Roberto Saviano presta nuovamente la sua voce per raccontare il retroscena di una storia di mafia. Questa volta si tratta di “Giovanni Falcone, la Vita” (edito e disponibile su Audible), presentato in anteprima al Salone del Libro di Torino. Dopo aver pubblicato decime di saggi, romanzi e aver preso parte a numerose scritture di scenografia, Roberto Saviano sceglie nuovamente il podcast per raccontare la realtà di chi ha deciso di lottare contro la mafia. Lo scrittore considera il podcast come un mezzo con cui “non si può essere scontati per conservare l’emozione e il tono, ma anche non semplificare troppo”. L’intento quello di ricreare la “magia del racconto narrato dinnanzi al fuoco”. Il podcast indaga l’odio che Falcone suscitò nei suoi colleghi e il forte isolamento a cui fu sottoposto. Gli episodi sono arricchiti dalle testimonianze inedite dei suoi uomini più vicini tra cui quelle di Antonio Vassallo, Giuseppe Costanza, Giuseppe Di lello, Leonardo Guarnotta, Leoluca Orlando , Giuseppe Ayala, Claudio Martelli e Pietro Grasso. Abbiamo intervistato Roberto Saviano per capire cosa ha rappresenta per lui narrare questa storia.
Ha parlato spesso di coraggio nel suo racconto su Falcone. La sua scelta di vita la considera anch’essa come tale?
Ho sempre provato a scegliere e talvolta questo ha portato coraggio ma anche solitudine. In altri momenti è venuto naturale come un vero atto istintuale. Penso, in generale, che il coraggio sia una scelta perché comporta paura. Infatti hai la certezza che pagherai il prezzo, ma lo fai lo stesso. Provo sempre a scegliere con coraggio e a non restare in quella dinamica di “mezzo luogo” in cui non prendi posizione.
Nel podcast si parla anche del magistrato Rocco Chinniti, che diede una svolta decisiva nella lotta contro Cosa nostra. Era solito andare a parlare nelle scuole di mafia e ciò era visto ancora come un atto rivoluzionare. Ad oggi quanto conta parlare direttamente con i giovani della lotta anti-mafia?
E’ ancora molto efficace, ma non deve essere retorico. Potrebbe capitare a volte, ma bisogna portare delle storie e approfondirle. La lotta tra bene e male, se si racconta in modo scontato, non ha nessun ruolo formativo.
C’è qualcosa che consiglia per non banalizzare un discorso del genere?
Bisogna rendere complessa la narrazione e far capire come le regole delle organizzazioni criminali coincidano con quelle del capitalismo contemporaneo.
Lei parla non solo del gesto mafioso, ma anche la filosofia che c’è dietro. Come ci arriva?
Io credo che ci sia una filosofia dietro, ma questa cosa non è assodato o descritta. Bisogna studiare le dinamiche e le regole ed io ne sono ossessionato. Anche le fenomenologie e le caratteristiche antropologiche sono fondamentali per capire. Da tutto ciò ne traggo la “dottrina”. Successivamente ne ricavo le regole e il modo di stare al mondo che caratterizzano il mondo criminale. Il tutto per avvicinare le persone al loro mondo criminale e non solo al crimine o alla violenza.
Lo studio e i libri sono alla base del suo lavoro e sono una sua passione. C’è stato un libro che gli ha cambiato la vita?
Forse “L’uomo in rivolta” di Camus che quando lessi in adolescenza mi cambiò profondamente. Mi suscitò una voglia di rivolta, di girare i tavoli e mi motivò profondamente anche nella mia scelta futura.
Lei ha letto per un podcast un libro di Primo Levi. Come mai questa scelta?
Fu una decisione del produttore, sapendo che per me Primo Levi era fondamentale e leggero è stato incredibile, quasi un’esperienza fisica.
Valeria Rombolà e Francesca Bono
Nei giorni scorsi, sulla base degli elementi raccolti grazie a precedenti servizi di osservazione e pedinamento, nell’ambito di un mirato servizio antidroga della Polizia di Stato, i “Falchi” della Squadra Mobile eseguivano due perquisizioni domiciliari nei confronti di due giovani italiani, non gravati da precedenti di polizia, sospettati di occultare ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.
Le perquisizioni, eseguite presso le rispettive abitazioni, in Comuni della prima cintura torinese, consentivano di rinvenire, nel primo caso, 84 chilogrammi di marijuana e 24 panetti di hashish (per complessivi 2,6 chilogrammi), nonché due macchine per il sottovuoto, una macchina sigillante a caldo, tre bilancini elettronici di precisione e svariato materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Nella seconda abitazione, gli investigatori rinvenivano 23 chilogrammi di resina di hashish, ulteriori 43 panetti di hashish (per oltre 5 chilogrammi complessivi), una pressa idraulica, un frullatore ed un impastatore contaminati da residui di sostanza stupefacente, due bilancini elettronici di precisione e svariato materiale per il confezionamento del narcotico.
Alla luce di tali rinvenimenti, i due giovani venivano tratti in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti.
Tchoukball: scudetto ai Rovello Sgavisc
I padroni di casa lariani vincono il Campionato di Serie A. Nella categoria M15 il titolo va ai Caronno Pirates. Doppio argento per le due Ferrara con Bels e Tonnuts
I Rovello Sgavisc si confermano campioni nazionali di tchoukball dopo una finale al cardiopalma, decisa di fatto da un secondo tempo perfetto per i ragazzi lombardi. Si tratta della quinta vittoria nel Campionato di Serie A per i colori del Rovello Tchoukball, che pareggiano i 5 scudetti dei Saronno Castor.
Al Palasport di Rovello Porro (CO) si sono tenuti, sotto l’egida del CSI, i play-off di Serie A e del Campionato M15 con le prime quattro classificate in stagione dei rispettivi campionati. Nelle semifinali, gli Sgavisc scaldano il cuore dei tifosi rovellesi con una vittoria 62-50 sui Ferrara Bubanuts.
Una piccola rivincita, visto il match di apertura, Under 15, dove i Ferrara Tonnuts avevano superato di misura 36-35 all’ultimo secondo i ragazzi di casa del Rovello Thunder. Negli altri tre tempi dell’altra semifinale del Campionato di Serie A, i Ferrara Bels (prima squadra estense) superano 62-57 i Saronno Castor.
Prima delle finali pomeridiane c’è stato spazio anche per la partita di play-out, in cui la squadra milanese di Solaro ha battuto i ferraresi del Savonarola On Fire, mantenendo così il posto in Serie A per la prossima stagione. Nella finale M15 vincono 36-29 i Caronno Pirates contro gli estensi dei Tonnuts.
Bronzo M15 ai Rovello Thunder.
Tifoserie scatenate per la finale scudetto. Partono meglio gli estensi, che tentano subito di allungare, ma sul finire del primo tempo i rovellesi ricuciono il gap concedendo solo un punto di margine all’intervallo: 17-18. Nel secondo tempo (23-16 per i padroni di casa) i rovellesi alzano difesa e ritmo, azzerando gli errori ed incrinando alcune certezze nel gioco ferrarese.
Nel terzo tempo gli Sgavisc controllano agevolmente i tentativi di rimonta di Ferrara, chiudendo la partita con un eloquente 63 a 58. Spazio alla festa finale e alla grande gioia sul podio per i ragazzi di coach Pizzino, che si cuciono lo scudetto CSI, applaudendo sul podio anche i terzi classificati dei Saronno Castor.
In partenza da Torino i 31 giovani di Intercultura
Applausi e foto per i 31 studenti della zona di Torino (Centro locale Torino Sud e Centro Locale Torino Nord) in partenza per uno dei 60 Paesi del mondo scelti nell’ambito del concorso di Intercultura. Si tratta di giovani della scuola secondaria che hanno superato una seria selezione a novembre 2022 e che trascorreranno un programma scolastico (annuale, semestrale o trimestrale) in diversi paesi del mondo, dall’Europa alle Americhe, fino all’Asia.
I 31 studenti al Circolo Canottieri Esperia sono stati premiati anche da Città metropolitana di Torino presente alla cerimonia con la consigliera delegata alle politiche giovanili Valentina Cera
(Fonte Città Metropolitana Torino)



Sabato 17 giugno 2023 da Sant’Ambrogio di Torino
Cammini Divini di Augusto Cavallo ripropone questa interessante escursione con Accompagnatore Naturalistico su mulattiere e sentieri tra Sant’Ambrogio e la Sacra di San Michele con ritorno. Lunghezza percorso 10 km. – dislivello +600 m. Difficoltà media.
Trekking per raggiungere e visitare il millenario complesso monastico, di origine medioevale all’imbocco della Valle di Susa, già luogo di transito per i pellegrini tra Italia e Francia. Raggiungeremo l’abbazia salendo lungo tortuosi sentieri e mulattiere ammirando qua e la il panorama delle valli sottostanti.
Ritrovo alla 9 e partenza alle 9,30 in Via Itom a Sant’Ambrogio di Torino, di fronte al Birrificio San Michele – https://goo.gl/maps/KMqDT5421FEbceon7
Si raccomanda: Abbigliamento adeguato ad una camminata ed alla stagione, cappellino, scarpe da trekking o da ginnastica, scorta d’acqua.
Per chi parte dal Monferrato il ritrovo è fissato alle ore 7,15 a Piagera di Gabiano (presso il bar L’Isola che non c’era). A seguire alle ore 7,30 partenza in direzione di Sant’Ambrogio di Torino di fronte al Birrificio San Michele dove incontreremo gli altri partecipanti. Arrivo previsto alla Sacra di San Michele verso le 11 e inizio visita (circa un’ora)
Alle 12,00 ritrovo all’esterno dell’abbazia e inizio del rientro verso il punto di partenza. Il termine dell’escursione avverrà verso le 14 e a seguire possibilità di pranzare presso il Birrificio San Michele (facoltativo).
COSTI:
– Accompagnamento escursione €. 10,00
– Ingresso alla Sacra di San Michele €. 8,00 (over 65 ridotto €. 6,00)
– Pranzo al Birrificio San Michele alla carta
N.B.: L’escursione è a posti limitati e la prenotazione è obbligatoria, sia per la camminata e visita alla Sacra di San Michele che per il pranzo.
Per info e prenotazioni potete rivolgervi ai seguenti riferimenti:
Augusto Cavallo cell. 339 4188277 – mail: augusto.cavallo66@gmail.com
https://www.facebook.com/augustonordic/
https://www.facebook.com/groups/1722191187995377
https://www.facebook.com/events/651615696823183
http://camminidivini.altervista.org/
Il programma può subire modifiche e/o variazioni ad insindacabile decisione dell’organizzazione per ragioni tecniche e/o logistiche
Donazione del sangue, il Comune: dovere sociale
Il Consiglio comunale ha approvato una mozione riguardante la promozione della donazione del sangue, quale gesto di solidarietà e altruismo, oltre che dovere sociale.
In particolare, il documento presentato dal consigliere Giuseppe Iannò (Torino Libero pensiero) impegna il Sindaco e la Giunta a farsi promotore di un progetto con le associazioni del territorio impegnate nella diffusione della cultura della donazione del sangue, per consentire la possibilità, ai cittadini maggiorenni, di dichiarare la propria volontà di diventare donatori del sangue al momento del rilascio della carta d’identità o della tessera elettorale.
All’Amministrazione, la mozione chiede anche di sollecitare gli organi competenti al fine di consentire la donazione del sangue alle persone con disabilità motoria.
Presentata la nuova stagione dei teatri Alfieri e Gioiello
Prima stagione a tutto tondo per i teatri torinesi Alfieri e Gioiello targata FdF Entertainment e capitanata da Fabrizio di Fiore che della società è CEO e General Manager e da Luciano Cannito che veste i pesanti abiti del direttore artistico. Gran gala di presentazione in una sala di piazza Solferino sold out nella serata di giovedì scorso, facce e sorrisi dei grandi nomi del teatro italiano, e il giorno dopo ritrovo per i giornalisti con i futuri interpreti della stagione rimasti in quel di Torino a raccontare dei progetti di domani che riempiranno inevitabilmente le nostre serate. Tutto in un clima di passione e di alta professionalità, di desiderio di abbracciare e fare proprio e soddisfatto un pubblico che da decenni coltiva l’abitudine ai bei titoli e all’adeguato quanto ineccepibile trattamento (leggi gestione Mesturino) e che s’è visto promettere – e della certezza di questa “grande bellezza” siamo più che sicuri, gettati già in un paio di occasioni l’occhio e l’orecchio e il cuore alle parole e alla raffinatezza dei subentrati responsabili – nove mesi immersi in “un cartellone straordinario” intitolato “L’infinito possibile”, dove al mondo del Teatro non si porranno sbarramenti o transenne, desideri non esaudibili, qualità che non si possa veramente toccare con mano, “perché troppe volte nel panorama italiano – dice di Fiore con la pacata autorevolezza che gli abbiamo conosciuto un mesetto fa – troppi prodotti vengono venduti con una leggerezza che il pubblico non si merita, con un pressapochismo che ha preso il posto di una pubblicità che in precedenza sbandierava ben altro.”
73 spettacoli disposti sui due palcoscenici non sono pochi. Sottolinea Cannito: “Quest’anno abbiamo preparato un cartellone straordinario, ricco di titoli diversificati che spaziano tra generi e stili, garantendo un’esperienza teatrale unica per ogni spettatore. Abbiamo intitolato la stagione “L’infinito possibile” perché crediamo che da 3 mila anni il teatro sia in grado di creare mondi infiniti, connessioni senza tempo e senza spazio, e sia la casa della fantasia, dove la parola “limite” è bandita. Una programmazione che offre una varietà incredibile di produzioni che abbracciano il musical, la prosa di eccellenza, la commedia, la danza e molto altro ancora. Avremo il piacere di ospitare compagnie teatrali nazionali e internazionali di altissimo livello, dai grandi musical ai titoli più famosi della commedia brillante, da opere di prosa di successo planetario, alle creazioni originali che svelano la voce di nuovi autori, lo spettatore sarà immerso in un mondo di storie e visioni che stimoleranno la mente e il cuore.” Il tutto dovuto ad una ricerca approfondita tra le tante produzioni italiane, nel rigore e nella qualità, aspetti necessariamente da convogliare all’interno della voce divertimento. Il tutto visto in quel progetto che mira “a creare un polo produttivo nazionale del musical”, a produrre e a fare di Torino una piazza di importanti prime nazionali, riportata con prepotenza in primo piano “tra i centri di rilevanza strategica per l’offerta culturale ma anche di opportunità di lavoro nel settore dello spettacolo dal vivo.”
Come avevamo già scritto, l’inizio della stagione coinciderà con la prima di “Cabaret”, produzione FdF, basato su uno spettacolo di John Van Druten, soggetto ricavato da “Addio a Berlino” e “I am a Camera” di Christopher Isherwood, libretto di Joe Masteroff, musica di John Kander e testi di Fred Ebb. La regia sarà firmata da Arturo Brachetti e Luciano Cannito, interpreti Diana Del Bufalo che si sta rivelando una delle presenze più apprezzabili del mondo del musical, nel ruolo di Sally Bowles, primadonna del Kit Kat Klub, che fu di Liza Minnelli, e Arturo Brachetti, il maestro di cerimonie. Altro titolo d’eccezione nella scuderia Fabrizio di Fiore “Saranno famosi – Fame il musical”, dal 18 al 28 gennaio 2024, regia ancora di Cannito, interpreti Lorenza Mario e Garrison Rochelle in compagnia di 22 interpreti, danzatori cantanti attori. Terzo titolo, a testimoniare il vasto panorama a cui di Fiore intende dare vita, un eccezionale “Schiaccianoci” di Tchiavkoski, trenta interpreti danzatori solisti di Roma City Ballet Company, con Iana Salenko e Dinu Tamamazlacaru del Teatro dell’Opera di Berlino (dal 22 al 26 dicembre).
Altri spettacoli scelti dal mondo del musical, “Piccole donne”, prodotto dallo Stabile d’Abruzzo, regia e coreografie di Fabrizio Angelini, il ritorno di Lorella Cuccarini con “Rapunzel il musical”, scritto e diretto da Maurizio Colombi, prodotto dal Brancaccio di Roma, “Pippi Calzelunghe” da un’idea di Gigi Proietti, “A Christmas Carol Musical”, “La Divina Commedia” nella riscrittura (con Gianmario Pagano) di Andrea Ortis che ne è anche il regista. Altri grandi appuntamenti la presenza della Compagnia della Rancia che, al di là dell’immancabile “Grease”, artefici da sempre Michele Renzullo e Saverio Marconi, porterà (9 e 10 dicembre) “Una volta nella vita – Once”, libretto di Enda Walsh e regia di Mauro Simone. E ancora “Mare fuori”, per la regia di Alessandro Siani, a ripercorrere le pagine della serie televisiva che tanto successo ha ottenuto nelle ultime stagioni, sul palcoscenico gli acclamati ragazzi del piccolo schermo, le musiche di Freddy Mercury con “Queen at Opera”, l’imperdibile “Chicago il musical”, già successo cinematografico con Richard Gere, traduzione adattamento e versi italiani di Giorgio Calabrese, regista Chiara Noschese, anche guida di “Sister Act” (da martedì 5 a sabato 9 marzo). Il festoso ritorno di “Aggiungi un posto a tavola”, ripresa teatrale di Marco Simeoli sulle orme di Garinei/Giovannini/Fiastri/Trovajoli/Coltellacci, insuperati maestri (dal 4 al 7 aprile); e ancora “Neverland” con Roberto Ciufoli e Anastasia Kuzmina. Per quanto riguarda la prosa, si avvicenderanno sul palcoscenico dell’Alfieri Marisa Laurito, Barbara D’Urso con “Taxi a due piazze”, Chiara Francini e Alessandro Federico con “Coppia aperta quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame, dal 14 al 17 dicembre Ale&Franz con “NatALE&FRANZ”, Vincenzo Salemme che regala l’eduardiano “Natale in casa Cupiello” per le festività di Capodanno, Carlo Buccirosso, Alessandro Siani, Massimiliano Gallo con “Amanti” scritto e diretto da Ivan Cotroneo (14/17 marzo), Angela Finocchiaro e Massimo Ghini, Arturo Brachetti che ripropone il successo di “Solo” prima di partire per la tournée all’estero e i Momix in finale di stagione.
Ribadisce ancora di Fiore: “Gestire dei teatri è diverso da ogni altra attività imprenditoriale in cui mi sono imbattuto in tutta la mia carriera di imprenditore: il teatro ha un anima è vivo ed è di proprietà di tutti, ed io ho la piena consapevolezza di esserne solo il “custode”. Questi teatri sono il vostro luogo di magia dove potrete sognare, emozionarvi, ridere e piangere, rifugiarvi per qualche ora per distrarre la mente dai problemi di tutti i giorni, potrete vivere i vostri sogni , attraverso le storie che vi verranno raccontate ed è per questo che ogni produzione è stata accuratamente e meticolosamente selezionata proprio per offrirvi delle esperienze di altissima qualità.” Concetti che si specchiano altresì nel calendario che occuperà la sala del Gioiello. Si inaugura con “Un delitto avrà luogo”, di Agatha Christie, produzione Compagnia Torino Spettacoli, regia di Girolamo Angione (dal 5 all’8 ottobre), “Valjean” musical dal successo sempre maggiore, “C’è un cadavere in giardino” di Norm Foster con Miriam Mesturino e Sergio Muniz (dal 26 al 29 ottobre), “Stanlio e Ollio” e “Una compagnia di pazzi”, Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini in “La signora Omicidi”, l’ormai mitico “Forbici Follie” per le festività di Capodanno, una bella sfida per Fabio Troiano alle prese con Giorgio Gaber e il suo “Il Dio bambino”; Leo Gullotta, Lucrezia Lante della Rovere che sarà “La divina Sarah”, Pino Strabioli che ricorda la sua collaborazione con Paolo Poli in “Sempre fiori, mai un fioraio” (24 gennaio), “Plaza Suite” messo in scena da Ennio Coltorti per Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi, Giorgio Marchese e “Il fu Mattia Pascal” pirandelliano, Gabriele Cirilli, il ritorno di “Mettici la mano” dopo il successo della scorsa stagione ovvero il mondo del commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni, Baz e Paolo Hendel. a fine aprile “Sherlock Holmes, Lady Margaret e il sigillo reale”, ultima fatica di Cristian Messina (che s’è messo con buon spirito sulle orme della Christie e si prepara ad un glorioso futuro) e di Margherita Fumero, divertentissima interprete.
Elio Rabbione
Nelle immagini: Arturo Brachetti e Diana Del Bufalo in “Cabaret”; Marisa Laurito; Una scena di “Rapunzel” con Lorella Cuccarini; una scena della “Divina Commedia”; Chiara Francini e Alessandro Federico in “Coppia aperta quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame; gli interpreti di “Mettici la mano”, ovvero i gialli e la Napoli del commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni.
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