Questa mattina una bombola di gas, alla quale era stato applicato un tubo in modo artigianale, è esplosa dopo le 7 in un appartamento di una palazzina residenziale di tre piani, in via Braida, al civico 10 a Carignano (Torino). Sono cinque le persone rimaste ferite e trasportate all’ospedale di Moncalieri. L’edificio è parzialmente sventrato ed è inagibile: sono state evacuate 28 persone.
Lupi uccidono venti pecore in una azienda agricola
Un branco di lupi ha ucciso una ventina di pecore nell’azienda agricola “Leone Doria Lamba” in località Torrione a Baudenasca di Pinerolo. Le pecore erano Texel, una pregiata razza olandese, la cui lana veniva utilizzata per realizzare coperte. Solo una delle pecore è stata mangiata, mentre le altre sono state azzannate alla carotide. Sono intervenuti i veterinari dell’AslTo3 per gli accertamenti e per lo smaltimento delle carcasse.
GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA
Lunedì. Al Teatro Colosseo l’Orchestra austriaca K&K Phiolharmoniker, rivisita il repertorio cinematografico di John Williams.
Martedì. All’Off Topic si esibisce Il Muro del Canto. Al Concordia di Venaria arriva Rocco Hunt. Allo Ziggy suonano i GBH. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce il rapper Faiv.
Mercoledì. Al Circolo dei Lettori viene presentato l’album “My Nirvana” del violoncellista albanese Redi Hasa. All’Hiroshima Mon Amour è di scena Nayt. Al teatro Concordia di Venaria prima di due serate consecutive per la coppia rap Gemitaiz e MadMan.
Giovedì. Al Cafè Neruda suona il trio di Luigi Tessarollo con ospite il pianista Fabio Giachino. Al Blah Blah si esibiscono i White Hills. Al Magazzino sul Po Gianluca Petrella propone dal vivo con i suoi Cosmic Renaissance, il disco “ Universal Language”. Al Maffei sono di scena Jacopo Acquafresca, Drongheda, Pietra Tonale.
Venerdì. Al Diavolo Rosso di Asti suona Pino Scotto, icona dell’hard rock italiano. Al Folk Club si esibisce il quartetto Sex Mob del trombettista Steven Bernstein. Al Circolo della Musica di Rivoli è di scena la cantautrice irlandese Wallis Bird. Allo Spazio 211 suonano Les Amis D’Afrique e Afrodream.
Sabato. Allo Ziggy sono di scena i The Catechists e The Ossuary. Al Blah Blah si esibiscono i Sasquatch. Al Folk Club è di scena il cantautore americano Michael McDermott. Al Bunker suonano i Mai Mai Mai.
Domenica. Al Concordia di Venaria si esibisce l’australiano Xavier Rudd.
Pier Luigi Fuggetta
Edito da Sellerio, trad. Nicola Rainò
Premio Speciale Lattes Grinzane 2022 a Claudio Magriswww.fondazionebottarilattes.it Pajtim Statovci (Kosovo/Finlandia) con Gli invisibili (Sellerio; traduzione di Nicola Rainò) è il vincitore del Premio Lattes Grinzane 2022, riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes, giunto alla XII edizione, che fa concorrere insieme autori italiani e stranieri ed è dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno. A proclamare la sua vittoria sono stati i voti di 400 studentesse e studenti delle 25 giurie scolastiche delle scuole superiori (ventiquattro in Italia e una ad Atene). Claudio Magris, edito in Italia principalmente da Garzanti (in libreria con il nuovo Traduzioni teatrali) ha ricevuto il Premio Speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un’autrice o autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale, che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico. Ha tenuto una lectio magistralis su come nascono i suoi romanzi, raccontando “il mondo in cui e da cui sono nati, l’educazione sentimentale, le avventure, gli incontri e gli equivoci che si sono incrociati nella loro genesi e nel loro divenire”. La cerimonia di premiazione, condotta da Alessandro Mari, si è svolta sabato 15 ottobre 2022 alle ore 17 al Teatro Sociale Busca di Alba (Cn). La motivazione della Giuria Tecnica del Premio che aveva selezionato Gli invisibili (Sellerio) di Pajtim Statovci: «Due voci temporalmente sfasate si alternano negli Invisibili di Pajtim Statovci: la prima, alterata, racconta lo sprofondare di un uomo nella violenza della guerra del Kosovo; la seconda, al contrario, inizia con la narrazione di un’ascensione, di un innamoramento. Sono quelle di Miloš, serbo, e Arsim, albanese: a Pristina, città divisa dall’odio razziale, religioso, omofobo (che non è estraneo neppure ai protagonisti), il loro è un amore tre volte proibito. Quando scoppia la guerra Arsim è costretto a scappare con moglie e figli. Miloš, disperato, trasforma il suo desiderio frustrato, negato, sminuito, in rabbia e disprezzo e si arruola nell’esercito serbo. A questo punto le due voci di questo romanzo ricchissimo di significati metaforici si allineano nel descrivere una catabasi, senza risalita. Miloš si perderà nelle tenebre del ricordo della sofferenza inflitta e subita. Arsim divenuto un violento, verrà espulso dal Paese dove era rifugiato e tornerà a cercare il compagno, che non ha mai dimenticato. Ma l’amore, per chi non lo sa coltivare, è uno specchio che non si può attraversare.» Pajtim Statovci, nato in Kosovo nel 1990, è cresciuto in Finlandia dove si è trasferito con la famiglia fuggita dalla guerra quando aveva due anni. Il suo romanzo d’esordio, uscito nel 2014 e pubblicato in Italia con il titolo L’ultimo parallelo dell’anima (Frassinelli, 2016), ha vinto il Premio Helsingin Sanomat. Le transizioni (Sellerio, 2020), il suo secondo romanzo, tradotto in molte lingue, finalista al National Book Award, si è aggiudicato il Toi-sinkoinen Literature Prize nel 2016 e nel 2018 gli è stato assegnato l’Helsinki Writer of the Year Award. Gli invisibili (Sellerio, 2021) ha ricevuto il prestigioso Finlandia Prize, che consacra l’autore come il più giovane vincitore di ogni tempo. Oltre a Pajtim Statovci, erano in gara: Auður Ava Ólafsdóttir (Islanda) con La vita degli animali (Einaudi; traduzione di Stefano Rosatti), Simona Vinci con L’altra casa (Einaudi), Jesmyn Ward (Usa) con Sotto la falce (NN Editore; traduzione di Gaja Cenciarelli) e C Pam Zhang (Cina/Usa) con Quanto oro c’è in queste colline (66thand2nd; traduzione di Martina Testa). La motivazione della Giuria Tecnica al Premio Speciale Lattea Grinzane, Claudio Magris: «Germanista, uno dei maggiori critici letterari del Novecento, è oggi il narratore che più di altri ci sa trascinare verso alcuni stabili valori umani che se ne stanno al riparo dai mutamenti, valori che egli ha saputo mettere in rilievo soprattutto attraverso personaggi vissuti all’ombra dei grandi e che hanno fatto loro da spalla; personaggi travolti dalla vita, che non hanno fatto ma subìto la Storia, e non per questo deboli, ma di singolare forza nella loro malinconia o nella loro irriducibile vitalità.» Le giurie I cinque romanzi finalisti e il vincitore del Premio Speciale sono stati scelti dalla Giuria Tecnica: presidente Gian Luigi Beccaria (linguista, critico letterario, saggista), Valter Boggione (docente di Letteratura italiana all’Università di Torino), Vittorio Coletti (linguista, accademico, consigliere dell’Accademia della Crusca), Giulio Ferroni (critico letterari, studioso della letteratura italiana, accademico), Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista, conduttrice radiofonica), Alessandro Mari (scrittore, editor), Laura Pariani (scrittrice), Lara Ricci (giornalista culturale) e Bruno Ventavoli (giornalista, critico letterario). Le 25 scuole che costituiscono le Giurie Scolastiche 2022 sono: Istituto Magistrale Statale “Leonardo da Vinci” di Alba (Cn); Liceo Classico, Artistico, Musicale di Aosta; Convitto Nazionale “Principe di Napoli” di Assisi (Pg); Liceo Scientifico Statale “A. Avogadro” di Biella; Istituto di Istruzione Superiore “La Rosa Bianca” di Cavalese (Tn); Liceo Statale “G. M. Galanti” di Campobasso; Liceo Scientifico Statale “Galileo Galilei” di Catania; Liceo Classico “Pitagora” di Crotone; Liceo Classico Statale “Stelluti” di Fabriano (An); Liceo “Carolina Poerio” di Foggia; Liceo Scientifico “Pacinotti” di La Spezia; Liceo Artistico Statale “Caravaggio” di Milano; Liceo Scientifico e Linguistico “E. Fermi” di Nuoro; Liceo Classico Statale “G. F. Porporato” di Pinerolo (To); Liceo Scientifico “Michelangelo Grigoletti” di Pordenone; Liceo Classico Statale “Quinto Orazio Flacco” di Potenza; Liceo Ginnasio Statale “Virgilio” di Roma; Liceo Artistico “Sabatini-Menna” di Salerno; Istituto di Istruzione Superiore “Arimondi-Eula” di Savigliano (Cn); Convitto Nazionale “Melchiorre Delfico” di Teramo; Liceo Classico Statale “Massimo D’Azeglio” di Torino; Liceo Ginnasio Statale “A. Canova” di Treviso; Istituto di Istruzione Superiore “Primo Levi” di Vignola (Mo); Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Ferruccio Niccolini” di Volterra (Pi); Scuola Italiana Statale di Atene. |
Visitare Piemonte e Sicilia anche per far shopping
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Extinction Rebellion contro i fogli di via
Ieri pomeriggio presidio di Extinction Rebellion in Piazza Castello.
La manifestazione si è svolta simbolicamente sotto il Palazzo della Regione Piemonte, dove il 25 luglio scorso due attiviste si sono arrampicate sul balcone dell’ufficio del presidente Cirio, per appendere uno striscione con scritto “Benvenuti nella crisi
climatica. Siccità è solo l’inizio”. 22 persone sono state denunciate e 15 espulse da Torino.
Un gol con un gran guizzo del serbo al 74′ decide un derby molto equilibrato, il tecnico bianconero può respirare, Juric si arrende:niente più sogni europei, bisogna pensare a rimanere in serie A, a salvarsi, possibilmente, non all’ultima giornata.
La squadra di Allegri sale a quota 16 e scavalca momentaneamente l’Inter in classifica.
Oltre alla buona prov di Vlahovic va aggiunta quella quasi impeccabile della difesa a tre tutta brasiliana, che lascia poco spazio ad un Toro ancora una volta troppo leggero davanti,spuntato I granata esprimono a tratti anche delle trame di gioco interessanti, ma continua a mancare il gol e questo pesa tantissimo sulla classifica.Bella prova del portierone granata M.Savic che salva la porta granata con tre grandi interventi.
IL TABELLINO
Torino-Juventus 0-1
Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 7; Djidji 6,5, Schuurs 6, Rodriguez 5,5; Aina 6 (34′ st Singo 6), Lukic 6, Linetty 6 (33′ st Karamoh 6,5), Lazaro 6,5; Miranchuk 5, Radonjic 6 (25′ st Pellegri 5,5); Vlasic 5.
Allenatore: Juric 6
Juventus (3-5-2): Szczesny 6; Danilo 7, Bremer 6,5 (7′ st Bonucci 6), Alex Sandro 6,5; Cuadrado 5,5, McKennie 5, Locatelli 6, Rabiot 6, Kostic 6; Kean 5,5 (28′ st Milik 6), Vlahovic 7,5 (45′ st Paredes sv).
Allenatore: Allegri 6,5
Enzo Grassano
Il quarto romanzo dello scrittore, pubblicato da Neos Edizioni, è stato presentato al Circolo dei Lettori.
E’ stata una presentazione coinvolgente quella dedicata al romanzo dal titolo Il procuratore e il diavolo di Lucedio, una serata di lettori appassionati e di ammiratori di Giorgio Vitari, riuniti nella Sala Biblioteca al Circolo dei Lettori di Torino.
Lo scenario suggestivo e colto, la conduzione brillante della giornalista Germana Zuffanti, l’intervento di Silvia Ramasso di Neos Edizioni e l’interazione con il pubblico ha reso l’evento davvero speciale. Anche la sottoscritta ha avuto il grande piacere di fare delle domande all’autore.
Giorgio Vitari non delude mai, i suoi romanzi sono ricchi di contenuti, avvincenti, con suspense assicurata fino all’ultima riga; afferma l’autore: “quando mancano poche pagine e il caso sembra essere risolto arriva un fatto inaspettato e tutto cambia”.
Questa volta siamo a Vercelli, il Palazzo di Giustizia è ospitato nel castello medievale, è estate e fa un caldo insopportabile. C’è un omicidio, una statuetta raffigurante il diavolo, una famiglia importante, questioni di eredità e poi una chiesa sconsacrata, a Lucedio appunto, al centro di inquietanti leggende e probabili riti satanici. Il lavoro investigativo di Francesco Rotari è supportato come sempre dai suoi perseveranti collaboratori, dalla polizia giudiziaria e da giudici, figure femminili incantevoli e seducenti che rendono meno pesante il lavoro negli uffici della Procura. Alla complessa quotidianità professionale, come da tradizione nei libri di Vitari, si aggiunge quella familiare fatta di ironici scambi con la moglie e di appuntamenti telefonici sfuggenti con la figlia.
Giorgio Vitari condisce i suoi romanzi con elementi diversi che si integrano perfettamente: casi giudiziari da risolvere, tradizioni e curiosità del luogo, dialoghi interiori, rapporti umani, suggestioni e citazioni. L’autore crea una miscela armonica che fa del romanzo giallo-giuridico una lettura trascinante, interessante e a tratti umoristica.
Una scrittura dal ritmo serrato, una lettura con colpi di scena assicurati.
MARIA LA BARBERA
Ricordo quanto ero confusa quando una cara amica, vedendomi fare il famoso gesto della mano di pigna o tulipano, mi disse: “Amore, sei già una vera italiana”.
In quel momento non capivo nemmeno cosa volesse dire. Succede che sono tanti i gesti, le parole, i cibi e le abitudini che noi argentini abbiamo preso come parte della nostra cultura, ma che in realtà abbiamo ereditato dalla comunità italiana. Anche se non vorrei cadere nel cliché di riferirmi automaticamente al cibo italiano, mi vengono subito in mente mia nonna e la sua bagna cauda a quella tavola enorme con tutta la famiglia presente, come piace a lei. Così faceva sua nonna ma anche tanti suoi vicini e amici, ognuno con una piccola variazione a seconda della regione dell’Argentina in cui si trova. La “pizza di buenos aires”, il “vitel toné” e il ”turron” (torrone) . Con le sue varianti, protagonisti delle tavole di Natale e della festa del 25 in cui si continua a mangiare tutto il giorno. Si finisce sempre per bere un amaro, tradizione che molti amici piemontesi mantengono quando vado a mangiare fuori con loro.
Succede che gli italiani ci hanno lasciato in eredità non solo la gastronomia, ma anche il culto, la festa che si fa attorno al cibo. Anzi , i nostri nonni si sono presi la responsabilità di spiegarci il motivo, di renderci più grati e di non dimenticare la storia. Tornando sull’argomento precedente, trovo interessante approfondire l’impatto che ha avuto la lingua italiana parlata e i suoi gesti, proprio come ha modificato la nostra lingua. É il caso del Lunfardo ( proveniente dall’italiano parlato in Lombardia)e del Cocoliche (una fusione tra lo spagnolo e i dialetti parlati dagli immigrati del nord e del sud) usati ancora oggi nel linguaggio colloquiale.
Anche le espressioni artistiche come la musica e l’architettura portate dagli immigrati hanno lasciato il segno. Vale la pena ricordare che all’inizio del 1917, durante il mandato dell’ex presidente Yrigoyen, l’insegnamento dell’italiano fu decretato come obbligatorio negli ultimi due anni delle scuole superiori.
È grazie a quella ricettività da parte di entrambi gli Stati e alla componente storica, certamente, che oggi entrambi i paesi hanno tali relazioni bilaterali e un legame fraterno.
Bernardita Feldman