ilTorinese

Torino Pride 2023. Il 17 giugno la manifestazione con corteo. Previste modifiche viabili

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Sabato 17 giugno si svolgerà una manifestazione con corteo organizzata dal Coordinamento Torino Pride LGBT con il patrocinio della Città di Torino, della Città Metropolitana, dell’Accademia Albertina delle Belle Arti, del Politecnico di Torino e dell’Università di Torino.

Il corteo partirà intorno alle ore 16.30 da corso Vercelli, nel tratto compreso tra corso Novara e corso Emilia, dove già dalle ore 14.00 è prevista la presenza di partecipanti. La manifestazione si muoverà in direzione del Parco del Valentino, dove è previsto l’arrivo intorno alle ore 20.00.

Il corteo seguirà il seguente percorso: partenza – corso Vercelli (tratto corso Novara – corso Emilia), corso Emilia, corso Brescia, largo Brescia, via Bologna, ponte Bologna, corso XI Febbraio (carreggiata ovest), corso Regina Margherita (carreggiata laterale sud), Rondò Rivella (perimetrale sud), corso San Maurizio (carreggiata centrale), lungo Po Cadorna, piazza Vittorio Veneto (attraversamento), lungo Po Diaz, corso Cairoli, corso Vittorio Emanuele II (attraversamento), viale Virgilio, Parco del Valentino – arrivo.

Il percorso sarà chiuso al transito veicolare a partire dalle 13.30. Gli assi viabili attraversati dalla manifestazione e quelli che incrociano il percorso saranno chiusi per il tempo necessario a garantire il passaggio in sicurezza del corteo. A causa delle numerose variabili non prevedibili, tra cui numero di partecipanti e il ritmo di percorrenza del tragitto, non è possibile stabilire in anticipo gli orari e la durata delle chiusure, pertanto, è consigliabile l’utilizzo di viabilità alternative.

 

Nel dettaglio:

Corso Vercelli CHIUSO nel tratto compreso tra lungo Dora Napoli e corso Vigevano

Corso Emilia CHIUSO da via Cigna a corso Giulio Cesare

Corso Giulio Cesare, CHIUSO da corso Novara a lungo Dora Firenze

Lungo Dora Savona CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Via Bologna CHIUSA da corso Novara a corso XI Febbraio

Corso Brescia CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Lungo Dora Firenze CHIUSO da corso Giulio Cesare a corso Regio Parco

Corso Regina Margherita CHIUSO in superficie tra corso Giulio Cesare e Rondò Rivella

Corso Regio Parco CHIUSO in direzione Rondò Rivella da corso Palermo

Rondò Rivella CHIUSO nel tratto della perimetrale sud tra corso Regina Margherita e corso San Maurizio

Corso San Maurizio, carreggiata centrale, CHIUSO

Lungo Po Cadorna CHIUSO

Ponte Vittorio Emanuele I CHIUSO

Lungo Po Diaz CHIUSO

Corso Cairoli, carreggiata principale, CHIUSO

Corso Vittorio Emanuele II CHIUSO

Ponte Umberto I CHIUSO.

Il senso di marcia di Lungo Dora Napoli sarà invertito, mentre sarà consentito il transito delle seguenti strade: corso Vigevano, via Cigna, corso Novara, via Milano, corso Regina Margherita, sottopasso Repubblica, via Napione, corso Massimo D’Azeglio. Piazza Vittorio Veneto sarà aperta in attraversamento e piazza della Repubblica e il Mercato di Porta Palazzo saranno regolarmente APERTI.

Lungo tutto il percorso sarà in vigore il divieto di sosta permanente e continuo, dalle ore 9.00 del giorno 17 giugno fino al termine della manifestazione.

 Divieto di sosta con rimozione forzata, dalle ore 8.00 fino a cessate esigenze su ambo i lati (compresi stalli disabili generici) e spostamento concordato stalli disabili ad personam, anche in corso Vercelli, tratto Emilia – Cuneo, viale Virgilio ambo i lati, da corso Vittorio Emanuele II a viale Mattioli compreso il piazzale antistante il n.c. 17 (Latteria Svizzera), corso Regina Margherita carreggiata sud, dal civico 105 a Rondò Rivella.

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico che transitano nell’area interessata dalla manifestazione subiranno alcune deviazioni dalle ore 13.00 alle ore 20.00.

Per maggiori dettagli sulle linee deviate, visionare il sito Internet di GTT https://www.gtt.to.it/cms/

Inoltre, dalle ore 13 alle ore 21 di sabato 17 giugno, saranno vietate:

1) la vendita per asporto, da parte degli esercizi pubblici, degli esercizi in sede fissa, dei titolari di autorizzazione per il commercio ambulante, di bevande in bottiglie di vetro e lattine, che possano costituire pericolo, anche se erogate da distributori automatici;

2) il consumo e la detenzione in luogo pubblico di bevande in bottiglie di vetro e lattine e in qualsiasi altro contenitore che possa essere impropriamente utilizzato;

3) la somministrazione di bevande aventi un contenuto alcolico superiore al 21 per cento del volume.

È di scena San Salvario Festival

sabato 17 e domenica 18 giugno 2023

365° SAN SALVARIO FESTIVAL

Casa del Quartiere di San Salvario, Lombroso 16, Imbarchino Parco del Valentino

Dopo un anno di teatro cinema musica letteratura e filosofia nel cuore della città arrivano due giorni per festeggiare un progetto che ha regalato momenti di intrattenimento e di approfondimento, che ci ha portato in tour con la magia dei libri e che ci ha mostrato che cosa può la felicità grazie alla ricerca realizzata sulla Felicità Civica nella circoscrizione 8.

Associazione Baretti ETS,  Agenzia per lo sviluppo di San Salvario ETS, Associazione Mogoa, Cooperativa sociale Atypica, Associazione Nessuno, Cinema Teatro Maffei APS, Amici dell’Imbarchino APS, Circolo ARCI Sud hanno unito le forze per reagire e hanno creato uno spazio di circa 3.500 mq dove vivere una stagione di eventi per tutti coloro che amano i libri, il teatro, i balli pop, il cinema, la musica e la filosofia!

Ma le cose belle debbono finire alla grande ed è per questo che parte integrante del progetto è u vero e proprio festival diffuso: 365° San Salvario Festival che si terrà sabato 17 e domenica 18 giugno fra Casa del Quartiere, Lombroso 16 e Imbarchino del Valentino.

Sabato 17 e domenica 18 giugno la circoscrizione 8 infatti si anima di molte attività per festeggiare 10 mesi di progettualità condivisa, di riunioni, di spettacoli di teatro e di concerti, di cinema accessibile e di tour a caccia dei libri del nostro cuore…

Si festeggia con i più piccini e con grandi appassionati di ballo popolare alla Casa del Quartiere, con gli artisti emergenti, Stramare e Tanz Akademie, che insieme a oltre 120 band hanno partecipato ad una chiamata per suonare sul palco dell’Imbarchino e con coloro che non stanno mai fermi e passeggeranno alla riscoperta delle storie del Parco del Valentino o dietro le marching band Comunicato Samba!
Gran finale le musiche di C+C=Maxigross che saliranno sul palco dell’imbarchino domenica 18 alle ore 20.00.

Ma prima di abbandonarci al divertimento cercheremo di comprendere e di condividere che cosa è la felicità grazie alla restituzione dei dati raccolti sulla Felicità Civica nella circoscrizione 8 dall’ass. Nessuno giovedì 8 giugno alle ore 18.30 presso Lombroso 16.

Segue il programma completo
Per informazioni e variazioni di programma www.365sansalvario.it

sabato 17 giugno
ore 11.00  @ Casa del Quartiere San Salvario via Morgari 14
Col naso all’insù
Lettura animata e relazionale con BOMBETTABOOK, per bambin* 5-10 anni

ore 16.00 @ Casa del Quartiere San Salvario via Morgari 14
E vai che si balla!
Vieni a provare le danze popolari con i Liberi Danzatori e la musica dal vivo del Duo Pastis e Tango Argentino e Milonga con la scuola Tango Jar

ore 19.30 @ Lombroso 16, via Lombroso 16
Sunset
Dj set con aperitivo in terrazza con Tropico Notturno e dj Skip

domenica 18 giugno
ore 9.00 @ Fontana dei Dodici  Mesi, Parco del Valentino
Storie dal Valentino
Itinerario a piedi di circa due ore e visita al Sommergibile Provana a cura di Pentesilea

ore 16.00 @ Imbarchino del Valentino, viale U.Cagni 37
BookPoint corner
La nuova biblioteca digitale di prossimità di Book2Book

ore 16.00 @ Imbarchino del Valentino, viale U.Cagni 37
Comunicato Samba di Gilson Silveira
Marching band itinerante nel Parco del Valentino

ore 16.00 @ Imbarchino del Valentino, viale U.Cagni 37
Concerti sul pratone
Esibizione di artist* selezionat* dalla direzione artistica di Imbarchino e Maffei attraverso call to action

ore 20.00 Imbarchino del Valentino, viale U.Cagni 37
C+C=Maxigross in concerto

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, in caso di pioggia il programma potrà subire variazioni, check con www.365gradisansalvario reagisce

365° San Salvario Reagisce è stato pensato in relazione ai bisogni territoriali percepiti: offerta culturale di base, accessibile, connessa con le specificità del territorio, focalizzata sull’idea che cultura, aggregazione e prossimità possano accrescere la Felicità Civica dei cittadini. Per questo è stata posta particolare attenzione alle condizioni di sostenibilità ambientale in termini di rispetto della quiete dei residenti e di uso creativo di spazi pubblici pedonali.
Il progetto è stato infatti cofinanziato dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.

Investe e uccide ragazzo sorpassando sulle strisce

Ieri sera intorno alle 23, un ragazzo di 22 anni  ha perso la vita mentre stava attraversando la strada Orbassano a Volvera insieme alla sua fidanzata. I due si trovavano sulle strisce pedonali, nel centro abitato. Ma  una Bmw bianca li ha investiti improvvisamente, travolgendo il giovane e ferendo la ragazza al braccio. È stata trasportata d’urgenza al San Luigi di Orbassano per ricevere le cure necessarie. Il conducente della vettura, un ragazzo di 24 anni e amico su Facebook della vittima, anche lui residente a Volvera, era alla guida della macchina al momento dell’incidente.

 

Il 23 giugno riapre la piscina comunale di Bardonecchia

 

Dopo un lungo periodo di chiusura, dovuto all’emergenza Covid e ad importanti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, il prossimo 23 giugno riaprirà al pubblico la piscina comunale di Bardonecchia.

L’impianto sportivo, tra i più importanti dell’Alta Val di Susa, dallo scorso 29 dicembre è stato dato in gestione alla ASD LIBERTAS NUOTO CALUSO.

“Non poteva esserci modo migliore per cominciare la stagione estiva a Bardonecchia – sottolineano il sindaco Chiara Rossetti ed il vice sindaco Vittorio Montabone – fin dall’inizio del nostro mandato la riapertura della piscina è stata una delle priorità, che ci siamo posti. I lavori e l’impegno finanziario per raggiungere questo obiettivo sono stati notevoli”. “Dobbiamo ringraziare l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio Cst del Comune per il grande lavoro fatto che ci ha permesso oggi di arrivare a questo importante risultato, giustamente molto atteso da residenti e turisti. Non ci resta – concludono il sindaco ChiaraRossetti ed il vicesindaco Vittorio Montabone- che augurare Buona Estate a Bardonecchia”.

Nel corso del 2022 si sono finalmente conclusi i lavori di riqualificazione energetica della Piscina comunale che hanno comportato un investimento di circa 1.500.000,00 euro, con un contributo della Regione Piemonte nell’ambito del bando BANDO POR-FESR 2014/2020 di 400.000 euro, cui si aggiungono ulteriori interventi di completamento resisi necessari, che hanno comportato un ulteriore investimento di circa 180.000 euro finanziati totalmente dal Comune di Bardonecchia.

Con questi lavori si è raggiunta una classe energetica “A4”, partendo da una classificazione energetica pre-intervento “C”, con una riduzione dei consumi attesi del 67%.

DAL 23/06/2023 AL 03/09/2033

La piscina sarà aperta tutti i giorni secondo il seguente orario:

– Lunedì-Mercoledì-Venerdì-
Domenica
dalle 10.30 alle 18.30
– Martedì- Giovedì e Sabato
dalle 10.30 alle 20,30

 

Giuseppe Mazzini: troppo avanti per essere attuale

Ricordando la fastosità con cui celebrammo in tutto il Paese i 150 anni dell’Unità d’Italia, confesso che mi sarei aspettato qualche sforzo in più per commemorare lo scorso anno  – a 150 anni dalla morte- Giuseppe Mazzini: l’ideologo perennemente incompreso (ma sempre opportunisticamente sfruttato), colui che definì le basi etiche della nostra repubblica.

Dei quattro protagonisti del Risorgimento, Mazzini dovette vivere il suo sogno da esule, persino da rinnegato, o “magnifico perdente“, come recita il titolo di un bel romanzo di Sonia Morganti a lui dedicato. Non si può certo dire che gli altri procedessero in armonia verso la strada che li portò a raggiungere lo storico traguardo: Vittorio Emanuele e Cavour si detestavano, ma condividevano l’odio per Mazzini… e la tragica prematura morte del Conte ce ne risparmiò le possibili conseguenze. Garibaldi -inizialmente seguace di Mazzini – abbandonò il sogno repubblicano per unire l’Italia sotto la monarchia, ma mai perdonò a Cavour la cessione di Nizza, sua città natale. Nell’aula del Parlamento Subalpino a Palazzo Carignano ancora riecheggiano le pesanti parole rivolte a Cavour dal neo deputato Giuseppe Garibaldi, appena eletto nel collegio di Nizza, che, quand’egli giunse all’emiciclo, non era più italiana…

…Palazzo Carignano, appunto: qui -dove Vittorio Emanuele II nacque, il Conte Camillo Benso di Cavour lavorò intensamente e Garibaldi fieramente inveì- ha sede il Museo Nazionale del Risorgimento, che purtroppo a Mazzini dedica ben poco spazio e considerazione. Da questa istituzione, almeno in occasione dell’anniversario, confidavo un qualche risarcimento postumo, magari nelle sale riservate alle mostre temporanee, che invece ho trovato  occupate da un colorato collage di immagini dedicate al fenomeno di Garibaldi (nel 2022 ricorrevano i 140 anni dalla sua morte) “Icona Pop“: l’Eroe dei due Mondi rappresentato come fenomeno di marketing e brand pubblicitario, insomma.

Questa premessa rende ancor più meritevole l’iniziativa del direttore/fondatore del Centro Studi Mario Pannunzio di Torino Pier Franco Quaglieni, che ha curato la riedizione del saggio sui “I Doveri dell’Uomo“, pubblicato dalla Casa Editrice Pedrini proprio in occasione dei 150 anni dalla morte di Mazzini.

Quaglieni nel libro  ci fa subito notare come la scelta di ricordare in questo modo Giuseppe Mazzini si riveli sempre attuale: lo fu nel centenario, quando già cinquant’anni fa il Centro Pannunzio -allora presieduto da Arrigo Olivetti- decise di promuovere un convegno incentrato sul tema “Mazzini e il marxismo“, una cultura che ai tempi esercitava forte egemonia soprattutto negli ambienti universitari. Il convegno, purtroppo, saltò a causa di elezioni anticipate (allora, come oggi, guarda caso) che distrassero uno degli illustri relatori -Giovanni Spadolini- eletto senatore e “volato” ad altri lidi, quelli che poi segnarono la sua carriera politica.

Il tema scelto era accattivante: Mazzini e Marx si conobbero a Londra, dove erano vicini di casa, e inizialmente sembrava potesse nascere ta loro un’intesa, ma molto presto le posizioni si allontanarono. Ancora nel 1972, ci ricorda Quaglieni, l’ “intellighenzia” imperante filo marxista seguiva le tesi gramsciane che ritenevano Mazzini un “utopista impolitico” che “aveva totalmente svalutato i limiti del marxismo – leninismo e della sua realizzazione storica in Russia che il suo sodale Gobetti aveva definito una “rivoluzione liberale”. Gobetti giunse a teorizzare che Mazzini andasse sostituito da Marx, un’affermazione che lasciò dubbioso anche il gobettiano Norberto Bobbio che aveva rivolto la sua attenzione più a Cattaneo che a Mazzini in un raffinatissimo saggio dedicato alla cultura militante”.

Va detto che Michail Bakunin definì Mazzini “l’essere umano più nobile e più puro che io abbia incontrato in tutta la mia vita“.

Ed ora ci troviamo a dar ragione a Giuseppe Mazzini, troppo spesso inascoltato e troppo poco rivalutato.

Nel saggio pubblicato da Pedrini possiamo leggere un inedito di Renzo De Felice che rimase nell’archivio dei lavori preparatori del convegno: “Mazzini e il Socialismo“, anche queste righe si rivelano adesso premonitorie.

A 150 anni dalla morte, il pensiero di Mazzini potrebbe essere richiamato per contrastare il fenomeno del nazionalismo populista che tanta presa ha nella pubblica opinione.

Mazzini, meglio di ogni altro, seppe interpretare la differenza fra patriottismo e nazionalismo. In una lettera del 1861 ad un corrispondente tedesco scrisse: “chi fa la santa parola di Nazionalità sinonimo d’un gretto geloso ostile nazionalismo commette lo stesso errore di chi confonde religione e superstizione”.

Per “gretto nazionalismo” -scrive maurizio Viroli- “Mazzini intende la perversione del principio di nazionalità”. Il valore della nazionalità degenera in meschino nazionalismo quando si trascura il principio che «la libertà d’un popolo non può vincere e durare se non nella fede che dichiara il diritto di tutti alla libertà».

La Patria é una comunione di liberi e d’uguali affratellati in concordia di lavori verso un unico fine. Voi dovete farla e mantenerla tale. La Patria non é un aggregato, é una associazione. Non v’é dunque veramente Patria senza un Diritto uniforme. Non v’é Patria dove l’uniformità di quel Diritto é violata dall’esistenza di caste, di privilegi, d’ineguaglianze dove l’attività d’una porzione delle forze e facoltà individuale é cancellata“, leggeremo nel saggio sui Doveri.

Recensendo l’ultimo libro di Pier Franco Quaglieni, “La Passione per la Libertà“, scrissi di “un capitolo che non c’è“, ma del cui spirito tutto il libro è permeato. Il saggio è stato redatto in periodo di piena pandemia, quando le nostre libertà venivano spesso limitate dalle responsabilità che avremmo dovuto assumerci per tutelare la salute nostra e dell’intera comunità. “Libertà significa anche responsabilità”: è un concetto ben chiaro a Quaglieni nelle considerazioni che andava stilando. La pubblicazione de “I Doveri dell’Uomo” sembra essere la naturale continuazione del suo percorso di autentico e irreprensibile storico liberale.

Quando Mazzini, nel 1860, pubblicò “I Doveri dell’Uomo” si rendeva naturalmente conto che scrivere di doveri costituiva un argomento impopolare nell’epoca dei “droits“: “un mezzo aleatorio, difficile da proporre a un movimento politico -cito Sauro Mattarelli- non perché fosse superato, ma, semmai, perché si guardava troppo avanti, a una società ideale che non c’era. Erano richieste consapevolezze e responsabilità che raramente si trovano nelle persone; ma, soprattutto, questa teoria si basava (e si basa) su una prospettiva che rompeva con gli schemi concettuali a cui siamo abituati“. E anche oggi potremmo dire lo stesso.

Che Mazzini fosse un utile strumento di propaganda valido per tutte le stagioni lo dimostra l’utilizzo che della sua opera e del suo pensiero è stato fatto nei decenni seguenti la morte: “I Doveri dell’Uomo” venne adottato nella scuola di inizio ‘900 come testo obbligatorio, ma purgato di quelle parti che potevano infastidire la monarchia; il suo pensiero -radicalmente cambiato nelle premesse e profondamente falsificato – passò come base fondativa della dottrina fascista, principalmente tramite il lavoro del filosofo Giovanni Gentile e del giurista Alfredo Rocco, tanto che l’opera originale fu bandita dall’Italia fascista; Luigi Einaudi teneva in bella mostra sulla sua scrivania una lettera autografa di Giuseppe Mazzini “al quale si ispirò per il suo settennato soprattutto nella dimensione del senso educativo che l’istituzione repubblicana comportava” (parole di Carlo Azeglio Ciampi), ma forse anche per mostrare la sua fede all’istituzione repubblicana, lui che aveva votato per la monarchia; Carlo Calenda apre e chiude il suo ultimo libro “La Libertà che non Libera” con citazioni de “I Doveri dell’Uomo“, opera che dichiara essere fonte primaria di ispirazione per la sua attività politica…. Mazzini, insomma, può sempre venire in soccorso per giustificare, corroborare, legittimare e persino indirizzare l’opinione che si vuol comunicare ad interlocutori più o meno autorevoli. Troppo spesso, però, si tratta di citazioni abusive e abusate, stravolte dalla mancanza di quel senso etico che Giuseppe Mazzini seppe dimostrare con la sua esistenza esemplare.

Perché vi parlo io dei vostri doveri prima di parlarvi dei vostri diritti? Perché, in una società dove tutti, volontariamente o involontariamente, vi opprimono, dove l’esercizio di tutti i diritti che appartengono all’uomo vi è costantemente rapito, dove tutte le infelicità sono per voi e ciò che si chiama felicità è per gli uomini dell’altre classi, vi parlo io di sacrificio e non di conquista? Di virtù, di miglioramento morale, d’educazione, e non di benessere materiale? È questione che debbo mettere in chiaro, prima di andare innanzi...” Scrive Mazzini, “Libertà vera non esiste senza eguaglianza, e l’eguaglianza non può esistere fra chi non move da una base, da un principio comune, da una coscienza uniforme del Dovere“, aggiungerà.

Con questo spirito abbiamo riletto  “I Doveri dell’Uomo” consapevoli  del pensiero di un uomo che è sempre stato avanti.

Troppo avanti per essere attuale.

EDOARDO MASSIMO FIAMMOTTO
Pannunzio Magazine

Si sente male mentre gioca a tennis, muore alle Molinette

Ieri un uomo di 62 anni ha avuto un arresto cardiaco mentre stava giocando una partita a tennis presso il  centro Polisportivo di Carmagnola. I soccorsi lo hanno trasferito alle Molinette dove purtroppo è deceduto in serata.

La facciata delle Molinette

Incipit offresi. Ad una giovanissima romana di Valmontone il primo Premio dell’ottava edizione

Il talent letterario per aspiranti scrittori

Da Torino a Roma. Dopo 18 tappe in 4 regioni – Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lazio – si è conclusa alla settecentesca Villa “La Tesoriera” di corso Francia, a Torino, con la vittoria (su 8 finalisti) della 18enne romana di Valmontone, Rebecca Cellitti, l’ottava edizione di “Incipit Offresi”, il primo talentletterario itinerante per aspiranti scrittori. A Rebecca, la più giovane finalista di quest’edizione – presentatore d’eccezione, Neri Marcoré – è stato assegnato un premio in denaro di 1.500 euro. Il suo “incipit”sull’“anoressia” (come in tutte le precedenti tappe, ai concorrenti erano dati 60 secondi di tempo per leggere il proprio “incipit” o raccontare il proprio libro) le ha anche fatto vincere il “Premio Miraggi Edizioni”, il “Premio Leone Verde” e “Indice dei Libri del Mese”.

 

 

Il secondo classificato, Simone Torino di Pont-Saint-Martin (Ao), oltre al Premio in denaro di 750 euro, si è aggiudicato il “Premio Italo Calvino”.

Infine, il “Premio degli Editori Piemontesi” è stato attribuito ad Alessandro Cerutti ed il “Premio Golem” a Marcella Benedetto di Torino.

“Incipit Offresi” (dedicato alla memoria di Eugenio Pintore, fra i massimi nostri “bibliofili” e cultori dell’ “arte bibliotecaria”) è ideato e promosso da “Fondazione ECM – Biblioteca Archimede” di Settimo Torinese, in sinergia con “Regione Piemonte”. In 7 anni il talent ha scoperto più di 60 nuovi autori, pubblicato 70 libri e coinvolto più di 10mila persone, 30 case editrici e più di 50 biblioteche e centri culturali, riconfermandosi, anche quest’anno, come un vero e proprio talent della scrittura”, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro, oltreché incontrare e dialogare con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto.

La prossima edizione di “Incipit Offresi”prenderà il via il 16 settembre da Bergamo, “Capitale Italiana della Cultura 2023”.

 

Riportiamo il toccante “incipit” vincente di Rebecca Cellitti:

“A come Agonia N come Nostalgia O come Oblio R come Rimugino E come Effimero S come Solitudine o forse S come Silenzio I come Impetuoso A come Apatia. Così mi sento, così sono. Una parola, nove lettere, infiniti significati. Senza di lei, il nulla. I pensieri sono come mostri che ti divorano, urlano nella testa, ti uccidono. Io, in silenzio. Vorrei solo chiudere gli occhi e volare via, sparire per sempre. Chi sono. Parlare della mia vita, di ciò che mi piace, è così difficile. La verità è che neanche io so chi sono. Quando mi chiedono di parlare di me, frugo frettolosamente in uno dei mille cassetti disordinati e nascosti della memoria, e attacco con il solito disco. Parole uguali come se stessi recitando un copione, come se non stessi parlando della vera me, come se quello che dicessi appartenesse a quella vecchia sconosciuta che vorrei ancora essere, ma che purtroppo non c’è più”. Premio meritato.

g.m.

Nelle foto:

–       “Incipit Offresi”, la presentazione con Neri Marcoré

–       L’assegnazione del primo Premio a Rebecca Cellitti

Il Museo dell’Automobile compie 90 anni

(LUGLIO 1933-2023)

L’inaugurazione della mostra “Una storia al futuro” anticipa le celebrazioni perl’importante anniversario. Torino si prepara a una settimana di eventi diffusi nei luoghi simbolo della città: talk, proiezioni, laboratori didattici, esposizioni e una paratadi vetture d’epoca per le vie del centro.

 

 

Torino –  Fondato il 19 luglio del 1933, ilMAUTO Museo Nazionale dell’Automobile festeggiai 90 anni dalla sua nascita con un programma ricco di eventi che si apre con l’inaugurazione della mostra Una storia al futuro”: dal 15 giugno fino all’8 ottobreun’esposizione che ripercorre le tappe salienti dellosviluppo del Museo attraverso lo spirito visionario deiprotagonisti progettisti, imprenditori e giornalisti – che ne hanno determinato la nascita. Poi, dal 15 al 23 luglio una rassegna diffusa nei luoghi simbolo della città raccoglie gli approcci multidisciplinari all’automobile e ne racconta la trasversalità. Talk, proiezioni, laboratori didattici ed esposizioni arricchiscono di punti di vista un percorso celebrativo che raggiunge il suo clou nella giornata di mercoledì 19 luglio con la Millemiglia delle idee, una maratona di incontri e talk, testimonianze e proposte sulla storia e sul futuro dell’automobile, sul museo come luogo di memoria e laboratorio di sperimentazione. A seguire una parata di vetture d’epoca, aperta da quelle più preziose della collezione del MAUTO e organizzata in collaborazione con ACI Torino, attraverso le vie del centro cittadino da Piazza San Carlo fino alla sede di Corso Unità d’Italia dove i festeggiamenti si chiudono con un concerto dei solistidel Regio Ensemble.

Un grande festa concepita innanzitutto per essere condivisa: dalle istituzioni culturali torinesi alle struttureturistiche e ricettive, dai protagonisti della storia passata ai visitatori che ogni anno sempre più numerosifrequentano le sale del Museo e ai quali è dedicato il fine settimana del 22 e 23 luglio con visite guidate aingresso gratuito.

Università e Faro: investimento di 430mila euro per attività formativa

L’ACCORDO 
Il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatrica dell’Università degli Studi di Torino e la Fondazione FARO hanno stretto un importante accordo per incrementare l’offerta formativa in cure palliative il cui bisogno dalla cittadinanza e dalla comunità scientifica è avvertito in modo sempre più urgente. Con grande soddisfazione di entrambi gli Enti, è stata approvata la proposta che vede la Fondazione FARO, da 40 anni impegnata a garantire cure palliative specialistiche, sostenere importanti attività formative promosse dall’Università di Torino fino al 2027.
«Per la FARO è un investimento di 430mila euro, reso possibile dal Fondo “Alfredo Cornaglia” gestito dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e fortemente voluto da tutto il Consiglio d’Amministrazione» commenta il presidente della Fondazione FARO Giuseppe Cravetto.
«L’accordo di collaborazione con l’Università di Torino ci inorgoglisce e apre proprio in quest’anno così importante una strada fondamentale per il futuro – dichiara il direttore generale della Fondazione FARO Luigi Stella -. Ringraziamo la Compagnia di San Paolo, il prof. Umberto Ricardi, Direttore della Scuola di Medicina, che fin da subito ha colto le potenziali benefiche ricadute di questo accordo per la formazione di base e specialistica degli infermieri che si occuperanno di cure palliative e il prof. Valerio Dimonte, responsabile per il Dipartimento di Scienze della sanità Pubblica e Pediatriche dell’attuazione del progetto, anche per la parte che riguarda la formazione degli operatori sociosanitari nelle RSA, per aver reso possibile tutto questo».
«La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene da sempre le attività della Fondazione FARO, con contributi annuali e con ulteriori risorse attraverso il “Fondo Opera di Alfredo Cornaglia”, gestito secondo le volontà del medico e benefattore Alfredo Cornaglia. Grazie al Fondo, e alla collaborazione attivata con l’Università di Torino, sarà possibile costituire una nuova leva di operatori sanitari specializzati in cure palliative che potranno essere inseriti successivamente nel mondo del lavoro e, in particolare, nelle strutture della Fondazione FARO, ampliando l’offerta assistenziale. Il Fondo rappresenta un modello nella relazione tra Compagnia di San Paolo e i benefattori privati, che consente alla nostra Fondazione di agire come una piattaforma filantropica aperta, mettendo a disposizione professionalità e competenze per il bene comune» afferma Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Nello specifico, la FARO contribuirà alla copertura economica del Master Universitario di I livello in “Cure palliative e terapia del dolore” rivolto a infermieri e fisioterapisti. Il Dipartimento si impegna per tutta la durata dell’accordo a progettare e a erogare il Master, sia direttamente attraverso proprio personale docente e ricercatore, sia attraverso altre risorse che si rendessero eventualmente necessarie per un massimo di 15 partecipanti.
Inoltre, per conseguire gli obiettivi individuati, la FARO metterà a disposizione sei borse di studio destinate agli studenti del corso di laurea triennale in Infermieristica delle sedi dell’Università degli Studi di Torino che abbiano presentato un progetto di tesi sulle cure palliative, su aspetti clinico assistenziali, relazionali comunicativi ed educativi nei confronti dei pazienti e dei loro caregiver. Tre borse di studio saranno invece destinate agli studenti del corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche delle sedi dell’Università di Torino che abbiano presentato un progetto di tesi sull’assistenza avanzata, sull’organizzazione della rete delle cure palliative, sulla formazione del personale addetto alle cure palliative, sia a domicilio, sia in struttura. L’individuazione dei destinatari delle borse di studio è affidata al Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche e successivamente comunicata alla FARO.
Inoltre, la Fondazione FARO permetterà la realizzazione di un progetto dell’Università di Torino dedicato al personale sociosanitario occupato nelle RSA dell’area torinese, un intervento volto a migliorare le capacità comunicative degli operatori nei casi di fine vita e la loro capacità di riconoscere il bisogno di cure palliative.
L’accordo nasce dalla consapevolezza che, nonostante lo sviluppo delle reti di cure palliative previsto con l’introduzione della legge 38 del 2010 e l’opera di promozione della cultura delle cure palliative promossa della FARO, a oggi l’offerta formativa in cure palliative non è sufficiente per soddisfare il bisogno di operatori specializzati nel mondo della sanità pubblica e privata e la diffusione della cultura e della pratica delle cure palliative. La necessità di personale specializzato e formato all’approccio delle cure palliative è in aumento e necessita di un vasto e duraturo intervento formativo a cui risponde questa importante collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatrica dell’Università degli Studi di Torino e la Fondazione FARO.

Creatività digitale e impresa, proroga di Faber

Prorogata al 16 luglio l’adesione del concorso che porta i talenti del futuro al Fabermeeting di Torino

Adesioni prestigiose dal mondo dei professionisti e delle aziende che parteciperanno al Fabermeeting, evento premio per i vincitori del concorso. Oltre 60 le imprese partner.

Il settore della creatività digitale cresce e le opportunità per i giovani aumentano. È stata, infatti, prorogata al 16 luglio la possibilità di candidarsi alla sesta edizione del concorso nazionale “Faber, creatività, impresa e impatto”, diretto da Carlo Boccazzi Varotto realizzata da Weco con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e della Camera di commercio di Torino, nell’ambito di Torino Social Impact, che da 15 anni favorisce l’incontro tra giovani attivi nei campi della creatività digitale e le imprese e le organizzazioni interessate a valorizzare queste competenze. Sono oggetto del concorso opere e prodotti realizzati negli ultimi 24 mesi dietro commissione o autonomamente, a tema libero nelle quattro categorie previste: Live action & Animazione, Visual & Graphic design, Gaming, realtà aumentata e realtà virtuale, Web, app, social.

Partecipare e vincere il concorso Faber, permette ai creativi digitali under 35 di accedere al Fabermeeting e quindi di partecipare a workshop, talk, momenti di incontro e confronto con le imprese partner, esperienze retribuite presso le stesse aziende e avere sostegno ai progetti proposti in diversi ambiti di concorso. Faber promuove inoltre la conoscenza e l’applicazione di mezzi e strumenti legati alla creatività e al digitale per rispondere alle nuove sfide sociali e imprenditoriali.

Le imprese partner trovano in Faber le risposte a bisogni di innovazione specifici, nuove competenze, nuovi linguaggi e nuovi approcci alla tecnologia.

Tra i relatori già confermati per questa edizione del meeting, Matteo Rostagno, creative director e interaction designer di Media.Monks, torinese per formazione londinese di adozione, vincitore del premio Faber nel 2011, che ha raccolto un grande successo internazionale; Andrea Gaiardo SWX – Global Lead Coordinator for UAT & E2E, di Stellantis e vice presidente della non profit Hackability, Francesco Milanesio Executive Creative Director di Triplesense Reply Italia e Andrea di Salvo docente del Politecnico di Torino che discuteranno di UX, inclusione e ricadute economiche; il sociologo Paolo Venturi di Aiccon discuterà con Laura Martini e Fabio Guida del rapporto tra design, creatività e innovazione sociale; da Reggio Emilia arriva Francesco Bombardi a parlare di formazione ed educazione del futuro, mentre il Torinse Marco Mazagli tratterà di Design Gaming.

Il programma del Fabermeeting del 17-18 novembre potrà contare su 15 workshop tematici, 6 gruppi di lavoro in cui il protagonista sarà il confronto tra professionisti e giovani talenti, 2 tavole rotonde e numerosi momenti informali di networking volti al potenziamento delle reti personali e professionali.

Durante il fitto palinsesto del meeting, si parlerà quindi di design, personal branding, infografiche, comunicazione per il sociale, creative economy, intelligenza artificiale, start-up, silver economy, gaming, social network, fundraising e molto altro, grazie alla partecipazione di oltre 60 realtà partner e al coinvolgimento di ospiti di livello internazionale.

Dalla sua nascita, nel 2008, Faber ha visto partecipare oltre 1000 giovani alla fase di concorso, sono stati 470 i progetti presentati e più di 150 quelli premiati che hanno potuto partecipare al Fabermeeting. In cinque edizioni le imprese partner sono state più di 200 e 106 gli speaker coinvolti in workshop, talk, tavole rotonde.
L’edizione Faber 2023 si amplia estendendo la partnership a
Enti del Terzo Settore per rispondere alla loro necessità di individuare nuovi spazi di mercato e competenze. L’impatto e la sostenibilità sociale saranno perciò temi rilevanti nel programma e troveranno spazio anche in workshop e talk dedicati.

IL CONCORSO

Il premio Faber è aperto fino al 16 luglio, ai giovani residenti in Italia tra i 18 e i 35 anni, che possono presentare, singolarmente o in gruppi composti per l’80% da under 35, un progetto di creatività digitale realizzato negli ultimi 24 mesi. Quattro le categorie previste: Live action & Animazione (fiction e documentari, videoclip e filmati promozionali, animazioni in 3D o tradizionali, promo, demo, sigle), Visual & Graphic design (infografiche, data visualization; identità visive; immagini coordinate; branding; packaging), Gaming, realtà aumentata e realtà virtuale (videogame, applicazioni di realtà aumentata o virtuale), Web, app, social (siti, blog, piattaforme web; progetti di comunicazione e business solution realizzate su piattaforma web in generale, modelli di e-commerce, app per la telefonia e i tablet, digital contents per i social).

La partecipazione è gratuita e i vincitori avranno diritto ad un rimborso per il viaggio a Torino, oltre che vitto e alloggio a carico dell’organizzazione.

I progetti saranno valutati dai rappresentanti degli enti e delle aziende aderenti all’iniziativa, che selezioneranno tra 6 e 10 opere per sezione.

Tutte le informazioni per partecipare sul sito www.fabermeeting.it

I PARTNER

Le imprese partner di Faber 2023 sono: 2i3t, B-Play, Bebit, Bellissimo, Bianco Tangerine, Casa Do Menor, Cdd – Circolo Del Design, Co-Abitare, Confcooperative Piemonte Nord, Conversa, Cooperativa Esserci, Cooperativa Orso, Csi Piemonte, Cte Next, Domino, Eggers 2.0, Esperienza, Fablab Torino, Fondazione Collegio Universitario Einaudi, Fondazione Csc – Centro Sperimentale Cinematografia, Fondazione Piemonte Innova, Fondazione Pudens Onlus, Graphic Days, Gruppo Arco, Hackability, Iaad, Icci Hub – Italian Cultural Content Industry, Impact Hub Torino, Interactive, Inthezon, Its Ict Piemonte, Izmade, Libera Brand Building, Libre Sc, Limo Comunicazione, Magic Box Entertainment, Makpi – Making Piemonte, Mamazen, Marco Polo, Master Giornalismo Torino, No Real Interactive, Nova Aps, Novajo, Open Incet, Pangramma, Quotidiano Piemontese, Rbe Radio Beckwith Evangelica, Sixeleven, So Simple, Social Fare, Spiritual Machine, Stackers Design, Synesthesia, Talent Garden, The Doers, Todo, Toolbox, Top-Ix, Triplesens Replay, View Conference, Vol.To Volontariato Torino, Zandegu

www.fabermeeting.it