ilTorinese

Sportello Lavoro a Piobesi

Servizi più vicini a persone e imprese grazie alla collaborazione fra Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di Piobesi.
Da mercoledì 28 maggio 2025 anche le comunità di Piobesi Torinese e dei comuni limitrofi potranno contare su un nuovo punto di riferimento per i servizi al lavoro. Nei locali del municipio, in corso Italia 9, aprirà infatti uno sportello territoriale per il lavoro del Centro per l’impiego di Moncalieri, attivo ogni quarto mercoledì del mese dalle 9.30 alle 12.30, su appuntamento.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Comune di Piobesi Torinese Agenzia Piemonte Lavoro, braccio operativo di Regione Piemonte per le politiche attive del lavoro.
L’obiettivo condiviso è rendere i servizi pubblici per l’impiego ancora più accessibili alle comunità locali, contribuendo così a promuovere il tessuto produttivo del territorio. Tramite lo sportello, infatti, le persone potranno usufruire più agevolmente di opportunità professionali e formative, e le imprese di servizi di consulenza.

Lo sportello di Piobesi si affianca a quelli di recente attivazione a Vinovo e Nichelino, rafforzando la presenza del Centro per l’impiego di Moncalieri nel territorio di sua competenza.

Per celebrare l’apertura ufficiale è prevista una cerimonia inaugurale mercoledì 28 maggio alle 17.30 nel municipio, alla presenza di rappresentanti istituzionali dell’amministrazione comunale.

Chi desidera chiedere informazioni sui servizi offerti e sulle modalità per accedervi o fissare un appuntamento può contattare il Centro per l’impiego di Moncalieri: 338 4701570, info.cpi.moncalieri@agenziapiemontelavoro.it

Sport memorabilia da Bolaffi: Maradona, Platini, Pelè

All’asta in Sala Bolaffi anche la collezione di maglie appartenuta al giornalista sportivo Bruno Bernardi

Circa cento lotti selezionati, tra maglie, coppe, medaglie e altri cimeli faranno battere il cuore di tifosi e appassionati di calcio durante l’asta di Sport memorabilia, in programma giovedì 29 maggio alle 15:30 in Sala Bolaffi a Torino (via Cavour 17). In catalogo spicca in particolare la collezione di maglie da calcio appartenuta all’ex giornalista sportivo del quotidiano La Stampa Bruno Bernardi, testimone diretto di generazioni di campioni degli anni ’70 e ’80.

Tra queste la maglia della Nazionale argentina indossata a Italia ’90 da Maradona e da lui personalmente regalata a Bernardi, a cui il Pibe de Oro era legato da una profonda amicizia, confermata anche dal fatto che fu l’unico giornalista italiano invitato al suo matrimonio (lotto 100, stima 15-20.000 euro). Altro cimelio di Bernardi la maglia indossata da Platini durante una delle sue convocazioni in Nazionale nel 1981/82 (lotto 94, stima 5.000-7.500 euro) e quella della Nazionale di Gigi Riva del 1972 (lotto 97, stima 2.500-3.500 euro).

Tra gli altri highlight dell’asta ci sono la maglia della Nazionale brasiliana appartenuta a Pelè, stagione 1970/71, e da lui autografata (lotto 101, stima 7.500-10.000 euro), quella del Napoli indossata da Maradona nella stagione 1985/86 (lotto 83, stima 7.500-10.000 euro) e quella della Roma portata da Maurizio Turone nella stagione 1980/81 (lotto 90, stima 5.000-7.500 euro).

Nella sezione dedicata ai club stranieri si va dalla maglia dei New York Cosmos appartenuta a Franz Beckenbauer nella stagione 1980 (lotto 23, stima 3.500-5.000 euro), a quella della Stella Rossa di Belgrado, stagione 1983/84 (lotto 85, stima 3-5 mila euro), passando per la maglia del Liverpool, stagione 1982/84, attribuita al bomber Ian Rush (lotto 86, stima 5.000-7.500 euro).

Tra le rarità, si segnala infine il programma ufficiale dei Campionati del mondo di calcio del 1934 (lotto 5, stima 1.500-2.000 euro).

PDF CATALOGO www.astebolaffi.it/it/auction/788

Un grande concerto e fuochi d’artificio in piazza Vittorio per San Giovanni

Un grande concerto e il tradizionale spettacolo pirotecnico, per oltre due ore di intrattenimento, animeranno la serata martedì 24 giugno per i festeggiamenti del Santo Patrono della città, in piazza Vittorio Veneto. Fiat sarà partner dell’evento.

Friends and Partners, che curerà l’organizzazione dell’evento, ha proposto all’amministrazione comunale una sponsorizzazione, pervenuta nell’ambito del bando per le sponsorizzazioni alla Città del Gabinetto del Sindaco, per un valore di 1 milione e 400 mila euro. La proposta è stata esaminata e ritenuta valida dalla commissione, che si è riunita nei giorni scorsi.

“La festa del Santo Patrono – dichiara il sindaco Stefano Lo Russo – è sempre molto attesa e sentita a Torino e quest’anno sarà ancora più bella, con un grande concerto che culminerà con i fuochi d’artificio, tornati da qualche anno a far parte della tradizione dei festeggiamenti”.

“San Giovanni – aggiunge l’assessore ai Grandi Eventi Domenico Carretta – è una delle feste più amate dalle torinesi e dai torinesi, cui come amministrazione cerchiamo di dedicare un programma ricco di intrattenimenti. Quest’anno, grazie a questa importante sponsorizzazione, festeggeremo con un grande evento musicale gratuito che vedrà esibirsi una line up di primo livello. E naturalmente con gli immancabili fuochi d’artificio”.

Sul palco, insieme a tanti grandi artisti, anche i giovani talenti di Amici e l’artista internazionale Shaggy, che festeggerà i trent’anni del suo successo “Boombastic” con una nuova versione.

Uno spettacolo cui assisteranno dal vivo torinesi e turisti ma che porterà Torino e l’atmosfera della serata in tutta Italia: il concerto sarà infatti trasmesso nei giorni successivi su Canale 5.

I dettagli dell’evento e il programma completo degli appuntamenti di San Giovanni saranno resi noti nelle prossime settimane.

TORINO CLICK

Guglielmo Caccia e l’iconografia Mariana

Sino al 14 settembre 2025, è in corso “Una Mostra”, duplice esposizione di opere di Guglielmo Caccia, uno dei massimi manieristi secenteschi, che si svolge contemporaneamente in due sedi diverse (ma legate dallo stesso intento) il Palazzo Mazzetti di Asti attraverso la Fondazione Asti Musei in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio, e il Museo Civico di Moncalvo con A.L.E.R.A.M.O. Onlus. È disponibile un prezioso esauriente catalogo, ideato da Giancarlo Boglietti, a cura del direttore scientifico Alberto Cottino e del conservatore di Palazzo Mazzetti Andrea Rocco, con i contributi critici di Giuliana Romano Bussola e Carlo Prosperi.

Proponiamo un breve commento sull’evoluzione dell’iconografia Mariana, della collaboratrice del “Il Torinese”, Giuliana Romano Bussola. 

Per celebrare i quattrocento anni dalla morte di Guglielmo Caccia, quale sede più consona del Museo civico di Moncalvo situato nell’ex Convento delle Orsoline, da lui fatto costruire per collocarvi le figlie monache ed in particolare Orsola che avviò la sua scuola di pittura.

Massimo esponente del Manierismo piemontese durante la Controriforma, il Moncalvo proseguì il movimento sorto nel 1510, ancor vivo Raffaello, che diede artisti dallo stile personalissimo sfatando il malinteso che il termine Manierismo sia da associare all’accademismo ripetitivo come mera imitazione di illustri formule precedenti..

Se altri piemontesi, come il superbo Tanzio da Varallo e il casalese Nicolò Musso, si ispirarono alla drammaticità caravaggesca, al contrario Guglielmo si nutrì piuttosto di armoniose reminiscenze raffaellesche, di delicate suggestioni fiorentine, di insegnamenti della scuola dei figli di Bernardino Lanino, guardando alle morbidezze tonali del Correggio, alle luminosità carraccesche e alle trasparenze madreperlacee di Gaudenzio Ferrari.

Fu facile per lui, di temperamento mite, pietoso e sinceramente religioso, inserirsi nei dettami dell’arte tridentina improntati alla pittura decorosa, escludendo atteggiamenti considerati immorali e nudità provocanti, propagando le sacre scritture di forte presa sulle masse popolari, senza ne venisse soffocata la libertà stilistica.

I bellissimi dipinti con madonne dai delicati colori e i tenui atteggiamenti presenti in mostra, sono conferma di come il Caccia prediligesse il culto mariano nelle varie tipologie, rifiorito dopo le ostilità della riforma protestante.

L’arte tridentina, perdurata per l’intero seicento, iniziò ad affievolirsi con l’avvento della filosofia dell’illuminismo che contribuì alla crisi dell’arte sacra per cui si passò dalla trascendenza all’immanenza.

Con il Preromanticismo iniziò l’arte moderna portando una nuova sensibilità che, priva del sostegno divino foriero di certezze e verità assolute, provocherà la cosiddetta “infelicità romantica” e la disperata solitudine di molti artisti, basti pensare a Caspar Friedrich che, nello sperduto Crocifisso invocato nel “Mattino sul Riesengebirgen” simboleggia, attraverso la poetica del Sublime, la nostalgia dell’Infinito a cui si aspira ma che mai più si potrà raggiungere.

Per tutto l’ottocento e una parte del novecento si vedono ancora madonne di stampo raffaellesco e una invasione di oleografie a basso costo ma si muovono anche importanti artisti che propongono nuove iconografie.

Spesso sono la donna amata o una figura femminile appartenente alla famiglia  che danno il proprio volto alla Vergine, come Teresa moglie di Giuseppe Pellizza da Volpedo che diventa madonna laica mentre Gala, ritratta da Salvator Dalì in “Madonna di Guadalupe” mantiene un forte sentimento religioso pur in atmosfera surreale.

Paul Gauguin in “Orana Maria” ritrae la compagna Pahura in abito taytiano interpretando il bisogno di religiosità polinesiana primitiva e incontaminata.

Dante Gabriel Rossetti invece demitizza la sorella Cristina in veste di madonna mentre rannicchiata su un umile lettuccio indossando una semplice camiciola, spaventata, accoglie l’angelo annunziante.

Van Gogh si serve della sorella Willemein dandole il ruolo di Madonna dolorosa con in braccio il Cristo, dal suo stesso volto, per simboleggiare la propria sofferenza.

Sconvolgente nel 1895 la Madonna del grande simbolista Edward Munch che, rappresentandola come perversa femme fatale, seminuda e seducente ammaliatrice, tra Eros e Tanathos anticipa l’espressionismo.

Ancor più dissacrante la litografia contornata da spermatozoi per negarne la verginità; al contrario di Gaetano Previati che nella “Vergine dei gigli” la avvolge in un clima di misticismo visionario esaltandone la purezza.

Più semplici le madonne di Fernando Botero che, tra ricordi rubensiani e realtà colombiane, si diverte e ci diverte rendendole voluminose.

Il massimo della demitizzazione iconografica sarà però attuato da Andy Warool con la serigrafia di Jakee Kennedy come madonna resa icona della cultura di massa del consumismo Pop Art alla stregua delle lattine di soup Campbell e della Coca Cola.

 

Giuliana Romano Bussola

Sui treni del Piemonte le bodycam per la sicurezza di personale e viaggiatori

FS ITALIANE AVVIA  LA SPERIMENTAZIONE 

Torino, 27 maggio 2025 – È partita oggi in Piemonte la sperimentazione delle bodycam del personale di FS Security (Gruppo FS Italiane).

Per i prossimi quattro mesi, gli operatori avranno a disposizione nove dispositivi con l’obiettivo di aumentare la sicurezza e la tutela del personale e dei viaggiatori nelle stazioni e sui principali collegamenti ferroviari della regione.

L’iniziativa, che prevede un’adesione su base volontaria, ha registrato un’alta partecipazione evidenziando l’interesse da parte del personale nei confronti di strumenti in grado di rafforzare le misure di sicurezza già in atto.

La sperimentazione è già stata avviata in Liguria, Puglia e Toscana.

 

Come funziona la sperimentazione

 

Per garantire il rispetto della privacy e un utilizzo regolamentato, il sistema prevede che l’operatore non possa né visualizzare né cancellare i video registrati. Inoltre, lo scarico delle immagini avverrà attraverso un sistema di log tracciato e gestito esclusivamente da personale abilitato.

Specifiche tecniche e garanzie di sicurezza

Le bodycam impiegate nella sperimentazione sono state configurate con specifiche limitazioni per garantire la massima tutela del personale e la conformità alle normative sulla privacy. In particolare, sono state disabilitate le funzioni di GPS, SIM, audio e Bluetooth. Il dispositivo è attualmente in modalità stand-alone, ovvero non è connesso a reti esterne.

Una funzione chiave della bodycam è il pre-recording (o buffering): il dispositivo registra continuamente sovrascrivendo le immagini ogni 30 secondi – 2 minuti. Nel momento in cui viene attivata la registrazione, questo intervallo viene salvato, garantendo così la memorizzazione degli eventi immediatamente precedenti all’attivazione della bodycam.

Le immagini registrate saranno conservate in forma criptata e non potranno essere scaricate, visualizzate o cancellate dagli operatori che effettuano le riprese, assicurando così un elevato standard di sicurezza e trasparenza.

Quando attivare la bodycam?

 

La registrazione verrà avviata esclusivamente nei casi in cui si ravvisino potenziali rischi per l’incolumità personale dell’operatore o di terzi. L’obiettivo principale della sperimentazione è quello di aumentare la deterrenza e la sicurezza, garantendo un ambiente più protetto per il personale e i passeggeri.

Al termine del periodo di sperimentazione, previsto tra quattro mesi, verrà somministrato un questionario agli operatori coinvolti per raccogliere feedback sull’esperienza e valutare eventuali sviluppi futuri dell’iniziativa.

Il Gruppo FS Italiane con FS Security continua così a investire nell’innovazione e nella sicurezza, ponendo sempre al centro la tutela del proprio personale e dei viaggiatori.

L’Unione Musicale celebra Fryderyk Chopin

L’Unione Musicale celebra Fryderyk Chopin con un Festival interamente dedicato alla sua musica, in cui verranno eseguiti integralmente valzer, ballate, scherzi e mazurke. Si tratta di un’immersione totale nell’universo del compositore polacco attraverso quattro diversi concerti distribuiti in due giornate con un doppio appuntamento al Teatro Vittoria, il 27 e 28 maggio, alle 17.30 e alle 20.

Protagonisti tre talenti del Conservatorio di Torino: David Irimescu, Matteo Buonanoce e Maria Josè Palla. Irimescu è un pianista torinese di origine rumena, talento fuori dal comune, vincitore nel 2018 di Amadeus Factory, primo talent di musica classica in Italia. Nel 2023 si laurea con lode e menzione al Conservatorio di Torino con Claudio Voghera e riprende ad esibirsi in concerto. Nel 2024 ha la possibiltà di frequentare l’Università della Georgia come miglior allievo del Conservatorio, e alla borsa Open Source, seguendo il corso di Enrico Pace all’Accademia di Pinerolo. Di recente ha vinto il primo premio allo Scarlatti di Trapani. Maria Josè Palla, cagliaritana, si è avvicinata allo studio del pianoforte a 11 anni e ha completato gli studi con il massimo dei voti tra il Conservatorio di Torino e altre istituzioni internazionali, come l’Hemu di Losanna. Attualmente fa parte del trio Hieracon. La sua ricerca sonora è raffinata, rendendola un’interprete versatile. Ultimo interprete Matteo Buonanoce, che ha già collezionato numerosi premi internazionali e ha scoperto lo strumento a soli 6 anni. Grazie alla loro sensibilità multiforme potranno evidenziare le diverse sfaccettature espressive della poetica di Chopin.

Mara Martellotta

Moderati e Azione: “Torino, Piemonte, Europa- Il primato della politica”

Convegno al Collegio degli Artigianelli di Torino in cui, per la prima volta, i Moderati dialogano con il partito Azione con Calenda 

Il prezzo pagato dalla brava gente che non si interessa di politica è di essere governata da persone peggiori di loro”. Con questa citazione di Platone si è aperto il convegno tenutosi il 26 maggio scorso al Collegio degli Artigianelli di Torino da parte dei Moderati guidati dall’onorevole Giacomo Portas e da Azione con Calenda, rappresentata dall’onorevole Daniela Ruffino, segretaria regionale Azione. Erano presenti i consiglieri regionali dei Moderati Silvio Magliano e Sergio Bartoli, consigliere regionale di Azione. Sono intervenuti inoltre Carlotta Salerno, assessora comunale all’Istruzione, Edilizia Scolastica, Giovani, Periferie e Rigenerazione Urbana, Simone Fissolo, capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale, Ivana Garione, consigliere comunale a Torino, oltre a Cristina Peddis, Stefano Giuliano e Katia Agate.

Il convegno, incentrato sul tema del primato della politica, ha tracciato un percorso che ha unito il passato, il presente e il futuro di un certo modo di far politica, a livello nazionale e territoriale. Una politica che evidenzia oggi una forte disaffezione dei cittadini nei suoi confronti, e che si scontra con la possibilità di rappresentarsi in quanto buona politica se priva di conoscenza e consapevolezza tra i politici, le istituzioni e i cittadini. Questa è l’importanza della citazione di Platone, che ha accomunato gli interventi dei relatori appartenenti ai Moderati e ad Azione, partiti uniti da molteplici principi etici e politici comuni.

Durante il convegno è stata rimarcata l’importanza fondamentale del fare politica in modo consapevole, rifacendosi ad un pensiero di Benedetto Croce che asseriva “il politico onesto è il politico capace”, una capacità che deve esprimersi attraverso la conoscenza dei problemi del cittadino e del territorio in cui abita, mantenendo un sacrale spirito di servizio che la politica deve incarnare per non scollarsi dalle necessità del popolo. Le persone insieme fanno la politica e il primato di quest’ultima non può che essere rappresentato dal concetto di impegno civile. Il primato coincide con la partecipazione alla cosa pubblica

Il primato si ottiene nel momento in cui la politica si riappropria di conoscenza e studio- afferma il Consigliere regionale dei Moderati Silvio Magliano – Questo è il motore che muove i Moderati nell’affrontare le problematiche contemporanee, tra cui il tema demografico e della denatalità, conseguente al senso di fragilità politico ed economico che rischia di connotare oggi il nostro Paese. Per far crescere un Paese deve essere presente un’economia solida.

Altri due temi importanti sono quelli de piano sociosanitario, su cui è necessario lavorare in ambito di prevenzione, stile di vita e servizi, rimettendo al centro le esigenze della persona. Un altro tema è quello dell’energia, su cui lavoreremo per aiutare le nostre imprese”

Tornare a decidere, mettere al centro la capacità decisionale deve essere il modo di interpretare la politica – afferma il consigliere regionale di Azione Sergio Bartoli. Per risolvere problemi serve scegliere vie giuste, anche se difficili”.

Per la prima volta i Moderati organizzano un convegno con un altro simbolo, in modo da generare collaborazione e contrastare questa politica carnivora- dichiara l’onorevole Giacomo Portas, leader dei Moderati – L’Europa è oggi circondata effettivamente da leader “carnivori”, aggressivi, e noi abbiamo il compito di generare una politica che possa anche commettere errori, ma non orrori.

Per fare politica e pensare al domani è necessario il consenso, quindi una vicinanza totale alle necessità del cittadino e del territorio. Mi immagino Torino fra 10 o 15 anni come una città universitaria, investendo sul costruire ‘bellezza’ nelle aree dismesse e migliorando ciò che già esiste. Questo condurrà a importare studenti e cervelli, influendo sul fattore demografico ed abitativo”.

Vivere la politica significa avere programmi chiari – ha dichiarato l’On. Daniela Ruffino, segretaria regionale di Azione – Una politica senza idee non può definirsi tale. E’ necessario creare convergenze, parlare, condividere e confrontarsi, come sta accadendo oggi con i miei colleghi Moderati. Azione è un partito molto giovane, non ha la storia dei Moderati, ma ne condivide molte idee da portare avanti congiuntamente. Per quanto riguarda il territorio piemontese, penso siano necessari una totale visione concorde tra Torino e la Regione Piemonte e il lavoro da progettare e attuare nelle periferie, due aspetti che possono cambiare lo stato delle cose positivamente”.

Mara Martellotta

Un intreccio di memoria, arte e territorio

DNA –Dominanti Nature Artistiche L’associazione culturale di Carlotta Micol De Palma,attrice e Giorgio Cecconi,scenografo,che intreccia memoria, arte e territorio.

Nel cuore di un panorama culturale sempre più frammentato, DNA – Associazione Culturale rappresenta un esempio concreto di come la creatività possa diventare strumento di connessione, riflessione e trasformazione. Fondata da Carlotta Micol De Palma e Giorgio Cecconi, DNA nasce con l’intento di riscoprire e valorizzare le storie, le memorie e le identità sommerse, spesso dimenticate o marginalizzate, attraverso linguaggi artistici e percorsi di ricerca partecipata.

L’associazione si distingue per un approccio che unisce sperimentazione artistica, rigore nella documentazione e profondo radicamento nei territori. De Palma e Cecconi, unendo competenze e sensibilità differenti, hanno dato vita a una realtà dinamica che opera al confine tra l’arte,e l’attivismo culturale. Al centro delle attività di DNA vi sono la narrazione dei luoghi e delle persone, la costruzione di progetti collettivi e la cura di archivi di memoria viva, frutto di ascolto, dialogo e coinvolgimento diretto delle comunità.

Tra le iniziative promosse, si trovano laboratori con giovani,mostre,laboratori teatrali e cinematografici,musica installazioni multimediali e produzioni video,tutto quanto fa arte e spettacolo. Ogni progetto è pensato come un processo aperto, che cresce nel tempo e si arricchisce delle voci di chi vi partecipa.
DNA è, in definitiva, un esempio di come l’arte, se mossa da una visione etica e collettiva, possa diventare spazio di rigenerazione, tanto culturale quanto sociale.

Enzo Grassano

A Monteu da Po per riscoprire Industria

La giornata di sabato 24 maggio presso l’Area Archeologica di Industria è stata davvero speciale. Le antiche strutture sono state ricoperte di fango a causa dell’alluvione, e insieme ai volontari si è cominciato a ripulire a preparare il sito per i lavori di restauro, finanziati con risorse ministeriali. L’iniziativa è stata organizzata dalla Direzione dell’Area Archeologica, in collaborazione con i team di progetto CAMI e CAMELOT del Politecnico di Torino, con il supporto dell’amministrazione comunale di Monteu da Po e delle associazioni culturali locali, che operano per promuoverne il potenziale culturale.

“È stata un’esperienza costruttiva, quasi come essere degli archeologi in erba” racconta il sindaco Elisa Ghion, che ha partecipato come volontaria insieme alla consigliera comunale Manuela Rebaudengo. “Armati di pazienza e di scopette di saggina, abbiamo riportato alla luce alcuni resti coperti dal fango depositatosi durante l’alluvione di aprile,” aggiunge il primo cittadino.

“Voglio ringraziare gli organizzatori con cui abbiamo lavorato e ci siamo anche divertiti. Sarebbe stato utile avere qualche mano in più, ma l’INDUSTRIA DREAM TEAM 2025 ha comunque dato il massimo della sua energia,” conclude il sindaco.

Regina Elena Odv a Collegno

RICORDATI  I CAVALIERI DELL’ANNUNZIATA, IL BARONE CAVALCHINI E LA FAMIGLIA BERGOGLIO

Domenica 25 maggio 2025 a Collegno l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv e il Coordinamento Sabaudo, grazie alla disponibilità della Città e dei Baroni Guidobono Cavalchini Garofoli, hanno organizzato al Castello Provana l’esposizione “Ordini e Genealogia della famiglia Bergoglio”, che ha permesso ai numerosi visitatori di scoprire la genealogia della famiglia di Papa Francesco dal Cinquecento ai giorni nostri.
Alle ore 15,30 i membri del Sodalizio si sono ritrovati alla Certosa Reale, dove è stata posata una corona di fiori al Sacello dei Cavalieri dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, fatto restaurare nel 1988 dell’Associazione Internazionale Regina Elena.
Successivamente i presenti e i gruppi storici hanno raggiunto in corteo il Castello Provana, fatto edificare nel 1171 dal Beato Conte di Savoia Umberto III, appartenuto al ramo collaterale dei Savoia-Collegno fino al 1598 ed assegnato l’anno seguente dal Duca di Savoia Carlo Emanuele I a Giovanni Francesco Provana di Bussolino. Nel 1878 Luisa Provana lo portò in dote ad Alessandro Guidobono Cavalchini Garofoli, Barone del Sacro Romano Impero, Conte di Sciolze e Signore di Carbonara, di antichissima famiglia tortonese. Essi sono gli antenati degli attuali proprietari.
La cerimonia ha avuto inizio nella citroniera del maniero. Dopo i saluti del Barone Luigi Guidobono Cavalchini e di Matteo Cavallone, Sindaco di Collegno, Milo Ferrua, Presidente del Coordinamento Sabaudo e Vice Presidente del Sodalizio, ha commemorato il Barone Guglielmo Guidobono Cavalchini, Presidente Onorario dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv, deceduto lo scorso 11 gennaio.
Lo scrivente, in qualità in Segretario del Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi, ha quindi illustrato i risultati di una sua ricerca storica dalla quale è emerso che i Baroni Guidobono Cavalchini sono parenti di S.A.S. il Principe Sovrano Alberto II di Monaco.

Il loro antenato comune è Oberto Grimaldi, ammiraglio della Repubblica di Genova vissuto in un periodo compreso tra il 1140 e il 1232 e figlio di Grimaldo Canella, il fondatore della dinastia. Egli ebbe diversi figli, tra i quali: Grimaldo II, nonno di Ranieri I, secondo Signore di Monaco ed antenato dell’attuale Principe Alberto II e Nicola, che fu padre di Magnone, l’avo dei Baroni di Collegno e di Bonifacio, il cui figlio Francesco Grimaldi, detto “Malizia”, la notte dell’8 gennaio 1297 vestito da monaco francescano, conquistò la Rocca di Monaco, divenendone il primo Signore. Quest’ultimo dalla consorte Aurelia Del Carretto non ebbe figli e così alla sua morte il trono passò al figliastro Ranieri I, nato dalla prima unione di sua moglie con Lanfranco Grimaldi.
La conferenza è proseguita con l’intervento del Vice Presidente e Delegato per il Piemonte, Cav. Pierangelo Calvo, che ha presentato la ricerca e la mostra sui Bergoglio.

Il Dott. Marco Di Bartolo e il genealogista Mauro Novaresio, hanno magistralmente illustrato le origini e la genealogia della famiglia del defunto Pontefice, dal Cinquecento ai giorni nostri. Il loro lavoro è stato raccolto nel volume “Il mio albero genealogico. Informazioni, fonti e metodi di ricerca per ricostruire la storia della propria famiglia” pubblicato nel 2014 con Gribaudo Editore.

E’ seguita l’inaugurazione della mostra.


L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stata rappresentata dai Vice Presidenti Pierangelo Calvo e Milo Ferrua; dal Delegato Internazionale; dal Vice Segretario Amministrativo Nazionale; dal Delegato Nazionale Alfio Torrisi; dalla Vice Delegata Nazionale Claudia Rusu; dal Delegato provinciale di Novara Gr. Uff. Rocco Guastella accompagnato da soci; dal Fiduciario di Chivasso Silvano Borca accompagnato dalla consorte; dal Segretario del Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi; dal Vice Presidente del Centro Studi “Principessa Mafalda Rita Salvini Antonazzo e dalla Dama Maria Vittoria Pelazza.

Tra i presenti: la delegazione torinese del P.A.S.F.A. guidata dal Presidente Paolo Ruscalla; Claudio Gavosto, Sindaco di Robella d’Asti; le Consigliere di Reano Lucia Fiacciolati e Stefania Sambin; Manuela Massola; la Dott. Maria Teresa Reineri; il Dott. Ugo Berutti; la Prof. Carla Amoretti, figlia dell’indimenticato Generale Guido Amoretti e Presidente del suo archivio; Valter Mercurio, responsabile della catalogazione e del fondo archivistico della Parrocchia di San Lorenzo Martire di Collegno e la Marchesa Mafalda Gromis di Trana.
Il pomeriggio è stato impreziosito dalla partecipazione dei seguenti gruppi storici: “Contea di Collegno dell’Associazione San Lorenzo”
; “Conte Occelli” di Nichelino; “Della Fenice” di Pianezza e “Il Filo della Memoria” de “Il Colibrì Aps” di Buttigliera Alta.

Il Cav. Pierangelo Calvo, Vice Presidente del Sodalizio è l’autore della prefazione del libro “Carlo Alberto. Il re dello Statuto prima forma di Costituzione” scritta dalla Prof. Bruna Bertolo, e pubblicato da SusaLibri. L’opera è in vendita da martedì 20 maggio 2025 nelle edicole del Piemonte con il quotidiano La Stampa.

ANDREA CARNINO