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Al via la prima edizione dell’Executive Master in FSI Smart Automation

Una collaborazione tra Politecnico di Torino e Deloitte

Il master unisce le competenze accademiche e di consulenza su molteplici progetti di trasformazione digitale e consentirà ai partecipanti di acquisire competenze manageriali per governare i più innovativi processi di automazione del settore finanziario

I trend di mercato evidenziano crescenti investimenti da parte delle aziende nell’utilizzo di tecnologie digitali per l’automazione. Conseguenza di questi trend è la crescente richiesta di nuovi profili dotati di competenze specifiche, spesso difficili da trovare.

Per rispondere a questo gap riscontrato nel mercato del lavoro e per formare personalità in grado di governare i più innovativi processi di automazione, prende il via al Politecnico di Torino la prima edizione dell’Executive Master “FSI Smart Automation: unlock the power of digital innovation in the financial sector”, organizzato dalla Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico e da Deloitte Consulting. L’Executive Master unisce le competenze accademiche e consulenziali maturate dagli organizzatori su molteplici progetti di trasformazione digitale.

Il master avrà durata annuale e accoglierà tra i partecipanti 14 tra giovani neo-laureati che vogliono accelerare il raggiungimento dei propri obiettivi di crescita professionale e professionisti, che sono chiamati ad assumere ruolo di gestione di progetti di innovazione digitale sul versante economico e strategico. Un terzo delle persone iscritte sono donne, 5 iscritti sono under 36 e 8 partecipanti lavorano già in grandi aziende del settore bancario, finanziario e assicurativo.

Grazie alle competenze del Politecnico di Torino, il master metterà a disposizione dei partecipanti la conoscenza dello stato dell’arte delle tecnologie per formulare analisi di scenario sui futuri ambiti di automazione intelligente, fornendo l’accesso a dati, statistiche e documenti sulla diffusione della Smart Automation e condividendo l’esperienza di alta formazione nell’ambito Technology and Management. I partecipanti potranno beneficiare dell’esperienza di Deloitte nella consulenza manageriale presso le principali realtà bancarie e assicurative, in Italia e nel mondo, entrando in contatto con le consolidate competenze in ambito di Smart Automation e con il network globale che include la Deloitte University.

Il corso è stato presentato ufficialmente lo scorso 5 maggio durante un evento alla presenza del coordinatore del master, professor Emilio Paolucci, e di Alessandra Ceriani, FSI consulting leader di Deloitte, con un keynote speech di Andrea Leuzzi, Partner Business Operations di Deloitte, che nel suo intervento si è concentrato sugli sviluppi della smart automation nel mondo del financial services industry.

“Nel progettare la didattica di questo Master abbiamo tenuto conto dell’evoluzione che stanno vivendo il settore assicurativo e bancario e delle professionalità da esso richieste nei prossimi anni – spiega il professor Emilio Paolucci, docente del Politecnico di Torino e coordinatore del master – Per questo motivo abbiamo unito in un unico programma la comprensione strategica delle necessità di innovazione, le capacità di analisi e ridisegno dei processi aziendali e la conoscenza delle nuove tecnologie digitali e delle opportunità che esse offrono. Inoltre, la collaborazione fra Politecnico di Torino e Deloitte consente di coniugare in modo efficace ed innovativo gli aspetti di metodo e quelli relativi al dominio applicativo, creando un contesto di apprendimento unico.”

 

“Settori come i servizi finanziari sono entrati in una fase avanzata di digitalizzazione, dove l’intelligenza artificiale ed i dati permettono opportunità di innovazione organizzativa, nei modelli di business e di innovazione stessa – sottolinea il professor Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione permanente del Politecnico di Torino – Questo percorso di formazione executive vuole essere un’esperienza che aiuti gli IT professionals di banche e assicurazioni a comprendere e costruire queste opportunità”.

 

“Crediamo molto nel valore della formazione post-laurea, per questo abbiamo scelto l’Executive Master FSI Smart Automation anche per 4 talentuosi neoassunti Deloitte.  La consolidata collaborazione con la scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino ci ha permesso di realizzare un percorso che risponde alla crescente domanda di nuovi profili e di nuove competenze in ambito tecnologico – afferma Alessandra Ceriani, FSI Consulting leader di Deloitte. – Una bella opportunità per i giovani talenti per acquisire le competenze più richieste dal mercato e che permetteranno loro di guidare la trasformazione digitale del nostro Paese.”

 

“Questa importante partnership ci ha permesso di costruire un percorso stimolante che consentirà ai partecipanti di confrontarsi con i nostri esperti di mercato e i Professori del Politecnico di Torino, e di acquisire quelle competenze digitali che anche noi cerchiamo con sempre maggiore interesse – spiega Andrea Leuzzi, Partner di Deloitte Business Operations. – Sono infatti convinto che la trasformazione digitale dei processi sia qualcosa su cui puntare nei prossimi anni. Per questo abbiamo pensato a un Master che porti alla nascita di figure professionali esperte di Smart Automation nello specifico ambito dei Financial Services.”

Emergenza piccioni, approvato odg di Fdi

La Città Metropolitana, grazie all’ordine del giorno con primo firmatario Davide D’Agostino, raccoglie l’appello di Coldiretti sull’emergenza piccioni.

“È stato approvato oggi il mio ordine del giorno per l’adozione di un piano di contenimento dei piccioni sul territorio metropolitano, sottoscritto da tutti i colleghi del gruppo” – spiega il consigliere Davide D’Agostino, che prosegue:

“Il problema dei piccioni infatti è diventato ormai di rilevante gravità, con la chiusura di ben due istituti scolastici nella Città di Cirié a causa di una infestazione di parassiti portati proprio da una colonia di piccioni.

Sono soddisfatto che il consiglio abbia potuto raccogliere lo stimolo arrivato da centrodestra, sapendo che fino ad oggi gli uffici di Città Metropolitana hanno cercato di fare da coordinamento tra enti o soggetti privati su singole situazioni quando queste venivano sottoposte alla loro attenzione ma è evidente che servano strumenti più adeguati ed efficaci in modo tale da permettere  agli uffici di esprimere tutte le competenze e le conoscenze utili a dare la risposta corretta e più efficace su tutto il territorio metropolitano.

Ora mi auguro che si possa intervenire in maniera rapida, portando risultati”.

Tutto esaurito alla Consolata per il dibattito sull’Ucraina

Alla ripresa dopo lo stop imposto dalla pandemia, i dibattiti di attualità del Santuario della Consolata in collaborazione con il settimanale della Diocesi di Torino  “La Voce e Il Tempo” hanno affrontato lunedì 8 maggio la drammatica questione dei popoli cristiani in guerra sul terreno infuocato dell’Ucraina. Ne ha parlato don Ermis Segatti, storico delle religioni, in una chiesa gremita, moderatore il direttore de “La Voce e il Tempo” Alberto Riccadonna. I “Lunedì della Consolata” torneranno lunedì 5 giugno alle 21 con il sindaco Stefano Lo Russo sul tema “Dove sta andando Torino”.
F. Rex

Gli obiettivi del Piano regionale Rifiuti

Approvato dal Consiglio regionale il Piano di gestione dei rifiuti del Piemonte: si è concluso così un lungo lavoro avviato nel marzo del 2021 sulle indicazioni della Giunta e sulle osservazioni che sono state presentate.

Nell’esprimere la sua soddisfazione per il voto favorevole, il presidente della Regione sottolinea che il Piano ha una prospettiva di medio-lungo termine, fino al 2035, con il raggiungimento di traguardi intermedi previsti per il 2025 e il 2030 e che prende in considerazione gli obiettivi nazionali ed europei da raggiungere soprattutto in tema di prevenzione della produzione di rifiuti, raccolta differenziata, riciclo e riduzione del ricorso alla discarica.

L’assessore regionale all’Ambiente evidenzia che si mette in salvaguardia la gestione interna dei rifiuti urbani e che si tratta di un Piano fondamentale perpotenziare tutte le filiere dell’economia circolare nell’ottica dell’efficienza, dell’autonomia e della sostenibilità ambientale. Questi obiettivi e queste sfide porteranno il Piemonte ad essere una delle Regioni più virtuose d’Italia e d’Europa mediante il recupero della quasi totalità dei materiali provenienti dai rifiuti prodotti. I rifiuti differenziati sono e saranno infatti le nuove miniere di materiali, con grande risparmio economico per i cittadini ma anche un grande beneficio ambientale, azzerando praticamente l’uso delle discariche.

Le azioni previste

Nel Piano sono inserite la contrazione graduale della produzione totale di rifiuti, l’estensione della modalità della tariffa puntuale (il sistema di calcolo dei rifiuti prodotti dal singolo cittadino o comunque da una singola utenza domestica e non domestica, che consente di determinare una tariffa proporzionale all’utilizzo del servizio di raccolta), il progressivo miglioramento della raccolta estendendo quella domiciliare (il cosiddetto “porta a porta”), la promozione del compostaggio domestico per portare a 110 kg/anno pro capite la raccolta della frazione organica. Per il fabbisogno residuo di trattamento della frazione indifferenziata non ulteriormente riciclabile si prevede il ricorso al recupero energetico.

Per quanto riguarda la raccolta differenziatal’obiettivo è il raggiungimento del 70% al 2025, del 75% al 2030 e dell’82% al 2035. Per la produzione pro capite annua di rifiuti indifferenziati (attualmente 159 chilogrammi) si punta a 126 chilogrammi nel 2025, 100 nel 2030 e meno di 90 nel 2035.

Sempre nel 2035 si vuole che la produzione totale (differenziato e indifferenziato) pro capite sia di 448 chilogrammi e la percentuale di conferimento in discarica scenda al di sotto del 5%.

Conscious connection: a Torino una mostra che coniuga arte e sostenibilità

Si è tenuta il 5 maggio l’inaugurazione di Conscious connection, una mostra in occasione dei Torino Digital Days. Lo spazio espositivo comprende le opere interattive di XAARCHIVE, un collettivo composto da due artiste che si prefiggono di coniugare arte e sostenibilità. Nell’accattivante cornice di IN6 LAB SRL, posta al secondo piano presso il civico 30 di piazza Carlo Felice, la mostra prodotta da Artsted rimarrà aperta al pubblico fino al 9 giugno.

Conscious connections I Il Torinese

Una delle iniziative della Torino Digital Week

Dal 9 al 14 di maggio si terrà l’ultima edizione dei Torino Digital Days, un’iniziativa nata nel 2019 per promuovere e analizzare le tematiche legate al mondo digitale. Durante questo appuntamento la città si anima con presentazioni, workshop e incontri tematici tentando di favorire soprattutto la partecipazione giovanile. Le discussioni quest’anno ruoteranno intorno a temi come l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata, l’automotive e le blockchain.

Conscious connection

Per questo motivo lo spazio di Toro Legal Hub ha deciso di ospitare le opere di due giovanissime artiste, Nayla Cefarelli e Sofia Lorenzo. Entrambe hanno infatti indagato come si possa conciliare la natura e il rispetto per i suoi cicli con le tecnologie sempre più crescenti. Le tre ale utilizzate infatti vogliono ricreare l’illusione di una foresta composta di suoni e luci. I risultati sono sorprendenti e comprendono la realizzazione di immagini tramite algoritmi e la presenza di materiali biodegradabili realizzati tramite stampanti 3D. Su alcune sculture sono inoltre innestati dei funghi in modo da rendere ancora più evidente il legame con il mondo naturale e con il suo decorso. Infatti questi cresceranno autonomamente e moriranno alla fine dell’allestimento.

Così tramite gli oggetti presenti prendono vita le grandi domande che stanno infiammando la scena pubblica dalla fine della pandemia. Che fine fa ciò che utilizziamo? Qual è il ruolo dell’arte in un mondo sempre più automatizzato? Come cambierà il rapporto fra l’opera e il fruitore?

Conscious connections statua I Il Torinese

Informazioni utili

Conscious Connection sarà visitabile gratuitamente per tutta la Digital Week dalle ore 10 alle 18, registrandosi all’apposito link presente sul sito. Successivamente l’accesso sarà a pagamento solamente per i maggiori di 25 anni: il prezzo del biglietto è di 8 euro, sempre previa registrazione online. In questa circostanza sarà possibile fruire dell’esposizione grazie ad una visita guidata effettuata da un operatore in loco.

Leggi anche – Al via i Torino Digital Days

Francesca Pozzo

Festa di compleanno nell’antico Egitto. A casa di Tuya

Il libro per ragazzi che mette insieme storia e curiosita’ di un passato glorioso.

E´ di Donatella Andriolo e Donatella Spagnotto il libro Festa di compleanno nell’antico Egitto. A casa di Tuya, ambientato nell’antico Egitto, che narra le vicende della moglie di un ricco funzionario del Re del Nuovo Regno impegnata nell’organizzazione della propria festa di compleanno tra inviti, menu e vestiti da indossare. Il racconto porta il piccolo lettore a conoscere personaggi interessanti che introducono aneddoti coinvolgenti sulla vita quotidiana nell’antico Egitto. Per i giovani fruitori di questo testo e´ facile vestire i panni di dei vari personaggi in scena: scriba, cuoco, sarto, gioielliere e maestro di musica, imparando la realtà delle singole attività; la sua struttura, inoltre, è molto originale, all’interno di ogni capitolo si trovano, infatti, dei quiz divertenti, mentre al fondo e´ presente la sezione “approfondimenti” che scava a fondo su curiosità storiche molto interessanti.

Le autrici spiegano ai ragazzi, con semplicità, gli usi e i costumi dell’Antico, Medio e Nuovo Regno, le abitazioni, l’alimentazione, l’abbigliamento e i gioielli in uso, mettono insieme la didattica con il divertimento, una formula intelligente ed utile per insegnare e diffondere la storia in maniera leggera ed avvincente; il volume e´stato pensato, inoltre, con l’intenzione di stabilire un dialogo tra insegnanti e ragazzi e tra questi ultimi e genitori. Festa di compleanno nell’antico Egitto. A casa di Tuya e´un racconto che ha una parte più “tecnica”, per chi volesse approfondire gli argomenti trattati, e una piu´ ludica che comunque, con una modalita’ diversa, aiuta ad imparare ed appassionarsi.

Tuya è la “signora della casa” vissuta nel Nuovo Regno, l’ultimo grande periodo della storia egizia, (l’epoca in cui hanno regnato Tutankhamon o Ramesse II) che abitava in una città che gli egittologi hanno portato alla luce: Deir el-Medina. È una donna indipendente, molto attenta alla bellezza e all’eleganza, che vuole essere splendida per la festa del suo compleanno, non molto diversa, dunque, da qualsiasi donna moderna.

Oltre ai contenuti di testo, a rendere ancora piu´ leggibile e piacevole questo libro ci sono le illustrazioni della talentuosa Alessandra Marcati che e´ entrata sin da subito nello spirito dell’arte egizia, un mondo antico e complesso, un periodo storico ricco e leggendario.

MARIA LA BARBERA

Aperta la “Promenade” di accesso al Grattacielo della Regione

Una passeggiata urbana per la cittadinanza 

E’ aperto  il passaggio pedonale tra via Nizza e la stazione ferroviaria del Lingotto che servirà da accesso diretto al Grattacielo Piemonte e da collegamento tra due zone della città finora separate dalla ferrovia. In meno di 10 minuti, i 500 metri asfaltati sono percorribili a piedi costeggiando il giardino alle spalle del grattacielo che sarà aperto al pubblico. A dare il via alla fruizione della nuova opera sono stati il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio  e il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo , insieme all’Assessore regionale al Bilancio e al Patrimonio, Andrea Tronzano il Presidente della Circoscrizione 8 e i rappresentanti del Gruppo Fs italiane.

La prima parte del passaggio pedonale è la cosiddetta “Promenade” fotovoltaica, composta da una passeggiata coperta lunga 248 metri e larga dieci, su cui è posata una copertura fotovoltaica in grado di produrre 490Mwh/annui. Lungo il tragitto sono state posizionate delle panchine nell’ottica di una fruizione dello spazio aperta alla cittadinanza. Il costo dell’intervento è stato di 2,5 milioni di euro, in parte realizzato con fondi Fesr. 

Nei prossimi mesi sarà realizzato anche il tratto fino alla stazione della metropolitana per una produzione di energia pari a 134 Mwh/annui. 

Oggi facciamo un altro passo avanti importante, innanzitutto perché questo grattacielo che avevamo ereditato fermo lo abbiamo finito e attualmente ci lavorano già mille delle 2 mila persone in tutto che dovranno occuparlo, ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte insieme all’Assessore al Bilancio e al Patrimonio. Entro l’estate quindi, come da impegno preso, tutti i dipendenti saranno trasferiti nella nuova sede con grande risparmio di soldi pubblici, dai 15 ai 18 milioni all’anno, perché non dovremo più pagare gli affitti e i costi di 20 sedi diverse, ha spiegato ancora il Presidente, evidenziando che la nuova passerella sarà un servizio per tutta la cittadinanza, perché il grattacielo sorge tra la fermata della metropolitana e la stazione del Lingotto, che grazie a questa nuova camminata sarà raggiungibile in pochi minuti a piedi e ancor meno in bicicletta, un incentivo a usare i mezzi pubblici, inquinando meno e creando meno traffico. Il Presidente ha sottolineato l’importanza della riqualificazione in atto in questa parte della città, dove proprio accanto al Grattacielo tra qualche anno sorgerà anche il nuovo Parco della Salute di cui abbiamo messo in sicurezza il cantiere, grazie alla nomina del commissario straordinario che abbiamo richiesto al governo e che darà a Torino e al Piemonte un nuovo efficiente e all’avanguardia polo sanitario.

Per il Sindaco di Torino si tratta di un collegamento che permetterà alle cittadine e ai cittadini e non solo ai lavoratori della Regione di poter fruire dei treni e della metropolitana interconnettendo due poli della mobilità pubblica che daranno continuità al più ampio disegno del trasporto pubblico della Città, che prevede di interconnettere la ferrovia con altre reti, la linea 1 della metropolitana, in questo caso, e poi, quando sarà partita, con la metro 2 all’altezza di Rebaudengo.

UN PASSAGGIO APERTO A TUTTI

Il passaggio pedonale servirà per l’accesso al Grattacielo Piemonte dei dipendenti in arrivo con la ferrovia, ma sarà aperta anche alla cittadinanza, ricucendo due zone della città finora separate. La strada sarà sempre aperta, mentre l’accesso alla stazione sarà vincolato agli orari di apertura della stessa: dalle 5 del mattino a mezzanotte. Nel caso in cui i treni serali dovessero arrivare in stazione in ritardo sarà consentito il passaggio nel sottopasso e l’uscita verso via Nizza anche oltre quest’orario.

La passerella coperta si inserisce nel piano di risparmio e autoproduzione energetica del Grattacielo. Oltre alla fornitura di energia elettrica con pannelli solari, anche il riscaldamento e il raffrescamento della torre sono garantiti da un sistema geotermico che pesca l’acqua di falda mediante due pozzi e da 150 sonde a circuito chiuso profonde 150 metri. Non è prevista alcuna fornitura di gas e di altri vettori termici, quali il teleriscaldamento, in quanto tutta la climatizzazione avviene mediante lo sfruttamento della geotermia, integrata con l’energia elettrica necessaria per il funzionamento delle pompe di calore.

Andrea Cane (Lega): “Sul crocifisso parole sconcertanti”

 “giù le mani da un simbolo portatore di pace, coraggio e solidarietà”

“Trovo sconcertante la proposta dall’avvocato Bruno Segre di togliere il crocifisso dalla Sala Rossa del Comune di Torino in nome della laicità, per dare spazio a una ‘cancel culture’ che boicotta le tradizioni e rinnega la storia della nostra gente. Parliamo di un patrimonio non solo italiano ed europeo, ma dell’intero mondo che abitiamo, un simbolo portatore di pace, coraggio, solidarietà. Cancellare i simboli della nostra identità, collante indiscusso di una comunità, significa svuotare di significato i princìpi su cui si fonda la nostra società. Rispettare le minoranze non vuole dire rinunciare, delegittimare o cambiare i simboli e i valori che sono parte integrante della nostra storia, della cultura e delle tradizioni del nostro Paese”.

Secca la risposta alla proposta di togliere il simbolo religioso nelle sale di Palazzo civico, da parte di Andrea Cane, della Lega Salvini Piemonte, che supportato dalla Maggioranza intera composta da Lega, FI e Fdi assieme anche al Gruppo dei Moderati aveva riportato il crocefisso a Palazzo Lascaris tramite l’Ordine del Giorno ‘Difesa, rispetto e salvaguardia dell’importanza del Crocifisso’.

“La rimozione non tiene conto della nostra cultura – prosegue Andrea Cane che nella sua battaglia per il crocefisso nell’emiciclo regionale aveva ricevuto anche il sostegno dei rappresentanti del Popolo della Famiglia – che vede il crocifisso come simbolo di tolleranza, pace e rispetto. Ricordo a chi vuole usare questi argomenti per avere un po’ di visibilità, che di recente a Münster in Germania l’antico crocifisso ligneo è stato tolto per una riunione dei ministri degli esteri del G7 per parlare della pace in Ucraina. Gli stessi musulmani tedeschi hanno criticato la decisione, riconoscendo nel simbolo l’effige del superamento della violenza e della morte. Quindi ribadisco ancora una volta, a nome mio ma anche della Lega tanto che il Ministro Matteo Salvini si è esposto oggi contro la linea di Segre e della sinistra, che il Crocifisso non si tocca, anzi occorre affiggerlo dove non sia ancora presente: lo stesso non rappresenta solo una fede, ma un insieme di storia, di valori, di tradizione che sono propri della nostra cultura intesa anche a livello europeo ed occidentale in generale, che mi batterò sempre per difendere. Lo facevo circa 20 anni quando ero un rappresentante dei giovani della Lega, continuerò a farlo anche in futuro: già nel lontano 1988 Natalia Ginzburg affermava che ‘Quella croce rappresenta tutti’, oggi invece l’ipocrisia e i fondamentalismi della sinistra contemporanea si combattono solo con il buonsenso e sono certo che i cittadini del Piemonte saranno ancora una volta dalla nostra parte anche il prossimo anno, quando alle regionali del 2024 dovranno scegliere tra chi difende i nostri valori storici e chi invece li vorrebbe buttare in un cassonetto dell’immondizia”.

“Of Loom / Oltre il telaio” Sergio Agosti al Museo del Tessile

Una suggestiva retrospettiva – omaggio all’avventura artistica collegata alla “Fiber Art” di Sergio Agosti

Da venerdì 12 maggio a martedì 30 maggio

Chieri (Torino)

A novant’anni dalla nascita, a Carpaneto Piacentino (1933) e a venti dalla morte a Chieri (Torino, 2003),  Sergio Agosti, fra i nomi più prestigiosi e indimenticati dell’arte concettuale novecentesca nonché indiscusso pioniere dell’arte tessile, sarà ricordato a Chieri, dove visse per anni fino alla scomparsa, con una suggestiva personale ospitata, da venerdì 12fino a martedì 30 maggio, presso il “Museo del Tessile” ( “Sala della Porta del Tessile”, in via Santa Chiara 10), curata da Silvana Notache, insieme a Melanie Zefferino, cura anche il catalogo della rassegna dal titolo “Sergio Agosti. Off Loom / Oltre il telaio”. Pittore, scultore, incisore, Agosti è stato un artista poliedrico e raffinato che, nella sua ricerca di matrice concettuale ha sgusciato (senza mai troppo abbandonare l’originaria esperienza figurale) da “un espressionismo naturalista – per dirla con Aldo Passoni – ad un astrattizzazione dell’oggetto condotta con l’ausilio di varie tecniche”: dall’ olio e dall’ encausto, alla stratificazione dei cartoni vegetali e al collage anche con l’utilizzo di carte di riso giapponesi,  all’acquaforte, alla litografia e alla calcografia per la realizzazione di “libri d’artista”, fino ad arrivare ai “Mandala” (disegni concentrici mistico-religiosi dalle antiche origini indiane) creati con pigmenti in polvere e minerali su supporti cartacei.

 

Artista di “segni a volte pericolanti e sghembi – scriveva nel ’75 Enrico Paulucci, in occasione di una sua personale a Rapallo –come alla ricerca della luce, talvolta tratteggiati e incrociati nella ricerca di piani e di spazi; talvolta spinti verso cieli più astratti: ma sempre essenziali, al di là di una  mera ricerca descrittiva, impregnati di una loro delicata vita, di una loro viva ragione…”. A partire dagli anni ’70, l’artista di origini piacentine sviluppa un inedito ciclo di opere in cui impiega l’elemento tessile, sperimentando materiali diversi assemblati fra loro (pietre cucite con morbidi fili di lana, ad esempio, in “Ambiguità del segno”), anticipando in Italia le più innovative esperienze internazionali legate alla “Fiber Art”. Esperienze di cui sono chiara espressione i 12 lavori presentati in mostra a Chieri, facenti parte della “Collezione civica Trame d’Autore”, a cui si aggiungono alcuni prestiti della famiglia. Formatosi all’Istituto d’Arte “Felice Gazzola” di Piacenza, Agosti debutta giovanissimo, appena ventiduenne, frequentando il mondo artistico emiliano e lombardo e inaugurando con la sua prima mostra personale un’attività espositiva ininterrotta negli anni, in Italia e all’estero. Nel 1961 si trasferisce a Torino e successivamente a Chieri, dove vivrà fino alla morte, avvenuta nel 2003, e dove nel 1972 riceverà il prestigioso Premio “Navetta d’Oro”.

Come grafico pubblicitario, lavorò anche (dal 1966 al 1989) presso l’“Ufficio Pubblicità” della “Ferrero” a Pino Torinese. Folgorante, per lui instancabile sperimentatore di sempre nuove cifre stilistiche e narrative, l’inciampo (anni ’70) nell’elemento tessile. Inizia da qui una copiosa produzione di lavori “che si distinguono per connotazioni di avanguardia – precisa Silvana Notasul versante del movimento internazionale della ‘Fiber Art’, che proprio in quegli anni trova una sua precisa identità, e che a Chieri, troverà a partire dal 1998 un riferimento importante grazie alle ‘Biennali Chieresi’ che hanno visto l’approdo di artisti da tutto il mondo”. Alla chierese “Porta del Tessile”, già Cappella quattrocentesca del Convento di “Santa Chiara”, a sua firma si possono così ammirare eleganti “Arazzi” non convenzionali, gli “Assemblage”, i “Teatrini”, le “Pietre cucite”, i lavori realizzati con la tela “Bandera Chierese” (tipico tessuto locale in uso dal Settecento), sculture e installazioni che “rappresentano un veicolo importante – conclude la curatrice – per parlare al grande pubblico, come agli esperti, delle molteplici possibilità espressive dell’antica tradizione tessile chierese, che Sergio Agosti ha mirabilmente declinato in arte di matrice concettuale”.

Gianni Milani

“Off Loom / Oltre il telaio”

“Museo del Tessile”, via Santa Chiara 10, Chieri (Torino); tel. 329/4780542 o www.fmtessilchieri.org

Fino al 30 maggio

Orari: mart. 10/12 e sab. 14/18

Nelle foto:

–       Sergio Agosti: “Teatrino”, 1999

–       Sergio Agosti: “Ambiguità del segno”

–       Silvana Nota

Economia circolare in Piemonte, 29 milioni di euro dal PNRR per la raccolta differenziata dei rifiuti

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Grande risultato per il potenziamento della filiera

Stilata la graduatoria definitiva dei progetti ammessi al finanziamento a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per il bando sull’Economia circolare, per quanto riguarda la linea A, ovvero quella che prevede interventi per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata.

Sostanzialmente si tratta di progetti relativi ad interventi articolati su tre filoni: realizzazione o potenziamento dei Centri di Raccolta e del Riuso, i primi, per concentrare e ottimizzare la raccolta differenziata di rifiuti non facilmente raccoglibili nei cassonetti, con la possibilità di poter conferire alcune tipologie di materiali per le quali non è attivo uno specifico circuito di raccolta, limitando così il numero degli abbandoni sul territorio, e i secondi, ovvero i centri del Riuso, dove sarà possibile conferire beni che hanno ancora una possibilità di riutilizzo sottraendoli così al ciclo dei rifiuti, contribuendo in tal modo alla loro riduzione con notevoli vantaggi per l’ambiente e l’economia; il posizionamento di contenitori “intelligenti”, ovvero cassonetti dotati di un dispositivo elettronico in grado di riconoscere, tramite una chiave o una tessera, un utente; il terzo filone riguarda linstallazione di sistemi software da posizionare sugli automezzi di raccolta, sempre finalizzati al riconoscimento dell’utente che conferisce i propri rifiuti urbani, nonché alla registrazione degli svuotamenti per l’applicazione della tariffa puntuale, grazie alla quale gli utenti meritevoli beneficeranno della riduzione della Tari.

Si tratta complessivamente di 46 progetti, presentati da 16 Consorzi per un totale di circa 29 milioni di euro. Ci sono poi altri progetti, presentati da altri Consorzi, entrati in graduatoria ma al momento non ancora finanziati.

Esprime soddisfazione l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati per il risultato raggiunto, frutto di un coordinamento tecnico da parte del settore ambiente di Regione Piemonte. Questa è una parte delle risorse destinate all’economia circolare alle quali si aggiungeranno i fondi del Programma regionale Fesr 21-27(Fondi europei per lo sviluppo regionale) per 40 milioni di euro che dovranno essere impegnati e banditi insieme ad altre risorse regionali per raggiungere il massimo degli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclo. Insieme al nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti appena approvato, il settore della gestione di tutti i rifiuti piemontesi avrà un grande sviluppo che porterà, da una parte,  ad ottenere grandi benefici ambientali, con il riciclo di quasi la totalità dei materiali raccolti, e dall’altra benefici occupazionali con la creazione di nuovi posti di lavoro.