ilTorinese

Incendio nella notte in via Col di Lana: il problema segnalato da anni

 

TORINO – Un incendio è divampato nella notte in via Col di Lana, nella circoscrizione 3 di Torino, alimentando paure e preoccupazioni tra i residenti della zona.

Non si tratta, però, di un evento imprevedibile. Già da tempo i cittadini avevano lanciato diversi appelli per segnalare la presenza di situazioni a rischio e di potenziali focolai d’incendio. Anche Il Torinese aveva seguito da vicino la vicenda, pubblicando ben tre servizi dedicati negli ultimi anni per portare all’attenzione delle istituzioni un problema che – secondo le segnalazioni – va avanti da ben 13 anni.

Al centro delle denunce, le condizioni di abbandono e degrado di quest’area. Il consigliere Stefano Bolognesi, da sempre in prima linea su questo fronte, aveva più volte sollecitato interventi urgenti. “È da oltre un decennio che denunciamo questa situazione – ha dichiarato – ma le risposte sono sempre state insufficienti. Serve un piano concreto di bonifica e sorveglianza’.

FV

Stalker rompe bracciale elettronico e torna a perseguitare la vittima

Ha staccato braccialetto elettronico a cui era sottoposto a seguito di comportamenti
vessatori e opprimenti, e si è avvicinato ubriaco e armato di coltello al vicino di casa per il quale aveva divieto di avvicinamento. Lo stalker domiciliato in provincia di Novara, è stato arrestato dai
carabinieri di Stroppiana. Il vicino aveva visto l’uomo avvicinarsi alla propria abitazione a bordo di un’auto, e successivamente e dopo aveva sentito suonare il campanello con insistenza. I carabinieri  hanno fermato lo stalker sulla cui vettura hanno trovato a bordo un passamontagna, un coltello a serramanico e dei guanti.

La scuola di oggi e di ieri

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Leggendo un ‘intervista  in occasione delle prove degli Esami di Maturita ‘ad Eraldo Affinati – che deve la sua fama soprattutto  alla dedizione, insieme alla moglie, al mondo della scuola – ho notato in particolare una riflessione dello scrittore sulla incapacità dei giovani d’oggi ad affrontare il commento di  un testo perché la scuola non insegna e non abitua alla lettura. Quindi Tomasi e Pasolini diventano ostici, come d’altra parte ogni testo letterario. La sintesi, i riassunti sono alla base della scuola d’oggi, dice lo scrittore. Il discorso è certo  assai più complesso perché molti studenti non sono in grado di capire un testo anche non letterario perché mancano delle basi linguistiche, morfologiche e sintattiche, considerate ormai obsolete. Mancano in alcuni casi  anche delle capacità di ragionamento, quello che Pascal definiva  “ il pensare come si deve”. Le osservazioni di Affinati mi hanno fatto venire alla mente il peggior professore della mia carriera di studente: tal Remo Frassino o Fassino (non sono riuscito a ricostruire neppure il cognome) nativo e residente a Pinerolo che tutte le mattine a bordo di una 600 veniva a Torino ad insegnare, nel ginnasio da me frequentato, ben cinque  materie: Italiano, Latino, Greco, Storia e Geografia. Ore ed ore ogni settimana, un tormento ed una noia infiniti.  Era un bacchettone, scapolo, abbastanza ignorantello, un catto-comunista ante litteram che quell’anno ci obbligò a fare un quaderno sul quale dovevamo incollare i ritagli degli articoli sul Concilio Vaticano II che il professore vedeva come una nuova presa della Bastiglia. Il docente era esigentissimo  nell’obbligarci a fare riassunti di ogni materia,  senza capire che finiva di proporci una pseudo -cultura fondata sul detestato Bignami usato di norma  dagli studenti privi di impegno.  Riassumere era il suo imperativo categorico. La lettura, ad esempio dei “Promessi sposi” ,diventava secondaria rispetto al riassunto che il professore controllava periodicamente per controllare che tutti avessero i quaderni  a posto, senza mai verificare il contenuto di queste sintesi che spesso nel caso mio, scriveva mia madre, per evitarmi una ulteriore fatica, considerata dalla mia mamma del tutto  inutile. I miei genitori che pure dissentivano totalmente dal professore non fecero mai nulla contro di lui, anzi lo ignorarono del tutto senza andare neppure una volta a colloquio con lui. Solo per interposta persona consigliò come ripetitore un suo amico: un consiglio  che mio padre non prese in considerazione. Per fortuna la quinta ginnasio passò e mi  ritrovai in liceo dotato di ferree capacità di tagliare e incollare articoli e anche di riassumere. Se però avessi avuto una guida come il professore pinerolese anche in liceo sarebbe stata la fine. Fui invece stimolato , anzi direi obbligato a leggere i testi ed ebbi un’educazione estetica anche  da parte di un precettore privato scelto da mio padre. Era un professore che aveva conosciuto Croce e mi mise in mano il suo  “Breviario di estetica” . Capii in modo inequivocabile i limiti del professore del Ginnasio che appariva già allora l’esempio di un nozionismo becero in cui eccelsero tutti i miei compagni di scuola che forse non riuscirono neppure a laurearsi ma al ginnasio giunsero al 10. Per tutt’altri motivi la scuola è di nuovo ridotta così. Il vento del ‘68 ha travolto tutto, ma il semplicismo mnemonico è rimasto. Nel ‘69 il ministro Fiorentino Sullo  pensò  di eliminare la contestazione, riducendo l’esame a due prove scritte e due orali. Da quel momento i licei incominciarono a perdere il loro valore formativo e via via prevalse il facilismo con la conseguente desertificazione degli studi.  La visione stitica – mi si passi la piccola volgarità che rispetto al linguaggio d’oggi è una raffinatezza – del professore di Pinerolo è sopravvissuta a tutto. Certo un testo di Tomasi di Lampedusa e anche di Pasolini (che ebbe una formazione classica   diventa una prova difficoltosa perchè  la sintesi è il punto di arrivo dell’analisi attenta e della lettura puntuale. Cose che nella scuola d’oggi sono diventate delle rarità.

Miss Italia Piemonte a Pianezza

Miss Italia Piemonte riparte per la prima tappa provinciale del 2025 scegliendo di tornare a Pianezza. L’appuntamento è per sabato 21 giugno in piazza Giovanni Paolo II, alle ore 21, quando sarà eletta Miss Pianezza. Le ragazze, quaranta in tutto, arriveranno nella cittadina, fin dal mattino e saranno protagoniste della consueta sfilata, che avverrà su e bike per le vie del centro, e di un servizio fotografico.

A presentare l’evento, new entry  di tutte le selezioni per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’attore torinese Andrea Beltramo, noto volto della TV nella trasmissione Melevisione e doppiatore di fama nazionale. Sua la voce del giovane Re Carlo III in “The Crown”. Il suo ingresso nel concorso era un segno del destino dato che nel 2002 fu uno dei giovani protagonisti del film di Dino Risi “Le ragazze di Miss Italia”. Ad affiancarlo ci sarà Miss Piemonte 2024, Francesca Spinelli.

“Sono orgogliosissima di essere alla guida del concorso di Miss Italia, perché non si tratta soltanto di bellezza, ma di un percorso di crescita per tutte le ragazze che vi partecipano. Miss Italia rappresenta un’esperienza di formazione, solidarietà e consapevolezza – spiega Mirella Rocca, esclusivista regionale per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, punto di riferimento importante per tante ragazze che desiderano iscriversi allo storico concorso di Miss Italia, sognando poi di entrare nel mondo della moda e del cinema, essendo una professionista del settore. Ringrazio anche il sindaco Antonio Castello e l’amministrazione per aver fortemente voluto questa manifestazione e l’associazione Helios di Pianezza che ha  collaborato alla realizzazione”.

Le selezioni proseguiranno durante tutta l’estate, in un lungo viaggio che, come da sempre vuole Mirella Rocca, valorizzerà non solo la bellezza e il fascino delle aspiranti, sempre più numerose, ma anche del territorio e dei prodotti della nostra meravigliosa regione.

Nel corso della serata verrà eletta Miss Pianezza, che accederà alle selezioni di Miss Piemonte 2025 prevista per fine agosto. Si assegneranno inoltre le fasce di Miss Rocchetta e Miss Framesi.

La giuria sarà composta da professionisti del settore della moda, cinema e bellezza, ma anche da rappresentanti di importanti associazioni  come l’LILT, Lega italiana per la lotta ai tumori,  e un rappresentante del Codacons.

Mara Martellotta

 

“7° Mangè an n’autra cort” a Castagnole Piemonte

Fra cibo, rievocazioni storiche e buona musica – torna per il “Solstizio d’estate”, uno degli eventi clou dell’enogastronomia piemontese

Sabato 21 giugno

Castagnole Piemonte (Torino)

Il titolo dato all’evento – “Mangè an n’autra cort” – richiama uno dei più iconici (e spesso irriverenti) modi di dire piemontesi: “Cantè an n’autra cort”, come dire vai a rompere le scatole altrove. Assolutamente di tutt’altro tono, invece, l’intento-richiamo degli organizzatori della serata tesa a inaugurare l’estate 2025 a Castagnole Piemonte, comune di poco più di 2mila abitanti alle porte di Torino, che, sabato prossimo 21 giugno, ospiterà la settima edizione di un’esperienza enogastronomica che, sotto il titolo appunto di “Mangè an n’autra cort” (“Mangiare in un altro cortile”), intende attrarre il maggior numero possibile di partecipanti e fondere nel migliore dei modi le storiche cene conviviali di buon vicinato praticate nei borghi antichi e il più moderno street food.

Il via alla festa alle 19 e se ne avrà fino a tarda notte, con l’allestimento in tutte le piazze e le vie del concentrico di stand food & drink, in collaborazione con ben quattordici “Proloco”del Piemonte che delizieranno il pubblico con i loro piatti tipici accompagnati da un buon bicchiere di vino. All’appello risponderanno le “Proloco” di Candiolo, Caramagna, Carmagnola, Castagnole Piemonte, Condove, Envie, Lombriasco, Monforte d’Alba, Osasio, Racconigi, Sommariva Perno, Vergne e Verzuolo. Ciascuna con i suoi piatti più rappresentativi: dal panino “candiolese” e gnocco fritto con Nutella per arrivare alla salsiccia porchetta capocollo e patatine, passando per il pan fritto con salumi nostrani e dadolata di pesche con gelato, via via fino all’agnolotto d’la Vila ravioles della Val Varaita e guancia brasata con puré.

Soddisfatto il gusto, si penserà a coccolare anche l’udito e la vista con la musica del dj-set di Gianluca Martino, Luca Zabellan e Matteo D’Amico che farà da gradevole sottofondo, dalle ore 19, in tutte le vie del paese. Dalle 19,15entrerà in gioco la meravigliosa “rievocazione storica” d’epoca risorgimentale, con la sfilata di oltre 150 figuranti con partenza da via Torino e arrivo in Piazza Cesare Battisti. Protagonisti assoluti il Re Vittorio Emanuele II e il suo grande amore, la Bela Rosin. La rappresentazione, con la regia di Luigi Oddoero, la conduzione di Maurizio Aglioldo e il coordinamento di Lorenzo Piana – in arte “Re Peperone” – vede la partecipazione dell’Associazione storico-culturale di Pinerolo “La Maschera di Ferro”, del Gruppo degli Sbandieratori di Villastellone “Comitato dei Templari”, del Gruppo animazione teatrale di Pinerolo “Piccolo Varietà” e della performancespeciale del mezzo soprano Rosy Zavaglia.

Al termine della sfilata, avrà inizio la serata di intrattenimento per tutta la famiglia in piazza Cesare Battisti. Dalle 22,15 saranno sul palco gli “Annovanta”, il gruppo che farà scatenare il pubblico sulle note dei brani dance più famosi degli anni ’90 e non solo, seguiti in consolle, alle 23,45, dal dj internazionale Roberto Molinaro.

In chiusura, dall’una fino a tarda notte, Christian Express, artista che ama definirsi “progressive-trance, innamorato del suono analogico”. Il tutto con la presentazione della “super voice” di Sandro Bit e la collaborazione di “DAGMA Promotion” e “Treseinovepromotion”.

Per maggiori info è possibile chiamare il numero telefonico 338/2500480 oppure scrivere all’indirizzo e-mail apscfcastagnole@gmail.com

Durante la serata saranno presenti punti informativi a tutti gli ingressi principali del centro cittadino.

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

Che “Luce” sia, ma anche “Gesto Performativo”

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Lunga serata alla “GAM” di Torino con l’ultimo appuntamento del “Public Program” di “Luci d’Artista”

Sabato 21 giugno, dalle 18,30

Tutto accadrà all’imbrunire del prossimo “Solstizio d’estate”: sabato 21 giugno (dalle 18,30), il giorno più lungo e luminoso dell’anno, con una serata si preannuncia indimenticabile. Uno scorrere di ore magiche in cui artisti, musicisti ed un grande poeta realizzeranno una serie di “performance” all’interno di “Anni Luce”, la prestigiosa Arena all’aperto di “Giulio Paolini” alla “GAM – Galleria civica d’Arte Moderna e Contemporanea” di via Magenta a Torino.

Il tutto rientra, dopo il grande successo dell’anno scorso, nell’ultimo appuntamento della seconda edizione di “Accademia della Luce”, il “Public Program” (sviluppato da “Fondazione Torino Musei” insieme ai “Dipartimenti Educazione” delle principali “Istituzioni torinesi per l’Arte Contemporanea”, ultimi in ordine d’arrivo il “MAUTO” e le “OGR”) della XXVII edizione di “Luci d’Artista”“Public Program” incentrato, quest’anno, sul tema specifico di “Luce e gesto performativo”, che ruoterà intorno alle fantasiose genialità dell’italiana triade anonima “CANEMORTO” e dell’artista londinese Marcos Lutyens, invitati a creare una nuova “performance” sul tema della “luce”.

La triade “CANEMORTO” trasformerà l’ascensore della “GAM” in una “stanza magica mobile” nella quale eseguirà delle letture lampo dei “Tarocchi del Sole Fermo”, con un mazzo di carte creato ad hoc per rivelare ad ogni partecipante cosa abbia in serbo la sua estate, diviso in “10 arcani di luce” e “10 arcani di ombra”, ideati dal trio senza alcun legame con i tarocchi tradizionali.

Marcos Lutyens, con il suo Equilux ≈ Equinox: Un Viaggio Psico-Magico”, coinvolgerà invece il pubblico in un campo di luci, suoni, vibrazioni subsoniche e voce guidata “creando un’esperienza alchemica di allineamento interiore e sintonizzazione esterna”. La “performance” sarà accompagnata da brani tratti da “NOX-LUX”, il nuovo album cocreato insieme al compositore di Los Angeles Aaron Drake.

Continuando la tradizione del legame di “Luci d’Artista” con il mondo della poesia e degli approfondimenti con i grandi artisti che hanno realizzato le “Luci”, le due “performance” saranno precedute (ore 19) da un vero e proprio evento, ovvero una “conversazione de visu” tra John Yau e Nicola De Maria . Sarà un incontro straordinario tra il poeta, editore e critico d’arte newyorkese John Yau (Lynn, Massachusetts, 1950) e il Maestro Nicola De Maria (pittore tra i più prestigiosi protagonisti della “Transavanguardia” internazionale, autore di opere da lui stesso definite “poesia scritta con le dita sporche di colore”), legati da 40 anni di stima ed amicizia. Al centro della conversazione vi sarà ovviamente il tema della “Luce” e l’opera “Nido cosmico di tutte le anime” di De Maria, installata da anni in Piazza Carlina. In occasione dell’incontro, inoltre, l’artista, beneventano di Foglianise trasferitosi a Torino negli Anni ’70, ha generosamente messo a disposizione alcune prime edizioni autografate dei libri di John Yau, insieme a cataloghi e testi critici dedicati alla sua opera. Traduzione consecutiva dall’inglese all’italiano.

Ma, attenzione!, i giochi non s’esauriscono qui. A corollario degli eventi programmati alla “GAM”, nelle  sere dal 21 al 24 giugno (in un ideale collegamento con il giorno dedicato al patrono della Città) saranno straordinariamente accese le “Luci d’Artista” in  12 siti cittadini: da piazza Carlina alla Galleria Umberto, da piazza Risorgimento al Monte dei Cappuccini, fino al “Museo della Resistenza” all’Ospedale Sant’Anna, alla Mole Antonelliana e a Piazzale Polonia, per finire con Piazzetta Mollino, i “Giardini Sambuy”, l’Antica “Tettoia dell’Orologio” in piazza della Repubblica e corso Unità d’Italia, presso il Laghetto di Italia ’61.

Sottolineano gli organizzatori: Luci d’Artista è un vero e proprio ‘Museo di Luce’, con la sua collezione a cielo aperto di installazioni luminose che trascende i classici confini invernali e natalizi per vivere tutto l’anno. Ma, così come l’evento invernale è definito da una ‘dimensione notturna’ (luce elettrica, presenza di opere fisicamente imponenti), abbiamo voluto che l’evento estivocome per lo scorso giugno, fosse composto da concetti diametralmente opposti, legati a una ‘dimensione diurna’ e a interventi il più possibile ‘effimeri e immateriali’, proprio come possono essere le performance”. E il colpo d’occhio, sicuramente, non sarà meno foriero di forti e inaspettate emozioni. In un bagno di atmosfere pienamente vissute alla luce del giorno.

Gianni Milani

“Accademia della Luce. Luce e gesto performativo”

GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it

Sabato 21 giugno, dalle 18,30

Nelle foto:  “CANEMORTO”, Photo courtesy il trio di artisti; “Accademia della Luce”; John Yau, Photo courtesy l’artista; Nicola De Maria, Photo courtesy Sabina Arena

La Parigi di Montparnasse di Brassaï

In mostra al Centro Saint- Benin di Aosta

Inaugura venerdì 18 luglio alle ore 18 e rimarrà aperta dal 19 luglio fino al 9 novembre al Centro Saint-Bénin di Aosta una mostra di fotografia di respiro internazionale,  dal titolo “Bressaï. L’occhio di Parigi”. La retrospettiva è promossa dall’Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d’Aosta, prodotta da Silvana Editoriale, curata da Philippe Ribeyrolles, studioso e nipote del fotografo, che vanta una inestimabile collezione di stampe di Brassaï e un’estesa documentazione relativa al suo lavoro d’artista.

Sono più  di 150 le stampe d’epoca, oltre a sculture, documenti e oggetti appartenuti al fotografo ad arricchire la mostra e a consentire uno sguardo inedito e approfondito sull’opera di Brassaï, con un’attenzione particolare alle celebri immagini che egli dedicò alla capitale francese e alla sua vita.

Le fotografie dedicate alla Ville Lumière, dai quartieri operai ai grandi monumenti simbolo, dalla moda ai ritratti degli amici artisti, fino ai graffiti e alla vita notturna, sono oggi immagini iconiche che identificano immediatamente il volto di Parigi.

La città natale di Gyula Halász è  anche la ragione del suo nome d’arte. Quando alle soglie del XX secolo nacque Brassaï, la città rumena di Brasov faceva parte del territorio ungherese. Brassaï si trasferisce con la famiglia ad appena tre anni a Parigi, per poi tornare a studiare a Budapest e lavorare a Berlino come giornalista. Gli anni Venti e Trenta sono prolifici per gli incontri con gli artisti più importanti delle avanguardie storiche. E la fotografia appare la necessaria conseguenza. Dal 1929 Brassaï dedica alla capitale francese un corpus di fotografie che la ritraggono ogni giorno come di notte, alternando pubblico e privato, urbano e antropico.

Brassaï è  stato uno dei protagonisti  della fotografia del ventesimo secolo, definito dall’amico Henry Miller “l’occhio vivo della fotografia”.

In stretta relazione con artisti quali Picasso, Dalì e Matisse, vicino al movimento surrealista, a partire dal 1924 partecipò al grande fermento culturale  che, in quegli anni, investì Parigi.  Brassaï è stato uno tra i primi fotografi a catturare l’atmosfera notturna di Parigi e della sua popolazione. Il fotografo non si limitava a rappresentare paesaggio o vedute architettoniche, ma si interessava anche degli spazi in cui l società si incontrava e divertiva. È del 1933 il suo volume ‘Paris de nuit’ le cui immagini furono anche pubblicate sulla rivista surrealista ‘Minotaure’.

Philippe Ribeyrolles,  curatore della mostra, spiega che esporre Brassaï significa immergersi nell’atmosfera di Montparnasse dove si potevano incontrare numerosi artisti provenienti dall’Europa dell’Est come il suo connazionale André Kertesz. Quest’ultimo esercitò una notevole influenza sui fotografi che lo circondavano, tra cui Brassaï e Robert Doisneau.

Brassaï appartiene alla scuola francese di fotografia detta umanista per la presenza essenziale di donne, uomini e bambini nei suoi lavori.

Oltre alla fotografia di soggetto la esplorazione dei muri di Parigi e dei loro numerosi graffiti testimonia il legame del fotografo con le arti marginali e l’arte di Jean Dubuffet.  Invitato ad esporre i suoi lavori al Museo di Arte Moderna MoMA, Brassaï riscosse un enorme successo.

Il legame del fotografo con gli Usa si concretizza con una collaborazione con la rivista Harper’s Bazaar, per cui Brassaï ritrae molti protagonisti della vita artistica e letteraria francese con i quali era solito socializzare. I soggetti ritratti in questa occasione saranno pubblicati nel volume ‘Les Artistes de ma vie’, due anni prima della sua morte.

Brassaï muore il 7 luglio 1984 dopo la pubblicazione di un suo libro su Proust. E’ sepolto nel cimitero di Montparnasse, nel cuore della Parigi che ha celebrato per mezzo secolo.

La mostra sarà dotata di un catalogo bilingue.

Orari da martedì  a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Centro Saint Bénin

Via Festaz 27- Aosta.

Tel 0165272687

Mara Martellotta

Al Regina Margherita il Bricolage del cuore firmato da Leroy Merlin

Il  centro prelievi e il corridoio del reparto di radiologia dell’Ospedale Infantile Regina Margherita sono stati completamente rinnovati grazie ai nuovi colori e ad un’atmosfera più accogliente per l’iniziativa di volontariato aziendale Bricolage del Cuore di Leroy Merlin.

In particolare l’iniziativa è nata dai negozi Leroy Merlin di Collegno, corso Giulio Cesare, a Torino e Moncalieri e ha coinvolto 95 persone tra collaboratori dei tre negozi, clienti e volontari e si inserisce in una più ampia iniziativa di volontariato d’impresa Bricolage del Cuore, promossa da Leroy Merlin Italia, lanciato nel 2013.

Questo progetto, presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino, che si distingue come polo pediatrico di livello nazionale ad alta specializzazione per bambini colpiti da gravi patologie, è stato realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Forma, un’organizzazione no profit nata nel 2005 all’interno dell’ospedale per iniziativa di un gruppo di famiglie con l’obiettivo di trasformare l’ambiente sanitario in uno spazio che fosse davvero a misura di bambino.

“Siamo orgogliosi di celebrare questa importante collaborazione con Fondazione Forma – ha dichiarato  Barbara Casartelli leader impatto positivo di Leroy Merlin Italia”. Questo progetto ben rappresenta la missione che portiamo avanti attraverso i progetti di Bricolage del Cuore, sostenere lo sviluppo e l’organizzazione  di attività  da parte di enti del terzo settore , generando un impatto positivo sui territori in cui siamo presenti. Attraverso questo progetto di volontariato d’impresa ogni persona di Leroy Merlin Italia può mettere a disposizione, su base volontaria, tempo lavorativo da dedicare a progetti socialmente utili a favore delle comunità locali, contribuendo attivamente a creare un futuro migliore per tutti”.

Mara Martellotta

Anpas, meeting dei giovani volontari

Il Consiglio Direttivo di ANPAS Piemonte e il Gruppo Giovani regionale annunciano con entusiasmo il primoMeeting dei Giovani Volontari e Volontarie ANPAS Piemonte, intitolato “Il nostro tempo è adesso”, che si terrà da venerdì 4 a domenica 6 luglio 2025 presso l’Istituto Comprensivo “Ada Gobetti” di None (TO), in via Brignone 19.

Il Meeting sarà un campo residenziale gratuito rivolto ai volontari e alle volontarie ANPAS di tutto il Piemonte, di età compresa tra i 14 e i 28 anni, pensato per valorizzare il ruolo dei giovani nel volontariato, favorire la partecipazione attiva, sviluppare competenze e promuovere i valori fondanti dell’associazione. Un’occasione unica per incontrarsi, formarsi, confrontarsi e costruire reti, rafforzando il senso di comunità all’interno del movimento ANPAS. Sono attesi circa 200 giovani.

Il programma prevede:

Venerdì 4 luglio: accoglienza e attività di team building;

Sabato 5 luglio: stage formativi e riflessioni su temi chiave del volontariato di pubblica assistenza (soccorso sanitario, protezione civile, “Io non rischio”, guida sicura, inclusione e social media, truccatori, “Essere ANPAS”, “Presidente per un’ora”) e un talk sul volontariato giovanile. Conclusione con serata musicale;

Domenica 6 luglio: simulazione di maxiemergenza sismica e attività di soccorso sanitario, integrate con la funzione religiosa presso la parrocchia di None.

Tra i momenti più attesi, il talk “Il tempo dei giovani: volontariato, attesa e futuro”, in programma sabato mattina presso il Palazzetto dello Sport di None, che vedrà la partecipazione dello scrittore Fabio Geda, del presidente FICT (Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche) ed esperto di politiche sociali Luciano Squillaci, insieme alle scrittrici Nagla Augelli e Marina Cuollo. A moderare il dibattito sarà il giornalista e ufficio stampa ANPAS nazionale, Andrea Cardoni. Prevista la diretta streaming sui canali social di ANPAS Piemonte.

A seguire, la riunione della Consulta nazionale delle politiche giovanili e il Consiglio regionale ANPAS Piemonte, aperto ai presidenti delle Pubbliche Assistenze. Sarà presente, inoltre, il presidente nazionale ANPAS, Niccolò Mancini.

Con il Meeting “Il nostro tempo è adesso”, ANPAS Piemonte rafforza il proprio impegno nel costruire un presente e un futuro in cui i giovani siano protagonisti attivi della solidarietà, della cittadinanza e del cambiamento.

Vincenzo Sciortino, presidente ANPAS Piemonte: «Con il primo Meeting dei Giovani Volontari ANPAS Piemonte vogliamo dare un segnale forte: i giovani non sono il futuro, ma il presente del nostro movimento. “Il nostro tempo è adesso” non è solo uno slogan, ma un impegno concreto per valorizzare il protagonismo giovanile, creare spazi di confronto e formazione e rafforzare la rete di relazioni che rende la nostra comunità viva e coesa. Vogliamo che ogni ragazza e ogni ragazzo si senta parte attiva di un progetto collettivo di solidarietà, cittadinanza e cambiamento. Questo Meeting è solo l’inizio di un percorso che continueremo a costruire insieme, giorno dopo giorno».

L’ANPAS Comitato Regionale Piemonte ODV rappresenta 81 associazioni di volontariato, con 16 sezioni distaccate, 10.695 volontari (di cui 4.242 donne), 5.388 soci e socie e 741 dipendenti (di cui 86 amministrativi). Dispone di 472 autoambulanze, 265 automezzi per il trasporto di persone in situazione di disabilità, 242 mezzi per il trasporto persone e per la protezione civile, oltre a 4 imbarcazioni. Complessivamente, ogni anno svolge 594.623 servizi, di cui 200.399 in emergenza-urgenza 118, percorrendo 20.209.167 chilometri, di cui 4.765.067 legati ai servizi di emergenza.

+Europa: “Confronto sul futuro di Moncalieri”

“Accogliamo con interesse l’avvio del dibattito pubblico sulla futura guida di Moncalieri e riteniamo particolarmente significativo che a offrire la propria disponibilità sia una figura di grande esperienza e competenza come Laura Pompeo”, dichiarano così in una nota Francesca Randazzo e Fabio Nani, rispettivamente Tesoriera di +Europa Torino metropolitano e membro di Direzione di +Europa Torino metropolitano, entrambi cittadini di Moncalieri.

Proseguono: “Laura Pompeo ha già dimostrato, sia in ambito amministrativo che istituzionale, capacità di visione, attenzione al territorio e profondo senso delle istituzioni. La sua apertura rappresenta un’opportunità importante per tutto il centrosinistra, che deve saper valorizzare profili di qualità e mettere al centro un confronto politico trasparente, partecipato e inclusivo”.

“Moncalieri – concludono – ha bisogno di un progetto all’altezza delle sfide del presente: europeo nei valori, innovativo nei contenuti, concreto nelle soluzioni. +Europa Torino è pronta a contribuire con responsabilità e spirito costruttivo a un percorso che coinvolga tutte le energie civiche, riformiste e democratiche del territorio”.