ilTorinese

Il Comune di Torino vuole pedonalizzare tutta via Roma

Via Roma potrebbe diventare  interamente pedonale. Questo l’intento del  Comune di Torino, che prevede di pedonalizzare il tratto compreso tra piazza San Carlo e piazza Carlo Felice, oggi ancora aperto alla circolazione. L’intenzione è di sostituire all’asfalto una nuova pavimentazione in questa parte della via.

 

Barista difende la moglie da tre ragazzi: gli spaccano i denti

Brutta avventura per il barista del Petit Bar di Settimo Torinese che è stato malmenato  brutalmente da tre giovani che avevano importunato sua moglie nella serata di sabato. L’uomo ha cercato di difendere la donna ma è stato picchiato nel dehors del suo locale. Il barista, di origini cinesi, ha riportato contusioni a un occhio e la rottura di alcuni denti che i medici hanno dichiarato guaribili in 30 giorni. I carabinieri hanno identificato i tre balordi, che sono stati denunciati per lesioni.

Lega: “Stop al cibo sintetico vittoria per il Piemonte”

“Lo stop per Decreto al cibo sintetico è innanzitutto una vittoria della nostra regione, che vede finalmente un baluardo a difesa delle sue filiere agroalimentari e zootecniche. Ma è anche una vittoria delle decine di migliaia di piemontesi che hanno sottoscritto la petizione di Coldiretti che chiedeva di fermare questa assurda degenerazione e del gruppo Lega Salvini Piemonte, che per primo l’ha portata all’attenzione della politica. Grazie a un Ordine del giorno a mia prima firma il Consiglio regionale si è infatti potuto esprimere chiedendo al governo di attivarsi contro la diffusione degli alimenti da laboratorio. Un appello che evidentemente non è caduto nel vuoto, in difesa di un settore, quello del cibo piemontese, il cui valore aggiunto ammonta a 8,1 miliardi di euro, pari al 2,5% della ricchezza generata a livello regionale e all’11,4% della nostra manifattura, con 4.390 aziende. Un quadro economico che non può prescindere dall’indissolubile legame storico e culturale che unisce il Piemonte ai suoi prodotti di eccellenza, come del resto testimoniato dalla nostra rete museale espressamente dedicata al food, dal ricchissimo calendario di eventi e incontri sull’alimentazione e sul vino, dal settore fieristico e dei festival fino ad arrivare al turismo rurale e di riscoperta delle nostre tradizioni enogastronomiche. Con il cibo sintetico, invece, avremmo assistito a una ingegnerizzazione estrema che avrebbe limitato le nostre scelte alimentari e avrebbe spezzato forse per sempre lo straordinario legame tra il cibo e la natura. Pericoli che, anche grazie alla Lega e alle sue battaglie in favore dei nostri produttori e dei nostri territori, sono stati scongiurati”.

 

Lo dichiara in una nota il vicepresidente della commissione Ambiente Matteo Gagliasso, consigliere saviglianese del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte.

La polizia arresta 16 affiliati alla mafia nigeriana che gestisce lo spaccio a Torino

La Polizia di Stato ha eseguito numerose ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Torino, su delega della Procura della Repubblica di Torino, nei confronti di un gruppo di cittadini nigeriani sospettati di appartenere al sodalizio criminale di stampo mafioso denominato “EIYE”.

I provvedimenti restrittivi sono stati disposti all’esito di lunghe e complesse indagini e hanno riguardato complessivamente 16 persone, delle quali 11 sono state rintracciate sul territorio nazionale.

Per la realizzazione della fase esecutiva, sono stati impiegati complessivamente oltre 100 uomini della Polizia di Stato, con l’utilizzo di Reparti di rinforzo del controllo del territorio. Oltre alla Squadra Mobile di Torino, l’attività ha coinvolto anche gli omologhi uffici delle Questure di Cuneo, Varese, Bergamo e Livorno.

Secondo l’ipotesi d’accusa i provvedimenti cautelari riguarderebbero personaggi sospettati di rappresentare il vertice del livello nazionale dell’organigramma, direttamente incaricato delle nuove affiliazioni e della gestione dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle varie piazze cittadine.

Le indagini hanno consentito la raccolta di rilevanti indizi in grado di suffragare l’ipotesi dell’esistenza e dell’incidenza sul territorio del capoluogo piemontese del cult degli EIYE, grazie alle evidenze emerse sia dalle intercettazioni che dalle testimonianze di alcune persone, appartenenti alla comunità nigeriana di Torino.

Tali acquisizioni sarebbero idonee a dimostrare, secondo l’ipotesi d’accusa, come l’organizzazione indagata venga percepita dalla comunità di riferimento come connotata da un carattere “mafioso” che, maturato nello Stato di origine, risulterebbe ormai noto ai nigeriani anche al di fuori della loro terra, i quali ben ne conoscono le peculiarità e il modus operandi in patria, che rendono i membri notoriamente pericolosi e violenti, tendenti a imporre con la forza la propria volontà.

Le attività investigative, avviate nel marzo del 2019, si sono sviluppate attraverso attività tecniche di intercettazione, nonché articolati e dinamici servizi di diretta osservazione e pedinamento sul territorio, e hanno consentito di individuare coloro che, secondo l’ipotesi accusatoria, rappresenterebbero i vertici nazionali del cult, in costante e diretto contatto con i leader operanti in Nigeria.

Le indagini hanno permesso altresì di ricostruire nel dettaglio la struttura del sodalizio criminale che, secondo gli elementi raccolti, appare caratterizzato da un’organizzazione gerarchica piramidale, che si qualificherebbe per la presenza di un organismo operante a livello nazionale e di numerose articolazioni locali, attive in singole città italiane. La struttura nazionale risulterebbe dotata di un’organizzazione verticistica che vede al proprio apice un “World Ibaka”, detentore del potere esecutivo, il quale godrebbe, sempre in ipotesi di accusa di prestigio internazionale ed è in contatto con l’organismo madre in Nigeria. Risulterebbe suddivisa in sezioni provinciali o locali chiamate “Zone”, ma loro volta guidati da un “Zona Head”.

L’attività tecnica ha documentato, come già emerso in precedenti investigazioni ed attestato in sentenze definitive emesse a carico di analoghe consorterie nigeriane, l’esistenza di una struttura organizzativa, connotata da un insieme di regole di condotta, violenti riti di affiliazione, l’uso di un linguaggio esclusivo tra i membri (finalizzato a rendere meno permeabile il contenuto dei dialoghi e a rafforzare il senso di appartenenza tra i sodali), la divisione in ruoli e cariche corrispondenti a precise funzioni, l’intimidazione ed il ricorso alla violenza fisica in caso di trasgressione delle norme comportamentali proprie dell’ organizzazione.

La solidità della struttura è risultata chiaramente un elemento distintivo della consorteria criminale investigata, che avrebbe posto solide radici in numerose regioni d’Italia.

Come tutte le confraternite nigeriane, vi sono elementi per ritenere che gli EIYE abbiano i loro segni distintivi: come simbolo un uccello, talvolta raffigurato mentre stringe tra gli artigli un teschio umano, mentre il colore abitualmente indossato è il blu.

Secondo l’ipotesi d’accusa, sono stati raccolti significativi indizi di colpevolezza a carico dei sodali: in base alle risultanze dell’indagine, il Tribunale di Torino ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere a carico di sedici persone, contestando, oltre al reato di associazione per delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis c.p.), i delitti di rapina, estorsione, lesioni e reati in materia di stupefacenti.

Vi sono gravi indizi per ritenere che l’organizzazione investigata presenti tutti i caratteri di un’associazione di tipo mafioso, poiché connotata, anzitutto, da una precisa struttura gerarchica con ruoli e cariche ufficiali, a cui corrispondono compiti ben precisi. Le affiliazioni, secondo quanto ricostruito dalle indagini svolte, risultano caratterizzate da atti violenti e rigidi rituali, che si traducono in un serio e concreto pericolo per la stessa vita degli aspiranti affiliati, che vengono sottoposti ad azioni brutali, all’esito delle quali manifestano l’accettazione del codice comportamentale dell’associazione e la loro fedeltà indiscussa. Altrettanto spietate, secondo l’ipotesi di accusa risulterebbero le conseguenze previste in caso di violazione delle regole dell’organizzazione, che si traducono in sanzioni corporali talmente efferate da sfociare talora in tentativi di omicidio. Gli elementi raccolti evidenziano inoltre come la violenza appare essere lo strumento di comunicazione privilegiato per affermare la forza dell’organizzazione sul territorio e creare lo stato di soggezione necessario per accrescere il proprio potere. Altro elemento che risulta dalle indagini è la capacità dell’organizzazione di autofinanziarsi, mediante il contributo dei sodali, strumentale anche al mantenimento economico degli affiliati detenuti, come tipico pure delle consorterie mafiose italiane.

Sulla piazza torinese, gli elementi indiziari raccolti indicherebbero che il cult EIYE controllava e gestiva il commercio su strada di sostanze stupefacenti in alcune aree individuate; in particolare, corso Vigevano e piazza Baldissera, e più genericamente la zona della stazione ferroviaria di “Dora”.

Burberry sceglie Torino per progettare i suoi capi di alta moda

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Il celebre brand di moda Burberry progetterà a Torino i propri prodotti. L’azienda inglese acquisirà da Pattern la Business Unit dello stabilimento torinese che si occupa di progettazione e produzione.

Alla Pattern arriveranno 21 milioni di euro e l’operazione coinvolgerà circa 70 persone dello stabilimento torinese.

Nei prossimi due anni vedrà la luce  il nuovo headquarter del Gruppo.

Visite nelle case museo dei personaggi illustri piemontesi il 1° e 2 aprile

Porte aperte per casa Alfieri, Cavassa, Pellico, Don Bosco, Galimberti, Mallé e Castello di Miradolo

L’iniziativa è promossa dell’Associazione Nazionale Case della Memoria

con il patrocinio del Ministero della Cultura e di Icom Italia

 

 Anche sette realtà piemontesi prendono parte alla seconda edizione delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri, promosse in tutta Italia nel fine settimana del 1° e 2 aprile dall’Associazione Nazionale Case della Memoria.

Quest’anno, a simbolica chiusura dell’anno del centenario della nascita di Ugo Tognazzi (1922-1990) l’iniziativa vede come ambasciatore d’eccezione Gianmarco Tognazzi che coordina la Casa della Memoria dedicata al grande attore, Casa Vecchia a Velletri. Inoltre, l’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura, oltre che di Icom Italia.

Obbiettivo dell’associazione, che mette in rete 95 case museo in 14 regioni italiane, è ancora una volta celebrare questi luoghi e valorizzare la memoria del passato a tutto tondo. Per questo l’invito è stato esteso a tutte le case dei personaggi illustri italiani, non solo quelle facenti parte delle Case della Memoria. In Italia sono oltre 100 le case museo italiane che apriranno le porte: tra queste, in Piemonte, anche il Museo Alfieriano/Casa natale di Vittorio Alfieri di Asti, il Museo Casa Don Bosco a Valdocco (TO), Casa Cavassa e Casa Pellico a Saluzzo (CN), il Museo Casa Galimberti a Cuneo, la Fondazione Cosso con il Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo (TO) e il Museo Civico Luigi Mallé di Dronero (CN).

Il Museo Alfieriano, Casa natale di Vittorio Alfieri di Asti, nel fine settimana del 1° e 2 aprile, propone ingresso ridotto e, alle ore 16, una visita guidata con la direttrice del Centro di Studi Alfieriani, dr.ssa Carla Forno, e del responsabile della rete museale di Fondazione Asti Musei, dr. Andrea Rocco. A Saluzzo (CN) sono aperte a ingresso ridotto Casa Cavassa (sabato 10-13 e 14-18; domenica 10-13 e 14-19), uno degli edifici-simbolo del Rinascirnento saluzzese, e Casa Pellico (solo domenica 2 aprile dalle 14 alle 19) che alle 15.30 di domenica 2 aprile mette in calendario la visita guidata “Silvio Pellico da Saluzzo”, alla scoperta della casa in cui nacque lo scrittore e patriota. Il percorso museale, che raccoglie cimeli e opere dello scrittore donati nel 1858 al Comune di Saluzzo dalla sorella Giuseppina, permette di indagare l’opera letteraria di Silvio Pellico e le vicissitudini che lo portarono da Saluzzo a Milano e poi al carcere dello Spielberg, fino al suo arrivo a Torino, ospite a Palazzo Barolo. La visita si concluderà alla Biblioteca Storica di Saluzzo, in prossimità di Casa Pellico, percorrendo un itinerario sulla vita dello scrittore a 360 gradi. Al termine dell’itinerario, alle ore 17, si terrà la presentazione della nuova acquisizione della collezione pellichiana. Orario: ore 15.30, partenza dalla biglietteria di Casa Pellico. Costo: 5 euro a persona (gratuito under 10).

Aperto sabato 1 e domenica 2 anche il Museo Casa Don Bosco di Valdocco (TO), che racconta la storia di una grande avventura educativa, a partire dai quei primi ragazzi a cui Don Giovanni Bosco ha offerto una casa, una scuola, una educazione, un futuro. Quell’anima profonda è custodita e resa viva nel racconto di quella storia e nella proposta di percorsi disponibili ai nostri visitatori. La visita in autonomia o guidata (prenotata a info@museocasadonbosco.it) è gratuita. Un’offerta è sempre gradita. Orari: 9.30-12.30 e 14.30-17.30.

Al Museo Casa Galimberti di Cuneo, nei due giorni, ecco invece visite guidate gratuite incentrate sulla figura dell’eroe Nazionale della Resistenza Antifascista, Duccio Galimberti, e sulla sua famiglia che hanno contribuito, in modo indelebile, allo sviluppo della Città di Cuneo, nel senso della libertà di scelta e di espressione. Due ingressi alle ore 15.30 e 17. Prenotazione obbligatoria. Ingresso gratuito.

Sabato 1 aprile (ore 11), al Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo (TO), sede della Fondazione Cosso si terrà invece la passeggiata guidata “Il castello di Sofia“: un itinerario guidato a cura della Fondazione nel parco storico del Castello, alla scoperta della storia dell’antica dimora appartenuta ai conti Sofia ed Emanuele Cacherano di Bricherasio, ultimi eredi della nobile casata. Le loro storie si intrecciano con quelle di Federico Caprilli e della Cavalleria, di Lorenzo Delleani e del cenacolo culturale attivo a Miradolo in quegli anni, della fondazione dell’industria automobilistica piemontese. Ingresso e attività gratuita riservata esclusivamente a chi prenota nell’ambito delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri. Posti limitati. Visitabile a ingresso gratuito (dalle 15 alle 19) anche il Museo Civico Luigi Mallé di Dronero (CN) che ospita una collezione permanente, ubicata al primo piano di Casa Mallé, e una mostra temporanea allestita al secondo piano. Visite guidate con tablet e video-animazioni.

È possibile prenotare le visite fino al 30 marzo collegandosi al sito www.casedellamemoria.it, dove è presente l’elenco aggiornato delle case partecipanti corredato dalle indicazioni per prenotare.

Mercato immobiliare in crescita Le compravendite aumentano anche a Torino

L’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato i dati diramati dall’Agenzia delle Entrate relativi alle compravendite immobiliari. Il dato a chiusura 2022 vede una crescita del 4,8% rispetto all’anno precedente. L’anno 2022 registra 784.486 transazioni. L’analisi limitata al quarto semestre vede però un calo del 2,1%.

I comuni capoluogo chiudono con 247.263 compravendite in aumento del 5,6% rispetto al 2021 mentre i comuni non capoluogo invece fanno +4,4% passando da 514.435 a 537.223. Si inverte così la tendenza registrata nel 2021 che vedeva invece un migliore risultato di questi ultimi sulla scia di alcuni cambiamenti abitativi indotti dal Covid.

Tra le grandi città è Bari che mette a segno il risultato migliore nell’anno: +25,3%, seguita da Palermo con +11,4%. Seguono Milano con +6,2% e Torino con +5,9%. Fanalino di coda Firenze con +2,2%.

Se si limita l’analisi al quarto trimestre Bologna registra il calo più importante con -12,6% mentre Bari spicca con un +18,1%.

Città 2021 2022 Var % 2022/2021
Bari 4.183 5.243 +25,3%
Bologna 6.559 6.787 +3,5%
Firenze 5.433 5.551 +2,2%
Genova 8.886 9.182 +3,3%
Milano 26.923 28.595 +6,2%
Napoli 8.096 8.314 +2,7%
Palermo 6.088 6.785 +11,4%
Roma 38.841 40.064 +3,1%
Torino 15.224 16.125 +5,9%
Verona 3.784 3.936 +4,0%
ITALIA 748.523 784.486 +4,8%
Fonte: elaborazione Ufficio Studi Tecnocasa su dati Agenzia delle Entrate

 

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

James Gray e il ricordo di un’infanzia turbolenta

ARMAGEDDON TIME NELLE SALE

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

Una cascata di “amarcord”, la spinta di tanti registi alla ricerca dei propri anni giovanili. Sorrentino alla ricerca del cinema nella Napoli degli anni Ottanta, Branagh tra le vie e le case semplici di Belfast, il Messico di Cuaròn, Sam Mendes che attraverso l’instabilità mentale della madre guarda con affetto al cinema come desiderio e vincente effetto taumaturgico, Steven Spielberg che con “I Fabelmans” ingiustamente dimenticati agli Oscar si rivede davanti alla prima macchina da presa e all’invenzione dei set e delle riprese costruiti con amici e parenti. Buon ultimo, postasi alle spalle l’avventura spaziale di “Ad Astra”, James Gray torna con “Armageddon Time” (nulla di visivamente apocalittico, semmai l’apocalisse sta nell’intimo delle persone come nell’America dell’epoca) a guardare al nucleo familiare (come in “I padroni della notte” o in “Two Lovers”), ai sentimenti e ai risentimenti, al chiuso della cucina e alle tavolate, alle chiacchierate fatte di parole alte e di quelle senza importanza, chiudendosi ad analizzare con occhio autobiografico la propria famiglia questa volta con toni più caldi, seppur legati da abbracci e sorrisi, da cinghiate e battaglie. Ambienta nel quartiere del Queens, ci dice dell’immigrazione e delle origini ucraine, del razzismo che serpeggia, dell’ascesa di Reagan, degli anni Ottanta che sono stati l’inizio della sua fanciullezza.

Paul, viso aperto e simpatico, zazzera in gran disordine, è il giovane rampollo di una borghese famiglia, nella classe della scuola pubblica che frequenta non è certo il modello da seguire, ama il disegno e l’arte che lo porta a inventare e a sognare un futuro libero e tutto suo, adora il vecchio nonno Anthony Hopkins che dispensa consigli e saggezze. Come ogni genitore che voglia tirar su un figlio all’interno di precise regole, Anne Hathaway e Jeremy Strong tentano le strade della dolcezza e della severità, dove lei usa il lasciar correre lui s’irrigidisce. Forse prevale lei, se in tavola viene messo ogni ben di dio è assurdo che il ragazzino s’inventi i ravioli del cinese: ma s’è già alzato da tavola, è già corso al telefono a scandire l’ordinazione e mamma arriverà con la carezza di sempre. A scuola Paul stringe amicizia con Johnny, ragazzo di colore, niente genitori e soltanto una donna malata che sarà costretto ad abbandonare, pronto a cullare una grande evasione (sogna la Nasa, sogna i voli spaziali e la luna), un esempio di ribellione che non è quanto l’insegnante vorrebbe, per cui ad ogni sfrontatezza via nel banco dell’angolo. I motivi di quel comportamento sono altro, la rabbia è soltanto punita. I due non fanno che simpatizzare, chiudersi nei bagni per provare l’emozione dello spinello, lasciare l’aula per inventarsi fuori qualsiasi cosa, anche il furto notturno di un computer all’interno della scuola: i genitori dividono i due ragazzini e Paul piglia la strada della scuola privata dei Trump, tutta ragazzini viziati e ricchi, tirata su a suon di sovvenzioni, là dove la sorella maggiore (Maryanne, che ha il cameo di Jessica Chastain) del futuro presidente conferma quanto sia ardua la strada del successo e come l’abbia scoperta da sola. In mezzo all’avversione di tutti, anche Paul non difende l’amico: sarà ancora il nonno a insegnargli come soltanto pochi decenni prima siano stati gli ebrei a essere perseguitati. Una parola ancora di affetto e di saggezza, seduto sulla panchina del grande parco.

È un film amarissimo “Armageddon Time” (la sceneggiatura è dello stesso Gray), pur nei suoi momenti di preteso alleggerimento, è condotto in maniera “piana” quando vorresti qualche sussulto che ti facesse riassaporare il Gray delle prove passate, è affettuosamente delicato nell’approccio ai vari componenti della famiglia, gode della fotografia di Darius Khondji fidato collaboratore di Woody Allen, il giovanissimo Banks Repeta è sfrenato e antipatico quanto si conviene, poggia su solide interpretazioni, Hathaway e Hopkins soprattutto in prima linea. Ma forse esci dalla sala con la sensazione forte che il regista, pur muovendosi e navigando nel mare tempestoso e turbolento della propria infanzia, non abbia saputo dirti tutto, narrarcela sino in fondo, addirittura con uno spirito più acceso, più spavaldo, più fuori dalle regole, che quei sussulti giovanili non abbiano trovato posto appieno nelle immagini del film.

Il Fondo sociale per la casa passa da 7 a 12 milioni

Su sollecitazione di Monica Canalis (Pd), l’assessore ha precisato che “queste misure nascono dal riconoscimento dell’importanza, specie nell’attuale momento storico, di garantire dignità abitativa a chi è in difficoltà e sono state condivise attraverso il confronto con il sindacato degli inquilini”.

In risposta a una domanda di Alessandra Biletta (Fi), Caucino ha poi spiegato che “dopo circa 20 anni il lavoro di ricognizione dei fondi ex Gescal è terminato: una prima tranche di 10 milioni verrà utilizzata per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

Inoltre sono stanziati quasi 15 milioni l’anno provenienti dal fondo complementare al Pnrr per il programma “Sicuro, verde e sociale” di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, mentre 2 milioni sono destinati a sostenere gli investimenti delle cooperative a proprietà indivisa, per consentire l’incremento del patrimonio di edilizia sociale. Sono invece 800mila euro le risorse stanziate come contributi ai Comuni per l’abbattimento delle barriere architettoniche a cui si aggiungono poco meno di 150mila euro per interventi finalizzati all’eliminazione delle stesse barriere negli edifici privati. Sono poi previsti 2,5 milioni l’anno a sostegno dei Comuni per le agenzie sociali per la locazione, mentre 90mila euro sono destinati ai programmi regionali di sostegno abitativo rivolti ai genitori separati in situazioni di grave difficoltà.

Replicando a una domanda di Matteo Gagliasso (Lega) Caucino ha infine precisato che in tema di bonus edilizi gli stessi sono direttamente veicolati dallo Stato alle Atc e quindi non trovano spazio nel bilancio regionale.

L’assessore all’Urbanistica Fabio Carosso ha svolto una breve relazione per le materie di sua competenza in relazione al Bilancio, in particolare ha sottolineato che sono stati inseriti due milioni di euro in più da destinare ai Comuni per adeguare i loro Piani regolatori alle nuove norme urbanistiche.

Gagliasso è intervenuto chiedendo chiarimenti sui contributi dati ai Comuni per i progetti di riqualificazione paesaggistica. L’assessore ha risposto che si riferiscono alla legge 14/2008 e serviranno a mitigare o a camuffare capannoni o altre costruzioni che impattano negativamente sul paesaggio.

Al termine della seduta la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza alla legge di bilancio per tutte le materie di sua competenza.

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