ilTorinese

La Consolata in dialogo con Torino

Il Santuario della Consolata, con il settimanale della Diocesi di Torino “La Voce e Il Tempo», torna ogni secondo lunedì del mese, alle 21, a proporre incontri pubblici sui grandi temi di attualità. Lunedì 8 maggio, alle 21 in Santuario, apre il nuovo ciclo don Ermis Segatti, docente di Storia del Cristianesimo alla Facoltà Teologica torinese, con un dialogo su “Ucraina, cristiani in guerra”. Lunedì 5 giugno alle ore 21 si terrà un incontro con il sindaco di Torino Stefano Lo Russo sul tema “ Dove sta andando Torino” mentre lunedì 3 luglio (ore 21) la scrittrice e insegnante Margherita Oggero parlerà di “Periferie, la città che preferiamo non vedere”. Tutte le serate nel Santuario della Consolata sono a ingresso libero coordinate dai giornalisti del settimanale diocesano La Voce e Il Tempo.

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Torino, gli eventi culturali nei musei della Fondazione

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

5 – 11 maggio 2023

 

 

SABATO 6 MAGGIO

 

Sabato 6 maggio

SONIC BLOSSOM e BUDDHA10 RELOADED

MAO – apre la nuova mostra

Commissionata per l’inaugurazione del National Museum of Modern and Contemporary Art, Corea, nel 2013, e dopo essere stata presentata nelle più prestigiose istituzioni internazionali quali il Centre Pompidou di Parigi e il MET di New York, Sonic Blossom, la performance partecipativa dell’artista taiwanese-americano Lee Mingwei, arriva per la prima volta in Italia al MAO, dove sarà visibile per un mese.

Sonic Blossom è parte dell’evoluzione della mostra Buddha10 Reloaded, che apre al pubblico il 5 maggio profondamente rinnovata.

www.maotorino.it

Sabato 6 maggio ore 16:30

ALCHIMIE – ORO/SOLE – Creatività, fuoco, volontà

MAO – Visita guidata in collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino

Arte e musica: c’è alchimia migliore? Ispirati dai concerti della Stagione concertistica dell’Orchestra Filarmonica di Torino, i musei della Fondazione Torino Musei ogni sabato precedente il concerto propongono a rotazione un ciclo di visite guidate al proprio patrimonio museale.

ORO/SOLE – Creatività, fuoco, volontà

Il Dio del sole dispensa la vita

Il Dio del Sole Surya, Rahu e l’eclissi del sole, i tre passi di Vishnu, la prima festa importante dell’anno e la festa delle luci… Nelle sale che ospitano la statuaria dall’India e dal sud est asiatico, il percorso si snoda tra le rappresentazioni di divinità dell’Induismo e i racconti di miti e feste nelle quali il sole e la luce sono protagonisti e simboli potenti.

Visita guidata a pagamento. Costo: 6 euro per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei Piemonte e Valle d’Aosta e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com • è possibile effettuare l’acquisto anche on-line

 

Sabato 6 maggio ore 16.30

VELLUTI, RICAMI, LAMPASSI, BANYAN E MARSINE DALLA COLLEZIONE DI PALAZZO MADAMA

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Un viaggio fra le sete, i ricami, i damaschi e i velluti cesellati di Palazzo Madama per percorrere la complessa evoluzione della produzione tessile: dai tessuti copti ai costosi velluti rinascimentali di produzione italiana, dai ricami di Caterina Cantona, una fra le poche ricamatrici donne attive in Italia fra Cinque e Seicento, alle complesse sete lionesi del Settecento che si imposero in tutta Europa per i loro innovativi disegni e le loro inimitabili lavorazione. Parallelamente si analizzano i cambiamenti nella moda, da un raro giuppone maschile di sicura provenienza dalla corte dei Savoia, a un banyan confezionato in seta cinese sino ad un iconico abito degli anni 20, simbolo e immagine di una visione di donna e di una nuova società.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

DOMENICA 7 MAGGIO

 

Domenica 7 maggio 2023 ore 15

NUOVI EROI

GAM – attività per le famiglie

(bambini ai 5 anni in su)

Fumetti, narrazioni e film spesso catapultano noi ed i nostri bambini in un mondo di supereroi.

Ma chi o che cosa è un eroe? Sicuri che servano i superpoteri per esserlo?

Durante la visita alle collezioni della GAM andremo alla ricerca di chi, a suo modo, può essere considerato un eroe: chi nella fantasia e chi nella realtà, chi nell’arte e chi nella storia, con idee e materiali, questi personaggi hanno compiuto gesta degne di essere raccontate e tramandate. L’obiettivo è conoscere, attraverso la narrazione e l’osservazione delle opere esposte, gli “eroi” cioè gli artisti che hanno avuto il coraggio di osare.

In laboratorio adulti e bambini, divisi in due spazi dedicati avranno la possibilità di realizzare il proprio eroe, reale o fantastico, e gli attributi utili a descriverlo e definirlo.

Al termine dell’attività le famiglie potranno ritrovarsi per un momento di racconto e condivisione, riunendo i propri lavori e creando un unico mondo eroico.

Costo: Euro 7 a partecipante

Costo aggiuntivo: adulti biglietto di ingresso ridotto; gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Domenica 7 maggio ore 16.30

I FASTI DEL BAROCCO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Entrare a Palazzo Madama per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione del periodo barocco. Nel Palazzo i fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire in una visita ad hoc.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

MERCOLEDI 10 MAGGIO

Mercoledì 10 maggio

BIZANTINI. LUOGHI, SIMBOLI E COMUNITÀ DI UN IMPERO MILLENARIO

10 maggio – 28 agosto 2023

anteprima stampa martedì 9 maggio ore 11

Palazzo Madama – apre la nuova mostra

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, presenta, dal 10 maggio al 28 agosto 2023, la mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario, a cura di Federico Marazzi con il contributo del MANN –  Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di Palazzo Madama e del Ministero Ellenico della Cultura e dello Sport e la collaborazione nell’organizzazione generale di Villaggio Globale International.

L’esposizione, proposta dal 21 dicembre 2022 al 10 aprile 2023 al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, arriva a Torino, come seconda sede, per illustrare il “millennio bizantino” con il corpus espositivo principale integrato da una sezione dedicata al rapporto con l’area piemontese.

Oltre 350 opere – sculture, mosaici, affreschi, vasellami, sigilli e monete, straordinari manufatti in ceramica, smalti, oggetti d’argento, preziose gemme e oreficerie, pregevoli elementi architettonici – danno conto delle strutture, dei sistemi organizzativi, dei commerci e dei rituali di una complessa realtà politica, testimoniando nel contempo le eccellenze delle manifatture bizantine, gli incroci di cultura, gli stilemi e i simboli dell’Impero d’Oriente attraverso i secoli. È la creatività artistica del mondo antico che transita verso il Medioevo, con un linguaggio rinnovato dalla fede cristiana e con gli innesti del mondo orientale, in particolare della cultura iranica e araba.

Centinaia di prestiti provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci giungono a Torino a narrare il millenario sforzo di un Impero teso al dialogo tra la cultura classica e quella orientale.

Per una Bisanzio, legata al territorio piemontese, che vedrà nel Principato d’Acaia, fin dalle origini proiettato verso l’Oriente greco e bizantino, l’origine della dinastia dei Savoia-Acaia – formatasi dal matrimonio nel 1301 tra Filippo di Savoia e Isabella di Villehardouin, principessa d’Acaia – ma anche una strettissima connessione con la dinastia dei Paleologi, ascesa nel 1261 con Michele Paleologo al trono imperiale, conservato sino al tramonto definitivo di Bisanzio nel 1453 tramite questo suo ramo occidentale, che si dimostra capace di ravvivare gli splendori della corte aleramica, rimanendo al potere fino all’ultimo discendente, Gian Giorgio, morto nel 1533.

Infowww.palazzomadamatorino.it

 

Mercoledì 10 maggio ore 16.30

PIANTE. FIORI E IMPOLLINATORI

Palazzo Madama – incontro nel Giardino Botanico Medievale con Edoardo Santoro

Insetti utili e piante che aiutano piante e fioriture da apprezzare non solo per colori e profumi, ma anche per il ruolo che svolgono nel rendere equilibrato uno spazio verde. Il tema degli organismi utili ci porta a capire meglio l’azione di insetti come api e coccinelle e a comprendere il ruolo degli organismi nocivi, per rendere le piante più forti a superare le difficoltà.

Terzo incontro del ciclo Il Giardino Medievale “anni 2000”: piante e tecniche per un giardino sostenibile.

Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione consigliata

Prossimi appuntamenti

Giovedì 18 (nell’ambito dell’ICOM DAY) e mercoledì 24 maggio ore 16.30: Tecniche. Il clima, l’acqua e l’influenza sulla cura delle piante

Mercoledì 7 giugno ore 16.30: Piante. Verdi e contente

Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione consigliata

 

Mercoledì 10 maggio ore 17

TEXTILES ARE BACK. INVENZIONE E BELLEZZA

Palazzo Madama – conferenza con Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama

Nel XVII e XVIII secolo il tessuto in Europa tocca vertici di raffinatezza con disegni di crescente complessità e sensibilità, giocati attraverso i colori e l’intreccio dei filati. Le manifatture di Lione, al servizio del Re Sole, conquistano la palma dell’eccellenza e conducono con la loro produzione la corsa della moda. Le stoffe sviluppano sempre nuovi disegni e invenzioni decorative in funzione della loro valorizzazione nelle ricche vesti femminili e maschili, per volgere, nell’ultimo quarto del Settecento, verso la semplificazione di forme e decori ispirata dalla cultura neoclassica.

Ingresso libero

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

GIOVEDI 11 MAGGIO

 

Giovedì 11 maggio ore 18

COME FA QUEST’OPERA D’ARTE A CONOSCERMI COSÌ BENE?

INCONTRO CON TIZIANO SCARPA

GAM – presso il Centro commensale BINARIA Via Sestriere, 34 Torino

«Come faceva Alighiero Boetti a sapere che anch’io mi incanto davanti alle cose, e che anch’io, come ha fatto lui con un rotolo di cartone, vorrei costruire la mia Torre di Babele, ma ho sì e no un rotolino di carta (per non parlare della carta igienica)? Come faceva a sapere che anch’io sogno di edificare cose enormi ma ho poco o nulla a diposizione?» «E come faceva Yves Klein a sapere che, nonostante tutto, anche io ho questa aspirazione ad essere – se non un santo – perlomeno degno di stare su uno sfondo dorato, e anche se sono inadeguato, vorrei anch’io essere fatto di cielo, per essere all’altezza di qualcosa di più grande di me?» «Come fa quest’opera d’arte a conoscermi così bene?»

Per La cultura dietro l’angolo la GAM ha invitato tre intellettuali a interrogarsi sulle ragioni per le quali varcare, magari per la prima volta, la soglia di un museo d’arte moderna e contemporanea come la GAM di Torino e scoprirne le collezioni e le esposizioni. Questa prima conversazione vede protagonista Tiziano Scarpa, scrittore, drammaturgo e poeta che in diverse occasioni si è occupato d’arte e del lavoro di artisti contemporanei. Passeggiando tra le sale del museo Scarpa si pone di fronte alle opere con un sguardo stupito, perché ritrova in ogni lavoro qualcosa di sé stesso.

Un inedito suggerimento a ognuno di noi: non è necessario essere esperti o critici d’arte per scoprire quanto le opere d’arte, anche le più incomprensibili a un primo impatto, invece ci somiglino.

Tutte le info

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

A Giaveno la mostra enogastronomica “Mangé a nòstra mòda”

Domenica 14 maggio

Eccellenze del Territorio – Mostra Enogastronomica” è l’evento organizzato dall’Associazione Valsangone Turismo che si svolgerà domenica 14 maggio dalle 9 alle 19 in piazza Molines.
L’obiettivo di questa manifestazione è di creare una vera e propria mostra mercato interamente ed unicamente dedicata alle eccellenze enogastronomiche giavenesi e della Val Sangone, al fine di pubblicizzarle e renderle simbolo ed icona della città stessa.

Giaveno, sino alle ultime decadi del XIX Secolo, era un piccolo borgo pedemontano caratterizzato da una netta prevalenza di residenti impiegati nel settore agricolo e dell’allevamento. Sino agli anni ’60 molte famiglie possedevano alcuni animali e terreni attraverso i quali riuscivano a produrre piccole quantità di trasformati per l’autosostentamento: formaggi stagionati, vini, grani integrali trasformati in pane e biscotti… materie prime che diventavano prodotti genuini e principale nutrimento.
Proprio quegli alimenti si trasformano oggi nei protagonisti assoluti del luogo.

Gli espositori di questa manifestazione provengono tutti dalla Val Sangone e esporranno cibi e materie prime selezionate, a volte frutto di tradizioni tramandate sino ad oggi, a volte invece piccole produzioni nuove nate da imprese giovani, che hanno deciso di porre la loro sede nel territorio, andando ad esaltarne le peculiarità come l’acqua e il clima.
Piazza Molines sarà protagonista di “Eccellenze del Territorio – Mostra Enogastronomica”, location di ampio respiro che permetterà l’inserimento anche di alcuni stand che racconteranno il luogo, con esposizione di attrezzi agricoli d’epoca e campanacci.
Saranno esposti anche alcuni trattori e macchine agricole utilizzati dalle aziende agricole proprio per la crescita e la cura delle produzioni.

All’interno della manifestazione avrà luogo l’evento “Ca dël Gust – valorizzazione eccellenze enogastronomiche del territorio giavenese e della Valsangone”, uno spazio del dire e del fare tra laboratori, racconti, presentazioni, show cooking e ricette del territorio a cura di alcuni ristoranti locali.
L’evento sarà condotto da Marco Fedele, esperto di comunicazione enogastronomica e ideatore del format che dialogherà e presenterà i produttori, aziende e ristoratori coinvolti.

Si racconterà di cucina di territorio e anche della tradizione della merenda sinoira con Paola Gula, giornalista, scrittrice e food lovers e il giornalista Marco Margrita, direttore comunicazione Echos Group e coordinatore per conto della stessa Società del progetto “Valsangone Experience” realizzato su incarico dell’Unione Montana dei comuni. E ancora, storie del luogo, laboratorio bimbi dedicato alla “Cucina della Mamma” con Angela Ventruti ma anche racconti di innovazione e giovani attività agricole attente alla salvaguardia dell’ambiente e sostenibilità.

Sarà infine allestita, proprio con l’intento di offrire la possibilità al visitatore di degustare le eccellenze enogastronomiche maggiormente iconiche, un punto ristoro, con somministrazione da parte di un’attività commerciale del luogo.

Un’idea che avevamo in mente da diverso tempo – spiega l’Assessore al Commercio e Agricoltura, Marilena Barone – dovuta proprio al fatto che ci sono nella nostra Città e nella nostra valle tanti produttori di grande valore. Una mostra in cui siano presenti tutti insieme servirà a diffondere ancor più la conoscenza dei loro ottimi prodotti e a favorire attività di filiera in cui loro utilizzino reciprocamente i prodotti gli uni degli altri”.

Il turismo enogastronomico è una fetta sempre più consistente del turismo generale; sono moltissime le persone che per i loro spostamenti prestano attenzione anche alle tradizioni e ai cibi dei luoghi visitati. Aggiungiamo quindi queste risorse alle tante già presenti sul nostro territorio, come quelle per il turismo outdoor. Sono contento della positiva risposta dei nostri produttori all’idea della realizzazione della prima edizione della Mostra enogastronomica”, conclude il Sindaco, Carlo Giacone.

Trasporti, anche per il 2023 c’è il bonus dedicato

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

E’ attiva la piattaforma per la domanda di accesso al bonus trasporti 2023, il beneficio per studenti, lavoratori, pensionati e cittadini con un reddito complessivo 2022 non superiore a 20mila euro.

Ancora prima che la piattaforma partisse ufficialmente, si registravano oltre 200mila utenti in coda per la richiesta del contributo fino a 60 euro sul sito bonustrasporti.lavoro.gov.it . Ciascun beneficiario potrà chiedere un bonus al mese, entro il 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento risorse.

Possono richiedere il bonus trasporti gli studenti, i lavoratori, i pensionati e i cittadini che hanno conseguito un reddito complessivo individuale nel 2022 non superiore a 20mila euro.

L’importo del bonus è pari a un massimo di 60 euro ogni mese. Se non si conosce il costo dell’abbonamento, si richiede il bonus per il valore massimo di 60 euro: sarà poi il gestore a riscattare la sola parte corrispondente al valore dell’abbonamento.

Il buono è nominativo e si può utilizzare per acquistare un solo abbonamento (annuale, mensile o valido per più mesi) relativo ai servizi: trasporto pubblico locale, regionale, interregionale; trasporto ferroviario nazionale.

Restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

La richiesta del bonus può essere effettuata una volta al mese e, in caso di disponibilità di fondi residui, sarà possibile effettuare ulteriori richieste nei mesi successivi. Al momento della richiesta il richiedente deve specificare il Gestore del servizio di trasporto presso il quale acquisterà l’abbonamento annuale o mensile. Questa scelta sarà vincolante.

Si potrà fare la domanda online per sé o per un minore del quale si ha la potestà o la rappresentanza. I figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono provvedere autonomamente alla richiesta del buono. Resta il limite del reddito complessivo individuale conseguito nell’anno di imposta 2022 non superiore a 20.000 euro. Nel caso in cui il beneficiario sia minore, tale requisito deve esistere in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente.Se il minore non è a carico dei propri genitori, anche avente reddito proprio e con reddito inferiore a 20.000 euro, la richiesta va fatta da chi esercita la patria potestà (curatore, amministratore).

Per fare domanda si deve accedere all’apposita piattaforma, e si può fare con SPID con livello di sicurezza 2 oppure con Carta d’Identità Elettronica (CIE), indicando poi il codice fiscale del beneficiario, ad esempio il genitore può richiedere il bonus per il figlio minorenne.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Controlli della polizia locale sulle strade provinciali di Volpiano


Mercoledì 3 maggio una pattuglia ha svolto servizio sulla SP87

Nella mattinata di mercoledì 3 maggio una pattuglia della polizia locale della Città Metropolitana di Torino, coordinata dal comandante Massimo Linarello, ha svolto attività di controllo della velocità degli automezzi sulla strada provinciale 87, nelle località Cascine Malone e Cascina Bruciata, in collaborazione con la polizia municipale di Volpiano e con quella di San Benigno Canavese (che già collaborano in forma associata); l’iniziativa è finalizzata ad aumentare la sicurezza della viabilità in punti particolarmente pericolosi, su strade di competenza della Città Metropolitana di Torino.

Commentano i sindaci di Volpiano e San Benigno Canavese, Giovanni Panichelli Alberto Graffino: «Una mattinata all’insegna della salvaguardia della sicurezza dei concittadini delle nostre frazioni; siamo felici di fare sinergia tra i nostri Comuni e la Città Metropolitana di Torino, in questa che è non soltanto una campagna di sensibilizzazione ma un vero e proprio controllo del territorio. Un’attività che precede un prossimo incremento di controlli e di installazione di rilevatori fissi sul territorio in quei luoghi ritenuti più sensibili per la sicurezza degli utenti deboli della strada».

Farine con insetti? Coldiretti: “Torino non scordi il principio di precauzione. Rilanciamo il pane km Zero”

 E’  la base della nostra sicurezza alimentare. Rilanciamo tra i giovani il consumo di pane da filiera a Km Zero

Coldiretti Torino accoglie con preoccupazione la notizia che proprio dal capoluogo subalpino potrebbe partire la panificazione commerciale con farina di insetti polverizzati.

«Non sono la sperimentazione e la conoscenza a spaventarci – ci tiene a precisare Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino – Il mondo agricolo torinese è carico di innovazione e lavora ogni giorno a stretto contatto con la ricerca scientifica come dimostrano i numerosi progetti in corso tra l’Università di Torino e le aziende agricole. Nemmeno ci spaventa l’entomologia. Gli agricoltori conoscono bene gli insetti: ci hanno a che fare tutti i giorni. Nessun agricoltore prova ribrezzo nell’osservarli, nel maneggiarli e nel cercare di capire come può difendersi dagli attacchi dei parassiti, vecchi e nuovi che il cambiamento climatico porta con sé. Ed è proprio da questo approccio disincantato e non modaiolo che ci sentiamo di esprimere le nostre riserve sulla diffusione dei derivati proteici da insetti nell’alimentazione dei torinesi».

La tradizione alimentare piemontese ha da sempre fonti proteiche invidiate dalle diete di tutto il mondo. Pensiamo ai formaggi freschi leggeri come il tomino o quelli più grassi e stagionati ma gustosissimi come la toma o gli erborinati. Senza contare la carne cruda piemontese o le mocette magre come la bresaola. Altre fonti proteiche tradizionali sono i legumi, le uova da galline allevate a terra, i prodotti apistici, i pesci di acqua dolce come la trota. «Ci troviamo di fronte al paradosso che le nostre tradizionali fonti di proteine, cui il nostro microbiota è adattato da millenni, vengono demonizzate mentre si saluta con entusiasmo un “novel food” di cui non conosciamo fino in fondo la nostra capacità di assimilazione e le potenzialità allergeniche. A differenza dei rigidi protocolli in vigore per gli allevamenti degli animali vertebrati, per gli insetti non abbiamo nemmeno metodiche sufficientemente rodate per evitare contaminazioni da agenti patogeni dannosi per l’Uomo».

Sui pericoli allergenici sono ancora troppi i dubbi da parte del mondo scientifico. Gli insetti sono utilizzabili per i mangimi dei pesci, in acquacoltura, e spesso dal 2015, cioè da quando si è iniziato a parlare di moda dell’entomofagia, si confonde l’utilizzo come mangime ittico con l’alimentazione umana.

Torino ha un forte tradizione di soggetti che si occupano di sicurezza alimentare e tutela dei consumatori. La città ha imparato dagli scandali del passato che hanno investito mense scolastiche, esercizi di alimenti etnici, commercio alimentare illegale.

Coldiretti Torino si appella alle istituzioni perché non venga meno il principio di precauzione che è alla base della legislazione sanitaria europea e che a Torino guida da anni le attività amministrative e di controllo sul settore della produzione e della commercializzazione alimentare.

«Non possiamo permetterci scandali alimentari che lederebbero l’immagine estremamente positiva che ha oggi il sistema torinese del cibo nel suo rapporto tra produzioni sicure e spesso tipiche e i consumatori su cui occorre continuare l’opera di educazione verso la salute alimentare anche rilanciando prodotti tradizionali oggi ingiustamente attaccati.

«Invece di assecondare la nascita di una moda, magari passeggera, che proporrebbe pagnotte con farine di insetti Coldiretti Torino chiede di rilanciare il consumo del pane, oggi ingiustamente demonizzato. Serve diffondere nuovamente la cultura del pane e l’educazione alla sua fragranza. Serve diffondere la conoscenza dell’arte della coltivazione del grano, della molitura e della panificazione. Oggi il vero rischio è che, nelle nostra vita frettolosa, il pane fresco sia sostituito da prodotti cerealicoli a lunga conservazione. Coldiretti Torino ha creato le filiere del pane torinese al Km Zero con il Gran dij Bric prodotto sulla collina Chivassese e con i grani prodotti a Stupinigi. Noi facciamo della conoscenza del pane e del grano una battaglia per tutti i cittadini e per l’ambiente. Le esperienze con insetti lasciamole ai nostri viaggi esotici: il nostro pane profumato, dalla crosta croccante semplice e nutriente è quello che vogliamo tramandare anche alle giovani generazioni».

Fine Vita, Piemonte vicino al traguardo delle 8.000 firme

L’Avv. Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni sarà a Torino Domenica 7 maggio dalle 15 alle 17 in Piazza San Carlo. Con lei Davide Di Mauro, coordinatore raccolta firme in Piemonte, membro della Cellula Torino e altri rappresentanti della Cellula locale insieme ai volontari che in queste settimane si sono spesi per la raccolta. 

A questo link il dettaglio di tutti i tavoli dove è possibile firmare in Piemonte

Oltre 7000 le firme raccolte in un paio di mesi, dopo il lancio nel mese di marzo della campagna Liberi Subito, la proposta di legge regionale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni nel rispetto della “sentenza Cappato” n. 242/19 della Corte Costituzionale al fine di regolamentare la procedura di verifica delle condizioni e delle modalità che alla luce del giudicato costituzionale rendono lecito l’aiuto medico alla morte volontaria nel rispetto delle competenze regionali. Il traguardo delle 8000 mila adesioni da raccogliere per legge entro sei mesi, dunque entro settembre, è a un passo.

L’intenzione è quella di arrivare a una normativa di attuazione (procedure e tempi) per accedere ad una morte volontaria attraverso l’auto somministrazione per la persona  del farmaco letale per la persona che effettua tale scelta. Al raggiungimento delle firme, la proposta di legge, dopo il deposito, sarà sottoposta alla commissione di garanzia che esprimerà un parere consultivo, poi, sull’ammissibilità, la valutazione passa all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale.

“Il numero delle firme raccolte ad oggi è un primo segnale di attenzione importante, che ci conferma l’importanza di andare avanti per dare risposta a una grande questione sociale rimossa dal Parlamento e dai capi dei grandi partiti: quella della qualità del vivere e della libertà di scelta fino alla fine della vita. I tavolini di raccolta firme nelle strade del Piemonte rappresentano la vera sede -al tempo stesso umile e insostituibile- di confronto politico per chi vuole affrontare il tema del fine vita con concretezza e fuori da ogni filtro ideologico o strumentalizzazione partitica”, hanno commentato Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente Tesoriere e Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni.

Associazione Luca Coscioni

Fuggono al controllo di polizia. Arrestati dopo inseguimento in autostrada con auto rubata

Numerosi i dispositivi di allerta che il Centro Operativo Polizia Stradale di Torino, competente per tutto il territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta, riesce ad attivare in caso di emergenze e/o di comportamenti scorretti degli automobilisti che percorrono la nostra rete stradale e autostradale.

In  data 13 aprile u.s., verso le ore 10,00,  la sala operativa  attivava le pattuglie di vigilanza sul tratto dell’autostrada A/32 Torino Bardonecchia in quanto un veicolo aveva eluso il pedaggio alla barriera di Avigliana proseguendo  carreggiata in direzione Susa.

Una pattuglia della Sezione di Torino – Sottosezione Polizia stradale di Susa –  intercettava l’autovettura, una   Suzuki Vitara di immatricolazione svizzera nei pressi dell’uscita della galleria Prapontin nel territorio del comune di Susa.

Non potendo effettuare alcun controllo in sicurezza sul posto, gli agenti invitavano gli occupanti l’autovettura a seguirli con la propria auto presso il comando, distante pochi chilometri.

Durante il breve tragitto, appena giunti all’interno dello svincolo di Susa Est, proprio in prossimità della caserma, l’auto effettuava una manovra repentina e cambiando direzione, si reimmetteva sull’autostrada  in direzione Francia.

Iniziava così un inseguimento a forte velocità su un tratto autostradale quasi interamente fatto di gallerie e con riduzioni di carreggiata ad una sola corsia per la presenza di numerosi cantieri con operai intenti all’esecuzioni di lavori stradali.

Dopo circa una trentina di chilometri, nei pressi della barriera autostradale di Salbertrand, dove nel frattempo era stato allertato un dispositivo di blocco, la SUZUKI sfondava la barra di chiusura e proseguiva la sua folle corsa, con il parabrezza rotto per il violento urto, per altri 4/5 chilometri sino allo svincolo di Oulx Ovest dove, non fermandosi allo stop, entrava in collisione con una vettura.

I due abbandonavano l’auto sull’incrocio tentando ancora la fuga a piedi attraverso i boschi ed il fiume Dora Riparia, dove venivano bloccati dagli agenti che nel frattempo li avevano inseguiti anche a piedi.

Venivano così fatti tutti i controlli del caso e si accertava che il Suzuki risultava essere stato rubato in Svizzera e i due erano di origine marocchina, di 31 e 22 anni, senza fissa dimora in Italia.

Visti anche i numerosi precedenti penali a carico di uno dei due, venivano entrambi sottoposti a fermo di polizia giudiziaria per ricettazione del veicolo e il conducente arrestato per resistenza a pubblico ufficiale

La Procura della Repubblica di Torino richiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale la convalida di tutti i provvedimenti presi a carico dei due.

Impariamo la felicità dagli scozzesi

La ricerca della felicità è stata una delle mete perseguite dall’uomo fin dalle sue origini.

Ogni epoca ha avuto i propri metri di misura, a seconda dell’influsso che elementi esterni hanno portato alla società (religione, consumismo, filosofia new age): pensiamo soltanto all’edonismo, allo yuppismo degli anni ’80 in contrapposizione alla felicità semplice del tempo di guerra quando si era felicianche soltanto per il fatto di possedere cibo.

Negli ultimi anni la crisi economica, la disoccupazione in aumento, la pandemia e l’isolamento cui siamo stati inutilmente obbligati ci hanno fatto riscoprire il bisogno di felicità, bisogno quanto mai soggettivo, ma generalizzabile per sommi capi. Lo stress cui siamo sottoposti, i ritmi frenetici non ci lasciano tempo per riflettere, per domandarci se realmente siamo felici, se la nostra vita ci dia le soddisfazioni che tutti noi, ognuno a modo suo, cerchiamo.

Gli scozzesi ci vengono in soccorso con il còsagach, che permette di ristabilire l’equilibrio interiore senza dover fare chissà quali atti eclatanti, recuperando la serenità persa nei meandri delle troppe faccende quotidiane che siamo chiamati a compiere.

Elemento base di questa terapia è la natura, che da sola ci apporta tutto ciò che ci occorre; il Sole, l’aria, le camminate, da soli o in compagnia e, di conseguenza, l’astensione dal PC, dalla televisione, dalla tecnologia.

Passeggiare nelle colline o lungo un fiume, sedersi in un parco a leggere quel libro che da tempo avevamo comprato e, al ritorno a casa, goderci una tisana o un tè, preparare qualcosa in cucina.

I ritmi cui siamo sottoposti, che nulla hanno di naturale, ci portano a non pensare più a noi stessi, a non ascoltarci, rimandando la soluzione di problemi interiori e allontanandoci sempre più dalla natura.

Una camminata, magari fermandoci ad osservare gli animali intorno a noi, o il gioco dei bambini, o le nuvole che assumono forme sempre diverse, respirare aria fresca, ricevere i benefici dei raggi solari (così importanti per chi lavora tutto il giorno al chiuso) ci permettono di ristabilire un contatto con l’ambiente, la natura e il nostro interiore.

Ne consegue un miglioramento per noi stessi e, ça va sans dire, per la società nella quale viviamo: un individuo sereno, felice trasmette il suo stato d’animo a quanti lo circondano; una persona sola felice può fare poco, ma quando sono in molti ad esserlo l’intera società lo diventa.

Chi abbia viaggiato nei Paesi caraibici avrà notato come quelle persone, pur avendo poco, pur dovendo ogni anno ricostruire tutto dopo il passaggio degli uragani, sono sempre felici, sorridenti, e l’intera popolazione lo dimostra: hanno capito che la felicità non dipende dalla ricchezza o da valori materiali, ma dall’essere in salute, avere una famiglia, qualcuno da amare e che ti ama, essere vivi.

Ecco, se soltanto noi capissimo l’importanza di trovare i nostri momenti di confort, capendo realmente che le soddisfazioni materiali (il contratto concluso con successo, le ore di straordinario pagate con maggiorazione, le ore dedicate all’azienda con il miraggio della carriera) non possono e non devono sostituirsi alla propria realizzazione spirituale cresceremmo intimamente imparando a dosare i nostri compiti e le nostre aspirazioni e, così facendo, a raggiungerli più facilmente.

Qualcuno diceva: “Nella vita bastano le piccole cose: una piccola villa, un piccolo yacht….”; se pensiamo che la felicità sia generata dal possesso di beni materiali e, quindi, dal confronto fra i nostri beni e quelli altrui resteremo degli eterni infelici, alla ricerca eterna di un qualcosa in più non accorgendoci che inevitabilmente andremo nella direzione opposta.

Mettere sullo stesso piano mente e spirito non è facile; solitamente siamo restii ad ascoltare ciò che ci giunge dal profondo continuando, così, a perpetuare attività insoddisfacenti e questo perché non sappiamo o non vogliamo stare in ascolto di noi stessi.

Quanti di noi continuano, dopo anni, a svolgere quotidianamente, senza alcuna soddisfazione, le stesse mansioni sopportando tutto ciò solamente perché poi arriva il fine settimana con, si spera, un po’ di tempo per svolgere ciò che ci piace? Ovviamente, sempre che famiglia, amici, associazioni e conoscenti non avanzino richieste da assecondare annullando quel poco ristoro che avremmo avuto.

Proviamo per una settimana, giunti a casa dal lavoro,  a prendere la bicicletta o anche a piedi e andare in un parco cittadino, immersi nel verde poi seduti su una panchina, ad ascoltare il fruscio del vento fra i rami, il canto degli uccelli, il rumore di una cascata, il gioco dei bimbi o ad osservare due fidanzati che passeggiano mano nella mano, un bimbo che insegue gli scoiattolimentre impara i primi passi e molto altro: non sentite come lo stress cerchi di uscire da noi, per lasciare posto al rilassamento, alla serenità, a nuovi pensieri positivi?

Non succederà il primo giorno, e forse neanche dopo una settimana, ma se diventa il nostro stile di vita il successo è garantito. E a guadagnarci sarà non solo il vostro benessere personale, ma anche il rapporto con amici e colleghi, con i figli e con il vostro partner, specie a letto. Adottate questo stile di vita, almeno 2-3 volte alla settimana, anche soltanto un’ora per volta.

E non dimenticate di portare con voi un buon libro: non ha effetti collaterali.

Sergio Motta

Giachino: la Diga di Genova occasione anche per Torino

Rilancerà lo sviluppo di tutto il Nord Ovest. Per Torino e per il Piemonte una grande occasione da cogliere. Un premio per l’accelerazione dei lavori.

L’avvio dei lavori per la costruzione della Nuova Diga foranea al porto di Genova, il primo porto italiano è una cosa importante per il rilancio della nostra economia che viene da quasi venticinque anni di stagnazione e con un Debito Pubblico molto elevato.
La Diga non è una infrastruttura qualsiasi perché a differenza di altre che riducono solo i tempi di percorrenza o aumentano la sicurezza, la Nuova Diga , come fu per il Canale di Suez, sposta traffici commerciali e turistici e quindi porterà nuovo sviluppo economico e nuovi posti di lavoro per il nostro Paese. Le infrastrutture fanno parte della VISION di un Paese e come il Primo Traforo del Frejus nelle intenzioni di Cavour avrebbe portato sviluppo a un Paese che aveva un PIL molto più basso degli altri a paesi europei (1/4 di quello inglese), così la Nuova Diga consentirà l’aumento delle importazioni e delle esportazioni e il ritorno ad una crescita importante per la economia del Nord Ovest.
La crescita della attività portuale porterà sviluppo e lavoro non solo a Genova ma anche in Piemonte , Lombardia , in tutto il Nord Ovest che negli ultimi anni è stato superato dalla maggiore crescita del Nord Est.
Degli attuali 130.000 posti di lavoro generati direttamente o indirettamente dal porto di Genova solo il  55% sono occupati a Genova ma secondo uno Studio di Nomisma, 20.000 sono in Piemonte e altri 20-22.000 in Lombardia.
La Nuova Diga consentirà agli armatori e agli spedizionieri di far arrivare la merce Svizzera o quella della Germania del Sud a Genova, risparmiando 2-3 giorni di viaggio sui tempi di trasporto e diminuendo l’inquinamento .
Tra il Piemonte  e la Lombardia si incroceranno i due corridoi ferroviari europei Mediterraneo e Reno Alpi. Attorno a quell’incrocio si insedierà la più grande Area Lofistica del Sud Europa con la creazione di nuove aziende e di nuovi posti di lavoro.
La Nuova Diga verrà ultimata nel 2026 e due anni dopo il Terzo Valico mentre la TAV arriverà secondo le ultime indicazioni a Gennaio  2033. Torinesi e piemontesi misurereranno sulla propria  pelle il costo dei ritardi causati dai No Tav e dai blocco dei lavori decretati prima da Toninelli e poi  dal governo giallorosso.
Non sarebbe male immaginare un premio ai manager responsabili della costruzione della TAV perché ogni mese guadagnato darebbe importanti ricadute economiche sulla economia torinese , piemontese e nazionale

Mino GIACHINO 

Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI