ilTorinese

Torino-Mlada Moleslav 2-0

Amichevole

Lukic, Horvath

Alla seconda uscita stagionale un buon Toro batte i cechi del Mlada Moleslav,squadra arrivata settima,nello scorso campionato, nella serie A locale.I granata di Juric hanno avuto tante occasioni per andare a rete, con Lukic che ci prova tre volte, compreso un palo colpito a porta vuota nel minuto antecedente al gol del vantaggio con un bel colpo di testa su cross dell’ottimo neoacquisto trequartista Radonjic,un giocatore davvero  interessante,propositivo,dotato di un gran bel dribbling e tante idee chiare.Un altro giocatore sugli schemi è Seck, autore di grandi giocate in velocità, soprattutto partendo da fermo.Infine ricordiamo  il gol di Horvath, ancora in rete dopo esserci riuscito contro l’Eintracht Francoforte. Anche oggi un gol di pregevole fattura,nonostante i pochi minuti giocati:finta a rientrare sul marcatore avversario  e poi glaciale  davanti al portiere nell’esecuzione della rete.

Enzo Grassano

Guerra alla sosta selvaggia: le multe non perdonano

A Moncalieri la Polizia municipale ha deciso negli ultimi tempi di adottare la linea dura  facendo multe a tutti coloro che parcheggiano in modo “selvaggio”, bloccano il passaggio  dei mezzi pubblici, sostano negli stalli per disabili e impediscono al traffico il regolare flusso. Molte sanzioni vengono effettuate su indicazione  dei cittadini attraverso chiamate al centralino dei vigili urbani per segnalare automobilisti indisciplinati.

Pd, Beni confiscati: nella giornata del 19 luglio un segnale chiaro contro le mafie

 

Approvati strumenti innovativi per rendere più efficace il riutilizzo dei beni sottratti alla criminalità organizzata.

19 luglio 2022 – Dopo tre anni senza risorse per il riuso dei beni confiscati – dal 2019 infatti la Regione Piemonte non finanzia il bando destinato ai Comuni – buone notizie per tutti coloro che hanno a cuore il tema della lotta alle mafie, proprio nel giorno in cui ricorrono i trent’anni dalla strage di via D’Amelio.

Nella seduta odierna è stata approvata all’unanimità la delibera che sblocca il bando per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, per un ammontare di 450.000 euro per il 2022 e altrettanti per il 2023. Alla presente delibera i consiglieri Diego Sarno (primo firmatario) e Domenico Rossi, hanno presentato un ordine del giorno con l’obiettivo di rendere più efficace il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Un atto di indirizzo approvato all’unanimità.

“Il documento può rappresentare un importante strumento nelle mani della Giunta per mettere il Piemonte nelle migliori condizioni per continuare la lotta politica, culturale ed economica contro le mafie. Anche a partire dagli spunti offerti in Commissione Legalità da Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, e del professor Rocco Sciarrone, dell’Università di Torino, sappiamo che il Piemonte, penultimo in Italia per numero di beni riutilizzati, può e deve fare molto di più per sostenere il riuso degli stessi, e quindi la lotta alle mafie” spiegano i consiglieri Dem.

“In tal senso l’ordine del giorno impegna la Giunta a prevedere per tutti gli anni la pubblicazione del medesimo bando, impegnando una somma non inferiore ai 450.000 euro già previsti per il 2022 e il 2023. Allo stesso modo, il documento prevede la possibilità di accordarsi con la Prefettura per estendere anche agli enti del terzo settore l’accesso ai fondi, oggi previsto solo per gli enti locali; il riconoscimento della priorità, nell’attribuzione di fondi nei bandi regionali, a progetti che si svolgeranno all’interno dei beni confiscati; la previsione, nell’offerta formativa degli amministratori, di una socializzazione agli strumenti dell’intercomunalità, della co-progettazione e dell’amministrazione condivisa come buone pratiche per garantire una migliore gestione dei beni confiscati, attivando anche una cabina di regia regionale per attivare un piano straordinario in materia” precisa Sarno.

“Oggi in aula abbiamo rimesso al primo posto la lotta alle mafie e con l’ordine del giorno approvato all’unanimità abbiamo avviato un percorso di innovazione nelle procedure di bando così da velocizzare i percorsi e sostenere Comuni e terzo settore, che sono gli attori principali, con strategie chiare e favorendo il coordinamento e la collaborazione tra istituzioni” aggiunge Rossi. “In particolare la possibilità di un accesso diretto ai fondi erogati da parte degli enti del terzo settore, già gestori dei beni in via definitiva, apre uno scenario completamente nuovo nelle modalità di progettazione e sviluppo nel recupero dei beni e nel coinvolgimento della società civile” conclude il consigliere Dem.

Ezio Gribaudo, artista e uomo libero

Di Pier Franco Quaglieni 

La morte di Ezio Gribaudo rappresenta una grave perdita per Torino perché la sua figura, apprezzata a livello internazionale e dai più importanti e famosi  artisti, rappresenta nell’ambito della vita culturale italiana e torinese in particolare un unicum. Gribaudo e’ sempre stato un artista libero rispetto alle consorterie politiche, un esempio di indipendenza rispetto alla liturgia ideologica che è stata egemonica e soffocatrice.
Se Daverio e’ stato l’anti Argan, Gribaudo è stato l’anti Guttuso. Tanto impegnato,  schierato supinamente il secondo  nei confronti del partito comunista, tanto disorganicamente libero il primo.
Avevamo una profonda comunanza di ideali,  anche se Gribaudo è stato  spesso più intransigente di me. In una Torino dominata dalla feroce egemonia gramsciana fin dai tempi in cui un noto pittore si rifiuto’ di fare lezione perché voleva imporre all’Accademia Albertina una giornata di lutto per la morte di Stalin, Gribaudo ha saputo mantenere le distanze, resistendo alle lusinghe e alle minacce, forte dell’apprezzamenzo nazionale e internazionale della sua opera.  Ricordo perfettamente il conformismo plumbeo del mondo artistico torinese, malgrado lo storico Circolo  degli artisti, presieduto dall’avv. Forchino e poi dall’avv. Tartaglino, fosse una realtà aperta davvero unica. Gribaudo ha saputo steccare nel coro. Ricordo due episodi : la candidatura in Forza Italia nel 1994 non coronata dall’elezione in Parlamento che va a disdoro di un partito che a Torino non ebbe mai la più piccola attenzione per il mondo della cultura, se si eccettua l’assessore regionale Giampiero Leo. E ricordo che per aver concesso l’Aula Magna dell’Accademia Albertina per ricordare Oriana Fallaci fu di fatto rimosso dalla prepotenza sindacale della CGIL dalla carica e sostituito con il solito funzionario del vecchio PC. Gribaudo e’ stato davvero un chierico che non ha tradito.  Ed è di conforto che la figlia Paola, così vicina a suo padre intellettualmente e non solo affettivamente, sia oggi Presidente di quell’Accademia che la presidenza di Ezio aveva onorato facendola uscire dal tunnel di un eterno Sessantotto.

Una rosa per Borsellino da Torino tricolore

Nel trentennale della sua morte Torino Tricolore ricorda Paolo Borsellino

Torino, 19 Luglio – Questa mattina, nel trentesimo anniversario dell’uccisione del magistrato Paolo Borsellino, i volontari di Torino Tricolore hanno depositato, davanti alla residenza Universitaria a lui intitolata, una rosa rossa per ricordare il suo sacrificio e l’impegno profuso, insieme a Giovanni Falcone, per la lotta alla mafia.

“Con questo gesto – dichiara Matteo Rossino portavoce di Torino Tricolore – abbiamo voluto portare un doveroso riconoscimento a Paolo Borsellino, alla dedizione che ha mostrato per il proprio lavoro e al coraggio con cui ha affrontato l’inevitabile, per non dimenticare uomini che, come lui, hanno sacrificato la vita per la propria Nazione.”

Fiat Panda sbatte contro le auto e si ribalta di fronte all’ospedale

All’ora di pranzo di oggi una Fiat Panda il cui conducente per motivi da accertare ha perso il controllo della guida è andata a sbattere contro le  auto parcheggiate nel controviale di corso Turati a Torino, di fianco all’ospedale Mauriziano. La vettura si è ribaltata su un fianco e sono intervenuti i vigili del fuoco per liberare il conducente. L’uomo è stato portato in ospedale per le lesioni non gravi che ha subito.

Bremer è della Juve!

Battuta l’Inter che lo seguiva da 7 mesi!

Calciomercato rovente e non solo per il clima attuale. Squadre torinesi protagoniste  in questa particolare sessione.Il difensore granata Bremer è stato acquistato dalla Juventus per 40 milioni + 7 di bonus raggiungibili facilmente.Al giocatore è stato riconosciuto un contratto quinquennale da 5 milioni netti all’anno.Grazie ai tanti soldi spesi dal Bayern per De Ligt  la Juve si rafforza sempre di più per ritornare protagonista in Europa con gli arrivi di Di Maria, Pogba e Bremer. Il Toro,di riflesso,coi soldi incassati si scatena sul mercato acquistando i 5 rinforzi chiesti da Juric: Praet, Maggiore, Djuricic, Laurentiè e Denayer, difensore centrale della nazionale belga. Un progetto,quello granata,con piena visione verso l’Europa con obiettivo settimo posto per qualificarsi in Conference League.

Enzo Grassano

Democrazia e credibilità: “Noi siamo con voi” sostiene Draghi

Anche il Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” ha ritenuto di esprimere un proprio giudizio riguardo alla crisi di governo

Per noi credenti la qualità di una democrazia si misura nella ricchezza del suo “spazio pubblico”, vale a dire il recinto entro cui condividere, valutare e proporre soluzioni alternative ai problemi comuni che possono anche confliggere. E la politica dovrebbe essere quello spazio pubblico, il cantiere sempre in corso della diversità, delle alternative, degli esperimenti di vita, il laboratorio della non conformità e delle varie identità sociali. Insomma l’assunzione pubblica di quella responsabilità comune dove si vincono le resistenze al cambiamento perché la fine di un mondo non è la fine del mondo. Oggi più che mai – per noi del Coordinamento Interconfessionale piemontese – c’è bisogno di un supplemento di responsabilità ma anche di solidarietà. La guerra in Ucraina, la pandemia che rialza la testa, la crisi energetica, salari e pensioni falcidiati dall’inflazione, i cambiamenti climatici, il piano di crescita da portare avanti. Tutto questo esige risposte eccezionali. Quando la politica si rivolge alle paure, alle passioni e alle emozioni che scuotono lo spazio sociale, causano la revoca della fiducia, l’apatia, il rancore, il cinismo, il populismo. E fornisce su un vassoio d’argento il grimaldello con il quale autocrati mascherati da tribuni del popolo si aprono la strada del consenso. E allora la strada è univoca: la crisi della democrazia richiede più democrazia. Ma anche, forse soprattutto, credibilità, dote che a Mario Draghi viene riconosciuta in tutto il mondo, anche dai suoi avversari. Forse quando ci ricongiungeremo con i nostri Padri a noi non verrà chiesto quanto siamo stati credenti, ma quanto siamo stati credibili.

Giampiero Leo portavoce del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

Chicane e pit stop a Torino?

L’interpellanza per capire quando finirà il cantiere sul ponte Diga

 

Era il 13 maggio 2021, data quasi storica (!), quando iniziarono gli interventi di manutenzione straordinaria del ponte Diga sul Po di lungo Stura Lazio, consistenti nel sollevamento degli impalcati per la sostituzione di tutti gli appoggi e nel rinforzo strutturale delle Selle Gerber.

Lavori che avrebbero dovuto durare complessivamente oltre un anno e che come previsto nell’ordinanza, essere supportati da una serie di precauzioni.

Tra queste il divieto di transito per mezzi con peso complessivo superiore a 3,5 t, lunghezza superiore a 7 m e larghezza superiore a 2,20 m garantito con l’istituzione di appositi blocchi agli accessi del ponte realizzati con new jersey in cls e un limite di velocità di 30 km/h sull’intero impalcato del ponte e per un tratto di 50 m alle sue due estremità.

Nulla da eccepire sulle precauzioni e limitazioni per consentire adeguate condizioni di sicurezza sia agli utenti della strada, sia agli operatori del cantiere, ma i lavori proseguono notevolmente a rilento.

“I blocchi in new jersey posizionati all’inizio di corso Don Luigi Sturzo all’intersezione con piazza Coriolano e in lungo Stura Lazio quasi all’altezza del curvone delle “cento lire” – sottolinea il vice capogruppo di Torino Bellissima, Giuseppe Iannò, formano una vera e propria chicane, rendendo quel percorso un vero “circuito da formula uno”. Il vero problema sono gli ingorghi e le difficoltà per mezzi di soccorso. Visto il protrarsi dei lavori – chiede il consigliere – è veramente utile il posizionamento dei new jersey così predisposti e non sia il caso di ripensare alla loro collocazione, per migliorare la viabilità? Quando è effettivamente prevista la fine dei lavori di rinforzo strutturale del ponte Diga sul Po?”

19 luglio 1966: Corea del Nord-Italia 1-0

Accadde oggi

Il mese di luglio è sempre stato  importante per la nostra amata Nazionale di calcio italiana.
Ha regalato tante gioie e,talvolta,dolori.
Esattamente 56 anni fa avvenne la disfatta più conosciuta,sgradevole ed importante di tutta la storia del calcio italiano:la terribile ed incredibile sconfitta contro la Corea del Nord ai mondiali di calcio in Inghilterra.
Ancora oggi una disfatta sportiva è spesso ribattezzata “Corea”.
Al 42′ tale Pak Doo Ik, passato alla storia come dentista anche se era un  professore di educazione fisica e aveva un diploma da tipografo, conclude un’azione personale alla Pelé, conquista un pallone perso da Gianni Rivera, e trafigge Albertosi.
Inutile l’assedio finale azzurro e così la tragedia sportiva si compie.
Tabellino
Corea del Nord: Li Chang Myung – Lim Zong Sun, Sin Yung Kyoo, Ha Jung Won, Oh Yoon Kyung, Im Seung Hwi, Han Bong Zin, Pak Doo Ik, Pak Seung Zin, Kim Bong Hwan, Yang Sung Kook. All: Myung Rye-Hyun
Italia: Albertosi – Landini, Janich, Guarneri, Facchetti – Fogli, Bulgarelli, Rivera – Perani, Mazzola, Barison. All: Fabbri

Enzo Grassano