I medici del Niguarda di Milano, dove è ricoverata, non hanno sciolto la prognosi di Silvia Moramarco, di 37 anni, l’unica sopravvissuta nell’incidente stradale avvenuto domenica sull’A4 al confine fra Piemonte e Lombardia, in cui sono morte quattro persone fra cui il marito della donna. Questa presentava numerose fratture e traumi ed è stato sottoposta a intervento chirurgico.
“Quella di oggi è stata un’altra giornata importante per i collegamenti tra il Piemonte e il resto d’Europa, perché un’ulteriore opera che aspettavamo da anni è diventata realtà per le nostre comunità e il nostro territorio”: è quanto ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nell’intervento svolto durante la cerimonia di inaugurazione della seconda canna del tunnel del Frejus, tenutasi questa mattina alla presenza di numerose autorità tra le quali Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Governo italiano, e Philippe Tabarot, ministro dei Trasporti del Governo francese.
Il presidente Cirio ha quindi sottolineato che “è un momento storico perché continua la riapertura del Piemonte al contesto internazionale, per la quale abbiamo lavorato per risolvere i momenti difficili che abbiamo ereditato. Il vicepremier Salvini non ci ha mai fatto mancare il supporto e il coraggio necessario. I valichi sono strumento di sviluppo e crescita per le vallate e per l’intero territorio. Continua quindi oggi – ha proseguito – la stagione dello sblocco e dell’apertura di diverse infrastrutture di importanza strategica per la nostra economia: ad aprile abbiamo riattivato la ferrovia del Frejus, chiusa per un anno e mezzo a causa di una frana in territorio francese, un mese fa è toccato ad un intervento atteso da tantissimi anni come il tunnel del Tenda, che ha già registrato oltre 30.000 passaggi e provocato un aumento del 10% del turismo, la variante di Demonte ha avuto il via libera di Bruxelles, con i francesi è stato avviato un tavolo di lavoro per il raddoppio del traforo del Monte Bianco, e a fine anno sarà finalmente completata l’Asti-Cuneo. È anche la prova che le opere si fanno, anche in questo territorio: perché il dissenso è sempre legittimo purché avvenga nel rispetto delle regole e della democrazia, ma non sono accettabili le violenze ad opera di un manipolo di delinquenti che attaccano operai e forze dell’ordine”.
“Un’altra tappa importante per il potenziamento della viabilità internazionale che collega il Piemonte con la Francia e l’Europa. Un intervento strategico che migliora la fluidità del traffico e garantisce standard di sicurezza sempre più elevati. Si tratta di un investimento rilevante che rafforza il ruolo del nostro territorio nei grandi corridoi europei del trasporto e della logistica”, ha sostenuto l’assessore alle Infrastrutture strategiche Enrico Bussalino.
Aperto al traffico dalle ore 20 del 29 luglio, il nuovo tunnel è stato realizzato dalle due concessionarie, la francese Sftrf e l’italiana Sitaf. Lungo 12,9 km e con 8 metri di diametro, si affianca a quello esistente, rendendo il traforo del Frejus la più lunga galleria stradale europea a doppia canna. Sono garantiti i più elevati standard di sicurezza, con 34 rifugi, 9 by-pass carrabili e un posto di controllo centralizzato di ultima generazione.
La separazione dei flussi di traffico ne rafforza ulteriormente il ruolo strategico e consolida il suo ruolo centrale nella mobilità europea e nel corridoio TEN-T Mediterraneo.
cs
La strana coppia
IL PUNTASPILLI di Luca Martina

- Perdita di fiducia dei mercati: gli investitori temono le decisioni monetarie dettate da logiche elettorali senza adeguate attenzioni agli effetti futuri sul bilancio pubblico e la crescita.
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Aumento dei costi di finanziamento: i rendimenti obbligazionari potrebbero salire (quello che è successo negli ultimi mesi, con i tassi a lungo termine in salita pur in presenza di tassi ufficiali in discesa).
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Indebolimento del dollaro: la reputazione della politica monetaria statunitense ne uscirebbe danneggiata (il dollaro dall’inizio del 2025 è sceso, nei confronti dell’euro, da 1,02 a 1,17).
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Borgata Lesna: ampliare spazi e servizi per i giovani
Approvata in Sala Rossa una mozione (primo firmatario, Valentino Magazzù) sull’ampliamento dei servizi per l’infanzia e la gioventù in Borgata Lesna.
Il documento impegna l’amministrazione comunale ad informarsi con l’Ufficio Scolastico Regionale se sia perseguibile la possibilità, richiesta dalla scuola Ottino dell’IC Palazzeschi, di aprire una o più sezioni di scuola dell’infanzia all’interno della scuola primaria e a sostenere l’istituto stesso, qualora l’ipotesi fosse perseguibile all’interno delle linee del Piano Regionale di programmazione della rete scolastica, dal punto di vista degli interventi necessari.
Inoltre, il Comune dovrà accompagnare in modo attento nel percorso di spostamento presso la sciola Ottino le famiglie che attualmente utilizzano la scuola dell’infanzia comunale L’Aquilone di via Brissogne, ormai destinata alla chiusura, coinvolgendo i genitori e dialogando con loro in merito alle loro preoccupazioni e perplessità.
Altro impegno che Palazzo Civico dovrà assumere, il lavorare con attenzione per il futuro della struttura, individuando una destinazione in armonia col territorio e il più possibile orientata a bambini/e e ragazzi/e, realizzando servizi come spazi gioco, laboratori creativi, centri di aggregazione giovanile. Questo al fine di valorizzare al meglio l’immobile e rispondere alle esigenze della comunità di Borgata Lesna e delle migliaia di giovani 0-18 anni che vivono nella zona e più in generale nel quartiere Pozzo Strada.
Infine, l’impegno a rendere partecipe la circoscrizione 3 e le famiglie del territorio del percorso amministrativo individuato per trovare una nuova destinazione alla struttura.
“La mia interrogazione a risposta immediata, discussa in Consiglio regionale, poneva una domanda chiara: quali misure concrete la Giunta regionale intendesse adottare per garantire un’adeguata copertura di medici e infermieri durante il periodo estivo, evitando chiusure di servizi e ambulatori di base e di aggravare le condizioni di lavoro degli operatori sanitari stessi. La risposta che ho ricevuto dalla Giunta è stata, invece, generica e si è limitata a fornirmi il dato relativo all’incremento di personale in sanità. Mi sarei aspettata informazioni su una strategia che cercasse di risolvere le criticità legate alla carenza di medici e infermieri, in particolare durante l’estate, causata sia dalle ferie che dalla difficoltà di sostituzione del personale. Invece non è stato così” spiega la Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero.
“Evidentemente l’incremento di personale del quale ha parlato la Giunta non serve a alleggerire una situazione che si traduce frequentemente nella chiusura di ambulatori di base, nella riduzione dei servizi di emergenza e in un sovraccarico di lavoro per gli operatori sanitari rimasti in servizio, con gravi ripercussioni sulla qualità dell’assistenza, in particolare per i pazienti cronici e coloro che necessitano di servizi di emergenza” prosegue la Presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale Gianna Pentenero.
“In alcune zone del Piemonte, come l’area di Lanzo Torinese, ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza, con servizi ridotti, mancanza di operatori sanitari e ospedali con reparti chiusi, situazione allarmante che mette in crisi il sistema sanitario delle Valli. Si segnalano anche problemi legati all’eccessivo ricorso a straordinari e alla difficoltà nel recuperare i riposi compensativi – prosegue la Presidente Pentenero – e la recente denuncia del sindacato Nursing Up ha portato all’attenzione generale il grave deficit di personale infermieristico nel nostro Paese, che raggiunge circa 175.000 unità rispetto agli standard europei e supera le soglie di sicurezza raccomandate. La carenza si fa sentire maggiormente in estate, con punte di 25 pazienti affidati a soli due infermieri per turno, in reparti delicati come chirurgia, ortopedia e medicina interna, incrementando il rischio di errori, complicanze e peggioramento delle condizioni di lavoro del personale”.
“Invece di “dare i numeri” occorrerebbe che la Giunta regionale intervenisse tempestivamente per garantire una copertura adeguata di medici e infermieri, evitando, così, il ricorso a chiusure di servizi e ambulatori di base e migliorando le condizioni di lavoro degli operatori sanitari, affinché possano assicurare un’assistenza di qualità e sicura ai cittadini piemontesi anche nel periodo estivo” conclude la Presidente del Gruppo Pd.
cs
“Occit’amo”. Cinque vallate in festa
Entra nel vivo il Festival che abbraccia le valli del Cuneese, dalla Valle Stura alla Pianura del Saluzzese, diretto da Sergio Berardo
Da venerdì 1° a martedì 12 agosto
Piasco (Cuneo)
In attesa dell’“Uvernada” (“Invernata” o “Inverno”, anticipata dai grandi eventi autunnali delle “genti occitane”, all’orizzonte le veglie e i focolari del “Nové occitano”, la vigilia del Natale), i mesi di luglio e agosto rappresentano il cuore pulsante “a mille” di “Occit’amo”, il Festival, nato nel 2015 all’interno del Progetto di “Monviso Terres” a cura di Sergio Berardo, leader dei “Lou Dalfin”, che “abbraccia” cinque Vallate del Cuneese con un ricco calendario di concerti e proposte culturali “volte ad affermare la tradizione locale e a rivelarla al mondo, grazie alla sinergia con realtà del panorama nazionale ed internazionale”.
Basti osservare l’agenda degli eventi in programma nella prima decina di giorni del prossimo mese di agosto. Da venerdì 1° a martedì 12 agosto, non c’è che l’imbarazzo della scelta. L’intero programma su www.occitamo.it
Spiega Sergio Berardo, direttore artistico del Festival: “Gli appuntamenti di inizio agosto del calendario di ‘Occit’amo’ danno spazio a diverse forme espressive e, ancora una volta, alla musica e alla tradizione di tanti territori, offrendo esperienze diverse ma ugualmente arricchenti. In primis, l’incontro della musica occitana con l’elettronica, una scommessa iniziata con Madaski (co-leader storico di ‘Africa Unite’) ed oggi arricchita dai ‘Lindal’ e dai giovani ‘Lou Pitakass’, in formazione ‘loop’, in una location speciale ed inedita per il nostro Festival. Poi l’incredibile catalano Sergi Llena che ci incanterà prima sulle sponde del piccolo ‘lago verde’ appartato fra le montagne della Val Vermenagna per poi farci ballare in piazza in Val Maira a Canosio, anticipato dalle danze tradizionali con Daniela Mandrile. Ci penserà poi il ‘Trio dell’appennino’ a ricordarci che la musica oltrepassa ogni frontiera, portando a Barge canti e brani provenienti dal grande territorio di crocevia che divide quattro regioni italiane. Infine, il tradizionale gran ‘ballo occitano’ guidato dalla maestra Daniela Mandrile ed il folk rock intimo ed accogliente dei ‘Bistrò Dalfin’ chiuderanno una nuova settimana di festival”.
Si parte, dunque venerdì 1° agosto, alle 21, a Piasco, in piazza Biandrate, con la “Notte elettro folk” che vedrà esibirsi il “Gran Bal Dub” costituito, tra gli altri, da Sergio Berardo e Madaski, i “Lindal” e i “Lou Pop Pitakass”. Una serata, davvero unica, da non perdere per un pubblico giovane, ma non solo, che guarda all’innovazione della musica occitana.
La conclusione della prima settimana agostana sarà affidata alla cultura e alla memoria con la possibilità di visitare, da giovedì 7 a martedì 12 agosto, presso il “Santuario” di Castelmagno, la mostra “La montagna custode di legami” che, attraverso i dipinti di Ivan Pellizzari e le fotografie di Dario Gribaudo, vuole ricordare Samuele, il “piccolo camoscio” della Valle Grana, uno dei cinque giovanissimi “ragazzi delle stelle” vittime del tragico incidente provocato dalla caduta del “Land Rover”, su cui viaggiavano, nella scarpata del monte “Crocette” a Castelmagno, proprio mentre si recavano ad assistere al fenomeno delle “stelle cadenti”, nella notte del 12 agosto 2020.
Eventi studiati con la massima attenzione e con la ferma volontà di raccontare a voce e in musica storie e tradizioni in cui si rispecchiano vite che fanno corpo unico, che fanno “roccia” con un vasto territorio che va dalle Valli Varaita e Grana fino alla Pianura del Saluzzese.
Eventi cui altri s’aggiungono e che, ricordandoli in estrema sintesi, si alterneranno nel bel mezzo del calendario di “Occit’amo”.
Sabato 2 agosto, alle 12, arriverà ad esempio al “lago Terrasole” di Limone Piemonte , lo spettacolo “folk catalano” delle cornamuse di Graus Sergi Llena Mur, accompagnato da fisarmonica-chitarra e contrabbasso, con replica nel pomeriggio di domenica 3 agosto a Canosio; giovedì 7 agosto , alle 21,30, all’ex stazione di Barge , il “Trio dell’appennino” presenterà mazurche, valzer, ballate e alessandrine dalle terre tra Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia; infine sabato 9 agosto , dalle 17, nella piazza del Municipio di Brondello , ci sarà il “Gran Ballo” con le “danze occitane” di Daniela Mandrile e, alla sera, per chiudere in bellezza, è in programma il concerto dei “Bistrò Dalfin”, formazione più intima del noto gruppo “Lou Dalfin” . Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
Per info più dettagliate sul programma: www.occitamo.it
g.m.
Nelle foto: Sergio Berardo e Madaski ne “Il Gran Bal Dub”; “Il Trio dell’appennino”; la maestra Daniela Mandrile
La città di Torino si prepara ad ospitare un nuovo evento sportivo internazionale: dal 29 al 31 agosto al Palavela andrà in scena lo spettacolo della grande pallavolo con la Fipav Cup Men Elite, un torneo a quattro squadre che vedrà sfidarsi i campioni del mondo dell’Italia, insieme a Turchia, Germania e Olanda.
Per la nazionale guidata da Fefè De Giorgi e per le altre tre squadre si tratterà dell’ultimo impegno ufficiale prima del Mondiale in programma nelle Filippine dal 12 al 28 settembre, competizione nella quale gli Azzurri dovranno difendere il titolo conquistato nel 2022 in Polonia.
Sarà un evento di altissimo profilo tecnico che vedrà scendere sul taraflex dell’impianto torinese quattro squadre sicure protagoniste nella rassegna mondiale: un appuntamento che gli appassionati piemontesi e non solo coglieranno al volo per poter ammirare la squadra campione del Mondo e argento agli Europei prima dell’appuntamento che tutti quanti attendono con trepidazione.
Il torneo, organizzato dalla Federazione Italiana Pallavolo in collaborazione con il Comitato Regionale Piemonte, è stato presentato in una conferenza stampa al Grattacielo Regione Piemonte. Per la Città di Torino era presente l’assessore allo Sport, Domenico Carretta. “Con la Fipav Cup Men Elite, Torino rinnova il suo forte legame con la pallavolo e si conferma una città protagonista dello sport, capace di attrarre eventi di rilievo nazionale e internazionale – ha commentato l’assessore -. Dal 29 al 31 agosto il Palavela ospiterà quattro tra le migliori squadre al mondo, protagoniste del prossimo mondiale: un appuntamento imperdibile che offrirà a tifosi e appassionati tre giorni di grande spettacolo, tifo e passione sportiva. Come per ogni grande evento sportivo ospitato dalla città, anche in questo caso, il valore aggiunto sarà la ricaduta sul territorio, a partire dalla promozione dello sport di base, dal coinvolgimento dei più giovani in una città che sarà vestita a festa”.
Il programma prevede venerdì 29 agosto, giorno d’inizio del torneo, la sfida tra Germania e Olanda in programma alle ore 17, seguita alle 20.30 da quella tra Italia e Turchia. Il giorno dopo toccherà a Olanda e Turchia aprire il programma di gare, con gli Azzurri impegnati alle 20.30 contro la Germania. Ultimo giorno di partite, domenica 31 agosto, con Turchia contro Germania (ore 15) e Italia contro Olanda alle ore 18. I biglietti sono in vendita sul circuito TicketOne.
TORINO CLICK
La mostra fotografica e artistica racconta le eccellenze produttive del Piemonte degli ultimi 50 anni
17 luglio – 5 settembre 2025
Palazzo Lascaris, Galleria Carla Spagnuolo
Via Alfieri, 15 – Torino
“Il Piemonte all’opera, una storia di uomini e donne” è il titolo della mostra fotografica e artistica, organizzata dal Consiglio regionale del Piemonte e curata da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia che dal 17 luglio al 5 settembre 2025 anima gli spazi di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15 a Torino, nelle sale della Galleria Carla Spagnuolo.
Un viaggio attraverso cinquanta fotografie provenienti dall’archivio del Consiglio regionale – composto da oltre 200mila immagini digitalizzate – che ritraggono situazioni, persone, talenti legati ad alcune delle tante eccellenze produttive delle otto province del Piemonte negli ultimi cinquant’anni. Nelle sale viene messa in luce la maestria, la cura e la sapienza artigianale di note realtà del territorio, che rivivono attraverso ritratti e immagini dedicate alle loro creazioni: dalla realizzazione dei cappelli Borsalino all’alta sartorialità, dal lavoro delle mondine delle risaie vercellesi e novaresi ai mestieri nei campi, dalla produzione artigianale dei gioielli di Valenza alle numerose sfaccettature delle industrie metalmeccaniche piemontesi, dalla preparazione dei formaggi locali alle più moderne tecnologie di restauro che trasmettono attività e saperi, guardando al futuro.
“La mostra vuole essere un omaggio alle persone che hanno lavorato e ancora oggi lavorano in Piemonte, contribuendo a costruire la nostra identità e la nostra economia – dichiarano il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e il vicepresidente Domenico Ravetti –. Le fotografie e le opere d’arte esposte offrono uno sguardo unico sulla nostra storia. Ogni mestiere, ancora di più quelli ‘antichi’, racchiude un’unicità speciale, tramandando segreti e tradizioni che in molti casi, purtroppo, vanno scomparendo. È nostro dovere proteggerli e valorizzarli: in ognuno di essi c’è un pezzetto del nostro patrimonio culturale. Ognuno di essi può aiutarci a dare nuova dignità alle persone che un lavoro lo stanno cercando. Grazie a Camera – Centro italiano per la fotografia, per aver selezionato e valorizzato le migliori immagini dal nostro archivio storico”.
“All’alba del nostro decimo compleanno, che festeggeremo da inizio autunno in avanti con mostre ed eventi, siamo lieti di collaborare nuovamente con la Regione Piemonte, e in particolare con il Consiglio regionale – aggiunge il presidente di CAMERA, Emanuele Chieli – per proseguire così sulla strada delle collaborazioni con le istituzioni del territorio, percorso che portiamo avanti dalla nostra fondazione in una logica di scambio creativo e di sinergie culturali”.
Il tema della mostra viene declinato anche attraverso la pittura e la scultura, per un percorso che propone al pubblico numerosi spunti di riflessione attraverso diversi linguaggi artistici e visivi. Nella prima sala della Galleria Carla Spagnuolo sono infatti esposte alcune opere d’arte che fanno parte del patrimonio del Consiglio regionale: tre quadri di Pietro Morando (1889-1980), due di Massimo Quaglino (1899-1982), tre piccole sculture in bronzo appartenenti alla collezione del fonditore Emilio Sperati (1861-1931) ed anche quattro opere in prestito del pittore torinese d’adozione Salvatore Vitale (1945).
Informazioni per il pubblico
Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 – Torino
Ingresso gratuito
Orari: lun. – ven. dalle 9 alle 17
Sito: www.cr.piemonte.it
Dallo scalone monumentale che accoglie i visitatori con imponenza, si accede agli ambienti sontuosi, come la sala da pranzo, perfetta testimonianza della magnificenza regale.
L’Armeria Reale è una delle collezioni di armi e armature più ricche e antiche al mondo.
La Cappella della Sindone, capolavoro del Guarini, affascina per la sua straordinaria architettura barocca.
Un percorso che intreccia arte, storia e bellezza.
(Le foto sono della nostra lettrice Alessandra Macario)