ilTorinese

Un Natale per chi non ha famiglia

UN NATALE PER CHI NON HA FAMIGLIA
Una bellissima iniziativa che avrà luogo
SABATO 10.12.2022 al sempre frequentato MERCATO DI C.SO BRUNELLESCHI ANG.VIA VANDALINO (10.00 -16.30).Ideatori e fautori instancabili di tutto ciò sono i consiglieri Stefano Bolognesi (Circ.III di Torino) Massimo Robella (Circ.VI di Torino) GiGi Luigi Furgiuele (Città di Chieri) e l’ Associazione Mantenimento Diretto, Presidente Salvatore Dimartino.Verrà effettuata una raccolta di generi alimentari e giochi inutilizzati per le bambine ed i bambini con seguente destinazione alla Cascina Solidale Marchesa di Fiano Torinese la quale provvederà alla consegna.Lo slogan che accompagna l’iniziativa è
“Il Natale è la festa della Famiglia e della solidarietà tra le persone,doniamo un pò di quello che abbiamo a chi può donare solo la propria umanità”.

Enzo Grassano

Note di Classica: Mikhail Pletnev e Frank Peter Zimmermann le “stelle” di dicembre

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI 

Giovedì primo dicembre alle 20.30 e venerdì 2 alle 20 all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta  da Pablo Heras-Casado e con Frank Peter Zimmermann al violino, eseguirà musiche di Debussy, Stravinskij e Mahler. Sabato 3 alle 18 al teatro Vittoria, il quartetto vocale Ensemble Polifonic, presenta il terzo episodio di “Uno, Due, Tre e Oltre” con Antonio Valentino. Lunedì 5 alle 18 nell’aula magna del politecnico per Polincontri Musica, Carlo Guaitoli al pianoforte eseguirà un programma dal titolo “Battiato tra arte e impegno”.

Martedì 6 alle 20 al teatro Vittoria per l’Unione Musicale, Paolo Serazzi voce, Tommaso Santini  e Rossella Tucci violino, Giorgia Lenzo viola e Lucia Sacerdoni violoncello, eseguiranno “The Juliet Letters” , suite per voce e quartetto d’archi di Elvis Costello. Mercoledì 7 alle 20.30 e venerdì 9 alle 20, all’auditorium Toscanini, l’ Orchestra Rai diretta da James Conlon, eseguirà musiche di Mozart e Sostakovic. Lunedì 12 alle 20 al conservatorio, per l’Unione Musicale, Le Consort eseguirà musiche di Vivaldi, Reali, Uccellini, Bach. Sempre lunedì 12 alle 18, nell’aula Magna del politecnico per Polincontri Musica, Massimo Macrì violoncello e Roberto Prosseda pianoforte, eseguiranno un programma tutto dedicato a Mendelssohn. Mercoledì 14 alle 20.30, al Conservatorio per l’Unione Musicale, Mikhail Pletnev al pianoforte eseguirà musiche di Brahms e Dvorak. Giovedì 15 alle 20.30 e venerdì 16 alle 20, all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da James Conlon, eseguirà musiche di Britten e Sostakovic. Lunedì 19 alle 18, nell’aula magna del politecnico per Polincontri Musica, danzatori e danzatrici del Balletto Teatro di Torino, con le coreografie di Viola Scaglione e con Bastian Loewe violino e Stefano Musso pianoforte, eseguiranno musiche di Debussy, Faurè e Prokofev. Venerdì 23 alle 20.30, all’auditorium Toscanini, l’Orchestra Rai diretta da Fabio Luisi, eseguirà il “Concerto di Natale” con l’esecuzione della Sinfonia n.9 di Beethoven.

Pier Luigi Fuggetta

Casa, a Torino non si ferma la crescita dei prezzi: +1,3%

MERCATO IMMOBILIARE I SEMESTRE 2022

I dati di Tecnocasa.

Domanda vivace da parte di famiglie e investitori

Quotazioni in crescita a Torino nella prima parte del 2022 (+1,3%, rispetto al II semestre 2021). Il capoluogo piemontese già a partire dal 2021 aveva evidenziato prezzi in ripresa, tendenza che prosegue anche nel nuovo anno. Questi i risultati dell’analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa sulla città di Torino.

VARIAZIONE DEI PREZZI (I SEMESTRE 2022 rispetto al II SEMESTRE 2021)

TORINO – MACROAREE

I sem2022

Centro – San Salvario

+1,4%

Borgo Vittoria-Barriera di Milano

+0,4%

Collina

+2,1%

Francia – San Paolo

+1,8%

Nizza – Lingotto – Mirafiori Sud

+0,8%

Santa Rita – Mirafiori Nord

+2,0%

Valori in salita nella macroarea Centro-San Salvario (+1,4%).

L’area di via Lagrange evidenzia un mercato molto attivo, il numero di richieste è in crescita, anche da parte di investitori, e i tempi medi di vendita sono in contrazione. In particolare, l’attuale congiuntura economica, con l’inflazione in aumento, sta spingendo molte persone a investire i capitali sul mattone per proteggere i propri risparmi. Per questo motivo nei prossimi mesi i valori delle abitazioni potrebbero evidenziare un trend in lieve crescita. Chi compra per investimento si focalizza prevalentemente su monolocali e bilocali da mettere a reddito e i capitali investiti oscillano mediamente tra 60 e 250 mila €. In questa area della città la domanda di abitazioni in affitto è buona, soprattutto da parte di lavoratori trasfertisti e professionisti, non mancano comunque gli studenti universitari. Il canone di un bilocale ben arredato si attesta mediamente tra 700 e 900 € al mese. Il ritorno dei turisti inoltre ha determinato la ripartenza delle attività di B&B e affittacamere che, negli ultimi due anni, erano state sospese a favore di affitti a lungo termine; si segnalano anche richieste di acquisto per l’avviamento di nuove attività. In generale le vie più ambite di questa area della città sono via Lagrange, via Carlo Alberto e via Roma, dove si possono acquistare abitazioni signorili a valori medi compresi tra 4500 e 5000 € al mq, ma in via Lagrange si può arrivare anche a 6000 € al mq per tipologie ristrutturate a nuovo. Interessante anche l’area di via della Rocca, caratterizzata da immobili d’epoca che ristrutturati si vendono tra 5000 e 5500 € al mq. Da segnalare in via Lagrange la dismissione degli uffici della ex Generali e la riconversione dell’intero edificio in abitazioni residenziali. Lo stesso discorso vale per il vecchio Comando dei Vigili del Fuoco di via Giolitti, anche in questo caso l’edificio diventa residenziale. Buona la domanda di box auto, in particolare per le tipologie situate nello stesso edificio dell’abitazione, in questo caso un box singolo si vende anche a 60-80 mila €. Se il box invece si trova al di fuori del proprio contesto condominiale la disponibilità di spesa scende al di sotto dei 60 mila €.  

Prezzi in lieve aumento nella macroarea Borgo Vittoria-Barriera di Milano nella prima parte dell’anno (+0,4%).

Nell’area di Borgo Vittoria, via Breglio e via Casteldelfino il semestre ha evidenziato un mercato dinamico, con un buon numero di richieste soprattutto da parte di famiglie in cerca dell’abitazione principale. Da segnalare anche qualche acquisto per investimento, il quartiere infatti è stato da poco interessato da importanti interventi come l’interramento della ferrovia e la realizzazione di nuove strade. La zona inoltre è ben servita grazie alla vicinanza con la stazione di Rebaudengo, a un buon collegamento con la tangenziale e alla prossima realizzazione di una nuova fermata per i pullman. Chi compra per investimento si orienta mediamente su bilocali dal valore di 40-50 mila € che poi affittano a circa 400 € al mese. A cercare casa in affitto sono coppie, famiglie, lavoratori trasfertisti e anche qualche studente universitario. Tra le vie più importanti del quartiere da segnalare via Breglio e via Casteldelfino, caratterizzate da palazzine sorte a partire dagli anni ’40 in poi, ma in via Breglio si trovano anche costruzioni del 2008. In queste vie per l’acquisto di un buon usato si spendono mediamente 1000-1100 € al mq. Quotazioni più contenute si registrano nell’area di piazzale Vittoria, in direzione del Mercato, dove l’usato (abitazioni costruite a partire dagli anni ’20) si valuta 600-700 € al mq. Da segnalare infine numerosi interventi di ristrutturazione legati al superbonus 110%, interventi che una volta completati riqualificheranno ulteriormente questa area della città.

Prezzi in crescita nella macroarea Francia-San Paolo, +1,8% rispetto al semestre precedente.

Quotazioni in lieve rialzo nell’area di Pozzo StradaMassauanella prima parte del 2022. Il mercato è vivace e il numero di richieste è elevato. Chi cerca l’abitazione principale si focalizza principalmente nell’area di corso Brunelleschi e in zona Venchi Unica, aree residenziali caratterizzate da una bassa offerta. La zona di corso Brunelleschi è sorta a partire dagli anni ’70 e le quotazioni di un buon usato si attestano attualmente intorno a 1800-2000 € al mq. Più recente zona Venchi Unica, che si è sviluppata a partire dagli anni 2000, dove per un buon usato si spendono mediamente 2100 € al mq. Prezzi più contenuti si registrano nell’area di via De Santis, caratterizzata da abitazioni costruite tra gli anni ’40 e ’70 e valutate mediamente 1400 € al mq. Si tratta di un’area particolarmente apprezzata dagli investitori che acquistano in genere abitazioni da ristrutturare e rivendere oppure da mettere a reddito. Le tipologie più richieste per investimento sono bilocali e trilocali e i capitali investiti oscillano mediamente tra 60 e 100 mila €. La domanda di appartamenti in affitto è molto alta e proviene soprattutto da coppie, famiglie e in parte minore da studenti universitari. Il canone di un bilocale si attesta su 400 € al mese, mentre per i trilocali la spesa sale a 450-500 € al mese. Da segnalare qualche richiesta di box auto a causa delle difficoltà di parcheggio che si riscontrano in alcune zone, i valori di un box singolo si attestano tra 10 e 12 mila €.

Altro quartiere interessante di Torino è Cit Turin che, negli ultimi anni, ha vissuto importanti migliorie che l’hanno reso interessante anche agli occhi degli investitori. Gode della presenza della stazione di Porta Susa, ormai un importante snodo ferroviario della città, del grattacielo San Paolo e del Tribunale. Questo comporta una buona domanda di immobili in affitto da parte di professionisti. Per un bilocale si segnalano canoni medi di 550-600 € al mese. Presente anche il mercato di piazza Benefica e diverse attività commerciali. Non lontano c’è anche il Politecnico. Altro aspetto rilevante è l’attraversamento dell’asse di corso Francia che collega questa zona di Torino con il primo hinterland della città. Tra gli acquirenti si segnalano anche persone che arrivano da Milano che qui trovano prezzi più bassi, per poi lavorare a Milano in cui arrivano tramite Alta Velocità. L’offerta immobiliare spazia dalle soluzioni di prestigio a quelle degli anni ’50-’70. Numerosi gli immobili in stile liberty, spesso firmati da architetti, caratterizzati da affreschi, bow window, parquet in stato originario, vetri cattedrali. Per queste soluzioni si toccano punte di 4000 € al mq. I prezzi medi per le tipologie signorili in buono stato si aggirano intorno a 3000-3500 € al mq. Verso via Racconigi i valori sono più contenuti, 1800-2000 € al mq per le soluzioni da ristrutturare degli anni ’50-’70, ricercate per lo più da investitori che acquistano, ristrutturano e poi rivendono. 

I valori della macroarea Santa Rita-Mirafiori Nord sono cresciuti del 2% nella prima parte del 2022.

Quotazioni sostanzialmente stabili nell’area di Mirafiori Norddove la domanda di acquisto è buona e i tempi medi di vendita si attestano intorno ai 6 mesi. Le richieste arrivano soprattutto da famiglie in cerca della prima casa e le tipologie più richieste sono i trilocali e, in seconda battuta, i quattro locali. Da segnalare anche qualche acquisto per investimento grazie alla presenza degli stabilimenti della Fiat e alla vicinanza con le facoltà universitarie. Chi compra per investimento si focalizza su bilocali e trilocali già a posto e l’investimento medio oscilla tra 60 e 100 mila €. La domanda di appartamenti in affitto proviene soprattutto da lavoratori trasfertisti e da studenti universitari, il canone di un bilocale si attesta su 380-400 € al mese, mentre per i trilocali si arriva a 450 € al mese. L’area di via Siracusa e di via Induno è caratterizzata da palazzine costruite negli anni ’60 e ’70, in questa zona è possibile trovare tipologie signorili: ad esempio un quattro locali già ristrutturato si può comprare con una spesa di 200-220 mila €. Quotazioni leggermente inferiori si registrano nell’area di corso Orbassano, dove con la stessa cifra è possibile acquistare un cinque locali. Si tratta comunque di un’area molto richiesta perché ben servita da strade e mezzi pubblici ed è caratterizzata dalla presenza di molto verde. Da segnalare che numerose palazzine del quartiere negli ultimi semestri sono state interessate, e in alcuni casi lo sono ancora, dai lavori per l’efficientamento energetico grazie al bonus 110%. Infine, si registra un aumento di compravendite da parte di giovani che, temendo l’abolizione degli incentivi statali sui mutui agli under 36, stanno cercando di acquistare entro dicembre 2022.

La macroarea Nizza-Lingotto-Mirafiori Sud ha evidenziato, rispetto al semestre precedente, un aumento delle quotazioni pari al +0,8%.

Prezzi in lieve aumento in zona Borgo Filadelfia nella prima parte del 2022. Il mercato è vivace, le richieste di acquisto sono in aumento e sono tornati anche gli investitori. La vicinanza con la facoltà di economia e commercio, infatti, attira investitori privati in cerca di trilocali da acquistare ed affittare a studenti. Il capitale investito oscilla mediamente tra 90 e 120 mila € con cui si può acquistare un trilocale da ristrutturare per poi affittarlo a 300 € al mese a stanza, con un canone medio complessivo che si attesta sui 600 € al mese. Anche per quanto riguarda l’abitazione il taglio più compravenduto è il trilocale, con metrature comprese tra 75 e 90 mq, mentre è bassa l’offerta di tagli ampi in genere compresi tra 120 e 130 mq. A cercare casa in questa area della città sono spesso anche finanzieri, militari e carabinieri grazie alla presenza di numerose caserme. Da segnalare che l’aumento dei tassi di interesse sui mutui stia determinando un ribasso della quota mutuo per l’acquisto della prima casa, che fino all’anno scorso in alcuni casi si avvicinava anche al 100%, mentre adesso si prova a contenere la quota e a non superare il 70-80% del valore dell’immobile, in questo modo si cerca di minimizzare gli interessi da pagare. L’area più datata del Borgo Filadelfia è quella che si sviluppa intorno a corso Unione Sovietica, zona sorta intorno agli anni ’40: qui un appartamento da ristrutturare si vende a circa 1250 € al mq, mentre tipologie ristrutturate arrivano a 1600-1800 € al mq. Più recente l’area che sorge a ridosso dello Stadio Comunale, realizzata tra gli anni ’60 e ’70, dove un immobile da ristrutturare si vende mediamente a 1450 € al mq, mentre per abitazioni ristrutturate i valori arrivano anche a 2000 € al mq. Da segnalare che in via Poirino si possono acquistare anche appartamenti nuovi costruiti nel 2018, in questo caso la spesa sale a 2500-2600 € al mq. Il quartiere negli ultimi semestri è stato interessato da numerosi interventi di riqualificazione grazie al bonus 110% e al bonus facciate, che hanno permesso a molti immobili di acquisire valore.  

I valori immobiliari della macroarea della Collina sono aumentati del 2,1% nella prima parte dell’anno.

Quotazioni in leggera crescita nei quartieri di Crimea, Gran Madre, Val Salice e Borgo Po nella zona precollinare di Torino. Si registra un mercato molto dinamico, le richieste sono numerose e i tempi medi di vendita sono in contrazione e attualmente si attestano su 3-4 mesi. Molto alta la domanda di soluzioni indipendenti, ma l’offerta è bassa. In generale piacciono le tipologie dotate di ampi spazi esterni come terrazzi e giardini. Da segnalare anche un aumento di richieste di 5 locali, ma la domanda è alta per tutte le tipologie abitative. Si registra anche un ritorno importante degli investitori che, in questo momento, preferiscono spostare i propri capitali sul mercato immobiliare. Chi compra per mettere a reddito sceglie in genere bilocali e trilocali dal valore compreso tra 80 e 100 mila €. La domanda di affitti è alta, il canone di un bilocale è di 500-550 € al mese, quello di un trilocale è di 700-750 € al mese e il contratto più utilizzato è quello a canone concordato. Crimea, Gran Madre, Val Salice e Borgo Po sono zone residenziali, apprezzate da professionisti ed in generale da acquirenti con una buona disponibilità di spesa. In generale piace l’area compresa tra via Crimea, piazza della Gran Madre di Dio e piazza Hermadadove ci sono piccoli condomini, palazzine e case indipendenti quasi tutte d’epoca, i prezzi medi oscillano tra 3500 e 4000 € al mq, arrivano 4500 € al mq per le abitazioni particolarmente prestigiose e raggiungono top prices di almeno 5000 € al mq nelle vie Crimea, Moncalvo e Bezzeca. Punte di 6000 € al mq si toccano per le soluzioni nuove sorte in luogo di un ex convento.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

AnziBesson apre l’outlet di Sauze

E LANCIA LA NUOVA LINEA PER IL TEMPO LIBERO E LA CITTÀ 

Di Augusto Grandi

Un campione dello sci sa come anticipare le porte della discesa. Dunque non stupisce che Giuliano Besson, discesista della Valanga Azzurra, abbia anticipato le difficoltà che si stanno prospettando nel settore del turismo alpino invernale. E sabato 3 dicembre, all’apertura dell’outlet di Sauze d’Oulx sulle montagne torinesi, il marchio AnziBesson presenterà la nuova linea che, accanto agli immancabili capi tecnici dedicati agli sciatori, vedrà la presenza di abbigliamento per il tempo libero ed anche per la città. Per donna, uomo, bambino.

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AnziBesson apre l’outlet di Sauze e lancia la nuova linea per il tempo libero e la città

Even29 Onlus: nozze per le persone meno abbienti. “Il giorno perfetto è un diritto di tutti”

Even29 Onlus rappresenta una splendida realtà che è andata oltre il classico format di Associazione capace di dare una mano erogando denaro, cibo o aiuto.

 

Even 69 Onlus si impegna a realizzare il sogno delle persone meno fortunate dal punto di vista economico, garantendo loro il sostegno per uscire da una grave situazione di difficoltà personale e di indigenza economica.

Per chi desidera sposarsi e si trova in condizioni economiche non abbienti, il giorno più bello, che coincide con quello delle nozze, può diventare uno stimolo per rialzarsi e costruirsi un percorso di vita più agiata, dando la possibilità di realizzarlo in totale tranquillità e godendosi un momento che, all’interno della vita di una persona, rimane unico.

Even29 Onlus non si limita a fare l’elemosina, ma organizza tutta la giornata di festa. Questa onlus promuove anche il Premio “Piemonte sotto le stelle”.

“Il giorno perfetto è un ‘diritto di tutti’, anche di chi si trova in condizioni di difficoltà economica” – afferma Even29 Onlus – nata nel 2013 con l’obiettivo di raccogliere e riportare allo stato ottimale abiti da sposi che uomini e donne hanno deciso e decidono  di donare all’Associazione. Fino ad oggi essa ha raccolto quattrocento vestiti da sposa e da sposo (datati dal 1938 ad oggi).

La serata di gala dedicata alla raccolta di fondi si è tenuta presso il MAUTO di Torino venerdì 25 novembre scorso, in Corso Unità d’Italia 40, alla presenza di molti partecipanti. Prevedeva una cena con degustazione di vini presentati e serviti da sommelier Fisar. È stato presente anche un collegamento con l’artista di origini turche Yasemin Guzel, presentato da Giovanni Minerva e da Damiano Andresano. Sono state consegnate le targhe alla Città di Torino, ritirate, per conto del Sindaco, dall’Assessora Gianna Pentenero. Le targhe della Regione Piemonte sono state ritirate da Alberto Cirio, suo Presidente. Altre targhe sono state consegnate al poeta Sergio Donna, rappresentante della cultura piemontese nel mondo. L’asta comprendeva un’opera realizzata e donata dal noto artista Ugo Nespolo, e un’altra dell’artista contemporanea Mari BI, che espone presso il Corrousel du Louvre e nelle gallerie Dantebus e Delle Contesse a Roma. Tra i premi anche una maglia firmata dal giocatore della Juventus Federico Chiesa. La serata è stata condotta da Wladimiro “Wladi” Tallini, con la partecipazione musicale del cantante Francesco Trimani.

L’Associazione sostiene con forza i principi di coesione, solidarietà e di uguaglianza sociale, così  da restituire dignità e prospettiva ai richiedenti.

Dal 2013 fino ad oggi Even 29 Onlus ha riscosso consensi, è cresciuta e si è affermata attraverso l’impegno di tutti i suoi sostenitori e invita tutti noi a scoprire la sua realtà per far sì che nessuno possa essere lasciato solo nell’affrontare problemi sociali e economici che attualmente si stanno inasprendo.

Presidente dell’Associazione Even29 Onlus è Aline Simon

MARA MARTELLOTTA

SCHEGGE di musica, diritti umani e altre storie

Il 3 dicembre 2022 a partire dalle 15:00, presso El Barrio, Str. Provinciale di Cuorgné 81 (TO), si terrà la prima edizione del festival SCHEGGE di musica, diritti umani e altre storie, curato da RETE ONG, MAIS E Scatti Vorticosi Records.

In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità, il festival promuove la
convivenza tra musica, arte e gioco in uno spazio comune, dove cittadinanza attiva e partecipazione
diventano comuni denominatori. Una giornata per sensibilizzare, promuovere, diffondere, attraverso
linguaggi diversi, la “cultura della diversità”, in tutte le sue sfaccettature, celebrando i principi generali della
Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità e all’interno di un più generale paradigma identitario
e di inclusione e integrazione sociale, in un ambiente totalmente child friendly.

Il festival si inserisce nell’ambito del progetto Crea(c)tive Youth -Giovani che cambiano il mondo, proposto
dal gruppo informale Quokkattivi, cofinanziato dalla Compagnia di San Paolo e realizzato con una rete di
partner istituzionali e del terzo settore, tra cui le ONG RETE E MAIS, che ha l’obiettivo generale di favorire
l’empowerment e la partecipazione giovanile insistendo sui valori indicati dagli Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile dell’Agenda 2030, attraverso azioni che vanno dal rafforzamento delle reti territoriali ai corsi di
formazione, all’elaborazione di campagne di sensibilizzazione alla realizzazione di eventi culturali.

La giornata prevede un’alternanza armonica di più attività: laboratori ludico didattici per bambini e bambine
dai 3 ai 10 anni, mostra delle campagne di sensibilizzazione create dal gruppo informale Quokkattivi e
esibizioni musicali di una rosa di band attinente all’etichetta Scatti Vorticosi.

La “fotografia” sulla sostenibilità di Settimo Torinese

 

Presentato il Rapporto 2021 della Rete dei Comuni Sostenibili

Settimo Torinese è all’avanguardia per gli strumenti di pianificazione e vede i dati in miglioramento,

con il 70% degli indicatori con tendenza positiva

La presentazione del Rapporto 2021. Da sinistra: Valerio Lucciarini De Vincenzi (presidente della Rete dei Comuni Sostenibili),

Elena Piastra (Sindaca), Alessandro Raso (assessore all’ambiente), Giulia De Grandi (ALI Piemonte).

Presentato il Rapporto 2021 della Rete dei Comuni Sostenibili dedicato a Settimo Torinese, una fotografia dinamica della sostenibilità del Comune, con uno sguardo ad ampio spettro sugli obiettivi dell’Agenda 2030 e quindi su ambiente, politiche sociali, innovazione, servizi.

 

Il Rapporto è stato realizzato dalla Rete dei Comuni sostenibili, un’organizzazione promossa da ALI (la lega delle Autonomie Locali Italiane) a cui il Comune di Settimo ha scelto di aderire per agevolare un percorso di sviluppo della Città in termini di vivibilità, funzionalità, efficienza ed equilibrio ambientale.

La Rete, analizzando i dati forniti dal Comune e non solo, ha stilato un report che quantifica oltre 70 indicatori e che descrive e valuta le politiche messe in campo in numerosi campi di intervento. «Si tratta di uno strumento utile per capire dove facciamo bene, dove possiamo migliorare, dove concentrare sforzi e investimenti – spiega la sindaca Elena Piastra – L’obiettivo finale è mettere in atto politiche focalizzate alla sostenibilità, da non intendersi soltanto nella sua accezione “ambientale” ma con uno sguardo a 360° sui servizi».

La Rete tiene conto, ad esempio, delle politiche di tutela del territorio, dell’andamento demografico, dell’accessibilità ai servizi pubblici come asili nido e misure di sostegno sociale, eccetera. Lo fa a partire dagli obiettivi dell’Agenda 2030 promossa dalle Nazioni Unite.

 

I dati del report su Settimo fanno riferimento al biennio 2019-20 e indicano anche una tendenza nel breve termine, che può essere di miglioramento o di peggioramento.

Dal punto di vista ambientale, significativi sono l’aumento delle colonnine di ricarica per auto elettriche, l’aumento della raccolta differenziata dal 47% al 61%, l’incremento del 15% di disponibilità di aree pedonali per abitante, l’incremento delle piantumazioni di nuovi alberi.

Sul fronte economico, ma anche da quello dell’efficienza della macchina comunale, si segnala la drastica riduzione dei tempi di pagamento delle fatture, in pochi anni da 30 giorni di ritardo a 10 giorni di anticipo rispetto alla scadenza, una forma di attenzione e vicinanza al tessuto economico della città.

Dal punto di vista dell’innovazione digitale, importante la quantità di servizi di pagamento inclusi nella app PagoPa, oltre ad aver avviato l’iter per un vero e proprio piano per la transizione al digitale del Comune.

In merito agli strumenti di pianificazione, Settimo si distingue per aver anticipato di molti anni una tendenza che più recentemente è stata considerata da tanti comuni; per esempio già dal 1987 il comune si è dotato di un Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche e dal 2002 di un Master Plan per il Verde Urbano.

In sintesi, il 68% degli indicatori quantitativi su materie di competenza del comune ha visto negli ultimi cinque anni una tendenza al miglioramento. Un dato sopra la media nazionale. Percentuale che supera il 70% se si considera la tendenza tra il 2019 e il 2020: in una fase di profonda difficoltà derivante dall’emergenza pandemica, Settimo ha saputo reagire, ottenendo risultati eccellenti.

 

«I dati, come sempre, vanno interpretati – aggiunge l’assessore all’ambiente del Comune di Settimo Torinese Alessandro RasoCi sono elementi su cui siamo forti, per esempio la quota di verde pubblico (80 metri quadri per abitante), la presenza di aree gioco per bambini (44 metri quadri per bambino), il basso consumo di suolo, la presenza di aree pedonali e di piste ciclabili. Anche sui servizi abbiamo conseguito buoni risultati, per esempio sull’assistenza agli anziani e ai disabili, su cui abbiamo anche prospettive di crescita nel breve periodo. Altri dati sono meno positivi, segno che dobbiamo concentrare gli sforzi su questi settori: penso ad esempio alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici, su cui stiamo già lavorando, o all’organico della polizia municipale che va incrementato (anche se nell’ultimo anno abbiamo assunto 11 agenti, che nei report si vedranno nei prossimi anni)».

 

«Settimo Torinese è stato tra i primi comuni a decidere di farsi monitorare – aggiunge Maurizio Gazzarri redattore del Rapporto e Responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio della Retee già questo è un elemento significativo. Sindaco, Giunta e tecnici comunali si sono messi a disposizione e hanno collaborato in modo importante. Settimo emerge come un comune d’eccellenza su tantissimi aspetti relativi alla sostenibilità e ha saputo con efficacia contrastare gli effetti negativi della fase pandemica e della crisi economica».

 

Valerio Lucciarini De Vincenzi Presidente della Rete dei Comuni Sostenibili sottolinea che “Il Rapporto è uno strumento importante che permette ai Comuni di misurare le loro azioni. I risultati ottenuti da Settimo Torinese evidenziano come sia importante avere un termine di confronto che aiuti a tracciare la rotta verso la sostenibilità e gli obiettivi dell’Agenda 2030. Da questo punto di vista il lavoro della Rete diventa strategico e permette, grazie al lavoro diffuso sul tutto il territorio nazionale, di restituire una visione sia locale sia nazionale”.

 

«Questa fotografia è molto importante per noi – conclude la Sindaca di Settimo Torinese Elena PiastraCi dà un metodo di lavoro, qualifica l’attività amministrativa utilizzando parametri oggettivi e soprattutto ci aiuta nell’indirizzare le nostre scelte per costruire una Città attenta ai bisogni delle persone, lungimirante, vivibile e ovviamente sostenibile. È una scelta di programmazione che punta a favorire la massima trasparenza con i cittadini delle scelte amministrative».

 

 

“The Golden Age of Rally”, protagonisti le più celebri automobili e i piloti campioni

In corso al MAUTO, a Torino, la mostra intitolata “The Golden Age of Rally” un viaggio nell’epoca d’oro di questa disciplina sportiva.

Si tratta di un’esposizione inedita nel panorama internazionale, che porta alla ribalta, fino al 2 maggio prossimo, una delle collezioni più importanti al mondo, appartenente alla “Fondazione Gino Macaluso” per l’auto storica,che è  stato un imprenditore, designer e pilota di rally. Si tratta di una figura preminente nel mondo dei motori e l’esposizione da poco inaugurata vuole celebrare il suo  cinquantenario dalla miticadata del 27 ottobre 1972, quando la Rally Race, con Raffaele Pinto, vinse il campionato europeo.

“The Golden Age of Rally – dichiara il presidente del MAUTO Benedetto Camerana – è una celebrazione spettacolare, completa e rigorosa della storia del rally, che conferma l’impegno e la vocazione del Museo nel mondo del motor sport. Questa mostra per la prima volta è anche un tributo a Torino e a tutta l’area del Piemonte che, in questo periodo storico così particolare, ha saputo scoprire automobili e talenti capaci di arrivare fino alle posizioni di vertice del ranking internazionale.

Le squadre e le aziende locali, come FIAT, Lancia, Abarth e Martini, ma anche designer come Gandini,  Giugiaro e Pininfarina, sono i creatori dei simboli più rilevanti nel mondo automobilistico che noi tutti abbiamo il piacere di mostrare al pubblico”.

I protagonisti di “The Golden Age of Rally” sono le auto selezionate e collezionate personalmente da Gino Macaluso. Automobili mitiche che, dagli anni Sessanta agli anni Novanta,hanno vinto le più importanti gare del campionato, dal Rally Montecarlo al Safari Rally, passando attraverso il Rally finlandese dei 1000 laghi e il Rally Sanremo. Si ricorda con piacere uno dei più grandi piloti della storia di questo sport quale è stato Miki Biasion, l’unico italiano ad aver vinto due volte il campionato del mondo di rally nel 1988 e nel 1989.

“A Torino – dichiara Monica Mailander Macaluso – è stata fatta la storia motoristica italiana, di cui questa mostra non vuole soltanto rappresentare il prestigioso lato sportivo, ma anche gli studi approfonditi di una vera e propria cultura umanistica. Di questa mostra si possono ammirare l’innovazione tecnologica e la bellezza di un design d’avanguardia”.

L’esposizione, curata da Stefano Macaluso in collaborazione con Federica Ellena, è concepita come un viaggio esperienziale attraverso un contatto fisico con i diversi “set up” delle automobili e delle piattaforme specifiche che simulano le superfici della strada, che vanno dalla sabbia del Sahara fino alla neve di col de Turini. Sono inoltre previste proiezioni delle gare iconiche che hanno fatto la storia di questo sport e quella dei leggendari protagonisti come il sopracitato Biasion, Mäkinen, Kankkunen,Mouton, Pinto e Sainz, le cui imprese possono essere lette in una speciale Hall of Fame creata per l’occasione di questa mostra, che vuole attrarre e coinvolgere pubblici differenti, offrendo anche nuovi punti di vista per coloro che hanno sempre amato questo sport.

I protagonisti di queste sfide, che sono diventati leggenda, sono diciannove esemplari iconici tra i quali, a partire dagli anni Sessanta, la BMC Mini Cooper S (1966), la Ford Cortina Lotus (1966) e la Ford Escort RS Miki (1969), passando poi in una sala successiva che vede esposte le automobili degli anni Settanta, tra cui la Porsche 911 ST, la Lancia Fulvia Coupé HF 1.6 (1970), la Fiat 124 Spider (1971) e la Fiat 131 Abarth GR.4 (1978). La mostra prosegue con le protagoniste delle grandi sfide effettuate tra gli anni Ottanta e Novanta, tra cui la Lancia Rally 037, diversi modelli di Lancia Delta, con le loro antagoniste Audi Quattro (1981), la Renault R5 Turbo (1981), la Peugeot 205 Turbo 16, proveniente dal Museo L’Aventure Peugeot a Sochaux (Francia) e la Toyota Celica GT – 4 ST 165.

Una outsider della mostra è la Fiat Punto S 1600, vincitrice del Rally di Sanremo nel 2001, punta di diamante del Racing Team creato da Gino Macaluso per partecipare al campionato mondiale di Rally junior.

MARA MARTELLOTTA

Premio Pannunzio, la bandiera della libertà

Ogni anno, salvo quello della pandemia, a partire dal 1982 viene conferito il Premio Pannunzio consistente in un’artistica e storica incisione di Mino Maccari, a personalità italiane della cultura, del giornalismo e dell’arte che si siano distinte per il loro spirito libero.

Hanno in passato, ricevuto il premio Pannunzio, tra gli altri, Giovanni Spadolini, Nicola Abbagnano, Piero e Alberto Angela, Enzo Bettiza , Giorgio Bocca, Paolo Conte, Giorgio Forattini, Claudio Magris, Igor Man, Paolo Mieli, Massimo Mila, Indro Montanelli, Enrico Paulucci, Marcello Pera , Mario Rigoni Stern , Sergio Romano, Alberto Ronchey, Barbara Spinelli, Giampaolo Pansa, Antonio Ricci, Stefano Zecchi, Piero Ostellino, Antonino Zichichi, Arrigo Cipriani, Allegra Agnelli, Dacia Maraini, Gianfranco Ravasi, Ernesto Ferrero. Nel 1982 il premio fu ideato da Mario Soldati, cofondatore con Arrigo Olivetti e Pier Franco Quaglieni  e presidente del Centro “Pannunzio” per oltre vent’anni. Dal 2005 è stato creato il Premio Pannunzio Alassio che rappresenta il fiore all’occhiello della nostra sezione ligure che ho personalmente contribuito ad organizzare. Rileggendo il nome dei premiati possiamo individuare personalità anche molto diverse tra loro, ma c’è un filo rosso o meglio tricolore che tiene insieme donne e uomini anche distanti tra loro nel corso del tempo. Di ognuno di questi premiati si potrebbe dire qualcosa di particolare ,ma l’elemento che li accomuna tutti è il loro livello culturale e il loro spirito di libertà. In tempi plumbei di conformismo il Centro “Pannunzio” ha tenuto alta la bandiera della libertà, del libero dissenso , senza lasciarsi stordire ,per dirla con Aron, dall’ oppio delle ideologie che hanno avvelenato la cultura novecentesca. Come sentiremo dalla lettura della motivazione, Ugo Nespolo, Premio “Pannunzio” 2022, si inserisce  perfettamente nel quadro dei suoi predecessori.

ANNA RICOTTI

Il debutto di Pablo Heras Casado sul podio dell’Orchestra RAI di Torino

Frank Peter Zimmerman solista nel Concerto in Re Maggiore di Stravinskij

 

Giovedì primo dicembre, alle 20:30, presso l’Auditorium RAI “Arturo Toscanini” di Torino, si terrà il debutto del grande direttore spagnolo Pablo Heras Casado con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.

La serata sarà trasmessa in diretta da Radio 3 e sul circuito Euroradio, in replica venerdì 2 dicembre alle 20:00, con una trasmissione in live streaming sul portale di RAI Cultura.

Pablo Heras Casado è ospite regolare di celebri orchestre quali i Berliner e i Wiener Philarmoniker, Munchen Philarmoniker, Orchestre de Paris, Symphonieorchester des BayerischenRundfunks, Orchestra di San Francisco, Orchestra di Philadelphia e di realtà prestigiose quali la Staatsoper Unter den linden di Berlino, il Metropolitan Opera di New York, il Festival di Aix – en – Provence e il Festspiel Baden Baden. Direttore ospite principale del Teatro Real di Madrid, nel 2021 è stato nominato artista dell’anno all’International Classic Music Awards.

Per il primo concerto con l’Orchestra Nazionale della RAI, proporrà il “Prélude á l’après midi d’un faune” di Claude Debussy, capolavoro sinfonico ispirato al poemetto simbolista di Stephane Mallarmé. Terminato nel 1894, eseguito per la prima volta il 22 dicembre del medesimo anno alla Societé Nationale di Parigi, sotto la direzione di Gustave Doret, il “Prélude” ha contribuito non poco a diffondere la fama di Debussy.

Ne rimase impressionato lo stesso Mallarmé che, dopo averlo ascoltato al pianoforte, prima dell’esecuzione orchestrale,commentò: ”Questa musica prolunga l’emozione dei miei versi e ne fissa lo scenario con più passione e efficacia di quanto non riuscirebbe a fare la pittura”. Nel “Prélude á l’après midi d’un faune”, la novità e la libertà della concezione hanno suscitato analisi diverse, sfuggendo ad una schematizzazione convenzionale. La continuità fluida del Prélude maschera l’articolazione della successione delle sezioni in una costruzione di tipo elusivo.

Fa parte della suggestione del Prélude il coesistere, fondersi, intrecciarsi di ricordi per lo più allusivi, e non sempre afferrabili nitidamente, oltre al profilarsi di un pensiero musicale nuovo. Il cambiamento del colore, il succedersi delle intuizioni timbriche assumono un peso formale decisivo. La melodia del flauto risulta senza accompagnamento, sospesa, di incetta definizione tonale. Il respiro nuovo che Boulez sottolinea in questa frase è degno della linea sonora e monotona creata dal fauno di Mallarmé sul suo strumento: un arabesco che si libra nel vuoto in una totale assenza di certezze. Iniziando sempre con la stessa nota, il flauto ripete sempre la sua melodia in situazioni mutevoli, proponendone delle sottili varianti. Le idee che si presentano nel corso del pezzo si rivelano affini alla melodia iniziale, fino al momento in cui viene presentata una idea lirica in Re Bemolle Maggiore.

La sezione centrale è preceduta da un primo sviluppo e rappresenta nel Prélude il momento meno lontano da echi del passato anche wagneriano. È caratterizzata dalla tensione di grandi archi melodici e da procedimenti armonici che sono concatenati secondo una logica famigliare.

Il tutto sfocia in una coda che si spegne e dissolve in un’atmosfera sospesa, come se la musica tornasse misteriosamente al silenzio, come ne era uscita. Nel Prélude Debussy risulta idealmente più vicino a Mallarmé, trovando degli accenti più personali. La serata proseguirà col concerto in Re Maggiore per violino e orchestra di Igor Stravinskij, scritto nel 1931 e eseguito nello stesso anno a Berlino.

Il concerto fa parte del periodo neoclassico dell’autore ed è stato composto con grande libertà da Stravinskij, articolato in quattro movimenti, piuttosto che nei canonici tre, per Samuel Dushkin, giovane violinista americano in grande ascesa. A interpretarlo sarà il grande violinista tedesco Frank Peter Zimmerman, che torna a suonare con la compagine RAI, con la quale ha un rapporto molto consolidato, avendo inciso il Concerto per il violino di Ferruccio Busoni e eseguito, in prima italiana, concerti quali quelli di Matthias Pintsher e Magnus Lindberg.

Heras Casado concluderà la serata con la Sinfonia N.1 in Re Maggiore di Gustav Mahler, nota con il soprannome di “Titano”, con la quale il compositore la denomina riferendosi al titolo di un omonimo romanzo di Jean Paul. La Sinfonia N.1 si accompagna all’infelice esperienza amorosa vissuta dal musicista con la cantante Johanna Richter a Lipsia, dove la composizione fu ultimata nel 1888.

Tenacemente radicata nello spirito del Romanticismo tedesco, è già proiettata oltre la realtà musicale del tempo. La partitura è tutto un riecheggiare di richiami alla natura, che mutano dalla innocente serenità Pastorale fino dell’inquietudine struggente e esasperata della modernità.

MARA MARTELLOTTA