ilTorinese

Tandem olimpico Lo Russo – Cirio: “Disponibilità di Torino soluzione di buon senso per i Giochi”

OLIMPIADI INVERNALI 2026 

“Per la migliore riuscita di questo straordinario evento”

“Torino e il Piemonte confermano la propria totale disponibilità a mettersi a disposizione del Paese. Il nostro interesse è che l’Italia possa ancora una volta esprimere il meglio di sé e rilanciare la sua immagine internazionale. Le Olimpiadi sono un evento straordinario e unico e proprio per questo siamo pronti a essere di supporto fin da subito a tutta la macchina organizzativa con il nostro patrimonio di impianti e professionalità. Torino e il Piemonte possono essere un supporto importante per rispettare i tempi, contenere i costi e ridurre l’impatto ambientale di nuovi impianti. Il nostro spirito è quello che lo sport ha tra i suoi valori principali: lavorare in squadra per vincere una sfida che porta sotto i riflettori del mondo l’immagine dell’Italia”.

Sono le parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del sindaco di Torino Stefano Lo Russo dopo l’annuncio della rinuncia da parte del Trentino per Baselga di Pinè.

“Stiamo lavorando da mesi con un metodo serio e aggiornando costantemente il dossier che attesta il valore degli impianti piemontesi a supporto della macchina olimpica. Lo abbiamo illustrato più volte al Coni, al Governo e ancora nei giorni scorsi ci siamo confrontati con il ministro Salvini. Alla luce della rinuncia da parte del Trentino, pensiamo che accogliere la disponibilità di Torino e del Piemonte, coinvolgendo l’intero arco alpino, rappresenti una soluzione logica e di buon senso per la migliore riuscita di questo straordinario evento”.

The Golden Age of Rally: il due volte Campione del mondo Miki Biasion visita la mostra

Torino, 20 gennaio 2023. Miki Biasion, unico italiano ad aver conquistato due volte il titolo di Campione del mondo rally nel 1988 e nel 1989, ha visitato oggi la mostra “The Golden Age of Rally” al Museo Nazionale dell’Automobile con un gruppo di appassionati. Nell’esposizione ha potuto ritrovare la sua tuta da gara e diversi mitici esemplari della collezione della Fondazione Gino Macaluso per L’auto Storica su cui lui stesso ha gareggiato e vinto, come Lancia rally 037, Lancia Delta HF Evoluzione Safari e Lancia Delta HF Integrale 16v, con cui conquistò i due titoli mondiali.

Le strade di Miki Biasion e della Fondazione Gino Macaluso siincroceranno ancora tra due settimane, in occasione dell’evento “Rally Meeting”, a Vicenza dal 2 al 5 febbraio. Proprio l’ex Campione del mondo è l’organizzatore di questo grande evento, il più importante dedicato al mondo dei rally, a cui la Fondazione Gino Macaluso sarà presente con alcuni esemplari della sua collezione.

La Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica nasce a Torino nell’ottobre 2018 in memoria di Gino Macaluso, per volontà della moglie e della famiglia. Scopo della Fondazione è valorizzare l’Automobile non come mezzo di trasporto, ma come oggetto di culto, che coniugando innovazione tecnologica e cultura umanistica, tradizione artigianale e bellezza del design d’avanguardia, ha influenzato costumi e società del secolo scorso.

La Fondazione intende ampliare la nicchia di appassionati di automobili d’epoca e di competizioni automobilistiche sportive, dando seguito e corpo a quelli che erano il sogno e la passione di Gino Macaluso. A questo scopo, anche grazie alla celebre Collezione che appartenne a Gino Macaluso, organizza, promuove e partecipa a manifestazioni, competizioni, raduni, mostre, fiere, seminari, convegni, laboratori legati all’automobile storica, all’automobilismo e ai suoi protagonisti. Parallelamente, promuove studi, restauri e pubblicazioni sulle auto storiche, oltre a istituire borse di studio, premi e altre facilitazioni a sostegno della crescita di giovani piloti italiani e della loro carriera agonistica e di designer e altre figure professionali legate alla missione principale della Fondazione.

fondazioneginomacaluso.com

Baby gang nelle zone della movida, arrestati quattro rapinatori

Nelle prime ore della mattinata di sabato 14 gennaio, dopo indagini svolte nei confronti di giovani riconducibili a frange delle gang giovanili, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. “Dora Vanchiglia” ha arrestato due giovani e posto agli arresti domiciliari altri due, con la contestazione di delitti di furto, rapina e lesioni personali.

 

I quattro indagati, immigrati di seconda generazione, risultano tutti poco più che ventenni.

 

I provvedimenti cautelari venivano adottati in relazione a due episodi criminosi, verificatisi in questo capoluogo rispettivamente in data 8.07.2022 ed in data 1.10.2022. Nel primo episodio, gli indagati, all’interno di un locale pubblico in via Balbo 10, s’impossessavano di una collana in oro che strappavano ad un giovane (classe 2001), dopo averlo prima minacciato e poi colpito con un violento pugno al volto; peraltro, quando il fratello della vittima (classe 2003) si avvicinava per constatare le sue condizioni, subiva a sua volta lo strappo della collana in oro che portava al collo. Nel secondo episodio, invece, approfittando del malore che aveva colto una giovane (classe ’99) all’uscita dalla discoteca “The Beach”, sita presso i Murazzi del Po, gli indagati le sottraevano furtivamente il telefono cellulare ed il portafoglio, nonchè il portafoglio di una delle amiche che la stavano soccorrendo (classe 2002); immediatamente dopo, gli indagati si avvicinavano ad un secondo giovane (classe ’99), lì presente, accusandolo di averli urtati e nell’occasione tentavano prima di sottrargli il telefono cellulare, senza riuscirvi, e poi gli strappavano la collana in oro che portava al collo colpendolo con uno schiaffo al volto.

Covid, la situazione a Torino e in Piemonte

/

FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE

In Piemonte la curva dei contagi continua a presentare un andamento decrescente rispetto al periodo precedente.

L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 3,7%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all’1,3%, mentre la positività dei tamponi è al 2,7%: tutti dati in calo rispetto a sette giorni fa.

Complessivamente i dati della nostra regione sono migliori dei dati nazionali.

VACCINAZIONI

Tra venerdì 13 gennaio e giovedì 19 gennaio sono state vaccinate 19.330 persone: 50 hanno ricevuto la prima dose, 106 la seconda, 458 la terza, 10.275 la quarta, 8.441 la quinta.

Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.805.652 dosi, di cui 3.345.185 come seconde, 2.963.148 come terze, 768.078 come quarte, 122.258 come quinte.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 13al19 gennaio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 252. Suddivisi per province: Alessandria 37, Asti 15, Biella 12, Cuneo 19, Novara 24, Vercelli 9, VCO 11, Torino città 47, Torino area metropolitana 72.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati1764(-949).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 256 (- 86), Asti 106 (-44), Biella 83 (-27), Cuneo 132 (-103), Novara 165 (-86), Vercelli 64 (-23), VCO 79 (-14), Torino città 328 (-196), Torino area metropolitana 506 (-317).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 13 al 1gennaio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 41.5 con andamento calante (-35%) rispetto ai63.8 dei sette giorni precedenti.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 21.8 (-29,9%).

Nella fascia 25-44 anni è 42.9 (-29,9 %).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 42.6 (-37,1%).

Nella fascia 60-69 anni è 44.9 (-42,9%).

Tra i 70-79 anni è 50.7 (-40,6%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 70.2 (-37,5%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA

In età scolastica, nel periodo dal 13 al 19 gennaio, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo nelle fasce di età 0-2 e 14-18 anni.

Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 35.2 (6,4%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 21.4 (+54%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 22.1 (+55.6%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 15.5 (+12,3%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 10.9(-32,3%).

Investe ragazza e finisce con l’auto contro un palo della luce

Incidente a Chivasso in via Gerbido, dove una donna alla guida di un’auto ha perso il controllo della vettura e ha investito una  giovane, finendo poi contro un palo dell’illuminazione cittadina. Sul posto la polizia locale e il 118. La ragazza ha riportato solo lievi contusioni, mentre la conducente del veicolo è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Chivasso.

Spara un colpo di fucile per allontanare i testimoni di Geova

I  Testimoni di Geova che si erano presentati al citofono della sua abitazione lo hanno infastidito, così ha esploso in aria un colpo di fucile per allontanarli. E’ accaduto nel  Biellese, dove un uomo di 72 anni è stato denunciato dai carabinieri per minaccia grave ed esplosioni pericolose. I militari della stazione di Cavaglià hanno ritirato  anche armi e munizioni regolarmente detenute dall’anziano, e la licenza di porto d’armi per la caccia. In casa aveva quattro fucili e una carabina.

Europa, Lega: tutelare vino ed enogastronomia

 

Il vino e le produzioni eno-gastronomiche patrimonio da tutelare e non da criminalizzare. Evento a Bruxelles organizzato dall’On. Panza (Lega). Saranno presenti gli assessori regionali Poggio e Protopapa

Bruxelles – “Piemonte: An unexpected experience” è il titolo dell’evento che si terrà presso il Parlamento Europeo di Bruxelles martedì 31 gennaio 2023 alle ore 18:00.
Alla mostra fotografica, che ha lo scopo di valorizzare le unicità che il panorama piemontese offre con un focus specifico sulle bellezze paesaggistiche ed enogastronomiche, seguirà un percorso degustativo che alternerà i sapori del territorio raccontando la storia della regione e delle sue tradizioni. All’evento, organizzato dall’europarlamentare della Lega Alessandro Panza, parteciperanno l’assessore di Regione Piemonte alla cultura, turismo e commercio Vittoria Poggio e l’assessore all’agricoltura, cibo, caccia e pesca Marco Protopapa.

“Una bella vetrina per promuovere il territorio, trasformando le eccellenze in uno strumento di promozione turistica – dichiara l’europarlamentare Panza -. Una selezione di prodotti locali scelti accompagnerà la degustazione di vini, per permettere di apprezzare fino in fondo il sapore della qualità piemontese, rimarcando inarrestabilmente nella sede europea – sottolinea Panza – il messaggio di come il vino e le produzioni eno-gastronomiche siano un patrimonio da tutelare e non da criminalizzare, come invece purtroppo in quei palazzi accade sempre più spesso. Sarà un’immersione totale nella dimensione eno-gastronomica piemontese – prosegue Panza –  con la collaborazione dello Chef Pasquale Laera, in un contesto fotografico che racconterà i beni architettonici, storici e ambientali riconosciuti Patrimonio Mondiale UNESCO, nonché delle eccellenze del territorio e delle tecniche di coltivazione, oltre alla qualità dei vini prodotti”.

Così in una nota l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza.

 

Juve ai quarti! Juventus-Monza 2-1

Ottavi di finale Coppa Italia

Kean Chiesa J
Valori M

Al termine di una gara combattuta ed equilibrata,la Juventus batte per  2-1 il Monza e si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia, dove troverà la Lazio. Allo Stadium i bianconeri passano in vantaggio dopo 8′ grazie ad un bel colpo di testa di Kean, ma vengono raggiunti al 25′ da una bella rete di Valotidi testa di Valoti sugli sviluppi di calcio d’angolo. Allegri, sostituito in panchina da Landucci per squalifica,azzecca i cambi e vince grazie a questi, visto che a decidere l’incontro è  Federico Chiesa al 78′ con un bellissimo gol su azione personale.L’ala bianconera ritrova il gol dopo oltre un anno esatto.

Tabellone completo dei
Quarti di finale Coppa Italia
Si giocheranno tra la fine di gennaio e prima metà di febbraio

Inter-Atalanta
Juventus -Lazio
Roma-Cremonese
Fiorentina -Torino

Enzo Grassano

La bellezza di una testa, la grandezza di un attore

All’Astra, sino a domenica 22 gennaio, Dostoevskij e Orsini

Credo sia lo spettacolo più emozionante della stagione, significando emozione quel raccoglitore che accoglie la bellezza di un testo e la grandezza di un attore, i grandi temi del sentire umano come il pensiero e la sua libertà e il magma della coscienza, la a tratti geniale ri-costruzione – ancora una volta – della complessità di un personaggio tra i più intriganti e controversi della letteratura, il piacere dell’ascolto laddove il recitato e la voce, accompagnati dalla proprietà della scrittura e da un linguaggio davvero “penetrante”, vengono scanditi in ogni momento della serata, laddove ogni sillaba se ne sta splendidamente al posto suo e non incespica, l’una sull’altra, come troppo spesso accade sui palcoscenici di oggi, con gli effetti dell’oscuro o del nebbioso, le pause che si perdono nei ricordi (anche quelle non previste, causate da uno stupido cellulare a distruggere una intera sospesa atmosfera, sono un’opera d’arte), il culto della perfetta rifinitura senza sbavatura alcuna.


Per la terza volta, nella sua carriera di poliedrico attore, affronta l’Ivan Karamazov dostoevskijano, lontano ormai quello di una televisione in bianco e nero nello sceneggiato di Sandro Bolchi (era il 1969), di circa dieci anni fa al centro della “Leggenda del grande inquisitore”, quasi un alter ego lungo il percorso di una vita completa, un confronto incessante. In “Le memorie di Ivan Karamazov”, nella drammaturgia di Orsini e Luca Micheletti, per la regia di quest’ultimo (all’Astra, nella stagione del TPE, sino a domenica prossima), si affronta la maturità, si processa ancora una volta un personaggio che, al di là di un processo e di una spinta al parricidio, lui istigatore consapevole, l’autore privò di un finale. Ivan, personaggio non-finito, deve spiegare, deve caparbiamente chiarire, sembra accompagnarsi a quei personaggi pirandelliani che attendono dagli attori, su un autentico palcoscenico, quella compiutezza e quella vita che non hanno prima mai incontrato. “La vera vita degli uomini e delle cose comincia soltanto dopo la loro scomparsa”, suona una frase di Nathalie Serraute che Orsini autore ha inserito nello spettacolo.

Va ben oltre Luca Micheletti, omaggiando il suo collega: “Il nostro Ivan è anche un personaggio-ossessione, che accompagna cinquant’anni di carriera di un mirabile “capitano Achab” della nostra scena, un attore che insegue la sua balena enorme e veloce, la arpiona e si lascia trascinare…” Una lunga strada che si ricollega al nostro oggi, un continuum che ci lascia riascoltare, uscendo da un mostruoso aggeggio uscito da qualche vecchio film di fantascienza, la voce di un Orsini trentacinquenne, dalle immagini dello sceneggiato, quando “l’ho costruito giorno dopo giorno quell’Ivan, gli ho dato un aspetto severo, l’ho fatto diventare biondissimo, quasi albino, gli ho messo un paio di occhialini tondi e dei colletti inamidati di fresco, l’ho difeso da una sceneggiatura che lo banalizzava, battendomi per dare lo spazio adeguato all’importanza del suo “Grande Inquisitore”, inizialmente dato per troppo cerebrale e dunque probabilmente indigesto al grande pubblico.” All’interno di un polveroso tribunale, nei nostri giorni, all’ombra di un alto scranno che potrebbe anche essere il pulpito di una nuova religione, Ivan rivendica i propri pensieri e la propria natura – “sono un uomo cattivo come cattivi sono tutti gli uomini” -, teorizza l’amoralità del mondo, il nulla che circonda gli umani, il libero arbitrio e la costruzione di un Dio per comoda necessità, la sofferenza degli innocenti che meriterebbe la morte, la schiavitù del tempo, rivendica in ogni sua parola la logicità del proprio ragionare, lo strapotere intellettuale, i confini con il superuomo. Gli vengono incontro persone e accadimenti, la bontà di Alëša e la personalità confusa dell’illegittimo Smerdjakov, la lotta tra il padre dissoluto e Dmitrij per la Grušenka e i tre mila rubli, l’uccisione, il processo.

Al termine dei 70’, Umberto Orsini, nel suo vecchio pastrano scuro, a tratti coperto da quella neve che è caduta dall’alto su questo suo Ivan, come i ricordi, una mano sul cuore, assapora gli applausi, un velo di commozione come è quello che riempie gli occhi di parecchi spettatori, uniti in piedi ad applaudire, dalle poltrone della sala che trabocca, a testimoniargli ancora una volta il rispetto e la passione verso una lunga straordinaria carriera.

Elio Rabbione

Torino a New York punta alla Fondazione Bloomberg per il nuovo piano regolatore e il City brand

Seconda intensa giornata di incontri a New York per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, nella settimana che avrà il culmine domenica a Lake Placid (NY) con l’ufficiale passaggio di consegne per le Universiadiche, dopo l’edizione di quest’anno negli States, saranno ospitate nel 2025 a Torino.
In attesa dell’appuntamento sportivo principale oggi è stata l’occasione per un altro fitto calendario di incontri, a cominciare da quello con la Fondazione Bloomberg, impegnata in tutto il mondo a favorire la trasformazione dei panorami urbani ad ogni livello: dall’amministrazione pubblica al mondo delle imprese, dall’efficienza energetica alla sostenibilità ambientale.
Il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio hanno incontrato l’amministratore delegato di Bloomberg Associates George Fertitta e la direttrice Amanda Burden, braccio destro di Bloomberg già ai tempi in cui era sindaco di New York. È una delle figure più autorevoli al mondo nel campo della rigenerazione urbana: è lei che ha guidato il piano di intervento che ha coinvolto in circa 10 anni quasi la metà dei quartieri di New York, suo anche il contributo determinante per la riqualificazione della High Line il celebre parco urbano realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata diventata una delle maggiori attrazioni di NY.
“Un incontro per noi strategico – hanno spiegato il sindaco Lo Russo e il presidente della Regione Cirio -. Bloomberg sostiene e finanzia in tutto il mondo progetti e best practice urbane e il nostro obiettivo è far diventare per loro Torino uno di questi progetti strategici, promuovendo e supportando il nuovo piano regolatore della città, la pianificazione della vivibilità e fruibilità degli spazi urbani, nonché il city brand, cioè il modo in cui Torino desidera parlare di sé nel mondo. Progetti accomunati da quei valori di sostenibilità che Bloomberg ha nella sua missione e che per noi significa rendere Torino un luogo di innovazione urbana, che guarda innanzitutto alla qualità della vita. Abbiamo riscontrato un forte interesse e già la prima settimana di febbraio Amanda Burden e il suo team verranno a Torino per conoscere la città e approfondire la possibilità di collaborare”.
Sempre in chiave di sostenibilità anche l’incontro con Via Transportation, società newyorkese di infrastrutture digitali per la mobilità pubblica, partecipata anche da Exor, fondata nel 2012 e leader per il potenziamento e il miglioramento del trasporto pubblico locale in numerose capitali del mondo. In particolare l’obiettivo è ottimizzare gli spostamenti dei cittadini evitando che i bus circolino non a pieno carico, generando quindi un minor impatto ambientale ed economico.
“Siamo molto interessati alla possibilità di conoscere il modello di piattaforma digitale che Via ha già implementato e testato con successo in molte città, come Londra e Berlino” hanno sottolineato il Sindaco e il Presidente.
Altro incontro strategico quello con il direttore del Guggenheim Richard Armstrong.
“Come nel caso del MoMa – spiegano Lo Russo e Cirio – l’obiettivo è creare occasioni di sinergia con il nostro sistema museale. Sul MoMa in particolare abbiamo già avuto un primo feedback positivo dopo l’incontro di ieri. Ci siamo confrontati con il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e in accordo con lui abbiamo proposto al MoMa di riportare in Italia, in prestito, alcuni straordinari capolavori finiti per vari motivi all’estero, e da vari decenni mai più riuniti in una mostra nel nostro Paese, fra cui in particolare due opere realizzate tra la fine del 1910 e l’inizio del 1911: “Funerali dell’anarchico Galli” di Carlo Carrà e “La città sale” di Umberto Boccioni. Puntiamo al nulla osta dal MoMa per riportarli in Italia ed esporli con un grande evento a Torino”.
La giornata proseguirà con l’incontro con il sindaco di New York Eric Adams, al quale verrà rivolto l’invito ufficiale a Torino e in Piemonte.
Ultimo appuntamento della giornata quelli con il GEI, il Gruppo esponenti italiani che riunisce imprenditori e professionisti di alto livello di origine italiana e radicati negli Stati Uniti e con il loro presidente Mario Calvo Platero.
“Un incontro molto utile e prezioso per consolidare le nostre relazioni con imprenditori e professionisti che vivono e lavorano negli Stati Uniti da anni e rappresentano interlocutori preziosi non solo come testimonial dell’eccellenza italiana ma anche come punto di contatto per sviluppare nuove partnership” concludono il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio.