Una famiglia di escursionisti con un bimbo si è persa nei boschi del Colle Braida, lungo il sentiero che da Valgioie va alla sacra di San Michele, tra le valli Sangone e Susa. Una volta calata l’oscurità, ieri verso sera, gli escursionisti si sono trovati in una zona impervia e hanno chiesto soccorso. Sono giunti i vigili del fuoco volontari di Avigliana e il nucleo saf (speleo-alpino-fluviale) di Torino. La famiglia è stata messa in salvo e accompagnata al parcheggio dove avevano lasciato l’auto.
Il Centro Federico Peirone, il Torino Film Festival e l’Associazione Amici di Deir Mar Musa presentano
Anteprima del Torino Film Festival, martedì 22 novembre ore 20,30, sala 3 cinema Massimo, Torino
Intervengono : il regista Shahab Kermani, Sr Friederike, monaca della comunità di Deir Mar Musa, Immacolata Dall’Oglio, sorella di padre Dall’Oglio
Dietro la storia raccontata dal Film si staglia la figura di padre Paolo Dall’Oglio, il religioso italiano , scomparso a Raqqa in Siria il 29 luglio 2013, che fondò nei primi anni Novanta la comunità di Al- Khalil , più nota col nome di Deir Mar Musa, il monastero Incastonato tra le montagne deserte del Qalamun, in Siria, da lui restaurato. Un magnifico “nido d’Aquila” sulla piana arida di Nebek. Una comunità fondata da padre Dall’Oglio nell’orizzonte particolare di vivere l’armonia islamo-cristiana.
Il film
Durante la guerra civile siriana, alcuni monaci e monache della comunità siro-cattolica di Al-Khalil in fuga dal convento Deir Mar Musa in Siria hanno trovato una nuova casa nel loro monastero “fratello” di Deir Mar Maryiam nella città di Sulaymaniyah, nel Kurdistan irakeno.
Qui hanno accolto molte famiglie in fuga dall’Isis che aveva occupato la piana di Ninive , abitata da molte famiglie cristiane. Come uno dei diversi programmi ospitati dalla comunità, i partecipanti mettono in scena un’opera teatrale sulle basi del poema “La conferenza degli uccelli” del mistico islamico Farid ud Din Attar ( XII secolo) , intrecciando le allegorie del poema con le proprie esperienze personali. È l’estate 2017. L’ISIS è in ritiro . Sono gli ultimi giorni in comunità per questo popolo di origini e credenze diverse, che condivide la vita quotidiana nel piccolo roseto. Il film ci presenta la vita quotidiana nel monastero intrecciata con la preparazione dell’opera teatrale.
Il titolo è tratto direttamente dal Corano , 27:16 , dove si dice che Sulayman ( Salomone ) e Dāwūd ( Davide ) abbiano imparato la lingua, o il linguaggio, degli uccelli ( manṭiq al-ṭayr). Nel poema, gli uccelli del mondo si riuniscono per decidere chi sarà il loro sovrano, poiché non ne hanno. L’ upupa , la più saggia di tutte, suggerisce di trovare il leggendario Simorgh . L’upupa guida gli uccelli, ognuno dei quali rappresenta una colpa umana che impedisce al genere umano di raggiungere l’illuminazione.
Prima del film viene trasmesso un videoclip dello stesso regista sulla protesta delle donne iraniane.
( il film è sottotitolato in Italiano)
Malamovida: 56 locali controllati, 12 sanzionati
Nella notte di domenica, hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”. L’attività si è concentrata in Piazza Vittorio Veneto, via Matteo Pescatore, Piazza Santa Giulia oltre che nel quartiere San Salvario e nell’area del Quadrilatero Romano.
Complessivamente sono state controllati 56 locali, di questi ben 12 sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale. In zona Santa Giulia tre esercizi hanno violato il regolamento di Polizia Urbana per la tutela della tranquillità pubblica. Per le stesse ragioni sono stati sanzionati due bar di Piazza Vittorio Veneto; un terzo locale, invece, è stato sanzionato per la presenza di assembramenti che arrecavano disturbo ai residenti.
In zona San Salvario, invece, i locali sanzionati sono stati 5, tutti per la violazione della tutela della tranquillità pubblica. Uno di questi esercizi è stato anche sanzionato per occupazione di suolo pubblico. Quest’ultima sanzione è stata comminata anche un esercizio dell’area del Quadrilatero Romano, destinatario anche di provvedimento amministrativo per inquinamento acustico.
I servizi di polizia nelle aree sopra menzionate continueranno con cadenza regolare.
“La strada per arrivare ai fondi INAIL è lunga e incerta”.
“La Commissione Sanità, che avrebbe dovuto chiarire le intenzioni della Regione Piemonte sui sei nuovi ospedali che dovranno essere realizzati in Piemonte nei prossimi anni, ci ha lasciato tanti dubbi e nessuna certezza. L’Assessore alla Sanità, infatti, ha annunciando che ogni Asl, in base alla propria capacità di indebitamento, partirà con la progettazione solo preliminare delle sei strutture previste e, qualora non avesse possibilità di farlo, la Regione interverrà, attingendo ai 30 milioni di euro stanziati nella Variazione di Bilancio. Non sappiamo, quindi, come e se effettivamente si sarà in grado di procedere al completamento dell’iter progettuale che consentirebbe di accedere, successivamente, ai fondi INAIL e, quindi, al ristoro delle spese di progettazione. Un percorso lungo e lastricato di incognite!” dichiara il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“Quanti interventi andranno effettivamente avanti? Dopo la progettazione preliminare, infatti, il secondo step sarà, ancora una volta, determinato dalla capacità di indebitamento delle Asl, sulla quale non abbiamo informazioni. O meglio sappiamo che ci sono ASL con capacità di indebitamento maggiore di altre, ma non possiamo contare su dati precisi. Qualora le ASL fossero in difficoltà, interverrebbe ancora la Regione, attraverso l’indebitamento. L’unica certezza che, al momento abbiamo, è che avevamo ragione noi, nell’affermare i 30 milioni stanziati nella Variazione di Bilancio non bastano per arrivare alla conclusione dell’iter di progettazione di tutte le strutture. Ci troviamo soltanto al primo di una serie di step e non sappiamo se effettivamente le risorse ci permetteranno di vedere realizzati tutti gli ospedali che i cittadini piemontesi attendono” prosegue Gallo.
“La nostra preoccupazione è molto forte – conclude il Presidente Pd – anche sul tema dell’equilibrio complessivo del bilancio sanitario “.
A cura di lineaitaliapiemonte.it
Ci si chiede se sia necessaria una Commissione d’inchiesta sul Covid: la risposta in casi normali sarebbe no, no perchè una Commissione d’inchiesta non ripara eventuali ingiustizie ma è solo conoscitiva. Tuttavia in un Paese che è stato diviso e lacerato è necessaria. Per dare alcune risposte
Continua a leggere:
https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/11/07/mobile/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/serve-una-commissione-parlamentare-sul-covid-di-marco-corrini.html
Qatar 2022 Ci siamo!
I campionati di calcio vanno in vacanza/letargo per 50 giorni abbondanti:spazio ai mondiali in Qatar.Dal 20 novembre e fino al 18 dicembre, inizierà la 22esima edizione dell’evento calcististico più atteso da tifosi,calciatori ed addetti ai lavori.
Si giocherà per la prima volta in autunno ed in terra araba d’oriente.Sarà l’ultima volta con la partecipazione di 32 squadre.Dalla prossima edizione,nel 2026,si passerà a 48 nazionali e lo ospiteranno 3 nazioni in contemporanea: Canada, Messico e Stati Uniti.Non ci sarà l’Italia (vincitrice di ben 4 edizioni)fuori per quarta volta,seconda consecutiva:assente nel 1930 in Uruguay,,non qualificata nel 1958 in Svezia,2018 in Russia,2022 in Qatar.
Partono con i favori del pronostico,per la vittoria finale, Brasile,Argentina,Germania e Francia.Occhio alle possibili rivelazioni:il Portogallo di Cristiano Ronaldo e Leao,la Serbia con ben 11 “italiani”che militano nella nostra serie A:di questi 5 giocano nel Toro e nella Juve.
Milinkovic Savic,Lukic e Radonjic nei granata,Kostic e Vlahovic nei bianconeri.Una curiosità tecnica:per la prima volta nella storia della TV ogni gara sarà ripresa da ben 34 telecamere!
Enzo Grassano
Confermato il successo dell’edizione 2019:
Si è conclusa ieri sera la III edizione di Biennale Tecnologia, la manifestazione culturale organizzata dal Politecnico di Torino, nata nel 2019 – come “Festival della Tecnologia” – con l’obiettivo di esplorare il rapporto tra tecnologia e società, con un approccio inclusivo, multidisciplinare e democratico, promuovendo il dialogo con la cittadinanza e in particolare con le nuove generazioni.
Dopo l’edizione 2020 tenutasi online a causa della pandemia, Biennale Tecnologia è tornata finalmente in presenza e conferma il successo di pubblico del 2019, nelle sedi Politecnico di Corso Duca degli Abruzzi e del Castello del Valentino, le OGR, il Circolo dei lettori, e tutte le 19 sedi di Biennale Off. Sono stati 400 i relatori da tutto il mondo venuti a confrontarsi a Biennale Tecnologia, per un totale complessivo di 150 incontri. È stata ricca la presenza di studenti del Politecnico, ma anche dei 1000 bambini coinvolti in 40 ore di laboratori e dei 400 studenti delle superiori presenti nella giornata di venerdì. Si conferma infatti l’impegno di Biennale Tecnologia con le scuole: prima della manifestazione, 1000 studenti delle superiori hanno partecipato ad attività ad hoc e l’iniziativa sarà ripetuta nel 2023 col nome di Biennale Tecnologia Scuole: saranno offerti moduli didattici per seguire specifici percorsi di approfondimento sulle tematiche centrali della rassegna. Grandissima affluenza anche per le iniziative di Politecnico Aperto, per gli oltre 40 laboratori rivolti alle famiglie e per le postazioni dei team studenteschi che hanno presentato i loro prototipi non solo presso il Politecnico, ma anche in centro città, in Piazza Castello e in piazzale Duca d’Aosta. Grande attenzione e partecipazione per le mostre allestite in occasione di Biennale Tecnologia e tutto esaurito per gli spettacoli in programma: Gli Antenati della fabbrica del mondo con Marco Paolini e Telmo Pievani; il concerto Eterna attualità di Bach tenuto dalla pianista e musicologa Chiara Bertoglio; la Notte Miyazaki al Museo Nazionale del Cinema. Sale piene anche per numerosi appuntamenti del programma principale, a partire dalla lectio inaugurale di Nassim Nicholas Taleb.
Biennale Tecnologia tornerà nel 2024, per la IV edizione, come sempre in alternanza con Biennale Democrazia.
“Biennale Tecnologia si dimostra un successo anche nella sua prima edizione presenziale del post-pandemia, dimostrando il rinnovato interesse della città per le attività di condivisione della conoscenza dell’Ateneo – dichiara Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino e Presidente di Biennale Tecnologia -. Il Politecnico conferma quindi il suo ruolo centrale di polo d’eccellenza non solo per la didattica e la ricerca, ma anche per la produzione culturale rivolta a tutta la cittadinanza.”
“Dopo un’edizione, quella del 2020, che si è necessariamente dovuta tenere a distanza, siamo estremamente soddisfatti del ritorno in presenza. I relatori di questa edizione sono arrivati a Torino più che mai preparati, offrendo al pubblico in sala – particolarmente vario e attento – dati, materiali, ricerche, contenuti di altissimo livello. Questa relazione si è tradotta in un dialogo proficuo, con una partecipazione attiva e interessata non solo da parte degli studenti del Politecnico, come sempre presenti e coinvolti, ma anche da parte del pubblico generalista arrivato per Biennale – commentano i curatori scientifici Juan Carlos De Martin e Luca De Biase -. Questo dialogo è l’essenza stessa della manifestazione: aprire le porte dell’Ateneo, stimolare la riflessione collettiva e il dibattito e quindi creare a tutti gli effetti una dinamica culturale che muova le nuove generazioni verso un’analisi critica dei Princìpi, tema di questa edizione, del nostro futuro.”
Biennale Tecnologia on demand. Anche gli incontri di questa edizione sono stati registrati e saranno disponibili on demand, gratuitamente accessibili sul sito di Biennale Tecnologia e sul canale YouTube, per chi non è potuto venire a Torino, o non ha potuto seguire tutti gli incontri.
La rete di Biennale Tecnologia. Anche nel 2022 Biennale Tecnologia è stata realizzata grazie al supporto e alla collaborazione di importanti istituzioni, enti, imprese e partner che credono nel valore del progetto, contribuendo anche alla costruzione del programma. La manifestazione ha il patrocinio di Città di Torino, Regione Piemonte, Rai per la sostenibilità ESG e il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, CSI, Unione Industriali di Torino. Tante, poi, le collaborazioni con istituzioni e imprese del territorio, in particolare: Università di Torino, OGR Torino e Fondazione Circolo dei lettori. I Main Partner di Biennale Tecnologia sono Intesa Sanpaolo e Iren; numerosi e importanti anche gli sponsor: Iveco Group, Lavazza, CNH Industrial, Terna, Alstom, Avio Aero, Tim – Olivetti e Prima Industrie. I Media Partner di questa edizione sono La Stampa e RaiRadio3; Trenitalia è il primo Green Partner di Biennale Tecnologia.
Il Presidente di Biennale Tecnologia è Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino. I Curatori Scientifici sono Juan Carlos De Martin, delegato del Rettore del Politecnico di Torino per la Cultura e la Comunicazione; Luca De Biase, giornalista e saggista.
Il settimo giorno lui si riposò, io no
Venerdì 18 novembre, ore 21 Teatro Concordia, Venaria Reale (TO) Le parole argute e ricche di humour di Enrica Tesio e le musiche eseguite dal vivo da Andrea Mirò
“Il settimo giorno lui si riposò, io no” non è soltanto uno spettacolo: è una seduta di autoaiuto, un monologo sulla vita di una donna come tante, ma con occhiaie uniche nel suo genere! Siamo tutti vittime di una stanchezza pressoché cronica. O crediamo di esserlo. Non molti anni fa perfino il Papa decise di mollare, perché troppo stanco. Nessuno di noi, invece, può dimettersi dalle proprie quotidiane stanchezze. È il punto di partenza dell’esplorazione che Enrica Tesio, blogger e autrice, compie in “Tutta la stanchezza del mondo” (Bompiani, 2022), ironico diario privato di fatiche collettive: la fatica delle madri, quella da social, la stanchezza della burocrazia, del diventare adulti, perfino la stanchezza della bellezza. Dalla pagina al palcoscenico il salto è breve, e obbligato. Perché noi siamo il popolo del multitasking che diventa “multistanching”. Siamo quelli che scorrono le pagine dei social per misurare le vite degli altri, quelli che riempiono di impegni i figli per paura di non stimolarli abbastanza, quelli che la sera si portano il computer in camera da letto per guardare una serie e intanto rispondere all’ultima mail. Quelli che, per riposarsi, si devono concentrare. A fare da contrappunto alle parole argute e piene di humour di Enrica Tesio sono le musiche eseguite dal vivo da Andrea Mirò: una selezione di musiche originali e brani di grandi autori in cui la visione slow della vita si interseca, e si contrappone, alla frenesia dei tempi moderni esprimendo una prospettiva totalmente diversa, avulsa, distante e, probabilmente, salvifica. Da Rino Gaetano a Giorgio Gaber, da Enzo Del Re a Niccolò Fabi, fino a Lucio Dalla passando attraverso i brani della stessa cantautrice astigiana: una trama fatta di sonorità raffinate e suggestioni poetiche per celebrare, in musica, un elogio alla lentezza. Il racconto, a due voci, di due donne straordinariamente talentuose per uno spaccato, attualissimo e incredibilmente ironico, del nostro tempo. |
Strumenti, modelli e approcci per l’outdoor e lo sviluppo dei territori
Torino, 15 novembre 2022, ore 10
Centro Congressi UI Torino, via Vela 17
L’evento, organizzato da Confindustria Piemonte, Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e UNCEM Piemonte, intende sviluppare le dinamiche specifiche legate al turismo di montagna, individuare punti di forza e di debolezza e promuovere le iniziative attuate sul territorio. L’obiettivo è mettere in relazione gli attori del turismo regionale al fine di promuovere nuovi modelli di sviluppo per il turismo montano, così rilevante per il Piemonte, evidenziando prospettive innovative, progetti virtuosi e possibilità di finanziamenti.
AGENDA
09.30 Registrazione partecipanti e welcome coffee
10.00 Apertura lavori e saluti d’indirizzo
Federico De Giuli – Confindustria Piemonte, Presidente Commissione Industria del Turismo
Fabio Carosso – Vicepresidente Regione Piemonte e Assessore Sviluppo Montagna
Gian Paolo Coscia – Presidente Unioncamere Piemonte
Roberto Colombero – Presidente UNCEM Piemonte
10.20 Relazioni di inquadramento
Antonio De Rossi, Istituto Architettura Montana del Politecnico di Torino
Riccardo Beltramo, Michele Freppaz, Marco Giardino, Unito – Centro Interdipartimentale Natrisk
11.00 Nuovi modelli di sviluppo per il turismo montano
Stefan Marchioro – Responsabile Destinazioni Turistiche Regione Veneto
Gianpiero Orleoni – Presidente ARPIET
Andrea Rolando – POLIMI-Progetto PHygital Alpine COrridors Network
Fondazione Milano Cortina 2026
Italo Candoni – Federturismo
Le risorse per gli investimenti
Paola Casagrande – Direttore Assessorato Turismo Regione Piemonte
13.00 Conclusioni
Vittoria Poggio – Assessore Turismo Regione Piemonte
Introduce e modera: Paolo Bertolino – Segretario Generale Unioncamere Piemonte
Ingresso libero, previa iscrizione
https://piemontedesk.pie.camcom.it/iniziative/Turismo_Montagna
Sino a domenica 20, “David Copperfield”, nella sala di corso Brescia
Berrettino scuro in testa, maglietta azzurra e tuta blu, sulla pettorina ci sta scritto “Marcido at work”. Sette attori per un lavoro di preparazione lungo tre mesi, forse ancora in divenire, instancabile, duro, faticoso, a riempire il minuscolo palcoscenico e la sala da 50 posti di questa loro scatola teatrale che è il Marcidofilm! di corso Brescia. Il work per questa occasione ha il lungo titolo di “David Copperfield sketch comedy, un carosello dickensiano” (repliche sino a domenica 20, già gli esauriti, una immancabile lista d’attesa, una bella immagine di festa del teatro), all’origine un romanzo di crescita molto “larmoyant”, da tutti conosciuto e frequentato, dell’Inghilterra del XIX secolo, di lavoro e di trame più o meno nell’ombra, di sentimenti grandiosi e di soprusi, di affetti e di intrighi, di lotta eterna tra Bene e Male, una “giostra sentimentale” che ha tutti gli ingredienti per poter anche essere tolta dal proprio perno. Un romanzo, “anzi un romanzone”, che sta nella memoria delle pagine scritte e nello sceneggiato di Anton Giulio Majano, metà dei Sessanta, coppia giovanil/cresciuta divisa tra Chevalier e Giannini. Ovvero la domenica sera si preparavano i fazzoletti. Oggi, a distanza di sessant’anni più o meno, va messo nelle mani giuste a rivoltare il guanto di velluto come più si conviene. Oggi, quell’affondo di grottesco sembra essere quasi d’obbligo.
Un titolo che ribolliva nella mente di vulcano dell’Isi – al secolo Marco Isidori, colonna e anima instancabile della compagnia. Poi si sa, il lockdown, la pandemia con i suoi rimandi, l’impegno non indifferente, si è arrivati ad oggi, per una “riscrittura e adattamento drammaturgico”. Dell’Isi, appunto. Che con aria di sberleffo ti squinterna le pagine, che prende a smontare e rimontare con tutto il divertimento e l’ironia che gli sono possibili, e da gran tempo riconosciuti, la vicenda cardine e le tante sottovicende, dando nello stesso tempo gran spessore – e compiutezza – a quelli che vengono qui definiti sketch e che darebbero l’idea di uno svolgimento e di una vita fine a se stessi, ma che al contrario, come in una interminabile catena, si susseguono e si vitalizzano l’uno con l’altro, in maniera dinamica, schietta, vorticosa, sempre tremendamente graffiante sulla famiglia, sulla società, sull’epoca. Della parte sonora della compagnia ormai si conoscono tutti i pregi, le voci degli attori si alzano, si curvano, si flettono, si frammentano, s’allungano sempre con grande padronanza, in un concerto ben orchestrato. Quel che più colpisce nel corso della serata è il meccanismo dell’intero spettacolo, il suo perfetto amalgamarsi tra racconto e messa in scena, è lo stretto avvicendarsi di episodio su episodio, costruendo una comicità che senza freni e senza fatica prende il posto della drammaticità che conoscevamo. Tutti e sette gli attori danno vita a un carosello vivace e multiforme, entrando e uscendo non soltanto dalle situazioni ma da un personaggio per entrare in un altro – tutto incalza, tutto preme, tutto reclama esistenza e spazio -, con quei salti mortali che raramente si vedono in palcoscenico, in tempi tanto stretti da togliere il respiro.
Paolo Oricco è il protagonista ma è pure capace un istante dopo a calarsi nelle untuosità e nelle ipocrisie di Uriah Heep, grifagno, mellifluo quanto “scarafaggio immondo”, ma pure in tanto altro, Maria Luisa Abate è zie è governanti è madre di Heep con tanto di birignao che non guasta, Isidori amabilmente tromboneggia come mister Spenlow e come il perenne indebitato che è Micawber, i più giovani Valentina Battistone, Ottavia Della Porta, Alessio Arbustini e Vincenzo Quarta si dividono gli altri molti personaggi della storia. Nota non certo ultima dell’immancabile successo del lavoro comune dei Marcido Marcidoris è la scenografia per molti versi “circense” e le sagome inventate da Daniela Dal Cin, novantadue per l’esattezza, prove tratti schizzi colori facce espressioni particolari abiti a rendere appieno l’affresco creato da Dickens, visi e quant’altro posti su supporti verticali ai lati dello spazio scenico, afferrati di volta in volta secondo schemi ben precisi, in un unico vorticare, fatti entrare all’interno quasi come creature vive che reclamano tutta la loro giusta importanza. Sino al finale, dove c’è l’ultimo “divertissement” di far esplodere Aznavour con il suo “Istrione”.
Elio Rabbione
Nelle immagini dello spettacolo, Paolo Oricco; Valentina Battistone e Paolo Oricco; Valentina Battistone, Alessio Arbustini e Paolo Oricco