ilTorinese

Fondi regionali per migliorare i servizi all’infanzia

Garantire continuità educativa ed un sistema integrato tra i servizi dedicati ai bambini tra 0 e 6 anni: con questo obiettivo, recependo una direttiva Nazionale, per volontà dell’Assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte sono stati istituiti i primi 30 Coordinamenti Pedagogici Territoriali (CPT), un nuovo organismo che riunisce i coordinatori dei servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia (statali, comunali, paritarie) del territorio. L’assessore ha confermato come la priorità assoluta del mandato regionale sia quella di tutelare i più piccoli offrendo loro i migliori percorsi educativi possibili, tagliati su misura in base alle specificità dei territori. I 30 CPT si sono costituiti grazie al bando pubblicato dall’Assessorato che si è chiuso lo scorso marzo: una vera e propria “chiamata” rivolta ai Comuni piemontesi per fare rete, sotto la guida di un capofila, col fine di migliorare la qualità dei servizi rivolti ai più piccoli. Sono al momento 263 sono i Comuni che hanno aderito ai 30 CPT nati in Piemonte, raggruppati territorialmente in 4 coordinamenti per l’Alessandrino, 2 per l’Astigiano, 1 per il Biellese, 7 per il Cuneese, 3 per il Novarese, 12 per il territorio metropolitano di Torino e 1 per il VCO.
Per sostenere il funzionamento dei Coordinamenti, sono state stanziate risorse pari a oltre 1 milione di euro messi a disposizione per l’intero territorio regionale dall’ Assessorato all’Istruzione e dal Ministero, nell’ambito del Piano d’Azione 2023.

La domenica di Torino Comics tra fumetti, cinema e musica

Altra giornata ricca di eventi e performance, quella di domenica 16, per la chiusura di Be your superhero, la XXVII edizione di Torino Comics.

 

Autori, fumetti e inclusione in sala Blu

La giornata di domenica si apre alle 10 con la presentazione di La Taverna del Drago Rosso. La prima Sitcom Fantasy Italian di Sempre!, a cura di UnderSky Production. Alfredo Castelli, Lucio Filippucci, Massimo Bonfatti e Stefano Fantelli sono “I quattro dottori” protagonisti dell’appuntamento Il Docteur Mystère e il ritorno di Tilt.

Inclusione e genere sono i temi di Il Giappone narrato al femminile, alle 11, con Enzo Tripodina, Elena Romanello, Monica Tamaino; e, alle 15, dell’incontro a cura della Consulta per le persone in difficoltà: Agenda della disabilità: mettiamoci in gioco, a cui si ispira anche l’area allestita per il gioco inclusivo e la Escape Room. Il pomeriggio si chiude alle 17 con una sfida di disegno live tra gli autori Marvel.

 

Sala Cinema: proiezioni e incontro con Mario Addis

Mattina di proiezioni in Sala Cinema al Padiglione 1. Si parte alle 9.45 con il documentario a cura di Will Media “One day one day”; segue alle 11 “La fortuna di Nikuko” di Ayumu Watanabe (Giappone 2021). Dalle ore 13.30 è in programma la proiezione dei corti del Centro Sperimentale di Cinematrografia, che porta al Lingotto sei titoli selezionati. Appuntamento imperdibile alle ore 15.15 con Mario Addis, uno dei più grandi animatori e registi italiani, autore del celebre opening animato del film “Il mostro” di Roberto Benigni.

 

La Zona Rossa e il fumetto erotico

La Zona Rossa, novità di questa edizione, apre alle 11 con la proiezione del corto “Sensuability” sui temi di sessualità e disabilità. Alle 14 è in programma l’incontro con Alessandro Sidoti e Rossana Berretta su Erotismo, fumetti e Dimoon: un ménage a tre vincente. MySecretCase cura l’appuntamento delle 15 Siamo tutt* pinguini? Incontro su monogamia e alternative; mentre alle 16 è possibile assistere alla realizzazione live di una tavola hentai. Ancora per questo ultimo giorno sono presenti nell’area gli autori Luis Quiles, in arte Gunsmithcat, grande artista spagnolo, diventato un modello per le nuove generazioni con i suoi disegni provocatori e politicamente scorretti che fanno riflettere su temi come prostituzione, omofobia, sfruttamento, carestie, droga, guerra e social network; e Ester Cardella, fumettista indipendente palermitana.

 

Competizioni cosplay e concerto di Cristina D’avena al Main Stage

Il palco della domenica è dedicato al Karaoke Contest, con le qualificazioni alle 12 e la premiazione alle 16.30. Alle 13 si svolge la tappa di qualificazione italiana dell’Europa Cosplay Cup, competizione a cui partecipano cosplayer qualificati da paesi di tutta Europa. Le finali si svolgeranno a novembre 2023 a Tolosa in Francia, in occasione dell’evento Tolouse Game Show. Premiazione finale alle 17. Chiude la manifestazione l’attesissimo concerto di Cristina D’Avena insieme ai Gem Boy, gruppo rock demenziale celebre per le cover parodistiche delle sigle dei cartoni animati.

Quiz, giochi e magia in area family

Giochi e attività per i più piccoli nella nuova Area family, realizzata in collaborazione con Carioca e Quercetti. Si parte alle 10 con lo spettacolo d bolle di sapone; a seguire cantastorie, un gioco d’animazione per famiglie e il quizzone sui cartoni animati; nel pomeriggio spazio alla baby dance, al quiz per veri nerd e allo spettacolo di magia di Masters of Magic.

 

Torino Comics è un evento organizzato da Just for fun in joint venture con GL events Italia – Lingotto Fiere. Patron della manifestazione è Vittorio Pavesio.

 

Torino Comics. XXVII EDIZIONE

Dal 14 al 16 aprile 2023

Lingotto Fiere

Via Nizza 280 – 10126, Torino

 

Orari
Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30

www.torinocomics.com

facebook.com/torinocomics
instagram.com/torinocomics

email: info@torinocomics.com

Poliziotti liberi dal servizio salvano uomo svenuto: “Siete angeli”

Sono da poco passate le tre della notte quando Francesco, Fabio e Andrea, tre poliziotti “amici”, di stanza a Torino e di rientro in auto da Assago (MI) dove hanno assistito insieme ad un concerto, scorgono nel buio la sagoma di un uomo esanime riverso a terra, nei pressi di una stazione di rifornimento in corso Vercelli: poco distante,  una bicicletta, anch’ essa a terra.

Gli agenti,  temendo che il malcapitato possa essere stato vittima di un incidente o di un malessere, fermano la  propria auto e gli prestano i primi  soccorsi, evitando che lo stesso, complice anche l’oscurità, venga travolto del flusso veicolare della notte, solitamente veloce e intenso su quel corso.

Dopo diversi tentativi, i poliziotti riescono a far riprendere conoscenza al malcapitato, che a causa della caduta versa in uno stato confusionale piuttosto evidente: riesce infatti a ricordare solo il nome di battesimo, non le generalità complete né l’indirizzo di casa.

I tre agenti  gli danno da bere, lo coprono coi loro indumenti e, in attesa dell’arrivo del personale del 118 che valuterà più approfonditamente le sue condizioni di salute, considerata anche una ferita alla caviglia che non gli permette di stare in piedi, lo fanno accomodare all’interno della loro auto.

Avuto il permesso di usare il suo cellulare, i poliziotti riescono a reperire nella rubrica telefonica e a raggiungere un’amica di cui lo stesso si fida, che a breve giunge sul posto e che lo accompagnerà in ospedale insieme al personale medico frattanto sopraggiunto.

Alcuni giorni dopo, la donna ringrazierà i poliziotti con una mail pervenuta sui canali ufficiali della Questura di Torino sia per il soccorso fornito nella circostanza che, in generale, per l’attività quotidiana svolta con cura a favore della cittadinanza, definendoli “angeli”.

Vicomanino, santuario all’ombra di Stupinigi

Telecamere di sicurezza anti-vandali anche su chiesette, piloni votivi e piccoli santuari sempre di più nel mirino dei saccheggiatori.

Punto di riferimento per gli abitanti della zona che raggiungono questi edifici religiosi per pregare, per partecipare a una processione o anche solo per fare una passeggiata e passare alcuni momenti in silenzio e in meditazione, le chiesette campestri sono uno scrigno di fede e devozione popolare. Purtroppo vengono sovente devastate da bande di giovani vandali annoiati che non trovano niente di meglio da fare. Accade in diversi paesi del Piemonte ma ora in alcune chiesette, più volte sfregiate dai delinquenti, sono finalmente arrivate le telecamere di sorveglianza, come al piccolo santuario campestre di Vicomanino nel parco di Stupinigi. È visitabile solo in rare occasioni ma è un’oasi di pace che merita una visita anche solo dall’esterno. Costruito nel 1817 mentre erano in corso guerre ed epidemie, proprio come ex voto al termine di una terribile pestilenza che colpì duramente l’area torinese, il santuario è dedicato alla Vergine Maria. Alla chiesetta della Madonna del rumanin, come la gente del posto chiama il santuario per le sue presunte origini romane, ci si arriva a piedi o in bici percorrendo una stradina tra boschi e terreni agricoli a un paio di chilometri dalla Palazzina di Caccia. Lì vicino si trova la cascina della “fasanera”, mantenuta un tempo dalle guardie dei boschi dell’Ordine Mauriziano con un grande allevamento di fagiani. Al santuario si giungeva a piedi con la Madonna a spalle per la tradizionale processione, poi venne posta su un carro trainato prima dal trattore e in seguito dai cavalli. L’interno presenta una ricca collezione di ex voto tra cui disegni, acquerelli e tante fotografie con episodi di vita agricola con persone malate o in pericolo, carri che si ribaltano, animali sofferenti e fatti di guerra. È ciò che resta di una devozione popolare ancora esistente al giorno d’oggi ma che purtroppo è oggetto di furti e saccheggi da parte di gruppetti di vandali che sfogano così i loro beceri “momenti di gloria”. Il santuario di Vicomanino è stato più volte vittima di atti vandalici, dal portone quasi sfondato alle scritte sulla facciata, ma ora le telecamere terranno lontano, si spera, i distruttori. Fa parte della parrocchia di Stupinigi ed è aperto solo in occasione di celebrazioni speciali, alla fine di maggio per la ricorrenza della Visitazione della Vergine e nella seconda domenica di settembre con la celebrazione della Messa al posto della processione che non si tiene più da qualche anno. Nel Seicento in questo luogo fu eretto un pilone votivo attorno al quale all’inizio dell’Ottocento fu costruita la piccola chiesa che vediamo oggi. La campana in bronzo, rubata alcuni anni fa insieme ai candelabri e alla cornice della pala d’altare, ebbe come madrina la regina Margherita di Savoia. Fu l’arcivescovo cardinale Michele Pellegrino a celebrare nel 1967 i 150 anni dell’edificazione del santuario.
                                                              Filippo Re

Merlo: Calenda, il “no a Fioroni” è un no ai Popolari

“Calenda vuole costruire un partito, almeno così dice, aperto ad altre culture politiche. Tra cui,
almeno così pare, anche a quella popolare. Nel frattempo, però, sentenzia giudizi sulle singole
persone che rappresentano quella cultura politica. L’ultima, in ordine temporale, riguarda Beppe
Fioroni.
Ora, ognuno può dire ciò che vuole e quando vuole sulle singole persone. Semmai, il dato politico
rilevante è che i Popolari difficilmente sono compatibili con un capo partito che ironizza su alcuni
suoi esponenti più significativi. A conferma che, forse, di fronte ad una riedizione aggiornata del
partito liberale o repubblicano o tardo azionista, i Popolari devono contribuire a costruire un
Centro dinamico, riformista, democratico e di governo da un’altra parte.
Calenda, del resto, è un autorevole esponente della cultura liberista, liberale, elitaria e
aristocratica del nostro paese. Distinto e distante dalla tradizione, dalla cultura e dalla storia dei
cattolici democratici, popolari e sociali italiani”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Popolari.

Da Settimo oltre 14 mila euro all’Istituto di Candiolo

Settimo Torinese, 15 aprile – Concluso il progetto di solidarietà, presentato nel mese di ottobre 2022 dalla Delegazione di Settimo Torinese della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, per l’acquisto di un sequenziatore RNA/DNA per la ricerca di geni alterati nei tessuti tumorali da destinare all’Anatomia Patologica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Presso la Sala Consiliare del Comune di Settimo Torinese è stata comunicata la somma raccolta a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro grazie al sostegno delle numerose realtà locali del territorio settimese, attraverso le numerose iniziative susseguitesi nel corso degli ultimi mesi. Sono stati raccolti 14.345 euro.

“Esprimo la mia più profonda gratitudine – ha dichiarato Fabrizio Bontempo, delegato della Fondazione – alla popolazione di Settimo Torinese per averci sostenuto nel nostro importante progetto a sostegno della ricerca. Grazie alla vostra generosità e partecipazione, abbiamo potuto sostenere l’Istituto di Candiolo – IRCCS in modo concreto. Il vostro contributo è stato fondamentale e saremo sempre grati per il vostro impegno. Siamo sicuri che insieme affronteremo con successo nuove sfide. Grazie ancora per aver dimostrato di essere una comunità solida e generosa, che crede nella ricerca come strumento per la difesa della salute. Grazie Settimo Torinese, grazie di cuore“.

“Quando abbiamo presentato alla Città il nostro progetto – ha affermato Carmen Vizzari, coordinatrice dell’iniziativa – sapevamo di poter contare su una fitta rete di solidarietà, ma il risultato raggiunto va anche oltre le nostre stesse aspettative. La ricerca contro il cancro ha bisogno del sostegno di tutti noi, dei nostri gesti, anche quelli più piccoli. L’esperienza che abbiamo vissuto in questi mesi lo dimostra, insieme si possono raggiungere grandi risultati. Ringrazio di cuore quanti hanno condiviso con noi questo percorso, anche per aver testimoniato fiducia nella ricerca, un sentimento che ci ha accompagnati fino al raggiungimento di questo primo traguardo e che continuerà ad animare l’attività della nostra Delegazione”.

“L’impegno della delegazione di Settimo Torinese e la risposta solidale di tutta la comunità locale – ha commentato Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – ha permesso di raccogliere risorse preziose per l’Istituto di Candiolo – IRCCS, l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di donatori privati. La vicinanza che ci dimostra ogni giorno il territorio ci consente di dotare Candiolo delle più moderne attrezzature per fare più ricerca e per curare sempre meglio e sempre più persone, e ci permette di portare avanti con determinazione un importante piano di sviluppo, “Cantiere Candiolo”, per offrire nuovi spazi a disposizione di medici, ricercatori, pazienti e loro familiari. Grazie Settimo Torinese!”.

 La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo IRCCS (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti le migliori risorse umane e tecnologiche, si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.

L’Istituto di Candiolo IRCCS è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centrodi rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valled’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione colServizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. Ha iniziato la sua attività nel 1996 e da allora ha sviluppato nuovi spazi e servizi. Oggi si estende su 56.500 mq, di cui circa 10 mila dedicati alla ricerca. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.

La Fondazione ha dato inizio a un piano di ampliamento finalizzato a creare nuovi spazi dedicati alla ricerca e alla cura, a disposizione di medici, ricercatori, e soprattutto dei pazienti e delle persone a loro vicine. L’Istituto di Candiolo IRCCS si prepara a crescere ancora per raggiungere nuovi risultati, con l’obiettivo di curare sempre più persone e sempre meglio.

WaitHero acquisisce Mangiatutto

London (UK), Latina (IT)

WHRO LTD (“WaitHero”), startup nata nel 2021 che ha lanciato una suite software
per il settore della ristorazione, è lieta di annunciare l’acquisizione di Quick my food s.r.l. (“Mangiatutto”),
società pioniera in Italia dal 2006 a Latina nel servizio di food delivery sostenibile per la ristorazione.
WaitHero ha lanciato sul mercato una innovativa soluzione software e una web-app che consente tramite un
QR code di saldare il conto nei ristoranti, dividendolo anche tra più commensali in modo rapido. Ad oggi,
WaitHero è presente in c. 1,500 ristoranti ed ha gestito fino ad oggi un volume di c. 90,000 ordini.
Mangiatutto ha sviluppato un servizio di delivery innovativo e sostenibile che si distingue per un elevato
controllo della qualità sia sulla consegna del cibo sia sulla formazione dei dipendenti, il tutto in chiave
sostenibile. Ad oggi, Mangiatutto è presente in c. 60 ristoranti con un numero di utenti c. pari a 30,000.
Secondo il report 2023 sulla ristorazione redatto da Confcommercio in Italia ci sono c. 195,000 ristoranti con
un fatturato nel 2022 di c. €85 miliardi. Il report evidenzia anche come stia aumentando la consapevolezza
da parte dei ristoratori di adottare soluzioni tecnologiche in grado di semplificare l’attività legate alla
gestione dei ristoranti.
L’integrazione delle due realtà permetterà da un lato a WaitHero di rafforzare la propria presenza nel settore
della ristorazione in Italia ampliando il numero di ristoranti e clienti serviti, dall’altro a Mangiatutto di
beneficiare della completa digitalizzazione dei processi.
WaitHero è entusiasta di accogliere Graziano Rossi, fondatore di Mangiatutto, che ha creduto nel progetto
tanto da investire interamente i proventi derivanti dall’acquisizione in WaitHero. Graziano Rossi ha una lunga
storia imprenditoriale alle spalle, è stato uno dei primi a credere nell’innovazione del food delivery e intende
oggi ancora contribuire all’evoluzione tech della ristorazione.
WaitHero ha completato una raccolta di un seed round di c. 1 milione di Euro (800 mila sterline), con una
valutazione post money di c. 5 milioni di Euro (4 milioni di sterline), guidato principalmente daisoci fondatori,
dai soci della prima ora, tra cui anche SFC Capital e la British Business Bank ed infine da altri nuovi soci, tra i
quali spiccano numerosi manager del mondo della finanza.
Le nuove risorse serviranno a finanziare principalmente lo sviluppo tecnologico e l’espansione del team. Nel
2022 WaitHero ha registrato una crescita di c. 3x del GMV (Gross Merchandise Value).
Mirco Bulega, Presidente di WaitHero: “L’acquisizione di Mangiatutto rappresenta per WaitHero la sua
naturale espansione nel mercato foodtech. La nostra missione è quella di rivoluzionare il mondo della
ristorazione con uno strumento semplice ma completo. Sono, inoltre, molto lieto di espandere le attività di
WaitHero nella mia città natale, Latina.”
Gianandrea Siccardi, AD di WaitHero: “Sono molto felice di intraprendere questa avventura ed iniziare ad
espandere la nostra realtà. Con l’impegno di Graziano e dei suoi collaboratori sono certo che WaitHero potrà
svilupparsi ancor più velocemente rispetto a quanto fatto fin ora.”
Graziano Rossi, Fondatore di Mangiatutto e Responsabile del delivery di WaitHero: “Sono entusiasta di questa
unione perché ciò che mi ha mosso sin dal primo giorno in cui ho fondato Mangiatutto è stata la passione e
la sostenibilità, valori che, grazie a questa operazione, saranno rafforzati dalla tecnologia di WaitHero.”
Legali Riuniti Lex è stato legal advisor, con un team composto dal Partner Gianluca Leotta, dalla Senior
Associate Carla Talarico e dai Trainee Olga Cosentino e Giuseppe D’Alessandro.

Tutta torinese la prima regia teatrale firmata da Nanni Moretti per il Teatro Stabile

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Nell’autunno 2023,  tratta da “Diari d’amore” di Natalia Ginzburg

Nella stagione teatrale 2023/2024 Nanni Moretti firmerà la prima regia teatrale, portando in scena, nell’ambito di una coproduzione internazionale, “Diari d’amore”, tratto da Natalia Ginzburg.

Nanni Moretti, per il suo esordio teatrale, ha scelto un dittico di due atti unici della Ginzburg, “Dialogo” e “Fragola e panna”. Lo spettacolo debutterà in prima nazionale il 9 ottobre prossimo, inaugurando la stagione 2023/2024 del Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale e sarà in tournèe fino a giugno 2024 nei maggiori teatri italiani e francesi.

Natalia Ginzburg – dichiara Valerio Binasco, Direttore artistico del Teatro Stabile di Torino e profondo conoscitore del teatro della Ginzburg, rappresenta per me uno dei più importanti autori italiani. Anche se la sua immaginazione poetica non è attratta dall’eccezionalità o dall’assurdo, il suo stile “semplice” e musicale, il dolce umorismo e le partiture sofisticate delle chiacchiere che riempiono le sue opere arrivano a toccare corde emotive veramente forti, restituendo grandezza e profondità a personaggi solo apparentemente piccoli. Con una pacata ironia si viaggia tra i toni malinconici di una poesia fatta di elementi quotidiani e domestici, restando affascinati dalla originale musicalità dei suoi dialoghi”.

Nanni Moretti per il suo esordio teatrale ha, così, scelto due commedie di Natalia Ginzburg e, attraverso le loro storie, si prepara a esplorare con particolare ironia le intimità domestiche, quasi rassegnate, in cui i conflitti hanno lasciato lo spazio alle indifferenze.

I personaggi di Diari d’amore si troveranno a parlare di fedeltà, amicizia, matrimonio, denunciando le proprie inettitudini e rendendo il lato più tragico delle loro esistenze una commedia.

Il teatro di Natalia Ginzburg è spesso stato definito “teatro delle chiacchiere”, secondo Moretti in quanto ci rende spettatori inerti delle complessità della vita.

I testi di Natalia Ginzburg sono già approdati in teatro; è, infatti, di questi giorni l’anteprima del romanzo di Natalia Ginzburg “Le voci della sera”, secondo Italo Calvino uno de più bei romanzi che ella abbia scritto (durante il soggiorno londinese), portato in scena da Silvia Frasson.

Mara Martellotta

9-29 ottobre 2023. Torino, Teatro Carignano

31 ottobre-5 novembre 2023- Bologna, Arena del Sole

 Ravinale (SE): investire nelle Case di Comunità ma apriamole a progettazione

 

Siglare un Protocollo d’intesa con la Regione Piemonte per la realizzazione e la gestione delle Case di Comunità, che indichi strumenti, risorse e modelli organizzativi capaci di realizzare un vero processo di integrazione socio-sanitaria, e avviare un percorso di progettazione partecipata coinvolga la popolazione nelle sue varie articolazioni politiche e sociali: è questo l’impegno richiesto alla Città nella mozione depositata ieri mattina da Alice Ravinale, capogruppo in Comune di Sinistra Ecologista.
“Affinché le nuove Case di Comunità siano davvero un’occasione per ridare la giusta centralità ai temi della salute è importante che la loro progettazione sia condivisa con la cittadinanza, con l’ASL Città di Torino, con i quattro Distretti socio sanitari, con le Circoscrizioni e con i Servizi Socio Assistenziali del Comune”, sottolinea la prima firmataria.
“A Torino verranno realizzate 16 case di comunità e 6 ospedali di comunità con fondi PNRR”, spiega la consigliera rossoverde Alice Ravinale. “Ma la tenuta della sanità pubblica in Piemonte è allo stremo ed è fondamentale che questo investimento non si riduca ad un’operazione immobiliare, ma porti ad una reale integrazione dei servizi socio-sanitari, rilanciando la medicina di prossimità e garantendo l’accesso alle salute per tutte e tutti”
“Perché questo avvenga è urgente che si apra una progettazione partecipata dei servizi che dovranno essere prestati in ogni casa di comunità, ascoltando le reali esigenze del territorio”, conclude.