltre alla narrazione ha curato anche la copertina nella sua interezza e le cartine che si trovano all’interno.

Nella vita fa tutt’altro: da più di venti anni lavora nel settore della sicurezza privata per strutture fieristiche, congressuali, eventi sportivi e musicali. 

Le sue passioni si sovrappongono l’un l’altra: la fotografia, con la quale cerca di catturare le emozioni che gli donano un oggetto o un paesaggio, e la storia, sua profonda passione sin da bambino.

Nel mondo della rievocazione della cultura celtica fa parte del Clan Reitheha partecipato infatti ad eventi di rievocazioni storiche, ma da sempre è stato incuriosito ed affascinato dal mondo vichingo, così da spingerlo a scoprire meglio una delle più crudeli ed evolute culture indoeuropee conosciute.

Gli piace definirsi scrittore per caso perché in realtà non ha scelto di scrivere un libro, ma gli è venuto spontanein un momento difficile della sua vita; ha così cominciato a riversare nella narrazione i suoi pensieri, quello che stava prendendo forma era L’anima del Guerriero.

 

Per saperne di più:

https://www.instagram.com/scrittorepercasomarcostambazzi/

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Intervista su Odeon TV:

I duecento anni della Scuola Allievi Carabinieri di Torino

Per tutto il mese di luglio al Mastio della Cittadella di Torino, luogo simbolo che ospitò i primi allievi Carabinieri, sarà allestita la mostra Guard-A-voi! – Duecento anni della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, che ne racconta per immagini la storia e l’evoluzione. È uno degli eventi annunciati a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative per il bicentenario della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, realizzate con il sostegno del Consiglio e della Giunta regionale e del Comune di Torino.

All’incontro, cui sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, il comandante della Scuola Allievi Carabinieri di Torino, col. Giovanni Spirito, l’assessore regionale all’Istruzione, Lavoro, Formazione professionale e Diritto allo studio universitario Elena Chiorino, il sindaco della Città metropolitana di Torino Stefano Lo Russo e lo storico Michele D’Andrea, curatore della mostra con Enrico Ricchiardi, si è sottolineata l’importanza di questo “compleanno” non solo per la storia di Torino ma per quella dell’Italia intera.

La mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni, dal 1° al 31 luglio dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 e da ottobre verrà nuovamente allestita a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale.

Oltre all’esposizione, il culmine delle celebrazioni è previsto per sabato 23 luglio a partire dalle 8.30, quando da via Cernaia prenderà il via la parata degli Allievi Carabinieri che, lungo via Pietro Micca, si radunerà in piazza Castello. E nella piazza, dopo l’intrattenimento musicale della Banda dell’Arma, alle 11 avrà inizio la cerimonia di giuramentosolenne degli Allievi del 140° corso formativo, intitolato al carabiniere Alberto La Rocca, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria, evento a cui è invitata tutta la cittadinanza.

La sera del 22, alle 18.30, inoltre, la Banda dell’Arma terrà un concerto a inviti all’Auditoium Rai di Torino che potrà essere seguito dal pubblico in diretta streaming sul sito www.carabinieri.it

“Il Piemonte e il Consiglio regionale hanno da sempre una chiara coscienza dell’importanza del ruolo che i Carabinieri svolgono sul territorio nel contrastare chi delinque, nel rispondere ai bisogni dei cittadini, nel controllare il territorio – ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa piemontese Allasia –. Non a caso, in occasione del bicentenario della nascita, nel 2014, il Consiglio regionale ha conferito all’Arma la sua massima onorificenza, il Sigillo della Regione”.

“Il bicentenario della Scuola Allievi Carabinieri di Torino non ricorda solo la cifra tonda di una ricorrenza, ma testimonia la validità intatta di una scelta, fortemente innovativa per quei tempi,che prosegue ininterrottamente da duecento anni formando costantemente giovani generazioni che hanno operato e continuano a operare con intatto senso del dovere per la sicurezza del Paese”, ha sottolineato il colonnello Spirito.

“La nascita della Scuola Allievi Carabinieri proprio a Torino conferma il legame forte e storico che esiste fra il Piemonte e l’Arma che per noi italiani rappresenta l’emblema di amor patrio, di sicurezza, di legalità, di etica ma anche e soprattutto di umanità. I Carabinieri sono anche esempio di formazione di alto livello: il modello operativo Msu (Multinational specialized unit) ad oggi è noto e preso ad esempio in tutto il mondo”, ha affermato l’assessore regionale Chiorino. “Auspichiamo quindi che sempre più i Carabinieri, con la loro competenza, possano incontrare il mondo della scuola per trasmettere i propri valori ai giovani e formare i cittadini di domani”.

“Quella dei Carabinieri – ha evidenziato il sindaco di Torino Lo Russo – è una presenza contrassegnata da dedizione, spirito di sacrificio, altruismo e non di rado, gesti di eroismo. In loro la comunità vede la presenza dello Stato sul territorio. In questo importante anniversario tutta la comunità torinese rivolge alle donne e agli uomini dell’Arma dei carabinieri la riconoscenza per il servizio prestato a favorire di tutti i cittadini”.

“La mostra – ha commentato Michele D’Andrea – è stata un’occasione preziosa per approfondire aspetti legati alla nascita dell’Arma dei Carabinieri e all’istituzione, nel 1822, della prima Scuola Allievi: il visitatore attraverserà idealmente due secoli di storia dei Carabinieri attraverso cimeli di grande valore, dal fucile a pietra focaia a una bardatura completa, dalla prima uniforme alle mitiche Alfa Romeo alla bandiera ottocentesca della Legione Allievi di Torino”.

 

“Candiolo-Roma”: Un progetto su due ruote

In memoria di Claudia Dentis Lodi a sostegno della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, dal 7 al 15 luglio 

 

E’ stato presentato presso il Motovelodromo “Fausto Coppi”, storica struttura polisportiva di Torino, il progetto “Candiolo-Roma. In bici per la ricerca”, una raccolta fondi in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro che vedrà Francesco Lodi e i suoi tre amici, Simone Comotto, Daniele Giaccone e Hugo Laborne, impegnati in un viaggio lungo nove giorni, con partenza dall’Istituto di Candiolo – IRCCS il 7 luglio e arrivo a Roma il 15 luglio.

 

Volpedo, Vigoleno, Dozza, Scarperia e San Piero, Anghiari, Buonconvento, Pitigliano, Foglia, Roma: queste le tappe del tour che porterà i quattro ciclisti “improvvisati” a percorrere l’Italia per sostenere la Ricerca, in particolare i tumori rari, e ricordare Claudia, la mamma di Francesco e Giulia, scomparsa nel marzo scorso. Ad accompagnarli in macchina Giulia, la sorella di Francesco, e il papà Lorenzo.

 

Molti sono i partner che supporteranno il progetto. Nital, Alpa Distribution e lo storico negozio di articoli sportivi Jolly Sport, oltre al Motovelodromo di Torino.

 

Sarà possibile sostenere il progetto donando attraverso la piattaforma GOFUNDME al seguente link: https://www.gofundme.com/f/candioloroma-in-bici-per-la-ricerca. Tramite Facebook al seguente link: https://www.facebook.com/donate/1161048624459447/ oppure tramite il sito della Fondazione https://fprconlus.it/sostieni-candiolo/altri-metodi-di-donazione/ indicando come causale “in bici per la ricerca”.

 

Chi invece volesse seguire il viaggio e fare il tifo, può farlo sui canali social del progetto: Instagram @in_bici_per_la_ricerca, Facebook @InBiciPerLaRicerca o sulle pagine social della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Trotto e musica a braccetto all’ippodromo

Uno dei temi portanti di questa estate all’Ippodromo di Vinovo è il trotto a ritmo di musica: succederà di nuovo nei prossimi due appuntamenti in posta, quello di sabato 2 luglio accompagnato dal Dj Set di Franco Frassi (che qui è di casa) e di sabato 9 con la musica jazz. A seguire mercoledì 13 con la Tris Quarte Quinte e sabato 23 con la serata speciale della festa e del raduno di auto sportive Mustang e un nuovo appuntamento con un concerto jazz sempre in collaborazione con Dimensione Jazz. Ad agosto corse mercoledì 3 agosto, poi sabato 27 e mercoledì 31.

Questo sabato in pista gli attori principali saranno i gentlemen, con la qualificazione del Trofeo delle Regioni: sette al via disposti sui due nastri del doppio giro di pista. Favori del pronostico, nonostante la penalità dell’ultimo nastro, per Enrico Colombino (che è anche il presidente del Gentleman Club Piemonte Liguria) che con il suo Singapore cercherà di portarsi a casa la qualificazione. Accanto a lui Michele Bechis con Uragano Op. Nelle altre corse la più affollata sarà il premio Somalia, per tre anni che non abbiamo ancora vinto 5.000 euro in carriera: in questo caso il pronostico è per Sound Track e Santo Mollo. Interessante anche la corsa per aspiranti allievi, dove Nicolò Mollo proverà a prendersi la vittoria sfiorata l’ultima volta sulla pista con Aspromonte Jet. Nel parterre street food e l’Hippo-Trattoria aperta per accompagnare la serata che prenderà il via alle 19,10 con ingresso gratuito.

Domenica 3 poi tutti a fare il tifo per i torinesi in trasferta ad Agnano per il GP Città di Napoli riservato ai 3 anni con Andrea Guzzinati (che ha appena v9into il GP Triossi a Roma con Callmethebreeze) insieme a Denzel Treb e Santo Mollo in sulky a Dubhe Prav. Nel Filly ancora Guzzinati con Dorothy Bar.