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Mondadori Store apre in piazza Castello a Torino

Venerdì 26 maggio,Mondadori Store, il più esteso network di librerie presente in Italia, aprirà una nuova libreria a Torino, nella piazza principale della città, dove il pubblico potrà trovare uno spazio innovativo completamente dedicato alla cultura, al mondo letterario e all’intrattenimento.

Ad attendere i lettori in Piazza Castello 117 ci saranno 20.000 titoli, dai best seller ai grandi classici, tra narrativa, saggistica, varia – oltre a un assortimento di fumetti, dai manga ai supereroi alla graphic novel nella nuova area Just Comics. Ai lettori più giovani è stato dedicato lo spazio We are Junior, con giochi didattici e libri illustrati per stimolarne la fantasia con le storie più curiose. A disposizione dei visitatori anche i migliori prodotti di cartoleria, gadget, gift box, gift card, ereader Kobo e le proposte del club Mondolibri.

«Siamo felici di inaugurare nel cuore di Torino una nuova libreria in gestione diretta: un’apertura che rientra in una più ampia strategia di continuo rinnovamento e valorizzazione del nostro network. Vogliamo rendere i Bookstore sempre più attrattivi, confermandone il ruolo di presidio culturale sul territorio», ha dichiarato Carmine Perna, Amministratore Delegato di Mondadori Retail.

Il nuovo Mondadori Bookstore, di quasi 500 metri quadri e distribuito su tre piani, sarà uno spazio di incontro dove tutti i lettori e visitatori potranno anche partecipare ad eventi con personaggi e artisti del panorama letterario e del mondo dello spettacolo.

Già previsti in calendario due attesissimi incontri: il 6 giugno Aaron – il giovane cantante semifinalista di Amici 2023 – sarà presente nella libreria per incontrare i fan e firmare le copie del suo nuovo album Universale. A seguire, il 13 giugno, la scrittrice Erin Doom – autrice del best seller Fabbricante di lacrime –  firmerà le copie del suo nuovo libro Stigma.

Il Mondadori Bookstore di Torino è a servizio dei lettori anche online: i clienti potranno entrare in contatto con la libreria ed essere aggiornati su tutte le iniziative e gli eventi in corso attraverso le pagine Facebook e Instagram e usufruire dei servizi digitali di Mondadoristore.it per verificare la disponibilità di un libro, ordinarlo e ritirarlo in negozio, scegliendo da un catalogo di oltre 1 milione di titoli.

Il network Mondadori Store è a fianco dei lettori con oltre 500 librerie diffuse dalle grandi città ai centri più piccoli, online con il sito di e-commerce Mondadoristore.it e la formula bookclub. Una proposta che, al libro – al centro dell’offerta – affianca esperienze di intrattenimento, eventi e servizi multicanale, raggiungendo ogni anno oltre 20 milioni di clienti.

MONDADORI BOOKSTORE

Piazza Castello, 117

Orari: lun – dom 10-20

E-mail: libreria.torinocastello@mondadori.it

MITO SettembreMusica 2023: i biglietti sono in vendita

Città: un viaggio musicale che si apre al mondo grazie alla grande musica e a interpreti d’eccellenza, coinvolgendo il pubblico in una fruizione sempre più condivisa e con uno spirito di aggregazione ancora più ampio.
Milano e a Torinodal 7 al 22 settembre. Scopri i dettagli di biglietteria per “viaggiare con MITO SettembreMusica 2023.

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A Milano

biglietti per i singoli concerti saranno in vendita a partire dalle ore 9.00 di martedì 30 maggio presso la biglietteria del Teatro Dal Verme in via San Giovanni sul Muro, 2 e online su ipomeriggi.it/acquista e  ticketone.it.
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A Torino

biglietti per i singoli concerti saranno in vendita a partire dalle ore 9.00 di sabato 27 maggio presso la biglietteria – Urban Lab in via Palazzo di Città 8/f e online su vivaticket.com

 

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La Nazionale di para ice hockey ai Mondiali Gruppo A in Canada

La Nazionale italiana di para ice hockey si appresta a vivere l’appuntamento clou della stagione, ovvero i Mondiali Gruppo A in Canada. Sarà il ghiaccio di Moose Jaw a ospitare dal 28 maggio al 4 giugno le otto migliori formazioni in circolazione, con l’Italia inserita nel girone B insieme a Norvegia, Cina e Germania, mentre nel gruppo A si sfideranno Canada, Corea del Sud, Stati Uniti e Repubblica Ceca. Protagonisti saranno anche i tre alfieri torinesi dei Tori Seduti Sportdipiù, ovvero il portiere Gabriele Araudo e i difensori Eusebiu Antochi e Andrea Macrì.

Obiettivo per gli Azzurri sarà innanzitutto quello di centrare un piazzamento tra le prime sei posizioni, per garantirsi la permanenza nella massima serie iridata: “Ci attende un Mondiale molto complicato – il commento dell’head coach Mirko Bianchi – Dovremo essere molto lucidi per stare sempre dentro alle partite che contano: ci vorrà tanto impegno e tanto cuore perché lottare per rimanere in gruppo A è una cosa difficile, anche se le cose difficili sono poi anche quelle più belle“.

Questo il programma delle sfide degli azzurri (ora italiana). Da venerdì 2 giugno il via alla seconda fase della rassegna iridata.

Domenica 28 maggio, ore 23:00: Cina-ITALIA

Martedì 30 maggio, ore 19:00: Germania-ITALIA

Mercoledì 31 maggio, ore 23:00: ITALIA-Norvegia

Madame Mabel, splendida cornice torinese che unisce cultura e magia

Nel cuore del quadrilatero torinese -precisamente in Via San Domenico 6/b– si può trovare Madame Mabel, il primo museo della stregoneria e locale esoterico d’Italia. Oggi intervistiamo Norak Odal e Paolo Valente: il primo è il curatore del percorso espositivo, il secondo uno dei due fondatori.

madame mabel tavola I Il Torinese

Madame Mabel: come è nata l’iniziativa?

Volevamo aprire un locale di questo stampo per dare la possibilità alle persone che si occupano di queste materie di avere un punto di riferimento serio, per combattere i ciarlatani e i personaggi un po’ particolari. Nel 2018 abbiamo quindi aperto al pubblico lo spazio al piano terra, mentre il 31 gennaio del 202o è stato inaugurato il museo della stregoneria nella parte sottostante. In concomitanza è nata anche AIME (Accademia iniziatica di magia ed esoterismo), dove sono docenti Njadyr Helgrindr e Norak Odal. All’interno di questo “salotto” vengono offerti sia dei corsi di formazione che delle sedute individuali. È presente un ampio ventaglio di servizi che spaziano dalla parapsicologia fino ad arrivare alla divinazione. Gli strumenti utilizzati sono molteplici e il consultante può scegliere quello che preferisce: gli specchi, la cera, l’acqua, il caffè e la sabbia -solo per citarne alcuni-. La scuola invece si tiene una volta al mese, generalmente la terza domenica e i moduli hanno una durata di sei ore. I workshop ugualmente si tengono nei weekend per un massimo di sedici ore. In sintesi il cliente sceglie la metodologia, il tramite divinatorio e, se vuole approfondire le proprie conoscenze, può scegliere il docente da seguire.

madame mabel interni I Il Torinese

Qual è stato il criterio per la scelta del luogo?

All’inizio abbiamo visionato diverse soluzioni per trovare quella più idonea, ma quando siamo arrivati qui abbiamo sentito una presenza molto importante a livello energetico. Quindi abbiamo deciso di acquisire questo spazio anche se non rispettava la nostra idea iniziale in termini di metratura e disposizione. Quando abbiamo aperto molti medium hanno incominciato a frequentare il salotto e hanno confermato la nostra impressione iniziale. Molti hanno affermato di avere percepito una signora e tutte le descrizioni fornite coincidevano perfettamente. Per questo abbiamo deciso di fare delle indagini con delle troupe specializzate, che sono presenti sotto forma di reportage su Youtube. Dalle 5 ore di filmato abbiamo ricavato un video di una ventina di minuti, dove sono contenuti i momenti più salienti.

Quindi il nome del locale coincide con quello dell’entità?

No, si tratta di un nome che le abbiamo voluto dare noi. Il 1860 riportato nella targa è però un riferimento cronologico al periodo in cui ha vissuto. Infatti nel XIX secolo tutta l’area che va dalla chiesa di San Domenico fino a via Bellezia era un ospedale psichiatrico. Abbiamo scoperto questo dato storico grazie alla Soprintendenza, nel momento in cui abbiamo richiesto le insegne per l’esterno. Quindi è plausibile che la donna fosse una paziente e che sia morta all’interno del sanatorio.

madame mabel reperti I Il Torinese

Come si è sviluppata invece la parte museale?

Dopo che Paolo e Njadir hanno stilato il progetto iniziale, Norak è stato chiamato per la parte dedicata alla runologia, essendo docente AIR (Accademia italiana runologi). Lui stesso si è poi occupato della creazione del museo, attualmente posto nei sotterranei. I reperti si sono man mano aggiunti alla collezione tramite permute, prestiti di privati o donazioni fino a raggiungere un numero superiore ai mille pezzi. Tutti sono autentici e sono appartenuti a streghe e a sciamani dell’epoca: fra questi ci sono dei grimori, la cui datazione spazia dal XVIII al XX secolo. Si tratta di testimonianze molto preziose, dato che nella maggioranza dei casi questi cimeli sono andati distrutti.  La linea tematica però si incentra principalmente sulla stregoneria popolare e contadina della nostra penisola, per poi spaziare fino a quella europea. Sono presenti però anche alcuni reperti che provengono da aree extraeuropee, come ad esempio un antico amuleto mesopotamico che ritrae il demone Pazuzu.

Leggi anche – Torino e le leggende fondative: il toro rosso e la discendenza egizia

Francesca Pozzo

Composta di fragole a modo mio

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PENSIERI SPARSI

Per realizzare questa composta di fragole come per tutte le altre composte e marmellate che abitualmente preparo, ho seguito, sempre a modo mio, le indicazioni di Christine Ferber, signora francese residente in Alsazia, considerata essere la migliore esperta nelle confetture. Il suo metodo ha come scopo quello di mantenere la frutta integra sia dal punto di vista del sapore che del colore, questo fa sì che la confettura abbia un sapore praticamente uguale a quello della frutta in origine.
Prendete la frutta, in questo caso le fragole, io avevo circa un chilo e 100 grammi di frutta ( lavate, private del ciuffetto verde e tagliate in due), le ho unite a due etti scarsi di zucchero ( madame Ferber ne avrebbe messi circa 800 grammi!!) , il succo di un limone naturale e ho lasciato marinare per un’ora nel frigorifero.
Dopodiché si procede alla prima breve cottura, portate il composto ad una leggera ebollizione in una pentola in acciaio inox o in una specifica per marmellate, togliete dal fuoco, fate raffreddare, coprite con carta forno (deve aderire alla frutta) e rimettete in frigo per 12 ore ma va bene anche di più.
E siamo arrivati all’ultima cottura, cuocete fino a quando il tutto si sarà un po’ raddensato, nel mio caso è venuta una composta molto fluida anche per il basso contenuto di zucchero, frullate con il minipimer ad immersione o lasciatela in pezzi, come preferite voi.
Nel frattempo ho sterilizzato i vasetti: si scalda il forno a 110gradi, lo si fa arrivare a temperatura e si inseriscono i vasetti per 5/10 minuti, si spegne poi il forno e si aggiungono anche i tappi, lasciate tutto lì per 20 minuti.
Importante invasare la composta ancora bollente nei vasetti altrettanto caldi e capovolgerli fino a quando si saranno raffreddati; io li metto poi in frigo per sicurezza, di solito li finisco prima ma durano anche un anno.
Buona composta a modo mio!
Didia Bargnani

Le ricadute cliniche del progetto genoma, conferenza a Torino

Martedì 6 giugno alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo  “Le ricadute cliniche del progetto genoma a vent’anni dal suo completamento”.

Introduce la serata Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina.

Intervengono come relatori Enzo Medico, Professore ordinario di Istologia, Università degli Studi di Torino e Istituto di Candiolo, e Giovanni Battista Ferrero, Professore ordinario di Pediatria, Università degli Studi di Torino e Ospedale S. Luigi Gonzaga.

Il Progetto Genoma Umano ha avuto un profondo impatto sulla medicina, rivoluzionando la nostra comprensione delle basi genetiche delle malattie e trasformando il modo in cui le diagnostichiamo, trattiamo e preveniamo. Una ricaduta particolarmente significativa si è avuta nel campo della genetica clinica: la conoscenza del genoma umano ha permesso di identificare varianti genetiche associate a malattie ereditarie anche molto rare, fornendo un quadro più accurato della predisposizione genetica dei pazienti a determinate condizioni. Il Progetto Genoma ha poi aperto la strada alla medicina di precisione, consentendo di identificare mutazioni genetiche associate a malattie complesse come il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html.

 Martedì 6 giugno alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo  “Le ricadute cliniche del progetto genoma a vent’anni dal suo completamento”.

Introduce la serata Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina.

Intervengono come relatori Enzo Medico, Professore ordinario di Istologia, Università degli Studi di Torino e Istituto di Candiolo, e Giovanni Battista Ferrero, Professore ordinario di Pediatria, Università degli Studi di Torino e Ospedale S. Luigi Gonzaga.

Il Progetto Genoma Umano ha avuto un profondo impatto sulla medicina, rivoluzionando la nostra comprensione delle basi genetiche delle malattie e trasformando il modo in cui le diagnostichiamo, trattiamo e preveniamo. Una ricaduta particolarmente significativa si è avuta nel campo della genetica clinica: la conoscenza del genoma umano ha permesso di identificare varianti genetiche associate a malattie ereditarie anche molto rare, fornendo un quadro più accurato della predisposizione genetica dei pazienti a determinate condizioni. Il Progetto Genoma ha poi aperto la strada alla medicina di precisione, consentendo di identificare mutazioni genetiche associate a malattie complesse come il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html.

Nucleare. Ruffino (Az-Iv): su deposito scorie solo rinvii, governo spieghi

“Ancora nulla di nuovo dal governo riguardo alla localizzazione del deposito nazionale di rifiuti radioattivi ma anche riguardo alla pubblicazione della Carta nazionale delle aree idonee ad ospitare il deposito. Di rinvio in rinvio si continuano ad accumulare ritardi”. Lo dichiara Daniela Ruffino, capogruppo di Azione-Italia Viva in commissione Ambiente alla Camera, che sulla tema ha presentato un’interrogazione in commissione al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. “Vorremmo capire – ha aggiunto – se c’è la necessità di un supplemento di istruttoria e se è stata fatta. E vorremmo capire anche perché la carta delle aree idonee, che è stata inviata al Ministero ormai più di un anno fa, non è stata ancora resa pubblica e quando lo sarà. A questo si aggiunga che il soggetto attuatore, la Sogin, di cui abbiamo chiesto e ottenuto il commissariamento a giugno dello scorso anno, gode di ben poca fiducia presso le popolazioni e gli amministratori interessati, con cui dovrà intensamente interloquire. La necessità di avere la piena operatività di Sogin è sempre più pressante ma la situazione è assolutamente arenata. Si tratta di dare certezze agli italiani – conclude Ruffino – e invece assistiamo solo a continui rinvii”.

Il Centro è credibile se è credibile chi lo rappresenta

Recentemente, alla presentazione del mio ultimo libro sul “Centro. Dopo il populismo” a Torino,
Lorenzo Pregliasco – autorevole e qualificato sondaggista – ci ha spiegato in modo molto
semplice ma schietto che esiste un elettorato centrista nel nostro paese. Soprattutto dopo la
ripartenza di una forte e massiccia radicalizzazione della lotta politica, frutto e conseguenza del
voto del 25 settembre scorso ma, soprattutto, grazie alla vittoria della Schlein alle primarie del
Partito democratico. Una radicalizzazione che va di pari passo con una altrettanto nociva e
pericolosa polarizzazione ideologica. Il tutto, come ovvio ed evidente, crea una miscela esplosiva
che può mettere in discussione la stessa tenuta della nostra democrazia e la qualità del sistema
democratico.
Ma, per tornare a Pregliasco, è interessante la tesi che ha presentato a Torino. E cioè, esiste 1
elettore su 10 che oggi in Italia si riconosce in un’area centrista. Un 10% di elettorato che
potrebbe, però, anche crescere ulteriormente purchè, ecco la novità, si tratti di una offerta politica
credibile da un lato e che, soprattutto, sia rappresentata in modo credibile da chi la guida
dall’altro. Insomma, torniamo all’antico. Non quello usato e nostalgico ma, al contrario, quello
serio e collaudato. Ovvero, con un progetto politico coerente e aderente alla società
contemporanea e con una classe dirigente altrettanto credibile, quello spazio politico può riavere
un ruolo decisivo e determinante per gli stessi equilibri politici complessivi. Sin qui Pregliasco, pur
senza esercitarsi, come ovvio, nello stilare nomi e cognomi.
E, di conseguenza, non può essere un politico aggressivo, divisivo, strutturalmente impulsivo e
poco incline, per non dire nulla, alla cultura della mediazione, del confronto, del rispetto
dell’avversario e della composizione degli inevitabili contrasti che nascono nella lotta politica
quotidiana, la figura più idonea per interpretare e tradurre concretamente la “politica di centro” nel
nostro paese. E, soprattutto, non può guidare questo spazio politico un leader radicalmente
estraneo ed esterno alla cultura cattolico popolare, democratica e sociale che, come tutti sanno,
è stata nel nostro paese decisiva per dare forma e sostanza al Centro e alla “politica di centro”.
E l’elemento decisivo, quindi, per rilanciare e soprattutto per rappresentare il Centro oggi nel
nostro paese risiede proprio in questa sfida. E cioè, senza rincorrere la più spietata
personalizzazione della politica – un tassello, questo, storicamente estraneo alla cultura e alla
politica di un Centro democratico, dinamico, riformista e di governo – è indispensabile avere una
leadership credibile che incarni anche “fisicamente” quel profilo. Che è sì di natura politica,
culturale e programmatica ma che, soprattutto, lo confermi anche e soprattutto nella cosiddetta
“cultura del comportamento”, come amava definirla il grande storico cattolico Pietro Scoppola
quindi parlava di autorevolezza e di credibilità della classe dirigente politica.
Ecco perchè l’osservazione di Lorenzo Pregliasco, ancora una volta, coglie nel segno.

Giorgio Merlo

Fibra e 5G sulla rete del Gruppo FS 

Accordo triennale tra FS, MIT, MIMiT e DTD

Una rete di oltre 16mila chilometri di linee ferroviarie per connettere il Paese e rendere l’Italia sempre più digitalizzata. Correrà sulla capillare rete ferroviaria del Gruppo FS la sfida contro il digital divide e quella per la piena connettività dell’Italia, grazie alla diffusione lungo i binari di reti ultraveloci di nuova generazione, sia in fibra ottica sia in 5G. A stabilirlo un protocollo d’intesa siglato dall’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris, dal Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture de dei Trasporti Matteo Salvini, dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti.

L’accordo dalla durata triennale prevede la posa di un cavo a fibre ottiche a uso pubblico su tutto il territorio nazionale, con priorità lungo le tratte ad alta velocità, che favorirà lo sviluppo di reti di comunicazione di nuova generazione, fisse e mobili. A beneficiarne sarà l’intero sistema Paese, grazie alla diffusione della rete veloce anche in quelle aree interne o periferiche, limitrofe alla rete ferroviaria, che ancora oggi sono afflitte da problemi di connettività che negli anni hanno determinato spopolamento e problemi economici e sociali.

Il momento della firma del Protocollo

“Sono molto soddisfatto di questo accordo che vede il nostro progetto Gigabit Rail&Road entrare a far parte del più ampio disegno nazionale di trasformazione digitale promosso dal Governo”, ha sottolineato l’AD di FS Luigi Ferraris. “La capillarità della nostra rete ferroviaria ci permetterà di portare la fibra ottica in aree oggi poco o per niente coperte, per migliorare la connettività e diventare così un fattore abilitante di molteplici processi di digitalizzazione. A beneficio dei nostri viaggiatori, ma anche di imprese, cittadini e, non ultimo, di un più efficace monitoraggio delle nostre infrastrutture ferroviarie e stradali, che per circa 12mila km camminano a poca distanza tra loro”.

Un passo avanti, dunque, verso la digitalizzazione del Paese, come ha sottolineato il Ministro Salvini, che potrà “superare il digital divide e implementare le sue reti infrastrutturali”. Il tutto, secondo il Sottosegretario Butti, puntando “sulla cooperazione e le sinergie istituzionali” come previsto dall’accordo che dà il via a un cofinanziamento da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dal valore massimo complessivo di 550 milioni di euro. Fondi che consentiranno al Gruppo FS di accelerare il percorso di raggiungimento degli obiettivi di connettività fissati dal Piano Industriale decennale, a un anno dal suo lancio. Già oggi, inoltre FS ha completato il piano di connettività 4G su tutta la linea Alta Velocità Milano-Firenze, con l’intento di estendere entro il 2023 il servizio fino a Roma e Napoli, da Torino a Milano e da Bologna a Venezia.

Lo sviluppo della rete di comunicazione 5G, prevista dal Protocollo d’intesa, inoltre, andrà a beneficio anche dei passeggeri che potranno navigare online con stabilità e velocità a bordo dei treni, grazie alla copertura che riguarderà le tratte in galleria. La piena connettività garantita dal piano, inoltre, avrà impatti sullo sviluppo di una logistica sempre più integrata e digitale e sulla sicurezza e manutenzione delle infrastrutture. Il 5G, infatti, grazie alla velocità e alla riduzione dei tempi di latenza, è l’abilitatore dell’internet of things alla base della manutenzione predittiva, che sfrutta la sensoristica avanzata per monitorare lo stato delle reti e intervenire in tempo, con impatti positivi in termini di efficienza e di sicurezza delle infrastrutture. Senza trascurare l’impatto su cittadini, imprese, attività turistiche e su quelle che operano nel settore agro-alimentare, come dimostra la collaborazione già avviata in questo campo tra il Gruppo FS e Coldiretti.

Atrofia Muscolare Spinale, “SMAnia di sport” fa tappa al Sermig Arsenale della Pace di Torino 

Sono moltissime le persone con Atrofia Muscolare Spinale (SMA) in Italia che praticano ogni giorno attività fisica, integrandola al proprio percorso fisioterapico o anche per passione. 

Ed è proprio per promuovere, attraverso lo sport, il benessere e l’inclusione sociale di chi convive con la SMA che è nata l’iniziativa “SMAnia di sport”, che farà tappa al Sermig Arsenale della Pace di Torino (Piazza Borgo Dora 61) venerdì 26 maggio alle ore 17

L’incontro, gratuito e aperto al pubblico, è organizzato da Biogen, azienda leader nelle neuroscienze, in collaborazione con gli esperti di malattie neuromuscolari della Città della Salute e della Scienza di Torino e con il patrocinio delle Associazioni dei Pazienti, ASAMSI, Famiglie SMA, UILDM ed è rivolto a tutte le persone con SMA appassionate di sport o interessate a scoprire nuove discipline da praticare e ai loro familiari. 

Tra i partecipanti anche alcuni esponenti del Comitato Paralimpico Italiano, che condivideranno una testimonianza sul valore dello sport come strumento fondamentale di inclusione sociale per le persone con ogni tipo di disabilità, a partire da quelle motorie. 

Alla fine dell’incontro è prevista anche la possibilità di mettere in pratica consigli e suggerimenti degli esperti, con una sessione di esercitazioni pratiche.