ilTorinese

Ristoranti, pasticcerie e negozi fanno il pieno per San Valentino. Commercianti soddisfatti

La Presidente Maria Luisa Coppa: «Il ritrovato piacere della convivialità vince anche a San Valentino»

Ai torinesi piace San Valentino e si dimostrano attenti a festeggiare il giorno degli innamorati con regali e momenti di coppia all’insegna del romanticismo. Questo il quadro che emerge dai commercianti aderenti ad Ascom Commercio Torino e provincia, che segnalano un andamento positivo di prenotazioni e vendite per numerose categorie merceologiche. «Il ritrovato piacere della convivialità vince anche a San Valentino – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Commercio Torino e provincia -. Il giorno degli innamorati dimostra di essere un momento di forte appeal per un regalo o una serata speciale con la propria metà. I ristoranti sono sold out e i negozianti segnalano una tenuta, se non un incremento, delle vendite degli articoli tipici di San Valentino: profumi, fiori, intimo e dolci in prima fila».

La cena romantica al ristorante si conferma un must della festa.L’indagine Epat Ascom segnala un sold out per i ristoranti, tanto che per soddisfare tutte le richieste alcuni ristoratori hanno spontaneamente proposto una nuova tendenza della settimana di San Valentino. In linea con i dati nazionali anche a Torino la cena al ristorante per celebrare la festa degli innamorati èl’opzione più gettonata. A differenza degli altri giorni si sono naturalmente moltiplicati i tavoli da due, e più della metà dei ristoranti ha previsto promozioni speciali, menù dedicati, piatti ad hoc e un impiattamento che rimanda al tema dell’amore. Numerose le proposte di menù a pacchetto con una spesa media intorno ai 50 euro, arricchito anche dall’offerta sempre più vasta di aperitivi e cocktail a tema.

E per chi festeggerà a casa è d’obbligo un dolce speciale: i pasticceri propongo nelle loro vetrine torte e monoporzioni a forma di cuore, dove domina il rosso per romantiche glasse lucide e il cioccolato come ingrediente preferito. Non mancano lavorazioni speciali, tra cui affascinanti rose cristallizzate e vere e proprie sculture dolci, oltre alle interpretazioni speciali della pasticceria tradizionale piemontese per celebrare il giorno dell’amore.

Federalberghi registra buone presenze e prenotazioni sia per il week end pre San Valentino, appena trascorso, sia per il prossimo, complice anche il bel tempo. Buone le prenotazioni dei pacchetti con percorsi benessere di coppie nelle spa, con qualche attesa di acquisto last minute.

 

Per quanto riguarda i regali, dall’indagine Ascom il profumo si conferma il regalo per eccellenza, soprattutto per l’uomo, per il quale stanno aumentando anche le proposte di articoli per la barba. Guidano la classifica delle vendite i profumi dei brand più pubblicizzati.

Il settore moda segnala una sostanziale tenuta delle vendite, anche se ancora non pienamente soddisfacenti, con qualche incremento soprattutto per gli accessori: molto bene, ad esempio, le sciarpe e le cravatte, firmate e non. Buon anche l’andamento dell’intimo,soprattutto nella fascia giovane; si va dalle sottovesti ai completini e non mancano gli acquisti di qualcosa di ‘particolare’ da indossare la sera di San Valentino da parte di chi vuole stupire il partner nel dopo cena. Ancora aperta la finestra dell’acquisto dell’ultimo minuto.

Anche chi ha un budget limitato non ha rinunciato al regalo optando soprattutto per un oggetto romantico: molto richieste, ad esempio, le foto di coppia stampate sulla tazza o sulla cover del cellulare, ma anche le cornici per impreziosire il ricordo di un momento. E poi cuscini, palloncini e molti altri oggetti a forma di cuore.

 

Appuntamento importante anche per i fiorai, che hanno raccolto prenotazioni fin dalla scorsa settimana, ma il clou è atteso proprio per il giorno di San Valentino: i più richiesti sono i mazzi di fiori freschi, le rose e le orchidee.

 

Le gioiellerie confermano il cambiamento di tendenza nel regalo: non più anelli importanti o diamanti, ma tanti cuoricini in oro o argento leggeri. Buona anche la richiesta dei cosiddetti per sempre”, i braccialettini in oro o argento che si scambiano le coppie più giovani e si bloccano al polso, rimandando alla tradizione dei lucchetti fissati ai ponti con lancio della chiave.

 

Camion sradica albero: paura per una bimba

A Grugliasco, all’incrocio tra corso Fratelli Cervi e piazza Papa Giovanni XXIII, un albero è stato agganciato e sradicato dal passaggio di un camion. L’albero è caduto a terra a poca distanza dal passeggino di una bimba, ma non ha fortunatamente causato danni. Sul posto la Polizia Locale e i vigili del fuoco che hanno tolto l’albero dalla strada.
(foto archivio)

“Nati per leggere” Chieri vince il bando

PAOLO

Non è mai troppo presto! Lettura creatività e cultura fin da piccoli

Iniziative con i musei del territorio e passeggiate

Tra febbraio e marzo tante le attività alla Biblioteca Civica di Chieri:

Nove mesi dopo, I colori della voce, Infini.TO e l’Universo, la Notte dei Pupazzi

 

La Biblioteca Civica di Chieri, in partenariato con i comuni di Cambiano, Pecetto T.se, Pino T.se, Pralormo e Riva presso Chieri, con il progetto “Non è mai troppo presto! Lettura creatività e cultura fin da piccoli” ha vinto il bando della Fondazione Compagnia di San Paolo “Cultura per Crescere. Nati per Leggere e altre storie da vivere in famiglia”.

Dopo aver ricevuto, nel 2022, il premio nazionale nella sezione “progetti consolidati”, «Nati per Leggere» si rinnova e si arricchisce di ulteriori elementi che uniscono all’impegno per la diffusione della lettura in famiglia fin dai primi giorni di vita dei bambini un lavoro teso a far sì che l’esperienza culturale in senso lato diventi un’abitudine condivisa, salutare e piacevole. La nuova sfida che il progetto intende affrontare è, infatti, quella di offrire alle famiglie  esperienze di welfare culturale accompagnandole a una fruizione della bellezza artistica e paesaggistica caratterizzata da relazione, attenzione, capacità di accogliere lo stupore dei bambini di fronte alla scoperta del nuovo, in analogia con quanto avviene nella modalità di “lettura dialogica”, piena di interazione adulto-bambino, promossa dal programma «Nati per Leggere».

Per fare questo si è voluto rafforzare la rete di collaborazioni già attiva da anni, costituita dai pediatri e dal mondo sanitario, dalle istituzioni educative e scolastiche, e al contempo ampliarla coinvolgendo nuovi soggetti e figure presenti sul territorio che possano essere di aiuto nell’avvicinare l’esperienza culturale alle famiglie con bambini. Insieme alle consuete attività previste dal progetto «Nati per Leggere», nei prossimi mesi saranno quindi organizzate tante iniziative in collaborazione con i musei del territorio (MAC  e Museo del Tessile a Chieri, Museo Civico del Paesaggio Sonoro di Riva, MUNLAB di Cambiano, Museo delle Contadinerie di Pino T.se, Infini.To – Planetario di Torino, Castello di Pralormo), nonché passeggiate alla scoperta delle bellezze naturalistiche e del paesaggio.

“L’accesso alla bellezza nelle molteplici forme in cui si manifesta e, in generale, la partecipazione alla vita culturale-commenta Antonella Giordano, assessore alla Cultura del Comune di Chieri-sono un diritto fondamentale delle bambine e dei bambini, come da anni hanno messo in luce la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e la Carta europea dei diritti del fanciullo; costituiscono inoltre un terreno fertile per lo sviluppo dei loro talenti e contribuiscono al benessere dell’intero nucleo famigliare e delle comunità. Questa convinzione ci ha spinti ad aderire a “Nati con la Cultura” e a sottoscrivere un accordo di collaborazione con Medicina a Misura di Donna che prevede la distribuzione del Passaporto culturale presso il punto nascita dell’Ospedale Maggiore di Chieri e in biblioteca, strumento che supporta e stimola i nuclei famigliari nel primo anno di vita del bambino a visitare i musei aderenti”.

Grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e alle risorse dedicate al progetto da parte dei Comuni, tutte le attività proposte sono gratuite, in maniera tale da facilitare la partecipazione anche delle famiglie in difficoltà. Inoltre, attraverso l’integrazione con progettualità già esistenti, quali ad esempio Slow Time, avviato nel 2015 e promosso dal Comune di Chieri, un altro obiettivo che il nuovo progetto si propone è quello di offrire attività ludico-educative volte a promuovere occasioni di socializzazione, al fine di favorire l’attivazione di reti informali tra famiglie e stimolare la partecipazione dei nuclei famigliari in situazione di fragilità e di isolamento.

Ha inaugurato le attività il primo incontro del ciclo “Nove mesi dopo”, rivolto ai neo genitori, ideato e realizzato dal personale della neonatologia e pediatria dell’Ospedale Maggiore.

Gli appuntamenti proseguiranno ogni martedì per tutto il mese di febbraio, alle 17, nella Biblioteca Civica di Chieri.

Venerdì 17 febbraio, alle 17, Elena Zegna presenterà, sempre a Chieri, il libro «La voce e i suoi colori», un testo ricco di informazioni e spunti, rivolto a chiunque voglia conoscere meglio la propria voce e migliorarne l’incisività per approcciarsi alla lettura anche con i bambini con una maggiore consapevolezza.

A partire dal 23 febbraio, in tutti i Comuni coinvolti nel progetto, Simona Romaniello e Stefano Grillo di Infini.To-Planetario di Torino incontreranno bambini, genitori e insegnanti per raccontare «I viaggi di Sirio», libro nel quale il cagnolino personaggio guida del Museo, due fratelli pasticcioni e qualche alieno portano i piccoli alla scoperta dell’Universo.

A marzo, infine, è in programma un’iniziativa che vede coinvolte gran parte delle biblioteche dello SBAM e che di sicuro sarà molto gradita ai bambini piccolissimi: “La notte dei Pupazzi in biblioteca!”

Arte a 33 Giri all’ombra della Mole

 

Puntata n° 9
Giovedì 23 febbraio 2023 ore 18:30
Da Punk a Kottolengo. Futurismi, vini e vinili

Infanzia in “Barriera di Milano”, adolescenza punk e avant-gardiste sino al successo popolare che lo travolge durante il servizio militare nei primi anni ’80. Per anni artista cosmopolita a spasso per tutta Europa, la vita gli propone il ritorno nel suo Piemonte per produrre musica e vino. Due cardini: umiltà ed autoironia. Stefano Righi aka Johnson Righeira, a 60 anni una vita che merita d’essere raccontata.

Conduce l’incontro Daniele Lucca (operatore culturale e conduttore radiofonico)
In conversazione con Johnson Righeira (cantante, produttore di vino)

Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
Via Vanchiglia 3 (II piano) a Torino. Ingresso libero.

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Arte a 33 Giri all’ombra della Mole.

Ciclo di incontri legati al mondo della musica e al suo intreccio multidisciplinare.
Appuntamenti in presenza a ingresso libero, anche in diretta su Radio Contatto e con riprese video di AICS Web TV, organizzazione a cura di Roberto Tos. Realizzato nell’ambito del progetto Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.
Puntate precedenti:
– articoli: https://www.aicstorino.it/category/arte-a-33-giri/
– podcast: https://open.spotify.com/show/3CVGUIRdVNCJcoYYLvUtWI?si=30252c5f616b4a7a
– video: https://www.youtube.com/@aicstorino5104/videos

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Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
Via Vanchiglia 3, II piano, 10124, Torino
Un presidio culturale di prossimità nel quartiere Centro della Circoscrizione 1, centro per l’associazionismo e spazio per la cittadinanza pensato per promuovere connessioni e relazioni.
E’ anche sede del Comitato provinciale AICS Torino APS. Uno spazio di socializzazione per confrontarsi e immaginare insieme proposte di produzione culturale, di progettazione partecipata, di realizzazione di attività e eventi sportivi, di condivisione di saperi in un’ottica di inclusione sociale mettendo in comune la creatività collettiva.
https://www.aicstorino.it/sociale/vanchiglia3-spazi-connessione-creative/


Vanchiglia 3 Spazi di Connessioni Creative
Via Vanchiglia 3, II piano, 10124, Torino
email: vanchiglia3@aicstorino.it
sito web: www.aicstorino.it/vanchiglia3
tel: 011 238 6372
Indicazioni stradali: https://goo.gl/maps/ywRjdKn19DkmM4s68

Una guerra alla finestra

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“Soltanto fra molto tempo, anni, capiremo forse quanto la guerra nella ex Jugoslavia sia stata devastante per tutti noi. Anche per quelli che si credono fuori, lontani, appartenenti a un’altra civiltà, ad altri valori e destini.

Allora comprenderemo forse che senza che ce ne fossimo resi conto, quegli orribili massacri, quell’immensa sofferenza della popolazione, quella violenza senza limiti, avevano sconvolto, per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, il nostro modo di essere, il nostro concetto del bene e del male, la nostra sensibilità all’ingiustizia, la convinzione di essere forti nel bene e capaci di fermare il male. Allora, quando i tempi saranno probabilmente anche peggiori di quelli attuali, ci ricorderemo che, chi sa come, proprio la guerra jugoslava ci aveva abituati a convivere con l’orrore, ad accettarlo come un fatto quotidiano, quasi normale, senza più l’ambizione di ribellarsi. E capiremo che doveva essere proprio in questi anni che, distratti, abbiamo perso la nostra coscienza”. Così scriveva trent’anni fa Eros Bicic, giornalista nato a Pola a quel tempo corrispondente dall’estero per il Corriere della Sera, presentando Una guerra alla finestra, libro fotografico di Paolo Siccardi, all’epoca trentenne fotoreporter torinese con già all’attivo numerosi servizi e reportage in giro per il mondo. Una sessantina di pagine edite da Gruppo Abele con trentasette scatti che documentavano il dramma della gente nella ex Jugoslavia e in particolare a Sarajevo. La prima edizione era datata novembre 1993 e da quasi tre anni il conflitto infuriava sull’altra sponda dell’Adriatico e da un anno e mezzo Sarajevo, nel cuore della Bosnia, la regione più jugoslava della terra degli Slavi del sud, era stretta d’assedio e si preparava al secondo, terribile inverno di sofferenze. L’occhio della macchina fotografica di Siccardi inquadrava la realtà, indagava la vita che resisteva testardamente alla violenza, scavava in quella tragedia dall’interno con una sensibilità fuori dal comune. Una parte di quelle stesse immagini si possono vedere oggi al Mastio della Cittadella, nella mostra delle foto sulla lunga notte di trent’anni fa a Sarajevo. Come allora vanno guardate lentamente, senza fretta per coglierne l’essenza. Come diceva Bicic “bisogna lasciare che quelle immagini entrino in noi da sole, senza forzature “ per avvertire il dolore di cui sono impregnate, per cogliere il racconto “ dell’assurdità della sofferenza, della distruzione e dell’ingiustizia”. Per aiutarci a comprendere, a crescere e forse a diventare migliori. Trent’anni dopo i particolari di quegli scatti in bianco e nero rappresentano con la stessa forza il punto dove la cronaca e l’informazione incontrano l’arte. E il parallelo tra quella pubblicazione diventata una rarità per bibliofili e la mostra organizzata dall’Associazione La Porta di Vetro al museo torinese dell’artiglieria nel cuore del Mastio della Cittadella ( resterà aperta fino al 19 marzo dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 19 con ingresso gratuito ) è del tutto lecito e proponibile perché è giusto e necessario vedere e riflettere su ciò che è stato cercando di riscattare gli sguardi svagati e distratti dei tanti che a quel tempo preferirono voltare la testa da un’altra parte.

Marco Travaglini

Ricerca e innovazione, un patto tra Città e Politecnico

Per favorire l’eccellenza della ricerca scientifica e la diffusione di una cultura innovativa in aree disciplinari d’interesse condiviso, il Politecnico di Torino e il Comune di Torino intendono avviare una collaborazione, sia in attività di ricerca e di studio, sia di formazione e didattica, mettendo a fattor comune conoscenze e competenze specifiche e favorendo in tal modo l’efficienza delle azioni congiunte a beneficio della collettività.

Attività di ricerca e trasferimento tecnologico tecnico- scientifico, didattica e formazione, avviando studi e progetti di collaborazione finalizzati al raggiungimento di obiettivi operativi comuni, questi sono i punti salienti dell’Accordo triennale fra Città di Torino e Politecnico, firmato oggi a Palazzo Civico.

Il tema della transizione digitale e dell’implementazione delle tecnologie necessarie a garantirlo è centrale per l’Amministrazione e costituisce obiettivo trasversale dell’intera organizzazione comunale.

“L’obiettivo primario che la Città persegue – ha commentato il Sindaco Stefano Lo Russo – è la diffusione di una cultura innovativa basata sull’impiego di tecnologie informatiche e digitali di elevato livello negli ambiti di comune interesse come quelli della Transizione Ecologica e Digitale, dell’Urbanistica ed Edilizia, dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio, delle Infrastrutture innovative, della Mobilità Sostenibile”.

Con questo accordo il Politecnico e la Città – ha sottolineato il Rettore Guido Saracco – potranno mettere a sistema le proprie risorse e condividere gli obiettivi in molteplici ambiti: non solo la ricerca, il trasferimento tecnologico, la didattica, la formazione continua, l’organizzazione di eventi anche culturali, ma anche la riqualificazione del territorio e l’accoglienza degli studenti stranieri e fuori sede, in linea con gli obiettivi del nostro piano strategico.”

I rider di Getir disegnano un cuore per San Valentino

 PER CELEBRARE L’AMORE (IN TUTTE LE SUE FORME)

L’azienda pioniera della spesa ultraveloce programma la campagna “deLOVEry” a Roma, Milano e Torino: i rider tracceranno un cuore regalando palloncini a coppie di innamorati, di amici e di genitori e figli. Sull’app disponibili 16 bundle speciali. 

Un itinerario speciale tra Milano, Roma e Torino, per disegnare tre giganteschi cuori per celebrare l’amore, in ogni sua forma: è la campagna “deLOVEry” ideata da Getir, l’azienda pioniera della spesa ultraveloce, per celebrare il prossimo 14 febbraio insieme alle città in cui è attiva con il suo servizio di consegna ultraveloce.

I rider coinvolgeranno i cittadini che incontreranno lungo il percorso: per ogni coppia incontrata verrà consegnato un palloncino a forma di cuore.

I tre itinerari a Roma, Milano e Torino toccheranno i luoghi più amati e conosciuti delle città.

A Torino il percorso partirà da Mirafiori, sfilerà lungo il quartiere Crocetta costeggiando Porta Nuova, toccherà Palazzo Madama e Palazzo Reale prima di raggiungere Parco Dora, rientrerà quindi verso il Quadrilatero per risalire verso Parco Dora e quindi ritornare verso Mirafiori passando da Piazza Massaua.  I rider si sposteranno quindi in Piazza San Carlo e alla Mole Antonelliana, dove completeranno il loro tragitto.

Le proposte speciali disponibili in app

Inoltre, per garantire a tutti (inclusi i più ritardatari) di non farsi cogliere impreparati nel giorno più romantico dell’anno, Getir ha pensato a 16 speciali mix di prodotti (scontati del 10%), proposte speciali che consentiranno festeggiamenti unici, sia per le coppie di innamorati, ma anche per chi deciderà di festeggiare San Valentino con la propria miglior amica o perché no coccolando se stessa/o.

Ecco alcuni delle proposte più curiose:

  • Per le coppie più affiatate? ‘Dulcis in fundo’

Per coloro che vogliono aggiungere un pò di dolcezza alla serata, senza farsi mancare un pizzico di creatività, questa è la combinazione perfetta! La proposta ‘Dulcis in fundo’ di Getir vi permetterà di fare breccia in modo disinvolto e divertente, con i preservativi Durex Jeans e una confezione Nutella da 450gr.

  • Meglio soli, che mal accompagnati! ‘Cupido in sciopero’

Chi ha mai detto che l’amore debba essere per forza a due corsie? Per chi vuole celebrare la propria indipendenza, e la cura di sé stessi, il pacchetto ‘Cupido in sciopero’ sarà perfetto per farsi coccolare e viziare. Con l’affogato Carte D’Or alla Gianduia Nocciolato e la maschera viso Garnier Skinactive HydraBomb in Tessuto Super Idratante!

  • L’irresistibile … ‘In dolce compagnia’

I più golosi, saranno accontentati. Una serata amiche/amici, con i propri cari o in compagnia di un buon film. ‘In dolce compagnia’, è una proposta che nessuno potrà rifiutare, con i Pancakes Pasquier, e una confezione di intramontabile Nutella.

Per i peccati di gola, c’è l’imbarazzo della scelta!

E’ possibile acquistare questi speciali mix sull’app di Getir, dove è stata creata una sezione dedicata a San Valentino.

Da Novacoop oltre 150 mila euro a Candiolo

UNA SPESA CONTRO IL CANCRO

I fondi sono destinati all’acquisto di una colonna endoscopica per lo screening di ultima generazione al colon-retto. Si tratta del risultato della quarta edizione della campagna natalizia “Scegli il prodotto Coop”, condotta devolvendo l’1% del valore di vendita del prodotto Coop venduto a dicembre nei 65 negozi della cooperativa dei consumatori. In programma 3000 visite gratuite di screening sui tumori otorinolaringoiatrici per i soci Coop nel 2023.

 

Si è svolta ieri  presso Fiorfood, il concept store di Nova Coop in Galleria San Federico, la consegna dell’assegno intestato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus che ha concluso la quarta edizione della campagna “Scegli il prodotto Coop e Insieme sosteniamo la ricerca contro il cancro”. Una collaborazione ormai consolidata attraverso la quale Nova Coop, in occasione delle festività di ogni fine anno, s’impegna nel sostenere un progetto di tutela della salute in favore dell’Istituto di Candiolo – IRCCS che possa andare a vantaggio di tutta la comunità piemontese.

Quest’anno il valore dell’assegno, consegnato dal Presidente di Nova Coop Ernesto Dalle Rive al Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Allegra Agnelli, ha raggiunto l’importo record di 150.819 euro.

Obiettivo della raccolta fondi, suggellato dal nastro d’argento della campagna di comunicazione, era il potenziamento delle capacità di screening e diagnosi precoce dei tumori del colon-retto presso l’Istituto. La somma contribuirà all’acquisto di una nuova colonna endoscopica di ultima generazione, una macchina diagnostica che consente ai gastroenterologi-endoscopisti di effettuare lo screening dei polipi del colon, rimuovere le lesioni precancerose senza ricorrere alla chirurgia o identificare tumori maligni in fase precoce, così da poterli trattare con interventi chirurgici mininvasivi, senza bisogno di ulteriori terapie oncologiche.

Nel corso delle quattro edizioni della campagna, Nova Coop ha raccolto e donato complessivamente fondi per un valore pari a 510 mila euro che sono stati impiegati, negli anni precedenti, per il sostegno a iniziative di ricerca o l’acquisto di avanzati macchinari dedicati all’analisi precoce e al trattamento dei tumori urologici, del tumore al seno e di quello al polmone.

Dichiarazione di Allegra Agnelli, Presidente Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro:

«Nova Coop si conferma un nostro fondamentale partner. Siamo molto felici per il successo di questa quarta campagna, che è andata al di là delle nostre aspettative. Questo risultato dimostra ancora una volta che possiamo contare sulla fiducia di tante persone, imprese, enti e associazioni per portare avanti il nostro impegno per rendere il cancro una malattia sempre più curabile. Grazie a iniziative come questa possiamo garantire la continua crescita dell’Istituto di Candiolo, delle sue professionalità, delle strumentazioni e dei servizi per i pazienti e per i loro familiari».

Dichiarazione di Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop:

«Ancora una volta l’alleanza tra due importanti realtà del territorio piemontese, nel nome della tutela della salute e del sostegno alla diagnosi precoce come strategia nel contrasto alle malattie oncologiche più diffuse, ha generato risultati straordinari. Grazie alla partecipazione eccezionale dei nostri soci e clienti, che a dicembre sempre più massicciamente hanno premiato il prodotto Coop nelle loro scelte di acquisto, siamo riusciti a raccogliere la cifra record di oltre 150 mila euro, da destinare all’Istituto di Candiolo per l’acquisto di nuove strumentazioni diagnostiche. Il risultato di questa iniziativa solidale testimonia il gradimento e la riconoscibilità di cui ormai gode all’interno della nostra comunità di consumatori e sublima l’impegno quotidiano di Nova Coop nel promuovere l’educazione alla salute e al rispetto di corretti stili di vita, mettendoli al centro delle numerose attività sociali di cui si fa promotrice o sostenitrice».

La consegna dell’assegno è stata preceduta dall’annuncio fatto da Carlo Ghisoni, Direttore Politiche sociali di Nova Coop e dal dottor Stefano Bondi, Direttore Otorinolaringoiatria dell’Istituto di Candiolo – IRCCS, di un impegno comune nello screening dei tumori otorinolaringoiatrici che porterà a realizzare 3000 visite gratuite di prevenzione e controllo per i soci Coop. Quelle per i soci di Torino saranno realizzate presso l’Istituto di Candiolo mentre è in via di definizione un programma per portare gli specialisti dell’Istituto nei negozi Coop delle altre province per realizzare degli appuntamenti di screening sul territorio.

Da Moncalieri a Bruxelles e ritorno Cos’è l’Europa e a cosa serve

Giovedì 16 febbraio 2023

 

Incontro con Daniele Viotti

Moncalieri, ore 17,30

Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31

Pagina facebook @bibliomonc

Giovedì 16 febbraio ala biblioteca civica Arduino di Moncalieri interviene Daniele Viotti, europarlamentare nella legislatura 2014-2019 e presidente dell’associazione Europa Aperta. L’appuntamento è alle ore 17,30 in via Cavour 31. Introdotto dal sindaco Paolo Montagna e dall’assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Laura Pompeo, l’incontro “Da Moncalieri a Bruxelles e ritorno” porterà il ragionamento su Europa e politiche europee nella loro vicinanza ai territori e come stimolo alla cittadinanza attiva delle nuove generazioni. “Le ragazze e i ragazzi più giovani sono il perno della nostra azione come Europa Aperta – sintetizza Viotti, che vive a Torino ma è di origini alessandrine – C’è un enorme bisogno di guardare al futuro e aiutare una generazione a diventare classe dirigente, o almeno partecipare al disegno di quel futuro”.

Eletto al Parlamento europeo nel 2014, Viotti è stato nell’ottava legislatura membro delle Commissioni Bilancio e Libertà Civili, relatore del bilancio generale dell’Unione europea per il 2019, co-presidente dell’Integruppo per i diritti LGBTI e membro della Delegazione per le relazioni con la Bosnia Erzegovina e il Kosovo. E’ iscritto al Partito Democratico dalla sua fondazione.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti e diretta facebook.

Il concetto di un’Europa politica che persegue valori comuni rimane la chiave di soluzione più feconda ai problemi del nostro tempo – sintetizza soddisfatta l’assessore Laura Pompeo – Tenendo sempre presente che le politiche sviluppate dalle istituzioni più alte, nazionali ed europee, devono inverarsi a livello locale per dinventare efficaci, tramite la rete delle Città e degli enti locali che, operando nel concreto del territorio, le condividono e ne concretizzano il compimento”.

Giusy Panassidi, scrittrice e “contastorie”

Giusy Panassidi, ennese di nascita e torinese di adozione più che scrittrice si definisce una contastorie poiché è con le storie e i racconti che le sono stati narrati sin da bambina dal suo adorato nonno che è stata irrimediabilmente contagiata alla scrittura.

Divoratrice di libri di ogni genere, amante del mare e dei vulcani, appena può si rifugia sulla sua isola del cuore, dove ritrova il contatto con tutti gli elementi della natura traendone ispirazione per i suoi racconti.

Il primo libro con cui si è fatta conoscere dai lettori è stata una raccolta di tredici racconti dal titolo La Culofia: Paure e Pregiudizi riscuotendo un notevole successo; ciò l’ha incoraggiata a continuare in quella che era iniziata come una sfida con se stessa.

A questo fa seguito: Femmina: di necessità virtù, in cui, partendo dall’esperienza di alcune donne di un paese dell’entroterra siciliano, descrive, con lucida tenerezza e amarezza, la condizione delle donne in una Sicilia che era ancora legata a schemi familiari e tradizionali in cui nascere femmina era considerata una sciagura.

Con l’opera “I Carusi della Solfara: Vergogna e Schiavitù” Giusy Panassidi si è calata completamente nel ruolo, visitando personalmente i luoghi dove si è consumato tra la fine del ‘800 e metà del ‘900 uno dei capitoli di storia più cupi del nostro Paese.

“Il Treno del Sole Storie di Terroni” è un libro scritto con lamico Gioachino Marsala grazie al suo ricordo personale e alle testimonianze dei tanti meridionali che si sradicarono dalla propria terra, abbandonando i paesi di origine, ma sognando di ritornare a casa sin dal primo giorno del loro arrivo nelle grandi città del Nord Italia, cosa che difficilmente avvenne perché nel frattempo erano spuntate nuove radici e lintegrazione che con gli anni diventò inevitabile.
Il Treno del Sole rappresentò per molti emigranti il sogno del miglioramento economico, ma fu davvero così?
Tramandandone la memoria Giusy Panassidi come fa per tutti i libri che ha scritto, spera si possa trarre dagli errori del passato un insegnamento per un futuro migliore.
Tutte e quattro le opere sono state pubblicate da Maurizio Vetri editore