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TJF 2023, concerti sold out per un festival diffuso che ha entusiasmato il pubblico

 

Un Torino Jazz Festival di grandi numeri quello del 2023, sold out praticamente tutti i concerti, sia i main, diffusi nei vari luoghi della città, sia i club collocati sul territorio.

Risultato entusiasmante per i 9 giorni di programmazione – dal 22 al 30 aprile 2023 – durante i quali si sono tenuti ben 93 appuntamenti organizzati in 62 luoghi sparsi in città, con artisti provenienti da ogni parte del mondo che hanno offerto un ampio panorama di tutti i linguaggi del jazz.

L’affluenza per i 17 concerti principali è stata di 12.513 persone mentre nei 32 club si è registrato un dato di 3.200 ingressi. Ai 34 Jazz Blitz hanno partecipato in 2.000 e in 717 hanno seguito i Talk e gli Special. Il TJF 2023 ha totalizza 18.430 ingressi. Il 29% in più rispetto allo scorso anno.

Da segnalare la presenza ai concerti di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia e da tutto il mondo alcuni dei quali giunti appositamente a Torino per seguire il TJF durante i ponti del 25 aprile e 1 maggio.

Il 2023 è stato l’anno delle sorprese – dichiara il Direttore del TJ Festival, Stefano Zenni –Siamo stati sorpresi dall’incredibile affluenza di pubblico e dall’entusiasmo scatenato da tutti i concerti; dalla reazione dei musicisti di mezzo mondo che, felici dell’accoglienza degli ascoltatori, hanno dato letteralmente il meglio si sé; dalla straordinaria risposta organizzativa e artistica dei club, dalla contentezza che ha accompagnato i Jazz Blitz in luoghi spesso di sofferenza; dall’interesse vivace per i Jazz Talks e le iniziative speciali. Forse non dovremmo sorprenderci per l’armonia che da tempo si è stabilita tra il festival e tutta la città, ma non si può non rimanere sorpresi dall’intensità dell’abbraccio reciproco. Tutto questo ha lasciato un segno durevole che ci guiderà fino alla prossima edizione”.

“È stato un Festival straordinario che ha messo d’accordo tutti, gli appassionati e la critica, i torinesi e i numerosi turisti in città per i ponti di fine aprile, gli spazi del centro con quelli dei quartieri cittadini – dichiara il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, -. Abbiamo chiuso l’XI edizione di una rassegna che sia per la qualità che ha saputo offrire sia per il profilo che ha assunto ha conquistato passione e partecipazione di tantissime persone”.

“Sono molto felice. Questa edizione del Torino Jazz Festival ha saputo interpretare perfettamente lo spirito culturale della Città e in particolare dell’Amministrazione – dichiara l’Assessora alla Cultura, Rosanna Purchia -. Il jazz ha invaso Torino coinvolgendo tutti. Dai club collocati nelle diverse circoscrizioni, che da sempre ne accolgono il ritmo, al centro che ha ospitato molti concerti del programma main. Dai luoghi di assistenza, accoglienza e incontro, ai mercati e agli edifici simbolo come la Scuola di Applicazione e Palazzo Cisterna. Abbiamo cercato di unire lo spirito sociale e civile radicato nella nostra città con la cultura e di proseguire con una particolare attenzione alle nuove generazioni. Indicazioni, queste, che il direttore artistico ha saputo declinare alla perfezione”.

Dopo la seguitissima esibizione della Marching Band JST Jazz Parade sabato 22 aprile, la produzione originale di Peppe Servillo & TJF All Stars ‘Natura morta con custodia di sax’ ha ufficialmente aperto l’XI edizione del festival, con una straordinaria partecipazione di pubblico che anche nelle giornate successive ha riempito tutti gli spazi scelti per ospitare i concerti.

Cristina Zavalloni con l’Orchestra del Conservatorio di Torino; Kenny Barron Trio; Federica Michisanti trio con ospite Louis Sclavis; Shabaka Hutchings, Majid Bekkas e Hamid Drake; Hamid Drake con ‘Turiya’; Steve Coleman and Five Elements; Furio Di Castri; Roberto Ottaviano; Paal Nilssen-Love; Francesco Diodati insieme ai ‘tellKujira’; Craig Taborn; Eva Risser; Sarathy Korwar, hanno regalato momenti indimenticabili di grande musica sottolineati da lunghissimi applausi e standing ovation.

È stato Stefano Bollani, domenica 30 aprile, Giornata Internazionale Unesco del Jazz, con il suo doppio appuntamento all’Auditorium del Lingotto a chiudere il Festival, con quasi 4mila spettatori entusiasti.

Il Torino Jazz Festival 2023 è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino con il sostegno del Ministero della Cultura, Main Partner Intesa Sanpaolo e IREN, con il contributo di ANCoS e Confartigianato Imprese Torino, e in collaborazione con Fondazione CRT e OGR Torino.

La musica jazz prosegue in regione con il Torino Jazz Festival Piemonte che a partire dal mese di giugno renderà omaggio al jazz con oltre 20 appuntamenti, diffusi in tutte le province, secondo un modello peculiare e originale. Un cartellone diffuso per portare il meglio delle produzioni jazz contemporanee in Piemonte e che questa estate ospiterà – tra gli altri – il chitarrista statunitense Stanley Jordan, il pianista jazz francese Jacky Terrasson e Boosta, pseudonimo di Davide Dileo co-fondatore dei Subsonica. Il programma sarà presto online su piemontedalvivo.it.

Il festival nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Piemonte dal Vivo e la Città di Torino con il suo Torino Jazz Festival in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino e il Consorzio Piemonte Jazz.

Foto Alessandro Bosio

“Questa non è la fine E amerai ancora”

Music Tales, la rubrica musicale 

“Questa non è la fine

 E amerai ancora”

La sindrome della persona rigida colpisce il sistema nervoso centrale ma provoca rigidità muscolare progressiva, rigidità e spasmi, principalmente nel tronco e nell’addome.

Celine Dion è affetta da questa rara patologia e per il momento non potrà più cantare. Lo ha rivelato la stessa pop star canadese, 54 anni, in un video pubblicato sul proprio profilo Instagram.

Classe ‘68 la cantante canadese emerge come cantante negli anni ottanta, ottenendo i primi riconoscimenti internazionali con la vittoria al Festival mondiale della canzone popolare del 1982 e all’Eurovision Song Contest del 1988, dove rappresentò la Svizzera. Dopo aver migliorato la conoscenza dell’inglese, firmò un contratto discografico con la Epic Records e nel 1990 pubblicò il suo primo album in inglese, Unison.

Durante gli anni novanta Céline raggiunse la fama dopo aver pubblicato diversi album tra cui Falling Into You (1996) e Let’s Talk About Love (1997), entrambi certificati dischi di diamante negli Stati Uniti, mentre D’eux (1995) divenne l’album in lingua francese più venduto di tutti i tempi. Dion ottenne il successo internazionale anche con diversi singoli come The Power of Love, Think Twice, Because You Loved Me, My Heart Will Go On (cantata per il film Titanic ed i cui autori del testo furono premiati con il Premio Oscar alla miglior canzone) e I’m Your Angel (cantata insieme a R. Kelly).

Nel 1999 Dion annuncia una pausa dalle scene sia per il desiderio di maternità sia per restare accanto al marito René Angélil durante la cura di un cancro faringeo. Nel 2002 torna ai fasti dello star-system con un nuovo album, A New Day Has Come e con un residency show, A New Day…, tenutosi presso il Caesars Palace di Las Vegas tra il 2003 e il 2007.

La sua musica è stata influenzata da generi che spaziano dal rock all’R&B, dal gospel alla musica classica. Canta principalmente in francese e inglese, ma ha anche interpretato brani in giapponese, italiano, latino, napoletano, spagnolo, tedesco e mandarino. Nonostante i suoi dischi abbiano spesso ricevuto pareri contrastanti da parte della critica, è considerata una delle cantanti più influenti della musica pop ed è fra le artiste femminili che hanno venduto di più negli Stati Uniti durante l’era Nielsen SoundScan. Nel 2003 è stata premiata dalla Federazione Internazionale dell’Industria Fonografica (IFPI) per aver venduto oltre 50 milioni di copie in Europa e nel 2016, durante la cerimonia dei Billboards Music Award, è stata riconosciuta con l’Icon Award, rimanendo l’artista musicale canadese con le maggiori vendite, circa 200 milioni di copie in tutto il mondo.

Oggi il suo corpo le lancia dei segnali,ma quando accadono delle coincidenze particolari facciamo fatica a credere che “sia stato solo un caso” perché il destino sembra volerci comunicare qualcosa.

Nella vita di noi tutti arrivano dei momenti in cui tocca imbatterci con delle situazioni dure e complicate, davanti alle quali bisogna trovare la forza di reagire per riuscire a superarle.

Per questo, mentre ascoltate il suo ultimo brano, per favorem sognate come se doveste vivere per sempre, e vivete come se doveste morire domani.

“Il miglior premio che la vita ha da offrire è di gran lunga la possibilità di lavorare sodo per un lavoro che vale la pena fare.”

Buon ascolto

Céline Dion – Love Again (from the Motion Picture Soundtrack) (Official Lyric Video)

CHIARA DE CARLO

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Affetti Collaterali insegna e divulga l’arte teatrale

VIAGGIO TRA LE ASSOCIAZIONI TORINESI

L’Associazione di promozione sociale e compagnia teatrale  Affetti Collaterali  è stata costituita il  3marzo 1999.

Ha conseguito il 1.o PREMIO NAZIONALE ASSOLUTO “CULTURA E SOCIETA’ – SEZ. TEATRO”
MEDAGLIA DELLA PRESIDENZA DELLA CAMERA

Questi gli scopi istituzionali:
Promuovere attività di carattere socio-culturale volte a divulgare l’arte teatrale e il suo
insegnamento, favorire l’integrazione sociale delle persone disabili, proporre laboratori e
stages rivolti ad attività socio/culturali, collaborare con Associazioni aventi scopi
umanitari.

Vengono proposte attività di vario tipo:

spettacoli per tutte le età

(al momento disponibili: KATACLISMA – commedia brillante, BANCA DI RIPOSO – commedia brillante, IL PICCOLO PRINCIPE tratto dall’omonimo libro, MIRIAM QUELLO CHE I VANGELI NON DICONO – reading drammatizzato tratto dall’omonimo libro di Patrizio Righero)

sketch, cabaret, magia, Letture drammatizzate di testi letture (con musicista) laboratori, crazy teatre, gioca teatro, lettura interpretata e uso della voce, il corpo e il gesto ecc…

La Compagnia informa che le attività, possono essere orientate anche alle persone con disabilità fornendo importanti momenti di integrazione.

FB: Compagnia Teatrale Affetti Collaterali

Auto contro furgone: un morto e un ferito grave

Questa mattina, dopo le 10, si è verificato un incidente mortale sulla tangenziale Ovest a Vercelli. Secondo le prime ricostruzioni, un furgone di una ditta di spedizioni e un’auto sono stati coinvolti in uno scontro nel quale uno dei due conducenti ha perso la vita, mentre l’altro è attualmente in gravi condizioni: è stato trasportato in ospedale secondo le prime informazioni dei sanitari. La scena è stata presidiata non solo dal servizio di emergenza 118 ma anche dagli agenti della polizia municipale, che stanno indagando sulla dinamica.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Tra il 25 aprile e il 1° maggio  39 mila visitatori al Museo del Cinema

 Alla Mole Antonelliana, che chiude anche un aprile record con oltre 80.000 presenze

Molti giorni sold-out e lunghe file davanti alla Mole Antonelliana, visite guidate programmate esaurite e tanto pubblico al Museo Nazionale del Cinema di Torino: sono infatti state 39.000 le persone che hanno varcato le porte del monumento simbolo della città da venerdì 21 aprile a lunedì 1° maggio 2023.

“Abbiamo chiuso il mese di aprile con una cifra record, oltre 80.000 presenze, e il museo ha raggiunto la sua capienza massima disponibile sia durante il ponte del 25 aprile che per il 1° maggio – sottolineano  Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema. La possibilità di acquistare i biglietti online e il prolungamento dell’orario di apertura nei giorni di maggior affluenza sicuramente hanno contribuito a rendere il museo più fruibile ai tanti visitatori che in questi giorni hanno scelto come meta la nostra città e la nostra regione, grazie anche a una politica di comunicazione turistica e culturale che promuove le nostre tante eccellenze del territorio”.

 

22.110 visitatori al MAUTO  per i ponti del 25 Aprile e 1° maggio

Torino, 2 maggio 2023. Strepitoso risultato per il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile nel periodo dei ponti: da venerdì 21 aprile a lunedì 1°maggio i visitatori sono stati 22.110. Rispetto allo scorso anno – quando si sono registrati 11.234 ingressi – le presenze sono aumentate del  96% .

Nello stesso periodo del 2019 – prima della pandemia – i visitatori furono 13.796.

 

Nel periodo 21 aprile – 1° maggio, il giorno di maggior affluenza è stato domenica 30 aprile nel quale si sono registrati quasi 4.000 ingressi.

 

Con 44.268 ingressi, il mese di aprile registra il record mensile di affluenza e si attesta come uno dei mesi migliori dell’anno: l’anno scorso i visitatori furono 27.509. Molto  elevata è stata la percentuale di visitatori stranieri, provenienti in prevalenza dal nord Europa (Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Francia).

 

Grande apprezzamento per le tante e varie visite guidate organizzate dal Museo, sia quelle alla collezione permanente che quelle alle mostre temporanee attualmente in corsoThe Golden Age of Rally – la grande retrospettiva dedicata agli anni d’oro delle competizioni rallystiche; L’Iso avventura –che racconta la straordinaria vicenda industriale del marchio Iso; e Arte di boita: l’arte torinese di trasformare la sostanza – una performance che mette in scena la creazione unica di una vettura e rende omaggio alla creatività e alla tecnica degli atelier torinesi degli anni ’50 e ’60, le boite appunto.

 

 Dl Cutro, Grimaldi (AVS): Un decreto per produrre irregolarità e marginalità

 Meglio buonisti che cattivisti.

“Il decreto chiamato indecentemente ‘Cutro’ è scritto apposta per rendere irregolare, insicuro e sostanzialmente impossibile ogni tentativo di trovare accoglienza e integrazione in Italia. A partire dalla limitazione estrema delle norme sul permesso di soggiorno per protezione speciale, fino ad arrivare al rafforzamento di quella vergogna che sono i Centri di permanenza per il rimpatrio. Il senso di questa misura è comunicare a ogni persona straniera: ‘sei indesiderata, cercheremo di renderti la vita impossibile’. Un decreto deterrente su cui nessuno, nella maggioranza, ha il coraggio di dire ciò che pensa fino in fondo: ecco perché sono solo dei mezzi fascisti, dei mezzi suprematisti, dei mezzi razzisti. Una metà della loro identità se l’è portata via la vergogna. Meglio buonisti che cattivisti: non serve un armocromista per capire che il nero non sta bene con tutto” – così alla Camera il Vicepresidente di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, rispondendo all’onorevole Bicchielli, durante la discussione sulla conversione in legge del decreto 10 marzo 2023, n. 20, recante “Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare”.

Gam, Mao, Palazzo Madama: oltre 7500 visitatori nel ponte

Sono 7.550 le persone che hanno visitato, tra venerdì 28 aprile e lunedì 1° maggio 2023, le collezioni permanenti e le mostre in corso nei Musei Civici: GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica.

In particolare, sono stati 2.119 i visitatori della GAM2.139 quelli del MAO e 3.292 quelli di Palazzo Madama.

Il giorno di maggior affluenza è stato domenica 30 aprile, con 3.085 presenze.

Coldiretti: la pioggia caduta (con l’acqua persa) dimostra l’urgenza di un Piano per i piccoli invasi

«Se avessimo potuto trattenere anche solo una piccola parte dell’acqua dilavata via nei fiumi in seguito alle precipitazioni abbondanti di questo weekend avremmo messo al sicuro le coltivazioni per tutta l’estate fino al completamento delle maturazioni». È il commento del presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici dopo la due giorni di pioggia caduta, finalmente abbondante, sui campi, sui frutteti, sui prati e sui boschi del Torinese dove si sono registrati fino a 120 mm di acqua nelle fasce pedemontane e di alta pianura tra Canavese e Pinerolese.

La pioggia abbondante ha scongiurato la catastrofe nei campi proprio nel momento in cui si sono appena completate le semine primaverili e mentre il foraggio sta crescendo nei prati, ma se l’acqua, assorbita dal terreno, favorirà la prima crescita delle piantine il fabbisogno irriguo annuale non è certo soddisfatto con solo due giornate di “innaffiata”. Quello che invece sarebbe sufficiente per tutto l’anno è il volume di acqua che, se fosse presente una rete di infrastrutture di trattenuta e accumulo, costituirebbe una preziosa scorta per salvare i raccolti in caso di siccità.

Per questo Coldiretti Torino torna a chiedere alla Regione un Piano per i piccoli invasi.

«In due giorni sui territori del Torinese, al di sotto della quota neve, è caduta una media di 80 mm di pioggia cumulata. Al netto dell’acqua assorbita dal terreno e di quella che ha dato un po’ di sollievo alle falde è finito nei fiumi, e dunque “transitata” verso il mare, una quantità pari al 50% della portata media del Po a Torino. Si tratta di acqua che è finita nel Po e che rivitalizza il Grande Fiume per tutto il suo corso e che, comunque, fa bene all’ambiente. Ma se fossimo stati in grado di immagazzinare anche solo un decimo di questa acqua, calcolando i fabbisogni idrici delle varie colture, avremmo accumulato circa 15 milioni di metri cubi, pari a circa la metà della capacità della diga idroelettrica di Ceresole Reale, che, ripartiti nei vari comprensori irrigui, avrebbero permesso di gestire un’eventuale crisi idrica estiva. Non capiamo cosa si aspetti a varare una progettazione complessiva in favore dei piccoli invasi sul territorio».

Oltre i 2000 metri di quota è nevicato, ma questa neve non sarà sufficiente per rimpinguare le portate dei fiumi nel periodo estivo, quando solitamente la “piena stagionale” è costituita proprio da acqua di neve fusa che poi lascia posto all’apporto della fusione dei ghiacciai, ormai quasi inconsistenti in tutte le testate delle valli torinesi. «Con rammarico agli agricoltori non resta che sperare che piogge come quelle di questi ultimi due giorni di ripetano con costanza per tutto il periodo estivo. In caso contrario l’agricoltura sarà in crisi anche quest’anno».

Serie A, mercoledì in campo le torinesi

33esima giornata
Serie A
Mercoledì 3 maggio
Ore 18
Juventus -Lecce
Sampdoria-Torino

Turno infrasettimanale di campionato con le 2 squadre torinesi impegnate contro Sampdoria e Lecce,impegnate nella lotta per la salvezza,con i blucerchiati quasi retrocessi.Il tecnico granata Ivan Juric potrebbe cambiare qualcosa nella sua formazione e potrebbero tornare titolari Samuele Ricci e Wilfried Singo. La situazione dei due giocatori è differente:il secondo contro l’Atalanta è entrato in campo all’86’ al posto di Lazaro e sta disputando una stagione piuttosto deludente; il primo ha dovuto saltare alcune partite per problemi fisici.
Sul fronte bianconero la Juve arriva da 1 punto conquistato nelle ultime 4 gare.I 3 punti diventano fondamentali per poter conservare il terzo posto,valido per qualificarsi in Champions League.
Ci sarà Di Maria: l’argentino risponderà alla convocazione, salvo scenari differenti a poche ore dalla sfida. Anche Vlahovic è a posto: si candida ora a un ruolo da protagonista assoluto per ottenere la riconferma nella Juve futura.

Formazioni
Juventus (3-5-1-1): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Soulé; Milik. All. Allegri
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Blin, Hjulmand, Gonzalez; Di Francesco, Ceesay, Banda. All. Baroni

Sampdoria (3-4-1-2): Ravaglia; Gunter, Murillo, Amione; Zanoli, Winks, Rincon, Augello; Cuisance; Lammers, Gabbiadini. All.: Stankovic.
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Buongiorno; Singo, Linetty, Ilic, Rodriguez; Miranchuk, Karamoh; Sanabria. All.: Juric.

Enzo Grassano