ilTorinese

Il rientro vittorioso di Andrea Fontana sul ring

Successo del primo evento Boxing de Rua

 

Un ritorno vittorioso e promettente per Andrea Fontana, il welter torinese, che sul ring della bocciofila Rossini, organizzato dalla Boxing de Rua ha battuto nettamente ai punti 7 a 3 il pugile di Latina, Fabio “Major” Cascone.

 

Un rientro dopo l’amara sconfitta per ko dell’ottobre scorso contro il tunisino di Padova, Akrem Aouina.

 

Fabio Cascone si è dimostrato avversario irriducibile, nonostante un atterramento nel primo round e con una ferita all’arcata sopraccigliare sinistra. ha concluso il match in piedi.

 

Andrea ha combattuto alacremente e si è trovato di fronte un pugile coriaceo, che tentava la sua fuga sempre avanti. Un incontro per l’allievo di Stefano Abatangelo molto importante come ha dichiarato “E’ stato complicato mentalmente, arrivavo da una sconfitta importante, avevo paura dei blocchi mentali e dovevo vincere le mie insicurezze”. Nel futuro del venticinquenne c’è la voglia di fare un titolo italiano, ma prima come da regolamento, dovrà affrontare un match sulle otto riprese.

 

Soprattutto “The doctor” dovrà prepararsi come sottolinea Abatangelo “Andrea ha bisogno di fare ancora del rodaggio e sicuramente qualche match di passaggio, il professionismo non è uno scherzo. Questa volta si è trovato un avversario giusto, che ha tolto il suo blocco mentale”

 

L’evento clou è stato preceduto da 10 incontri sottoclou di pugilato olimpico.

 

Dopo la vittoria si è scatenata la felicità del numeroso pubblico intervenuto, ma soprattutto la bagarre dei bambini allenati da Andrea, che sono saliti sul ring a festeggiare il loro beniamino, che è riuscito ad emozionarsi per la grande dimostrazione di affetto.

 

Grande successo per il primo evento organizzato dalla Boxing de Rua, grazie al contributo del major sponsor “Gruppo D’Engineering Bodino di Marco D’Elia”.

 

La serata è stata accompagnata dall’intrattenimento del dj set e del rapper Rico Mendossa del Team De Rua, che ha in programma un calendario di novità.

Per un sorpasso azzardato quattro ragazzi finiscono in ospedale

Nella notte in strada Pecetto a Chieri in uno scontro frontale sono state coinvolte una Volkswagen Golf e una Fiat Punto. Quattro  i giovani rimasti feriti, tre dei quali hanno riportato ferite piuttosto  gravi e diverse fratture e sono stati  trasportati al Cto di Torino. Il quarto  ferito  è stato portato all’ospedale Maggiore. Non sono  in pericolo di vita. Causa dell’incidente probabilmente un sorpasso azzardato.

“Il Padreterno è liberale. Antonio Martino e le idee che non muoiono mai”

PENSIERI SPARSI 

Da “zuppista” convinta non avrei mai potuto non leggere l’ultimo libro, uscito poco prima di Natale, di Nicola Porro, giornalista economico-finanziario, vice direttore de Il Giornale, conduttore di trasmissioni televisive, dal 2018 Quarta Repubblica e autore della Zuppa di Porro, fortunatissima e seguitissima rassegna stampa liberale e libertaria quotidiana cucinata in diretta tutte le mattine in streaming video (Instagram, Facebook, You Tube) nonché deus ex machina di una bella iniziativa chiamata La Ripartenza, evento con dibattiti e approfondimenti che quest’anno si terrà a Bari il 7 e 8 luglio al Teatro Petruzzelli, dove la redazione de Il Torinese sarà presente per potervi fare un accurato resoconto.
Antonio Martino, l’ultimo vero, grande liberale, era stato professore di Porro ai tempi dell’Universita’ e, una volta divenuto Ministro degli Esteri durante il primo Governo Berlusconi, lo chiama alla Farnesina dove gli offre il prestigioso incarico di suo portavoce.
Da quel momento inizia per Porro un periodo elettrizzante, entusiasmante che gli permette di conoscere Martino professionalmente ed intimamente tanto da avergli consentito di poter scrivere oggi lo “zibaldone liberale” che leggiamo con interesse e anche divertimento in questo libro; sono infatti numerosi gli aneddoti personali e curiosi su alcuni fra i più noti esponenti della recente storia politica, culturale ed economica del nostro Paese, dove è sempre prevalsa un’egemonia statalista ed invidiosa contro la quale il prof. Martino ha  combattuto una vita intera.
Non sono risparmiate critiche al recente lockdown “ che ha bloccato milioni di attività produttive “ causando una recessione profonda e duratura, Martino si chiede perché “sono state imposte restrizioni insensate alle nostre libertà se non per giustificare un’estensione della politica sulle nostre vite”.  E neanche al reddito di cittadinanza, definito dal professore una “demagogia demenziale”, non si tratta di soldi piovuti dal cielo ma “ di un trasferimento di soldi da un gruppo di italiani per darli ad altri. Che senso ha? “
Altre critiche riguardano l’ambientalismo descritto da Martino “ una bestia tremenda” perché travestito da buono, come se ci si potesse definire progressisti e buoni perché ambientalisti, “un’idiozia totale”.
Leggendo il libro comprendiamo un po’ di più la storia del Partito Liberale e dei suoi protagonisti attraverso gli anni della nostra Repubblica, ma chi è un liberale?
Probabilmente Martino, mancato prima che Porro potesse finire i loro incontri propedeutici alla stesura del libro, avrebbe risposto così.
“ Sono favorevole a qualsiasi provvedimento accresca le libertà personali, quindi sono reazionario per recuperare libertà che sono state perdute, conservatore per difendere libertà ancora esistenti, rivoluzionario quando la situazione non ci consente altra via per tornare liberi, progressista sempre perché senza libertà non c’è progresso”.
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DIDIA BARGNANI

Un nuovo tassello verde a Torino: due querce per Bianca Guidetti Serra

 


Nella Giornata internazionale della salute delle piante
weTree e ColtivaTo dedicano due querce
all’avvocata Bianca Guidetti Serra

 

 

A più di due anni dal suo avvio, il progetto weTree continua a crescere in Italia e a Torino in particolare: venerdì 12 maggio alle ore 12.00, in occasione della Giornata internazionale della salute delle piante, presso il Giardino Lamarmora (via San Dalmazzo) verranno dedicate due piante di Quercus robur all’avvocata partigiana Bianca Guidetti Serra, in riconoscimento della sua instancabile attività in difesa dell’ambiente e dei diritti civili, proprio nel giardino su cui si affacciava il suo studio. La messa a dimora delle piante, organizzata da Città di Torino, Associazione weTree, ColtivaTo in collaborazione con Università di Torino e Centro Studi Gobetti, rappresenta la restituzione dell’impatto generato da ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, che si è svolto a Torino dal 31 marzo al 2 aprile 2023.

 

Scomparsa nel 2014, Bianca Guidetti Serra, dopo una gioventù attiva nella Resistenza, fu una delle prime penaliste in Italia, impegnata professionalmente e politicamente nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori e dei carcerati, nelle cause di lavoro a fianco dei sindacati e in difesa dell’ambiente, nella difesa della parità della retribuzione tra uomo e donna, del diritto all’aborto.

 

La messa a dimora delle piante sarà occasione per ricordare “Bianca la rossa”, soprannome attribuito a Bianca Guidetti Serra in una sua famosa biografia, con la partecipazione dell’Assessore al Verde del Comune di Torino Francesco Tresso e di allievi e colleghi di lavoro dell’avvocata.

 

Sono lieto di prendere parte a questo nuovo intervento di forestazione urbana promosso da weTree, come restituzione dell’impatto generato dal Festival Internazionale dell’Agricoltura,” dichiara Francesco Tresso, assessore al Verde pubblico della Città di Torino. “Non c’è modo migliore per festeggiare la giornata internazionale della salute delle piante, che sono linfa vitale e ricchezza inesauribile per le nostre città, un bene prezioso da tutelare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni. È poi significativo che, con la messa a dimora di nuovi alberi, si omaggino alcune figure esemplari per la storia della nostra città, e non solo: in questo caso l’avvocata Bianca Guidetti Serra, che con il suo impegno civico e politico ha contribuito ai grandi cambiamenti sociali del nostro Paese.

 

Secondo Maria Lodovica Gullino, responsabile scientifico di ColtivaTo e socia fondatrice di weTree, “questo nuovo intervento di weTree, svolto di concerto con il Comune di Torino e con il Centro Studi Gobetti, va a ricordare una professionista brillante e impegnata, che ha lasciato nella nostra città e non solo un segno che merita di essere ricordato a tutti, e soprattutto ai giovani. Le piante scelte, ovviamente in armonia con il giardino, ben rappresentano la forza e la resistenza dimostrata dalla Guidetti Serra in tutta la sua vita nel difendere valori quanto mai attuali. Mi fa molto piacere che questo nuovo intervento di weTree a Torino, collegato con ColtivaTo, abbia luogo nella Giornata internazionale sulla salute delle piante, dalla cui salute deriva quella dell’ambiente e di noi tutti.

 

Un nuovo tassello si aggiunge dunque al mosaico di weTree, progetto di Ilaria Borletti BuitoniMaria Lodovica Gullino e Ilaria Capua nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle piante nella tutela dell’ambiente, in un’ottica di salute circolare, che a Torino ha già visto nascere numerosi angoli verdi come il Bosco degli “Altri”, intitolato a Lia Varesio a Palazzo Nuovo; il Bosco delle Artiste, nel Giardino Fergat; il faggio per Primo Levi, accanto alla lapide dello scrittore posta sull’angolo di Corso Massimo d’Azeglio; il mirabolano dedicato a Margherita Hack, nel Parco del Valentino; i tre alberi da frutto intitolati a Ondina Valla; le sei piante di varietà antiche per Jole Ceruti Scurti ed Eva Mameli Calvino al Parco Pietro Mennea; e infine il Prunus cerasifera per Elsa Morante, nell’Orto Botanico dell’Università di Torino.

 

Il cuore di weTree è racchiuso e sintetizzato nel suo “Patto”, secondo il quale i Sindaci delle città che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare almeno quattro dei seguenti otto punti: promuovere lo sviluppo di nuove aree verdi pubbliche, curandone la manutenzione; valorizzare la parità di genere e la competenza femminile in tutte le iniziative cittadinesollecitare con appelli e incentivi i privati (commercianti, cittadini, …) affinché contribuiscano con il verde all’abbellimento degli spazi  di loro competenza visibili; favorire con campagne di sensibilizzazione una mobilità sostenibile (in particolare camminare per raggiungere la propria destinazione) con l’obiettivo di stimolare uno stile di vita più sano; patrocinare e promuovere programmi di educazione ambientale nelle scuole favorendo collaborazioni/accordi stabili con gli atenei della propria città; sensibilizzare e promuovere tra i cittadini la raccolta differenziata, la cura e il rispetto degli spazi comuni e promuovere il riciclo e il recupero come alternativa allo spreco e al disuso; istituire un Premio annuale “weTree” all’associazione o ai cittadini meritevoli di aver contribuito alla manutenzione e all’incremento del verde nella propria città; favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini di una visione circolare che unisca ambiente e salute per  il benessere della comunità  e delle future generazioni.

 

Otto punti essenziali, otto azioni concrete per sostenere una rinnovata sostenibilità. La città di Torino è stata tra le prime a sottoscrivere questo Patto, un vero e proprio impegno verso l’ambiente. Tra le altre città già impegnate: Milano, Perugia e Palermo. Nuovi interventi sono stati attuati anche a Biella, Pescara, Cuneo Saluzzo.

 

34esima giornata serie A Torino-Monza

domenica 7 maggio alle ore 15 allo stadio Olimpico Grande Torino 

Formazioni
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Buongiorno, Gravillon; Lazaro, Ricci, Ilic, Rodriguez; Miranchuk, Vlasic; Sanabria.

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Marlon, Pablo Marì, Caldirola; Ciurria, Pessina, Rovella, Carlos Augusto; Caprari, Colpani; Mota.

Una sfida importante per i granata di Juric:contro la rivelazione Monza del giovane e bravo tecnico Palladino,una sfida spareggio dove i 3 punti sono fondamentali per arrivare all’ottavo posto che, probabilmente, sarà l’ultimo disponibile per giocare la Conference Europa League qualora la Juve venga squalificata dall’Uefa per i suoi problemi giudiziari e l’Inter vinca la Coppa Italia nella finale contro la Fiorentina.
Si preannuncia una bella sfida aperta a tutti e 3 i risultati.

Enzo Grassano

“The Best of cycling 2022” al Forte di Bard

Le più belle e suggestive immagini di un’annata di ciclismo esposte al valdostano “Forte di Bard”

Fino al 10 settembre

Bard (Aosta)

“Che mai ci azzeccano – verrebbe da chiedersi in prima lettura – due ufficiali della cavalleria ungherese, con tanto di uniformi storiche e spada sguainata, lì a tirar la corsa a quattro impegnatissimi ciclisti (anch’essi in impeccabile divisa sportiva e caschi – bici d’ultima generazione incollati in testa), attori – non lì per caso – dietro il meraviglioso giallo chiaro di paradisiaci campi di colza?” La scena carpita al volo da una “fotocamera Reflex” che ben sapeva (apprezzamento riferito a chi la teneva fra le mani e a portata d’occhio) il fatto suo, è davvero, in tutti i casi, esemplare. Da massimo dei voti. Pittoricamente quasi astratta per la nitida e perfetta geometria degli spazi narrativi e l’urlante (in senso positivo) vigoria dei colori. Tant’è che proprio a questa foto è andato il primo premio del “The Best of cycling 2022”, concorso di fotogiornalismo ciclistico organizzato come sempre, dal 2017, da Roberto Bettini, decano dei fotografi di ciclismo. L’autore dello scatto è il giovane Luca Bettini, figlio d’arte, milanese e fra i nomi più prestigiosi della “Sprint Cycling Agency” e della “Gazzetta dello Sport”. Il suo scatto immortala alcuni partecipanti al “Giro d’Italia 2022” (edizione 105 della “Corsa Rosa”, vinta dall’australiano Jai Hindley) durante una delle prime tappe svoltesi in Ungheria, con partenza dalla piazza degli Eroi di Budapest. Ebbene, la foto di Bettini è oggi esposta, insieme ad una cinquantina di altre immaginipartecipanti al concorso e fino al 10 settembre, nella nuova edizione della mostra (7mila i visitatori dello scorso anno) allestita alle “Scuderie” del “Forte di Bard”, con la curatela di Federico Bona e il contributo di due campioni quali Claudio Chiappucci e Paolo Bettini. “Il Forte si propone così – dicono i responsabili – di essere a suo modo protagonista della grande ‘Festa Rosa’ che vedrà il prossimo 19 maggio il ‘Giro d’Italia’ percorrere le strade della Valle d’Aosta nella tappa che porterà la corsa da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana, in Svizzera. Una delle tappe più impegnative dell’edizione 2023, che ancora una volta passerà proprio sotto le maestose mura del Forte di Bard”.

Giunto alla sua sesta edizione, “The Best of cycling”  riunisce, in una perfetta cornice, una rassegna di scatti, rigorosamente riferiti alla scorsa stagione, che hanno l’obiettivo di “suscitare emozione, valorizzando quel patrimonio unico che è il ciclismo, nei suoi più svariati aspetti”. Arduo, come sempre, il compito dei giurati chiamati a decretare il vincitore. Quest’anno la Giuria ha dovuto valutare 163 immagini proposte da 55 fotografi di 14 diverse nazioni, che hanno immortalato momenti dei “Grandi Giri” e delle “corse minori”, su palcoscenici noti a tutti o in sperduti angoli del mondo, sempre dando un tocco di originalità ai propri scatti.

Alle spalle del primo classificato, Luca Bettini, il concorso ha visto il piazzamento dello statunitense James Startt, al secondo posto, e terzi, a pari merito, il francese Xavier Pereyron e il romano Ilario Biondi, soprannominato “Fellini” da amici e colleghi.

Per questa seconda edizione al “Forte di Bard”, la mostra “The Best of Cycling” si avvale di una prestigiosa partnership con “Colnago”, azienda produttrice di biciclette da corsa di alta gamma fondata a Cambiago (Mi), nel 1954, rivelandosi ben presto come una delle produttrici più creative e vivaci. E a Bard, in occasione della rassegna l’azienda milanese esporrà i modelli “Prototipo”, che ha debuttato al “Tour de France 2022”, conquistando il secondo posto finale con Tadej Pogačar e la “TT1”, prima bicicletta “Colnago” espressamente studiata per le prove a cronometro.

Gianni Milani

“The Best of cycling”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 10 settembre

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. – dom. e festivi 10/19

Nelle foto:

–       Luca Bettini: “Giro d’Italia 2022”, foto vincitrice “The Best of cycling”

–       Veduta “Forte di Bard”

«Troppe violenze contro i professionisti della salute»

Magliano: contro l’emergenza delle aggressioni, chiediamo presidi 24 ore su 24 in tutti i Pronto Soccorso del Piemonte


Questa la richiesta dei Moderati alla Giunta Cirio: la Regione porti il tema, sul quale ho discusso un Question Time  in Consiglio, ai Tavoli Prefettizi del Piemonte, affinché si arrivi a garantire la costante presenza di Forze dell’Ordine presso tutti i servizi di emergenza e urgenza del territorio regionale. Le manifestazioni di ieri in varie città italiane, Torino compresa, esprimono il bisogno di tutela di tutto il comparto. I dati fotografano una situazione che la stessa Giunta ha definito drammatica.

Chiediamo pertanto, come Moderati, che tutti i servizi di emergenza e urgenza attivi in Piemonte (44 tra Pronto Soccorso e DEA) siano presidiati in maniera continuativa, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, dalle Forze dell’Ordine. Chiediamo che la Regione porti questa urgenza non più procrastinabile ai Tavoli Prefettizi regionali di osservazione sulla sicurezza. Una simile presenza sarebbe l’unica soluzione contro un’emergenza che vede per esempio, secondo i dati dell’Asl Città di Torino, il 54,3% del personale sanitario vittima di aggressioni. La percentuale non tiene conto, naturalmente, del sommerso. Consideriamo la risposta ricevuta ieri dalla Giunta un buon punto di partenza e apprezziamo l’obiettivo, dichiarato dalla stessa Giunta, di fornire alle ASR, che hanno recepito su tutta la Regione le raccomandazioni del Ministero, indirizzi per l’implementazione di misure strutturali e organizzative omogenee per la riduzione dei fenomeni di violenza. La possibilità di attivare interventi di vigilanza interna ed esterna è prevista dalle procedure aziendali. Lo stesso Assessore Icardi ha definito questa emergenza «di drammatica attualità». Secondo Simeu (Società Italiana Medicina di Emergenza Urgenza), che include nella stima sia gli episodi dichiarati che quelli sommersi, «il 100% di chi lavora in Pronto Soccorso ha subito aggressioni fisiche o verbali». Si stima che lavorare in area emergenza-urgenza aumenti di tre volte il rischio di aggressioni rispetto a chi lavora in area medica.  A Torino e in varie altre città italiane si sono tenute manifestazioni di sensibilizzazione e protesta contro le violenze che colpiscono personale sanitario, medici e infermieri. Garantire la sicurezza del personale sanitario significa anche garantire la sicurezza dei pazienti, assicurando al contempo effetti positivi sull’assistenza e sulla cura nei loro confronti.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Grand Opening Torino Fringe Festival nella stazione elettrica interrata di piazza Arbarello

FIRE

Venerdì 12 maggio

 

 

La cabina primaria Arbarello, una delle pochissime stazioni elettriche italiane completamente interrate che si trova nel centro di una città, realizzata e gestita da Ireti, società del Gruppo Iren, ospita venerdì 12 maggio l’inaugurazione del #ToFringe23.

FIRE è una riflessione sul fuoco, la più grande scoperta dell’essere umano. Cinque musicisti, il Dub Master Albino D’Amato e il video artista Ricky “Akasha” Franco-Loiri fanno collidere le tecniche del jazz elettronico contemporaneo con il live dubbing e la creazione in live cinema di un “film” montato e proiettato dal vivo. Il risultato è un clash di musica elettronica, composizione contemporanea, dub, jazz, global beats e visual art, un condensato di linguaggi musicali e visivi che nasce in un setup tecnico A/V immersivo sia per gli artisti e sia per il pubblico.

FIRE ha portato sullo stesso palco per due registrazioni live il produttore britannico Adrian Sherwood insieme ai cinque musicisti italiani: il trombettista Ivan Bert (Dark Magus Orchestra, Emma for Peace, Jazz TO Nepal), il sassofonista Simone Garino (Mizookstra, Night Dreamers, Rhabdomantic Orchestra, Rai5), il polistrumentista e produttore Marco “Benz” Gentile (Africa Unite, Meg, Architorti), il produttore FiloQ (Istituto Italiano di Cumbia, Uhuru Republic, Vinicio Capossela) e uno dei nomi più internazionali del jazz italiano attuale, il vibrafonista e percussionista Pasquale Mirra (Mop Mop, C-mon Tigre) alla MIDI Marimba. On stage il flusso sonoro scorre organizzato su una colonna sonora di registrazioni sul campo e frammenti di audio-cronaca, immerso nelle immagini del Live Cinema creato dall’artista visivo Ricky “Akasha” Franco-Loiri, che ne cura la regia live in feedback A/V con la registrazione del disco. La composizione dei brani è in “conduction” e l’improvvisazione è basata sull’interplay tra i musicisti e le incursioni del Dub Master Albino D’Amato che manipola il suono nel momento stesso in cui si plasma e prende forma, invertendo le prassi live/studio.

Per il live gli artisti hanno attinto dall’enorme iconografia dedicata al fuoco in tutte le ere e in tutte le civiltà, fino ad arrivare all’attualità dominata dagli effetti incontrollabili dello sviluppo tecnologico su scala planetaria. Tutta la moderna cultura umana ha come motore il fuoco, la combustione o riti di purificazione, che in varie forme utilizzano le fiamme per sancire i cambi di status più importanti. Il fuoco è alla base delle grandi rivoluzioni come l’agricoltura, la metallurgia, gli armamenti, i trasporti, l’elettricità e l’elettronica che senza energia non possono esistere. La nostra civiltà è la civiltà del fuoco, della pressione e del consumo talmente estremo da essersi spinto all’utilizzo della fissione nucleare in un sistema biologico molto distante da quelle energie.

FIRE è la colonna sonora di un’opera A/V che precipita in 7 atti le domande cruciali su come ci sia “scappato di mano” il fuoco trasformandoci da cacciatori raccoglitori in “Titani scatenati”. FIRE utilizza materiali audio-video documentali, field recordings, dati scientifici, concetto antropologici-biologici e frammenti di cronaca per descrivere quello che è il nostro peso sul pianeta e la condizione attuale del panorama ambientale riconducibile alle attività antropiche. FIRE rappresenta la parabola dell’Uomo nell’ecosistema e la sua rapida metamorfosi dalla scoperta del fuoco all’invenzione della bomba atomica. È un atto di volontà e resistenza dell’arte in questo tempo di mutazione segnato da eventi così evidenti e così irreversibili.

FIRE andrà in scena, non a caso, nella più grande cabina sotterranea della città di Torino, un concentrato di tecnologia e innovazione che permette di alimentare circa 60mila abitazioni grazie a due trasformatori a bassissimo impatto ambientale.

Info, programma, ticket e carnet disponibili su www.tofringe.it e su app.tofringe.it

 

#ToFringe23 è realizzato da Torino Fringe Festival, con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, TAP Torino Arti Performative, Fondazione CRT, il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e il patrocinio di Città Metropolitana di Torino, Circoscrizione 6. Sponsor: Iren, Reale Mutua, Birra Baladin. Mobility Partner: Helbiz, Drivalia, GTT Gruppo Torinese Trasporti. Technical Sponsor: Freecards. Accomodation Partner & Sponsor: CX Student & Explorer Hotel. Media Partner: Rai Radio 3, Rai Cultura.

 

Info:

Venerdì 12 maggio, ore 19:30 e 21.30

Grand Opening “FIRE”

Il mondo di sotto, via Bertola 48 bis, Torino

In collaborazione con Iren, Birra Baladin, Salgari Records, Stellare

Ingresso gratuito su prenotazione

Posti limitati

 

Adrian Sherwood, recording session

Albino D’Amato, live mix, live dub

Ivan Bert, concept, direction, trumbet, ukrainian flute, design, production

Simone Garino, sax

Marco “Benz” Gentile, guitar, melodica, moog, additional programming, production

FiloQ, synth, beats, electronics, production

Pasquale Mirra, midi marimba, live electronics

Riccardo “Akasha” Franco-Loiri, visual design, live cinema

Simone Squillario, sound-recording-mastering Engineer

 

Contatti:

www.tofringe.it

Facebook: @TorinoFringeFestival

Instagram: @torinofringefestival

 

Lavoro, Confagricoltura: una legge regionale per tutelare chi opera in campagna

Occorrono garanzie per gli operatori agricoli sia stabili, sia stagionali”. È il commento di Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte in attesa della pubblicazione del decreto-legge sulle misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

In Piemonte, abbiamo circa 45 mila aziende agricolein diversi comparti che necessitano di manodopera specializzata, per svariati mesi all’anno” afferma il presidente della Federazione piemontese degli imprenditori agricoli. “Crediamo che una legge studiata per le realtà locali possa garantire agli occupati maggiori tutele, mantenendo in salute un settore che conferisce all’Italia e all’Europa prodotti di alta qualità”.

 

Apprezzamento è stato espresso verso il nuovo intervento del Governo sul cuneo fiscale, che riducendo le aliquote contributive delle imprese sosterrà, oltre ai consumi, anche la competitività del settore primario stesso.

 

“Il fattore umano nelle aziende è importante: i nostri imprenditori sono costantemente impegnati nella formazione dei dipendenti, nell’ammodernamento di impianti e attrezzature che migliorino le condizioni di lavoro, per ridurre al minimo i casi di infortunio” prosegue Allasia che ha rammentato, in occasione della scorsa “Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro”, i dati forniti dall’INAIL sull’andamento degli infortuni totali, denunciati che ammontano a 144.586; “A livello nazionale, apprendiamo di una riduzione complessiva del 25,5% rispetto a marzo dello scorso anno ma ancora molto c’è da fare per il nostro settore e con gli Enti di formazione di Confagricoltura, ci candidiamo a incentivare l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze degli operatori agricoli”.

Siccità, 28 milioni per spegnere la sete del Piemonte

 PER L’EMERGENZA IDRICA, GIÀ NELLA PRIMA RIUNIONE DELLA CABINA DI REGIA IL GOVERNO DA’ RISPOSTE AL PIEMONTE

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio  insieme agli assessori all’Agricoltura, Protopapa  e Ambiente, Marnati esprimono soddisfazione per il finanziamento di circa 28 milioni di euro per interventi urgenti per contrastare l’emergenza idrica in Piemonte. Già nella prima riunione operativa della Cabina di regia sulla crisi idrica presieduta dal vicepremier e ministro delle infrastrutture sono arrivate le prime risposte.

Il Piemonte è infatti tra le cinque Regioni che hanno ottenuto finanziamenti a riprova dell’attenzione che il governo dimostra per l’emergenza idrica in Piemonte, come evidenziato anche al ministro dell’Ambiente nella recente giunta tematica dedicata alla siccità. In particolare, gli interventi riguardano il Canale Regina Elena e il Diramatore Alto Novarese. Si tratta di opere di manutenzione straordinaria delle gallerie e di vari tratti di canale per il miglioramento della tenuta idraulica, del trasporto della risorsa idrica e del risparmio idrico, nei comuni di Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago Novarese e Cameri in provincia di Novara, per un valore complessivo di 27,8 milioni di euro che potranno essere realizzati dal Consorzio Est Sesia.

Si tratta di un primo gruppo di interventi urgenti, che si auspica potrà essere ampliato, per rispondere alle ulteriori e consistenti esigenze sulle infrastrutture irrigue piemontesi.