ilTorinese

Eletti a Torino e in Piemonte: 13 a 2 per il Centrodestra

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In Piemonte, in 13 collegi uninominali su 15 vince il centrodestra.

Riccardo Magi candidato alla Camera di +Europa e Andrea Giorgis candidato del Pd al Senato sono gli unici due parlamentari del centrosinistra eletti,  in collegi uninominali di Torino città. Tutti gli altri 13 collegi uninominali piemontesi sono stati conquistati dal centrodestra che registra  una netta vittoria. Il Pd è il primo partito solo nel capoluogo dove FdI supera il 20% dei consensi. Un po’ sotto la media nazionale M5S, con l’ex sindaca Chiara Appendino che conquista il 13,8% dei consensi collocandosi  al terzo posto sull’uninominale di Torino. Vince però  un seggio con il proporzionale. Va meglio del resto d’Italia il terzo polo che supera nel centro di Torino  il 10%. I parlamentari da eleggere in Piemonte sono complessivamente 43 tra deputati e senatori.

Trattori, polenta e tradizioni agricole alla Fiera di Bosconero

Bosconero, 5° FIERA DELL’AGRICOLTURA, la manifestazione è riuscita nonostante le previsioni di maltempo, specialmente nella giornata di domenica

La kermesse canavesana dedicata al territorio e i suoi prodotti chiude i battenti con segno positivo. La sfilata molto originale dei trattori, le tradizioni agricole raccontate ai visitatori hanno fatto si che anche in questa edizione “quasi normale” dopo il Covid, abbia contribuito a invogliare gli organizzatori a pensare all’ edizione numero 6. Un buon successo anche al “Pranzo del Contadino” organizzato dalla Pro Loco, senza dimenticare la polenta in piazza, organizzata dagli Alpini e il gruppo della Rusà. L’appuntamento è per settembre 2023.

Piemonte, Centrodestra al 53%. Pd primo partito a Torino

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Elezioni politiche, il giorno dopo

Anche in Piemonte la vittoria nelle urne va al Centrodestra con il 53% dei consensi. Il Pd resta primo partito a Torino, ma tallonato da Fratelli d’Italia che supera il 20%. Nei collegi uninominali della città vincono Andrea Giorgis (Pd), Andrea Magi (+Europa) e Augusta Montaruli (FdI). L’affluenza nel capoluogo regionale cala di 10 punti rispetto alle precedenti elezioni per il Parlamento. In Piemonte il Centrosinistra è al 28%. Tra i dati ancora non definitivi:  M5s e Lega al 10%, Azione-Italia Viva all’8,5%, Sinistra Italiana 6,4%.

Agriturist Piemonte: buona affluenza, costi triplicati  

Complessivamente abbiamo registrato un buon andamento per quanta riguarda le presenze nelle aziende agrituristiche della nostra Regione” dice Lorenzo Morandi presidente di Agriturist Piemonte “con un ritorno di turisti stranieri abbastanza soddisfacente”.

In Piemonte prosegue Morandi “si è riscontrato, in generale, un incremento degli ospiti suddivisi più o meno equamente tra italiani ed europei. Cominciano a ritornare in numeri abbastanza significativi anche turisti americani, canadesi e altri extra europei”.

Recuperate e, in alcuni casi superate, le presenze degli anni pre pandemici, con una durata dei soggiorni di circa tre giorni fino a una settimana. A frenare gli entusiasmi è l’aumento esponenziale dei costi: le bollette in un anno sono praticamente triplicate, i costi di Gpl per le cucine sono cresciuti dal 200 al 300% e anche quelli delle altre materie prime hanno subito incrementi quasi insostenibili.

Come tutte le attività imprenditoriali, quella dell’ospitalità nelle aziende agricole si confronta costantemente con il mercato e subisce le ripercussioni dell’aumento esponenziale dei costi delle merci dovuti alla guerra in Ucraina, ma anche alla grave, prolungata carenza idrica. Gli agriturismi sono principalmente aziende agricole dove l’ospitalità è un’attività accessoria a quella di coltivazione o allevamento e pertanto si vedono doppiamente penalizzati dall’impennata dei costi.

 

Agriturist, Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio, prima associazione di agriturismo in Italia, è stata costituita dalla Confagricoltura nel 1965, per promuovere e tutelare l’agriturismo, i prodotti nazionali dell’enogastronomia regionale, l’ambiente (ha ottenuto per questo, nel 1987, il riconoscimento ministeriale di Associazione ambientalista), il paesaggio e la cultura rurale.

 

Torino torna alla ribalta internazionale con gli ST Star Awards di Londra

Il gruppo Scuola Leonardo da Vinci compie 45 anni e viene riconosciuto per la seconda volta come miglior organizzatore di soggiorni linguistici in Italia.

Il 3 settembre scorso, nella prestigiosa sede di Grosvenor House a Londra, alla presenza di migliaia di professionisti del settore delle vacanze studio nel mondo, si è svolta la cerimonia di assegnazione degli STAR AWARDS. Il gruppo Scuola Leonardo da Vinci, rappresentato da Chiara Avidano e Wolfango Poggi – rispettivamente Direttori delle scuole di Torino e Milano – ha conseguito per la seconda volta consecutiva l’ambito premio, che ne decreta il riconoscimento di miglior gruppo di scuole per l’organizzazione dei soggiorni linguistici in Italia da parte degli operatori internazionali di questo settore turistico.

Come ogni anno la rivista internazionale Study Travel Magazine(https://studytravel.network/magazine/overview) ha organizzato un sondaggio per premiare le organizzazioni educative che nel mondo si dedicano ai soggiorni linguistici e alle vacanze studio. Grazie alle preferenze espresse da operatori e esperti del settore il prestigioso premio STAR AWARDS (https://studytravel.network/star-awards/past-winners/2022) quest’anno è stato di nuovo assegnato al gruppo Scuola Leonardo da Vinci, che proprio in questi giorni sta festeggiando i suoi 45 anni di attività.

“La premiazione – afferma Chiara Avidano, Direttrice della Scuola di Torino è stata un’esperienza incredibilmente emozionante. Sembrava di essere alla notte degli Oscar con tanto di conduttore che annunciava «The winner is…». Quando ci hanno nominati e il pubblico ha iniziato ad applaudirci mi sono venuti i brividi. Sono stati ripagati tutti gli sforzi che negli ultimi due anni abbiamo fatto per resistere. Fra l’altro non capita tutti i giorni di partecipare ad un evento così prestigioso e elegante: ci siamo davvero sentiti ambasciatori dell’Italia e dello stile italiano nel mondo”.

Davvero un importante traguardo raggiunto dal gruppo che, dal 1977, ha portato in Italia più di 200.000 studenti internazionali, provenienti da oltre ottanta Paesi del mondo e che quest’anno ha registrato un grande incremento di presenze in tutte le scuole del gruppo: Firenze, Milano, Roma, Torino e Viareggio.

“Si tratta di un importante risultato non solo per le nostre scuole – dice Chiara Poggi, fondatrice insieme al marito Hans Gedeon Villiger del gruppo – ma per l’Italia intera perché questo prestigioso premio focalizza sul nostro Paese l’attenzione di migliaia di tour operator internazionali emè un forte segnale di ripresa per un settore che è stato martoriato dalla pandemia e che ora vede finalmente la luce”.

“In questi quasi 45 anni di attività – aggiunge Hans Gedeon Villiger – abbiamo portato in Italia più di 200.000 studenti internazionali interessati ad imparare la lingua italiana e a conoscere lo straordinario patrimonio culturale ed artistico del nostro Paese. Siamo stati innovativi perché ci siamo rivolti a tutti, ai giovani e agli studenti più maturi attraverso il nostro programma Dolce Vita”.

Il settore delle vacanze studio è stato messo duramente alla prova dalla pandemia, ma la capacità di innovazione e sperimentazione delle nuove generazioni ha permesso al gruppo Scuola Leonardo da Vinci di trasformare la crisi in un’opportunità di crescita.

“All’inizio della pandemia – afferma Wolfango Poggi, direttore della scuola di Milano – abbiamo temuto il peggio perché i nostri studenti non potevano arrivare in Italia e avevamo grandi responsabilità verso gli oltre 100 dipendenti che lavorano nelle nostre scuole. Grazie alla creazione di un nuovo format per la didattica online non solo siamo sopravvissuti, ma abbiamo anche di fatto una buona campagna di branding e, non appena è stato possibile, i nostri studenti sono ritornati a riempire le nostre aule. Così adesso la formazione che offriamo è doppia: in sede e online!”.

Prima della pandemia il gruppo Scuola Leonardo da Vinci portava in Italia una media di 5.000 studenti all’anno provenienti da oltre ottanta Paesi del mondo e ora che si può di nuovo viaggiare le scuole del gruppo sono letteralmente esplose. “Alcuni importanti mercati, come la Russia e la Cina, sono per il momento spariti – dice Guido Poggi, Direttore della scuola di Roma e Viareggio – ma sono stati compensati da altri ed i segnali di ripresa ci sono perché la voglia di Italia non manca. Dalla riapertura, infatti, il nostro programma di maggior successo è l’Italian tour che permette ai nostri allievi di organizzare un itinerario nelle nostre bellissime destinazioni trovando una didattica e una struttura organizzativa uniformi”.

È stato molto bello e produttivo – conclude Chiara Avidano – partecipare alla fiera internazionale che fa da cornice alla premiazione. C’era un’atmosfera di grande gioia perché finalmente si ritornava a fare il nostro lavoro di promozione in presenza. Abbiamo potuto conoscere nuove agenzie e incontrare di nuovo colleghi e amici che non vedevamo da tempo e vi assicuriamo che l’amore che gli stranieri hanno per il nostro Paese è immenso”.

Giornata nazionale dei locali storici: Torino e Piemonte protagonisti

GIORNATA NAZIONALE DEI LOCALI STORICI D’ITALIA: SABATO 1° OTTOBRE PIEMONTE PROTAGONISTA CON 18 EVENTI DEDICATI.

PORTE APERTE NEI LUOGHI CULT DELLA RISTORAZIONE E OSPITALITÀ MADE IN ITALY

Laboratori che hanno scritto l’eccellenza del gusto e piccoli gioielli della pasticceria, arredamenti che fermano il tempo e luoghi che hanno ospitato i protagonisti della storia del nostro Paese. Sono i Locali storici d’Italia, alberghi, ristoranti, pasticcerie, confetterie e caffè simbolo della ristorazione e dell’ospitalità made in Italy che, sabato 1° ottobre, apriranno le loro porte per svelare aneddoti, ricette e frequentazioni illustri a visitatori e curiosi. Organizzata dall’Associazione Locali storici d’Italia, la Giornata Nazionale è un evento diffuso in tutto il territorio italiano che, per l’edizione 2022, incorona Torino “capitale della memorabilità”, protagonista del calendario con ben 13 (su 90) iniziative in programma, a cui si affiancano i 5 eventi previsti nel resto della Regione.

Durante la giornata, nel capoluogo sarà infatti possibile scoprire i segreti di statisti e ministri del Risorgimento che frequentarono il Caffè Del Cambio, specchiarsi all’Albergo Ristorante San Giors come un commerciante del passato o sedere al Caffè Plattidove leggeva Luigi Einaudi. Non mancano le pillole per gli amanti della letteratura, che potranno rivivere le suggestioni de “Il Cimitero di Praga” di Umberto Eco tra le pareti del Caffè Al Bicerin, o fare un salto fuori provincia per esplorare una delle soste preferite di Fenoglio, il Bar pasticceria Converso di Bra (CN), o pranzare al Ristorante Corona di San Sebastiano Curone (AL) sulle tracce di D’Annunzio. E se, di nuovo a Torino, il Caffè pasticceria Baratti & Milano risuona al ricordo di Mascagni, l’Antico ristorante Porto di Savona annovera tra i clienti del jet-set Luis Sepulveda, Nanni Moretti e Raoul Bova. Tra i paladini del palato, la Pasticceria Pfatisch, che per l’occasione proporrà una degustazione delle sue creme spalmabili, l’inventore dei tramezzini, il Caffè Mulassano, il Caffè Elena con vermouth di Giuseppe Carpano, la Gelateria Pepino 1884 con i gelati Pinguino e la Confetteria pasticceria Stratta con i suoi gianduiotti. Deviazione in provincia, invece, per fare una sosta nel regno dei “nocciolini”, il Caffè pasticceria Bonfante di Chivasso, e a San Giorgio Canavese per assaggiare i “biscotti della Duchessa” della Pasticceria Roletti 1896. Spazio al gusto anche con le altre degustazioni in Regione, con le proposte dolcissime della Pasticceria Barberis di Valenza (AL), le paste di meliga e Monregalesi al rhum del Bar caffè pasticceria Grigolon(Mondovì – CN) e le bruschette gourmet del Caffè delle Rose Bistrot di Verbania (VB).

I 200 Locali storici d’Italia sono tutelati e valorizzati da oltre 45 anni dall’omonima Associazione, devono avere almeno 70 anni di storia e devono conservare ambienti e arredi originali (o comunque che testimonino le origini del locale), ma anche presentare cimeli, ricordi e documentazione storica sugli avvenimenti e sulle frequentazioni illustri. La Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia è organizzata grazie al sostegno dalle aziende storiche e socie sostenitrici Birra Forst, Lavazza, Acqua Minerale San Benedetto e Select.

Il programma dell’evento (in continuo aggiornamento) con i dettagli sulle singole iniziative è pubblicato su www.localistorici.it; per le prenotazioni è necessario rivolgersi ai singoli locali aderenti.

Elenco dei locali aderenti alle iniziative in Piemonte, aggiornato al 22 settembre 2022:

Torino: Albergo Ristorante San Giors; Caffè Al Bicerin;Pasticceria Pfatisch; Pasticceria Stratta; Gelati Pepino 1884;Caffè Elena; Caffè Mulassano; Ristorante Del Cambio; Antico Ristorante Porto di Savona; Caffè Pasticceria Baratti & Milano; Caffè Platti; Caffè Pasticceria Bonfante (Chivasso); Pasticceria Roletti 1896 (San Giorgio Canavese).

Cuneo: Caffè Pasticceria Converso; Bar Pasticceria Grigolon(Mondovì).

Alessandria: Ristorante Corona (San Sebastiano Curone);Pasticceria Barberis (Valenza).

Verbano-Cusio-Ossola: Caffè delle Rose Bistrot (Verbania).

To Listen To, il festival di SMET, Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino

Dal 26 settembre al 3 ottobre 2022 la città di Torino vedrà, ascolterà e interagirà con To Listen To, il festival ideato e organizzato da SMET – Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Torino.

L’obiettivo del festival è uscire dai percorsi prestabiliti per ricongiungersi, come singoli e come comunità, a ciò che è inudito: l’ascolto diventa elemento indagatore della qualità, della ricerca e dell’alterità.

Attraverso la fruizione immersiva, possibile grazie alla disponibilità delle tecnologie elettroacustiche più avanzate, ci si troverà in esperienze d’ascolto inconsuete, lontane dal mainstream e dalle abitudini quotidiane.

Dalle sperimentazioni organologiche del canadese Jean François Laporte ai suoni visionari dell’affermato compositore Mauro Lanza, passando per il padre di ogni ricerca sperimentale John Cage per arrivare al sound capace di coinvolgere anche le generazioni più giovani di Davide “Boosta” Dileo.

In collaborazione con il Dipartimento Studi Umanistici – Università di Torino, Museo Nazionale del Cinema, RBL Radio Banda Larga – L’Imbarchino, Production Totem Contemporain MontrealTo Listen To sarà un festival diffuso che avrà vita in luoghi e spazi diversi della città di Torino.

Nuove fruizioni, nuovi modi, nuove esperienze comunitarie in una settimana densa di appuntamenti

Tutti i concerti, le lecture e i workshop sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. 

Per maggiori informazioni https://www.to-listen-to.it/

 

Giubileo, certificazione e formazione al servizio dell’ultimo saluto

informazione promozionale 

Da 25 anni l’onoranza funebre al centro di un processo di evoluzione del commiato nel rispetto della tradizione.

Sin dal 1998 Onoranze Funebri Torino ‘Giubileo’ fa rima con arte dell’ultimo saluto. Un’azienda, una famiglia, un nome e un marchio che hanno fatto del concetto dell’evoluzione nel rispetto della tradizione un caposaldo. Ed è così che l’onoranza funebre prossima al compimento dei primi 25 anni di attività nel 2023 prosegue sul cammino intrapreso puntando su due aspetti fondamentali.

A cominciare dalla formazione del personale, per il quale l’attenzione a un protocollo autorevole e rodato garantisce il miglior tipo di servizio in tutta la filiera delle esequie, compresa la parte altrettanto fondamentale del post funerale dedicata al corretto disbrigo dell’iter di pratiche burocratiche. Onoranze Funebri Torino ‘Giubileo’ è la sola onoranza funebre italiana a poter disporre di una propria scuola di formazione interna con aule per la didattica e ampi spazi per la pratica. Un luogo dedicato e strutturato in cui formare professionisti del commiato a 360° capaci di recuperare e trasportare salme anche in condizioni impervie e difficili.

E tutto questo grazie ad appositi simulatori d’ambiente in grado di riprodurre contesti ostici come trombe delle scale, corridoi di appartamenti antichi, varie tipologie di scale e case di ringhiera in cui le manovre da affrontare con i feretri richiedono istruzioni precise e un altrettanta, specifica agilità.

Tutti aspetti, questi, che fanno di ‘Giubileo’ un unicum anche dal punto di vista formale. Da anni l’azienda di Corso Bramante 56 ha intrapreso un percorso complesso che l’ha portata ad acquisire precisi e oggettivi parametri qualitativi consentendole di ottenere prestigiose certificazioni necessarie a garantire qualità comprovata del servizio sotto tutti gli aspetti.

Ed è così che ‘Giubileo’ prosegue sul cammino iniziato tempo addietro guardando al futuro con fiducia. Certa del fatto che soltanto la cultura delle radici è in grado di fare la differenza. Nel lavoro come anche nella vita.

Poniamo da sempre crescente riguardo e altrettanti investimenti rivolti alle nostre risorse umane”, spiega Serena Scarafia, Presidente del Cda dell’impresa. “Ascolto e accoglienza senza giudizio sono alla base della policy di Giubileo, specie in un mondo che cambia rapidamente. Un mondo sempre più integrato, globalizzato, che richiede competenze costantemente aggiornate per restare al passo con i tempi attuando un dialogo costruttivo con tutte le tipologie di persone ugualmente degne di ricevere tutto il massimo supporto possibile nell’ora più difficile”, conclude la manager.

Tutte le informazioni su www.giubileo.com.

Mercoledì apertura straordinaria ufficio passaporti

La Questura informa l’utenza che al fine di agevolare i cittadini residenti nella provincia di Torino è stata  disposta la quarta  apertura straordinaria dello sportello dell’Ufficio Passaporti della Questura, sito in Piazza Cesare Augusto 5, per la giornata di mercoledì 28 settembre p.v. orario 15-18, dedicata esclusivamente alla presentazione dell’istanza per il rilascio del passaporto  di coloro che non sono riusciti a richiedere un appuntamento sull’Agenda on line e devono partire entro l’11 dicembre 2022.

In questa giornata l’utente può presentare l’istanza senza prenotazione dell’appuntamento sull’Agenda online del sito istituzionale della Polizia di Stato, recandosi presso l’Ufficio portando con se tutta la documentazione richiesta consultabile sul sito della Polizia di Stato all’indirizzo www.poliziadistato.it.

L’iniziativa è replicata per le stesse motivazioni evidenziate  quando sono state pubblicizzate  le precedenti aperture straordinarie del 16 e 21 luglio u.s. e del 8 agosto 2022: aumento  esigenze dell’utenza di ottenere o rinnovare  il passaporto – fenomeno che ha interessato l’intero territorio nazionale – determinato, in particolare,  dal rinnovato desiderio di trascorrere vacanze all’estero dopo le restrizioni determinate dalla pandemia da covid-19, nonché dalla necessità di munirsi del documento per l’espatrio anche per  recarsi nel Regno Unito imposto dalla “Brexit”.

Il rilascio  del passaporto avverrà secondo tempistica ordinaria, con facoltà, al momento di presentazione dell’istanza,  di delegare una persona di fiducia per il ritiro o di chiederne la spedizione al proprio domicilio tramite assicurata postale.

Nei casi di dimostrata urgente necessità,  riconducibile ai soli  motivi di salute,  di lavoro o studio,  la gentile utenza è invitata a consegnare  al momento della  presentazione dell’istanza la documentazione che attesti l’urgente necessità.

L’isola del libro: Speciale dedicato alla Regina Elisabetta II

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Sembrava davvero eterna la sovrana più longeva della storia, ed è con un senso di incredulità che si è appresa la sua morte a 96 anni, poco più di un anno dopo quella dell’amato consorte, il principe Filippo. Sono state scritte infinite pagine e andate in onda dirette e speciali che hanno annotato, indagato e sviscerato tutto il possibile su questa regina immensa che ha attraversato il Novecento ed affrontato ulteriori sfide nel Duemila. Settanta anni sul trono, nel corso dei quali si sono dati il cambio 14 presidenti americani, 15 primi ministri britannici, e anche sul soglio di San Pietro i Papi si sono avvicendati mentre lei è sempre stata lì; icona a livello mondiale.
Con la sua dipartita, si dice che rischi di finire un’era in cui la Corona Britannica è stata la Casa Reale per eccellenza, unica e irripetibile. Basti pensare che quando si dice Regina in automatico nella mente di tutti è lei che balza agli occhi e nella mente; l’intramontabile Elisabetta II entrata a pieno titolo nelle pagine della storia e nelle case di 5 generazioni (se non contiamo i bambini, che però hanno deposto i fiori per lei in tutto il regno).
Vogliamo sperare che la fine le sia giunta lieve, a passo rispettoso e clemente, e restiamo legati alla sua ultima immagine pubblica. Quando nell’amato Castello di Windsor, due giorni prima aveva incontrato la neo Premier dei Conservatori Liz Truss, e la sua mano tumefatta non era passata inosservata.
Eppure, anche se molto esile, pallida ma sorridente, abbiamo pensato che la fine non fosse poi così vicina.
Invece è accaduto e la commozione per la sua dipartita è dilagata a livello mondiale. Il suo funerale è stato di un’imponenza mai vista prima.
500 capi di stato e altri grandi della terra sono accorsi a Londra per renderle omaggio; tutti rigorosamente “blindati” per partecipare alla sontuosa cerimonia orchestrata alla perfezione, ripresa in diretta dalle principali televisioni del pianeta.
Dopo giorni in coda per poter salutare la loro sovrana, abbiamo visto i sudditi sfilare in commosso silenzio davanti al feretro, ed hanno reso perfettamente l’idea di quanto fosse amata dal suo popolo e non solo da quello.
Si è scatenata una travolgente ondata di commozione a livello globale. La folla oceanica a fare ali al passaggio del corteo funebre; tra rispettoso silenzio, ma anche applausi e lancio di fiori.
Uno strepitoso ed immenso omaggio -profondamente intriso di gratitudine e rispetto- ha accompagnato la regina nel suo spettacolare funerale fino a Windsor, dove ora riposa insieme al marito, ai genitori e alla sorella. Immagini di una coreografia suprema e di enorme portata emotiva, un evento storico senza precedenti

Su Elisabetta II e la sua complicata famiglia sono stati impressi fiumi di inchiostro, allora vediamo di ricordare alcuni titoli.

Antonio Caprarica “Elisabetta per sempre regina” -Sperling & Kupfer -euro 19,50
Ora che non c’è più, è emblematico questo titolo che la consegna all’immortalità e ne ricostruisce anche i passi meno conosciuti.
Caprarica- che la Regina l’ha incontrata ed è stato il primo giornalista salentino invitato a sedere alla sua tavola- ripercorre la vita di Elisabetta II, (Elizabeth Alexandra Mary). Da quando nacque il 21 aprile 1926 con un taglio cesareo, nella dimora dei nonni materni, dalla duchessa Elizabeth Bowes-Lyon (in seguito chiamata regina madre e morta alla veneranda età di 102 anni), al 17 di Bruton Street nel quartiere elegante e tranquillo di Mayfair. E non era affatto previsto che potesse diventare regina.
La storia ormai è nota a tutti. L’abdicazione dello zio re Edoardo VIII, che scelse l’amore per l’avventuriera Wallis Simpson, mise la corona sulla testa del padre di Elisabetta, il timido e balbuziente re Giorgio VI, che con senso del dovere e supportato dalla moglie, fu un ottimo re e fonte di ispirazione per la futura Queen. Da allora i passi della giovane sposa, madre e regnante che ha dedicato tutta la vita al servizio dei sudditi, è stata ripetuta ad infinitum.
La marcia in più del libro di Caprarica consiste nella sua abilità di farci capire che dietro i fatti per lo più noti si cela sempre la parte più intrigante, e lui ci aiuta proprio ad andare oltre le quinte. In queste scorrevoli ed accattivanti pagine scopriamo alcune cose inedite della sovrana e del mondo che le ruotava intorno.
I ritmi della sua giornata, che iniziava con la sveglia regolare alle 7,30, con la colazione servita su un vassoio d’argento, ed altre sue abitudini immutabili. L’amore incondizionato per la natura, i cavalli e i suoi cani; tutto impreziosito da aneddoti che ci proiettano più a fondo l’anima di questa donna strepitosa.
Senza anticipare le molteplici sorprese del libro, vale la pena leggerlo per capire meglio la vita di Elisabetta II, l’impegno, l’abilità di traghettare il Regno attraverso la storia e le sue dinamiche. Una regina che a testa alta ha sempre tenuto la barra dritta, anche quando i marosi della vita privata avrebbero potuto farla affondare.
A partire dall’attenzione che l’amato marito riservava alle belle donne – ma lei passava oltre e le definiva semplicemente “le amiche di Filippo”- perfettamente consapevole che la loro profondissima unione restava insindacabilmente inaffondabile.
Lui era la sua “roccia”, hanno trascorso insieme 73 anni. Ce la ricordiamo sola, a capo chino, mascherina nera sul volto, al funerale del principe Filippo di Edimburgo. Possiamo solo immaginare quanto deve essere stato difficile ritrovarsi ancora più sola, alle prese con il torbido sex affair del figlio Andrea, le mattane di Harry e Megan e le loro velenose interviste.
Leggendo questo libro riusciamo a capire meglio la forza interiore, la saggezza e la lungimiranza con cui questa donna e sovrana immensa ha saputo affrontare la vita.

Vittorio Sabadin “Elisabetta l’ultima regina” -Utet- euro 16,00
Il giornalista e scrittore Vittorio Sabadin è un altro esperto di reali e non per niente nei giorni successivi alla morte della regina è stato invitato a svariati programmi televisivi; per aiutarci a decodificare meglio Elisabetta II, la sua vita e il futuro su cui si affaccia suo figlio, ora re Carlo III.
In queste pagine documentatissime ripercorre l’incredibile vita di questa icona assolutamente unica, diventata sovrana ad appena 25 anni, alla prematura morte del padre re Giorgio VI, stroncato dalle 60 sigarette giornaliere e dal tumore a soli 56 anni. La notizia raggiunse Elisabetta in Kenya con il marito Filippo, mentre era in rappresentanza del sovrano bloccato dalla malattia. E per Elisabetta, da allora, niente è stato mai più spensierato come prima.
Sabadin ricostruisce magnificamente tutti i passi salienti della lunga vita della regina che tenne sempre tenacemente fede all’impegno preso pubblicamente: «Dichiaro di fronte a voi che l’intera mia vita, per lunga o corta che sia, sarà dedicata al vostro servizio….».
Nel libro ripercorriamo l’amore e il sodalizio con il bellissimo marito, “l’Unno” Filippo di Grecia, il rapporto con il figlio Carlo e la mina vagante Diana Spencer; in un susseguirsi di frame della sua vita pubblica e di quella più privata ed intima.
Dall’amore per il Royal Yacht Britannia su cui Elisabetta ha trascorso preziosi e rari momenti di riposo a quello per i cani corgi. Poi le relazioni con i capi di Stato del mondo, con i premier…..e tanto altro. Emerge in tutta la sua potenza la figura di una donna che ha concepito la regalità come servizio e senso del dovere.

Alberto Mattioli e Marco Ubezio “Elisabetta la regina infinita” -Garzanti- euro 16,00
Mattioli è un giornalista, Ubezio un avvocato con la passione per la monarchia inglese, i due hanno unito le forze e scritto con cognizione di causa questo libro che tralascia i gossip e va dritto alla sostanza. Gli autori partono dallo strazio che la sovrana deve aver provato nell’aprile dell’anno scorso quando ha
dato l’ultimo saluto all’uomo della sua vita. Il principe Filippo aveva predisposto minuziosamente tutti i passaggi che avrebbe voluto per il suo funerale, e lei li rispettati alla lettera. Ha accompagnato a testa china il marito nella cappella di San Giorgio; sul catafalco una semplice corona di fiori bianchi (scelti da lei personalmente) e il suo biglietto scritto con mano ferma, 3 semplici parole che contenevano tutto: «Your loving Lilibet».
Emerge da queste pagine la figura monumentale di Her Majesty: forte, decisa, saggia, dotata di uno humor, anche tagliente ma irresistibile, che è stata una cifra importante della sua vita e del suo modo di affrontare gli ostacoli. Perché Elisabetta II ha affascinato tutti, a tutte le latitudini del mondo e trasversale alle classi sociali?
Se ripercorriamo la storia, il suo regno è iniziato quando il paese era già in declino, sebbene ancora una grande potenza.
I suoi predecessori avevano regnato su un quarto delle terre emerse, il maggiore impero della storia. Il nonno e il padre avevano vinto 2 guerre, re Giorgio era Imperatore dell’India.
Il Commonwealth regge, ma solo 15 dei 53 stati che ne fanno parte la riconoscevano come loro Regina, e tra questi ci sono i due più importanti, Canada e Australia.
Ecco, gli autori si sono posti questa domanda e hanno trovato le risposte nella figura granitica della regina che non si è limitata a servire la corona. E’ stata elemento strategico per l’unione dei suoi sudditi, ha svolto egregiamente il suo compito ed ha incarnato la sovranità fino a farla coincidere con la sua persona. Sembra tristemente profetica la frase con cui Alberto Mattioli e Marco Ubezio si pongono il quesito: «….Elisabetta c’è sempre stata, anche se purtroppo non ci sarà sempre….la sovrana fedele a un giuramento che è coinciso con le sue più intime convinzioni, scenderà dal trono solo per trasferirsi nella tomba».
Immaginano che «…quando il giorno arriverà e ci renderà tutti tristissimi, Elisabetta se ne andrà con la coscienza pulita:….lei il suo dovere l’ha fatto al meglio delle sue possibilità»….

Andrew Morton “The Queen. Elisabetta 70 anni da regina” -Rizzoli- euro 20,00
Morton è uno dei più famosi biografi della Royal Family, nonché l’autore della discussa biografia “Diana. La sua vera storia” (1992) scritta sulla scorta delle tante confidenze della principessa, che gli svelò dettagli inediti della sua vita tormentata, tra regole di corte rigidissime e il matrimonio pessimamente assortito.
Da precisare che questa di Andrew Morton è una biografia della regina non autorizzata.
Una carrellata su 70 anni di regno in cui miscela racconti privati, confessioni ottenute da fonti vicine alla casa reale e da persone molto informate, aneddoti curiosi e inediti che tratteggiano un ritratto sorprendente della sovrana.
Tra i tanti punti cruciali della sua vita, i tempestosi divorzi dei figli, finiti sotto i riflettori dei media mondiali e che, secondo le confidenze di una persona vicina a Elisabetta, le avrebbero procurato un livello di stress molto più alto di quello che la sua aplomb lasciava immaginare.
Morton insiste sul fatto che lo sgretolamento dei matrimoni di Carlo e Andrea avrebbero messo a durissima prova il leggendario equilibrio di Sua Maestà.
E via via altri retroscena di altri momenti delicati del suo regno, primo fra tutti le reazioni alla morte di Diana. Tutto condito da particolari poco conosciuti….e magari da prendere con qualche cautela

 

Eva Grippa “Elisabetta e le altre” – DeAgostini- euro 17,00
Qui la prospettiva adottata dalla giornalista e royal watcher Eva Grippa è quella di ricostruire la figura della sovrana attraverso i suoi rapporti con 10 donne che hanno avuto un ruolo importante nella sua lunga vita.
Si parte dalla tata Marion Crawford, poi ripudiata perché avrebbe spifferato troppo di quello che accadeva nella famiglia reale.
C’è il legame con la regina madre, l’indomabile Queen Mother Elizabeth Bowes –Lyon, che amava mantenere uno stile di vita decisamente elevato e con un debole per il Martini (che sembra essere stato un elisir di lunga vita dal momento che è riuscita a spegnere 102 candeline).
Altro legame profondissimo quello con la sorella Margaret; bella, sensuale, assetata di vita e libertà. Sfortunata in amore e nei matrimoni, finita male e infelice.
Per Elisabetta è sempre stata la sorellina da proteggere. Inseparabili da bambine e unite da un affetto profondo anche quando la regina ha dovuto frenare Margaret. La sua infelicità per la contrastata storia d’amore con l’affascinante –ma già sposato- colonnello Peter Townsend, fu una delle prime questioni di cui la giovanissima regina dovette occuparsi.
Fortissimo il legame della sovrana con la figlia Anna; entrambe concrete, parsimoniose, con un incrollabile senso del dovere, amanti di cani e cavalli. Nel 1987 le ha conferito il prestigioso titolo di “principessa reale”, e da sempre lei ha rispettato un’agenda fittissima di impegni istituzionali e a favore di numerosi enti di beneficenza.
E’ sempre stata un enorme aiuto per Elisabetta che, nel 2002, quando perse la sorella e la madre, trovò prezioso conforto nella figlia e disse «Anna non è la persona giusta per offrire una spalla su cui piangere, ma è un perfetto braccio destro su cui appoggiarsi per procedere». E’ questa l’unica donna ammessa a seguire a piedi il al feretro di quella madre tanto amata.
Tra le altre donne che hanno intersecato il suo cammino, le nuore Diana Spencer e la vulcanica Sarah Ferguson, Camilla Parker Bowles, e le mogli dei nipoti, Kate Middleton e Meghan Markle, così diverse tra loro.

 

Cecil Beaton “The Royal Portraits” -Thames and Hudson-
Perché non chiudere questa carrellata con un libro fotografico di grande pregio, del grande Cecil Beaton (1904 – 1980); che fu molto più del fotografo di teste coronate, star hollywoodiane e personaggi illustri. Conquistò la fama anche come costumista, scenografo e arredatore.
Lavorò nel mondo della moda e dello spettacolo disegnando costumi per il cinema; sempre ad altissimo livello e al centro del glamour internazionale.
Il prezioso volume racchiude un tesoro di sue incantevoli 290 foto dei grandi protagonisti della corona inglese, di cui 20 a colori e 270 in bianco e nero.
Vi sono magnificamente immortalati donne e uomini dei Windsor, dalla regina madre a Elisabetta e Margaret, consegnate per sempre alla storia in questa immagini che le ritraggono giovani, splendide e con tutta la vita davanti. Rivedere Elisabetta in tutto lo splendore e il fasto della sua incoronazione non ha prezzo.