ilTorinese

La Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo presenta il Trio Boccherini 

Proseguono gli appuntamenti in cartellone per la Stagione concertistica 25/26 Ascolti della Fondazione Accademia di Musica. Martedì 4 novembre il pubblico avrà l’occasione di ascoltare uno dei gruppi da camera più apprezzati degli ultimi anni in ambito internazionale, il Trio Boccherini – formato da Suyeon Kang al violino, Vicki Powell alla viola e Paolo Bonomini al violoncello – che porterà a Pinerolo (TO) il programma “Tra passato e futuro” con musiche di Laszlo Weiner, Leo Weiner e Ludwig van Beethoven.

“Il Trio Boccherini si dedica da anni alla scoperta del repertorio per trio d’archi, genere che conobbe l’apice nella seconda metà del ‘700 – afferma il direttore artistico Claudio Voghera – Fu poi trascurato a favore del quartetto d’archi che, per possibilità contrappuntistiche, gli era superiore; nel Novecento, però, compositori quali Schönberg, Krása, Kodály, Stockhausen, diedero nuovo impulso al trio d’archi e in questo concerto potremo apprezzare i due momenti salienti della storia di questo fondamentale ensemble.”
L’evento prenderà il via alle 20:30 e sarà anticipato alle ore 20.00 dall’incontro ‘Inseguire le note’ curato dal Maestro Claudio Voghera, piccola ma preziosa guida all’ascolto apprezzata sia dagli appassionati melomani che dai neofiti della musica colta.
Il Trio Boccherini si dedica alla riscoperta e all’esecuzione di un vero e proprio tesoro di oltre cinquecento brani per trio d’archi, tra cui grandi capolavori e autentici “gioielli” sconosciuti al pubblico. Formatosi a Berlino e composto da artisti provenienti da tre diversi continenti, il Trio Boccherini (Suyeon Kang, Vicki Powell, Paolo Bonomini) contribuisce con sensibilità proprie a un esito musicale più volte definito dalla critica come “unico e originale”. La gamma variegata di colori ed espressione musicale, in combinazione con la condivisa formazione europea e una solidissima base tecnica, culmina in interpretazioni appassionate e trascinanti. Il Trio Boccherini ha ricevuto un’importante guida musicale da Rainer Schmidt (Hagen Quartet), Hatto Beyerle, Günter Pichler (Alban Berg Quartet) e Johannes Meissl. L’attività concertistica internazionale del Trio Boccherini include apparizioni, tra le altre, alla Wigmore Hall, al Konzerthaus Berlin, al Heidelberger Frühling, al teatro la Fenice di Venezia, al Bach-Archiv Lipsia, al MITO SettembreMusica Festival, al Gent Festival delle Fiandre, al Festival Internazionale di Musica di Canberra. Nella loro discografia spicca “Beethoven String Trios Op. 3 and Op. 8” nominato per il “Preis Der deutschen Schallplattenkritik”, il più prestigioso premio della critica tedesco. Individualmente, Suyeon Kang, Vicki Powell e Paolo Bonomini sono molto richiesti come solisti, prime parti d’orchestra e pedagoghi.
L’attività concertistica della Fondazione Accademia di Musica è realizzata con il contributo di Regione Piemonte, Ministero della Cultura, con il contributo e il patrocinio di Città di Pinerolo, con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, con il sostegno di Streglio. Il nostro grazie va anche a L’Eco del Chisone, Piatino, Yamaha.

Fondazione Accademia di Musica – viale Giovanni Giolitti 7,  Pinerolo

Teatro Sociale – piazza Vittorio Veneto, 24 | Pinerolo

Biglietti: Intero – Accademia di Musica: 16 € | Teatro Sociale 20 €

Ridotto – Abbonamento Musei, Socio Nova Coop, Unitre, ALI e Gruppo San Paolo, Coro Accademia, ARCI, tesserati Pro Loco Pinerolo: Accademia di Musica: 14€ | Teatro Sociale 15€ – Bambini e ragazzi: gratuito sotto i 10 anni | Under 18: 5€ | 19/30 anni: 10€ | Pinecult card: 5€ – Studenti del Conservatorio e dell’Istituto Musicale Corelli: 5€ – Disability Card: Accademia di Musica: 14€ | Teatro Sociale: 15€ e ingresso omaggio per l’accompagnatore.

Mara Martellotta

Tre adolescenti indagati per le violenze nei confronti di un coetaneo a Moncalieri

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Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sono tre adolescenti — due ragazzi e una ragazza, di età compresa tra i 14 e i 16 anni — ad avere sequestrato a Moncalieri la notte di Halloween un loro coetaneo, sottoponendolo a una serie di violenze fisiche e psicologiche.

L’inchiesta, coordinata dalla procuratrice Emma Avezzù, è stata affidata a un sostituto procuratore che ha formulato le prime ipotesi di reato: sequestro di persona e violenza privata. I tre giovani, già noti alle forze dell’ordine per episodi di vandalismo e danneggiamento, sono attualmente indagati.

Su disposizione della Procura per i minorenni, i carabinieri hanno sequestrato i telefoni cellulari dei ragazzi, che potrebbero contenere video o immagini utili a ricostruire quanto accaduto. Gli indagati, al momento, non sono ancora stati ascoltati formalmente.

La procuratrice Avezzù ha inoltre disposto che la vittima venga sentita nelle prossime ore, alla presenza di uno psicologo, per delineare con precisione la dinamica degli eventi. Secondo le prime informazioni trapelate, i presunti autori delle violenze conoscevano la vittima nell’ambiente scolastico — un dettaglio che ha spinto gli investigatori a estendere gli accertamenti anche al contesto frequentato dai ragazzi.

Paola Ambrogio (FdI): Torino è il fanalino di coda della sicurezza in Italia

“Sesta città per numero di reati denunciati, Torino è prima in Italia per danneggiamenti e terza per furti con strappo. Sono questi i numeri del fallimento della giunta Lo Russo.

Una città ormai ostaggio della criminalità, dove cittadini, commercianti e imprese sono presi di mira ogni giorno, in un clima di insicurezza esplosiva.

Il Governo Meloni ha investito in uomini, mezzi e riforme normative, ma Lo Russo continua a nicchiare, porgendo il fianco a antagonisti, centri sociali e sedicenti pro-Pace. È lui il responsabile del degrado, dell’assenza di controllo del territorio e di politiche sociali fallimentari”.

Così in una nota Paola Ambrogio, Senatore torinese di Fratelli d’Italia, dopo la pubblicazione delle statistiche della Banca Dati Interforze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, diffuse da ‘Il Sole 24 Ore’.

Furto sventato all’ufficio postale di Lungodora Firenze

1.677 telecamere di videosorveglianza installate in tutta la provincia. Nell’ultimo anno sventato il 55% di rapine e furti negli Uffici Postali in tutta Italia

Torino, 03 novembre 2025 Nelle prime ore del mattino di domenica 2 novembre cè stato un tentativo di furto ai danni dell’Ufficio Postale di Torino 70, in Lungodora Firenze 71/A. Il colpo, che avrebbe potuto causare seri danni, è stato sventato grazie alla tempestiva reazione degli operatori della Situation Room (SR) di Genova, la sala di controllo H24 di Poste Italiane competente per il territorio. L’allarme è scattato alle ore 06:07, quando i sensori volumetrici hanno segnalato un movimento sospetto all’interno dei locali. Gli operatori della SR, collegati in tempo reale con le telecamere, non hanno inizialmente riscontrato anomalie, ma analizzando le immagini registrate poco prima, hanno notato un individuo che aveva sfondato una vetrata per introdursi nell’ufficio.

Immediatamente, è scattato il protocollo di sicurezza: attivazione del nebbiogeno e della sirena con messaggio vocale di allerta. In pochi secondi i locali si sono saturati di fumo artificiale, rendendo impossibile la visibilità all’interno. La reazione è stata decisiva: ilmalintenzionato si è dato alla fuga, rinunciando al colpo. E’ stato richiesto un presidio di vigilanza fisso, per garantire la sicurezza del sito fino all’arrivo dei responsabili. La situazione è tornata completamente sotto controllo nella tarda mattinata quando il referente di filiale, insieme alle Forze dell’Ordine, hanno effettuato un’ispezione interna per verificare eventuali danni e assicurarsi che non vi fossero altre intrusioni.

I sistemi di custodia del denaro di Poste Italiane sono decisamente all’avanguardia tanto che nell’ultimo anno sono stati sventati il 55% degli eventi criminosi tentati in tutta Italia. Tale risultato è stato possibile grazie agli investimenti dell’azienda in materia di protezione e sicurezza che hanno consentito, ad esempio, di dotare tutti i 420 uffici postali di Torino e provincia, di dispositivi a protezione del contante, tra i quali speciali casseforti ad apertura temporizzata, e di attivare 817 sportelli dotati di rollercash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti solo alla conclusione di un’operazione. Ulteriori sistemi antieffrazione sono stati introdotti a protezione degli ATM, come ad esempio la c.d. Ghigliottina che, attraverso una paratia mobile, impedisce l’introduzione di esplosivo all’interno della cassaforte stessa. La “ghigliottina” è una struttura blindata che garantisce la protezione della feritoia interna attraverso cui passa il denaro per uscire dalla cassaforte dell’atm. Questo sistema non consente l’introduzione dell’esplosivo all’interno della cassaforte stessa rendendo vano il tentativo di attacco. L’effetto deterrente generato da tali accorgimenti, ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi negli ultimi anni.

Poste Italiane, inoltre, ha previsto per gli uffici postali di Torino e provincia, l’introduzione di numerosi servizi di vigilanza armata e la presenza di impianti di videosorveglianza a circuito chiuso composti da oltre 1.677 telecamere che, oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, consentono attraverso un sofisticato software di videoanalisi predittiva di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli ATM, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle forze dell’ordine.

Ancora una volta l’impegno di Poste Italiane per garantire standard di sicurezza sempre più elevati, a tutela delle persone e dei beni aziendali, la dotazione di sistemi di sicurezza tecnologicamente evoluti e la stretta collaborazione con le Forze dell’ordine hanno consentito di contrastare efficacemente l’attacco predatorio.

Torino ricorda i Caduti di tutte le guerre, l’Unità nazionale e le Forze armate

Anche la città di Torino ha partecipato ieri, 2 novembre, alla Commemorazione dei Caduti di tutte le Guerre al Cimitero Monumentale e al Monumento ai Martiri di Nassiriya, al parco Cavalieri di Vittorio Veneto “Piazza d’Armi”, in corso IV Novembre.

L’assessore alla sicurezza e alla legalità Marco Porcedda ha portato il saluto istituzionale della Città alla cerimonia in ricordo dei caduti di Nassiriya nel 22° anniversario dell’attentato, avvenuto il 12 novembre 2003. Nell’attentato terroristico alla “Base Maestrale”, sede della Multinational Specialized Unit (MSU) dei Carabinieri a Nassirya (Iraq), persero la vita 28 persone e 19 furono quelle italiane, trai i quali 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito italiano e 2 civili.

Particolare la commozione di tutti gli intervenuti alla cerimonia e un minuto di silenzio per onorare il sacrificio di coloro che hanno perso la vita in quel tragico momento in terra irachena.

L’assessore Porcedda ha ricordato il valore, il sacrificio e la dedizione dei militari: «Queste cerimonie ci aiutano ad andare avanti, perché il ricordo di chi è caduto nell’adempimento del proprio dovere per chi ha un uniforme, è uno stimolo quotidiano ad andare avanti. Chi indossa la divisa sa benissimo che il proprio compito è di difendere la patria e salvaguardare le istituzioni. Il ricordo di quel tragico evento è ancora molto chiaro nei miei ricordi. Momenti come questi ci aiutano ogni volta a ricordare che siamo qui anche per loro e che la nostra presenza testimonia con più forza che ciò che è successo a loro non è stato vano».

Questa mattina l’assessore ha preso parte anche alla commemorazione dei caduti torinesi al parco della Maddalena, mentre domani, 4 novembre, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, sarà presente in piazza Castello per l’alza bandiera e alla messa alla chiesa di San Lorenzo.

Sabato 8 novembre, alle 11, l’assessore Porcedda porterà i saluti anche in via San Paolo 160/A, sempre in occasione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, mentre domenica 9 novembre, alle 10.30, sarà presente insieme alle altre autorità locali e ai gonfaloni della Città di Torino e della Regione Piemonte, alla cerimonia in onore dei veterani, in piazza Castello, presso il monumento a Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta. La celebrazione includerà la deposizione di una corona ai Caduti e un momento musicale a cura della Fanfara dei Bersaglieri “Alfonso La Marmora”. A

coordinare questa iniziativa è Assoarma Torino, presieduta dal Generale Paolo Ruggiero, che riunisce 26 sezioni delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche operanti sul territorio.

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I libri più commentati del mese

Il più discusso del mese di ottobre tra i titoli presenti sul nostro Gruppo FB è, senza dubbio Tanta Ancora Vita, di Viola Ardone: un romanzo che racconta chi resta invisibile, toccante e profondo. I lettori lo amano.

 

Novembre in libreria, il mese più ghiotto che ci sia! È, tradizionalmente, il mese in cui è concentrata la maggior parte delle uscite editoriali in vista del Natale e anche quest’anno abbiamo faticato a selezionare solo tre titoli tra i molti proposti!

Ecco dunque in arrivo, 11 novembre il nuovo romanzo di Donato Carrisi, La Bugia Dell’Orchidea (Longanesi), un thriller nero che più nero non si può al centro del quale c’è una famiglia perfetta…

 

Stesso giorno per l’uscita di un altro giallo atteso, il nuovo romanzo di Robert Galbraith L’Uomo Marchiato (Salani), che vede Cormoran Strike alle prese con un delitto dalle implicazioni esoteriche!

 

Le Parole Della Pioggia (Einaudi), nuovo romanzo di Laura Imai Messina in uscita anch’esso l’11 novembre. Una fiaba metropolitana che affonda le radici nel cuore delle leggende giapponesi, e proprio da quella materia antica trae la forma inattesa di qualcosa di nuovo.

 

Consigli per gli acquisti

 

Questa è la rubrica nella quale diamo spazio agli scrittori emergenti, agli editori indipendenti e ai prodotti editoriali che rimangono fuori dal circuito della grande distribuzione.

 

Rosso Siciliano ( Minerva Edizioni, 2025)  è il romanzo dello scrittore messinese Guido Guidi Guerrera che abbiamo scelto per voi: un romanzo di formazione che racconta il dramma di vivere la diversità, la felicità della presa di coscienza  e l’anelito alla libertà in una Sicilia assolata, morbosa e passionale.

 

In Ciabatte Sul Campaniledi Claudia Piccini (Helicon Edizioni, 2025) è un romanzo che racconta Firenze da punti di vista inaspettati nell’incantata atmosfera della notte, una lettura perfetta per tutti coloro che amano l’arte e la magia che può riservare vita.

 

Il Caffè del Lunedì (Giovane Holden Edizioni, 2025), di Alfredo Nepi, è la nostra proposta per lettori e lettrici interessati alla narrativa introspettiva: un romanzo che esplora l’universo dei sentimenti al tempo dell’amore virtuale.

 

Per rimanere aggiornati su novità e curiosità dal mondo dei libri, venite a trovarci sul sito www.ilpassaparoladeilibri.it

Potere al Popolo: grave chiusura poliambulatorio via le Chiuse

Dal 3 novembre, il Poliambulatorio di via Pacchiotti, a Torino, accoglie anche i servizi sanitari che prima erano offerti in via Le Chiuse, nel quartiere San Donato. Il Poliambulatorio di via Le Chiuse verrà dismesso.

Secondo Potere al Popolo Torino e Casa del Popolo Estella, “questa chiusura rappresenta un fatto grave, che lascerà i quasi 50 mila abitanti della zona, molti dei quali anziani, più poveri di servizi essenziali legati alla loro salute. Per questo, oggi, in concomitanza con l’apertura del Poliambulatorio in via Pacchiotti, insieme a cittadini e cittadine della Circoscrizione 4 è stato organizzato un presidio di protesta e informazione alla cittadinanza contro la chiusura del Poliambulatorio di via Le Chiuse e l’accorpamento a via Pacchiotti. Il movimento politico ha già partecipato alla raccolta firme cittadina, che si batte per evitare la chiusura del Poliambulatorio. È stata presentata una petizione da cui si attendono risposte, ma nell’attesa, a perdere, sono tutti coloro che abitano i quartieri San Donato e Parella.”

Potere al Popolo afferma che questa chiusura si poteva evitare utilizzando lo stanziamento dei fondi PNRR, deliberato nel 2022, quando la maggioranza apparteneva al Centrodestra. Ribadisce inoltre che “difendere la Sanità Pubblica non è questione da campagna elettorale, ma una battaglia cruciale per tutti e tutte, rappresentando anche una difesa delle categorie più vulnerabili. La Sanità deve rappresentare una priorità. Secondo Potere al Popolo i soldi ci sono, ma si è deciso di spenderli in altro modo: se gli ambulatori di via Le Chiuse o di via del Ridotto vengono chiusi per risparmiare, i grandi progetti speculativi a grande partecipazione privata, come l’ospedale della Pellerina o il Parco della Salute non incontrano ostacoli”.

Mara Martellotta

“L’arte di rendersi infelici” allo Spazio Kairos

Venerdì 7 novembre alle 21


Con LabPerm, liberamente ispirato a “Istruzioni per rendersi infelici” di Paul Watzlawick

Venerdì 7 alle 21 allo Spazio Kairos di Torino,  ex fabbrica riconvertita in teatro in via Mottalciata 7, va in scena “L’arte di rendersi infelici”, liberamente ispirato a “Istruzioni per rendersi infelici” di Paul Watzlawick.

Scritto e diretto da Domenico Castaldo, con Giulia Berto, lo stesso Castaldo, Marta Laneri e Zi Long Ying, questo spettacolo è un “manuale vivente” per imparare l’infelicità in un mondo felice ed esplora con leggerezza i meccanismi dell’infelicità quotidiana: è il frutto di un’attenta osservazione su come l’essere umano, pur procedendo nel progresso tecnologico, si trovi in verità, paralizzato nella sua capacità di produrre agio, felicità in se stesso e negli altri.

Questa nuova messa in scena del LabPerm dà vita ad una sorta di manuale utile a chi ha raggiunto la felicità in questa vita e vorrebbe scoprire come bilanciarla con un tocco di inferno quotidiano. Come ci si circonda di nemici? Come ci si procura dolori, collere, dispiaceri e così via?

Insomma si vedranno sulla scena le istruzioni pratiche per una sana infelicità da spargere in questa valle di gioia e sorrisi.
L’inferno si presenta come il luogo prediletto del divertimento, dell’arte, dello svago e questo lavoro ne incarna una attenta disamina grazie alla guida del professor Paul Watzlawick, che ha stilato una serie di esempi ironici e  paradossali nel volumetto “Istruzioni per rendersi infelici”, nato dalla sua esperienza alla scuola di Pragmatica della Comunicazione Umana di Palo Alto – California. Con “L’Arte di Rendersi Infelici” il LabPerm mette in scena il frutto di un’attenta analisi su come l’essere umano, pur procedendo nel progresso , si trovi in verità, paralizzato nella sua capacità di produrre agio, felicità in se stesso e negli altri. Ne risulta dunque uno spettacolo, un divertito studio e degli utili esempi, per diventare esperti d’inferno e, senza fretta, con tutto il rispetto possibile, con i nostri tempi, uscirne.

Lo spettacolo fa parte della rassegna organizzata da Onda Larsen, compagnia teatrale torinese che, dal 2008, produce spettacoli, organizza rassegne e “(per)corsi di teatro” per grandi e piccini, con il sostegno di Fondazione Crt sviluppo e risorse ed Eppela. Partner dell’iniziativa sono Arci Torino, Torino Fringe Festival, C.ar.pe e Taffo.

Informazioni: 3514607575 (anche whatsapp),  biglietteria@ondalarsen.orgwww.ondalarsen.org.

Ingresso riservato ai soci Arci: se ci si tessera in loco, il biglietto del primo spettacolo è a 6 euro.
Spazio Kairos apre un’ora prima degli spettacoli. I biglietti si possono comprare online su www.ticket.it.
Intero: 12 euro. Ridotto (universitari, over 65, TAT, CRAL, carta giovani, abitanti circoscrizione 6, AIACE): 10 euro. Under 18 e persone con disabilità: 8 euro. Ridotto Comitiva (acquisto minimo di 6 biglietti per la stessa serata: 48 euro. Abbonamento “Onda” con 4 spettacoli a scelta: 32 euro.

Torino, la settimana delle arti chiude in crescita: boom di visitatori tra fiere e mostre

Artissima 2025 chiude nel segno della vitalità e della visione internazionale: la fiera mette alla prova la nuova IVA al 5% e si conferma laboratorio del contemporaneo

 Si è conclusa la trentaduesima edizione di Artissima, la principale fiera italiana dedicata all’arte contemporanea e la più internazionale del Paese.

Con 34.000 presenze complessive, 176 gallerie provenienti da 36 Paesi e 5 continenti, 26 nuovi espositori, 63 progetti monografici, 13 premi e 1 fondo di acquisizione, Artissima conferma la propria vitalità di mercato e la sua centralità come osservatorio internazionale.

Quest’anno, la fiera ha anche rappresentato il primo banco di prova concreto per la nuova aliquota IVA al 5% sulle opere d’arte, una misura strategica per la competitività del sistema italiano, osservata per la prima volta nel contesto di un mercato internazionale e in confronto con i regimi fiscali europei.

«Artissima è stata il primo momento di verifica per l’IVA al 5%, ma soprattutto la sua cartina di tornasole – sottolinea Luigi Fassi, direttore della fiera dal 2022 –. Questa misura non è solo un provvedimento fiscale, ma un fatto culturale, che ridefinisce la posizione dell’Italia nel sistema dell’arte. Restituisce al nostro Paese la possibilità di competere ad armi pari, ma anche di proporre un modello fondato su qualità, consapevolezza e responsabilità. Artissima ha avuto il privilegio e la responsabilità di metterlo alla prova, dimostrando come una fiera possa essere anche un luogo di diplomazia culturale, capace di far dialogare politica, economia e visione».

The Others Art Fair 2025 chiude la XIV edizione nel segno della qualità, dell’inclusione e della sperimentazione

Si è conclusa con successo anche la XIV edizione di The Others Art Fair, che ha confermato la fiera torinese come uno dei principali osservatori internazionali sulla ricerca artistica emergente e la sperimentazione dei linguaggi contemporanei.

«È stata un’edizione caratterizzata da una straordinaria qualità nella ricerca e nella sperimentazione dei progetti presentati dalle gallerie ospiti – commenta Roberto Casiraghi, fondatore e ideatore della Fiera insieme a Paola Rampini – Un obiettivo che ci eravamo posti due anni fa e che riteniamo pienamente raggiunto in questa XIV edizione, mentre già guardiamo alla nuova sede che ci accoglierà il prossimo anno».

I flussi di pubblico sono rimasti in linea con lo scorso anno, con un incremento nelle giornate di sabato e domenica, confermando l’interesse costante di pubblico e addetti ai lavori. «Per noi – aggiunge Casiraghi – resta prioritario rafforzare la qualità e la solidità delle proposte delle gallerie nei prossimi anni».

Flashback Art Fair 2025: “Senza Titolo”, ma con un’anima profonda. Oltre 26 mila visitatori per la fiera che trasforma l’arte in relazione

Si è chiusa infine la tredicesima edizione di Flashback Art Fair, la manifestazione torinese che ogni anno trasforma Flashback Habitat (Corso Giovanni Lanza 75, Torino) in un organismo vitale, capace di unire arte e vita, mercato e pensiero, memoria e trasformazione.

Dal 30 ottobre al 2 novembre 2025, con 48 progetti espositivi e 26.230 visitatori (dato aggiornato alle ore 18.15 di domenica 2 novembre), Flashback ha confermato la propria natura di fiera d’arte unica nel panorama nazionale: un luogo dove l’esperienza non è solo visione, ma incontro, dialogo e condivisione.

Un’edizione “Senza Titolo”, eppure fortemente identitaria. Le sale dell’IPI – Istituto Provinciale per l’Infanzia si sono animate di voci, sguardi e riflessioni: galleristi e artisti italiani e internazionali, collezionisti, curatori e visitatori hanno riconosciuto in Flashback una casa dell’arte aperta e consapevole, dove ogni stanza diventa un laboratorio curatoriale e ogni incontro un gesto di fiducia reciproca.

“Chi sceglie di partecipare a Flashback – spiegano le direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe e il direttore artistico Alessandro Bulgini – sceglie una dimensione diversa, in cui la fiera è prima di tutto un gesto di accoglienza. Qui il mercato entra nella vita reale, l’arte si avvicina alle persone e il collezionismo diventa pratica quotidiana, concreta, emotiva.”

Tra le opere esposte, nomi che attraversano i secoli – Dürer, Ribera, Genovesino, Modigliani, Morandi, Ontani, Mondino, Marini, Von Stuck – accanto all’immagine guida affidata, con affetto, alle opere di Antonello Bulgini, fratello del direttore artistico.
Il Circolino si è trasformato in un luogo di parola e immaginazione, grazie alla scrittura di Alexander Mostafa Fazari e alla mostra “Gaza, Opera Viva”, che ha ricordato il ruolo dell’arte come spazio di responsabilità e testimonianza.

La riflessione contemporanea ha attraversato anche il Public Program, con talk e incontri tra arte e attualità (Monica Biancardi, Alessandro Bulgini, Christian Caliandro), presentazioni su Carol Rama e sul Legnanino ritrovato, laboratori creativi dedicati al mito di Ulisse e momenti musicali di jazz dal vivo.

“Flashback è una fiera che vive nella relazione – conclude la direzione –. È un ecosistema in cui il valore non si misura solo in termini economici, ma nel tempo e nella qualità dell’incontro. In un mondo complesso, crediamo nel potere dell’arte di costruire empatia, generare consapevolezza, offrire rifugio e prospettiva.”

Spente le luci della Fiera, l’Habitat continua a vivere: la mostra “Compassione” rimarrà visitabile fino a marzo 2026, mentre dal 21 al 23 novembre gli spazi di Corso Giovanni Lanza 75 ospiteranno la prima edizione del MAF – Mater Film Festival, rassegna dedicata al cortometraggio d’autore.