ilTorinese

Una ricerca conoscitiva sulle piste ciclabili

Una ricerca conoscitiva sul tema delle piste ciclabili e del biciplan della Città di Torino. E’ l’obiettivo delle Commissioni Ambiente (VI^) e Urbanistica (II^) dichiarato nella mozione presentata dal consigliere Claudio Cerrato (Pd) approvata all’unanimità dal Consiglio comunale.

Nasce un gruppo di lavoro formato da consiglieri di maggioranza e di minoranza che opererà per un massimo di dodici mesi con l’obiettivo di valutare la normativa, la progettazione, la realizzazione delle piste ciclabili e del biciplan cittadino vigente dal 2013. L’idea di fondo è acquisire le conoscenze delle normative vigenti e in evoluzione e degli strumenti finanziari del settore come i fondi europei, ministeriali e regionali.

Nel corso dell’incontro inaugurale del gruppo sarà definito il calendario delle convocazioni per tutta la durata dei lavori e al termine dei dodici mesi una relazione finale completerà il monitoraggio.

Sullo stesso tema è stata respinta la mozione di minoranza presentata dalla consigliera Elena Maccanti (Lega) mentre il consigliere Andrea Tronzano (Forza Italia) ha ritirato la propria mozione. Dopo la presentazione dei tre presentatori sono intervenuti i consiglieri: Conticelli, Fissolo, Firrao, Viale, Castiglione, Ravinale, Catizone, Ledda, Liardo, Diena.

Donna ruba pensione a un’anziana e nasconde le banconote nel pannolino del bimbo

la Polizia di Stato è intervenuta nel quartiere Rebaudengo in soccorso di una signora 85enne: l’anziana aveva chiesto aiuto al 112 NUE riferendo di essere stata appena derubata della pensione e del bancomat, per strada. La signora veniva immediatamente raggiunta da una Volante dell’UPGSP, a cui riusciva a fornire alcuni dettagli sulla presunta autrice del furto: una donna di probabile etnia rom, con al seguito due minori, uno dei quali neonato, all’interno di un passeggino. L’85enne riferiva che dopo aver prelevato la pensione da uno sportello ATM di un Istituto bancario della zona, mentre era in attesa di attraversare l’incrocio pedonale, era stata avvicinata da una donna con due bimbi al seguito, di cui uno di pochi mesi, che con arguzia la distraeva parlando dei propri figli e del meteo. Tale atteggiamento confidenziale insospettiva la vittima che, poco dopo, si accorgeva di non aver più nella tasca del giubbotto né la busta con i soldi della pensione né il bancomat. Immediatamente le pattuglie della Polizia di Stato presenti in zona hanno avviato le ricerche della sospettata e hanno rintracciato e fermato in via Porpora una donna, corrispondente alla descrizione fornita dalla vittima, in compagnia di un ragazzino e di un infante. La stessa, alla vista della volante, veniva vista gettare qualcosa fra le autovetture in sosta: i poliziotti recuperavano l’oggetto constatando che si trattava del bancomat sottratto poco prima. Grande è stato lo stupore degli agenti quando si sono accorti che la pensione di 900 €, appena rubata con destrezza all’85enne, era stata occultata nel pannolino del neonato. La somma è stata dunque interamente recuperata e restituita alla vittima.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di furto aggravato, la donna, 35 anni, è stata tratta in arresto.

Sorteggi benevoli anche per la Juve

Oggi sono state sorteggiate
Le avversarie delle squadre italiane in Champions, Europa e Conference League
Urne benevoli per Napoli, Inter, Milan, Juventus, Roma, Lazio e Fiorentina.

Ecco il programma completo
ottavi di Champions League:
Lipsia – Manchester City
Club Bruges – Benfica
Liverpool – Real Madrid
Milan – Tottenham
Eintracht Francoforte – Napoli
Borussia Dortmund – Chelsea
Inter – Porto
PSG – Bayern Monaco
Le partite di andata degli ottavi di Champions si giocheranno tra il 14 e il 22 febbraio 2023; quelle di ritorno tra il 7 e il 15 marzo.

In Europa e Conference League avranno luogo i sedicesimi di finale che in realtà sono gli spareggi per qualificarsi agli ottavi di entrambe le coppe:le squadre arrivate terze nei gironi di Champions League sfideranno le seconde classificate nei gironi di Europa League:di conseguenza le terze di Europa League giocheranno contro le seconde dei gironi di Conference League.
spareggi di Europa League:
Barcellona – Manchester United
Juventus – Nantes
Sporting Lisbona – Midtjylland
Shakhtar Donetsk – Rennes
Ajax – Union Berlino
Bayer Leverkusen – Monaco
Siviglia – PSV Eindhoven
Salisburgo – Roma
Gli spareggi di andata sono in programma il 16 febbraio. Quelli di ritorno il 23 dello stesso mese.

Spareggi Conference League:
Qarabag – Gent
Trabzonspor – Basilea
Lazio – CFR Cluj
Bodø/Glimt – Lech Poznan
Braga – Fiorentina
AEK Larnaca – Dnipro
Sheriff Tiraspol – Partizan Belgrado
Ludogorets – Anderlecht
Gli spareggi di andata di Conference League sono in programma il 16 febbraio. Quelli di ritorno il 23 dello stesso mese.

Enzo Grassano

Muore sul lavoro operaio schiacciato da una catasta di tubi metallici

Questa mattina i vigili del fuoco hanno estratto il corpo senza vita di un operaio marocchino di 41 anni. L’uomo è stato travolto da una catasta di tubi metallici nell’azienda Alessio di La Loggia, nel Torinese. Sembra, dalle prime informazioni, si trattasse di un lavoratore interinale. Sono in corso da parte delle autorità gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente, che si è verificato verso le 10. (Foto archivio)

Caro affitti: a Torino si prospetta rinnovo con un potenziale aumento medio del +20,6%

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Per le famiglie in affitto, con contratti ordinari di lungo periodo (4+4), Il canone medio per un bilocale è di €715 al mese.

Firenze prima per aumenti (+35,3%), seguita da Bologna, Genova e Napoli.

 

All’aumento dei canoni bisogna poi aggiungere un potenziale incremento delle spese condominiali, il che porterebbe per molti ad un importo totale insostenibile. Molte famiglie si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi.

 Caro energia, crescita dei prezzi del “carrello della spesa” che a settembre 2022 (+10,9% su base annua) hanno raggiunto quelli del mese agosto 1983 e, con molta probabilità, anche caro affitti. È la situazione in cui si potrebbero trovare a breve molti cittadini e famiglie torinesi al termine del loro contratto di affitto a canone di mercato. Considerando il classico contratto di locazione ordinario di lunga durata (4+4) stipulato fra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 a Torino e giunto quasi a scadenza, chi volesse rinnovare potrebbe trovarsi di fronte a un aumento medio del +20,6%, con un canone che potrebbe toccare in media €715 al mese per un bilocale di 70 mq. Un valore comunque inferiore alla media delle otto città metropolitane (+25,6%).

A questi dati, che si riferiscono ai canoni di locazione escluse le spese condominiali, bisognerà aggiungere gli eventuali aumenti relativi alle spese per il riscaldamento e la luce, diventando così per tanti un importo insostenibile. Molte famiglie si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi.

Sono questi i risultati dell’analisi di Abitare Co., società di intermediazione immobiliare, che ha preso in considerazione quelli che sono i potenziali rinnovi dei contratti ordinari di lunga scadenza che dopo otto anni (4+4) devono essere appunto rivisti. La fotografia scattata fa riferimento alle otto principali città metropolitane (Milano, Roma, Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Palermo, Torino), calcolando l’impatto che si potrebbe avere sul mercato immobiliare.

Si tratta di un dato sensibile che ha un forte impatto sociale, considerando che nel 2015 sono stati stipulati a Torino 9.351 contratti di affitto di lungo periodo (4+4), con una superficie media di 71,3 metri quadrati (oggi la superficie media è più bassa: 66,3 metri quadrati).

Gli incrementi maggiori sui canoni a Torino, divisi per zone, ovviamente impattano prima di tutto sulle aree di maggior pregio (+30,8%), mentre nelle aree centrali l’incremento è del +19,5%, in quelle semicentrali del +18% e in quelle periferiche del +14,3%.

Sul fronte dei prezzi, ad esempio, per un bilocale di 70 mq. a Torino occorrono in media circa €715 al mese, escluse le spese condominiali, ma con una notevole differenza in base alla zona: si parte da €470 nelle aree periferiche ed €610 in quelle semicentrali, per arrivare fino a €790 in centro e circa €990 per gli immobili di pregio.

Tra le città metropolitane, ai primi posti troviamo Roma con una media dei canoni mensili, sempre per un bilocale di 70 mq., pari a €1.365 e Milano con €1.300Le città meno care, come canone medio mensile, sono Palermo (€625), Torino (€715) e Genova (€750).

“Oltre alla revisione dei contratti in scadenza, con degli inevitabili aumenti, bisogna poi aggiungere un potenziale incremento delle spese condominiali (soprattutto nelle case con riscaldamento centralizzato), che porterebbe il canone totale mensile a un livello non più sostenibile per molte famiglie che, a quel punto,  si vedranno obbligate a cambiare zona o addirittura città, spostandosi dove i canoni sono più bassi – ha sottolineato Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co. – C’è invece chi, spinto dagli aumenti, opta per l’acquisto di una nuova abitazione, anche se le rate di mutuo sono più care causa dell’aumento del costo del denaro. L’acquisto di una nuova abitazione è inoltre sostenuto dalla migliore efficienza energetica dell’immobile che può ridurre in maniera importante le voci di spesa nel budget famigliare. In realtà – continua Crupi – quello che manca oggi sul mercato italiano è un’offerta di qualità legata al mondo degli affitti, con immobili di nuova generazione che offrono case con servizi condominiali di vario genere. Da una nostra recente indagine su un campione di 1.500 famiglie oltre l’80% ha risposto che sarebbe disposto a pagare un affitto più alto del 15%, rispetto a quanto paga oggi, per una casa nuova dotata di servizi comuni.” 

Esempio di affitto mensile per un bilocale di 70 mq.                                                          (2022, in euro, spese escluse)

Pregio

Centro

Semicentro

Periferia

Media

Roma

2.050

1.650

1.050

700

1.365

Milano

1.930

1.500

1.050

720

1.300

Napoli

1.350

1.050

760

530

925

Torino

990

790

610

470

715

Palermo

850

700

530

410

625

Genova

1.030

850

650

470

750

Bologna

1.050

820

700

580

790

Firenze

1.530

1.170

950

760

1.100

Media

1.350

1.070

790

580

945

Centro Studi Abitare Co.

Variazioni % dei canoni dopo 8 anni (2022/2015)

Pregio

Centro

Semicentro

Periferia

Media

Roma

14,4%

7,7%

24,1%

33,3%

19,9%

Milano

24,1%

15,9%

14,6%

15,1%

17,4%

Napoli

18,6%

31,4%

35,4%

26,8%

28,0%

Torino

30,8%

19,5%

18,0%

14,3%

20,6%

Palermo

35,5%

30,4%

23,3%

16,4%

26,4%

Genova

26,8%

28,3%

29,4%

29,0%

28,4%

Bologna

33,3%

22,8%

26,3%

31,6%

28,5%

Firenze

42,9%

32,5%

33,3%

32,7%

35,3%

Media

28,3%

23,6%

25,6%

24,9%

25,6%

Centro Studi Abitare Co.

 

Salizzoni (Pd): Case di comunità, l’assessore la pensa come il ministro?

Il consigliere regionale Mauro SALIZZONI (Pd) annuncia un Question Time: “Rimettere in discussione quanto previsto dal PNRR in sanità sarebbe una scelta veramente irresponsabile. In Piemonte le Case di Comunità si faranno o si ferma tutto?”.

«Il ministro Schillaci nei giorni scorsi ha dichiarato che occorre valutare se le Case di Comunità “siano la risposta giusta per il territorio”. Eppure, le Case di Comunità insieme agli Ospedali di Comunità e alle Cot-Centrali Operative Territoriali, sono i tre perni del PNRR in ambito sanitario, con l’obiettivo di potenziare la medicina territoriale. Nel frattempo, l’assessore Icardi in un’intervista ad un giornale locale ha ribadito che in Piemonte “nascerà una rete di 91 Case di Comunità”. Confesso di essere un po’ disorientato. Ma le Case di Comunità si fanno, oppure si vuole “ripensarle” come annunciato dal ministro? Ho presentato un Question Time proprio per sapere cosa pensa l’assessore Icardi della “riflessione attenta” annunciata dal ministro. La pandemia ci ha consegnato, tra le altre, due importanti lezioni: che in Piemonte servono urgentemente nuovi e moderni ospedali e che serve una rete di medicina territoriale forte ed efficiente. Ora, per quanto riguarda i nuovi ospedali, la situazione registra l’impasse sul Parco della Salute, i ripensamenti sulle location degli ospedali dell’AslTO5 e del VCO con conseguente ulteriore perdita di tempo, mentre per il resto siamo agli annunci. Sulla medicina territoriale pensavano che i fondi del PNRR finalmente consentissero la realizzazione di una rete di strutture sanitarie in grado di decongestionare gli ospedali e di dare risposte ai bisogni di malati cronici, anziani e non autosufficienti. Certamente occorre che le Case della Salute non finiscano con l’essere delle scatole più o meno vuote, ma rimetterle in discussione mi sembra una scelta veramente irresponsabile. Possiamo tirare un colpo di spugna su quanto deciso nell’ambito del PNRR? Voglio sperare che i ripensamenti del ministro non siano dettati da spinte conservative, presenti anche all’interno del mondo sanitario, refrattarie ad ogni cambiamento. Ma soprattutto, vogliamo capire se i vari “pallini” che i Direttori Generali hanno messo nei mesi scorsi sulle cartine delle loro Asl, indicando dove sarebbero sorte le Case e gli Ospedali di Comunità, erano solo uno scherzo, un Risiko che ora deve essere ricominciare da capo. Con il rischio che ancora una volta il “domani” diventi “mai”».

Mauro SALIZZONI

Consigliere regionale PD

Malamovida in via Maria Vittoria e dintorni, residenti esasperati

Caro direttore,

siamo un gruppo di residenti di via Maria Vittoria a Torino esasperati dalla malamovida. Schiamazzi fino alle 5 di mattina, urla a squarciagola, un accenno di rissa con spintoni e minacce in strada: questa è stata la cronaca di sabato scorso, ma potrebbe valere per qualsiasi altra sera nell’isolato all’angolo tra via San Massimo e via delle Rosine a Torino. Un isolato dove sono concentrati 12 locali: ristoranti, trattorie, pizzerie, club. La maggior parte di loro rispetta le regole – così come i loro clienti – alcuni però le ignorano totalmente. Ogni sera i residenti sono costretti a subire gli schiamazzi, i cori da stadio, le litigate, e la totale mancanza di rispetto verso chi la mattina seguente deve lavorare o studiare. Uno di questi locali è già stato sanzionato in passato come si apprende dalle cronache. La condotta dei suoi titolari mette in cattiva luce il corretto comportamento degli altri esercenti, e rischia di danneggiare tutte le attività economiche dell’isolato. Noi, come residenti, chiediamo che le regole siano rispettate.

Un gruppo di residenti di via Maria Vittoria a Torino

Vini di Toscana Viaggio col calice fra una delle più grandi regioni del vino