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La Vuelta a España passa per la Valle di Susa

La Vuelta a España, una tra le corse ciclistiche a tappe più impegnative, partirà per la prima. volta dall’Italia e dal Piemonte, passando per la Valle di Susa.

Il km0 de la “Salida Oficial” è fissato a Torino, di fronte al monumento dedicato a Fausto Coppi, mentre quella valsusina sarà la quarta e ultima tappa italiana. Un percorso di 192km che partirà dal centro storico di Susa e, attraversando Exilles, Cesana e Claviere, porterà i ciclisti oltre confine, al di là delle Alpi, il prossimo 26 agosto.

«Si tratta di un’occasione unica per far brillare la nostra Valle in tutto il mondo, per mostrarne le bellezze naturali, culturali e storiche, e dunque stimolare un turismo lento e sostenibile», ha dichiarato Giorgio Montabone, assessore al Turismo e allo Sport per l’Unione Montana Valle Susa.

Per l’occasione, la città di Susa ospiterà le “Notti in rosso”, tre giornate di musica, intrattenimento e divertimento che inaugureranno l’evento, mentre il 26 agosto si potrà attendere la partenza dei ciclisti nel villaggio Vuelta, dove sarà anche presente uno stand dell’Unione Montana Valle Susa.

In previsione di questo evento di sport eccezionale, venerdì 22 agosto dalle ore 18 l’assessore Giorgio Montabone dialogherà con Filippo Manfredi, autore del libro “Alla conquista della Vuelta”, nella biblioteca di Susa. L’iniziativa, promossa dalla città di Susa in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Valsusa, intende dare ancor più valore al passaggio della Vuelta, evento che darà ancor più prestigio alla narrazione del nostro territorio.

Domenica 24 agosto il Tenda chiuso per la Vuelta

Domenica 24 agosto a partire dalle 10:00 il tunnel di Tenda sarà chiuso al traffico per il passaggio sulla statale 20 “del Colle di Tenda e di Valle Roja”, in provincia di Cuneo, della 2° tappa della competizione sportiva Vuelta a España 2025 (tappa Alba – Limone Piemonte).

L’ultimo passaggio dall’Italia in direzione Francia è previsto alle ore 9:30, l’ultimo passaggio dalla Francia all’Italia alle ore 9:45.

Come condiviso al tavolo tecnico di coordinamento attivato presso la Prefettura di Cuneo, la chiusura del tunnel si rende necessaria per consentire il passaggio della corsa e l’organizzazione dell’arrivo della competizione, previsto presso l’area Limone Quota 1400 in località Panice Soprana, nel comune di Limone Piemonte.

Per motivi di sicurezza correlati allo svolgimento della competizione e al ritiro della carovana, il tunnel riaprirà al traffico alle ore 6:00 di lunedì 25 agosto secondo i consueti orari stabiliti.

Addio a Pippo Baudo: due momenti memorabili al Salone del Libro di Torino

Questa sera, 16 agosto 2025, Giuseppe Raimondo Vittorio “Pippo” Baudo si è spento a Roma all’età di 89 anni, lasciando un segno indelebile nel panorama televisivo italiano.  Nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, era un volto familiare delle famiglie italiane sin dai primi anni Sessanta. Laureato in Giurisprudenza, iniziò la sua carriera come cantante e pianista, debuttando in TV nel 1959. Conduce tredici edizioni del Festival di Sanremo, stabilendo un record. È l’ultimo dei grandi presentatori con Mike Bongiorno, Corrado, Enzo Tortora e Raimondo Vianello. Nel 2016 lo ricordiamo a Torino sul palco del Salone del Libro quando Baudo interviene insieme a Chiara Gamberale per presentare l’ultimo romanzo di Walter Veltroni, intitolato Ciao, nel quale l’autore ripercorre il rapporto con il padre Vittorio, storico radiocronista Rai. Baudo scherza sull’impatto emotivo e culturale del libro, invitando Veltroni a presentarlo più volte, perché non è solo un racconto intimo ma anche un affresco del nostro Paese. Tre anni dopo, Baudo torna al Salone per presentare la sua autobiografia Ecco a voi. Una storia italiana, scritta con Paolo Conti. In un incontro alla Sala Rossa del Lingotto dialoga con Valeria Parrella e ripercorre i retroscena di oltre cinquant’anni di carriera, tra aneddoti e memoria storica dello spettacolo e della tv italiana.

Soccorso alpino sempre attivo: gli interventi di Ferragosto

In tutto sono stati venti gli interventi gestiti dal Soccorso alpino e speleologico in Piemonte nella giornata di Ferragosto, come riporta l’agenzia Ansa.

Particolarmente delicata l’operazione  in Valle Pesio: ha permesso di risolvere una situazione che complicata. Una squadra con sanitario  ha stabilizzato una persona con choc anafilattico per punture di insetti nelle vicinanze del Pian delle Gorre: qui l’elevato affollamento non consentiva all’elicottero di manovrare. Così paziente è stato trasferito per il recupero con il velivolo e l’ospedalizzazione in codice giallo.

È stato dunque un Ferragosto relativamente “tranquillo”, dicono alla centrale operativa. Se si pensa che solo domenica 3 agosto gli interventi erano stati trentatré.

Terzo caso di anziano che viaggia contromano sulla Torino – Bardonecchia

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La vettura con alla guida un anziano di 81 anni ha imboccato la Torino Bardonecchia contromano a Rivoli. La pattuglia del nucleo radiomobile dei Carabinieri si è posta davanti all’auto e ha bloccato il traffico, permettendo all’81 enne di effettuare l’inversione di marcia. Per l’uomo è scattato il ritiro della patente e il sequestro del mezzo. Sull’autostrada Torino-Bardonecchia è il terzo caso in poche settimane di un anziano che viaggia contromano.

La pieve di San Pietro a Pianezza. Uno dei tesori oltre la cintura di Torino

 

Eretta sulla sponda del Dora Riparia nel XII secolo in stile romanico lombardo, con il tetto a capanna, e dedicata a San Pietro, la pieve di Pianezza, a pochi chilometri da Torino, offre uno spettacolo unico e, probabilmente, inaspettato grazie ai suoi affreschi, un ciclo dipinto, quasi interamente, da Giacomo Jaquerio e altri artisti della sua scuola. Il pittore fu il rappresentante della pittura tardo-gotica in Piemonte e le sue opere, grazie al duca Amedeo VIII, arrivarono fino a Ginevra.

Sconsacrata oramai da molto, un tempo fu luogo di preghiera di pellegrini e viandanti, e venne costruita, con molta probabilita’, al posto di un tempio pagano; in origine era costituita da una sola navata, ma in epoca gotica (tra il 300 e il 400) ne furono aggiunte altra due piu’ piccole. La facciata, in un primo tempo poco curata, fu riqualificata a fine ‘300 con mattoni rossi romanici e materiali di recupero mentre l’entrata fu collocata nella parte laterale da dove si accede anche al presbiterio. Durante l’ultima fase dei lavori sono stati dipinti il Cristo in Croce, una santa non identificata sul pilastro di entrata ed un’altra vicina all’immagine di Santa Margherita. Molto belle anche le vetrate colorate, copie create nell’800, i cui originali di Antoine de Lonhy sono conservati al Museo Civico Torinese di Palazzo Madama.

I Provana, una tra le cinque famiglie feudali piu’ importanti del Piemonte, volle fortemente le decorazioni della Pieve di San Pietro, tra queste, oltre a quelle gia’ citate, abbiamo la raffigurazione degli Apostoli, l’Annunciazione e il dipinto dedicato a Santa Caterina; nella cappella che porta il loro nome, invece, troviamo il dipinto sulla vita di San Giovanni in cui si riconoscono anche i simboli della famiglia: il liocorno e i tralci di vite.

La Pieve di San Pietro si aggiunge alle moltissime opere in stile romanico del Piemonte (chiese, castelli, abbazie) che venivano edificate perlopiu’ sulle strade devozionali, come la via Francigena che portava i pellegrini dall’Inghilterra fino a Roma.

Normalmente non e’ aperta al pubblico, ma si può visitare contattando gli uffici comunali o i gruppi di volontari dedicati. In questa chiesa, inoltre, e’ possibile celebrare matrimoni civili assecondando cosi’ la volonta’ di valorizzare ancora di piu’ il patrimonio architettonico della citta’.

MARIA LA BARBERA

Apertura su richiesta; prenotazioni presso l’ufficio URP 011/9670211 oppure
presso UNECON: 3333903669 – 3394620103 – 3356171376
unecon2019@gmail.com

Ordini e digiuni

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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Il presidente dell’ordine dei medici di Torino  ha deciso di digiunare per Gaza, denunciando l’olocausto dei palestinesi. Stento a considerare adeguata  la conoscenza storica del Presidente che ha stabilito che cosa è un olocausto. Forse segue Moni  Ovadia. Ma il presidente non si è limitato a digiunare lui, ma ha invitato i colleghi a seguire il suo esempio e a mettere sui social la loro foto. Sarebbe interessante sapere quanti medici torinesi hanno digiunato. Un mio amico, scherzando, mi ha detto: sono a dieta, il digiuno mi farebbe bene ,ma  trasgredirò la dieta perché ritengo che gli ordini professionali debbano essere apolitici e debbano limitarsi ai fini istituzionali per cui esistono. I medici non sono metalmeccanici e come presidente  di norma non vogliono Landini.  Perché ad esempio, non hanno sospeso cautelativamente un medico e ginecologo rinviato a giudizio per atti non proprio in linea con l’etica professionale? Perché il Presidente non ha digiunato per la strage di ebrei del 7 ottobre di due anni fa?

Villanova Canavese, lavori per riaprire il ponte

Servirà ancora qualche tempo per poter riaprire in sicurezza il transito al traffico leggero sul ponte di Villanova Canavese sulla Sp724.

Il ponte era stato fortemente danneggiato durante l’alluvione del 16 e 17 aprile, con il dissesto della soglia di protezione delle fondazioni, l’asportazione della parte centrale e lo scalzamento delle pile: i sopralluoghi tecnici di Città metropolitana di Torino avevano confermato la necessità di tenere il ponte chiuso al traffico, in attesa della definizione degli interventi necessari alla riapertura.

La polizia cattura il “re delle spaccate”: ha rotto almeno 7 vetrine per rubare nei negozi

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Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha eseguito un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Torino, a carico di un cittadino rumeno di 34 anni, senza fissa dimora, che aveva commesso, tra i mesi di marzo e luglio 2025, quattro furti aggravati ai danni di altrettanti esercizi commerciali dei quartieri cittadini “San Donato”, “San Secondo”, “Mirafiori” e “Centro”.

La complessa attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile, sviluppata dopo che di notte erano stati commessi numerosi furti con il metodo della c.d. “spaccata”, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo e di contestargli anche altri tre furti aggravati, commessi nel 2023, con le stesse modalitàGli investigatori hanno sviluppato i filmati di video sorveglianza dei diversi esercizi commerciali derubati, comparando l’abbigliamento indossato con quello trovato a casa del trentaquattrenne; inoltre, gli accertamenti tecnici esperiti dalla Polizia Scientifica hanno fatto emergere sulle vetrine infrante delle impronte, risultate poi corrispondenti a quelle dell’uomo.