ilTorinese

Il grande tennis è a Torino. Tutti gli eventi

Torino e il Piemonte si preparano ad accogliere la seconda edizione delle Nitto ATP Finals che si svolgerà al Pala Alpitour, la più grande arena sportiva al coperto in Italia, dal 13 al 20 novembre prossimo, organizzata dalla FIT (Federazione Italiana Tennis) e dalla ATP (Associazione Tennisti Professionisti).

Si tratta di uno dei più importanti tornei di tennis maschile, che vede ogni anno partecipare gli otto migliori singolaristi e le otto migliori coppie di doppio che si battono per l’ultimo titolo della stagione. Torino è la quindicesima città a ospitare l’evento che dal 2009 al 2020 si è svolto a Londra e dallo scorso autunno è approdato nel capoluogo piemontese per rimanerci fino al 2025.

Programma artistico culturale della Città di Torino in occasione delle Nitto ATP FINALS 2022

12-20 Novembre 2022

 

PROGRAMMA

 

 

SABATO 12 Novembre

 

PIAZZA SAN CARLO

Ore 10:00 – 18:00 Magic court – Magic Willy  

VIA ROMA

Ore 10:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 12:00 – 13:00 Circus court – Giulio Lanzafame

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 – Juggler curt – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 Marching Band: BANDAKADABRA 

PIAZZA VITTORIO

Ore 16:00 – 18:00 – Circus court – Giulio Lanzafame

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR ROSSO PLUS, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/  – BANDAKADABRA + ToRadio FM 88.5 sempre on board

DOMENICA 13 Novembre

 

 

SPECIAL GUEST DI GIORNATA: JACK NOBILE – Apparizioni sparse in centro città tra le 15.00 e le 18.00

PIAZZA SAN CARLO

Ore 10:00 – 18:00 Magic court – Magic Willy  

VIA ROMA

Ore 10:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 12:00 – 13:00 Circus court – Norina Liccardo

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 Juggler curt – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 – Marching Band: FANTOMATIK 

PIAZZA VITTORIO

Ore 16:00 – 18:00 Circus court – Norina Liccardo

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR BLU, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/ FANTOMATIK + ToRadio FM 88.5 sempre on board

 

LUNEDÌ 14 Novembre

 

 

 

PIAZZA SAN CARLO

Ore 15:00 – 18:00 Magic court – Magic Willy

VIA ROMA

Ore 15:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 15:00 – 16:00 Circus court – Silvia Martini

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 Juggling court – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 – Marching Band: 88 FOLLI TBC 

PIAZZA VITTORIO

Ore 17:00 – 18:00 Circus court – Silvia Martini

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR ROSSO PLUS, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/ BANDARADAN + ToRadio FM 88.5 sempre on board

 

MARTEDÌ 15 Novembre

PIAZZA SAN CARLO

Ore 15:00 – 18:00 Magic court – Magic Willy

VIA ROMA

Ore 15:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 15:00 – 16:00 Circus court – Tennis theater

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 Juggling court – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 Marching Band: BANDARADAN 

PIAZZA VITTORIO

Ore 17:00 – 18:00 Circus court – Tennis theater

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR BLU, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/ BANDARADAN + ToRadio FM 88.5 sempre on board

MERCOLEDÌ 16 Novembre

SPECIAL GUEST DI GIORNATA: STEFAN BOJIC

PIAZZA SAN CARLO

Ore 15:00 – 18:00 Magic court – Magic Willy

VIA ROMA

Ore 15:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 15:00 – 16:00 Circus court – Tennis theater

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 Juggling court – Glenn Folco 

Ore 15.30 – 17:00 Juggling court – Stefan Bojic esibizione di freestyle e workshop aperto al pubblico

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 – Marching Band: BANDAKADABRA 

PIAZZA VITTORIO

Ore 17:00 – 18:00 Circus court – Tennis theater

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR ROSSO PLUS, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/ BANDAKADABRA + ToRadio FM 88.5 sempre on board

GIOVEDÌ 17 Novembre 

PIAZZA SAN CARLO

Ore 15:00 – 18:00 Magic court – Magic Willy

VIA ROMA

Ore 15:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 15:00 – 16:00 Circus court – Silvia Martini

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 Juggling court – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 – Marching Band: BANDARADAN 

PIAZZA VITTORIO

Ore 17:00 – 18:00 Circus court – Silvia Martini

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR BLU, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/ BANDARADAN + ToRadio FM 88.5 sempre on board

VENERDÌ 18 Novembre 

PIAZZA SAN CARLO

Ore 15:00 – 18:00 Magic court – Magic Willy

VIA ROMA

Ore 15:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 15:00 – 16:00 Circus court – Silvia Martini

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 Juggling court – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 – Marching Band: BANDARADAN 

PIAZZA VITTORIO

Ore 17:00 – 18:00 Circus court – Silvia Martini

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR ROSSO PLUS, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/ BANDARADAN + ToRadio FM 88.5 sempre on board

SABATO 19 Novembre 

SPECIAL GUEST DI GIORNATA: MAGO TRABUK – Si esibirà nella Magic Court tra le 10.00 e le 18.00

PIAZZA SAN CARLO

Ore 10:00 – 18:00 Magic court – Trabuk  

VIA ROMA

Ore 10:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 12:00 – 13:00 Circus court – Giulio Lanzafame

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 Juggler curt – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 Marching Band: BANDAKADABRA 

PIAZZA VITTORIO

Ore 16:00 – 18:00 Circus court – Giulio Lanzafame

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR BLU, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/ BANDAKADABRA + ToRadio FM 88.5 sempre on board

DOMENICA 20 Novembre

PIAZZA SAN CARLO

Ore 10:00 – 18:00 Magic court – Magic Willy  

VIA ROMA

Ore 10:00 – 18:00 Music court – Alplking 

PIAZZA CARLO ALBERTO

Ore 12:00 – 13:00 Circus court – Norina Liccardo

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 Juggler curt – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 – Marching Band: GIRLESQUE 

PIAZZA VITTORIO

Ore 16:00 – 18:00 Circus court – Norina Liccardo

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 BUS da Piazza Castello TOUR ROSSO PLUS, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/ GIRLESQUE + ToRadio FM 88.5 sempre on board

La Napoli di Raffaele La Capria, chi resta e chi fugge

Al Carignano, sino al 13 ottobre, “Ferito a morte” con la regia di Roberto Andò

Ho terminato nei giorni scorsi la lettura di “Ferito a morte”, il romanzo con cui Raffaele La Capria – scomparso nel giugno di quest’anno a tre mesi dai festeggiamenti del suo centesimo compleanno – aveva vinto lo Strega nel 1961, sopravanzando di un voto solo “Delitto d’onore” del nostro Giovanni Arpino e “Ballata levantina” di Fausta Cialente: e pagina dopo pagina mi chiedevo come sarebbe mai stata la trascrizione teatrale, questo “adattamento” portato questa settimana al Carignano dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale (coproduttori Fondazione Campania dei Festival, Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale (una gran bella importante compagine) per il cartellone del nostro Stabile, regista Roberto Andò e adattatore Emanuele Trevi (anche lui Premio Strega, 2021, con “Due vite”). Come portare in palcoscenico un romanzo che “parla di tutto e di niente” (a pochi mesi dalla morte, Dudù La Capria chiese a Trevi : “Senti, ma di che parla ‘Ferito a morte’?”), quegli incanti marini e quelle scorribande giovanili descritte sotto il pelo dell’acqua, a cominciare da quella “spigola, quell’ombra grigia profilata nell’azzurro, avanza verso di lui e pare immobile, sospesa, come un reattore quando lo vedi sbucare ancora silenzioso nel cerchio tranquillo del mattino”, quella Grande Occasione Mancata da un colpo d’arpione, “la freccia inutile”, quel mistero della “vita che nel momento decisivo ti abbandona.” Come?

Difficoltà visive, intuizioni e invenzioni che sapessero trasportare lo spettatore in un mondo parallelo, all’ombra di Palazzo Donn’Anna, lungo le rive dell’ampio golfo; come gli facessero sentire tutto quel respiro, quello sciabordio vitale che ha dell’incantesimo. Gli artefici della scommessa pienamente vinta, avvincente, sono Luca Scarzella per i video, le riprese acquatiche, la luce dei raggi del sole visti da sotto in su, il lento girovagare tra le acque azzurre, Hubert Westkemper per il suono e Gianni Carluccio per le scenografie, il lettino-pensatoio – un’isola appartata, lontana da tutti – di Massimo (che pare raccogliere attorno a sé realtà e fantasmi, come il Marcello della “Dolce vita”) da un lato e la grande terrazza, in alto, riflessa nel cielo, del Circolo, i testi e le battute che s’animano proprio grazie all’apparato che Carluccio si è inventato.

Un titolo suggerito da Peppino Patroni Griffi, in luogo dell’originale “Leoni di giugno”, dieci capitoli, i testi come frastagliati, sfuggenti, improvvisi, una scrittura che è “flusso di coscienza”, andando qui persino alla ricerca del nome di Joyce, un monologare interiore incessante, un fluire senza posa di personaggi che sbucano inaspettati nella pagina scritta e di pensieri scaturiti dal di dentro, una polifonia che insegue i ricordi e i preparativi dell’allontanamento del protagonista dalla propria inquietante quanto malata realtà (come il Moraldo di Fellini, via da Rimini, “quelle voci sono sempre un poco di falsetto, dicono e nascondono, ambiguamente cercano di difendere anzitutto se stessi, le proprie ragioni di vita”, scriveva Giorgio Barberi Squarotti in una prefazione al romanzo), di amori e di disillusioni, di ferite e di panorami, di aspirazioni e di fughe. Un gruppo di amici, quelli che potevano essere il gruppo di Dudù, con Francesco Rosi, Antonio Ghirelli, Patroni Griffi e Giorgio Napolitano, una bella giornata di sole del 1954, per arrivare negli ultimi tre capitoli all’inizio dei Sessanta, mettiamo, i “leoni al sole” di Caprioli o i “vitelloni” felliniani, una giovinezza, con i nomi di Ninì, di Sasà, di Cocò – ma nemmeno poi più tanto, gli anni sono già corsi in avanti -, sotto il cielo di Napoli, una città “che ti ferisce a morte o t’addormenta, o tutt’e due le cose insieme”, tra le “evasioni” in mare e i tavolini del Middleton e la terrazza del Circolo nautico. Il Circolo che “non era più soltanto un posto noioso che ti sottoponeva alla logorrea dei soci, al logorio del tempo, no. Il Circolo diventava un osservatorio, e da quell’osservatorio tu potevi spingere lo sguardo sull’odiata classe media, causa ed origine di tutti i mali del sud”. Tra il riversarsi del tempo lasciato scivolar via, della perdita di patrimoni, delle stupide chiacchiere, di pettegolezzi, di scherzi tremendamente infantili, di permanenze al tavolo del poker capaci di durare due giorni interi, di amori e amorazzi, c’è chi resta come Ninì, il fratello-pagliaccio, che giorno dopo giorno costruisce la propria farsa e che di quelle chiacchiere vive, e chi fugge, come Gaetano, pronto ad andarsene al nord: portatori entrambi di ferite che lacerano, accettate e no. Si ride, ci si diverte, ma il puzzo di morte si sente tra quelle marionette che si sfidano a vivere. Anche l’apparizione finale di Sasà l’avverti come un requiem che nessuno cicatrizzerà mai.


Roberto Andò costruisce uno spettacolo che rispetta il divertimento e l’ironia dell’autore, la critica verso una società e una città, che con devozione ricalca le pagine di quello che è considerato lo spartiacque della letteratura italiana; coglie appieno l’occasione per ricordare a tutti che è uomo di cinema e quel pranzo domenicale in casa dei De Luca è un impagabile e variopinto e pirotecnico susseguirsi di primi piani, dove una compagnia, fatta di visi più (televisivi o sullo schermo) o meno (ahimè) noti, si mostra appieno in tutta la sua eccellenza. Andrea Renzi è il Massimo adulto, che mette sul piano la propria disillusione e guarda con un velo di tristezza al suo specchio giovanile, Sabatino Trombetta, e all’entusiasmo che lo pervade. Un successo personale per Giovanni Ludeno come Ninì e per Gea Martire come mammà premurosa, per la nonna vivacissima e nostalgica di Aurora Quattrocchi, per la solitudine povera, per la disperazione di Sasà vissuta con poche note, ma intimamente convincenti, da Paolo Mazzarelli. Applauditissimi con i loro compagni al termine, in uno spettacolo che lascerà il segno nella stagione. Un solo consiglio, non perdetelo. Si replica sino a domenica 13.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Lia Pasqualino

ASL To5, tutelare ospedali esistenti

Abbiamo appreso dall’Assessore Genesio Icardi e dal Presidente Alberto Cirio che entro fine anno la Regione prenderà una decisione in merito al sito del nuovo ospedale dell’ASL To5
Poi però il Ministero mette in discussione il sistema delle Case di Comunità. Ora io sono meno favorevole a queste ultime, ma sostengo che prima di pensare alle novità e al futuro riassetto della sanità locale dovrebbero dirci cosa intendono fare di ciò che esiste e di come è la situazione delle strutture già attive. Il “Maggiore” di Chieri sembra essere abbandonato, senza investimenti e con sempre più difficoltà soprattutto sulle emergenze. Per Chieri e il Chierese è fondamentale sapere ora cosa si farà con il nostro ospedale, che cosa diventerà e quali servizi continuerà ad erogare. Questo chiediamo alla Regione e ovviamente chiediamo che non sia ridimensionato o che lentamente sia svuotato in vista di future strutture ma che sia, invece, mantenuto e se possibile migliorato nelle attrezzature ma più di tutto nel personale viste le preoccupanti carenze.
Rachele Sacco Consigliere Comunale di Chieri. Lista Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale Insieme

I “Civich” celebrano i 231 anni di vita

Oggi, venerdì 11 novembre, alle ore 10.30 presso il Teatro Carignano si svolgerà la cerimonia del 231° anniversario dalla fondazione del Corpo di Polizia municipale della Città di Torino.
Saranno presenti, tra le altre autorità, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo e l’Assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero.
Durante la manifestazione verranno consegnati i riconoscimenti al personale cui è conferito l’Encomio del Sindaco e l’Elogio del Comandante.
Alla manifestazione parteciperà la Banda del Corpo di Polizia municipale.

Calamari ripieni in padella

/

Un secondo di pesce facile e ricco di gusto.

Ripieno realizzato con pochi ingredienti, ma ugualmente goloso. I calamari ripieni si possono preparare con largo anticipo e incontreranno il consenso di tutti i commensali.

Ingredienti

2 calamari di medie dimensioni
2 spicchi d’aglio
1 uovo intero
50gr di parmigiano grattugiato
100ml di vino bianco secco
1 ciuffetto di prezzemolo
6 filetti di acciuga sott’olio
4-5 grissini
Olio, sale, peperoncino

Lavare e pulire bene i calamari. Tritare finemente i tentacoli. Tritare il prezzemolo ed i grissini. Scaldare l’olio in una padella, aggiungere uno spicchio d’aglio leggermente schiacciato ed i filetti di acciuga. Lasciar sciogliere le acciughe,  aggiungere i tentacoli tritati, lasciare cuocere per qualche minuto, togliere l’aglio ed unire i grissini tritati, sfumare con 50ml di vino bianco e cuocere qualche minuto. Lasciar raffreddare, aggiungere al ripieno il parmigiano, metà prezzemolo, l’uovo leggermente sbattuto ed un pizzico di peperoncino. Riempire i calamari con il composto lasciando almeno 2 cm dal bordo, chiudere con uno stuzzicadenti.
Scaldare l’olio in padella, unire lo spicchio d’aglio rimasto, lasciar rosolare i calamari, aggiustare di sale e sfumare con il vino bianco. Cuocere coperto per 15/20 minuti. A cottura ultimata spolverizzare con il prezzemolo e servire.

Paperita Patty

Uncem contro la desertificazione bancomat

Uncem da oltre dieci anni si occupa di desertificazione bancaria e riorganizzazione dei servizi. Il Presidente nazionale Marco Bussone ha nuovamente scritto una lettera al Presidente di ABI e ai vertici dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, rispetto all’attivazione e al mantenimento di sportelli bancomat – sempre più articolati e ricchi di servizi. “Condivido l’istanza posta dalle Associazioni dei Consumatori. Da diversi mesi è in discussione una riforma del modello dei costi dei prelievi su circuito Bancomat, in particolare quelli effettuati da utenti su banche diverse da quella del proprio conto corrente – scrive Bussone – Il nuovo modello se confermato prevede una commissione massima di 1,50 euro contro gli attuali 1,83 euro di media con punte di 2 euro. Inoltre la commissione verrà applicata dalla banca che detiene lo sportello bancomat (come già avviene in altri Paesi europei). Queste nuove modalità comportano un risparmio medio per il consumatore pari a 0,30 centesimi su circa 500 milioni di operazioni annue per oltre 150 milioni di euro di costi in meno a carico degli utenti. Questa modifica è secondo Uncem necessaria e urgente. È molto importante per agevolare gli utenti, ma anche il mantenimento e il potenziamento dei servizi sui territori”.
Col nuovo modello, secondo Uncem, tutte le banche saranno incentivate a installare più sportelli automatici, dotati altresì di servizi sempre più innovativi, anche nelle zone soggette a desertificazione bancaria, vista la difficoltà di installare uno sportello automatico in aree remote. Ciò è fondamentale per garantire un presidio di servizi bancari di base in ogni Comune italiano, anche considerando il loro valore sociale di supporto alle fasce di popolazione meno digitalizzate. Anche le banche digitali e di minori dimensioni potranno essere incentivate a estendere la loro rete di sportelli automatici, anziché affidarsi – come accade oggi – a reti di altre banche, i cui costi di gestione ricadono in grande misura sui loro correntisti che ingiustamente sono chiamati a pagare un servizio dato ad altri.
“A nome di Uncem -scrive ancora il Presidente – mi auguro in particolare che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato possa positivamente valutare la proposta, soprattutto per gli impatti positivi che avrà in termini di presenza dei servizi bancari offerti alla clientela a livello locale, in anni di progressiva riduzione del presidio”

Un teatro viaggiante contro la violenza di genere

QUESTO NON È UN AUTOBUS

inaugurerà il suo tour in giro per le piazze d’Italia

l’11 novembre 2022 a Poirino (TO)

proseguendo dal 14 novembre al 6 dicembre

in 10 Comuni della Provincia di Piacenza

Un’iniziativa ideata e coordinata da Sciara Progetti Teatro

QUESTO NON È UN AUTOBUS: un teatro viaggiante contro la violenza di genere. Un autobus a due piani, ri-allestito e ri-progettato meccanicamente per trasformarsi in teatro su ruote, punto d’ascolto e presidio culturale itinerante, è in partenza per un viaggio lungo le strade d’Italia per incontrare le comunità e affrontare il tema della violenza di genere attraverso interventi artistici e sociali: A Poirino (TO), dove tutto ha avuto inizio, si terrà la tappa inaugurale.

QUESTO NON È UN AUTOBUS è un’iniziativa, ideata e coordinata da Sciara Progetti Teatro, compagnia teatrale specializzata in educazione non formale, riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna, dal Ministero della Cultura e ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione per i temi della creatività.

QUESTO NON È UN AUTOBUS contiene, sui suoi due piani, un punto d’ascolto, spazi attività per il teatro e per videoproiezioni, e deve il suo nome al famoso quadro di Magritte “Ceci n’est pas une pipe” –  simbolo del paradosso tra realtà e rappresentazione – per farsi portavoce di un messaggio ben definito: questo autobus, seppur oggetto a forma di autobus, è in realtà un teatro viaggiante e un contenitore di molteplici esperienze. La sua opera di sensibilizzazione – composta da i temi sociali che verranno affrontati, gli incontri e gli spettacoli che verranno realizzati e i soggetti che accoglierà a bordo, come artisti, educatori, ricercatori, operatori sociali, studenti, cittadini –  sarà solo la rappresentazione di una condizione sociale reale, come le forme di violenza di genere, e potrà avere valore solo al di fuori del BUS, attraverso la consapevolezza e il comportamento di chi è stato coinvolto da esso.

L’idea di realizzare un bus-teatro itinerante si concretizza grazie alla collaborazione tra Sciara Progetti Teatro,  il Comune di Poirino(TO) e la Cooperativa Sociale Mirafiori nel 2018: 3 soggetti uniti dalla visione e  missione comune di diffondere una cultura dei sentimenti  e dell’ascolto, toccando un nervo scoperto della nostra società; temi urgenti e  necessari, più che mai attuali, come quelli della paura e della violenza  sulle donne.

E’ per questo motivo che QUESTO NON E’ UN AUTOBUS inaugurerà l’11 novembre il suo tour in giro per le piazze d’Italia proprio a Poirino (TO) alla presenza di tutta comunità, di chi ha creduto sin da subito in questo progetto: la Casa delle donne di Poirino (TO), la  Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), gli amministratori comunali di diversi comuni del Piemonte, insieme a vari imprenditori di Poirino (TO) e dei comuni limitrofi quali la REER S.p.A.; Witt Italia S.p.A.; FedEli Marocco.

Dal 11 al 12 novembre, QUESTO NON È UN AUTOBUS sosterà a Poirino e nelle frazioni di Favari e Marocchi  (TO), per portare le proprie attività di animazione culturale ad ingresso libero per le comunità tutte. Nella giornata di venerdì 11 novembre il BUS ospiterà in anteprima attività culturali e formative per gli studenti delle classi terze medie delle scuole del territorio, al fine di promuovere nelle giovani generazioni un’educazione alla cittadinanza di genere e una cultura di non discriminazione.

La serata inaugurale aperta al pubblico sarà sempre venerdì 11 novembre alle 20.30 presso il Teatro Salone Italia di Poirino (TO). Dopo un momento ufficiale di presentazione del progetto alla presenza del pubblico, dei rappresentanti amministrativi comunali e regionali e di tutti gli attori del progetto nonché degli Enti e Associazioni sostenitori, si vedrà il debutto del tour del BUS che proprio a Poirino aprirà le sue porte per la prima volta al pubblico. Alla fine della serata si potrà infatti prenotare la speciale visita a bordo del BUS.

Il bus sarà visitabile gratuitamente e su prenotazione nella giornata di sabato 12 novembre 2022: saranno proposte attività interattive ed esperienziali per riflettere sul tema della violenza alle donne e informare sulla cultura del consenso. Nello specifico, sul BUS si potrà assistere a videoproiezioni e sarà attivo un luogo di ascolto, una camera di raccolta di messaggi inviati da adulti o ragazzi,  per poter condividere opinioni, esperienze, pensieri sul tema della cultura del consenso e del contrasto alla violenza di genere.

Dopo la tappa inaugurale di Poirino (TO), dal 14 novembre al 06 dicembre 2022,  il BUS raggiungerà 10 Comuni montani delle Valli D’Arda, Nure e Trebbia in Provincia di Piacenza, nell’ambito del progetto “Utopia Possibile BUS” finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Il BUS sosterà in ciascun comune per tre giornate proponendo gratuitamente attività di animazione culturale ad ingresso libero per la comunità –  al mattino per gli studenti delle scuole e al pomeriggio e alla sera per gli adulti – con l’obiettivo di  promuovere attività di informazione e sensibilizzazione sul tema della cultura del consenso e del contrasto alla  violenza sulle donne oltre che di creare nuove opportunità di rete e possibili collaborazioni tra enti territoriali di diversa natura, impegnati nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere.

Un primo tour a cui potranno seguire tanti altri in giro per l’Italia e per l’Europa, perché QUESTO NON È UN AUTOBUS può diventare un contenitore viaggiante che possa ispirare e raccontare storie; che possa aiutare i ragazzi e gli adulti a riflettere su loro stessi e sulle loro azioni. Un luogo in cui si raccoglieranno storie incontrando le città e le periferie d’Italia e d’Europa che può fungere da cassa di risonanza in movimento per portare all’attenzione di più soggetti possibile le proprie attività di sensibilizzazione su tematiche sociali e culturali.

QUESTO NON È UN AUTOBUS

lab@sciaraprogetti.com

sciaraprogetti.com

Torino per tre anni grande vetrina della danza sportiva

Gli eventi  si terranno nella bella cornice del Pala Gianni Asti (ex
PalaRuffini) patrocinati dalla Regione Piemonte, nell’ambito di
Piemonte 2022 Regione Europea dello Sport e dal Comune di Torino.
La Federazione Italiana Danza Sportiva ha assegnato al Piemonte un
calendario di grandi eventi nazionali ed internazionali, grazie
all’esperienza e ai successi ottenuti in rassegne europee e mondiali
degli anni passati.
Mercoledì alla presenza del presidente Fids Piemonte, Giovanni
Petrilli e dell’assessore allo sport del Comune di Torino, Domenico
Caretta sono stati presentati nella Sala Vip del Pala Gianni Asti, gli
eventi di danza sportiva.
E’ stata, anche l’occasione, per inaugurare il lungo murales
fotografico che rappresenta piazza San Carlo, situato nella Sala Vip.
Giovanni Petrilli ci ha tenuto sottolineare come la danza sportiva
piemontese, dopo 2 anni di stop, abbia una gran voglia di rimettersi
in pista e il ricco calendario triennale ne è la dimostrazione.
L’Assessore Carretta ha evidenziato il perfetto binomio tra sport e
divertimento  rappresentato dalla danza sportiva. Ha inoltre voluto
ricordare, che in occasione della visita al CIO di Losanna, sono stati
accesi i riflettori sulla break dance, disciplina olimpica dal 2024 a
Parigi, che si presta molto bene ad essere praticata in luoghi simbolo
di Torino.
Il primo appuntamento del 2022 è con il Campionato regionale danze di
coppia, che si svolgerà al palasport di Biella (unico evento fuori
provincia) sabato 12 e domenica 13 novembre 2022.
Il 26 e 27 novembre si balla con Piemonte Dancestar, competizione
internazionale, una novità nel panorama agonistico, dove si
confronteranno nella due giorni 700 atleti con una formula che prevede
il sabato danze standard e danze latino americane, mentre la domenica
il liscio show. Quest’ultimo si differenzia dal tradizionale liscio
italiano, un ballo di coppia “internazionale” con gesti e stili
originali, a seconda del paese di provenienza.
Fino ad oggi hanno aderito 12 nazioni, 11 europee e il Sud Africa.
Si conclude l’anno con il Galà di Natale del 10 dicembre 2022, una
concentrazione di grandi stelle della danza sportiva in uno splendido
connubio tra gesto atletico e tanti ospiti importanti.

Fascicolo Sanitario Elettronico, Magliano: “dovrebbe già essere pienamente attivo”

“Ora la Giunta acceleri”

Risposta piuttosto interlocutoria alla mia interpellanza sul tema, in Consiglio Regionale: sarebbe ora, invece, di stringere i tempi per garantire a tutti i piemontesi il pieno accesso a una tecnologia che risulti finalmente completa e pienamente funzionante. Chiederemo al più presto l’audizione dell’Assessore Icardi in Commissione Sanità. Ci auguriamo inoltre che alla promessa, da parte dell’Assessorato, di ascoltare le istanze delle Associazioni di categoria e gli Enti del Terzo Settore seguano i fatti.

La situazione è presto riassunta: a oggi, se un piemontese accede al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, non sempre vi trova la documentazione nella sua interezza. Riteniamo, come Moderati, che questa tecnologia possa fare la differenza e pertanto stimoliamo la Giunta – che ha appena risposto in Consiglio Regionale alla mia interpellanza sul tema, protocollata undici mesi fa – ad accelerare i tempi. Sul tema, chiederemo che sia quanto prima audita la Giunta in Commissione Sanità.

Il Piemonte è tra le Regioni pilota per l’investimento nazionale del PNRR relativo proprio al Fascicolo Sanitario Elettronico e sarebbe imperdonabile sprecare l’occasione che questo comporta. L’obiettivo è fornire il prima possibile ai cittadini un Fascicolo Sanitario Elettronico completo, superando i fattori che al momento impediscono una corretta e completa alimentazione di questa tecnologia. Chiederemo di audire quanto prima l’Assessore Icardi in Commissione Sanità. Occorre poi capire come colmare i ritardi che si stanno verificando presso alcune delle nostre strutture (ASL Città di Torino, AOU Città della Salute, Aziende sanitarie private), sia in ambito pediatrico sia in ambito di medicina generale. Vogliamo evitare di ritrovarci, dopo ingenti investimenti, con uno strumento non completamente efficace e non compatibile con tutte le strutture del territorio. La Regione ha investito 19,4 milioni di euro nell’ambito del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e ha lavorato e sperimentato per due anni per la creazione della piattaforma digitale.

Manterremo alta l’attenzione anche in merito all’attuazione del percorso con relativa identificazione di tre aziende pilota (ASL Città di Torino, ASL Torino 3 e AOU di Novara). Il Fascicolo Sanitario Elettronico è lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i professionisti sanitari per garantire un servizio più efficace ed efficiente. Da maggio 2019 i cittadini piemontesi, attivando sul portale regionale il proprio Fascicolo Sanitario, possono ritirare tutti i referti e le immagini degli esami effettuati senza dover tornare in ospedale o in ambulatorio, prenotare esami e visite specialistiche, consultare i verbali degli accessi in Pronto Soccorso, le lettere di dimissioni ospedaliere e il report delle vaccinazioni effettuate, visualizzare e quindi stampare le prescrizioni del medico di famiglia o dello specialista.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

A pranzo con i Templari di Tomar

Si attraversa un intrico di vicoli e stradine del centro storico lungo le rive del fiume Nabao e si sale sul colle dove si staglia imponente e maestosa la fortezza dei Templari.
La città di Tomar nel Portogallo centrale e il suo castello sono fortemente legati alla storia dei Templari che aiutarono i portoghesi a riconquistare nel XII secolo il sud del Paese in mano agli arabi e in quella fortezza trovarono rifugio numerosi cavalieri dopo essere stati cacciati da altre parti d’Europa. Dentro le mura della roccaforte la giornata dei monaci-guerrieri del Tempio era scandita dalle ore rituali, ora et labora, si pregava e si lavorava, nei campi e in biblioteca per trascrivere i codici medievali, si prendeva posto nel refettorio in una lunga tavola a ridosso delle pareti, si mangiava in assoluto silenzio tra coppe e scodelle e si assisteva alla Messa in una chiesa a pianta circolare che consentiva ai cavalieri di restare in sella al proprio cavallo. Il tutto avveniva in uno dei luoghi più affascinanti del mondo dove la leggenda dei Cavalieri del Tempio è ancora viva. Entriamo nelle cucine medievali dei templari di Tomar sfogliando le pagine del libro di Enzo Valentini “Nel refettorio dei Templari, norme e prescrizioni alimentari dei cavalieri secondo la Regola dell’Ordine del Tempio”, edizioni Penne & Papiri, per scoprire il segreto della loro longevità. Valentini, autore di saggi e articoli sul tema e segretario nazionale della Larti (Libera associazione ricercatori templari italiani), guida il lettore nelle cucine, nel convento e nella chiesa, nella sala da pranzo e nelle cantine, nell’infermeria e nei magazzini dei viveri del castello di Tomar e in aziende vinicole di antiche precettorie templari in Francia descrivendo una giornata tipo dei cavalieri. Dei templari sappiamo molto, dalla nascita dell’Ordine nel 1118 fino alla tragica fine con il processo farsa, dai castelli in Terra Santa agli insediamenti in Europa, dalle tante battaglie ai capi storici che li comandarono. Nulla sappiamo sulla loro alimentazione e dei motivi per cui vivevano così a lungo. Solo qualche autore ne ha parlato all’interno della vita quotidiana dell’Ordine. Enzo Valentini ha cercato di colmare questo vuoto trattando i tempi e i modi del nutrirsi dei Cavalieri del Tempio, i prodotti messi a tavola, quelli vietati e quelli consentiti, le ore dei pasti vissute in comunità, il tutto attraverso la Regola del Tempio e i documenti storici dell’epoca. “Importante era infatti, sottolinea l’autore, il consumo dei pasti in comunità per favorire quell’unità di spirito, necessaria soprattutto in battaglia quando la vita di un Templare poteva dipendere da quella dei confratelli”. Ne viene fuori che i templari seguivano una dieta molto rigorosa, mediterranea, e vivevano trent’anni più degli altri. Mangiavano molto pesce (solo allevato da loro), frutti di mare, tanti legumi, olio d’oliva e agrumi in gran quantità.
Pochi grassi e la carne non più di due o tre volte alla settimana. Vietata ai religiosi, la carne era permessa ai monaci-cavalieri per non indebolire troppo il fisico. Era questo il regime alimentare dei cavalieri medievali in un’epoca in cui l’aspettativa di vita oscillava tra i 25 e i 40 anni. Uno stile di vita e un regime alimentare che, secondo i moderni nutrizionisti, avrebbe permesso ai templari una vita media più lunga degli uomini del tempo. Alcuni vissero fino a 70 anni. Ne è un esempio Jacques de Molay, l’ultimo Maestro dell’Ordine, il quale morì a 71 anni condannato al rogo e non per cause naturali. È quanto emerge da documenti storici relativi all’epoca compresa tra l’XI e il XIV secolo. Anche l’igiene a tavola aveva la sua importanza.
I rappresentanti dell’Ordine erano molto attenti alla pulizia e alla qualità degli alimenti, mangiavano solo in refettori curati e su tovaglie pulite e dovevano lavarsi le mani prima di mangiare. Non solo ma il cibo veniva controllato accuratamente e in tavola finivano solo alimenti di buona qualità. Da bere, oltre all’acqua ben disinfettata con agrumi, solo vino di palma al quale veniva aggiunta polpa di canapa e aloe vera. Il surplus degli alimenti veniva inviato in Terra Santa o venduto nei mercati locali e tutto ciò che avanzava nel refettorio veniva dato ai poveri. “In un certo senso, come annota la studiosa Simonetta Cerrini, potremmo dire che i templari nacquero a tavola, ma non come signori bensì come mendicanti e possiamo scorgere già in quest’occasione l’emergere dei valori templari originari, la povertà e l’umiltà”.
Filippo Re
Nelle foto Castello di Tomar, copertina libro, refettorio dei templari (foto in bianconero), refettorio dei templari (foto di Sandra Paganelli)