Il gruppo Master della ValleBelbo Sport ha gareggiato, nel fine settimana, all’11° trofeo Nuoto Ponente di Genova. Il consueto clima disteso e divertente a bordo vasca ha portato a buoni riscontri cronometrici da parte dei portacolori del team arancio-nero, i quali hanno affrontato anche una stimolante esperienza in staffetta, con la 4×50 mista U/D composta da Buzzi, Bergesio, Tartaglino e Ivaldi che ha chiuso al secondo posto nella categoria M200 in 3’33”11.
A livello individuale, per il gruppo coordinato da Adele Corapi sono arrivate due medaglie da Pietro Tartaglino (categoria M30) che ha chiuso al primo posto i 100 dorso in 1’10”21 e ha centrato la seconda posizione nei 50 farfalla (27”68). Sul secondo gradino del podio, sale anche Paolo Scaglione (M60) nei 100 dorso in 1’37”69; Paolo ha disputato anche i 200 stile libero nuotando 2’59”68 (8.). Alberto Bergesio (M65), oltre alla staffetta, centra il secondo posto anche nei 50 rana con il crono di 1’11”99. Nella stessa gara, i 50 rana, Claudia Buzzi (M60) si piazza terza in 1’00”15 mentre Flavia Ivaldi(M45) conquista il terzo gradino del podio nei 100 stile libero in 2’11”68 (è anche quarta nei 50 rana in 1’07”83). Doppio quarto posto per Mirko Naclerio(M40) che nuota i 50 e i 100 stile libero rispettivamente in 30”91 e 1’08”99. |
Sappe: “Altri telefonini scoperti nel carcere”
Ennesima denuncia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario del Piemonte Vicente Santilli: “Due telefoni cellulari e diversi accessori elettronici sono stati rinvenuti nella serata di martedì 29 aprile 2025 all’interno della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, durante una perquisizione straordinaria disposta dalla Direzione dell’istituto. L’operazione, condotta dagli agenti di Polizia Penitenziaria nel reparto “Alta Sicurezza” del padiglione A ha portato alla luce un primo dispositivo, uno smartphone, nascosto all’interno degli slip di un detenuto italiano. Nella stessa cella, a seguito di un’ulteriore ispezione, è stato rinvenuto anche un microtelefono, insieme a due cavi per la ricarica e un alimentatore”.
“Il ritrovamento”, prosegue, “conferma ancora una volta la gravità del fenomeno legato all’introduzione illecita di dispositivi elettronici nelle carceri italiane, spesso utilizzati per eludere i controlli penitenziari e comunicare con l’esterno, anche per fini illeciti”. Per il sindacalista, si tratta di “Una situazione già critica, che rischia di diventare ancor più complessa con l’annunciata introduzione degli incontri intimi in carcere, prevista in spazi non ancora idonei e senza un chiaro protocollo sanitario e di sicurezza”.
Il SAPPe, sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, ha più volte denunciato come simili episodi siano ormai quotidiani, e come la sola professionalità del personale non sia più sufficiente a contrastare in modo strutturale un fenomeno che richiede interventi tecnologici urgenti, bonifiche ambientali regolari e un adeguato potenziamento dell’organico, conclude Santilli.
“Un plauso va a tutto il personale di polizia penitenziaria che con abnegazione e grande professionalità, é riuscito, ancora una volta, ad esaltare la presenza dello Stato in Istituto”, commenta Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il quale si augura “che almeno questa volta il minuzioso lavoro della Polizia Penitenziaria possa essere rispettato e valorizzato come merita, applicando nei confronti del detenuto possessore del dispositivo telefonico i dovuti e necessari provvedimenti conseguenziali”. Sollecita urgenti e rapidi interventi a favore del personale in servizio nel carcere di Torino, ricordando che “nel triennio 2022/2024 sono stati sequestrati dalla Polizia Penitenziaria, nelle carceri italiane, circa 5.000 telefonini (4.931, per la precisione). Servono fatti concreti, nello specifico, senza però dimenticare che sulla questione detentiva minorile va fatta una riflessione più approfondita, che porti a non avere più maggiorenni tra i detenuti. Non possiamo più permetterci che episodi di questo tipo diventino la norma. La sicurezza degli operatori, dei detenuti e dell’intera comunità è a rischio”, conclude il leader nazionale del SAPPE.
Un malore, forse un infarto o un aneurisma, potrebbe essere la causa della tragedia del bus precipitato nel Po e della morte di Nicola Di Carlo, l’autista del pullman giunto a Torino per accompagnare in gita un gruppo di studenti di Milano.
I primi risultati dell’autopsia sembrano dare corpo all’ipotesi che l’uomo non fosse in buone condizioni di salute prima dell’incidente. Ciò potrebbe aver compromesso la sua capacità di controllo del bus. Tuttavia, per una conferma definitiva sarà necessario attendere altri accertamenti e l’analisi dei campioni di laboratorio, che dovrebbero fare luce sulla natura del malore.
Ha fatto registrare il sold out in entrambe le date il concerto in programma venerdì 4 e sabato 5 aprile dell’Orchestra Sinfonica della Rai, che segna il ritorno sul podio di Giulio Cilona, che sostituisce Fabio Luisi, impossibilitato per problemi familiari, e il debutto del pianista Tom Borrow. I due musicisti, entrambi molto giovani, Borrow venticinquenne, Cilona non ancora trentenne, sono molto apprezzati a livello internazionale. Il direttore d’orchestra belga-americano Cilona ha debuttato sul podio dell’Orchestra Rai di Torino in occasione dello scorso concerto di Carnevale ed è attualmente Kappelmeister alla Deutsche Oper di Berlino, ruolo che ha ricoperto sin da giovanissimo.
Tom Borrow, israeliano, è stato chiamato nel 2019 a sostituire Khatia Buniatishvili in una serie di dodici concerti con la Israel Philarmonic Orchestra, ottenendo un sensazionale successo di critica e di pubblico.
In apertura di serata Borrow proporrà il Concerto n. 3 in re minore op. 30 per pianoforte orchestra di Sergej Rachmaninov, forse il più impegnativo tra i quattro concerti del compositore russo.
Il brano è contornato da un’aura di leggendaria difficoltà tecnica grazie anche al film Shine, in cui il protagonista Geoffrey Rush, che interpreta il ruolo del pianista David Helfgott, sprofonda nella pazzia per la spasmodica tensione causata dall’esecuzione del “Rach 3”.
Il Concerto n. 3 in re minore op. 30 per pianoforte e orchestra di Rachmaninov è un’opera che, sin dalla sua prima esecuzione, nel 1909, ha affascinato e sfidato i pianisti di tutto il mondo. Se Liszt e Chopin possono essere considerati i demiurghi del virtuosismo pianistico ottocentesco, Rachmaninov è il loro degno erede. Compose il suo terzo Concerto nel 1909, poco prima del suo primo viaggio negli Stati Uniti. Il compositore russo non solo voleva conquistare il pubblico americano, ma desiderava farlo imponendo un’opera che sarebbe divenuta un banco di prova insuperabile per i pianisti di tutto il mondo.
Il concerto fu eseguito per la prima volta il 28 novembre 1909 con la New York Symphony Society diretta da Walter Damrosch e lo stesso Rachmaninov sedette al pianoforte. Pochi giorni dopo Gustav Mahler lo diresse nuovamente, in una delle interpretazioni più apprezzate del compositore.
In chiusura Cilona interpreterà la celebre Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, scritta tra il 1804 e il1808. Nella sua stessa aperta professione di eroismo, che raggiunge l’apice nella possente cellula ritmica iniziale, definita dallo stesso compositore “il destino che bussa alla porta”, il brano lascia intravedere le vette che l’autore raggiungerà negli anni successivi.
I biglietti per il concerto sono esauriti. Eventuali titoli di ingresso dovuti a rinunce saranno messi in vendita un’ora prima delle due serate.
Info 0118104653.
Mara Martellotta
Quando si parla di inquinamento si pensa subito ai fumi delle fabbriche, agli scarichi delle auto e a tutta una serie di agenti che lavorano all’esterno. Sicuramente la percezione della nocività di tutte quelle sostanze che agiscono al di fuori delle nostre mura è più forte per la semplice ragione che è tutto più visibile e tangibile. Si sottovaluta invece quello che è il pericolo di avvelenamento negli ambienti chiusi e quindi anche all’interno delle nostre case nelle quali si può determinare un mix di sostanze dannose per la nostra salute. Il peggioramento dell’aria negli ambienti chiusi, diventata negli ultimi anni più insalubre e nociva, ha diverse cause, ma quello che complica decisamente la situazione è che attualmente, soprattutto dopo la pandemia, le persone vivono sempre di più in luoghi confinati. L’orientamento è certamente quello di ridurre i consumi energetici grazie anche ad una evoluzione di materiali nell’edilizia che sigillino sempre di più gli interni per ovviare, per esempio, agli eventi climatici estremi. Questo miglioramento in termini di isolamento tuttavia ha un risvolto negativo che corrisponde ad una diminuzione del ricircolo dell’aria e questo è uno dei motivi predominanti del deterioramento della qualità dell’aria all’interno degli ambienti chiusi.
Le altre cause che aggravano le condizioni negli habitat domestici o lavorativi sono le attività praticate dagli umani come per esempio il fumo, l’uso di combustibili solidi, la pulizia e la manutenzione con detergenti e igienizzanti chimicamente tossici, l’utilizzo non appropriato di stufe e camini. Gli agenti inquinanti sono di tre tipologie: chimici, fisici, come per esempio i microclimi, impianti radio e tv ed elettrodomestici, e biologici come muffa, acari, funghi e microrganismi.
Le conseguenze sulla salute causate dell’inquinamento indoor sono diverse e di differente entità e gravità: una semplice tosse, ma anche problemi respiratori e purtroppo il cancro.
Quali sono i suggerimenti che gli esperti danno per tenere sotto controllo l’inquinamento domestico? Sicuramente arieggiare spesso gli ambienti, posizionare piante in grado di assorbire l’anidride carbonica e altre sostanze nocive, non fumare, non creare condizioni che favoriscono l’umidità, utilizzare intonaci antimuffa, usare il deumidificatore e il depuratore d’aria, ridurre l’uso di deodoranti per l’ambiente. Inoltre è consigliato di non eccedere con l’utilizzo di detergenti e sostanze chimiche nella pulizia e non fare miscele pericolose come unire candeggina e ammoniaca. Riguardo a quest’ultimo punto è bene, prima di procedere con la detersione, leggere quali sono le dosi indicate e utilizzare i tappi o i piccoli contenitori per calcolarle. È bene anche ricordarsi di limitare al massimo l’uso di pesticidi e insetticidi, veri e propri veleni per il nostro corpo e quello dei nostri amici animali.
C2 presente negli ambienti chiusi
Apertura finestre per il cambio d’aria importantissime anche per non fare accumulare umidità
Pulire filtri condizionatore
Vestiti tintoria farli arieggiare
MARIA LA BARBERA
Impiegato muore schiacciato da armadio blindato
A Orbassano questa mattina un impiegato è rimasto schiacciato nella azienda in cui lavorava da un armadio blindato ed è morto nonostante i soccorsi. L’uomo, padre di un figlio, aveva 58 anni. Stava probabilmente controllando dei documenti quando l’armadio gli e’ caduto addosso.
Giornata autismo al San Camillo
Riprende oggi il collegamento diretto ad Alta Velocità con TGV INOUI tra l’Italia e la Francia, con 3 A/R al giorno da Milano e Torino a Parigi, grazie al ripristino della tratta ferroviaria danneggiata dalla frana nella valle della Maurienne.
La riapertura della tratta è un risultato di grande valore perché rafforza i collegamenti transfrontalieri e promuove lo sviluppo del trasporto sostenibile tra i due Paesi e in Europa.
I rappresentanti istituzionali dello Stato francese in Italia, della Regione Lombardia e della Regione Piemonte, del Comune di Milano e del Comune di Torino hanno partecipato a un evento inaugurale organizzato da SNCF Voyages Italia, filiale di SNCF Voyageurs, in successione nelle due città.
Un legame forte con il territorio
La ripresa del servizio diretto Milano-Torino-Parigi si inserisce in un contesto di crescita della domanda di trasporto ferroviario tra Italia e Francia, con ricadute dirette sulle regioni Lombardia e Piemonte. Il ritorno di TGV INOUI non solo facilita gli spostamenti dei viaggiatori, ma rafforza il ruolo di Milano e Torino come hub strategici per il turismo, il commercio e gli scambi culturali.
Anche durante l’interruzione della linea, il forte legame con il territorio si è manifestato nella risposta dei viaggiatori: 208.000 passeggeri hanno usufruito dell’offerta sostitutiva di SNCF Voyages Italia, segnale chiaro della necessità di un collegamento ferroviario stabile e diretto tra i due Paesi.
Un 31 marzo di festa: concorsi, aree engagement e una campagna per riscoprire il viaggio
Per celebrare questa ripartenza, SNCF Voyages Italia ha lanciato una serie di iniziative per coinvolgere i viaggiatori e valorizzare il ritorno del servizio:
- Un concorso a premi sui canali social di TGV INOUI, mettendo in palio 10 biglietti A/R per Parigi, con estrazione proprio oggi, in concomitanza con le prime circolazioni.
- Aree engagement nelle stazioni di Milano e Torino, per avvicinare il pubblico al tema della mobilità sostenibile. I viaggiatori potranno scoprire i vantaggi ambientali di TGV INOUI e ricevere un kit viaggio sostenibile.
- Una campagna di comunicazione visibile nelle stazioni, metropolitane e sui tram di Milano e Torino, con il claim “Vai a Parigi. Siamo diretti!”, un invito a riscoprire il piacere del viaggio e la tratta diretta TGV INOUI tra Italia e Francia.
Un viaggio accessibile per tutti
TGV INOUI propone una vasta gamma di tariffe, con prezzi a partire da 29€, rendendo il servizio accessibile a tutti i viaggiatori. Abbiamo appena aperto le vendite per viaggi fino al 13 dicembre e già registrato una buona dinamica del mercato, a testimonianza dell’interesse crescente per il nostro collegamento diretto tra Italia e Francia.
Inoltre, i titolari della Carta Avantage possono usufruire di sconti fino al 30% sulle tariffe di prima e seconda classe per tutto l’anno, e di una riduzione del 60% per i bambini dai 4 agli 11 anni. La Carta Liberté, invece, offre vantaggi esclusivi per le destinazioni transalpine, con sconti fino al 45% sulla tariffa Liberté Prima in 1ª classe e fino al 60% in 2ª classe.
Non solo collegamenti internazionali: anche per i viaggi interni in Italia, i nostri clienti possono approfittare di tariffe vantaggiose, con tratte tra Milano, Torino e Oulx a partire da soli 10€.
Askatasuna, Avs: “Il teorema era infondato”
“Infine è avvenuto ciò che speravamo e ci aspettavamo: è caduta in primo grado l’accusa di associazione a delinquere per 16 membri del centro sociale Askatasuna e del Movimento No TAV, nonostante le condanne, comunque molto ridotte rispetto alle richieste della Procura, per alcuni singoli imputati per gli altri capi d’accusa. Abbiamo sempre pensato che l’accusa di associazione a delinquere fosse frutto di un teorema del tutto infondato, completamente fuori luogo per persone che con i loro atti non si sono arricchite né avvantaggiate in nessun modo. Che le iniziative del centro sociale per il contrasto alla precarietà abitativa, la promozione dello sport popolare, la distribuzione di cibo e tamponi durante il lockdown, i corsi di italiano per stranieri non siano mai state una maschera per altre finalità. Le responsabilità penali sono sempre personali e non è mai esistito un nucleo che architettasse un programma criminoso. Di fatto non accolta in questa sede anche la richiesta monstre di risarcimento del danno: dovrà essere provato davanti al Tribunale Civile. Come abbiamo sempre detto, Askatasuna non è un covo criminale e continuerà a esistere, anche come bene comune. Ci aspettiamo delle scuse da chi, da destra, aveva dimenticato ogni garantismo e attaccato pesantemente in questi mesi imputati e solidali e auspichiamo che ora si apra una riflessione sull’uso sproporzionato del diritto penale contro il dissenso e i movimenti sociali.” – lo dichiarano il Vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi, la Capogruppo di AVS in Piemonte,Alice Ravinale, e la Capogruppo di Sinistra Ecologista al Comune di Torino, Sara Diena.