ilTorinese

Architettura e paesaggio rurale, riapre il bando

Ancora disponibili quasi 14 milioni di euro, oltre 25 sono stati già assegnati. Per le candidature c’è tempo fino al 30 settembre

Il presidente Cirio e l’assessore Poggio: «Vogliamo poter dare al territorio il 100% di queste risorse»

 

Il Piemonte ha già usufruito del 65% delle risorse del Pnrr per il recupero degli edifici e dei paesaggi rurali storici, ma l’obiettivo è di poter assegnare al territorio il 100% dei fondi disponibili. Per questo la Regione Piemonte ha deciso di tenere aperta fino al 30 settembre 2022 la finestra di candidatura.

Dei progetti esaminati fino a oggi ne sono stati giudicati ammissibili 212 per un valore di 25,6 milioni di euro. Dal 5 luglio 2022, data di riapertura dell’avviso a sportello rivolto a soggetti privati profit e no profit, si potranno presentare eventuali altre proposte: le risorse disponibili sono ancora 13,8 milioni. Gli interventi saranno esaminati nel rispetto dell’ordine temporale di arrivo fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile.

«Non vogliamo che sia disperso neanche un euro dei fondi europei – hanno sottolineato il presidente della regione Alberto Cirio e l’assessore alla cultura turismo e commercio Vittoria PoggioE per questa ragione abbiamo deciso di tenere aperto lo sportello fino alla fine di settembre: vogliamo assegnare ulteriori risorse ai territori e a tutto il loro indotto con l’obiettivo di preservare i paesaggi rurali e storici riqualificando così alcuni simboli della nostra cultura che potranno essere restituiti alla collettività».

Le domande di finanziamento devono essere presentate, entro la fine di settembre utilizzando esclusivamente l’applicativo informatico predisposto da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e accessibile all’indirizzo CdP https://portale-paesaggirurali.cdp.it/

Quando sono i giovani ad insegnare agli anziani

Fin da piccoli ti insegnano ad ascoltare gli adulti, in particolare i nonni o gli anziani della comunità di riferimento, per imparare i segreti della vita, per evitare di commettere errori, per crescere seguendo il loro esempio.

Giustissimo, soprattutto in una società dove quarant’anni (mediamente due generazioni) non siano troppi per applicare le regole del passato; nonno ha fatto la guerra e spiega quanto sia brutta, papà ti insegna a cercare un lavoro fisso che ti consenta dopo trentacinque anni (allora) di lavoro di goderti la liquidazione.

In una società, quale quella attuale, dove i tempi sono estremamente veloci, dove gli insegnamenti degli anziani trovano pochi campi di applicazione sono, invece, i giovani a dover insegnare agli anziani, ed il termine “dovere” è quanto mai appropriato.

Pensate un attimo quand’è stata l’ultima volta in cui avete potuto insegnare, e parliamo di esperienza vissuta e non di cultura umanistica, ai vostri figli o nipoti e, per contro, quando i vostri eredi o comunque giovani abbiano insegnato a voi qualcosa.

Se mio nonno fosse stato medico, probabilmente mi insegnerebbe cosa sia una scintigrafia, la risonanza magnetica delle prime generazioni; sui virus saprebbe poco, sulle indagini per immagini meno ancora.

Lo stesso dicasi per qualsiasi professione avesse svolto e, soprattutto, per le modalità con cui le avrebbe svolte.

Pensiamo soltanto all’attività più comune per un artigiano o un commerciante, anche se spesso è la meno praticata: emissione fatture, tenuta contabilità, bonifici.

Da alcuni anni ognuna di queste attività dev’essere svolta in modo virtuale, digitale e spesso nessuno, né CCIAA, né il commercialista ti insegna come fare.

Sono pertanto i giovani i soggetti preposti all’insegnamento agli anziani, una vera missione andragogica affidata al buon cuore di nipoti, vicini di casa, ecc.

Lo stesso dicasi per le TV on demand dove i tradizionali metodi di visione sono stati stravolti da Wi-Fi, abbonamento, contratto (singolo o multiplo), ecc.

Ricordo (Sergio) che anni fa, quando si passò al digitale terrestre almeno una quindicina di persone, tra vicini di casa, amici di conoscenti, clienti di negozianti nei cui esercizi mi recavo mi chiesero, disposti a pagare, se avessi sintonizzato i loro decoder perché se no erano senza TV.

E non stiamo parlando di ignoranza di una professione (se non so fare l’idraulico è normale che ne chiami uno all’occorrenza); parliamo di un’inversione di tendenza rispetto soltanto a trenta o quarant’anni fa.

Vari strumenti tecnologici fanno ormai parte della quotidianità e una parte della popolazione rischia di venire esclusa se non si provvede a formare sul loro utilizzo anche le generazioni nate a metà del secolo scorso. E chi meglio dei nativi digitali può assumersi questa responsabilità? La diffusione degli smartphone e la digitalizzazione di numerosi servizi essenziali, si pensi alle ricette mediche e a tutti quei servizi divenuti accessibili solo attraverso l’identità digitale (SPID, ha reso infatti indispensabile il coinvolgimento dei giovani nella diffusione dell’alfabetizzazione digitale. Alcuni Comuni hanno avviato progetti che vedono giovani studenti vestire i panni di insegnanti per aiutare gli anziani a conoscere e utilizzare le funzioni di base di uno smartphone, a navigare in rete o ad accedere ed esplorare il proprio fascicolo sanitario.

Il compianto De Andrè, nel suo ultimo concerto del 1998, disse che spesso riteniamo che i giovani di oggi non abbiano valori: hanno sicuramente dei valori che noi non siano ancora riusciti a capire bene e che, comunque, nascono nel contesto di una società impostata dalle generazioni precedenti. Società che fatica ad accogliere la creatività e la freschezza delle menti più giovani e tende a procrastinare il loro ingresso nel mondo del lavoro con tutte le relative conseguenze: difficoltà a raggiungere la propria autonomia e creare la propria famiglia.

Quando un giovane rifiuta di lavorare 10 ore al giorno per 400 euro al mese ha torto? Non aveva piuttosto torto suo nonno a vantarsi di non aver mai fatto un giorno di malattia in fabbrica dove, non è improbabile, ha anche contratto qualche malattia professionale, con ritmi di lavoro disumani?

O hanno forse torto i giovani che non ambiscono più al posto fisso, resisi conto che oltre al lavoro usurante in un call center o nel reparto spedizioni di un colosso dell’e-commerce esiste ben altro, più umano, più remunerativo dal punto di vista sociale, umano, morale.

Potrà non piacere, ma oggi guadagna molto di più un influencer sui social che un imprenditore che si assuma il rischio d’impresa e che debba ogni giorno stare attento a legislazione, divieti, obblighi, risoluzioni UE, Decreti Ministeriali e via dicendo.

Se i nostri genitori avessero sbagliato tutto? D’altronde sono loro che ci hanno consegnato questo mondo, sono i nostri nonni che ci hanno fatto trovare questo pianeta devastato dal consumismo, dal benessere, dalla moda “usa e getta”.

I nostri avi ci hanno insegnato a non buttare via nulla, che gli oggetti guasti si riparano: quand’è stata l’ultima volta che abbiamo riparato un TV? Quando abbiamo lasciato un elettrodomestico in riparazione, scoprendo che comprarlo nuovo costava quasi la metà che a ripararlo?

In una società in continua, rapidissima evoluzione i giovani hanno il dovere sociale di comunicare il mondo attuale ai propri ascendenti; ciò che per i millennial è normale, è abitudine, per i nati sessanta o settanta anni fa è notte. Il nostro oggi potrà non essere il meglio, potrà essere perfettibile, potrà venir cambiato ma se non tutti possono valutarlo e deciderlo il processo di evoluzione, normale in una società, sarà zoppo.

Sergio Motta

Cristiana Francesia

 

2 luglio 2000: il golden gol condanna l’Italia!

Accadde Oggi

Finale coppa Europa
Francia-Italia 2-1

Data funesta quella di oggi a 22 anni di distanza.
Era una squadra molto giovane quella che il ct Dino Zoff aveva portato al campionato europeo olandese del nuovo millennio.Ci credeva sempre di più la nazionale italiana:infatti partita dopo partita gli azzurri erano arrivati fino alla finale, superando ai rigori in una incredibile semifinale l’Olanda padrona di casa, con Francesco Toldo portiere supereroe.In finale ci toccava la Francia che, seconda nel suo girone, ai quarti e in semifinale aveva  eliminato la  Spagna (2-1) ed il Portogallo (2-1).
Nella finale contro i francesi,sul risultato di parità 1-1, c’era la regola del Golden goal,poi abolita.Consisteva che la prima squadra che faceva gol nei tempi supplementari vinceva la partita.Infatti
a due minuti dalla fine del primo tempo supplementare fu David Trezeguet, su cross di Robert Pires, a bruciare i sogni azzurri,segnando il gol del 2-1 e consegnando la coppa Europa alla Francia.

Enzo Grassano

Cold case del 2004, due arresti grazie ai carabinieri del Ris

Torino. Eseguite due misure cautelari nei confronti di altrettanti esponenti della ‘ndrangheta ritenuti gravemente indiziati dell’omicidio di Gioffrè Giuseppe, avvenuto a San Mauro Torinese nel 2004

In provincia di Reggio Calabria e Parma, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, supportati nella fase esecutiva da quelli di Reggio Calabria, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP del Tribunale di Torino su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 2 pregiudicati (di cui uno detenuto a Parma per altra causa) affiliati alla ‘ndrangheta, ritenuti gravemente indiziati dell’omicidio di GIOFFRÈ Giuseppe, originario di Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC), avvenuto l’11 luglio 2004 in San Mauro Torinese (TO), ove la vittima all’epoca risiedeva.
Nelle indagini svolte nel 2004 dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Torino emerse la responsabilità dell’omicidio in capo ad ALVARO Stefano – condannato per l’omicidio in via definitiva a 21 anni di reclusione – membro di un gruppo di fuoco composto da almeno altri 2 complici all’epoca rimasti ignoti.
I successivi accertamenti di natura tecnico-scientifica, effettuati nel maggio 2021 dal RIS di Parma con l’ausilio di nuove tecnologie informatico – dattiloscopiche su alcuni reperti rinvenuti nei pressi dell’autovettura bruciata utilizzata per commettere il delitto, hanno consentito di individuare nuovi elementi indiziari, riscontrati da specifica attività investigativa, che hanno portato all’identificazione degli altri presunti componenti del gruppo di fuoco responsabili dell’omicidio, il cui movente secondo la ricostruzione accusatoria sarebbe da ricondurre ad una faida risalente agli anni ’60 del secolo scorso, allorquando il GIOFFRÈ – a conclusione di una disputa per ragioni commerciali – uccise due esponenti della cosca DALMATO-ALVARO.

Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e i predetti indagati sono da considerare non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.

Inizia la stagione dei saldi Spenderemo meno di 150 euro a testa

Oggi in Piemonte partono  i saldi estivi 2022, già ampiamente preceduti da sconti e promozioni.

Dureranno fino a sabato 27 agosto e riguarderanno quasi tutte le categorie dall’abbigliamento alle calzature, fino alla casa e alla profumeria, con forti sconti fra il 30 e il 50%.

Le associazioni dei commercianti Ascom e Confesercenti prevedono una spesa media sotto i 150 euro, più bassa rispetto all’anno scorso. Nella provincia  torinese a Ciriè, Chivasso, Rivarolo, Settimo Si organizzano le ‘notti dei saldi’ con i negozi aperti fino alle 23. Il comparto abbigliamento, calzature e accessori, con sconti fra il 20-40% fa la parte del leone – dicono all’Ascom – applicando prezzi convenienti perché il settore non sconta ancora gli aumenti delle tariffe energetiche, a differenza di quasi tutti gli altri settori.

I vestiti dei Principini Una visita guidata per famiglie alla scoperta della moda di corte

Domenica 3 luglio, ore 15.45

Palazzina di Caccia di Stupinigi

 

“I vestiti dei Principini” è una passeggiata tra le sale della Palazzina di Caccia di Stupinigi per scoprire i particolari della moda di corte tra crinoline, gorgiere, busti e parrucche.

Nei ritratti dei principini, i bambini sono vestiti come dei piccoli adulti: il loro abito, infatti, indica quello che diventeranno da grandi. Fino ai tre o quattro anni non c’è differenza fra gli abiti dei principi e quelli delle principesse: entrambi portano un vestitino lungo, che sembra una vera e propria fasciatura, con in testa una cuffietta. I maschi, poi, vengono ritratti con in mano delle armi (frustino, lancia, spada), mentre le femmine hanno in mano ghirlande o mazzi di fiori. Nella visita guidata per famiglie si impareranno a riconoscere questo e altri particolari degli abiti dei piccoli abitanti della Palazzina.

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orario di apertura: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

Prezzo visita guidata: 5 euro, oltre il prezzo del biglietto

Biglietto: 12 euro intero; 8 euro ridotto

Gratuito minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Durata della visita: 1 ora circa

Prenotazione obbligatoria per la visita guidata entro il venerdì precedente

Info e prenotazioni: 011.6200634

 

Europa Verde nei Comuni

NASCITA DEL COORDINAMENTO DI EUROPA VERDE DEI COMUNI DI RIVOLI, COLLEGNO , GRUGLIASCO, BEINASCO E VENARIA
Oggi i rappresentanti dei territori si sono riuniti per avviare il progetto  che coinvolgerà i comuni di Grugliasco, Collegno, Rivoli, Beinasco e Venaria. Un’area di circa 60 km2 con circa 180.000 abitanti (che potrebbe essere inserita tra le prime 20 città italiane).
“È fondamentale che le future classi politiche di quest’area si organizzino per coordinare  un unico piano strategico ed Europa Verde Verdi si pone l’obiettivo di elaborare un coordinamento politico capace di elaborare questo piano strategico, che porterà benefici all’intera area urbanistica di Collegno, Grugliasco, Rivoli, Venaria e Beinasco pur mantenendo le rispettive identità e tradizioni e garantendo ai propri abitanti servizi adeguati e la voglia di vivere la propria città e non solo di abitarci”. Queste le parole di apertura della conferenza del Co-Portavoce di Torino Metropoli Fabrizio Frosina.
Mariella Grisà CoPortavoce Regionale prosegue illustrando il progetto: “Storicamente i Verdi della zona ovest di Torino sono stati un punto di riferimento per le politiche sulle tematiche ambientali, sociali  e dei diritti civili, ed è per questo che  con i Portavoce di Torino Metropoli e in accordo con l’esecutivo regionale del Piemonte abbiamo proposto  la nascita di un coordinamento politico della zona ovest aperto a tutte le esperienze, associazioni e realtà territoriali,  per poter mettere in rete le competenze maturate e condividere gli obiettivi comuni che  coinvolgono  le nostre comunità in una logica inclusiva e “circolare ” che preveda l’organizzazione di iniziative e momenti di elaborazione comune, di proposte e idee, incrementando il dialogo con quelle parti della società che faticano a trovare una rappresentanza politica in cui riconoscersi.”
Mentre per Vito Rosiello, storico Verde di Rivoli  è  fondamentale:  “Essere consapevoli di quanto la città che oggi contribuiamo a costruire, le infrastrutture che scegliamo, influenzino la forma del nostro futuro. La città è un organismo vivo e in evoluzione, perché lo sono le persone che la abitano. Dobbiamo sentirci protagonisti della nostra città, perché lo siamo. Perché la soddisfazione  che proveremo nel percorrere le strade di Collegno Grugliasco, Rivoli, Beinasco e Venaria del futuro venga dalla partecipazione che ci mettiamo adesso.”
Per Piutti Claudio, di Europa Verde Venaria, è fondamentale che questo coordinamento si occupi del patrimonio culturale dell’area Ovest di Torino, partendo dalla Reggia di Venaria, alla certosa di Collegno, al Castello di Rivoli, e del patrimonio dei Parchi diffusi su tutta l’area Ovest di Torino.
Andrea Giuliana, di Europa Verde Beinasco ribadisce l’importanza della tutela dei parchi fluviali  come quelli della Dora e del Sangone dove è  prevista  una riqualificazione e valorizzazione per il territorio al fine di collegare con un unico percorso verde l’ingresso a ovest di Beinasco con il Parco di Stupinigi. Sottolinea che grazie ad un finanziamento regionale e con la fondamentale collaborazione della Fondazione per l’Architettura è stato bandito un concorso internazionale di idee per la progettazione del parco fluviale del Sangone.
Nel comune di Collegno i Verdi , ora Europa Verde hanno sempre avuto un forte radicamento sul territorio, con importanti ruoli nelle amministrazioni passate e questo è il momento giusto per riprendere in modo efficace la nostra presenza sul territorio, con iniziative tra i cittadini ascoltando le loro esigenze e proponendo le nostre idee, ribadisce Fabrizio Fantinel, nuovo esponente di Europa Verde sul territorio di Collegno.
La transizione ecologica è diventata nella coscienza dei cittadini una delle gravi urgenze mondiali, quindi temi che investono le nostre città come la mobilità sostenibile l’inquinamento atmosferico, la gestione dei rifiuti, il patto territoriale per politiche comuni sugli obiettivi di agenda 2030, sono solo alcuni esempi del perché sia necessario fare sinergie e individuare strategie comuni politiche e amministrative, conclude Frosina Fabrizio, che rappresenta anche la realtà di Europa Verde del Grugliaschese.

Sul furgone con 120 chili di carne congelata in cattivo stato di conservazione

Nei giorni scorsi, durante un servizio ordinario di controlli sui veicoli in circolazione, in Via Reycend, gli agenti  del Reparto Sicurezza Stradale Integrata della Polizia Locale, hanno fermato un furgone MERCEDES Sprinter che all’interno del vano di carico trasportava alimenti congelati.

Nello specifico, all’interno del veicolo, che non risultava certificato per il trasporto di alimenti freschi o surgelati, gli agenti hanno rinvenuto 6 bobine di carne Kebab surgelate all’origine, ognuna della quali pesava 20 chilogrammi.

Il trasporto di tali prodotti deve essere fatto esclusivamente con veicoli con attestazione A.T.P. con capacità di mantenere la temperatura del vano di carico a – 18° C./-20° C .  Vista l’impossibilità di garantire la continuità nella catena del freddo e considerato che la merce trasportata poteva essere soggetta ad alterazione organolettica, il conducente del veicolo è stato denunciato per trasporto di alimenti, destinati alla vendita, in cattivo stato di conservazione.

I 120 chili di carne mal conservata sono stati posti sotto sequestro giudiziario probatorio.

Bullismo e cyberbullismo: impatto su salute, socialità e legalità

Secondo un’indagine a risposta multipla, svolta in 48 istituti nelle 8 province piemontesi (mille studenti, trecento docenti e cento esponenti del personale Ata), dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazionedell’Università degli studi di Torino, il 71% degli insegnanti segnala che i principali atti di bullismo percepiti  riguardano le caratteristiche personali; il 40% segnala atti di bullismo in base all’origine straniera e di bullismo basato sull’orientamento sessuale; il 24% bullismo di genere; il 19% bullismo predatorio (ad esempio furti ricorrenti ai danni di una stessa persona), il 16% bullismo verso persone con disabilità, il 2% bullismo su base religiosa. Alla base delle singole azioni ci sarebbero rabbia e forme di insicurezza dei ragazzi.

La seconda indagine del dipartimento dell’Università di Torino “Secondo il mio punto di vista“, evidenzia invece la percezione del bullismo dopo il lockdown dal punto di vista degli studenti vittime,gli  studenti testimoni e gli  insegnanti:  tutte e tre le categorie concordano sul fatto che i principali atti di bullismo si manifestino con prese in giro per il 24,3% studenti vittime,  31,1% studenti testimoni e  40,5% degli insegnanti; con minacce fisiche per 7,0%-15,4%  e 17,2% e aggressioni fisiche per il 6,2% 15,6% 23,0%. Durante il periodo di  lockdown si evidenzia un  rallentamento delle azioni di bullismo con una tendenza di crescita ala ripresa della scuola in presenza.

“È drammaticamente lunga la lista dei giovani che sono rimasti vittime di atti di bullismo, di cyberbullismo e del sexting – Stefano Allasia, presidente Consiglio regionale del Piemonte –  azioni che possono provocare effetti devastanti sulla psiche delle vittime soprattutto quelle più giovani, spingendole addirittura a togliersi la vita.Le istituzioni hanno il dovere di occuparsi di questi fenomeni sempre, e non soltanto quando una drammatica notizia di cronaca riaccende i riflettori sulla questione. Per questo il Consiglio regionale ha approvato nel 2018 una legge per contrastare e prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo , una tra le norme più avanzate a livello nazionale,  con l’obiettivo di avere informazioni di contesto e capire gli ambiti di prevenzione e intervento. Credo che a tal proposito la prima azione preventiva debba riguardare la scuola ed il ruolo educativo degli insegnanti, dal momento che  è proprio in quell’ambiente  si manifestano maggiormente i fenomeni di bullismo

“Imparare a proteggersi dai bulli, ma anche a non diventare uno di loro – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Un rischio che in un mondo amplificato dalla forza dei social network non è così remoto purtroppo, perché la rete è spesso una prolifica fucina di “leoni da tastiera”, convinti che lo schermo di uno smartphone renda invisibili o invincibili. Per questo coltivare la consapevolezza che serve a riconoscere negli altri il disagio, e in noi stessi il sintomo di un gesto o una parola prepotente e fuori luogo, è importante. Ci aiuta a sviluppare gli anticorpi necessari a combattere un fenomeno insidioso, che non va mai sottovalutato né nutrito con leggerezza e superficialità”.

Il pugno sul viso lascia un segno che forse il mondo è in grado di vedere, mentre la prepotenza senza volto, l’intimidazione senza voce del cyber-bullo non devono rimanere “trasparenti” –  ha dichiarato Alessandro Stecco , presidente della Commissione regionale Sanità – Vogliamo costruire per i ragazzi un puntello sociale, educativo e culturale che non distingua tra molestie verbali, aggressioni fisiche, forme più o meno subdole di provocare dolore negli altri. Ogni atto offensivo consapevolmente violento va intercettato, l’allarme accolto e la soluzione condivisa. La mano tesa verso chi subisce bullismo o cyberbullismo è quella che ognuno di noi deve saper porgere. Ecco il motivo che ci ha spinti ad organizzare questo convegno: sensibilizzare e conoscere un fenomeno per individuare le più opportune strategie di confinamento”.

La nuova violenza che i ragazzi subiscono o infliggono influisce sui pensieri, facendoti sentire un eroe per la violazione dell’altro o una nullità che arriva a specchiarsi nel giudizio cui si è sottoposti – ha aggiunto il vicepresidente della Commissione Sanità Andrea Cane  –  Le istituzioni, le scuole, gli operatori sanitari, le famiglie debbono avere gli strumenti per accompagnare le vittime di bullismo, sia esso fisico sia esso psicologico, ad uscire dal giogo. Dobbiamo tagliare la rete, quella in cui si rimane impigliati, quella che fa perdere coscienza di sé a favore del mostro che l’antagonista riesce a creare. Per questo abbiamo riunito in questo convegno le diverse competenze, perché la multidisciplinarietà è l’unica risposta valida a un fenomeno che si rinnova in continuazione”.

““Occorre investire sempre di più in percorsi educativi e formativi che aiutino a tenere il passo dei cambiamenti in atto, del fatto che la nostra società è sempre più contrassegnata da relazioni digitali che impattano sui meccanismi di crescita e benessere soprattutto dei più giovani”, ha dichiarato Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità. “Un aggiornamento costante che deve interessare anche la legge regionale 2/2018 da attuare e potenziare, a partire dalla creazione di centri regionali specializzati nella cura dei disturbi derivanti da un uso distorto delle nuove tecnologie, ma anche con la messa a sistema del patentino per l’uso responsabile dello smartphone, che ha ormai superato la sua fase sperimentale e rappresenta uno straordinario strumento formativo diventato modello anche per altre regioni”.

“Questo convegno  – ha dichiarato Vincenzo Lilli, presidente del Corecom Piemonte – rappresenta un significativo momento di collaborazione ed unità delle Istituzioni presenti che a diverso titolo sono impegnate nella prevenzione e nel contrasto di un fenomeno tanto odioso quanto ancora poco noto nella sua reale dimensione. Il Corecom, in virtù anche di disposizioni normative regionali, ha acquisito un ruolo fondamentale nella sua funzione di Osservatorio e di coordinamento delle progettualità tese a fronteggiare il cyberbullismo nelle sue molteplici forme in cui si manifesta. In ambito scolastico si consumano le più mortificanti condotte della dignità umana connesse al cyber bullismo, urge per questo un intervento sinergico in termini di educazione e di crescita civica”.

La garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Ylenia Serra ha ricordato in particolare di aver sottoscritto un Protocollo d’intesa che coinvolge Corecom e Regione Piemonte, Ufficio scolastico regionale, Università di Torino e del Piemonte Orientale e la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Torino, per attuare interventi di prevenzione e contrasto del fenomeno del cyberbullismo sottolineando l’importanza di “lavorare sulla famiglia oltre che sui singoli, perché costituisce il nucleo fondamentale della società. Credo che la partecipazione dei minori vada sempre più valorizzata: oltre a costituire un loro diritto, consente agli adulti di meglio orientare le politiche di prevenzione e contrasto”.

“Il bullismo – ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino – è un fatto devastante sia per chi lo subisce sia per chi assiste. Abbiamo stanziato 140 mila euro lo scorso anno e 100 mila quest’anno per prevenire tale fenomeno nelle scuole, senza però dimenticare che il bullismo non coinvolge solo il mondo scolastico e che le ‘ragazzate’ possono sfociare, non di rado, in reati. Nel Piano di offerta formativa abbiamo inserito da settembre un progetto in collaborazione con Apple Education destinato a tutti i docenti di tutti gli ordini scolastici per l’uso consapevole della tecnologia e per aiutare i ragazzi a non essere utenti passivi degli strumenti digitali ma a conoscerne il funzionamento e ad utilizzarli in maniera attiva e non passiva”.

L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, nell’illustrare le numerose azioni previste dalla legge regionale 2/2018 per contrastare il bullismo e il cyberbullismo, “i cui obiettivi sono tutelare e valorizzare la crescita educativa, psicologica e sociale dei minori, proteggendo i soggetti più fragili, prevenire il rischio nell’età dell’infanzia e dell’adolescenza, supportare i soggetti che, a vario titolo, ricoprono un ruolo educativo con i minori”. L’assessore ha inoltre evidenziato “l’importanza di attivare il Tavolo tecnico chiamato a collaborare con la Giunta per predisporre il Piano triennale degli interventi contro il bullismo, che dovrà essere approvato dall’Assemblea legislativa”.

 

I libri dell’estate

Nel pieno dell’estate più torrida degli ultimi anni volete sapere di quali libri si parla sul gruppo facebok Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri?

La nostra redazione ha selezionato per voi Sembrava un British invece era un Merdish il diario della gatta filosofa, scritto da Olivia Ninotti, che sta spopolando in rete; secondo posto per Spatriati, ultimo romanzo di Mario Desiati vincitore del Premio Strega; infine, terzo posto per Il rosmarino non capisce l’invernodi Matteo Bussola, romanzo corale incentrato sulla nascita dei sentimenti.

 

Andar per libri

Si svolgerà dal 20 al 25 agosto, a Senigallia (An) Ventimila Righe Sotto I Mari, In Giallo, Festival del noir e del giallo civile: tra gli ospiti di quest’anno gli scrittori Giancarlo De Cataldo, Alessandro Robechi, Gabriella Genisi, mentre la mostra a tema sarà dedicata a Novant’anni di giallo italiano. Tutte le informazioni sul sito della manifestazione.

Incontri con gli autori

Anne Hamilton è l’autrice di Fuga Da Parigi, una delle ultime proposte de La Nave di Teseo: l’abbiamo intervistata.

Vittorio Sandri è lo scrittore ferrarese autore de L’Educazione Di Giulia, uno degli ultimi successi Faust Edizioni: lo abbiamo incontrato.

Giorgio Secchi, giornalista e autore televisivo e teatrale ha esordito nel campo della narrativa con Non C’è Tempo Per Un Tango (Bookabook, 2022) una storia sul tempo e sui tempi dell’amore. Novità in Libreria lo ha intervistato.

Per questo mese è tutto: vi ricordiamo che se volete partecipare ai nostri confronti, potete venire a trovarci su FB e se volete rimanere aggiornati sulle novità in libreria e gli eventi legati al mondo dei libri e della lettura, visitate il nostro sito ufficiale all’indirizzo www.unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Buone letture!

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