ilTorinese

Regala un sorriso. Un calcio alle malattie croniche polmonari!

Torneo calcistico solidale e Crowdfunding per i bambini del “Regina Margherita” di Torino, nell’impianto sportivo “Cit Turin” di corso Ferrucci

Sabato 27 maggio

Quando lo sport diventa solidarietà. L’idea é da plauso con lode. Tanto più quando il gesto solidale è rivolto a bimbi con problemi pesanti di salute che impediscono loro di condurre una vita “normale”, al pari dei loro coetanei “più fortunati”. E’ questo il principio di base che sta dietro alla seconda edizione del progetto – torneo di calcio, organizzato dall’Associazione “Sommariva del Bosco Solidale” insieme all’“Associazione Sportiva Studentesca” e“ASD Cit Turin LDE” (con il Patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Terza Circoscrizione) con l’obiettivo di creare un Crowdfunding a favore di “Respiro Libero ONLUS” (www.fondazionerespirolibero.org) e  rivolto al Reparto di Pneumologiadell’Ospedale infantile “Regina Margherita”della “Città della Salute” di Torino. Da ricordare che un’analoga raccolta fondi era già servita nel 2022 per realizzare la nuova degenza di Pneumologia Pediatrica dell’Ospedale di corso Polonia, che, attraverso i fondi raccolti con questa nuova edizione di “Regala un sorriso” affronterà l’ammodernamento tecnologico e la ristrutturazione degli Ambulatori e del Day Hospital.

L’appuntamento è per sabato 27 maggio, a partire dalle 14,30, presso l’impianto sportivo“Cit Turin” in corso Ferrucci 63/A, a Torino.


A contendersi il podio saranno le squadre nazionali di “Città del Vaticano”, dei “Parlamentari italiani”, la “Nazionale Italiana dell’Amicizia”, oltre ad una rappresentativa composta da figure Istituzionali della Città di Torino e della Regione Piemonte. “Ma i veri protagonisti – è stato ricordato nella Conferenza di presentazione – saranno tutti coloro che per la circostanza effettueranno una donazione per la più che nobile causa a cui è intitolata la giornata di sport”.

Ad arricchire e ad allietare la manifestazione saranno anche alcune squadre di calcio dei giovanissimi delle scuole del primo ciclo degli Istituti Comprensivi “Rita Levi-Montalcini”,“Alberti”, “Spaziani” e “Cit Turin LDE” che si esibiranno in un torneo di carattere inclusivo. Non mancheranno piacevoli intermezzi di intrattenimento con le “CHEERLEADER TITANS” (vice campionesse mondiali), l’“ORCHESTRA MUSICALE GIOVANILE WITO” e il cantante FRIO. La “Nazionale Italiana dell’Amicizia”, inoltre, oltre a dare spettacolo (si prevede) in campo, presenterà anche la pièce per famiglie “2&Picche, Noemy e i loro amici Supereroi e Principesse”.

L’evento si concluderà domenica 28 maggio, alle ore 8,45, con la celebrazione della Santa Messa presso la “Basilica di Superga” con visita guidata alle tombe dei Savoia e alla “Lapide” in memoria del “Grande Torino”.

Per info: 335/5398921

Si possono effettuare donazioni fin da ora con versamenti a: SDB SOLIDALE ODV- Piazza Vittorio Emanuele 12 – Cavallermaggiore (Cn)

Iban IT46G0103046150000000915695

g.m.

Nelle foto:

–       Impianto sportivo “Cit Turin”

–       Il gruppo degli organizzatori alla conferenza stampa

Venerdì 26 maggio sciopero trasporto pubblico

Venerdì 26 maggio 2023 è previsto uno sciopero generale della durata di 24 ore di tutte le categorie pubbliche e private – su diverse tematiche economico-sociali – a cui aderisce l’Organizzazione Territoriale di USB-lavoro Privato.

 

Il servizio di trasporto pubblico locale sarà garantito nelle seguenti fasce orarie:

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore  6.00 alle ore  9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00.
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio FERROVIARIO sfmA – Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30.
    I treni garantiti in caso di sciopero sono evidenziati nell’orario corrente esposto al pubblico in stazione e su questo sito, ai sensi della vigente normativa ART.
    Tra le ore 15.00 e le ore 18.00 potrebbero non essere garantite le corse della linea bus SF2 tra Venaria e Torino e viceversa.
  • Servizio FERROVIARIO sfm1 – Rivarolo-Chieri: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.

Eventueli aggiornamenti e maggiori informazioni: https://www.gtt.to.it/cms/

Vincenzo Nasi nuovo presidente Epat

 L’ASSOCIAZIONE DEGLI ESERCIZI PUBBLICI ASSOCIATI TORINO E PROVINCIA.

RISTORANTI, BAR, PASTICCERIE, GELATERIE E LOCALI DELL’INTRATTENIMENTO SERALE E NOTTURNO MARCHIO DISTINTIVO DELLA TRASFORMAZIONE DI TORINO

Il nuovo presidente Vincenzo Nasi: «I settori rappresentati da Epat stanno affrontando sfide e ritmi di marcia diversi. Temi come abusivismo, tassazione, burocrazia e restrizioni amministrative, nonché questioni sociali legate alla vita notturna, richiedono un forte impegno e una collaborazione stretta tra l’amministrazione pubblica e l’imprenditoria privata».

L’ex presidente Alessandro Mautino: «Il settore è vivo, ha bisogno di essere interpretato al meglio e son certo visto i numerosi volti nuovi e giovani dell’associazione, che verrà fatto con impegno. Di certo occorre la sensibilità della città».

Rinnovo dei vertici in EPAT, la principale associazione dei pubblici esercizi di Torino e provincia, aderente ad Ascom. L’assemblea odierna ha eletto alla guida di EPAT Vincenzo Nasi, imprenditore titolare di numerose attività torinesi, tra cui enoteche e cocktail bar come “Cafe Bloom”, DDR ed Astoria e locali serali come Q35 ed Azimut, oltre al laboratorio di pasticceria Q35.

Vincenzo Nasi succede ad Alessandro Mautino, presidente dell’associazione in questi ultimi sei anni, e porta il contributo di una vasta esperienza nel mondo associativo, di cui è parte attiva da oltre dieci anni.

«Il mondo della somministrazione di alimenti e bevande sta attraversando un periodo molto problematico, ma anche suscettibile di un forte sviluppo dopo lo choc pandemico», ha dichiarato il neo presidente Nasi. «A Torino e provincia, i ristoranti, i bar, le pasticcerie, le gelaterie e i locali dell’intrattenimento serale e notturno stanno affrontando sfide e ritmi di marcia diversi. Il capoluogo dovrà affrontare una trasformazione significativa e non potrà sottovalutare l’importanza delle attività di somministrazione come marchio distintivo della città, del suo stile di vita e del suo progresso. Temi come abusivismo, tassazione, burocrazia e restrizioni amministrative, nonché questioni sociali legate alla vita notturna, richiedono un forte impegno e una collaborazione stretta tra l’amministrazione pubblica e l’imprenditoria privata. Ci sono ancora molte sfide da affrontare per ottenere il riconoscimento che il nostro settore merita».

Nel nuovo consiglio di EPAT, sono stati confermati come vicepresidenti il pasticcere Giovanni Dell’Agnese, titolare della pasticceria Dell’Agnese; il ristoratore Stefano Vicina di “Casa Vicina” e il barista Paolo Troccoli del Caffè delle Erbe.

Tutte le sezioni associative sono state peraltro rinnovate con volti nuovi ed importanti del settore con particolare riguardo all’esperienza. Alessandro Mautino a cui va il ringraziamento di tutto il Consiglio Epat per questi anni d’impegno di presidenza dell’associazione sottolinea che «sono passati 6 anni, con il rinnovo intermedio del mio incarico e non me ne sono accorto. Purtroppo, anni difficili ed unici anche in negativo, per il Covid. Ma il settore è vivo, ha bisogno di essere interpretato al meglio e son certo visto i numerosi volti nuovi e giovani dell’associazione, che verrà fatto con impegno. Di certo occorre la sensibilità della città. Rimarrò a disposizione per ogni esigenza e con particolare riguardo alla night and music life, sempre sul pezzo, per un ritmo cittadino che sia come la batteria che amo suonare».

Le sezioni specifiche di EPAT saranno coordinate da Maurizio Zito per i ristoratori (“Gufo Bianco”), Roberto Nosengo per i bar (“Caffè Liberty”), Costantino Guardia per i pasticceri (“Pasticceria Guardia”), Leonardo La Porta per i gelatieri (“Caffè Miretti”), Alia Alfred per i cocktail bar (“Cafè Mojo”) e Alessandro Mautino per le discoteche (discoteca “Milk). Confermati anche il Direttore Claudio Ferraro e l’Amministratore Flavio Zanetti.

EPAT TORINO

Epat Torino si propone come aggregatore del tessuto imprenditoriale del turismo e, in particolare, della ristorazione e dell’intrattenimento in Torino e provincia nelle sue più varie forme. E’ garante delle numerose convenzioni e agevolazione dedicate ai Soci, fornisce assistenza su SIAE E SCF e contribuisce alla diffusione e alla partecipazione dei suoi associati ai numerosi eventi sia in Torino che nella provincia. Inoltre, partecipa ai tavoli Istituzionali di Comune e Regione per tutelare gli interessi dei pubblici esercizi.

www.ascomtorino.it/epat

Al castello di Casale Monferrato in mostra Maria Vittoria Backhaus

L’artista  si è  occupata anche di moda in maniera assolutamente innovativa

 

Al castello di Casale Monferrato  gli scatti di Maria VittoriaBackhaus hanno conquistato il pubblico tanto che la mostra a lei dedicata verrà prorogata  fino al 25 giugno prossimo.

Aperta il 31 marzo scorso, l’esposizione si è  rivelata una vera e propria sorpresa per i visitatori che hanno scoperto lo stile e l’universo creativo della grande fotografa milanese.

Si tratta di una grande mostra antologica frutto di una ricerca all’interno di un archivio ricco e articolato.

Le immagini rispecchiano interpretazioni nuove e controcorrente realizzate per la moda, il design e la ritrattistica, con una fantasmagorica produzione di Still Life e di costruzioni artistiche che esprimono la versatilità di una grande artista.

Si tratta di una mostra che rende omaggio alla versatilità di una mente estrosa.

Attraverso una rilettura inedita dell’archivio, la mostra prende in esame i vari temi che compongono la genialità multiforme  di Maria Vittoria Backhouse, che si è espressa in ambito editoriale e nelle pubblicità.

“La creatività artistica ci unisce e per me aver potuto studiare la mostra con Maria Vittoria – spiega il curatore Luciano Bobba – è  stato come seguire la linea parallela  di uno scambio naturale e spontaneo,  senza barriere, in un fluire di pensiero e di accordi estetici immediati, che derivano dalla comune passione per l’arte fotografica”.

“L’aggettivo che mi ha pervaso la prima volta che ho avuto la fortuna di vedere il lavoro di Maria Vittoria – spiega Angelo Ferrillo – è  stato “immaginifico”. Conoscendola a fondo e vivendo la produzione, approfondendo il suo pensiero, ho potuto comprendere quanto la sua fotografia si muova in equilibrio tra visione, creatività  e metodo”.

Il percorso espositivo  mette in risalto i temi cari all’artista, sottolineandone il suo passo rivoluzionario; molti gli scatti in bianco e nero e a colori, dove Maria Vittoria Backhaus rivela uno studio approfondito sull’uso delle diverse macchine fotografiche, avendo lavorato con tutti i formati possibili delle macchine fotografiche analogiche, dal formato Leica ai grandi formati con il soffietto sotto il panno nero 20×25.

Una sua peculiarità  è  stata il suo essere sempre un passo avanti rispetto alla classicità delle immagini imperanti nelle campagne pubblicitarie che si sono susseguite dagli anni Settanta a oggi.

‘Mi è  sempre interessato il contesto in cui le persone vivono – afferma la stessa artista Maria Vittoria Backhaus – Le ballerine si facevano fotografare pettinate, tiratissime, pronte per la scena e mai in prova. Quando realizzai nel 1965 il servizio per Carla Fracci, non volle che lo pubblicassi. Desideravo mostrare la fatica di una ballerina, non l’aspetto da fatina perfetta”.

“Quando ho iniziato non avevo un libro di fotografia quale riferimento – aggiunge Maria Vittoria Backhaus – tranne un catalogo, dal titolo “The family of Men”, che sarebbe diventato la mia vera e propria Bibbia, contenente 500 immagini di una mostra che Edward Steichen ideò e fece realizzare al Moma di New York.

Bruce Chatwin realizza molte expertise di opere d’arte utilizzando la lente di ingrandimento  e ha avvertito la necessità  di andare in Patagonia. Analogamente io sento la necessità  di allontanarmi dalle cose e nella moda applico lo stesso concetto, in quanto non considero il vestito il centro della mia attenzione, ma il contesto. Sono una ritrattista che non fa ritratti”.

Nelle sale Chagall del castello di Casale Monferrato si incontrauna galleria caleidoscopica di immagini curate da Luciano  Bobbae Angelo Ferrillo, per la direzione artistica di Maria Teresa Cerrettelli.

L’artista in mostra è esplosiva, sperimentale e rivoluzionaria per i suoi tempi, animata da un’attenzione quasi maniacale per l’estetica e la finezza delle fotografie. Temi portanti sono la moda, gli accessori, gli still life, la natura, le statuine, i collage e le composizioni scenografiche costruite con pupazzetti e miniature di edifici.  Un ampio spazio è  dedicato in mostra ai ritratti, che si completano con racconti dedicati agli abitanti di Filicudi e più  recentemente alla gente monferrina e di Rocchetta Tanaro.

Orari di apertura fino al 25 giugno prossimo sabato, domenica e festivi 10-13; 15-19.

Nei giorni feriali visita su prenotazione 0142444330.

MARA MARTELLOTTA

 

A dieci anni dalla morte del regista Massimo Castri

Un convegno promosso dall’Università degli Studi di Torino e dal Teatro Stabile di Torino ne ripercorre le tappe più significative

 

Il Teatro Stabile di Torino, Teatro Nazionale e l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, hanno promosso un convegno nazionale per celebrare il regista Massimo Castri, in programma il 25 e 26 maggio al Teatro Gobetti, nella sala Pasolini.

Il convegno si intitola “Per uso di memoria. Massimo Castri e la regia teatrale nello spazio della polis. Scritture, pedagogie, comunità” (1972-2013).

Pensato per ripercorrere l’esperienza di Castri in una prospettiva di continuità con le nuove generazioni, il convegno vuole restituire la singolarità di un regista sempre guidato da un approccio sperimentale e innovativo nei confronti dei suoi testi.

Artista della ricerca permanente, in Massimo Castri regia, drammaturgia e pedagogia per e con l’attore si sono intrecciate alla riflessione sul teatro pubblico e alla responsabilità del gesto poetico nello spazio sociale.

Il titolo del convegno rimanda allo spettacolo sulla Resistenza, che Massimo Castri scrisse con Emilio Jona e Sergio LIberovici nel 1972, e vuole in particolare valorizzare quei dispositivi sulla memoria che oggi consentono di ritrovare il contatto con una grande storia teatrale.

Nel corso delle giornate di studio saranno presentati i taccuini di regia di Castri e il sito web massimocastri.unito.it. La costruzione del sito, a partire dal nuovo fondo Massimo Castri, è stata l’occasione per valorizzare i materiali presenti nella mediateca di Unito.it.

Grazie alla collaborazione con la Bibliomediateca RAI Dino Villani di Torino, è stata possibile creare la pagina di realizzazione della nuova pagina delle Teche RAI “Dedicato a….Massimo Castri”, che raccoglie importanti materiali di archivio.

A dieci anni dalla scomparsa del regista fiorentino, nato Firenze e deceduto a Cortona, il suo nome in passato è stato posto a latere del teatro italiano, mentre si tratta di un grande innovatore, maestro della messinscena e dello studio.

Insieme a Luca Ronconi, Massimo Castri è stato, infatti, in grado di rinnovare il piacere e l’intelligenza sui palcoscenici. Sia Luca Ronconi sia Massimo Castri, a differenza di Giorgio Strehler, più ancorato al Novecento, hanno trasformato il teatro e impresso una marcia in più, con un apparato critico e costruttivo degni di risalto.

Castri, infatti, è stato ancora prima che regista e formatore, uno studioso del teatro in profondità. Sono significativi i libri che ha pubblicato, entrambi dalla Ubu Libri di Franco Quadri, dal titolo Pirandello ’80 e Ibsen postborghese. Un altro testo è stato elaborato nel 1973, uscito dalla Feltrinelli, e rielaborazione della sua tesi di laurea; si tratta dell’accostamento , piuttosto inusuale, nella categoria del politico di due autorità riconosciute da parte della sinistra europea Brecht e Artaud.

All’inizio è stato più considerato un provocatore e solo dopo è stato riconosciuto come “maestro”; le sue prime apparizioni furono come attore nei film ‘Cannibali’ di Liliana Cavani e in “Sotto il segno del leone” dei fratelli Taviani. A teatro mise in scena “Fantastica Visione” di Giuliano Scabia, di poco precedente all’invenzione di Marco Cavallo, che fu simbolo della rivoluzione psichiatrica voluta da Basaglia.

 

Il convegno e il progetto su Castri costituiscono anche un’occasione per incentivare iniziative editoriali e il percorso di studio sul regista a dieci anni dalla sua scomparsa in attesa dell’uscita in autunno del volume dedicato al regista “Le stanze dell’utopia. Massimo Castri e gli anni bresciani” .

La prima giornata di studio contestualizzera’ la figura di Castri, facendo emergere le sue specificità di regista studioso, attraverso gli interventi critici di Roberto Alonge, Gianfranco Capitta, Isabella Innamorati, Linda Dalisi, Alberto Martinengo e Fabio Acca.

La seconda giornata di studio sarà dedicata agli aspetti pedagogici ed estetici, attraverso il collegamento e il coinvolgimento di attori e collaboratori Artistici, tra cui Franco Visioli, Marco Plini, Sergio Romano, Bruna Rossi, Maria Ariis.

Il convegno si chiuderà con un focus sui rapporti tra Castri e il teatro pubblico, e con una tavola rotonda che consentirà di fare il punto sul teatro contemporaneo.

La partecipazione al convegno è gratuita, ma occorre prenotarsi allo 0115169405.

Informazioni centrostudi@teatrostabiletorino.it

Mara Martellotta

Furgone a folle velocità inseguito dalla polizia

La Squadra Volante, durante il servizio di controllo del territorio, intercettava un furgone che si dirigeva a forte velocità verso il centro della Città di Vercelli. Immediatamente, un equipaggio della Squadra Volante che aveva intravisto il veicolo, si poneva all’inseguimento dello stesso al fine di far arrestare la sua corsa. Tuttavia, il conducente, alla vista della Volante, accelerava e si dava alla fuga. Il tallonamento aveva inizio in corso Matteotti in direzione corso Italia e continuava fino a Corso Randaccio ove, un secondo equipaggio della Squadra Volante, sbarrava la strada al mezzo che, finalmente, arrestava la sua folle corsa.

Gli Operatori riuscivano, con non poca fatica, ad identificare il conducente, un giovane di nazionalità marocchina che, da subito, appariva nervoso, in forte stato di alterazione psico-fisica ed insofferente al controllo di polizia. Nel corso degli accertamenti che, date le circostanze, venivano estesi anche al mezzo di trasporto, era possibile rinvenire una spranga metallica e della sostanza stupefacente del tipo hashish.

A tali controlli, faceva seguito una perquisizione domiciliare eseguita da personale della locale Squadra Mobile che, tuttavia, dava esito negativo.

Dopo gli atti di rito, il giovane veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope e per il reato di porto d’armi od oggetti atti ad offendere. Lo stesso veniva sanzionato per guida sotto l’influenza dell’alcool e per ulteriori violazioni al Codice della Strada. Infine, veniva invitato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale.

Superindice Pilnow, Piemonte superiore alla media nazionale: +0,8 nel primo trimestre

Il Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino diffonde le sue stime sull’andamento dell’economia regionale. Torna il segno più dopo il calo dell’ultimo trimestre dell’anno scorso.

Crescita superiore alle previsioni dell’economia piemontese nel primo trimestre di quest’anno: a livello congiunturale (ossia sul trimestre precedente) l’aumento è stato dello 0,8%. Il calcolo è stato fatto dal Comitato Torino Finanza della Camera di Commercio di Torino con il superindice PILNOW, che permette di calcolare il Pil regionale in notevole anticipo rispetto alle stime ufficiali. L’incremento della produzione regionale è stato superiore a quello del Pil nazionale, che secondo i dati diffusi dall’ Istat ha fatto registrare un +0,5%.

Torna, dunque, il segno più e fa dimenticare la variazione negativa dell’ultimo trimestre del 2022 (-0,2%), che poteva aprire la strada a quella che gli economisti definiscono “recessione tecnica”. Il progresso dell’indicatore, che per via della struttura dell’economia piemontese è influenzato più che altrove dalle dinamiche della produzione manifatturiera, recupera un po’ del divario che la regione aveva accumulato nel corso del 2022, quanto in media annuale il Pil era cresciuto (+2,7%) un punto circa in meno della media nazionale (+3,9%), proprio per l’impatto sul settore manifatturiero della crisi Ucraina e dell’aumento dei costi dell’energia.

In termini tendenziali, ossia rispetto allo stesso periodo del 2022, nel primo trimestre la crescita a livello regionale è del 2%, anche in questo caso valore superiore alla media nazionale (+1,7%) e ancor di più alla media Ue (1,3%). Risultato decisamente soddisfacente, tenuto conto che in Germania, nel primo trimestre, il Pil ha fatto registrare, in termini tendenziali, -0,1%.

Buone notizie dalla crescita acquisita, ossia dalla crescita finale media del 2023 qualora il PILNOW, nei tre ultimi trimestri, facesse segnare una variazione congiunturale nulla, cioè pari a zero. Se il PILNOW non si muovesse più, la crescita acquisita per il Piemonte sarebbe del +1,1%. Ma è da sottolineare che alcuni degli indicatori che compongono il PILNOW, segnatamente quelli tratti da Google Trend, fanno registrare andamenti per lo più positivi anche nella prima metà del secondo trimestre dell’anno.

Il Piemonte è dunque al trimestre consecutivo di crescita tendenziale. A determinare questa buona prestazione sono state pressoché tutte le sue componenti, come i trasporti dei mezzi pesanti, l’occupazione, la costante riduzione del tasso di disoccupazione e della disoccupazione temporanea misurata dalle varie forme di CIG, che in rapporto all’occupazione è scesa all’1,1%, pressoché pari allo 0,8% che si aveva prima della pandemia.

 

Il PILNOW si avvale di indicatori economici disponibili in tempo reale, o quasi, a cadenza mensile o trimestrale, il che permette di anticipare la variazione regionale del PIL con alta affidabilità: oggi conosciamo il Pil 2021 del Piemonte, che è cresciuto del 7,1%, contro il +7,3% stimato dal PILNOW.  Si possono così avere importanti indicazioni dello stato dell’economia di un territorio con molto anticipo, se si pensa che di norma il Pil regionale è diffuso dall’Istat con oltre 12 mesi di scarto, è solo annuale e non permette letture semestrali, trimestrali e mensili.

Il PILNOW non ha componenti settoriali, per ora. Attraverso le sue variabili si è però rilevato che negli ultimi trimestri una quantità di crescita superiore alla norma è derivata sia dai consumi al dettaglio non alimentari, sia dai settori turistico e culturali colpiti, più di tutti, durante il fermo pandemico. All’andamento dei consumi non alimentari contribuisce anche l’alleviamento delle paure e incertezze sulla crisi energetica, che erano state responsabili dei comportamenti prudenti che avevano rallentato il PILNOW nel 2022.

Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza della Camera di commercio di Torino: “In un quadro internazionale ancora difficile, con l’inflazione che rialza la testa e la conseguente crescita dei tassi di interesse, i dati che abbiamo raccolto col PILNOW ci permettono di essere cautamente ottimisti sull’andamento dell’economia piemontese. Merito della operosità della gente e della capacità di resilienza nei confronti della crisi dei nostri imprenditori, che nonostante tutto hanno continuato a investire per innovare processi e prodotti. L’economia regionale sta risalendo la china, ma mancano ancora 1,3 miliardi per tornare ai livelli del Pil precovid e 11 miliardi per tornare ai livelli del 2008”.

“Il Piemonte cresce, con performance superiori a quelle nazionali: un buon risultato quello del Pil piemontese nel primo trimestre dell’anno che riguarda la quasi totalità delle componenti del modello econometrico del Comitato Torino Finanza. Il settore della logistica risulta sempre determinante sui risultati trimestrali, così come l’occupazione. Puntare, come la nostra regione sta già facendo, sui fondi del PNRR e sui bandi europei in tema di innovazione, digitalizzazione e trasformazione green è la strada maestra per continuare a crescere come territorio e sistemaeconomico” commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia

Al CeMeDi e Centro Medico Chiros di Torino la possibilità di Pap Test

TORINO: AL CeMeDi E AL CENTRO MEDICO CHIROS AL VIA LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE PER LE DONNEChi effettuerà una visita ginecologica avrà incluso un Pap Test

Continua l’impegno del gruppo sanitario Lifenet Healthcare al fianco delle donne: a chi prenoterà una visita ginecologica presso il CeMeDi – Centro Medico Diagnostico o il Centro Medico Chiros di Torino sarà offerta la possibilità di effettuare un Pap Test, esame che permette di individuare lesioni precancerose e cancerose della cervice uterina.

Per partecipare all’iniziativa è necessario prenotare qui.

In Italia, Il cancro della cervice uterina rappresenta il quinto tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni di età, con circa 2.400 nuove diagnosi registrate ogni anno.

Il Pap Test è un esame di screening (che si può effettuare, cioè, anche in donne senza alcun segno visibile della malattia) che ha lo scopo di individuare tumori della cervice uterina, la porzione più bassa dell’utero. Questo tipo di verifica è in grado persino di riconoscere specifiche alterazioni delle cellule del collo dell’utero che, col passare del tempo, potrebbero trasformarsi in neoplasie. Per questo motivo, insieme al test per il Papilloma virus, il cosiddetto HPV-DNA Test, viene somministrato come esame di prevenzione per la salute femminile.

Insieme ad altre strutture del gruppo Lifenet abbiamo attuato un’importante campagna di sensibilizzazione affinché le donne decidano di sottoporsi a test clinici di prevenzione contro i tumori – ha detto Franco Perona, amministratore delegato di CeMeDi e Centro Medico Chiros – L’obiettivo è far capire loro che sottoporsi periodicamente a controlli clinici specialistici e strumentali aiuta a diagnosticare malattie gravi prima della loro manifestazione clinica. Un dettaglio che può, in alcuni casi, anche salvare la vita delle nostri pazienti, permettendo l’avvio di un trattamento efficace e riducendo drasticamente la possibilità che la malattia si sviluppi”. 


Associazione GADOS accanto a chi affronta terapie oncologiche e difficoltà economiche

“Fondo Aiuta Donne” è un progetto finalizzato al sostegno delle donne con difficoltà economica, che
devono affrontare una serie di spese richieste dalle terapie oncologiche. Nasce dalla sensibilità
dell’associazione torinese “GADOS ODV Gruppo Assistenza Donne Operate al Seno”, che supporta
le donne operate lavorando per accompagnarle in un dignitoso decorso della malattia e garantire
loro una miglior qualità di vita.
Il Fondo Aiuta Donne coinvolge vari attori: la paziente in difficoltà economica, gli operatori sanitari, i
servizi sociali, la collaborazione con i negozi di articoli sanitari e i sostenitori che desiderano
promuovere la causa.
L’obiettivo primario è fornire alle pazienti alcuni strumenti: reggiseno post intervento, parrucca,
turbante, interventi di estetica oncologica, tatuaggi al capezzolo, creme adatte alla radioterapia e
alla cicatrizzazione.
«Chi affronta il tumore al seno inevitabilmente si scontra anche con degli effetti collaterali che variano
da caso a caso; l’attenzione e la cura rivolte alla persona e alle sue esigenze sono due costanti, che
sono parte integrante della cura della malattia», sostiene Rossella Noto, Presidente
dell’Associazione GADOS, che spiega anche la funzionalità dei singoli strumenti che il progetto
intende fornire:
«Il reggiseno postoperatorio dev’essere traspirante ed è consigliato ai fini del processo di guarigione,
affinché la pelle non sviluppi irritazioni o infezioni, che potrebbero verificarsi in un ambiente umido e
caldo.
La parrucca e il turbante sono due ausili che hanno lo scopo di dare sollievo alla paziente sul piano
psicologico, poiché si trova ad affrontare l’improvvisa perdita di capelli, ma hanno anche la funzione
di proteggere la pelle, resa più sensibile dai farmaci chemioterapici.
Gli interventi di estetica oncologica hanno un grande impatto emotivo e psicologico, poiché sono un
valido strumento per aiutare la paziente ad avere un’immagine più positiva di sé. Il benessere
ricavato dall’attenzione all’aspetto fisico aiuta ad affrontare al meglio il decorso della malattia e il
percorso di cura.
Le creme adatte alla radioterapia e alla cicatrizzazione sono veri e propri farmaci, indispensabili per
contrastare gli effetti collaterali della radioterapia, come bruciature e lesioni; trattare in modo
adeguato una o più cicatrici in zone così delicate evita la formazione di aderenze ed ispessimenti».
Oggi il Fondo è rivolto a donne residenti a Torino e nella provincia piemontese.
Per usufruire del Fondo il primo passo è rivolgersi all’Associazione telefonicamente, via email,
tramite il sito GADOS | GRUPPO ASSISTENZA DONNE OPERATE AL SENO e/o tramite i servizi
sociali dove GADOS ha stipulato la convenzione. A seguire, sarà necessario presentare la
documentazione richiesta dall’Associazione, che valuterà se la persona dispone dei requisiti.
e- mail: gados@gados.org
La persona idonea verrà indirizzata all’ente /negozio convenzionato, dove potrà provare lo strumento
o il servizio necessario alla propria situazione clinica, conoscendo esattamente il contributo a loro
favore. L’eventuale differenza resterà a carico del richiedente.
«Per l’anno 2023 abbiamo stanziato un contributo pari a €.70,00 a richiedente, fino a raggiungere
un tetto massimo di €3.000. L’intenzione è quella di dedicare ogni anno una somma per coprire le
richieste», auspica la Presidente.
Il contributo è rivolto a coloro che ne faranno richiesta e che avranno i seguenti requisiti:
 Modello ISEE (inferiore a € 20.000), o dichiarazione dei redditi con ricevuta di presentazione,
o (se privi di dichiarazione dei redditi e lavoratori dipendenti/pensionati) la CU o, se non
lavora, la dichiarazione della persona a cui è a carico.
 Residenza in Piemonte.
I servizi sociali che hanno aderito alla causa sono quelli legati ai due presidi ospedalieri del
Sant’Anna e del Mauriziano.
Ad oggi, il negozio di articoli sanitari “Sanit – Accessori Sanitari ed Ortopedici”, in Via Genova, 52G
a Torino è disponibile per fornire alle pazienti gli ausili necessari. Gados sarà lieta di dare ulteriori
indicazioni in merito a questo e ad altri aspetti relativi al “Fondo Aiuta Donne”.

Barriere Architettoniche cognitive, se ne parla a Palazzo Civico

La commissione “Barriere Architettoniche Lions” del distretto Lions 108ia1, in collaborazione con il gruppo consiliare “Torino Libero Pensiero”, organizzano, giovedì 25 maggio dalle ore 17 alle 19, in Sala delle Colonne (piazza Palazzo di Città 1, Municipio di Torino), la conferenza aperta al pubblico e alla stampa: “Barriere Architettoniche cognitive”, patrocinata dalla Città di Torino e dalla Confartigianato.

Quando si parla di Barriere Architettoniche, vengono in mente gli impedimenti fisici allo spazio che determinano una difficoltà di accesso alle persone diversamente abili. Questo approccio non è però sufficiente per garantire un egualitario ed inclusivo uso dello spazio. Già nel 2001, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva definito, nel suo report “Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute” (ICF), le “Barriere Architettoniche” come formate non solo da elementi fisico-architettonici, ma anche da elementi sensoriali e cognitivi.

L’abbattimento delle barriere non va più inteso come l’applicazione di una normativa standardizzata universale per l’accesso a persone diversamente abili ai servizi, ma in modo ben più ampio, tenendo conto dell’insieme delle caratteristiche spaziali, percettive, organizzative-gestionali, per assicurare una reale fruizione dei luoghi.

L’utilizzo del termine fruizione, e non più accesso, mette l’accento sugli aspetti anche cognitivo-percettivi ed emotivi, richiamando l’attenzione sulle possibilità di partecipazione attiva all’interno di uno spazio di tutte le persone, negate o favorite dalle condizioni ambientali stesse.

Per questo motivo, la corretta progettazione deve superare la logica “da manuale” evitando soluzioni preconfezionate.

Progettare senza Barriere Architettoniche Cognitive vuol dire considerare non solo gli aspetti estetici e formali, ma anche porre al centro dell’attenzione l’essere umano, le sue peculiarità ed esigenze: il suo essere persona (uomo, donna, bambino) che evolve nel tempo della propria vita e all’interno della quale va incontro a cambiamenti temporanei o permanenti, che rendono la persona differente dalla norma, ma meritevole di non subire una discriminazione fruitiva dell’ambiente progettato intorno all’uomo stesso.

PROGRAMMA DELLA CONFERENZA: 

  • Ass. Fabrizio Ricca – Assessore Regionale

Internazionalizzazione, rapporti con società a partecipazione regionale, sicurezza, polizia locale, immigrazione, sport, politiche giovanili

  • Dott. Pino Iannò – Presidente Associazione Libero Pensiero
  • Dott. Carlo Ferraris – Governatore del distretto Lions 108ia1
  • Arch. Sandro Sandri – Presidente Commissione Barriere Architettoniche distretto Lions 108ia
  • Dott.sa Sara Reale – Moderatrice
  • Arch. Massimo Tiberio 
  • Le barriere architettoniche cognitive – un cambio nel pensiero progettuale

L’Arc. Tiberio illustrerà il cambio sostanziale del paradigma progettuale che passa dall’assicurare l’accesso a persone con capacità fisiche diverse dalla media gaussiana umana a garantire la corretta fruizione spaziale a chiunque. Il cambio di paradigma ha spostato l’attenzione della disabilità della persona all’ambiente, ambiente che può creare facilitatori ambientali che annullano le limitazioni e favoriscono la piena partecipazione ed inclusione alla vita sociale.

  • Prof. Alberto Giachero – Disabilità e inclusione sociale: la prospettiva della riabilitazione neurocognitiva

Il prof. Alberto Giachero illustrerà i meccanismi della percezione, dell’attenzione e delle funzioni esecutive applicate all’esplorazione dell’ambiente con riferimento alle nuove tecnologie (realtà virtuale). Basandosi sulle recenti pubblicazioni scientifiche internazionali del Laboratorio Sperimentale Afasia di Torino fornirà una visione della disabilità e dell’inclusione sociale facente capo alla riabilitazione cognitiva.

  • Dott.sa Giusi Burgio – Accessibilità comunicativa in campo 

Il termine accessibilità comunicativa (o accesso alla comunicazione) si riferisce al diritto, sancito dall’art. 21 della Convenzione ONU, per i diritti delle persone con disabilità. Questo diritto spiega l’importanza fondamentale della libertà di espressione e opinione ed accesso alle informazioni. L’accesso è il punto che crea una connessione con le barriere, queste intese come barriere di comunicazione, che le persone con disabilità cognitive incontrano quotidianamente in diversi contesti e che possono portare a discriminazione, perdita di controllo e autonomia. Tra i modi per fronteggiare queste barriere ci sono gli adattamenti ambientali, che potrebbero consistere nell’adattamento delle informazioni e della cartellonistica nei luoghi pubblici perché tutti i luoghi possono essere resi davvero accessibili.

  • Dott. Giancarlo D’Errico 

Quando si parla di barriere in tema di disabilità, la prima immagine è una scala e una carrozzina come ideogramma della disabilità. Si identificano le barriere alla qualità della vita come quelle architettoniche. Ma se guardiamo ai numero le disabilità fisiche rappresentano circa il 3% del totale, quelle sensoriali il 3%, le intellettive e relazionali il 70%, altre tipologie il 24%. Appare quindi chiaro che oltre gli interventi per il superamento delle barriere fisiche occorre intervenire su quelle intellettive e relazionali. Tali interventi, oltre che ragionevoli ed indispensabili dal punto di vista dell’eticità e della modernità del pensiero sociale, ci vengono proposti da due carte fondamentali: la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e la nostra Costituzione. La non eliminazione delle barriere si trasforma immediatamente in un atto discriminatorio.

Per informazioni e per comunicare la propria partecipazione, scrivere a: tlp@comune.torino.it