ilTorinese

Migranti, Boldrini (PD) e Grimaldi (AVS): Majidi non deve stare in carcere

“La Procura di Crotone rigetta la richiesta di domiciliari avanzata dagli avvocati di Maysoon Majidi. Per il giudice rimane il pericolo di fuga. Così, Maysoon resterà in custodia cautelare sulla base di testimonianze già smentite dalle stesse persone che l’avevano accusata. Il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sta trasformando la salvezza in incubo per tantissime persone in fuga da situazioni terribili. Continuiamo a chiedere la traduzione ai domiciliari per Maysoon, che si trova in una condizione di depressione e debilitazione fisica. E continueremo a chiedere una modifica profonda delle attuali leggi sull’immigrazione e della loro applicazione, a partire da quella dell’art.12 del Testo Unico Immigrazione” – lo dichiarano la deputata del Partito Democratico Laura Boldrini e il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Tornano le “Serate informative del CAI” a Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX – I “Venerdì del CAI” che da sei anni a questa parte sono una costante dell’estate a Sauze d’Oulx, si trasformano e diventano le “Serate informative del Cai”.

Questo perché ormai il calendario è così ricco di appuntamenti che i venerdì non sono sufficienti ad ospitare tutti gli eventi in programma.

Una rassegna che è iniziata nel 2018, quando la Sottosezione del Cai di Sauze d’Oulx è tornata alla piena operatività e con in testa l’idea della formazione: un elemento molto sentito dal nuovo direttivo.

E così a partire dall’estate 2019 sono state organizzate le serate del “Venerdì del CAI” che si sono sempre svolte dapprima presso la Sala Conferenze dell’Ufficio del Turismo di viale Genevris, con eccezione del 2020, quando a causa delle restrizioni Covid si sono

svolte presso il bar “Scacco Matto” di piazzale Miramonti che è il punto di ritrovo abituale dei soci Cai. Tre anni or sono le serata dei Venerdì del Cai sono tornate presso la sala conferenze dell’Ufficio del Turismo, mentre da due anni è stato nuovamente il bar “Scacco Matto” in piazzale Maramonti ad ospitare tutte le serate in programma.

E quest’anno si continua nell’accogliente location del bar “Scacco Matto” con la consueta disponibilità della titolare Paola Debili che è anche una delle colonne della sottosezione Cai di Sauze d’Oulx.

Le serate informative del Cai iniziano però di venerdì, secondo la tradizione. E lo fanno con due amici del Cai, sempre pronti a portare interessanti conferenze all’attenzione dei soci Cai e di tutti coloro che, ad ingresso sempre libero, vorranno partecipare agli incontri.

Stiamo parlando di Massimo e Marco Garavelli che inaugurano la rassegna 2024 delle serate informative con venerdì 26 luglio alle ore 21 la conferenza su “L’avventura Coloniale Italiana”.

Sabato 27 luglio, sempre alle 21, secondo appuntamento con “Due chiacchiere con le guide alpine della Valsusa da Bardonecchia al Gran Paradiso con gli sci” a cura delle Guide Alpine Val Susa.

Venerdì 2 agosto Federico Dovis presenta “Alla scoperta della Miniera Garida di Coazze”.

Sabato 3 agosto il tema della conferenza è “Il sistema immunitario” a cura della dottoressa Milena Ribotto.

Domenica 4 agosto si cambia ancora argomento con “Rischio idrogeologico nell’alta Valsusa e nel contesto alpino: valutazione, previsione e prevenzione” con Marco Bersano Begey

Venerdì 9 agosto Giancarlo Rovetto presenta il racconto di viaggio “Le Montagne di Caporetto”.

Sabato 10 agosto è la volta di Simone Eydallin che propone l’argomento “Se fosse facile, tutti lo farebbero”.

Venerdì 16 agosto ritorna al Cai di Sauze d’Oulx Loredana Matonti con una conferenza su “Le erbe di Artemide: medicina popolare tra Val d’Aosta e Piemonte”.

Sabato 17 agosto è in programma il racconto di viaggio di Giorgio Colamartino: “Nepal: trekking al cospetto degli Dei”.

Martedì 20 agosto è in programma un altro racconto di viaggio quello di Beppe Sala: “Il cammino degli 88 Templi di Shikoku”.

Venerdì 23 agosto Renato Sibille e l’Ecomuseo Colombano Romean presentano il tema “Arcadia Alpina: costumi dell’alta valle di Susa”.

Sabato 24 agosto Carla Ricci presenta: “La presenza dei Savoia in Valle di Susa”.

Le serate informative del Cai si concluderanno di venerdì: il 31 agosto Nadia Nosenzo presenta “Tutto quello che non ci siamo detti: un viaggio nell’oltre”.

Referendum autonomia differenziata, parla Roberto Castelli

Nel 2001 la Sinistra approvava la riforma del Titolo V della costituzione con la quale si statuiva la cosiddetta “Autonomia Differenziata”.
In base a quella riforma, anche l’Emilia-Romagna nell’Aprile 2022, con Bonaccini Presidente e la Schlein Vicepresidente, chiedeva l’Autonomia nelle materie prevista dall’art 117 della Costituzione Bonaccini, in quel contesto, dichiarava: “L’autonomia differenziata è una opportunità prevista dalla nostra Costituzione che noi vogliamo cogliere.”
Oggi con formidabile faccia di bronzo, contando sulla totale incapacità di memoria degli elettori i due definiscono la norma “Spacca-Italia” e ne propongono il referendum abrogativo.
Di fronte ad esso il PPN sente il dovere di prendere posizione, sottolineando che altro è la norma prevista in Costituzione che prevede una rapida e semplice trattativa tra Stato e Regione richiedente con voto finale del Parlamento, altro è la legge Calderoli che detta una serie complessa di regole che sembra fatta apposta per far fallire l’Autonomia, e precisando altresì che i cittadini dovranno esprimersi sulla legge e non sul testo costituzionale che resta ovviamente in vigore.
Ci rendiamo conto che l’argomento è spinoso, in quanto non sarà facile spiegare agli elettori la differenza tra le due questioni.
Prendere posizione e invitare a votare sì o no significa scegliere tra la padella e la brace.
Infatti, se vinceranno i SI’ (padella) verrà abrogata una brutta e complicata legge, il che è positivo, ma si correrà il rischio che passi la convinzione che gli italiani non vogliono l’autonomia in sé. Se ciò accadesse, è facile prevedere che verrà messa una pietra tombale sulla questione e l’Italia resterà per sempre centralista e assistenzialista andando fatalmente alla rovina.
Il paradosso è infatti che tutti gli argomenti che oggi portano avanti gli avversari della legge, denunciando i tanti mali che affliggono soprattutto il Sud, e che hanno, di fatto, diviso il Paese si sono verificati a centralismo vigente e quindi sono loro stessi che denunciano il fatto che il centralismo che loro difendono stia facendo fallire il Paese. D’altro canto, se vincessero i NO resterebbe in vigore una legge bizantina, complessa e per certi versi, truffaldina per il Nord.
Senza entrare in eccessive tecnicalità che già a suo tempo in altra sede avevamo illustrato, il rischio che si corre è che secondo dati pubblicizzati da alcuni centri studi, tutto l’iter rischia di risolversi in un ulteriore flusso di denaro improduttivo verso il Sud senza che poi, in forza di alcuni articoli della legge Calderoli, succeda nulla. Le stime parlano di 80/100 miliardi.
Sulla capacità di spesa in conto capitale del Sud, le cifre parlano chiaro; se consideriamo i fondi di coesione di cui ha beneficiato l’Italia negli ultimi 15 anni, scopriamo che essi ammontano a 206 miliardi di cui il 70 % destinati al Sud.
Soltanto un quarto dei progetti è stato concluso mentre il resto non si sa che fine abbia fatto.
Perché i fondi che legge Calderoli richiama dovrebbero seguire un destino diverso?
Quindi tutto fa prevedere che, poiché in bisogna raggiungere i famosi Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP) prima che si possa parlare di Autonomia per importanti materie quali istruzione, infrastrutture, energia, esse non verranno mai devolute e quindi tutto si risolverà in un gigantesco inganno (la brace).
Quindi che fare?
Di certo va avversata l’abrogazione che per i motivi su esposti, poiché, come detto, ciò significherebbe l’ipostatizzazione del Centralismo nel Paese.
Pertanto la legge va difesa, soprattutto nella parte che consente una sia pur magra consolazione.
Infatti L’Art.7 consente che nove materie non siano soggette alla forca caudina dei LEP e potrebbero essere devolute subito.
Alcune quali commercio estero, beni culturali e rapporti internazionali, peraltro già previsti per certi aspetti dalla Costituzione vigente sono interessanti e bene ha fatto Zaia ad attivarsi in tal senso.
Per concludere, alla luce delle considerazioni esposte, pur con un senso di amarezza per una occasione perduta, il PPN dà l’indicazione

di far fallire il Referendum non andando a votare, affinché non venga raggiunto il quorum previsto dalla Costituzione.
Ciò da un punto di vista costituzionale.
Sul piano politico, vanno contrastati l’ipocrisia del Partito Democratico che prima ha voluto l’Autonomia e poi l’ha rinnegata da una parte, e l’antistorico assistenzialismo dei Cinque Stelle esponenti del più retrivo piagnisteo meridionalista dall’altra.

ROBERTO CASTELLI

Il Premio giornalistico del Roero

Bella serata Venerdì 19 Luglio a Montaldo Roero su Ponte dei Piaceri per festeggiare
il Premio Giornalistico del Roero che ogni anno si svolge in questo luogo.


Sono stati premiati giornalisti italiani e stranieri che hanno saputo valorizzare nell’arco dell’anno il Territorio del Roero con le loro testate giornalistiche e televisive.
Anchorman della serata il giornalista Beppe Rovera coadiuvato dal presidente dell’Associazione del Premio Giovanni Negro
Presenti Autorità regionali provinciali e locali. Presenti tanti Sindaci del Roero.
Presente il Comitato UNESCO nella figura di Giovanna Quaglia.
Presenti tanti  produttori del territorio.
Si è bevuto solo Arneis di diverse annate .
Eccellente organizzazione e catering.
Tra gli ARNEIS assaggiati da segnalare ….

NEGRO ANGELO – MONTEU ROERO
Metodo Classico
GIOVANNI
Blanc de Blanc
ROERO ARNEIS
DOSAGGIO ZERO
2018
Sboccatura AGOSTO 2023
Perlage fantastico , buona mineralita’ e cremosita’ in bocca . Veramente una bella Sorpresa. Bravo Giovanni !

DELTETTO – Canale
ROERO ARNEIS 2023
Daivej & San Michele

Due espressioni diverse di Arneis
DAIVEJ
Cru San Defendente ( Canale )
Mt 280 vigne piantate tra il 1996 e 2000
Versane N/E
Terreno calcareo , poca sabbia , bianco sciolto
Solo acciaio e cemento vetrificato , zero sulle buccia
Temperatura 17 gradi
2 mesi sui lieviti
Al naso lineare e preciso
In bocca Già Pronto , pulito , bel equilibrio e vivacità media in bocca

San Michele
Vigne piantate 1/3 1997 , 1/3 2002 , 1/3 2017
Terreno a strati di Sabbia , marna , conchiglie
4 ore a 10 gradi
Passato in legno mix Barrique e Botti da 2500 ( 30% nuovo – 70% usato )

TALIANO MICHELE
ROERO ARNEIS
SERNI
2023
Mt 320 ,vigne 20 anni , versante S/O
Terreno sabbia e vene di argilla
Acciaio
Temperatura 14 gradi per 4/5 mesi poi a 16 gradi
Al naso pulito
In bocca pulito, equilibrato ,easy . di pronta beva

MALVIRA’ – Canale
Roero Arneis
Renesio
2021
Solo acciaio
Al naso pulito, sentori di salvia
In bocca pulito, bei descrittori precisi , minerale , pieno

MALVIRA’ – Canale
Roero Arneis
Riserva
2020
Vigna Saglietto
Passato in legno
Al naso pulito
In bocca pulito, necessita ancora tempo

Lo stile del Produttore è evidente e di alto livello . Con i vini di Massimo Damonte bisogna solo avere un po’ di pazienza ma escono alla distanza.

Ma ecco i veri protagonisti della serata ….
Anche qui è evidente la mano del Produttore
La linea invisibile che unisce questi tre vini .

PACE – CANALE
Roero Arneis
2023
Mt 280 vigna 20 anni
solo acciaio
Zero su buccie, zero criomacerazione
Terreno poca sabbia, calcareo, pietre rotte
Al naso fresco ,sentori agrumati
In bocca già minerale, pieno con un finale dritto mantenendo una bella beva .

ROERO ARNEIS
RISERVA
2022
MOMPELLINI mga Canale
Vigna 20 anni
Terreno misto sciolto
12 mesi in acciaio

Al naso pulito, easy
In bocca pulito, fantastico, preciso

ROERO ARNEIS
GIUAN DA PAS
2013
Vigna di 30 anni
Terreno misto sciolto
12 mesi di batonage in acciaio con rimontaggi ogni 10 gg

Al naso fantastico TDN, vegetale, quasi mentolato
In bocca pienissimo, bella polpa e complessità minerali , balsamico Long time

In conclusione questo ultimo vino è il Principe della serata. Fantastico in bocca ed al naso con un TDN ( sentore di idrocarburi) che dimostra in modo inequivocabile che oltre a Nascetta , Timorasso ed Erbaluce anche il Roero Arneis in alcuni Cru può arrivare ai sentori tipici del Riesling .

Inoltre ecco due prodotti del Territorio davvero interessanti…

TINCA DI CERESOLE D’ALBA

CIOCCOLATO & MIELE

Un Saluto e ringraziamento ai Fratelli Negro Giovanni e Don Dino .
Al prossimo anno . Tien dur !
Come dicono IJ FARINEI DLA BRIGNA!

Luca Gandin

La Fondazione Sandretto sbarca in Versilia a Pietrasanta

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è protagonista dell’incontro promosso da Pietrasanta Cult mercoledì 24 luglio alle 21.30 al Chiostro di Sant’Agostino, prospiciente piazza Duomo. Tema della conferenza “L’importanza di essere contemporanei . L’arte contemporanea per comprendere il nostro tempo”. Il dibattito viene introdotto da Augusto Palermo di Futura Art Gallery, con l’intervento di Giovanni Bonelli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Gallerie Arte Moderna e Contemporanea.

“È fondamentale – ha spiegato Patrizia Sandretto – essere contemporanei oggi in un’Italia intrisa di arte del passato. Quella che è arte antica fa parte anche della sfera contemporanea. Molti, prima di noi, hanno creduto nell’importanza di quegli artisti e, se oggi abbiamo un grande patrimonio, è grazie a loro. Le prossime generazioni dovranno guardare con la stessa attenzione all’arte”.

“Il linguaggio dell’arte contemporanea e il suo vero arricchimento sono dati – aggiunge Patrizia Sandretto – dalla contaminazione. Non esistono più nette distinzioni tra pittura, scultura e fotografia e anche l’intelligenza artificiale è in dialogo con la creatività . A Madrid Precious Okoyomon ha presentato un’installazione robot; a Venezia, sull’isola di San Giacomo, l’artista e danzatrice coreana Eun-Me-Ahn ha debuttato con un rituale sciamanico coreano. A Torino Paulina Olowska ha proposto quadri, sculture, video, ceramiche. Il primo pezzo della mia collezione è stato Maurizio Cattelan. Oggi prediligo soprattutto artiste donne”.

“ Data la difficoltà di operare nell’arte contemporanea in Italia – conclude Patrizia Sandretto- rispetto a Londra, New York e Berlino, ho fondato un Comitato insieme ad altre diciotto fondazioni private italiane formate da collezionisti che hanno deciso di aprire uno spazio al pubblico e lavoriamo a stretto contatto con il Mic per il sostegno dell’arte italiana”.

Mara Martellotta

Dipinge appartamento e muore cadendo dal quarto piano

Stava tinteggiando la parete esterna del suo alloggio in corso Belgio a Torino quando ha perso l’equilibrio precipitando  nel vuoto dal quarto piano. Aveva 75 anni il  pensionato  morto sul colpo per la caduta. I carabinieri hanno ricostruito che l’uomo era salito una scala a pioli  posta sul balcone. Potrebbe anche essere caduto per un malore a causa del caldo.

Autostrade e treni per la Liguria: Giachino scrive a Cirio e Lo Russo

LETTERA APERTA al Sindaco di Torino e al Presidente della Regione Piemonte.

Carissimi Alberto e Stefano, 
 
Vi scrivo a proposito delle Infrastrutture torinesi e piemontesi che nel dopoguerra grazie a Amministratori illuminati come il Prof. Giuseppe Grosso, grande presidente della Provincia di Torino e di alcuni Assessori provinciali e Deputati come l’on. le Giuseppe Botta o come Franco Frojo hanno visto la nostra Provincia e la nostra Regione darsi una rete di infrastrutture superiore a quella della stessa Lombardia. Quegli Amministratori avevano ben presente che le Infrastrutture sono un grande elemento di sviluppo e una componente importante della competitività del sistema economico. Una lezione che arriva da Cavour secondo il quale per la VISION di un Paese le alleanze internazionali e le infrastrutture erano priorità assolute. Una lezione che purtroppo si è andata perdendo tra le forze politiche e anche nelle nostre Scuole e Università’. Le infrastrutture per Cavour e per  Grosso creando lo sviluppo debbono essere realizzate prima. 
Grazie a quelle infrastrutture e alla crescita del settore industriale Torino e il Piemonte trainarono lo sviluppo del Paese.
Da trent’anni nel Paese ma in particolare nella nostra regione al contrario manca la capacità di prevedere e si arriva a discutere gli interventi quando i trasporti boccheggiano. Così Torino e il Piemonte da vent’anni crescono meno della media nazionale come dissi per primo nel 2008 e come è poi stato confermato da Banca d’Italia. 
Vi scrivo perché ho seguito quella stagione e perché di trasporti e infrastrutture me ne occupo da trent’anni e al Governo ho potuto presiedere il Comitato che approvò il Piano Nazionale della Logistica. In questo settore la esperienza è davvero un must.
Non voglio qui parlare delle cause o delle  responsabilità che hanno portato a intervenire sulla rete autostradale ligure piemontese solo dopo il crollo della galleria Berte’ sulla A26 , un anno e mezzo dopo il crollo del ponte Morandi. 
Quel che è certo che le nostre Amministrazioni non avevano assolutamente chiare  le nostre carenze infrastrutturali mentre la domanda di trasporto era ed è in continua crescita. 
Oggi tutti la rete autostradale piemontese e’ interessata da lavori in corso con strettoie e deviazioni da far paura. Il traforo del Bianco con la necessità di un raddoppio. Per fortuna che il Governo, di cui ho l’onore di aver fatto parte,  autorizzo’ la costruzione della galleria di sicurezza del Traforo autostradale del Frejus. 
I ritardi sulla tangenziale e sulla costruzione della TAV fanno il resto. 
Per fortuna coinvolgendo la Società civile, siamo riusciti, io e le Madamin a salvare la TAV dai tanti Notav ma successivamente l’opera venne ancora tenuta ferma.
Gli assurdi  ritardi nella costruzione della TAV oltre a farci perdere miliardi di PIL (turismo e logistica) non ci consentono di dirottare sul treno una parte del trasporto merci e passeggeri diretto alla Francia.
I ritardi e gli errori nella gestione del rinnovo della concessione alla ATIVA vengono pagati dal trasporto merci e dai torinesi che ogni giorno perdono almeno 90 minuti in coda sulla Tangenziale. Per non parlare della galleria di Lanzo e del Ponte Preti.
 E’ evidente che manca una regia infrastrutturale e logistica  perche’ verso la Liguria il calvario c’è contemporaneamente sia sulla A6 che sui treni. 
Ecco perché sarebbe importante dar vita a un tavolo Infrastrutture, Trasporti e Logistica che coinvolgendo Autostrade, RFI, Trenitalia , Tangenziale, Trafori, Interporti, proponga soluzioni a breve, medio e lungo termine. 
Per le aziende e per i cittadini il costo dei trasporti insieme al costo della energia, del personale e del fisco e’ uno dei quattro costi maggiori, ma i disagi e le perdite di tempo a volte superano il mero costo del tempo perduto.
Carissimi, per quanto mi riguarda sono a disposizione a portare la mia esperienza nel settore maturata sia in tanti anni di azienda che al governo della Nazione.
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI

Mattarella: “Informazione libera senza obbligo di sconti”. E cita l’aggressione di Torino

Nel corso della cerimonia estiva del “ventaglio” il presidente Sergio Mattarella incontrando la stampa parlamentare ha ricordato che “Ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”. Ha poi aggiunto Mattarella: ‘’È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede’”.  Poi, un riferimento all’aggressione di Andrea Joy: “Si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo, come anche a Torino nei giorni scorsi: documentazione di ciò che avviene, senza obbligo di sconti”.

Schiaffeggia la moglie per strada e le punta il fucile alla tempia

Divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico per il 46enne di Novara che ha schiaffeggiato la moglie per strada. Inoltre la donna sarebbe stata minacciata con un fucile puntato alla testa, poi rivelatosi una carabina ad aria compressa. L’arma è stata  trovata in casa della coppia durante una perquisizione della polizia.

Muore sul lavoro a 22 anni cadendo da 5 metri mentre sposta lamiere

Tragico incidente ieri in una azienda di fornitura pallet a Castelletto d’Orba (Al): è morto un addetto di origine asiatica, un ragazzo di 22 anni. Il giovane sarebbe caduto da una struttura metallica da 5 metri mentre stava spostando delle lamiere. Inutile il trasporto con l’elisoccorso fino all’ospedale di Alessandria: è morto dopo l’arrivo a causa delle gravi lesioni.