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Riceviamo e pubblichiamo
Una consapevolezza, questa, non sempre facile da acquisire e maturare, relegando il ruolo paterno al solo dispensatore di stabilità economica a danno della parte affettiva ed educativa che il ruolo genitoriale, invece, impone.
Il 18 marzo il desiderio è allora quello di festeggiare tutti i papà, soprattutto quelli che ogni giorno lottano per poter donare affetto e continuare a essere parte attiva nella crescita dei propri figli.
L’appuntamento è per le ore 15:00, in via Garibaldi 1, a Torino: previsti un breve dibattito sul tema, un saluto ai partecipanti e un evento musicale molto suggestivo, con un duo che suonerà musica celtica con violino e arpa.
Visitare Borgo San Paolo è impossibile tanto è vasto ed anche un po’ dispersivo. Ma esiste un rione del quartiere che in qualche modo ne rappresenta uno dei simboli storici: in Via Lancia il noto Grattacielo Lancia, emblema di tante trasformazioni e vocazioni della zona. Da lì partirà il nostro Fatto-a-mano Tour all’ombra dei 17 piani di quello che oggi si chiama ‘Spazio Lancia ‘. Guidati da Cristina Mairano dell’agenzia ‘Il Mondo in Valigia’ arriveremo in un Laboratorio di ceramiche. Quindi lunga sosta in uno spazio che respira e contagia creatività . Un interno cortile non in vista dove opera con un taglio innovativo una stilista e creatrice di gioielli di sapore internazionale , Barbara Ebbi, in arte Malaika . Sarà bello ascoltare in quello spazio anche un’altra artigiana che opera perlopiù all’esterno o comunque in interni impegnativi: Paola Gilardi, restauratrice di opere murali e decoratrice d’esterni. Per fare infine tappa nella Libreria Binaria del gruppo Abele. Libri e artigianato sta diventando infatti uno dei valori aggiunti dei nostri Tour che del territorio intendono cogliere tutti i plus culturali. Gran finale con il consueto e riposante aperitivo. Con presente una scrittrice che vive nel Borgo e ce ne racconterà la sua esperienza.
Programma
Ore 10 – punto di ritrovo in via Lancia 27 per conoscere la trasformazione del Borgo. Lungo il percorso visite alle botteghe.
Ore 12 – A fine visita, aperitivo presso L’Osteria del Tranviere , con letture
Quota di partecipazione – 22 euro a persona
Per info
Organizzazione tecnica ONEIROS Incoming By IL MONDO in VALIGIA di C. & D. Viaggi sas
Via Caraglio 6/b – 10141 Torino – Tel 011.7732249 – Cell 3288811318
www.oneirosviaggi.it – www.mondoinvaligia.it – info@mondoinvaligia.it
«SENZA LA SANITÀ, IMPOSSIBILE IL NOSTRO ACCORDO SUL PIANO REGIONALE»
Dopo un mese di Tavoli tecnici per la redazione del Piano regionale sulla non autosufficienza,
è ancora fuori dall’accordo di programma la parte di competenza delle Asl.
Rinviato l’incontro che avrebbe dovuto svolgersi ieri con i tecnici regionali. Le associazioni
sono insoddisfatte del confronto politico: «Alle istanze avanzate non è seguito riscontro da
parte degli interlocutori politici. Chiediamo una svolta».
Le organizzazioni Anffas Piemonte, Fish Piemonte, Alzheimer Piemonte, Fondazione
promozione sociale, che partecipano ai Tavoli tecnico e politico per la scrittura del Piano
regionale non autosufficienza 2022-2024, esprimono serissima preoccupazione per il
mancato inserimento – nelle bozze circolate finora – delle garanzie sanitarie della presa in
carico delle persone con disabilità e dei malati non autosufficienti.
Com’è noto le prestazioni socio-sanitarie per le persone con grave e gravissima disabilità ed
i malati non autosufficienti prevedono, per legge, la competenza e quota economica di
copertura dei servizi a carico delle Aziende sanitarie. Ne sono esempio emblematico i servizi
residenziali o i Centri diurni per le persone con disabilità (70% a carico della sanità, 30%
utente/Comune) e la residenzialità per i malati non autosufficienti (50% sanità/50%
utente/Comune).
Per quanto riguarda la domiciliarità, la copertura dell’Azienda sanitaria riguarda gli interventi
professionali (medico, infermiere…), ma diverse esperienze regionali che fanno riferimento
a delibere e normative tutt’ora in vigore, hanno coperto una consistente porzione di
fabbisogno di tutela della salute degli utenti non autosufficienti con risorse socioassistenziali utilizzate di fatto come sanitarie (è il caso degli Extra-Lea torinesi che
garantiscono una migliore presa in carico, che andrebbe estesa al resto della Regione con
riconoscimento sanitario di parte delle attività di assistenza tutelare alla persona).
Il riparto delle risorse del Piano regionale per la non autosufficienza – pur disciplinando solo
risorse del comparto socio-assistenziale – deve tenere in opportuno conto e prevedere nei
documenti in preparazione da parte dalla Regione la competenza e la consistenza economica
dell’intervento sanitario, in modo da includerlo nello «Schema di Accordo di programma»
che ogni Direttore generale dell’Asl firmerà insieme al Direttore dell’Ambito territoriale
sociale corrispondente.
Ieri avrebbe dovuto svolgersi una nuova riunione del Tavolo tecnico, che non ha avuto luogo
poiché i funzionari regionali hanno annunciato di essere impegnati sul tema della redazione
del Piano con l’Assessore regionale alle Politiche sociali, Maurizio Marrone. Questo dimostra
che manca, anche nel confronto interno alla Regione, la parte sanitaria e la presenza
dell’Assessore Luigi Icardi e delle Aziende sanitarie locali.
Le organizzazioni che firmano questo comunicato concordano nell’affermare che, nell’ottica
della co-progettazione e co-programmazione,se il Piano regionale per la non autosufficienza
non prevederà la competenza degli interventi e il relativo budget a carico della Sanità, esse
si vedranno costrette a manifestare pubblicamente il proprio dissenso (fino in sede
nazionale), non accettando che nella delibera o negli atti di approvazione del Piano venga
inserito qualsivoglia riferimento ad un esito positivo della consultazione delle associazioni
degli utenti.
Giuliano Maggiora – Presidente Associazione Alzheimer Piemonte
Giancarlo D’Errico – Presidente Anffas Piemonte
Pericle Farris – Presidente Fish Piemonte
Maria Grazia Breda – Presidente Fondazione promozione sociale
Si chiama LOSA 2 ed è il progetto di HUB LOgistico della SAlute per l’insediamento in Piemonte di una piattaforma logistica dedicata al “mercato della salute” e alla crescita del settore Life Sciences. Presentato alla Camera di Commercio di Torino, è il risultato dello Studio di Prefattibilità realizzato dal Consorzio Insediamenti Produttivi, in collaborazione con Confindustria Piemonte, Bioindustry Park Silvano Fumero Società Benefit, IRES – Istituto Ricerche Socio Economiche del Piemonte, Sertec Engineering Consulting e con il contributo della Camera di commercio di Torino.
Il progetto, lanciato in un primo incontro svoltosi nel marzo 2022, è nato con l’obiettivo di mettere a sistema un modello logistico distributivo basato sulla concentrazione degli attuali magazzini in ambito farmaceutico e il loro potenziamento attraverso un unico hub logistico a livello regionale, interregionale e potenzialmente transfrontraliero, in una logica di efficientamento e gestione centralizzata già utilizzata efficacemente in altri settori.
Questo hub logistico prevede spazi per il settore industriale farmaceutico, per la sanità pubblica e privata, ma anche un’area sempre a disposizione per le emergenze sanitarie, Tutto ciò per valorizzare al meglio il settore Life science e la rilevante crescita che il Piemonte sta registrando negli ultimi anni.
Presentate tre ipotesi progettuali, tutte ubicate nel territorio metropolitano di Torino, di cui una in area greenfield e due in siti dismessi brownfield, con l’obiettivo di limitare il consumo di suolo e di tutelare e favorire il recupero e la rigenerazione urbana.
La presentazione dello studio “LOSA 2 Hub LOgistico della Salute Digital edition” segna il passaggio alla fase operativa del progetto con l’individuazione delle modalità per proseguire nell’attività attraverso l’affiancamento al gruppo di lavoro iniziale di una task force, composta da rappresentanti di imprese pubbliche e private del settore, esperti di logistica e sviluppatori, per dare concretezza e massima funzionalità al sito.
Sono intervenuti Alberta Pasquero, Vice Presidente Commissione Sanità e Scienza della Vita di Confindustria Piemonte, Michele Rosboch, Presidente Istituto di Ricerca Economico-Sociale (IRES) della Regione Piemonte, Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, Margherita Destudio, di Confindustria Piemonte – Sviluppo Territoriale e Internazionalizzazione, Domenico Gabriele, Marco di Perna, Francesco Guglielmi di Sertec Engineering Consulting.
Secondo Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino, ente che ha promosso la ricerca: “L’interessante studio presentato oggi conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta, dal momento che il nostro territorio possiede già tutte le caratteristiche necessarie (infrastrutture, competenze, aree utilizzabili) per intercettare investimenti e posizionare con successo un hub logistico moderno e competitivo dedicato all’ampio comparto delle Life Sciences“.
“Lo studio condotto da Ires, in collaborazione con le altre realtà del gruppo di lavoro, evidenzia come il Piemonte, e in particolare il territorio metropolitano torinese, sia il luogo più idoneo ad ospitare un hub logistico della salute con un bacino di riferimento interregionale (di fornitori e clienti) – dichiara Angelo Robotto, direttore Ires Piemonte – Questo grazie alla presenza di un solido e radicato «ecosistema» dedicato al settore Life Sciences; alle prospettive di sviluppo infrastrutturale; alla la disponibilità di aree e immobili industriali a costi inferiori rispetto ad altre aree del Nord Italia; alla disponibilità e qualità di competenze innovative».
«La logistica, nel periodo post-pandemico– aggiunge Michele Rosboch, Presidente Ires Piemonte – si sta sempre più verticalizzando; processo per cui emergono le potenzialità di una piattaforma logistica dedicata alle Life Sciences in Piemonte, che consentirebbe un aumento di competitività a tale settore». Per Ires l’indagine è stata condotta dalla ricercatrice Cristina Bargero.
«Il settore delle Life Sciences è in rapida evoluzione e l’ambito logistico si sta rivelando sempre più cruciale per competere a livello globale: nasce da questa convinzione Losa 2. Ringrazio i molti soggetti pubblici e privati che hanno partecipato allo sviluppo del progetto e a quest’incontro. Nasce oggi un nuovo e più ampio gruppo di lavoro che potrà portare a compimento questo progetto e renderlo cantierabile» conclude la Vicepresidente Commissione Sanità e Scienza della Vita di Confindustria Piemonte.
Un operaio cinquantenne è rimasto ucciso per la caduta di un albero che lo ha investito. È accaduto ieri a Revigliasco d’Asti. Si tratterebbe di un incidente sul lavoro. L’uomo è morto sul colpo, schiacciato dalla pianta che stava abbattendo. Da verificare la dinamica dei fatti per accertare se la caduta dell’albero sia dovuta a un’errata manovra dell’operaio o al forte vento.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Il TFF annuncia due contenuti della sua prossima edizione, che si svolgerà a Torino dal 24 novembre al 2 dicembre 2023.
In collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale sarà proposta una retrospettiva dedicata a Sergio Citti, di cui quest’anno ricorre il novantesimo anno dalla nascita. Consulente, collaboratore e amico di Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti ha proposto un cinema fortemente connotato nella compresenza tra popolarità e ricerca, un cinema in cui l’impegno non è mai disgiunto dalla semplicità e leggerezza del racconto.
La retrospettiva è curata da Stefano Boni, Grazia Paganelli, Matteo Pollone e Caterina Taricano e sarà accompagnata da un convegno e da un volume edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, nel quale saranno raccolti contributi di David Grieco (nello staff del TFF), Giancarlo Scarchilli, Carlo Verdone, Claudio Amendola, Silvio Orlando, Fiorello, Malcom McDowell, Maurizio Ponzi, Harvey Keitel, Jodie Foster, Giancarlo Giannini e dei tanti altri autori e attori che hanno lavorato con Citti.
Dopo il successo dell’anno scorso, il TFF ripropone la rassegna Mezzogiorno di fuoco dedicata al western americano con un omaggio a John Wayne, il più grande attore western di tutti i tempi, nel 60° anniversario dell’uscita del suo film Donovan’s Reef (I tre della croce del sud), il film che meglio di tutti riassume il perfetto sodalizio tra Wayne e John Ford, il suo regista di riferimento.
D’altronde, come affermava Jean-Luc Godard, “come posso odiare John Wayne, perché simpatizza per Goldwater, e poi amarlo teneramente, quando prende improvvisamente tra le braccia Nathalie Wood, negli ultimi minuti di Sentieri Selvaggi?”
I film saranno, come di consuetudine, presentati ogni giorno alle ore 12 e introdotti da esperti e appassionati del genere.
Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino
In riferimento al finanziamento da 6,3 milioni di euro per la misura MIP Mettersi in Proprio per il prossimo triennio da parte della Regione Piemonte, Ascom Torino esprime la propria soddisfazione per questo importante finanziamento.
“Desideriamo sottolineare – dichiara il direttore di Ascom Confcommercio Torino e provincia Carlo Alberto Carpignano – l’importanza di questa storica misura, che consente alle persone di tradurre la loro idea imprenditoriale in nuova impresa, partendo con tutti gli strumenti necessari per affrontare la sfida. Ascom Torino, attiva sul campo con Mip sin dalla creazione del servizio, mette a disposizione professionisti e tutor con esperienza e competenza per avere la giusta cassetta degli attrezzi”.
Riceviamo e pubblichiamo
A questo link il dettaglio di tutti i tavoli dove sarà possibile firmare in Piemonte e qui per attivarsi come volontari
“Vogliamo impedire che si continui ad imporre ai pazienti, come una tortura, di essere sottoposti a sofferenze insopportabili contro la propria volontà. Vogliamo quindi che sia garantita a tutti i cittadini e a tutte le cittadine la possibilità di scegliere di essere aiutati ad interrompere la propria vita”, ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, oggi a Torino per presentare l’avvio in Piemonte della raccolta firme per la proposta di legge popolare regionale “LiberiSubito” per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. “Oggi, grazie alla sentenza della Corte costituzionale, in Italia, a determinate condizioni, è già possibile accedere legalmente alla morte volontaria medicalmente assistita. Il problema è che non ci sono procedure e tempi certi. Si rischia quindi che si verifichino altri casi come quello di Federico Carboni nelle Marche. Federico ha impiegato due anni per vedere riconosciuto il proprio diritto. Le persone con condizioni di sofferenza estrema e malattia terminale non hanno due anni di tempo per entrare e uscire dai tribunali. La sanità è regionale, serve dunque una legge regionale che garantisca regole e tempi certi, perché entro 20 giorni una persona in condizioni di sofferenza insopportabile deve poter avere la risposta a ciò che chiede. Per questo oggi, dopo il Veneto e l’Abruzzo, parte anche in Piemonte la raccolta firme per una proposta di legge regionale. Tutti i sondaggi lo dicono – conclude Cappato -, il tema del fine vita non è nè di destra, di sinistra, di laici o di cattolici, la gente questi temi li ha vissuti sulla propria pelle ed è questa è la nostra forza”
La proposta di legge popolare regionale “Liberi Subito” è stata elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. L’obiettivo è raccogliere 8.000 firme di cittadini residenti in Piemonte in 6 mesi. L’intenzione è quella di arrivare a una normativa di attuazione (procedure e tempi) per accedere ad una morte volontaria attraverso l’auto somministrazione del farmaco letale. Al raggiungimento delle firme, la proposta di legge, dopo il deposito, sarà sottoposta alla commissione di garanzia che esprimerà un parere consultivo, poi, sull’ammissibilità, la valutazione passa all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.
APPROFONDIMENTO
Le condizioni previste dalla sentenza numero 242 del 2019 della Corte Costituzionale per accedere al suicidio medicalmente assistito – che ha valore di legge e attualmente regolamenta il tema nel nostro paese – al termine del processo Cappato/Antoniani sono quattro: 1) essere affetto da patologia irreversibile 2) che produca sofferenze fisiche o psicologiche che la persona reputa intollerabili 3) la capacità di prendere decisioni libere e consapevoli, ed 4) essere tenuti in vita da trattamenti di sostegno vitale. Tali condizioni della persona malata insieme alle modalità per procedere al suicidio medialmente assistito devono essere verificate dal SSN previo parere del comitato etico competente. Nella proposta di legge vengono definiti tempi e procedure certi per la verifica delle condizioni e delle modalità per l’accesso al percorso di suicidio medicalmente assistito.
Non saranno più disponibili i moduli finora utilizzati presenti sulla pagina dedicata della Città di Torino perché non sarà più valida la procedura tramite invio alla casella di posta elettronica.
Per utilizzare il nuovo servizio basterà collegarsi al sito della Città di Torino e da qui al portale Torino Facile – Permessi ZTL. Dopo essersi autenticati tramite Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, sarà possibile prendere visione delle modalità per la presentazione delle istanze e dei vari tipi di permessi – Blu-A; Blu-B; Cantiere, Veicoli pesanti (VEP), Verde, Borgo Dora – gestiti e rilasciati dalla Città.
Il rilascio dei permessi prevede una fase istruttoria con le necessarie verifiche da parte degli uffici: per questo è sempre consigliabile presentare la domanda per tempo.
Rimane per il momento invariato l’iter per la richiesta dei permessi CUDE, per residenti a Torino con capacità deambulatoria sensibilmente ridotta, ciechi assoluti e altre patologie individuate dall’ASL di competenza. Tutte le informazioni sulla procedura sono reperibili sul sito della Città all’indirizzo Torino Facile – Permessi CUDE e sul sito della Città nella sezione Trasporti e Viabilità – Mobilità per i disabili.