ilTorinese

A volte ritornano (?)

IL PUNTASPILLI di Luca Martina 

Dopo la prova di forza della leadership cinese, Xi Jinping ha fatto tabula rasa dei suoi oppositori e critici, ed il ritorno al vertice del Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva l’attenzione degli osservatori si sposta ora negli Stati Uniti.

L’ 8 novembre le elezioni di metà mandato (due anni dopo le presidenziali) rappresenteranno un importante test per Joe Biden e per il suo partito democratico.

La popolarità (come aggiornata settimanalmente dal sito FiveThirtyEight) del presidente in carica è precipitata nella seconda metà dell’anno scorso per poi stabilizzarsi (al 42,3%) negli ultimi mesi ma le probabilità di evitare un’“onda rossa” (il colore del partito repubblicano) la prossima settimana sembrano ormai ridotte al lumicino.

I sondaggi prevedono che dalle urne uscirà una camera ed un senato a maggioranza repubblicana e questo risultato potrebbe spianare la strada all’inossidabile (malgrado la ruggine che sembrava avere corroso definitivamente il suo primo mandato) Donald Trump nel lungo sprint che porterà alle presidenziali del 2024.

La situazione rappresenterebbe un significativo spostamento degli equilibri da un fragilissimo controllo democratico (che vede un senato in bilico e una camera dei Rappresentanti a suo favore) ad un Congresso che, con ambedue le camere a maggioranza repubblicana, costringerebbe il presidente a completare il suo mandato con grandi difficoltà e parzialmente depotenziato (come un’”anatra zoppa”)..

I settori del programma presidenziale che potrebbero subire i maggiori rallentamenti a causa del nuovo assetto del Congresso sono quelli cari a “The Donald”.

L’agenda repubblicana prevede una politica energetica che tornerà ad essere più morbida e disponibile nei confronti delle risorse nazionali (con la riapertura di parte delle miniere di carbone e l’autorizzazione a nuove ed estese trivellazioni petrolifere) e più critica verso l’Iran (dopo il riavvicinamento degli ultimi anni, con l’obiettivo di rimuovere le sanzioni e consentire un aumento del petrolio in circolazione) ed il Medio Oriente.

Strettamente legato al ritorno ai combustibili fossili “made in America” uno dei temi che subirà le maggiori conseguenza sarà quello del contenimento del cambiamento climatico. Il primo giorno della sua presidenza, Biden aveva immediatamente firmato l’adesione degli Stati Uniti all’Accordo di Parigi, raggiunto alla fine del 2015, per la riduzione delle emissioni di gas serra.

Lo stesso trattato era stato stracciato da Trump, che aveva così sfilato gli Stati Uniti, e si può facilmente immaginare che sarà nuovamente messo in discussione già nei prossimi mesi e, ancor più, da una sua eventuale rielezione nel 2024 e con questo il massiccio piano di investimenti previsto.

Anche la collaborazione degli USA con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per sconfiggere definitivamente la crisi provocata dalla pandemia, è destinata a scricchiolare sotto le martellate della nuova maggioranza.

A livello economico, poi, è nota l’ostilità del Grand Old Party nei confronti degli elevati livelli di indebitamento statale e questo porrebbe ulteriori ostacoli alla politica economica dell’amministrazione democratica (che mira a sostenere la crescita, anche attraverso la spesa pubblica, con un conseguente incremento del debito).

L’esito della tornata elettorale sarà quindi esaminato con grandissima attenzione ed a questa dovrà aggiungersi anche una buona dose di pazienza.

Si profila infatti la possibilità che, come avvenuto nel 2020, siano necessari alcuni giorni (o, nel caso peggiore, settimane) prima di conoscere i risultati: l’opzione, consentita per fronteggiare l’impossibilità di uscire per recarsi alle urne durante la fase acuta della pandemia, del voto a distanza, via posta, rimane tuttora in vigore e potrebbe ancora una volta rallentare la pubblicazione dei risultati definitivi.

L’incertezza non mancherebbe di innervosire i mercati finanziari e dare il la, è un motivetto vecchio ma sempre popolare, alle accuse di brogli e presunte illegalità.

Un presidente debole per il resto della sua permanenza alla Casa Bianca non è certamente quanto l’attuale contesto internazionale richiederebbe e possiamo solo augurarci che alla fine prevalga il proverbiale pragmatismo statunitense nella difesa degli interessi nazionali e dei principi condivisi con tutto il resto del mondo occidentale.

Nulla, comunque, è stato ancora scolpito nel marmo.

Il ritorno del populismo, del quale Trump è stato certamente un campione, è frutto, almeno in parte, delle difficili condizioni attuali e potrà rallentare la sua avanzata, prima delle prossime presidenziali statunitensi, tra due anni, se il ciclo economico sarà nel frattempo ritornato nella sua fase espansiva (dopo una ormai inevitabile, ma si spera breve, recessione).

Le cose volgerebbero definitivamente al bello se arrivasse anche la tanto auspicata cessazione delle ostilità che favorirebbe il graduale superamento degli squilibri che si sono creati, a partire dalla salita dei prezzi delle fonti energetiche e alla conseguente inflazione fuori controllo.

Ma non voglio spingermi troppo oltre: in fondo, è sempre pericoloso fare previsioni, specialmente se riguardano il futuro.

 

La vita straordinaria di Riccardo Gualino  

Imprenditore coraggioso e raffinato mecenate, elegante viveur dal fiuto per gli affari, Riccardo Gualino ha segnato il secolo scorso come pochi altri hanno saputo fare.

Nato sul finire dell’Ottocento da una ricca famiglia biellese, Gualino fu presto protagonista nel mondo delle imprese. Acquisì banche, in società con Giovanni Agnelli fondò la SNIA, diventò azionista di riferimento e vicepresidente della Fiat, lanciò i filati artificiali senza tralasciare gli interessi nella chimica e nel settore  alimentare. Nel 1928 venne inserito nella rosa dei cinque uomini più ricchi d’Europa. Conobbe successi e vertiginose ascese e, all’opposto,  rovinose cadute senza perdere mai lo spirito d’avventura o rinunciando alle sue idee visionarie. Un personaggio straordinariamente unico  al quale è stata dedicata da Giorgio Caponetti un’importante biografia pubblicata da Utet: “Il grande Gualino. Vita e avventure di un uomo del Novecento”. Gualino fu un visionario per l’epoca al punto da puntare sul cinema in tempi non sospetti  con la pionieristica Lux che, come si legge nella sua biografia , “nel dopoguerra produsse i film di Visconti e Lattuada avvalendosi anche dei giovani Carlo Ponti e Dino De Laurentiis”. La sua è una vita talmente piena da sembrare quasi inverosimile, tra incontri con personaggi celebri ( da D’Annunzio ai Kennedy, da Curzio Malaparte a Winston Churchill, Liz Taylor e Solomon Guggenheim) e l’amore per le arti che divideva con l’inseparabile moglie Cesarina Gurgo Salice. Fu proprietario del palazzo Lascaris, attuale sede del Consiglio regionale, della bellissima villa che porta il suo nome in collina a Torino e ha lasciato una fantastica raccolta di capolavori che costituisce la “collezione Gualino” alla Galleria Sabauda). La sua ultima dimora è al cimitero monumentale di Oropa, la “piccola Staglieno” delle Alpi)  dove riposa nella tomba di famiglia con la moglie.

Marco Travaglini

Non si trova personale. Un futuro incerto per l’edilizia a Torino

Anche grazie al super bonus il settore  dell’edilizia a Torino chiude un semestre ‘abbastanza positivo’, reso però più incerto dal caro materiali, l’aumento del costo del denaro, il blocco della cessione dei crediti.

Le prospettive del comparto presentano incertezze. Diverse  gare stanno andando deserte perché i prezzi non riconoscono i costi per le imprese. Stallo anche per l’occupazione, che fino a luglio sembrava registrare un buon andamento  (+17,41% di imprese iscritte alla Cassa Edile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso,+21,6% degli operai, +25,79% della massa salariale e +24% delle ore lavorate). Si riscontrano difficoltà a trovare personale in tutti i settori anche a causa del reddito di cittadinanza.

Gran Premio Paolo ed Orsino Orsi Mangelli all’ippodromo

Ancora una volta l’Ippodromo di Vinovo è pronto ad indossare l’abito di gala. Martedì 1° novembre sarà giornata di trotto e grandi eventi collaterali. In primis con il Gran Premio Paolo ed Orsino Orsi Mangelli, corsa di gruppo 1 con una dotazione totale di circa 300.000 € e dedicata ai 3 anni. Ma come sempre succede nello stadio del trotto torinese, per il pubblico sarà una lunga giornata di eventi collaterali, compreso l’appuntamento solidale con “Il Risotto al Trotto”.

Nel GP Orsi Mangelli per i maschi due batterie da 10 partenti l’una (i primi sei accederanno alla finale), intitolate a Giuseppe e Vittorio Guzzinati, grandi pilastri che hanno fatto la storia dell’ippica Mondiale, scomparsi da qualche anno. Il Mangelli è da sempre la rivincita dopo il Derby, anche se in questa occasione mancherà Dimitri Ferm che ha vinto l’ultima edizione della corsa romana. Ma nella prima batteria troveremo il secondo arrivato Denzel Treb, il terzo arrivato Dolce Viky e il quarto Dante Clamar. Non da meno è stata la prestazione di Denzel Washington nella Consolazione del Nastro Azzurro, vinta con estrema facilità. Nell’altra batteria invece Danger Bi, che vorrà rifarsi dopo il Derby, ma anche il francese Joyner Sport, e il tedesco Giò Cash, con l’enfant du pays Gabriele Gelormini che torna nella sua pista natale.

In dodici invece le femmine al via nel Magelli Filly, corsa di gruppo 2 sulla distanza del miglio esattamente come l’altra, e con una dotazione di 88.000 €. Cercherà il doppio Delicious Gar, Reginetta delle Oaks. Voglia di riscatto per Due Italia e Diletta Axe mentre percorso complicato dalla seconda fila per Doyourbest, attenzione anche a Daughter As e Doni Maker.

A Vinovo arriveranno tutti i big italiani, a partire da Alessandro Gocciadoro, che in tutto schiererà ben nove allievi, ma anche Andrea Farolfi, V.P Dell’Annunziata, Enrico Bellei, Pietro Gubellini, Antonio Di Nardo, Giampaolo Minnucci accanto ai “nostri” Andrea Guzzinati e Santo Mollo.

Nove corse in programma per un pomeriggio delizioso, in tutti i sensi. Lo chef Sergio Barzetti, spesso ospite anche in tv da Antonella Clerici, proporrà uno dei suoi classici risotti ne “Il Risotto al Trotto”, proposto oltre che al Ristorante dell’Ippodromo anche in degustazione con offerta libera da devolvere alla “Casa Del Giocattolo Solidale”, nata con l’obiettivo di raccogliere e donare giocattoli, ma anche materiale scolastico e articoli per l’infanzia a bambini le cui famiglie vivono situazioni di criticità o difficoltà economica. Un’altra occasione per dimostrare la generosità del nostro pubblico.

Inoltre, due bellissimi cavalli Spagnoli, presentati dal grande esperto, il maestro Emilio De Martino dell’Art Of Riding Academy, saranno in bella vista per il pubblico e accompagneranno nella sfilata i Campioni nella Finale del Mangelli. E poi i pony dell’Horse House per il Battesimo gratuito della sella, il maniscalco che davanti al pubblico forgerà un ferro di cavallo. Nella stessa location i Mercatini a Km0 di “Stupinigi è” e sempre per i più piccoli la Caccia al Tesoro di Halloween con gli amici del Circowow.  Nelle scuderie già dal mattino, si vivrà un bel momento con la Rassegna dei Puledri nati nel 2021, intitolata a Luigi Biffi, organizzata dagli allevatori Roberto Mazzucato ed Enrico Tuci alla quale seguirà la premiazione per i tre soggetti più belli morfologicamente.

Corse al via dalle 14 con ingresso gratuito.

Gallo e Valle (Pd): “il Piemonte non reintegri i medici no-vax”

I consiglieri regionali Gallo e Valle (Pd): “Cosa ne pensa Cirio? È pronto a intervenire per impedire questo errore palese nella nostra Regione e a mettere in sicurezza ospedali e pazienti?”

«Oggi, se le indiscrezioni verranno confermate, il governo Meloni interverrà sul bollettino covid, sulle mascherine negli ospedali e sulla riammissione dei medici novax. Un Governo che agisce con un metodo più centralista (e senza la giustificazione dell’emergenza) rispetto ai precedenti. È molto grave, infatti, che decisioni di questo genere vengano prese senza il confronto con le regioni, le titolari delle politiche sanitarie. Presidenti di Regione e assessori alla Sanità apprendono, come noi, queste scelte dai giornali, dopo essere stati in prima linea a far rispettare l’obbligo vaccinale.

È preoccupante privare dell’accesso ai dati sul contagio in modalità open data i giornalisti e la comunità scientifica, così come lo è scaricare sulle aziende sanitarie la responsabilità di imporre norme di maggiore sicurezza nei reparti più delicati, come sostiene anche Antonio Ferro, presidente della Società Italiana di Igiene.

Ma l’aspetto più inquietante è la reintegrazione in servizio dei medici novax. Non soltanto perché, come spesso capita nel nostro Paese, quelli che non rispettano le regole poi alla fine riescono sempre a cavarsela. E non solo perché esponiamo i medici novax e i loro pazienti a rischi maggiori legati al contagio. Ma, soprattutto, perché riconosciamo il diritto a fare il medico anche a chi nega evidenze provate con metodo scientifico e convalidate dalla comunità scientifica internazionale. Non possiamo prevedere l’andamento di questa pandemia o l’insorgenza di altre e più gravi epidemie in futuro, ma possiamo applicare un principio di prudenza e difendere la coerenza dello Stato e delle sue scelte nel tempo.

Noi pensiamo sia necessario mettere un punto e in questo senso è fondamentale per noi sapere come si muoverà la nostra Giunta regionale.

Cosa ne pensa la Giunta Cirio della riammissione dei medici novax? È pronto Cirio a intervenire per impedire questo errore palese nella nostra Regione e a mettere in sicurezza ospedali e pazienti?

Noi siamo pronti a sostenere ogni iniziativa della Giunta regionale in questo senso, anche di natura legislativa, con le procedure più veloci.

Non si tratta di rivendicare, rispetto a una scelta pericolosa, un principio di autonomia (che pure sarebbe ora di applicare e non solo di declamare) ma qualcosa di meno: semplicemente difendere le competenze che sono attribuite alla Regione in materia sanitaria».

Le stanze chiuse del re. La Palazzina di Caccia di Stupinigi apre le porte dei suoi spazi segreti

5-6 novembre 2022  “Le stanze chiuse del re” è il nome della visita guidata straordinaria, in programma sabato 5 e domenica 6 novembre, all’appartamento di Ponente di Carlo Felice con le sue particolari decorazioni a tema marino. Opposto allo speculare appartamento di Levante, l’appartamento in attesa di restauro è l’insieme delle stanze appartenute al Re Carlo Felice e alla duchessa Cristina di Borbone.

Gli spazi vennero ampliati sotto la direzione di Benedetto Alfieri nel XVIII secolo per accogliere le stanze di Vittorio Emanuele, duca d’Aosta e figlio di re Vittorio Amedeo III. L’appartamento si apre all’ingresso con un atrio contraddistinto da due statue in marmo dei fratelli Collino rappresentanti rispettivamente Meleagro e Atalanta. Le due anticamere successive sono contraddistinte da una decorazione della seconda metà del XVIII secolo ascrivibili alla scuola del Cignaroli con scene di caccia e di vita agreste. Tutte le sovraporte degli ambienti raffiguranti Marine, datate 1755, sono riconducibili alla maniera di Francesco Antoniani. Nelle camere da letto i lampadari in vetro di Murano con bracci a cornucopie, risalgono alla fine del XVIII secolo così come i letti intagliati e laccati. I camini di tutto l’appartamento sono in marmo di Valdieri, il pavimento in seminato alla veneziana.

La visita rientra nel programma di Passepartout, le visite guidate straordinarie alla (ri)scoperta degli spazi segreti, normalmente chiusi al pubblico, della Palazzina di Caccia di Stupinigi. L’appartamento di Ponente, gli ambienti della servitù e la cupola juvarriana sono gli spazi della corte, in alcuni casi aperti per la prima volta ai visitatori, che raccontano la storia della Palazzina nelle sue diverse fasi abitative e il progetto architettonico alla base della sua costruzione.

 

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Le stanze chiuse del re – Visita all’appartamento di Ponente

Sabato 5 novembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Domenica 6 novembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Durata: un’ora circa.

Prossimi appuntamenti: 12 novembre

Costo del biglietto: 17 euro.

Per partecipare alle visite guidate è obbligatoria la prenotazione.

Prenotazione obbligatoria al numero: 011 6200633, dal martedì al venerdì 10-17,30, entro il venerdì precedente la visita.

www.ordinemauriziano.it

Radicali Italiani, emergenza carceri

RADICALI ITALIANI: 72 SUICIDI IN CARCERE IN 10 MESI, L’ULTIMO, IL PIU’ TRAGICO, A TORINO
Boni: “Per il nostro sistema giudiziario evidentemente questa vita vale 24 euro”

Dichiarazione di Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani):”72 non è un numero e basta, è la somma di 72 tragedie; il risultato terribile di singole vicende che dimostrano, ciascuna, quanto il sistema carcerario italiano sia non da riformare ma da trasformare. Il 2022 si avvia verso un record di morti per suicidio e non è un record di cui andare fieri. Una delle storie più tristi, una delle vicende umane che più pone il sistema giudiziario e carcerario sul banco degli imputati è quella di Tecca Gambe, 36 anni, originario del Gambia, arrestato e condotto in carcere a Torino per aver rubato cuffiette del valore di 24 euro. L’uomo ha fatto resistenza all’arrivo delle forze dell’ordine ed è scattato l’arresto e tutta la trafila. Dopo 48 ore questa persona si è tolta la vita. Una vita, una persona, che per il sistema giudiziario vale 24 euro. Lo stesso gestore del negozio a cui le cuffiette erano state sottratte e che ha chiamato la Polizia dice che se avesse avuto anche solo il sospetto di questo esito non l’avrebbe chiamata.
Da tempo immemore chiediamo, da Radicali, che il carcere non sia l’unica risposta. Questo caso esemplare ed emblematico ci sbatte in faccia la realtà. Le carceri sono discariche umane, mettiamo uomini in cella come polvere sotto il tappeto. Chi commette gravi crimini o chi ruba un paio di cuffiette e fa resistenza percorre lo stesso tragitto. Le vittime di questa violenza di stato sono spesso prive di ogni conoscenza del nostro sistema, non hanno appoggio concreto da parte di nessuno, non sanno nemmeno cosa gli stia succedendo, non conoscono i loro diritti.
È possibile aprire un dibattito laico sulla funzione del carcere? Chi con cognizione di causa e senza ideologismi è disponibile ad affermare che questo carcere svolge la funzione rieducativa e di reinserimento sociale prevista dalla nostra Costituzione? Chi?”

La rassegna dei libri di ottobre

In Ottobre la nostra community FB ha incentrato i dibattiti soprattutto sui nomi di tre grandi scrittrici, molto diverse tra loro:

 

la recente scomparsa di Hilary Mantel ha riacceso i riflettori su questa autrice britannica, giunta alla notorietà in Italia piuttosto di recente, nonostante una carriera lunghissima e gratificante in patria, soprattutto grazie alla pubblicazione della sua trilogia sulla Rivoluzione Francese. Se volete recuperarli, iniziate da Storia Segreta Della Rivoluzione.

Molto più nota al nostro pubblico era l’altra grande scrittrice scomparsa in queste ultime settimane: Rosetta Loy, della quale vi invitiamo a recuperare il romanzo che le diede fama: La Bicicletta, del 1974.

 

Infine, non poteva mancare una menzione per l’ultima vincitrice del Premio Nobel, Annie Ernaux. Molto apprezzata dai nostri lettori, vi invitiamo a scoprirla tramite i numerosi articoli di approfondimento che le abbiamo dedicato, magari partendo dal suo titolo più famoso Gli Anni.

 

Incontri con gli autori

 

La nostra redazione, in collaborazione con novitainlibreria.it ha incontrato e intervistato Alessandro Zaccuri, fresco vincitore del Premio Boccaccio per al Letteratura: leggete il testo integrale QUI.

 

Nel mese di Ottobre abbiamo incontrato molti scrittori: segnaliamo le interviste con Silvia Pisani e Barbara Siliprandi, autrici del saggio Bimbe Diamante – L’Arte Delle Sette A; Candida Ippolito, autrice del romanzo L’Intensa Vita Di Vita (Scatole Parlanti, 2022); Lorenzo Bortolotto, autore esordiente di un toccante romanzo sul volo e il coraggio di andare avanti, dal titolo Accarezzare Le Nuvole.

 

Andar per libri e non solo…

 

Se abitate in Campania vi segnaliamo la rubrica televisiva Il Leggilibri, la rubrica dedicata al mondo letterario campano della TGR Rai, curata dal giornalista e scrittore Claudio Ciccarone. In onda ogni giovedì nell’edizione delle 14.

 

Lo scrittore David Almond (autore di punta di Salani con cui ha pubblicato “Skellig”, “Argilla”, “La storia di Mina”, “Il bambino che si arrampicò fino alla luna”, “Il grande gioco”, “La vera storia del mostro Billy Dean”, “Mio papà sa volare!”, “La canzone di Orfeo” e “Il ragazzo che nuotava con i piranha”) sarà ospite a Lucca Comics (dal 29 al 2 novembre). Maggiori informazioni sul sito della manifestazione.

 

Per questo mese è tutto, vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Ecco come sarà la nuova biblioteca centrale a Torino Esposizioni

La SCR – Società di Committenza Regione Piemonte S.p.A. – a cui la Città ha affidato mediante convenzione l’incarico di gestire l’affidamento e lo sviluppo del ‘Studio di fattibilità degli interventi di recupero e rifunzionalizzazione del complesso di Torino Esposizioni’ (azione che rientra nel quadro delle attività previste dal PNRR-Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Fondo Complementare e finanziato con risorse messe a disposizione dall’UE nel programma Next Generation EU nonché con ulteriori risorse aggiuntive statali) – insieme al raggruppamento temporaneo di progettisti di ICIS Srl e degli studi di architettura Rafael Moneo e Isolarchitetti, ha presentato al Sindaco e agli assessori il ‘Progetto di fattibilità tecnico economica’ della nuova Biblioteca Centrale di Torino.

Lo studio rientra all’interno di “Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro”, piano di riqualificazione dell’area del fiume Po e in particolare del Parco del Valentino e degli immobili di proprietà pubblica ivi ubicati.

La Biblioteca, che avrà tra i suoi principali obiettivi quello di rispondere ai nuovi bisogni della cittadinanza, si estenderà per 20mila mq e sarà ospitata, secondo l’indicazione data dalla Città, nei padiglioni 2 e 4 di Torino Esposizioni.

Realizzato secondo le più moderne tecnologie, il nuovo complesso dovrà proporsi come luogo aperto alla molteplicità dei suoi fruitori, fulcro di connessione di un sistema culturale che lega, in una straordinaria cornice ambientale, presenze di eccezionale valore architettonico e paesaggistico.

“Il progetto del Parco del Valentino rappresenta un’opportunità straordinaria per riqualificare un patrimonio architettonico unico e al contempo valorizzare il parco e il tratto interessato del Po in raccordo con il Castello del Valentino del Politecnico – dichiara Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino –. Sono risorse importanti provenienti dal Governo attraverso il PNRR che ci consentiranno di realizzare una delle più grandi opere culturali e ambientali della storia della città. Grazie a questo intervento Torino verrà dotata, in un’ottica integrata, della nuova Biblioteca civica centrale, del recupero del Teatro Nuovo, del restauro del Borgo Medievale e del ripristino della navigazione sul fiume Po. Tutti i lavori, che partiranno all’inizio del 2024, dovranno essere completati entro il 2026. Un sforzo tecnico e amministrativo impegnativo che la Giunta ha compiuto in questo anno di cui siamo orgogliosi e che seguiremo attentamente per rispettare i tempi di progettazione ed esecuzione

All’interno di questo modello, ampio e flessibile, la nuova Biblioteca si qualificherà come un ambiente dinamico e interattivo dove poter connettere la memoria delle collezioni con la contemporaneità del digitale. Un luogo che favorirà le relazioni cognitive ed esperienziali tra testi, informazioni, libri, documenti e persone. Sarà possibile accedervi tramite due ingressi, uno da corso Massimo D’Azeglio e l’altro dal parco. L’atrio sarà una vetrina sulla città, sempre aperto al pubblico, con caffetteria e bookshop, servizi innovativi e automatizzati. All’interno gli spazi di studio e lettura, le aree per bambini e ragazzi e i laboratori favoriranno accessibilità e inclusività.

L’unione tra spazio architettonico e bibliotecario sarà resa esplicita dalla rappresentazione e comunicazione narrativa degli spazi e delle funzioni della nuova Biblioteca che offrirà servizi di lettura, apprendimento permanente e produzione di contenuti creativi. L’assegnazione di nomi intuitivi ed evocativi alle aree funzionali, dalla Galleria del sapere alla via delle Storie alla Macchina della memoria, in linea con le suggestioni estetiche e architettoniche dell’edificio di Torino Esposizioni, costituirà un elemento essenziale per la creazione di un immaginario condiviso e comune, dando nuovo valore a uno dei complessi architettonici più significativi del Novecento. E, oltre a fondarsi sulla propria specifica identità culturale, documentaria e sociale, la Civica dovrà valorizzare e rafforzare le relazioni tra la struttura principale e i fondamentali servizi di prossimità che le altre biblioteche del Sistema continueranno a erogare.

A fianco della futura sede di Architettura, la nuova Centrale diventerà un polo culturale integrato di livello internazionale, reinterpretato e rivisitato in chiave contemporanea per accogliere sistemi avanzati di divulgazione e produzione di contenuti, condivisione di culture, incontro fra generazioni e fruizione di spazi aperti alle iniziative delle collettività.

Dopo l’incontro di oggi il passo successivo sarà la presentazione ufficiale dello studio di fattibilità tecnico economica in seguito al quale SCR bandirà l’appalto integrato per identificare il soggetto che si dovrà occupare della progettazione esecutiva e della realizzazione dell’intervento.

“Il tempo sognato” di Marco Piano, esperienze di vita durante il lockdown

Informazione promozionale 


La galleria torinese ‘Gliacrobati’ ha ospitato la presentazione del libro edito da Gian Giacomo Della Porta Editore

La galleria torinese ‘Gliacrobati’, in via Ornato 4, ha ospitato la presentazione del libro “Il tempo sognato”, scritto dall’autore Marco Piano e edito da Gian Giacomo Della Porta Editore.

Presente un folto e attento pubblico, che ha interagito con l’autore riguardo alle tematiche del libro. La presentazione è stata moderata dall’editore Gian Giacomo Della Porta. Protagonisti i temi del tempo e del sogno; in questa autobiografia, che è stata scritta durante il periodo del lockdown, le esperienze di vita e le consapevolezze acquisite si mescolano fino a creare una narrazione agile, ma a tratti disillusa, contenente sempre una luce di speranza rivolta al futuro.

Il tema del viaggio è stato molto discusso nell’ambito dell’incontro in quanto presente all’interno dell’opera sia a livello reale, poichél’autore parla del cammino di Santiago che ha percorso alcuni anni fa, e sia a livello simbolico, in quanto rappresentazione immaginaria del tempo e della nostra vita.

Non manca da parte di Marco Piano un’attenta analisi sul cambiamento della società dagli anni Settanta fino ai giorni nostri,in cui non solo sono mutati i ritmi di vita, che hanno conosciuto una progressiva accelerazione, a tratti individualmente insostenibile, ma in cui è  anche avvenuto il cambiamento del linguaggio, sottolineato all’interno del capitolo intitolato “Padri e figli”, in cui l’autore individua una profonda differenza nella comunicazione presente tra generazioni diverse, colta dal punto di vista di figlio prima e di padre successivamente .

La partecipazione del pubblico è stata molto coinvolgente soprattutto nel momento in cui l’autore ha chiesto ai presenti tre elementi che ognuno di loro avrebbe desiderato riportare indietro dal passato all’epoca attuale. Il coinvolgimento del pubblico passa anche attraverso il riconoscimento di emozioni e esperienze comuni che, attraverso la letteratura, possono essere riportate alla memoria.

MARA MARTELLOTTA